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the watcher di huncke commento di Mario Aliberti |
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huncke ha scritto: | grazie Mario: l'idea é quella di un palcoscenico invertito.
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Vista da questo Tuo altro punto di vista, credo che l'intenzione sia stata esplicitata egregiamente, è vero sembra proprio un palco, scarno ed essenziale, dove viene rappresento un monologo contemporaneo davanti (e tra) un pubblico speciale.
Ciao
mario |
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the watcher di huncke commento di Mario Aliberti |
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Ben pensata e ben eseguita questo interno - esterno caratterizzato e "specificato" da quel mix eterogenee di ombre e da quell'intreccio a soffitto, che ne esaltano la particolarità e la rendono più interessante rispetto al prototipo classico.
Ricercata.
mario |
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I miei bimbi di Dioll Kad di Viola Lorenza Savarese commento di Mario Aliberti |
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Certo Viola, ho capito quello che intendi, ma resta comunque un momento costruito, se non da Te scientemente, dalla situazione di contaminazione che non "libera i soggetti" ma li predispone ad essere altro, in quel momento. Tu dirai... ma questo è inevitabile! capita sempre così in ogni luogo e in ogni situazione......ma inevitabilmente per "queste foto" e questi "soggetti" ,la mente mi porta ad altro, non ci posso far niente e sostituisco all'istante "la Tua immagine" con quella o quelle che vediamo spesso, che ci inchiodano alle nostre responsabilità, che ti fa cambiare canale mentre stai a tavola per non aver crisi di coscienza e per non sentirti moralmente ed eticamente colpevole, e dove non c'è posa, dove c'è un'assenza dello scambio, dove lo scatto è testimonianza pura che ti assorbe creandoti per pochi secondi uno stato di sospensione, un fendente, una stoccata, una scarica adrenalinica che annulla ogni altro elemento futile di contorno.
Ciao |
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I miei bimbi di Dioll Kad di Viola Lorenza Savarese commento di Mario Aliberti |
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Ogni volta che mi trovo di fronte a foto di questo tipo, vado in crisi! Nel senso che provo, e ne ho già parlato in un'altra occasione, una sorta di pudore, di difficoltà nel commentare l'immagine perchè non riesco ad entrarci se non pensando al prima e al dopo di quel posto di quella interazione del soggetto con l'ambiente che non vediamo, che possiamo immaginare come possiamo immaginare la preparazione del fotografo che chiede di posare, di costruire quello scatto, fermando, e incidendo per un momento nella vita di quel soggetto che perde necessariamente ogni sua spontaneità, si arrovella e si predispone internamente per esaudire i desideri e le istruzione dell'uomo con l'attrezzatura, dove il momento è viziato inevitabilmente dallo scambio costruito della ripresa e dove, a macchina spenta, ritorna nel suo mondo, si "libera" da quella costrizione interpretativa momentanea, per un vero momento di autenticità.
Ciao
mario |
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la calla e la rosa #1 di il signor mario commento di Mario Aliberti |
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Mario, questa è bella, classicamente bella ma non particolare come la prima. Sarà la trama molto visibile, sarà la composizione non "azzardata" come quella precedente, ma l'effetto visivo, la rappresentazione è meno efficace, ma comunque discorsiva rispetto allo studio che stai approntando e credo che un giudizio complessivo debba essere dato in itinere, all'intero progetto.......
Ciao
mario |
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Tess #2 di Davide Spedicato commento di Mario Aliberti |
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Davide, questa è decisamente migliore in tutti i sensi, per il taglio, per la posa, per i colori, per il trattamento e per lo sguardo, insomma mi piace. Luigi l'ha ulteriormente e positivamente affinata.
Ciao
mario |
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Tess di Davide Spedicato commento di Mario Aliberti |
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Davide Spedicato ha scritto: | Ti ringrazio per il prezioso suggerimento riguardante il soffermarsi prima di pubblicare una foto...
più nel dettaglio, però, ti posso dire, con altrettanta schiettezza, che forse... e dico forse... anche tu dovresti soffermarti un pò di più prima di commentare.
La piallatura... come la chiami tu... io non la vedo... e se la pelle può sembrare più liscia del solito è solo per via del formato ridotto (710px lato lungo)... nella foto non ridimensionata e vista al 100% ti assicuro che si vede ogni singolo poro della pelle.
Sulla posa non rispondo... è sufficiente la risposta data da chi mi ha preceduto...
Scusa se anch'io sono stato duro
ciao
davide |
Ti ringrazio per l'altrettanta durezza, ma vedi che prima ti è stato detto che il tuo ritratto non è originale, non è naturale e, per la posa, la mano è stata definita tozza....e tu hai ringraziato senza battere ciglio e sei stato morbidissimo, senza muovere alcuna contestazione.
