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st di elis bolis commento di pamar |
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Vedendo questa fotografia mi torna in mente un episodio di diverso tempo fa. Avevo visto un pittore eseguire uno schizzo a matita su carta. Il ritratto di una persona. Fece una cosa per me particolare ed incredibile. Molto molto efficace. Con pochi tratti e sfumature creò un ritratto fedelissimo del soggetto. Il ritratto da lui creato era veramente notevole ed analizzandolo con cura avevo appurato che era composto da poche manciate di segni e tratti. Questa fotografia, pur nella differenza di soggetto , ricalca esattamente quella prassi. Pochi elementi che “sanno” delineare e descrivere un’ambientazione ed il suo mood. C’è poco ma c’è tutto quello che serve. Veramente notevole.
Marco |
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Gente e strade di rrrrossella commento di pamar |
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Questo è un lavoro ben fatto. Trovo che sia coerente sia dal punto di vista della grafica che dei contenuti. Foto con uguale gradazione cromatica, vivacità delle tinte. Ma soprattutto ci trovo grande assonanza fra le scene riprese; scene di vita quotidiana che accomuna le foto. In tutte vi è una persona o piu’. Sono convinto che, a dispetto di altri da te pubblicati, questo ricalchi in maniera piu’ efficace l’idea di reportage di viaggio.
Marco |
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st di elis bolis commento di pamar |
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Mi piace. Soprattutto perché hai saputo plasmare l'elemento liquido facendolo diventare una superficie che liquida non appare. Sembra una materia diversa, maggiormente densa e con forme, a tratti, semisolide. Colori, forme, volumi rivisti e ricreati. Notevole.
Marco |
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Cartolina dal 2020 di fabiopollio27 commento di pamar |
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Di sicuro impatto emotivo. Quanto mi colpisce in particolare è la D rovesciata ma ancora appesa, più delle lettere mancanti…presenza anomala ma rimando a come “doveva” essere.
Marco |
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Patagonia cilena di rrrrossella commento di pamar |
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rrrrossella ha scritto: | Grazie ancora Marco, sicuramente ho capito che è difficile Ma ci proverò e conto sul tuo giudizio
A proposito, poiché tu sei gentile e disponibile ne approfitto…
Per capire meglio il concetto di reportage su p4u, cosa ne pensi di quest’altro?
https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=800117
Rispetto alla Patagonia ha ricevuto meno consensi, ma a me sembrava piacevole… Sarei felice se esprimessi il tuo parere.
Grazie infinite
Rossella |
Ciao Rossella,
grazie a te per la disponibilità. Quanto prima ti prometto che daro' un'occhiata al tuo lavoro.
Nel frattempo se vuoi guardati il confronto fra me e Bruno sul tema portfolio. Penso sia un'utile fonte di riferimenti.
Marco |
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Summer’s almost gone…ma tornerà. di pamar commento di pamar |
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oltre n ha scritto: | Un susseguirsi di immagini che raffigurano molto bene la sensazione della stagione estiva al termine. Dagli ombrelloni e sdraio chiuse, al salvagente, alla spiaggia deserta ed infine al mare con boe galleggianti, uniche testimoni della presenza umana . C'è tutta la malinconia che si prova nel vedere qualcosa di vivacemente allegro ormai al termine, enfatizzata dalle tonalità cromatiche utilizzate. Hai raffigurato molto bene quanto volevi trasmettere. Bel lavoro |
Grazie per le parole oltre n.
Marco |
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Summer’s almost gone…ma tornerà. di pamar commento di pamar |
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Ciao Bruno,
piacevole discussione, senza dubbio.
Allora, conosco bene i riferimenti ai quali ti riferisci. So bene quale sia la definizione ufficiale e riconosciuta di portfolio (non mi piace parlare a vanvera). Devo dire che quanto dici non fa una grinza. Incontestabile. Il mio lavoro non rispetta tutti i canoni. Ne convengo. Quello basilare probabilmente è una certa ripetitività dei tasselli che lo compongono. Di questo sono conscio, ma ho voluto così pur sapendo che è un connotato che allontana dall'idea ufficiale di portfolio (oltre ad altri punti che, giustamente rilevi). Le motivazioni di questo le ho esposte prima. Le foto sono tutte di identico formato e dimensioni (3 : 2), probabilmente ti riferisci all'orientamento. Vero che sarebbe dovuto per un "vero" portfolio che tutte le foto abbiano il medesimo orientamento...ma che vuoi farci...
Se vuoi, guarda questo mio lavoro di un paio di anni addietro. Questo l'ho realizzato rispettando (quasi) tutti i crismi. Ed infatti ha avuto un certo riconoscimento da parte di addetti ai lavori (riferimenti nel post).
https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=773132
comunque mi fa molto piacere discutere con te.
