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Il ribelle di Giovanni Francomacaro commento di Giovanni Francomacaro |
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Alonso
Silvano
Grazie del commento!
@ Alonso: il punto di interesse in questa modesta fotografia non esiste; o meglio, il punto di interesse è la situazione rappresentata da una macchia di colore isolata che si differenzia dagli altri colori dominanti. L'idea non è nuova, ma vista la situazione non me la sono lasciata sfuggire
@Silvano: ti ringrazio, ero anche io incerto sulle dominanti, ma il tuo parere in questo caso è legge
Ciao e buona luce! Giovanni |
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12808 di Giovanni Francomacaro commento di Giovanni Francomacaro |
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ed alonso ha scritto: | Bella immagine, la vedrei con un taglio quadrato partendo dal basso,
per avere un'immagine più pulita  |
Grazie Alonso. In questo caso non sono d'accordo con il taglio quadrato, pur reputando giusta la tua osservazione. Ora ribadisco che questa fotografia è un semplice esercizio; pertanto senza nessuna pretesa; l'esercizio però sta anche nell'osservare il ritmo delle linee orizzontali, che -a mio parere- hanno una loro logica compositiva.
Detto questo proverò anche il taglio da te proposto.
Ciao e buona luce, Giovanni |
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12808 di Giovanni Francomacaro commento di Giovanni Francomacaro |
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Franco §Grazie del passaggio e del commento, veramente gradito
questa fotografia chiaramente è uno studio, come la maggior parte delle mie, avendo purtroppo poco tempo e pochi soggetti- e in questo caso il lampione mi ha creato parecchi problemi: proprio non ce lo volevo!
Però spostandomi cambiava tutta la linearità, avvicinandomi tagliavo troppo e perdevo un mucchio di dettagli. Alla fine ho scelto questa composizione in cui il lampione crea come una seconda cornice che racchiude alcuni elementi i quali, concettualmente, si possono ritrovare alla sua destra (sguardo, in questo caso rappresentato dal piccolo lucernario, finestra chiusa-aperta, replicata in alto. Insomma ho cercato di conferirvi un ritmo compositivo; non so quanto riuscito. Ma ho fatto fin troppe parole
Ciao e buona luce! Giovanni |
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12808 di Giovanni Francomacaro commento di francodipisa |
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Il palo del lampione un po' troppo centrale secondo me guasta l'armonia di questa foto, per il resto (secondo me) apprezzabile. Non so se spostandoti più sinistra non avresto potuto trovare un punto di ripresa un po' più favorevole (forse era impossibile). |
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studio n°3 di Giovanni Francomacaro commento di Giovanni Francomacaro |
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Grazie Vittorio, veramente lieto del tuo commento: hai perfettamente colto e descrtitto ciò che mi aveva colpito in questa immagine.
Sul taglio proverç; grazie del suggerimento.
Ciao e buona luce, Giovanni  |
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studio n°3 di Giovanni Francomacaro commento di vittorione |
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Una platea di sedie vuote rivolte verso una sorta di schermo sul quale si proiettano frammenti di un delicato gioco d'ombre. Una scena muta e surreale che migliora notevolmente (secondo me) chiudendo a destra prima dell'ultima falda della tenda, perché non rimanga quello spiraglio di parete. È certo un piccolo dettaglio, ma trovo cambi sostanzialmente la percezione e perfino il senso della scena. Per il resto una buona lettura della luce che disegna quei profili delle poltroncine con una bella pennellata di rosso. Chissà dando più spazio alla tenda e meno al nero in basso...
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Esercizio#2 di Giovanni Francomacaro commento di Giovanni Francomacaro |
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Demetrio
Franco
Susanna
Innanzitutto grazie per apprezzamenti e ciritiche.
Questo fotogramma, come dico nel titolo, è un esercizio, non particolarmente riuscito soprattutto perché pensato a posteriori, quando mi sono trovato ad osservare le uniche fotografie che sono riuscito a scattare in un pomeriggio ad Aosta. Aosta purtroppo non è l'Avana, e come cittadina borghese, almeno a me, offre poche riprese interessanti -tranne quelle classiche da cartolina- ma passando per un vicolo ho visto questa persona e non ho resistito.
Metto gli originali, tanto per confrontarli.
Ciao e buona luce, Giovanni |
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Esercizio#2 di Giovanni Francomacaro commento di frank66 |
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Da un collage di scatti ci si aspetta di solito uno spunto narrativo che trascenda la singola foto; potrebbe essere semplicemente mostrare una sequenza temporale (come i fotogrammi di un film), oppure un'associazione logica suggerita dal modo con cui le immagini sono disposte. Ma si possono ipotizzare anche casi in cui l'abbinamento di diverse immagini ricerchi puramente un risultato grafico o formale.
Nel caso presente faccio decisamente fatica a comprendere la motivazione dell'accostamento di questi quattro fotogrammi. Di primo acchito si cerca un racconto, che però non riesce a scorrere: se infatti le prime due foto in alto potrebbero indicare una sequenza temporale, quando si passa alle foto inferiori, che sono le stesse ma invertite specularmente, la narrazione subisce un inevitabile cortocircuito. Una volta svelato il trucco dei fotogrammi ripetuti, si prova a cercare un senso in termini di un equilibrio formale o ricerca grafica, ma anche qui ci si scontra con alcune incongruenze, come ad esempio le porzioni di finestra che, dalla fila superiore a quella inferiore, risultano adiacenti ma sfalsate, creando un effetto francamente antiestetico.
Il mio consiglio è quello di ripartire dalla foto singola, perchè obiettivamente questa costruzione non ha molto senso  |
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Esercizio#2 di Giovanni Francomacaro commento di Demetrio. |
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Di solito non amo le multi-foto.
Questa, però, ha veramente un fascino particolare dato dal soggetto e dalla luce sul muro.
Mi sembra molto ben pensata e ben eseguita.
Complimenti.  |
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Filati di Giovanni Francomacaro commento di Giovanni Francomacaro |
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Diego, di nuovo grazie; ho fatto mie le tue osservazioni.
Damp, grazie del passaggio e del commento.
Proverò alla prossima occasione a controllare meglio i bianchi. Io in genere uso poco o nulla pp, preferendo intervenire in ripresa (faccio così anche nella serie "acid" e in questa serie la luce proveniva da una sola finestrella e da una piccola lampada. L'esposimetro della macchina ha misurato la media, ma o salvavo i bianchi o salvavo lo sfondo. (Dico questo tanto per discorrere sull'esposizione e sui suoi problemi )
Ciao e buona luce, Giovanni) |
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