Ciao |
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Città futura? di Cube commento di Mario Aliberti |
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Interessa anche me e molto, ora che la vedo! La trova fantastica e trovo particolare la struttura piccola alla sinistra del lampione che induce a una visione ulteriore, come se fosse un''ala piatta di un palazzo, sospesa nel cielo, autonoma, staccata.
Molto bella.
mario |
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Smoke di Claudia_Moroni commento di Mario Aliberti |
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Claudia_Moroni ha scritto: | abbiamo scritto in contemporanea, mi fa piacere vedere una reazione scherzosa e leggera dopo quel messaggio veramente pesante.
apprezzo molto i vostri commenti e li leggo con attenzione, ho semplicemente notato che in questo forum c'e' una certa tendenza al commento...come dire... poetico.
non e' assolutamente un problema, sono solo schietta e diretta nel comunicare e mi devo abituare a questo tipologia di commenti che, lo ripeto, apprezzo molto. |
Ho chiesto già scusa in privato a Claudia Moroni (di cui tra l'altro sono "fan") per essersi arrabbiata per le mie considerazioni, nella quali "formulavo un paradosso", ma che voleva essere discorsivo su una sua affermazione.
Per correttezza ed onestà intellettuale riporto il mio messaggio che le ho inviato.........
"A volte, forse a causa del mezzo virtuale del web, si fa fatica a conoscere la vera sostanza di una persona. Come nel tuo caso: pubblichi delle fotografie complesse, non proprio da dilettante della domenica e poi ti meravigli della complessità dei commenti, per i quali "fai fatica".....ma di che stiamo parlando? Forse non ci arrivi? e allora non si spiega la qualità delle tue proposte. Non sei tu che fai le foto? e allora si spiega questa tua considerazione. Se non è nè l'una nè l'altra, allora c'è un problema di sopravvalutazione della potenzialità e consapevolezza delle tue proposte e di conseguenza ,non meritano più commenti articolati, introspettivi e complessi, ma un semplice "bella" o "mi piace" è più che sufficiente...."
Mi scuso ancora di cuore con Claudia moroni, e mi scuso per questo ot, ma era doveroso, oltrechè chiarificatore.
Grazie
mario |
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Smoke di Claudia_Moroni commento di Mario Aliberti |
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...Eccomi, volentieri.
E' un condensato di elementi da ritratto classico prestati alla violazione delle stesse regole: il dettaglio.... che non c'è, il primo piano..... che non c'è, gli occhi...... che non ci sono, lo sfondo..... che non c'è e se c'è è velato dall'altro piano del fumo, l'immobilità..che non c'è.......insomma è un ritratto violato che crea il dubbio di essere altro e che diventerà, mano mano, come tutti i tuoi lavori, come accade con le cose difficili da digerire e metabolizzare all'inizio, sempre più importante e presente nella mente.
Ciao
mario |
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Smoke di Claudia_Moroni commento di Mario Aliberti |
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Mario Zacchi ha scritto: | Non è proprio vero: guarda la vetrina ritratto, dove abbiamo alcune sue foto.
E speriamo di averne altre, come questa. |
E' vero ci sono in vetrina, ma forse merita qualcosa in più per la sua bravura e originalità. Anche alcune delle Tue meriterebbero o avrebbero meritato qualcosa in più, mi riferisco a quella del quadro, asse etc,etc,,ad esempio..... |
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Smoke di Claudia_Moroni commento di Mario Aliberti |
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Moroni........ la grande ritrattista, e non solo, trascurata, che prende solo lodi e non viene mai gratificata......... viene sempre apprezzata per le sue capacità , per la sua galleria, per il suo sito, però sei brava si, ma non esageriamo con i complimenti!! Dunque, cara Claudia Moroni, anche per questa splendida immagine......mettiti in coda.
Ciao, un saluto
mario |
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behind the rain di huncke commento di Mario Aliberti |
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Mario Zacchi ha scritto: | Il difficile non è fare (tutto s' impara). Il difficile è inventare. Per questo uno sguardo critico non si adagia sulla sensazione che è sempre personale e che ci può sempre essere, anche sul dejavu. Anzi, paradossalmente, proprio se si tratta di dejavù, la proposta si libera della possibilità di dare luogo a dissonanza cognitiva nello spettatore, cui può seguire un rigetto della proposta stessa, ponendo invece una buona ipoteca sulla possibilità di ottenere un risultato prevedibile. |
....quindi tu dai per scontato che l'esternazione della sensazione si appoggi sempre al dejavù, sul già visto e conosciuto, e allora perchè su certe immagini di eguale "riconoscibilità" si usano due pesi e due misure, risultando, paradossalmente, l'una accolta e l'altra rigettata, pur configurando un dejavu? Perchè non c'è mai un salto di qualità della critica, seriamente e visibilmente, tale da gratificare, non per l'impegno generico e assiduo, ma per la proposta nuova , spiazzante, fuori dagli schemi e fuori da ogni dejavu'. Io fino ad oggi non ho visto, tranne qualche caso, un approccio critico in tal senso. Ho visto sempre una critica conservativa e casalinga.
