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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di opisso |
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Le sequenze le puoi inserire nella sezione reportage.
Ti prepari il gruppo di foto, inizi a inserire la prima come "copertina" e poi puoi caricare le altre.
Da qualche parte (sezione forum reportage) ci deve essere il tutorial.
Nicola Vicini ha scritto: | ottimo, allora faccio una domanda:
quando vado a teatro e faccio foto di scena
fotografando "il lavoro di altri" cosa sto facendo
se non la stessa cosa che ho fatto in questa occasione?
è sempre un'interpretazione del lavoro di altri
così come lo è fare un reportage a una mostra di Fotografia
così come ho fatto per Salgado e per Vivian Maier
almeno io la penso così
ma mi interessa discuterne |
Beh discorso complicato ti ha già parzialmente risposto Clara sul fatto che si possano fare ottimi lavori personali utilizzando materiali "preesistenti".
Comunque dico anche la mia...
A teatro visto che non proiettano fotogrammi, problemi tecnici e di luci a parte, devi comunque interpretare la scena scegliendo punto di ripresa pdc ecc. Ne può anche venir fuori un lavoro che può non essere rappresentativo della volontà dell'autore o del regista. O detta semplicemente il lavoro è "tuo".
Qua si presuppone (forse a torto non conosco il film) che tu abbia estrapolato un fotogramma ("foto") presente nel film riportandolo "as it is".
Ovvero si è portati a pensare che se anche il lavoro del regista non era finalizzato a questo "frammento" l'immagine fosse comunque già presente nel corpo del film col medesimo significato e che tu la abbia semplicemente (?) selezionata dandole un titolo.
Anche come "documento" zoppica un po' in quanto credo che la fruizione del film per quanto di nicchia sia da considerarsi come evento ripetibile.
Detta molto in malo modo è come (o almeno può sembrare) tu avessi riportato, come si fa anche sui social, un "link" da condividere pretendendo un plauso per la scelta. Da qua credo le perplessità.
Ovviamente, ripeto, non conosco il film e sto solo facendo un discorso "in generale" su come credo possa venir percepita la tua proposta.
Per quanto ne so la tua potrebbe essere stata invece una pesante manipolazione per evidenziare il messaggio proposto.
O potresti viceversa aver estrapolato "genialmente" una scena il cui significato originale era tutt'altro.
O potrebbe essere "solo" una "provocatoria" performance artistica con la volontà di far discutere...
Ecc. ecc. |
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di Nicola Vicini |
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Clara Ravaglia ha scritto: | Vorrei spendere un attimo, con i miei due cents, su questo post di Nicola. e dico davvero: due cents, realmente, perchè non ho la minima pretesa di pontificare sull'argomento, ma solo dare la mia impressione su questo argomento. credo che ci siano delle ragioni buoni da tutte le parti che si sono confrontate, comunque con educazione, anche da parte dell'Autore, che ha accolto come spunto di riflessione ogni critica con intelligenza. Io credo di capire la tua idea Nicola, e personalmente non trovo affatto improprio estrapolare uno( o meglio sarebbe più fotogrammi ) da altro lavoro video, nel momento in cui non se ne fa mera copia, ma divengono spunto di riflessione e partenza per altro scopo o racconto. Siamo tutti ladri di idee e di concetti, il segreto è saper rubare ( in senso metaforico) con generosità e chiarezza e gratitudine... ed i dovuti distinguo eheh.
Qui se togliamo il titolo, il messaggio arriva nebuloso, e non necessariamente esaustivo. Se davvero quel docufilm, che io non ho visto, ma mi interessa ora (ecco una contaminazione fra mezzi positiva) , ma che ti aveva colpito, forse era il caso si ampliare di più, diversificare la proposta visiva. Ti faccio due esempi, uno notevole, l'altro solo perchè essendo cosa mia , so bene di cosa parlo.
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=355876
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=482265
In questi due esempi il visivi, gli istanti estrapolati, sono spunto per altro concetto, sono trampolino di lancio per una idea da comunicare con una certa ampiezza. Se leggi i commenti e le riflessioni allora maturate, capirai meglio ciò che intendo. E la idea dello scatto ad altrui rappresentazione, non come realtà riportata, ma pezza concettuale da ampliare.. è stata più volte usata positivamente , nella storia del mezzo fotografico.
