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Alessandro Benvenuti di andy-capp commento di andy-capp |
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Tiziano, ti ringrazio, ma non ho bisogno di: "affermare di essere un professionista". Primo perché ciò non vuol dire essere meglio o peggio di nessuno. Secondo perché qui sono come gli altri, mi diverto, posto, commento, quando posso, m'incazzo, faccio incazzare Non ci tengo alle etichette, generalmente di nessun genere. A parte quella: "di sporco comunista, magna bambini!"
C'è una bella citazione da Van Gogh. Tra la corrispondenza tra lui e suo fratello e dice: (cito a memoria, magari non è esattamente così) "anche quando sarò più padrone del pennello di di quanto non lo sia adesso, mi prefiggo di affermare di non saper dipingere". FRase che ho sempre voluto far mia.
un saluto |
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Alessandro Benvenuti di andy-capp commento di andy-capp |
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Che domande! Tiziano. Mica ho fatto foto ad Alessandro così tanto per fare e di nascosto Sai? Se l'ho pubblicata naturalmente ho il permesso e non solo Da quando ci si preoccupa se esistono le liberatorie? Sei forse della SIAE? Della Digos? Naturalmente scherzo ma è più di una volta che mi sento chiedere se ho il permesso...Naturalmente potrei limitarmi a rispondere: "sono cavoli miei" ma siccome non faccio mai le cose a caso e soprattutto non le faccio solo per passione ma anche per lavoro per cui so come regolarmi. Di Alessandro ho circa 100 foto, questa, lui che ride, lui che pranza, che prende in giro i suoi musicisti. Lui che prende in giro me. Grazie per il tuo commento.
pS: E' rannicchiato perchè per guardarmi deve rannicchiarsi haimé Io sono alto 1,66 scarsi Lui sarà almeno 2 metri Ha il foular perchè alcuni giorni dopo...stasera, ha la prima del suo nuovo spettacolo, dove canta, e non si sa mai, visto che la casa non era proprio a 20°, prendesse freddo. Ti assicuro che era in piena forma, anzi . |
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Alessandro Benvenuti di andy-capp commento di andy-capp |
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Certo katia. Le sto' ancora mettendo in ordine. Ma appena ho finito nei prossimi giorni faccio un piccolo reportage. Ce ne sono alcune durante la cena che sono carine. |
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Alessandro Benvenuti di andy-capp commento di andy-capp |
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non è una posa decisa. Sono stato due giorni con Alessandro per documentare le prove. Tra vino, chiacchiere, musica abbiamo fatto una telefonata per sentire che aveva fatto la Fiorentina Così visto che aveva vinto ha messo il vivavoce per prendere in giro uno dei suoi musicisti che è Juventino Appena abbiamo visto la foto ci siamo detti che sembrava la publicità. Mi è stato vivamante raccomandato di non fare il "BISCHERO" e di non venderla alla Nokia Grazie che ti sia piaciuta, io mi sono divertito molto a farla  |
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(reportage) a Sinistra si riprende le piazze di andy-capp commento di andy-capp |
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Grazie Umberto. Si si, non è male. Mi piace. In questo periodo che sono passato quasi completamente al digitale trovo che sto' facendo bene. Ho preso un po' un viziaccio, scatto un po troppo. E mi tocca star li a scegliere e non sono mai stato portato per far feroci selezioni, per cui a volte rischio di essere ridondante. Ma in questo caso sembrerebbe di no eh? Bene, sono contento vi piaccia anche se è un piccolo reportage militante. Un saluto Giacomo. |
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Alessandro Benvenuti di andy-capp commento di andy-capp |
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Ho avuto l'onore di passare due giorni a casa con Alessandro per raccontare le prove del suo nuovo spettacolo. E' stata un esperienza lavorativa e personale molto interessante. Stimo Alessandro come uomo, regista/attore e adesso ho scoperto che è anche un ottimo musicista. In questi giorni è alla Pergola a Firenze. Chi può cosiglio di andarci è un bello spettacolo. |
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x calendario poste.jpg di bikemw commento di andy-capp |
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a me la grafia piace ma il celeste delle versioni e la scritta sopra no brutta, vecchio stile. Mentre la versione in quadricromia è sicuramente una buona immagine. Non ripeterei ciò che c'è scritto sulla cartolina a caratteri cubitali lascerei l'immagine il più pulita possibile e se proprio volgiono fare una bicromia per una questione di denaro userei un pantone tentente al giallo come primo passaggio e il nero. Non il celeste. Ovviamente opinione personale da ex grafico.
