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eyes di maxilloss commento di Ugolino Conte |
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maxilloss ha scritto: | per il genere street che può contenere delle pecche... |
e poverino . . il genere street è il genere fotografico più sfigato della storia della fotografia?
su, pretendiamo un po' di più .. questo "può contenere pecche" non ho ancora compreso, negli anni, chi lo ha deciso, probabilmente lo decidiamo noi stessi quando siamo troppo permissivi con il risultato finale che otteniamo
Quasi tutto può essere controllato, a partire da quell'apparente disordine che diventa semplice cifra stilistica in alcune street, ma non è mai casuale. |
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eyes di maxilloss commento di Ugolino Conte |
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Sinceramente non capisco del tutto perchè 1/4 del fotogramma (quello in basso a sx) è completamente spoglio e i 2 centri di interesse che dovevano interagire tra loro (secondo il collaudato copione street) sono stati confinati in un altro quarto (donna e occhi nel superiore destro). Non è che ci stanno tanto larghi.
A bilanciare le compo interviene solo lo spruzzetto di vernice rossa a sx.
Qui avevi tutto il tempo, avevi anche un'inquadratura più ampia su cui riflettere e da tagliuzzare. La scelta postata non è certamente tra le migliori possibili.
Sulla smania di ritagliare all'esasperazione, cestinare il paesaggio urbano, usare tagli stretti nella fotografia urbana non mi esprimo più di tanto, de gustibus. |
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Quasi centro di D90 commento di Ugolino Conte |
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D90 ha scritto: |
Devo ancora imparare molto sul 'prevedere' come spiegava bene Ugolino Conte qualche giorno fa, ma credo che certe volte se il caso ci mette del suo ben venga, per me è anche un lato sorprendente e vivo del fare street.
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Intendiamoci .. "prevedere" è un concetto che può avere un'estensione temporale che va dai minuti di uno scatto da appostamento alle frazioni di secondo del "pensiero istantaneo"
Traduco .. come se fossi di fronte a quella scena e questo fosse il primo scatto. Ho fatto la prima foto, frazioni di secondo prima del click successivo nasce il dubbio che con uno spostamento di qualche millimetro si ottiene la sovrapposizione perfetta, si riprova la seconda volta e se non si è ancora convinti ne fa una terza, seguendo l'evoluzione del pensiero che porta progressivamente a correggere il tiro.
Dopo tre click (che in genere sono sempre sufficienti) ancora non si sa quale dei tre scatti è il migliore, ma si sa di avere tre scatti differenti su cui operare una selezione a posteriori. E non è una raffica, intendiamoci, nella raffica non si pensa, si tiene solo il dito premuto. In tre scatti in sequenza non si smette mai di pensare e di apportare degli aggiustamenti in corso d'opera.
Diciamo che qui due varianti in più le avrei fatte.
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s.t. di moebius64 commento di Ugolino Conte |
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moebius64 ha scritto: | La scelta del bn non è, per me, aderire ad una "moda", piuttosto è dovuta alla scelta personale di evitare che l'attenzione si sposti sui colori e sulla loro resa piuttosto che sull'azione. |
E' un obiettivo corretto, ma fai attenzione. Colori e "non colori" (bianchi, neri e toni scuri) hanno la stessa capacità di distrarre se collocati dove non devono. Da questo punto di vista non c'è alcuna differenza tra colore e BN. Se non si fa attenzione viene comunque fuori un pasticcio.
Il BN non può nascere per "differenza" = prendo una foto a colori in cui sono capitati dei colori stanno dove non devono stare (evitiamo di farli capitare allora ) e piallo con un BN che copre gli originali difetti compositivi. Non funziona così
moebius64 ha scritto: |
Casi a parte in cui i colori la fanno da padrona, ma non è canonico della street... |
Mi permetto di suggerire qualche approfondimento in più sul genere, premettendo che con il concetto stesso di "canonico" faccio un po' a botte . E' passato qualche annetto da Cartier Bresson ed il colore è diventato importante tanto quanto il BN. Andrebbe fatta una scelta di fondo Colore e BN perchè sino ad ora, i fotografi di strada noti che operano con un emisfero del cervello in BN e uno a Colori si contano sulle dita di una mano
moebius64 ha scritto: |
Mani a parte, ciò che mi ha attratto in questo scatto è stata prima di tutto la posa dei personaggi, poi anche l'evidente risalto che la camicia bianca dava al protagonista principale. |
Quello era il perno su cui snodare l'eventuale scatto in BN infatti a patto che la restante parte della scena lo consentisse.
moebius64 ha scritto: |
Sulla riuscita della conversione e sul suo aggiustamento alzo le mani in quanto è sempre stato un mio punto debole e ben vengano suggerimenti anche dettagliati su come gestire tale procedura. |
Secondo me continui ad essere fuori strada sull'ordine di priorità da dare alle operazioni che portano alla creazione di uno scatto in BN.
