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tribe2 di kalama commento di Mario Aliberti |
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Una buona serie se supportata da una idea di fondo: si può spaziare dalla idea pirandelliana al buio totale sul futuro di menti brillanti che all'estero con le stesse credenziali, in giovane età, diventano "full professor" in qualche università, e in Italia ricevono un "full calcio in culo" da qualche imbecille figlio di qualche altro imbecille, facendo la questua per una supplenza di qualche giorno in qualche scuola professionale disastrata di menti e di strutture.
Ciao
mario |
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l'indifferenza di DaveEf commento di Mario Aliberti |
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DaveEf ha scritto: | Mi avvicinai lentamente per assicurarmi che stesse bene.
Gli strati di spessi maglioni, non permettevano di percepire alcun movimento che potesse aiutarmi a capire se stesse respirando.
Mi rivolsi a lui con tono deciso: "mi scusi, si sente male?"
Sperando in una sua reazione, fui fortunatamente esaudito: " e lassame dormì e nun me rompe li coioni!"
Stava bene... e sorrisi.
La foto fu il seguito di quanto raccontai.
DaveEf |
Il Tuo gesto è stato nobile, rispetto all'incuria dei passanti....pero' permettimi e scusami fin d'ora, se la risposta e il contesto, in cui essa è maturata, mi sono sembrati estremamente esilaranti!!
ciao
mario |
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20-05-2012-2182 di Massimo Passalacqua commento di Mario Aliberti |
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Le mani..le mani...anche dall'attenzione e cura che riponi nella "posa" delle mani, spontanea o indotta ( ma alla fine sei Tu che valuti, dal mirino, prima di scattare!....sfatando il mito della autonomia della modella) si ricava la sensazione di una grande sensibilità e gusto estetico nella ripresa. Per il resto, qui, con questa modella e con questa ambientazione, c'è solo da "godere".
Ciao, un saluto
mario |
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Un incontro di AleZan commento di Mario Aliberti |
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Mi viene da pensare facile e drammatico nello stesso tempo, come se la mia mente non possa distaccarsi dagli eventi catastrofici di questi giorni che mi hanno procurato una partecipazione sofferta, fisica, psichica, riportandomi di colpo al sisma dell'80 che ho vissuto, allora ventenne, in prima persona , scansando in strada per un pelo, una masso di pietra che si era staccato dalla punta della chiesa di San Rocco, mentre transitavo per la strada adiacente.
Questa immagine, fatta di abbandono, di cemento, di incuria, di degrado non posso non associarla ai capannoni crollati e sotto i quali hanno trovato la morte quegli operai...e non posso non associarla alla presenza di quel cane, ignaro o fortemente impaurito che si aggira tra le macerie in cerca di protezione, di una presenza umana cercata fortemente, attraverso la simulazione del gioco.
Ciao
mario |
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Ops,ti vedo! di nirvana. commento di Mario Aliberti |
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Questa immagine d'Autrice vera, la si apprezza fino in fondo su fondo scuro, (con firefox, tasto destro sulla foto e scegliere visualizza immagine, così viene anche automaticamente ridimensionata,), ed è uno spettacolo di foto.
Tanti, tanti complimenti
mario |
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only with my thoughts di Graziano Racchelli commento di Mario Aliberti |
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E' una foto che si lascia guardare a lungo, in tutte le direzioni, si scova una ricerca formale, un rigore, un'asetticità che solo apparentemente cozza con quello che il titolo suggerisce, nel senso che pare prevalga l'aspetto estetico. In realtà l'occhio, prepotentemente, cade sulla figura umana che chiarisce, esplica, valorizza e giustifica il contesto.
mario |
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Martin Scorsese di Francesco Ercolano commento di Mario Aliberti |
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Edit: Avevo creduto che fosse LUI, davvero, poi ho letto il tuo intro....... ad ogni modo, è sempre una emozione grandissima vederlo (o immaginarlo..magari....insieme a Coppola e De Niro...sarebbe il "mio" massimo).....è il regista che mi ha "segnato"..quello che ha cambiato, svecchiato, il cinema americano, che ha saputo introdurre negli Stati Uniti, reinterpretandolo, e in un certo senso, reinventandolo, quello che era il nostro neorealismo cinematografico.