un saluto |
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Deliri visivi: tra sogno e realtà di andy-capp commento di andy-capp |
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@alecacciafotosub
Allora...Per quanto riguarda il plagio non puoi accusare nessuono. Primo perché ripeto tutte le immagini non sono state riprese da frames. Secondo non puoi sapere in che tipo di rapporti sono con gli autori. Chi ti dice che non abbia l'autorizzazione della casa di produzione? Nessuno. Ovviamente non sta a me giustificarmi o mostrarti eventuali autorizzazioni. Ti grantisco che esistono e che il "lavoro" è molto più ampio di ciò che ho proposto. Per quanto riguarda: "sappiamo tutti cosa accadeva in simili strutture perciò cerchiamo di essere coerenti e non ci nascondiamo dietro il dito, lasciamo che queste persone ripoasino in pace e che le loro sofferenze non siano di vantaggio per nessuno!! "
Trovo ciò demagogia. Il reportage sappiamo tutti è fatto anche di racconti tristi e d'inchiesta. Non è questo il caso. Qui non è stato "sfruttato" nessuno.
Fotografi più vecchi e importanti di me sono serviti a rivoluzionari e a chi ha ridato una dignità a "queste persone" (vedi Gianni Berengo e la cerati con il libro: "morire di classe" che hanno permesso a Basaglia di denunciare e far conoscere la situazione dei manicomi in italia n.d.r) .
Detto ciò liberissimo di pensare ciò che vuoi di questo "lavoro".
Ripeto soltanto un idea che ho espresso in precedenza "Prendere le immagini da un film potrebbe sembrare un operazione semplice, forse lo è pure, come è pure semplice fotografare il "film della vita". E' vero che ciò che ci circonda in una città ad esempio ha una regia che non è la nostra. Gli attori/passanti hanno scelto vestiti, locations in cui muoversi. La luce è indipendente dalla nostra volontà. Il fotografo non fa altro che "cogliere" "fermare" un frame. Vede e ferma un singolo frammento di quello che definisco il "film della vita". Le analogie sono molte tra "l'irreale film" e il "reale film" di cui siamo semplici spettatori/fotografi. In entrambi i casi non siamo noi a scegliere cosa proiettare noi non facciamo altro che "fermarlo".
O forse siamo in grado di decidere luce, abbigliamento locations, movimenti, espressioni, di una qualsiasi foto street?
Non si tratta di frames "Visti e presi" e nemmeno di rielaborazioni al pc. Si tratta di fermare un istante tra migliaia di istanti di un film di due ore. decidere quale. Fotografarlo con tempi, diaframmi ( i tempi e i diframmi hanno anche in questo caso la stessa importanza di una qualsiasi foto street, da ciò è possibile decidere se fare un esposizione anzichè un'altra o un mosso oppure no, cosa che non sarebbe uguale con un "visto e preso"), convertire in BeN, virare, e regolare le curve. Tutto qua.
Per fugare ogni dubbio:
l'immagini 1 - 2 - 11 - 12 - 16 - 20 sono "libere" interpretazioni da frames del film DELICATESSEN di Jean-Pierre Jeunet con uno strepitoso Dominique Pinon (quello dello scatto 12)
La trama: "In un luogo imprecisato della Francia (del futuro?), istigati da un dispotico macellaio, gli abitanti di un condominio diroccato attirano giovani disoccupati da sopprimere e da mangiare per gustare finalmente un po' di carne. Dalla trappola si salva l'ingenuo Louison, grazie all'amore della figlia del macellaio e all'aiuto di un gruppo di uomini-rana vegetariani che vivono nelle fogne"
Lo scatto N° 13 è liberamente tratto e ispirato dal film "Musikantes" di Battiato e con un cammeo di Antonio Rezza nella parte di se stesso molto bello.
Trama: "Inizia con l’immagine di un ensemble che esegue musica antica per un programma televisivo (di successo), chiamato Musikanten, curato dai nostri due protagonisti.