Ad ogni modo non insisto e non voglio convincerti del contrario . Tralasciando la "struttura" (che non rientra nelle tue priorità) ti suggerisco, per migliorare la semplice "resa" di uno scatto in BN evitando di farlo nascere in PhotoShop, di partire da condizioni di luce migliori. In questo caso la scena principale era in ombra. Difficilmente si otterrà un bel BN brillante se si parte da una situazione di luce pessima.
Le sovraesposizioni sul lato dx, il BN monocorde di partenza e i successivi interventi riparatori successivi sono stati necessari perchè la foto in origine aveva una luce non ottimale.
Per la serie, la luce meglio assecondarla in ripresa che crearla in PS.
Rispetto in ogni caso le tue valutazioni e naturalmente non nego ch,e a posteriori, delle correzioni tu sia ugualmente in grado di apportarle seguendo le tante guida disponibili in rete per convertire una foto in BN  |
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s.t. di moebius64 commento di Ugolino Conte |
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moebius64 ha scritto: | Supposizione errata.
Come ho già detto è un jpeg on camera, che mostrava sul display già la scena in B/N, quindi già erano visibili (con le ovvie limitazioni di un lcd da 3")le sfumature ed i contrasti.
Ciao |
Non cambia la sostanza di quello che intendo
Convertito in camera o a posteriori, non è uno scatto pensato in BN e se lo è, allora è stato pensato in maniera non corretta
Ci sono errori evidenti sulla scelta di dove posizionare i toni chiari e scuri e più in generale non c'è un percorso di lettura chiaro nel BN, se si eccettua la camicia bianca che aiuta ad identificare uno dei protagonisti principali.
Alcuni punti importanti per la scena (come le mani dei protagonisti che qualcuno ha notato in ogni caso) sono impastate con lo sfondo dietro a causa dei toni, ci sono zone sovraesposte ai bordi e dove non dovrebbero esserci.
Non vedo altro in questo BN al di là della scelta di aderire ad una certa "cifra stilistica" della street. Questa si consapevole e pensata, non ho motivo di dubitarne.
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s.t. di gi.gus commento di Ugolino Conte |
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Una volta avuta l'intuizione è necessario riprovare . In quella strada, che non credo sia una stradina di una cittadina fantasma, probabilmente, altri passanti sarebbero passati di là. Cambiare inquadrature aiuta, scegliere differenti sovrapposizioni con gli sfondi aiuta altrettanto.
Il BN, invece, non aiuta in questo caso. Il riflesso dei due protagonisti è affogato nei grigi e la nuvola a destra, circondata da una massa scura cattura l'attenzione più di qualsiasi altra cosa (solo la copertina nel passeggino gli tiene testa).
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Home di Fabio Moscatelli commento di Ugolino Conte |
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Bella scena da reportage che spero faccia parte di una serie di scatti.
Luce difficile ma ben gestita, anche se farei salti mortali per recuperare quanti più dettagli possibili sulla tenda o, comunque, attenuare ancora un po' l'intensità della luce. Le ombre chiuse, al contrario, non dispiacciono.
Qui la posa statica della donna in primo piano si sposa bene con l'atmosfera dell'ambiente che racconta tanto del protagonista (non potrebbe essere diversamente trattandosi, come suggerisce il titolo della sua casa).
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Frisbee di falcotto56 commento di Ugolino Conte |
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Per me hai scelto l'attimo sbagliato per scattare
Qualche istante prima ci sarebbe stato il gesto chiaro del bimbo che lancia, qualche istante dopo quello altrettanto chiaro del bambino che raccoglie.
Così c'è principalmente staticità, un concetto che si sposa male con l'idea del gioco e a suggerire un'altra azione sta per avvenire è sola la posa del bambino in primo piano che per postura e piede sx suggerisce l'idea del movimento successivo. Ma è un movimento che non c'è nel frame.
Più scatti alla stessa scena possono aiutare se la scelta del tempo giusto non è immediatamente chiara.