Post interessante.
Ciao
Clara  |
Grazie Clara per il tuo ottimo intervento che mi fa molto piacere.
Ho preso visione dei due link che hai collegato al messaggio.
Sono nella sezione reportage.
Io forse non ho ancora imparato
ad utilizzare bene il forum, in effetti di quella sera della presentazione del video di "Al Gir di Sant" ho fatto un piccolo reportage che ho pubblicato sulla mia pagina del libro delle facce. Qui ho pubblicato solo due foto
una "Al Gir di Sant" e l'altra quella in questione legata a questo post "l'ultimo gradino" e si innescato, mi pare, un dibattito interessante
anche se devo dire mi ha stupito un poco che l'altra non abbia ricevuto
nemmeno un commento, strano tutto sommato...
(qui allego un'altra foto della serata ma come faccio a inserire una sequenza?)
ciao e grazie per la cortese attenzione
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di Nicola Vicini |
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Clara Ravaglia ha scritto: | Vorrei spendere un attimo, con i miei due cents, su questo post di Nicola. e dico davvero: due cents, realmente, perchè non ho la minima pretesa di pontificare sull'argomento, ma solo dare la mia impressione su questo argomento. credo che ci siano delle ragioni buoni da tutte le parti che si sono confrontate, comunque con educazione, anche da parte dell'Autore, che ha accolto come spunto di riflessione ogni critica con intelligenza. Io credo di capire la tua idea Nicola, e personalmente non trovo affatto improprio estrapolare uno( o meglio sarebbe più fotogrammi ) da altro lavoro video, nel momento in cui non se ne fa mera copia, ma divengono spunto di riflessione e partenza per altro scopo o racconto. Siamo tutti ladri di idee e di concetti, il segreto è saper rubare ( in senso metaforico) con generosità e chiarezza e gratitudine... ed i dovuti distinguo eheh.
Qui se togliamo il titolo, il messaggio arriva nebuloso, e non necessariamente esaustivo. Se davvero quel docufilm, che io non ho visto, ma mi interessa ora (ecco una contaminazione fra mezzi positiva) , ma che ti aveva colpito, forse era il caso si ampliare di più, diversificare la proposta visiva. Ti faccio due esempi, uno notevole, l'altro solo perchè essendo cosa mia , so bene di cosa parlo.
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=355876
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=482265
In questi due esempi il visivi, gli istanti estrapolati, sono spunto per altro concetto, sono trampolino di lancio per una idea da comunicare con una certa ampiezza. Se leggi i commenti e le riflessioni allora maturate, capirai meglio ciò che intendo. E la idea dello scatto ad altrui rappresentazione, non come realtà riportata, ma pezza concettuale da ampliare.. è stata più volte usata positivamente , nella storia del mezzo fotografico.
Post interessante.
Ciao
Clara  |
Grazie Clara per il tuo ottimo intervento che mi fa molto piacere.
Ho preso visione dei due link che hai collegato al messaggio.
Sono nella sezione reportage.
Io forse non ho ancora imparato
ad utilizzare bene il forum, in effetti di quella sera della presentazione del video di "Al Gir di Sant" ho fatto un piccolo reportage che ho pubblicato sulla mia pagina del libro delle facce. Qui ho pubblicato solo due foto
una "Al Gir di Sant" e l'altra quella in questione legata a questo post "l'ultimo gradino" e si innescato, mi pare, un dibattito interessante
anche se devo dire mi ha stupito un poco che l'altra non abbia ricevuto
nemmeno un commento, strano tutto sommato...