Marta, bella e single, assieme al suo collega Nicola, presenta al direttore di rete un nuovo programma.
Si tratta di un progetto che mira a coinvolgere studiosi di varie discipline, che hanno in comune l’obiettivo di aprirsi a settori, normalmente, definiti non scientifici.
Da qui la ricerca dei vari personaggi.
L’incontro con uno di questi, uno sciamano che vive isolato in una strana casa costruita dentro una roccia, conduce Marta a sottoporsi a un esperimento di ipnosi regressiva.
L’esperimento rivela a Marta che forse, in una vita precedente, lei era un principe, amico e mecenate di Beethoven.Questa parte del film, descrive gli ultimi anni di vita di Beethoven visti da Marta.
La protagonista, uscendo dall’ipnosi, scopre che ha avuto luogo un colpo di stato globale.
Il resto delle immagini sono situazioni "reali", street, foto di studio, foto di reportage (ovviamente per max foto sub, i malati, i minorenni, se non complici nella costruzione dell'immagine hanno rilasciato regolare liberatoria firmata )
Un saluto |
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Deliri visivi: tra sogno e realtà di andy-capp commento di andy-capp |
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Melì! Non solo ti perdono, ma ti vieto di chiedere in futuro perdono. Credo in un sano e reciproco interscambio. Ora però mi devi spiegare ciò: "dell'elisione reciproca di una foto sull'altra fino al grado zero" perchè pur facendomi molto piacere la tua critica questo pezzo mi sfugge alla comprensione.
Un abbraccio Giacomo |
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Deliri visivi: tra sogno e realtà di andy-capp commento di andy-capp |
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Più che cercato di fare la stessa foto si tratta di ricostruire e reinterpretare immagini o quadri. Al volo mi viene in mente un lavoro di Fabre sul Cristo di Mantegna. Partì dal ricostruire fotograficamante il quadro e poi immaginarsi ciò che nel quadro non si vedeva. Oppure il prendere spunto dalle locandine dei films e ricostruirle fotograficamente come fa Lo Iato. |
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Deliri visivi: tra sogno e realtà di andy-capp commento di andy-capp |
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Osservazioni pertinenti...non c'è dubbio. Ti do ragione anche sul "vecchio" infatti è un operazione che "ricalca" in qualche misura quei fotografi che in passato hanno "rielaborato" quadri, foto e quant'altro altrui. Se guardi la mia galleria vedrai che non sono abituato a "inventare" orpelli per dare peso e forma alle immagini che nella stragrande maggioranza dei casi mantengono taglio e stile originale scattando nella maggioranza dei casi in analogico. Lo spero anch'io che se questo "esperimento" in progress suscita sensazioni e ineresse non lo faccia per il fatto che sono sfuocate, "scorrette" e crop (cmq non ci sono crop). Vorrei che l'interesse fosse per il mesaggio che trasmettono/trasmetto.
Grazie per l'attenzione e per il piacevole scambio d'idee.
Ciao Giacomo |
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Deliri visivi: tra sogno e realtà di andy-capp commento di andy-capp |
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@KatiA
Assolutamente non sei stupida. Non potevi saperlo. Ed io non ti ho aiutato (volontariamente). Avevo capito che non si trattava di una critica. Anche quando il "lavoro" sarà completo e magari sarà una mostra o performance, non metterò una didascalia alle immagini. Il concetto ovvimente, i films, etc saranno e dovranno essere citati ma voglio che le immagini reali e quelle irreali si mescolino. Questo perché nella nostra mente il reale e l'immaginario molto spesso, in modo più o meno patologico, si mescolano. Come vedi da questi scatti che sono una piccola selezione il motivo predominante più o meno è il solito, una sorta di follia, un accavallarsi di "allucinazioni" che io chiamo "post it".
ciao Giacomo |
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Deliri visivi: tra sogno e realtà di andy-capp commento di andy-capp |
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@Claudiom: tutte.