Così com'è, la scena non è completamente riuscita, complice anche un comparto tecnico migliorabile.
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s.t. di moebius64 commento di Ugolino Conte |
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Proverei a suggerire all'autore di distinguere i due argomenti del:
- "Come convertire"
- "Perchè e se convertire"
Il primo aspetto viene dopo il secondo e non viceversa per ovvie ragioni.
Questo scatto, mi sembra evidente, è principalmente una foto a colori convertita in BN e non una foto nata nelle mente dell'autore in BN.
Con la conversione, alcuni aspetti della struttura del BN (lo scheletro della dialettica dei toni scuri e chiari per dirla diversamente) possono essere mitigati, ma la struttura di base non può essere stravolta.
Per il resto, il momento di "Life"è stato catturato in maniera corretta e senza eccessivi timori. La micro-storia significativa c'è.
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Pedala amò! di Meeiee commento di Ugolino Conte |
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Taglio stretto, soggetti ripresi da dietro in posa statica ed attaccati al bordo del frame, elementi di disturbo facilmente evitabili con uno spostamento dell'obiettivo di qualche millimetro (la targa è magnetica, come ogni scritta)) e un tratto cromatico discutibile (sempre ... de gustibus).
Diciamo che si poteva fare qualcosa in più e confezionarla meglio.
Se non va bene il primo scatto, fanne un altro paio almeno. Memorizza quello che non va nel primo e correggi il tiro nel secondo e nei successivi (sempre ragionando e non lasciando partire una raffica sperando nella fortuna). Se ritieni i soggetti particolarmente interessanti, insisti, non ti accontentare del primo risultato, soprattutto quando lo scatto è complicato da un ambiente urbano denso di elementi di disturbo.
Ultima nota per la staticità .. se vuoi rendere il senso dell'"andare" (suggerito dal titolo), cattura un movimento in fieri e non uno semplicemente intuito.
Anche in questo caso ... basta poco ... qualche istante di attesa.
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... di Hero commento di Ugolino Conte |
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Sempre apprezzabile l'attenzione per i particolari e la voglia di trovare legami tra elementi "invisibili" ad uno spettatore distratto. In questo caso il legame era da cogliere rapidamente ed è stato fatto prontamente (parlo naturalmente delle due "creature" che hanno in comune un capo "decorato" con attributi affini).
Trattandosi di un legame "difficile" l'osservatore dovrebbe essere "forzato" a coglierlo senza alcuna possibilità di interpretazioni "alternative". Da valutare, quindi, l'eventuale effetto del taglio dello skater nell'angolo in alto a dx.
Intendiamoci. Un occhio allenato, che gradisce lo street pura osserva e apprezza molto con o senza skater. Per parlare a "tutti", invece, si possono effettuare delle ulteriori considerazioni.
La composizione ha indubbiamente aiutato a guidare lo sguardo nei due elementi che costituiscono il principale centro di interesse, contenendo le possibili letture parallele. |
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... di gattapilar commento di Ugolino Conte |
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Il momento di "Life" c'è ed è stato catturato al momento giusto e quindi bravo per questo.
Il gesto a volte è sufficiente per creare una microstoria ed in questo caso lo è.
Non condividerò mai, però, il taglio strettissimo nelle street (pardon per il gioco di parole). Manca tutto il contesto, manca la strada e l'effetto della focale lunga è sempre quella di appiattire la scena.
De gustibus, ma a mio avviso manca uno dei protagonisti della Street, ovvero l'ambiente che qui si riduce ad un fila di paletti e a qualche mattone del lastricato.
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... di Hero commento di Ugolino Conte |
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Questo scatto è ottimo, nonchè esemplare nel sintetizzare gli ingredienti di una buona street.
La reinterpretazione della realtà è marcata ed evidente e resa possibile dal cambio di prospettiva e dalla valorizzazione di elementi minuti dello scenario. La sovrapposizione con l'elemento che rende un "semplice riflesso" qualcosa di più accattivante è stata realizzata ottimamente.
Esemplare anche nel dimostrare come una buona street si può realizzare senza penalizzare la composizione.
Le valutazioni tecniche su cui si può discutere, benchè relative a scelte stilitistiche che possono essere rispettate senza sostituirle con la propria visione personale, riguardano il "colore" (siamo in un frame che così com'è presentato è tendenzialmente monocromatico) e l'eventuale conversione in BN che ci potrebbe stare in questo caso.