Ciao
mario |
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storie di ordinario abbandono di Massimo Tolardo commento di Mario Aliberti |
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frank66 ha scritto: | E' una bella foto, studiata e ben realizzata, sia in fase di scatto che in post. Il risultato é di forte impatto
Una cosa peró non mi convince, e giuro che non lo dico per il gusto di andare controcorrente rispetto agli commenti. In effetti, appena aperta la foto, ho sí apprezato tutto quanto scritto sopra, ma ho anche percepito nettamente un'incongruenza tra il contenuto (rafforzato dal titolo), cioé un contesto di degrado e abbandono, e la resa formale, con quei colori brillanti, le ombre aperte ed un senso generale di "pulizia".
Non nego che questa disfasia possa anche essere letta in forma positiva, come qualcuno che ha commentato sembra aver suggerito. Personalmente l'avrei preferita piú "sporca" nella resa formale (colori piú spenti, ombre naturali, magari ancheun po' di "grana"/rumore), insomma, piú "drammatica".
In ogni caso una foto che rimane impressa, quindi: Complimenti!  |
Pertinente la Tua considerazione, anzi una costruttiva considerazione.
mario |
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le Vele di Scampia di lino rusciano commento di Mario Aliberti |
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Ottima, se ottima fosse il termine giusto per il soggetto.
Mi piaci come fotografi. Un contenuto non facile, conosciuto e ancora irrisolto e uno si domanda, ancora, perchè? come se fosse uno stato acquisito e non scalfibile, come se fosse una regione autonoma a statuto speciale, che gode di malsani e antisociali privilegi, insieme a diritti negati di coloro che cercano di convivere con questo marasma pseudo architettonico-sociale, come se fosse presente per consentire la produzione di periodici reportage fotografici e inchieste giornalistiche per capire, capire, capire....ancora ancora!! e per congedarsi con il rappresentante di turno, che smette la sua funzione primaria per il tempo necessario all'intervista e alla ripresa, per riprenderla, a camera e microfono spenti. Qualche vela, finalmente è stata abbattuta, nel frattempo, altre saranno abbattute ...e poi....
Ciao
mario |
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backstage di Viola Lorenza Savarese commento di Mario Aliberti |
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Uno scatto rubato che sa di posa e che, a parte la qualità del bianco e nero e della bellezza della modella, non ritengo compositivamente appagante, insomma ci vedo un po' di squlibrio compositivo, che poteva essere compensato dalla effettiva apparenza di appoggio al muro, che se non lo spiegavi non si evinceva, ma in parte mitigato dall'occasione precaria.
mario |
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L'odore e il canto di un mattino.. di Perretta Giuseppe commento di Mario Aliberti |
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C'è una marcia in più in queste immagini che in genere commento poco, ma tu "mi costringi" ad apprezzarle, ciò succede perchè conosco il tuo approccio verso queste visioni, che non è paesaggistico in senso stretto, anzi non lo è mai, e quindi pensare ad ulteriori risvolti in questo tipo di immagine, è sempre un esercizio gradito e affascinante.
Il connubio tra delicatezza dei toni e sviluppo dell'immagine, "la tirano fuori", da quel filone un po' smielinato e fine a se stesso, che spesso vediamo seguito sul sito.
Ciao Giuseppe
mario |
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Coffee Break di Jakelamotta commento di Mario Aliberti |
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vittorioneroma2 ha scritto: | Giovanni, attento alle denunce dell'Associazione Italiana Mancini! Questa è discriminazione bella e buona!
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Nei paesi nordici, le tazzine col manico a destra, vanno a ruba!...volendo si porta anche a sinistra! parola di Totò! |
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Macau o la definizione dello spazio di relazione di huncke commento di Mario Aliberti |
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Bravo Huncke, sei stato proprio bravo con questo reportage. Hai incuriosito senza imbellettamenti, hai spiegato cosa era, hai reso il tutto visibile in modo "anonimo" senza ascoltare le sirene del confezionamento, della sequenza giusta, della drammaticità del momento (che non c'era), della tensione del momento (che non c'era)........qualcuno si meraviglia che possano esserci, esteticamente, similitudini con i sessantottini "ritenuti" violenti e "ritenuti" serbatoio della lotta armata.... così' non è stato (gladio, i servizi segreti deviati, la Cia, la guerra fredda, la strategia della tensione, il mutuo scambio tra apparati deviati dello Stato e organizzazioni criminali...saranno prima o poi ritenuti i veri Violenti ed esteticamente lerci e imbarazzanti).. e cosi non è ora.
Ciao Huncke, bel lavoro.
Un saluto.
mario |
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