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Cartoline di bikeyz commento di Pasi |
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Ottima l'idea di far riempire alle cartoline tutta l'inquadratura. L'unica pecca, forse, sono i segni sul muro: così centrali distolgono un po' l'attenzione.  |
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Gambe di bikeyz commento di bikeyz |
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L'intenzione era associare varie tipologie di "gambe": quelle umane, quelle animali, quella del palo che può, anche se lontanamente, ricordare la forma di una zampa, e quelle delle sedie. Ma, effettivamente, la composizione non aiuta molto a decifrare il messaggio.
Grazie per il prezioso intervento, Ueda. |
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Gambe di bikeyz commento di Ueda |
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La prima cosa che risalta è la bella resa dei dettagli che il tuo bianconero riesce a trasmettere, sopratutto considerando il forte contrasto fra la parte scura e quella chiara...decisamente il risultato è apprezzabile.
Il contenuto invece, anche se è immediato il legame che cerchi di mostrare, tra le zampe del cavallo e le gambe dell'uomo, non lo trovo particolarmente efficace, in questo caso dovresti giocare molto sull'aspetto compositivo, sia sulle forme che sulla pulizia della scena, manca un equilibrio visivo, forse disturbato da elementi che non legano fra di loro, una sedia, una ruota, la base di un cartello...apportano solo confusione e irregolarità anche dal punto di vista narrativo. |
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st di bikeyz commento di bikeyz |
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Grazie a entrambi per i vostri commenti  |
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st di bikeyz commento di robocop |
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carino lo sfuocato, però personalmente non mi piace affatto l'illuminazione sul ferro... mi da l'idea di un flash.. secondo me per risaltare i rilievi dei materiali è meglio una luce radente... |
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st di bikeyz commento di ocio |
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Mi piace. Ben studiato, calibrato. Colore di sfondo e contrasti sul nero giocano bene, a mio avviso. |
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st di bikeyz commento di bikeyz |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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Alberi a specchio di bikeyz commento di Mario Zacchi |
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Un riflesso immobile, perfettamente simmetrico, una linea orizzontale netta e centrale che divide in due parti sostanzialmente equivalenti il fotogramma, un profilo della fila d’ alberi che descrive una curva simmetrica con apice al centro del quadro, nessun segno di movimento, un formato quadrato, quintessenza dell’ equilibrio. Tutto, in questa foto, concorre a formare una visione placida, statica e silenziosa dove la panchina, nonostante le ridottissime dimensioni, emerge e rappresenta il fulcro intorno al quale ruota la visione dell’ autore.
E’ un’ immagine semplice, potremmo dire forse anche un po’ banale perché da un lato troppi elementi al suo interno vanno in una direzione univoca ed anche perché, in fin dei conti, tante ne abbiamo viste di fatte in questo modo e quindi la visione dell’ autore finiamo per immaginarcela più condizionata dalla memoria che non dalla sua personalità. Ciò non significa che la foto non funzioni, come del resto ho scritto sopra, ma solo che nulla è stato fatto per provare a reinterpretare diversamente questo pattern (per esempio un formato verticale) che ricorre frequentemente nel repertorio paesaggistico di molti.
Fisicamente mi pare possa dare qualche soddisfazione una volta stampata, grazie alla discreta separazione tonale nei valori bassi che sono qui essenziali. A mio gusto si tratta comunque di una foto che richiede una generosa dimensione per offrire l ‘adeguato coinvolgimento all’ osservatore che ama il genere.
Ciao  |
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