Allora...Non si tratta di "semplici" foto a frame, almeno non tutte, alcuni scatti sono tratti da fotogrammi di films. Ma l'operazione non è così semplice. Spiego un po' il significato e il metodo di ripresa giusto per chiarire. Non è mio intento "difendere" le mie immagini che è giusto e condivisibile creino perplessità. Non è che mi limito a riproiettare il fotogramma e poi far click. Innanzi tutto si tratta di scegliere un fotogramma tra migliaia di immagini che scorrono in circa 2 ore di film. Scattare, convertire in BeN, ricostruire le luci aumentando contrasti, chiudendo ombre etc. E' vero che locations, attori/modelli, e perchè no in parte luci, sono stati scelti da registi, scenografi, costumisti e quant'altro.
Nel mio caso però scelgo il film, scelgo l'immagine, il frame, scelgo il tema, "lavoro" con le associazioni d'idee per dargli un titolo, mescolo le immagini "reali" tratte dalla vita, street per intendersi, oppure costruite ad hoc. Questo per dare continuità al titolo e concetto del "lavoro": tra finzione e realtà.
Prendere le immagini da un film potrebbe sembrare un operazione semplice, forse lo è pure, come è pure semplice fotografare il "film della vita". E' vero che ciò che ci circonda in una città ad esempio ha una regia che non è la nostra. Gli attori/passanti hanno scelto vestiti, locations in cui muoversi. La luce è indipendente dalla nostra volontà. Il fotografo non fa altro che "cogliere" "fermare" un frame. Vede e ferma un singolo frammento di quello che definisco il "film della vita". Le analogie sono molte tra "l'irreale film" e il "reale film" di cui siamo semplici spettatori/fotografi. In entrambi i casi non siamo suoi a scegliere cosa proiettare e come noi non facciamo altro che "fermarlo".
Grazie Giacomo |
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Deliri visivi: tra sogno e realtà di andy-capp commento di andy-capp |
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Bravo Lorenzino!!
Katia non proprio alla Tv. Si tratta non i tutti i casi di frame, da film. Proietto a parete il frame che m'interessa. Lo fotografo e ovviamente applico un viraggio, e "aggiusto" le luci a seconda di cosa mi trasmette. Questa è la parte di "finzione" Secondo me l'operazione interessante al di la dell'immagine è l'associazione d'idee. Lavorare con la Tv ho provato Nicolino, anche cercando di "raccontare" una sorta di palinsesto "visionario" ma non è la stassa resa. I tempi di scatto devono essere bassi alrimenti vengono male e il mosso non è possibile. Se ha presente Delicassen e quindi sai quale sono gli scatti, come il primo, è la famiglia Tapioca che litiga per il cibo e l'ultima i due fratelli che litigano per la donna non sono un semplice scatto al frame ma ho dovuto trovare il momento per fare un mosso. Altri scatti Katia sono "reali" nel senso che non sono frame da films. Altri ancora che ho nel cassetto sono scatti tratti da "Aria Salata" di Pasotti. Quella presente qui del piano è "Musikantes" di Battiato. Ho "lavorato" con Lars von Trier, regista danese molto interessante. Alcuni scatti, non pubblicati, li ho fatti lavorando con Luis Nero e il suo film "Hans" l'uomo scarafaggio (un vero delirio visivo) Un regista giovane di Torino che si stà facendo strada.
Nicolino ho una vera passione, direi piuttosto mania per il cinema d'autore. Mi piace tantissimo gli autori francesi gli americani indipendenti (sono pochi ma quando c'è De Niro io non resisto devo guardarlo) e infine adoro AkirA kurosawa.
Grazie a tutti anche a quelli che hanno esagerato con i complimenti |
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Deliri visivi: tra sogno e realtà di andy-capp commento di andy-capp |
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La fantasia e la realtà a volte si mescolano in un alchimia d' immagini. Talvolte non è più possibile distinguere il falso dal vero. I sogni, la notte, il giorno diventano impalpabili e deliri visivi ci attanagliano.
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Pentema (Ge) di Luca73photo commento di andy-capp |
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Le foto non mi piacciono. Sia la prima di copertina con un seppia che sa tanto di:"saluti da.." oltre che avere un viraggio molto banale è la classica cartolina. La prima nel post "02 copia" è tremenda con quell'effetto.
Al di la di ciò trovo molto interessante il posto e mi farebbe piacere saperne di più.
Secondo me se facevi un lavoro più sobrio senza esagerare in post e evitando viraggi che servono soltanto a perdere del tempo davanti al pc avresti potuto "raccontare" un interessante posto.
ciao Giacomo |
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