Marco |
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Patagonia cilena di rrrrossella commento di pamar |
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Questione complessa e sfaccettata. La domanda chiave è cosa cavolo è un portfolio fotografico? Come definizione è un insieme di fotografie aventi un unico tema che le accomuna. Basta cercare in rete ed è pieno di definizioni come questa. Tale tema centrale può essere narrativo o illustrativo o concettuale…
La cosa basilare è che tutte le immagini che lo compongono siano coerenti nel formare l’insieme. Conta maggiormente che le immagini abbiano fra di loro un legame che un insieme slegato di fotografie stupende. Viene consigliato di sacrificare un’immagine stupenda se non si amalgama con il resto del lavoro. Basilare è anche l’ordine delle fotografie. Le foto devono essere i tassellli ed il passaggio da uno al successivo deve essere quasi automatico e senza dubbi. Certo, questo è il concetto di portfolio fotografico vero e proprio e caro agli addetti ai lavori. Reportage probabilmente è un poco diverso, si fonda su una narrazione o enunciazione di un fatto, evento o viaggio o simili, ma le basi sono analoghe. Certamente la sezione reportage e portfolio di p4u ü un altro paio di maniche ed esula da tali vincoli. tu chiedi in cosa è diverso un servizio su una rivista di viaggio. Ti sei risposta da sola in parte. sono cose diverse. un portfolio fotografico deve vivere da solo e reggersi senza aiuti. Le foto su una rivista sono una parte di un articolo e di una narrazione. Parole + fotografie. Per questo dicevo che il tuo lavoro non fila sempre liscio. Non dico che non è coerente. Come tu stessa hai detto è un insieme di momenti . insieme di singole visioni che hai voluto immortalare. Per te che hai vissuto il tutto probabilmente hanno un filo logico che, per chi non è stato partecipe, non sempre è lampante. il passaggio da uno scatto al successivo non è automatico ma richiede una sorta di stacco ed il re immedesimarsi nella narrazione. Ehi, non voglio risultare un pedantone…non sono mica un vecchio cocciuto e tassativo. Viva la libertà espressiva. Ho solo esposto un concetto. Non semplice a parole scritte…
Marco |
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Patagonia cilena di rrrrossella commento di pamar |
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Arriva il bastian contrario….
no, seriamente. Non ho commentato prima questo lavoro e sono arrivato in ritardo, dopo che moltissimi avevano detto la loro. Adesso mi trovo nella situazione di usare parole non positivissime. Lo faccio sperando che Rossella non se la prenda a male se sottolineo alcune pecche (secondo me beninteso) a fronte di varie lodi ricevute finora. Penso che sentire un’altra campana possa a volte servire (?)…
Allora, parto da una domanda semplice semplice. Se le fotografie avessero avuto come soggetto un luogo molto più comune e non un luogo affascinante e lontano, avrebbero avuto lo stesso impatto? Chi le guarda rimane affascinato dai luoghi o dalle fotografie in sé ? Come è stato rilevato anche da alcuni, alcune fotografie non sono impeccabili, ma questo è comprensibilissimo date le condizioni e i momenti degli scatti. Cosa importante a mio avviso è che non fittano nel costruire un reportage. Sono un insieme di scatti raffiguranti luoghi affascinanti ma non hanno un filo conduttore, non si amalgamano e procedono l’una dopo l’altra a sbalzi. Intendiamoci, prese singolarmente non ce ne è neppure una sola che cestinerei. Il loro essere insieme in modo fluido non lo vedo perfetto. Certo, io per alcuni miei portfoli ho ricevuto tassative critiche opposte, ossia di essere troppo ripetitivi e monotoni. Io personalmente vedo un lavoro del genere come reportage e non portfolio. Un portfolio per me è un insieme stretto concettuale. Reportage è la narrazione di un evento, luogo o episodio. Detto questo ribadisco quanto detto. Come reportage non lo trovo fluidissimo. Ho detto tutto e spero che Rossella non se la prenda (in fondo è solo il parere di uno fra i tanti…). Chiudo dicendo che la ringrazio perché mi ha mostrato luoghi e momenti che non ho mai avuto il piacere di vedere dal vero.
Marco |
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La chiacchierata di -Max- commento di pamar |
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una situazione esplicitata con pochi ma essenziali ed efficaci elementi. Spesso è piu' facile infarcire un fotogramma di troppi elementi ridondanti che, invece di chiarire, generano confusione. Bella idea.
Marco |
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Summer’s almost gone…ma tornerà. di pamar commento di pamar |
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Ciao a tutti,
vorrei prima di tutto ringraziare per gli interventi. apprezzo le puntualizzazioni critiche. Ritengo sia maggiormente utile una critica motivata e ragionata. Utile per capire come viene visto il lavoro da altri che sono esterni alle scelte dell’autore.
Bruno, capisco i tuoi dubbi. Sono coerenti e bene elencati. Ciò che dici circa la ripetitività è vero. Il tutto dipende da una scelta. Nelle mie intenzioni vi è il volere indugiare a lungo sulle strutture balneari vuote come se qualcuno si muovesse verso il mare, guardando e riguardando, con piccoli cambiamenti di visuale. Giù fino al mare ed infine a vedere solo il mare e battigia e poi il mare vuoto. Ma non vorrei dilungarmi troppo su statement e miei propositi. L’unico punto che ti contesto, di quanto hai scritto, è l’affermazione che non si tratta di un portfolio. Lo è in toto. Probabilmente dipende da cosa classifichi come portfolio. Non è sicuramente un reportage di una situazione (quello per me è diverso da portfolio). Non è un portfolio descrittivo di un ambiente o dato di fatto. Lo è in pieno visto come associato ad uno stato d’animo.
