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Commenti di teresa zanetti
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
il cappellaio matto
il cappellaio matto di teresa zanetti commento di milladesign

Interessante visione nella quale, purtroppo, non trovo elementi che ne giustifichino la presenza in sezione architettura.
il cappellaio matto
il cappellaio matto di teresa zanetti commento di opisso

Inquietante, colorato e grottesco claustrofobico e paradossale come il mondo di Alice.
Il capitolo del Cappellaio è uno dei migliori in effetti, Cappellaio, Lepre e Ghiro se non ricordo male...
La non precisione ovviamente ci sta tutta, e la messa in bolla ne restituisce un sentore di realtà che ben contrasta con il resto.
Il taglio sopra direi che meglio di così non si poteva fare...
Nel complesso una buona foto dove il significato che ci carichi (e che ovviamente avrò travisato Very Happy), come in altre tue foto, conta più della "foto in se". Il bello è che di solito questo sarebbe un difetto mentre tu lo fai diventare un pregio Wink

Ciao
il cappellaio matto
il cappellaio matto di teresa zanetti commento di 1962

Ciao Teresa
una foto colorata, giocosa, un po' sognante, trasmette buonumore. Hai isolato bene con il taglio i cappelli protagonisti e le cisterne sopra che ne sono il proseguimento. Mi piace anche la scelta di aver inserito a sx una zona in ombra a sx che valorizza ulteriormente la brillantezza dei colori
complimenti e stellina subito
Ciao
il cappellaio matto
il cappellaio matto di teresa zanetti commento di Anna Marogna

Tere, c'è tutto il mondo di Alice in questo scatto ,il colore che ammanta la banalità retrostante di quelle case tutte uguali e tristi, un nastro che si srotola da percorrere come un pensiero salvifico di scoperta, e poi quella frase garibaldina " in questi tempi di miserie,l'anima si sente sollevata pensando a voi..." Hai reso con l'immagine uno stato d'animo ed ora che mi sento smarrita , Alice che,nonostante il maglio dello sconforto si abbatta, strenuamente crede ad un luogo dell anima e del cuore che ama e metaforicamente : "C'è un posto che non ha eguali sulla terra...
Questo luogo è un luogo unico al mondo, una terra colma di meraviglie e mistero
Si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti come un cappellaio.
E per fortuna... io lo sono."
Scusa se mi sono lasciata trasportare ma le tue foto molto spesso lo fanno...buon tuttissimo Fata Morgana
Smile
il cappellaio matto
il cappellaio matto di teresa zanetti commento di Cristian1975

Un esplosione di colori Tere,
lo vedrei benissimo stampato e appeso dentro la camera dei ragazzi.
Tra il pastello, il pittorico, e l'emozionale.
Mette gioia , buon tutto anche a te Tere, quanto mi piace questo "buon tutto" Amici
il cappellaio matto
il cappellaio matto di teresa zanetti commento di teresa zanetti

"Non sta bene criticare gli altri" disse Alice con una certa severità, "è da maleducati."
Il Cappellaio sgranò gli occhi nel sentire ciò, ma si limitò a dire "Che differenza c'è tra un corvo e un tavolino?"
"Oh, adesso viene il bello!" pensò Alice. "Sono contenta che comincino a fare gli indovinelli - ci si può arrivare!" soggiunse a voce alta.
"Vuoi dire che pensi di poter trovare la risposta?" disse la Lepre Marzolina.
"Proprio così!" disse Alice.
"Allora dovresti dire quello che pensi" continuò la Lepre Marzolina.
"Lo faccio sempre" rispose Alice d'un fiato. "Almeno ... almeno penso quel che dico ... che è la stessa cosa, no?"
"Non è la stessa cosa per niente" disse il Cappellaio. "Sarebbe come dire che 'vedo ciò che mangio' è la stessa cosa di 'mangio ciò che vedo'!"
Lewis Carrol, Alice nel Paese delle meraviglie, traduzione di Aldo Busi, Mondadori, 1988






Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
il silenzio
il silenzio di teresa zanetti commento di teresa zanetti

Grazie di cuore a tutti, dei passaggi e dei commenti a ciascuno personalmente:

Giuseppe Jus
Max
Bruno Brad Brown
Bruno1986
Clara
Giacomo Laki85
GiovanniQ


Si tratta del Politecnico di Torino, raddoppio del campus dal lato ex OGR (Officine Grandi Riparazioni), un lavoro immenso affrontato dalla città e ancora in fase di completamento (decisamente a buon punto, tuttavia).
Uno dei più riusciti (a parer mio, si intende), insieme all'area ex Vitali (attuale Parco Dora) di recupero di archeologie industriali dismesse.
La cosa assai curiosa è che siamo tutt'altro che in periferia, bensì sul confine tra gli eleganti quartieri Crocetta, Cenisia e Cit Turin (C.so Vittorio Emanuele II, C.so Ferrucci, C.so Einaudi, C.so Castelfidardo).
Zona che pullula di studenti. Ma se si trova il momento giusto e si riesce a dare la giusta interpretazione ecco che diventa una desolata periferia.