Personalmente (ovvero secondo il mio gusto), quel tratto verdino stile matrix nella parte bassa del frame cercherei di farlo emergere in maniera più marcata. Ma a te le valutazioni.
Da vetrina sicuramente |
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Le due cucciolate di Piotre commento di Ugolino Conte |
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Piotre ha scritto: | Sono d' accordo e sinceramente ti ringrazio per le tue osservazioni, ma vorrei cortesemente osservare che il tutto si svolge per strada non in studio e basta un attimo per perdere l' attimo fuggente...non rimane molto tempo per star li a ponderare come comporre la scena come si fa in un film con le sue sequenze, fuori e dentro la storia...
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Fidati, catturare l'attimo e confezionarlo in un frame ben composto è possibile.
Non ti fidare, piuttosto, di chi vuol convincerti che la Street deve necessariamente convivere con l'imperfezione e che basta catturare un attimo interessante per creare una street riuscita. Questo è vero sino ad un certo punto del percorso evolutivo di un fotografo di strada, poi bisogna ambire a qualcos'altro. Anche la street che sceglie uno stile volutamente "disinvolto" ha un rigore formale che il fotografo è bravo a dissimulare.
Come ti ha detto Mauro, il percorso non è semplice, ma è indubbiamente stimolante.
Altra cosa che ti garantisco è che di momenti realmente "irripetibili" ce ne sono veramente pochi. Continuando ad osservare gli uomini in strada (e un fotografo di strada non può non farlo, nè può non essere un "antropologo" o un "umanista") ti accorgerai che le loro azioni non sono poi così imprevedibili e che le operazioni da mettere in campo per gestire gli elementi dello scenario dinamicamente sono sempre le medesime: cambio del punto di ripresa, - scelta di uno sfondo bidimensionale in scene particolarmente dense di elementi di disturbo - es un muro - lettura della luce e delle ombre e comprensione dell'impatto che avranno sulla scena, esclusione tramite composizione degli elementi non correlati al centro di interesse e che sono in grado di attirare l'attenzione - volti, scritte, figure umane, etc.
Il fotografo di strada elabora tutti questi input in maniera dinamica avendo chiaro il risultato da raggiungere.
Indubbiamente, i migliori fotografi di strada compiono le analisi degli elementi in campo molto rapidamente. Valutazioni che vengono svolte in frazioni di secondo, e a volte, assecondate da automatismi e un intuito innato o coltivato nel tempo. Alcuni "illuminati" percorrono la strada guidati da una sorta di pensiero "istantaneo" che si traduce in azione in un lasso di tempo incronometrabile.
Naturalmente non è necessario avere i "superpoteri" per realizzare una street ben composta. Ci sono "astuzie" che possono essere adottate per gestire la scena senza interferire con il suo flusso naturale. Per banalizzare il discorso, scattare foto in strada è un po' come giocare a scacchi. L'avversario, che nel nostro caso si cattura congelando la scena nel momento esatto in cui tutti gli elementi si combinano nella maniera ottimale, si "sconfigge" portandosi avanti con le mosse. Ne bastano solo un paio, non di più.
C'è a chi chiama questo approccio "pre-visualizzazione", io da giocatore di scacchi lo chiamo anticipare "l'avversario". Ognuno lo chiama come meglio crede. L'importante è capirsi.
Al di là di tutto, è importante ribadire che anche la migliore composizione del mondo è robetta vacua per essere una street se non comprende un nocciolo narrativo interessante, un'intuizione che qui non manca. Non ti accontentare e cerca di perfezionare la cura formale.
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Ny di El mono commento di Ugolino Conte |
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Scatto piuttosto sbilanciato dalla parte dell'ambiente e con un ruolo della presenza umana piuttosto marginale. A volte basta veramente poco per trovare l'elemento che dà una dimensione differente alla scena. Basta un gesto, un'azione accennata, un principio di storia.
Ad esempio, provando ad immaginare quello che sarebbe accaduto poco dopo, il passo successivo dell'omino in attesa sarebbe stato quello di prendere l'hot dog (o qualsiasi altra cosa che il gestore gli avrebbe dato) .. un gesto che se congelato al momento giusto avrebbe, quanto meno, reso più dinamico lo scatto.
Ipotesi eh .. mica certezza ..
Il BN aiuta a concentrare l'attenzione sull'omino in primo piano e trova una sua ragion d'essere (anche se il momento "life" è piuttosto diluito nella scena).