Grazie anche ad Antonio e leghorn per gli interventi e pareri.
Marco |
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st di -Max- commento di pamar |
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Mmm…devo dire che, a differenza di altre tue proposte, questa la trovo meno riuscita. Perché? Forse è una mia preferenza personale beninteso ed altri non la vedono allo stesso modo. Uno dei tuoi punti vincenti come “fautore di immagini” è l’indubbia capacità di previsualizzare fotograficamente scenari che ai più passano sotto il naso. Intendo la capacità di vedere ed intuire come un elemento del reale sarà una volta racchiusi in un fotogramma; mostrando un proprio connotato che, normalmente c’è ma non risulta evidente. dote non da poco e probabilmente allenabile fino ad un certo punto ma le cui basi devono essere innate. dicevo che questa fotografia la giudico meno efficace di altre tue perché meno netta nei suoi connotati, meno diretta ed immediata nel richiamare associazioni e connotati precisi.
Marco |
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La luce fuori di batstef commento di pamar |
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Anna Marogna ha scritto: |
ps. Scusa Marco, il formato non mi pare quadrato (?) ma è d'effetto ugualmente  |
Si, diciamo pseudo-quadrato...
Marco |
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La luce fuori di batstef commento di pamar |
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Una fotografia affascinante. Penso che il B&N sia una buona scelta, perché rende preponderante il muro scrostato. Emerge bene la sua texture che ha, oltre ad essere esteticamente degna di nota, il ruolo di qualificare il caseggiato come abbandonato ed in balia del tempo. Ottima la luce che entra dalla finestra e che illuminando il muro di destra evidenzia il suo stato e rende un’illuminazione ad hoc degli interni. Infine trovo azzeccato il formato, quadrato, compatto, capace di racchiudere bene la scena e di rimarcarne la buona simmetria globale.
Marco |
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Summer’s almost gone…ma tornerà. di pamar commento di pamar |
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Questo è un lavoro al quale sono molto affezionato. Strano per me, che solitamente ci metto un sacco di tempo a creare un portfolio, ho scattato tutte le foto in una sola serata di fine settembre.
Sono stato molto indeciso sul postarlo o meno. Le riduzioni per il WEB non rendono l’effetto voluto. Estetica si manifesta nella sua completezza su carta, in stampa. E a mio parere (e per mia volontà) l’ ”aspetto” ha un ruolo fondamentale in questo lavoro. Le immagini andrebbero viste stampate in un formato grandino. Io le ho stampate su un supporto che ne evidenziasse la granulosità ed i colori spenti (non riflettente e con leggera texture). Queste caratteristiche grezze e “sbagliate”, rifuggono gli standard attuali che vogliono estrema pulizia dei file e loro perfezione di resa. Se volete, date un' occhiata e dite la vostra.
Summer's almost gone
Summer's almost gone
Almost gone
Yeah, it's almost gone
Where will we be
When the summer's gone?
…..We had some good times
But they're gone
The winter's coming on
Summer's almost gone
The Doors |
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La Nebbia di Ognissanti di Francesco Ercolano commento di pamar |
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Trovo che sia un buon lavoro. Punti di forza sicuramente sono il fascino dettato dalle condizioni metereologiche unite alla tipologia di ambientazione. A livello di portfolio vi è senza dubbio grande omogeneità fra gli scatti che lo compongono, senza fotografie fuori luogo. Questo crea omogeneità visiva che rende immedesimante il lavoro per chi lo guarda. Sembra di esserci e vivere quell’atmosfera particolare.
Marco |
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Una impaziente attesa di Bruno Tortarolo commento di pamar |
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Questa volta sarò sintetico. Tutto quello che avrei detto l'ha detto prima Anna. Unica cosa diversa é la mia preferenza fra i 3 scatti che va a quello con il biglietto a terra. Per il resto quoto le sue parole.
Marco |
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È una somma di piccole cose di fabiopollio27 commento di pamar |
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fabioph ha scritto: | Grazie Antonio!
Marco, la dedizione che metti nell'analizzare e commentare le foto degli altri è sorprendente e meritoria, almeno da parte mia, di profonda gratitudine.
Nel mio caso hai spiegato, con parole precise, le mie intenzioni molto meglio di quanto avrei saputo fare io.
Sembrano passaggi eccessivamente lunghi i tuoi talvolta, in realtà garantisci agli improvvisati come me la possibilità di acquisire maggiore consapevolezza fotografica.
Ti ringrazio sinceramente |
Grazie Fabio per quanto dici. Se lo faccio é perché ci tengo e mi piace. E una cosa mi sento di dirti in tutta onestà: non direi proprio che ci azzecca la tua definizione di "improvvisato come me". Da quanto crei non mi pare proprio che ti si può definire improvvisato.
Ciao
Marco |
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