L'ho messo in firma ed è effettivamente la mia linea fotografica, ciò a cui mi ispiro quando guardo attraverso il mirino: selezionare per restituire un visivo che vada nella direzione che voglio io, restando tuttavia quanto più possibile fedele a ciò che mi sta di fronte (nitidezza a parte).
Per questa ragione non clono mai alcunché.
Quello che GQ pensa siano clonature frettolose, sono nuvole (se ne vedono sia a dx sia a sx).
Posto l'originale (giusto ridotto per caricarlo).

Il pdr infine mi ha creato qualche problema, perché alle spalle sorgono i palazzi del collegio universitario, che volevo escludere (ne ho altre con un dialogo tra gli edifici moderni e abitativi e questi vetusti e industriali).
Grazie ancora e buon tutto a tutti
Tere
il silenzio
il silenzio di teresa zanetti commento di GiovanniQ

Interessante nel colpo d'occhio geometrico, a schermo luminoso a destra si nota pero' il clone di oggetti sopra l'ultimo tetto, segno di una possibile forzatura nella lettura dell'immagine
il silenzio
il silenzio di teresa zanetti commento di Laki85

Lo scatto è un vero affronto ai canoni della sezione Very Happy
Eppure la desolazione del luogo è ben resa dalla conversione scelta e dalla materia che sembra celarsi agli occhi di chi osserva Ciao
il silenzio
il silenzio di teresa zanetti commento di Clara Ravaglia

Un bianco e nero certo non classico: i banchi sono assolati... (se mi posso permettere il termine), eppure come spenti , e senza dettaglio inciso , o decifrabile trama della struttura o delle vernici e granulosità dei muri. Spiccono con maggior forza, in paragone, le linee rette e le geometrie degli infissi chiari, a delimitare vetrate che si riempiono di neri quasi assoluti, di silenzio e di assenze. Conversione funzionale al messaggio, con oscurità di cielo e di interni, come se ogni cosa fosse irrimediabilmente sospesa , e persino l'aria avesse una densità ed un peso. Proposte di Teresa come sempre particolari, piccole sfide visive e mentali, punti di partenza di interrogativi e riflessioni.
Sono spesso foto singole, ma fanno di parte idealmente di un lungo percorso che continua, e non ha vere interruzioni.

Ciao
Clara Smile
il silenzio
il silenzio di teresa zanetti commento di Bruno1986

Non posso che quotare i commenti precedenti. Un'atmosfera silenziosa, desolata, desertica. Valorizzata da un b/n di grande intensità.
Curioso di vederla anche in formato panoramico, più stretta in basso.
Ciao
il silenzio
il silenzio di teresa zanetti commento di Bruno Tortarolo

Assolato, desolante, quanti aggettivi si possono usare per definire una emozione o stato d'animo, anche uniti, assolante...ma tra questi preferisco un mio amato ossimoro, assordante, che ancora riesco a percepire il frastuono dell'opificio che doveva essere dalla struttura archeoindustriale, sempre più frequenti, sempre più tristi, sempre più in mano ad un commercio senz'anima dove l'anima era quella di una comunità operosa e fiera e orgogliosa tra quelle mura, l'appartenenza, le rivendicazioni, uno non era uno ma parte di un insieme e rappresentava un essere coesi nelle difficoltà.
Immagine che va letta seguendo un filo che conduce ad una cultura che va via via scomparendo.
Buona serata
il silenzio
il silenzio di teresa zanetti commento di -Max-

Desolante periferia in un giorno assolato in cui non si sentono nemmeno cicale e grilli, forse qualche tubo di scappamento lontano e un aereo sopra la testa. Piacevole anche un pizzico di luce in più Ok!
il silenzio
il silenzio di teresa zanetti commento di jus

Un assolato silenzio quello che si svolge oltre lo scuro muro malato e che trova sulla panchina vuota la più forte evocazione.
Mi piace. Ciao.
il silenzio
il silenzio di teresa zanetti commento di teresa zanetti

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
...
... di teresa zanetti commento di teresa zanetti

Oldman, la poesia è nelle tue parole.
Grazie di cuore.
Buon tutto
Tere
come un deserto
come un deserto di teresa zanetti commento di teresa zanetti

Grazie di cuore anche a voi

Francesco IK
Sergio essedi


davvero molto, molto belle le vostre letture.
Buona serata
Tere
come un deserto
come un deserto di teresa zanetti commento di essedi

Immagine emblematica dei disastri che il nostro tipo di vita procura all'ambiente.Zone un tempo rigogliose si stanno riducendo a deserto,come ben illustra la tua immagine.Il colore,la terra indurita,i rilievi sullo sfondo che sembrano dune,tutto urla:acqua!!Adatto e credo anche necessario il taglio. Ciao,Sergio. Smile
...
... di teresa zanetti commento di OLDMAN

Uno scatto notevole....hai colto sfumature che sono veramente poesia per i ns occhi ! Smile Ciao
come un deserto
come un deserto di teresa zanetti commento di I.K.

Ogni tuo scatto cela qualcosa di profondo, da ricercare oltre la semplice rappresentazione dell'immagine. A me sembra chiaramente uno scatto dicotomico, e per essere più precisi un amplesso della Natura. Non a caso la foto comprende solo terra, ed è priva del cielo. La sinuosità della parte superiore, contrapposta alla parte brulla e piatta sottostante, parla da sé, dal mio punto di vista.
Ciao.
Francesco
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