La sensazione immediata, tuttavia e comunque, non la collegherei sempre al dejavu, ma piuttosto alle doti di sensibilità e preparazione di ciascuno di noi. La sensazione esternata è pure quella dello stupore, dello smarrimento, dello spiazzamento, che raramente viene sottolineata e esplicitata, più spesso, anche quando si è consci di tutto ciò, vi è un più comodo, "non capisco" o un più rassicurante e sbrigativo astenersi dal commento....e questo è un dato di fatto e non una considerazione preventiva. Ed è un fatto, anche se raro, che si prenda nei confronti di utenti, una precisa presa di posizione negativa.
Lo scambio di idee casalingo e familiare mi va pure bene, ma questo non esime nessuno, tanto meno i critici dall'affrontare argomentazioni leggermente più impegnative, e aggiungerei, interessanti dietro il paravento "dell'accollarsi una fatica critica" o della solita pretestuosa , demagogica, arretrante e sciocca "proposta ponderata"verso la platea media degli utenti. |
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behind the rain di huncke commento di Mario Aliberti |
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vittorioneroma2 ha scritto: |
(Non capisco invece le considerazioni "preventive" Le trovo fuori posto e fuori luogo e spero sinceramente che si parli qui di questa bella fotografia e non d'altro che non c'entra.)
Ciao  |
Non sono preventive, sono ragionate e c'entrano, sono nè fuori posto nè fuori luogo, e anche se ot, tutti ne usufruiscono una tantum, e ne ho già parlato, anche prima di te e per primo, di questa infinitamente bella immagine di huncke.
Ciao Vittorio, un saluto
mario |
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behind the rain di huncke commento di Mario Aliberti |
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Bellissima, una composizione, una ripresa superba........e quella mano in tasca!
Atmosfera da cinematografia americana di Woody Allen, piuttosto che, restando negli Stai Uniti, le atmosfere giovanili di un Bob Dilan, insomma atmosfera degli anni 60 -70, dove è successo di tutto è di più e da dove tutto deriva, nel bene e nel male.
Ciao Huncke, un’immagine emozionante.
mario
Quello che non capisco di coloro che giudicano certe immagini è che non sono mai presi dall'impeto della spontaneità, raramente lo manifestano, come se ci fosse un pudore, una autocastrazione spirituale nel buttar fuori, subito, una sensazione, anche quando l'immagine funziona, come se la taratura dell'esternazione del piacere, del godimento immediato, sia posizionata e bloccata al minimo senza possibilità di variazioni. Non si esterna l'impressione, la si tiene nascosta, si esternano i dubbi, i difetti tecnici, si dice come si dovrebbe fare, come l'avrebbe fatta, con i peccati sempre ricorrenti, ma nessuno si sbilancia in maniera diretta dicendo questa immagine è bellissima, straordinaria, fantastica, però!!
C'è il però iniziale, che demolisce e poi il contentino della gradevole,ben fatta, tutto sommato. Oppure si usano frasi di due parole sibilline, dalle quali non si evince nulla, se non che non sia un parere negativo etc etc.
Il rovescio della medaglia è che l'atteggiamento cambia radicalmente, si inverte, di fronte ad altre immagini che funzionano e anche mediocri , e si inverte in maniera cosi evidente, così enfatizzata, da far pensare che costoro non hanno contezza, in buona fede, dei comportamenti che assumono in altre situazioni. |
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...ST... di bpphoto commento di Mario Aliberti |
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Bpphoto (Paolo) riprende paesaggi.
E' uno dei pochi che mi riesce a dare delle sensazioni piacevoli e farmi gustare quella che si chama " fotografia a colori". Paesaggi, locations riprese chissà quante volte, da quanti occhi, post-prodotti in tutte le salse....ma Paolo ha qualcosa in più, un tocco leggero, inteso nel senso spirituale, che ammalia e che si rivolge al visitatore come qualcuno che ti accoglie a braccia aperte, ti fa entrare, dolcemente.
Ciao
mario |
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