(qui allego un'altra foto della serata ma come faccio a inserire una sequenza?)
ciao e grazie per la cortese attenzione
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di Clara Ravaglia |
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Vorrei spendere un attimo, con i miei due cents, su questo post di Nicola. e dico davvero: due cents, realmente, perchè non ho la minima pretesa di pontificare sull'argomento, ma solo dare la mia impressione su questo argomento. credo che ci siano delle ragioni buoni da tutte le parti che si sono confrontate, comunque con educazione, anche da parte dell'Autore, che ha accolto come spunto di riflessione ogni critica con intelligenza. Io credo di capire la tua idea Nicola, e personalmente non trovo affatto improprio estrapolare uno( o meglio sarebbe più fotogrammi ) da altro lavoro video, nel momento in cui non se ne fa mera copia, ma divengono spunto di riflessione e partenza per altro scopo o racconto. Siamo tutti ladri di idee e di concetti, il segreto è saper rubare ( in senso metaforico) con generosità e chiarezza e gratitudine... ed i dovuti distinguo eheh.
Qui se togliamo il titolo, il messaggio arriva nebuloso, e non necessariamente esaustivo. Se davvero quel docufilm, che io non ho visto, ma mi interessa ora (ecco una contaminazione fra mezzi positiva) , ma che ti aveva colpito, forse era il caso si ampliare di più, diversificare la proposta visiva. Ti faccio due esempi, uno notevole, l'altro solo perchè essendo cosa mia , so bene di cosa parlo.
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=355876
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=482265
In questi due esempi il visivi, gli istanti estrapolati, sono spunto per altro concetto, sono trampolino di lancio per una idea da comunicare con una certa ampiezza. Se leggi i commenti e le riflessioni allora maturate, capirai meglio ciò che intendo. E la idea dello scatto ad altrui rappresentazione, non come realtà riportata, ma pezza concettuale da ampliare.. è stata più volte usata positivamente , nella storia del mezzo fotografico.
Post interessante.
Ciao
Clara  |
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di Nicola Vicini |
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M.R. ha scritto: | Assolutamente no, fotografare a teatro richiede una tecnica e una cosapevolezza dell'attrezzatura in nostro possesso non indifferente. Perchè? Prova a pensare alla gestione delle luci e del mosso degli attori, delle pose, dei momenti colti, composizione.. potrei andare avanti per molto. Qui sul forum qualche utente ha dimostrato sul campo quanto sia difficile fotografare a teatro e quanto il manico del fotografo faccia la differenza.
Se la metti su questo piano allora non si potrebbe neanche fotografare il Duomo di Milano, che è un'opera fatta da altri. O una statua, una piazza, un ritratto ecc ecc.
Tu hai semplicemente premuto il bottone davanti ad un fimato. Stop. Cosa c'è di tuo in questo? Aver scelto il momento? Poi? Che messaggio vorresti dare che non sia già stato dato dal regista? |
fotografo normalmente a teatro per quello ho fatto l'esempio
se vuoi dai un'occhiata al mio sito internet
non voglio generare polemiche ma anche
in una foto colta al volo durante un filmato occorre tecnica
per quanto riguarda il messaggio è vero sto facendo mio
quello proposto dal regista rilanciando con un'istantanea
quello che lui ha colto in un intero percorso filmico
e di reale cammino |
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di M.R. |
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Nicola Vicini ha scritto: | ottimo, allora faccio una domanda:
quando vado a teatro e faccio foto di scena
fotografando "il lavoro di altri" cosa sto facendo
se non la stessa cosa che ho fatto in questa occasione?
è sempre un'interpretazione del lavoro di altri
così come lo è fare un reportage a una mostra di Fotografia
così come ho fatto per Salgado e per Vivian Maier
almeno io la penso così
ma mi interessa discuterne |
Assolutamente no, fotografare a teatro richiede una tecnica e una cosapevolezza dell'attrezzatura in nostro possesso non indifferente. Perchè? Prova a pensare alla gestione delle luci e del mosso degli attori, delle pose, dei momenti colti, composizione.. potrei andare avanti per molto. Qui sul forum qualche utente ha dimostrato sul campo quanto sia difficile fotografare a teatro e quanto il manico del fotografo faccia la differenza.
Se la metti su questo piano allora non si potrebbe neanche fotografare il Duomo di Milano, che è un'opera fatta da altri. O una statua, una piazza, un ritratto ecc ecc.