Prevalendo l'aspetto "architettonico", inizia a diventare ancor più rilevante la cura per gli aspetti formali intervenendo sulle linee cadenti e la distorsione geometrica.
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Le due cucciolate di Piotre commento di Ugolino Conte |
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L'intuizione c'è e il tema narrativo dell'accoppiata è un classico che non tramonta mai nella street.
Per creare un legame tra i due elementi della scena, senza essere necessariamente costretti ad utilizzare un titolo per guidare il percorso di lettura, si dovrebbe mirare a rendere quanto più "pulito" possibile il fotogramma, cercando di contenere qualsiasi elemento di disturbo visivo o percorsi narrativi estranei al tema principale.
In questo caso abbiamo elementi di disturbo eccessivi sullo sfondo, un percorso narrativo parallelo con le due donne che guardano fuori dal frame e una luce che non ha aiutato ad evidenziare uno dei due elementi che dovevano dialogare in maniera chiara tra loro (la foto dell'altra "cucciolata" nello specifico).
Con l'accoppiata che stenta a decollare, la microstoria principale sembra un'altra e non particolarmente accattivante proprio perchè quel qualcosa di interessante che sta attirando l'attenzione delle due donne sta fuori dal fotogramma.
Un punto di ripresa diverso e un momento differente, forse, avrebbe aiutato a cancellare elementi di disturbo e a rendere l'accoppiata più diretta.
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PASSIONE1 di aledis commento di Ugolino Conte |
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aledis ha scritto: | ma la cosa che volevo mettere in evidenza erano.. le mani,
Mani che creano..cuore che batte. ...Ho osservato questo signore per un po',e mi ha colpito LA PASSIONE che stava mettendo nell'eseguire il disegno..la ripresa dall'alto era per evidenziere sia la sua arte,che la posizione assunta
E' rimasto in ginocchio ,appoggiato alle braccia per un tempo lunghissimo ,e tutto questo solo per raccogliere i pochi (o molti..non so)spiccioli che i passanti offrono.Posso dirti che amava cio' che stava facendo ,con pazienza e meticolosità è riuscito a dare vita e ad animare l'asfalto....questo era quello che avrei voluto raccontare..una storia banale ...gia' vista e rivista.
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Questo è vero e le mani di per sè raccontano tanto quanto un viso
Però voglio suggerirti un altro possibile approccio alla scena basandomi solo quello che tu hai visto e che ha contribuito a creare in te l'emozione nel vederlo impegnato a realizzare l'opera.
- In ginocchio
- Appoggiato alle braccia per moltissimo tempo
- i passanti, l'asfalto "non animato"
Domanda: secondo te aggiungendo questi dettagli nel frame, noi che non eravamo lì in quel punto e che quindi non possiamo vedere quello che hai visto tu non avremmo potuto conoscere di più della sua storia e magari essere ancor più coinvolti nella scena?
Tu l'hai vista così e io parlo di un'altra foto, naturalmente. Tieni però presente anche quest'altro modo di raccontare la stessa scena con un taglio più marcatamente "street"
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s.t. di Cube commento di Ugolino Conte |
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Un altro scatto vittima del'BN onnipresente nella Street, ma ben poche volte utilizzato con una vera motivazione. La presenza umana è talmente diliuita a causa del BN che la fa diventare un elemento dal peso decisamente marginale nella composizione, che la foto potrebbe essere quasi essere considerata uno scatto di architettura.
Dopo un po' di tempo passato ad esplorare il frame (con una finestra bianca a dir poco magnetica per lo sguardo) alla fine si raggiunge la figura antropomorfa, ripresa di spalle, che in effetti qualcosa fa: guarda la foto di quella che sembra essere una mostra fotografica. Troppo poco e troppo distante per rendere il racconto sufficientemente forte.
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family guy di Valerio Zanicotti commento di Ugolino Conte |
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Bello scatto. C'è tutto quello che serve per creare una buona street.
Riuscita la composizione, bella la microstoria, le espressioni raccontano a sufficienza e il messaggio che lascia lo scatto è positivo. Scatto, quindi, per nulla "insipido".
Nessuna sbavatura nemmeno nell'esecuzione, diretta e senza incertezza. Bravo anche per essere riuscito a diventare sufficientemente invisibile da non alterare la scena.
Non sentirei la necessità delle superbarre sopra e sotto stile cinema, nè della marcata vignettatura visto che la scena è pregnante in sè e non si corre il rischio di vagare altrove con lo sguardo.
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