Tu hai semplicemente premuto il bottone davanti ad un fimato. Stop. Cosa c'è di tuo in questo? Aver scelto il momento? Poi? Che messaggio vorresti dare che non sia già stato dato dal regista? |
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di Nicola Vicini |
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ROSSODIVINO ha scritto: | + 1
+ che d'accordo  |
ottimo, allora faccio una domanda:
quando vado a teatro e faccio foto di scena
fotografando "il lavoro di altri" cosa sto facendo
se non la stessa cosa che ho fatto in questa occasione?
è sempre un'interpretazione del lavoro di altri
così come lo è fare un reportage a una mostra di Fotografia
così come ho fatto per Salgado e per Vivian Maier
almeno io la penso così
ma mi interessa discuterne |
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di filippo de marco |
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M.R. ha scritto: | Troppo facile, Nicola, per come la vedo io hai semplicemente fotografato un lavoro d'altri. Senza nessuna personalizzazione e/o contestualizzazione. Per me un lavoro, cosi com'è, senza alcun senso. Lo dico in tono rispettoso, sia chiaro. |
+ 1
+ che d'accordo  |
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di Nicola Vicini |
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M.R. ha scritto: | Troppo facile, Nicola, per come la vedo io hai semplicemente fotografato un lavoro d'altri. Senza nessuna personalizzazione e/o contestualizzazione. Per me un lavoro, cosi com'è, senza alcun senso. Lo dico in tono rispettoso, sia chiaro. |
beh, giustamente ognuno propone il proprio parere e io rispetto la tua opinione senza condividerla |
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di M.R. |
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Nicola Vicini ha scritto: |
"La Fotografia coglie un attimo, non importa quale,
che per l'autore abbia senso..." |
Troppo facile, Nicola, per come la vedo io hai semplicemente fotografato un lavoro d'altri. Senza nessuna personalizzazione e/o contestualizzazione. Per me un lavoro, cosi com'è, senza alcun senso. Lo dico in tono rispettoso, sia chiaro. |
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di Nicola Vicini |
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M.R. ha scritto: | Qual è il senso di fotografare uno schermo durante la riproduzione di un film? |
ero praticamente certo che questa foto avrebbe generato conflitti...
ad alcuni piace ad altri no, normale credo
rispondo alla domanda così, poi non so se è il modo giusto:
"La Fotografia coglie un attimo, non importa quale,
che per l'autore abbia senso..." |
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di Nicola Vicini |
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GiovanniQ ha scritto: | dovresti fare i complimenti al regista, e non al fotografo che ha solo estrapolato il fotogramma, fotografandolo.
p.s. mettere il copyright su una foto di un'opera altrui richiede quantomeno il consenso dell'autore. ce l'hai?
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non è la stessa foto ma un ritaglio, un frammento di un fotogramma dinamico ovvero è un'altra cosa rispetto all'originale, un momento
inoltre credo che a Carlo faccia solo piacere una foto del genere
i complimenti al regista sono veramente da fare,
un lavoro veramente notevole il suo, da vedere |
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di GiovanniQ |
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Angepa ha scritto: | bella, ben realizzata e molto toccante, mi piace la generale sfocatura  |
dovresti fare i complimenti al regista, e non al fotografo che ha solo estrapolato il fotogramma, fotografandolo.
p.s. mettere il copyright su una foto di un'opera altrui richiede quantomeno il consenso dell'autore. ce l'hai?
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Al Gir di Sant di Nicola Vicini commento di Nicola Vicini |
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foto Nicola Vicini © Copyright 2016
Sabato 9 Luglio 2016
San Miro in Valle Ravella a Canzo (CO)
presentazione di "Al Gir di Sant" di Carlo Limonta |
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Malinconia di Nicola Vicini commento di Nicola Vicini |
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GiovanniQ ha scritto: | Peccato per il muso che soffre di micromosso, a 1/40s eri al limite. quegli occhi meritavano maggior nitidezza. |
sì, hai ragione, una dolcezza infinita in quegli occhi
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l'ultimo gradino di Nicola Vicini commento di M.R. |
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Nicola Vicini ha scritto: | è ...la foto fatta a uno schermo durante la video proiezione del film documentario "Al Gir di Sant" di Carlo Limonta
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Qual è il senso di fotografare uno schermo durante la riproduzione di un film? |
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