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Work in progress di Rebis commento di Rebis |
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najaru ha scritto: | ti prego
voglio sapere come fate con sti hdr a far saltar fuori i colori cosi bene
ti pago....
bellissima |
lol.... non serve che paghi, te lo dico volentieri. Basta che scatti due foto possibilmente da cavalletto perche' l'inquadratura deve essere la stessa (ma anche a mano libera ci si riesce: questa lo e') con LA STESSA APERTURA e tempi differenti (se cambi l'apertura cambia la profondita' di campo e sei fregato), di modo da sottoesporre sufficientemente la foto da far apparire solo le zone luminose dettagliate e perdere le zone scure e sull'altra bruciare le alte luci a favore delle ombre. Dopo usi photomatix che scarichi gratis dal suo sito. E' molto intuitivo quindi non te lo spiego. Se hai problemi riscrivimi e ti posto un tutorial. Lo strumento fondamentale da usare e' tone mapping. Poi salvi ed apri l'hdr su PS. Li' il postwork e' vario e non seguo mai la stessa strada... sostanzialmente correggo white neutral e black con maschera di aggiustamento selective color, uso spesso l'HPS (high pass sharpening) e alcune volte ho bisogno di alcune cose piu' esotiche come fondere piu' layer duplicati con hard light opacita' molto bassa e vari filtri artistici... Domani torno a casa (adesso sto in missione alle canarie) e posso scriverti un tutorial migliore. A presto  |
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il giardino dell'angelo suicida di hologhost commento di Rebis |
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hologhost ha scritto: | non stavo pensando che la collocazione non fosse giusta...
tuttavia...
rimanda a postulati divertenti... ai meno?.. |
I pochi hanno valore, i molti seguono la massa come pecore, sono preposti alla cura degli elementi e sono tirati in basso dalla mole del corpo. Restano schiavi del Lila e sono travolti dal Karma.
I simboli che tentiamo di usare per aprire l'occhio terzo a questi pochi, ancora in sonno, saranno sempre poco compresi dalla massa dei dormienti perenni. E' il dramma del saggio ed insieme la salvaguardia dei suoi segreti, la cinta muraria del Sacro Sepolcro, il miglior nascondiglio per il Graal.
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Cosmic Egg di Rebis commento di Rebis |
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ventura ha scritto: | Bella immagine!
Molto suggestiva: mi ricorda la serie X-files
Ottima la realizzazione.
ciao, Angelo |
Grazie del commento
Il senso della rumorosa mancanza apparente d'un soggetto sta proprio nell'indirizzare l'osservatore nella luce ed osservarla per del tempo finchè quello spazio entra in risonanza con la mente di chi legge l'immagine e gli si ritorce contro invitandolo ad osservare sè stesso (γνῶθι σεαυτόν), che è il vero soggetto della foto e che tutti dovremmo sempre guardare (Visita Interiora Terrae).
Ma è difficile trovare i pochi che sono preposti a queste solenni avventure e tramite il simbolo si riesce solo a sussurrare a quei pochi. I molti non comprendono e non potranno mai afferrare la preziosa perla racchiusa nel loro uovo, essi sono tristemente preposti alla cura degli elementi.
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Cosmic Egg di Rebis commento di Rebis |
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VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL VITRIOL
Lege, lege, lege et relege |
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Sin city Overlook di Rebis commento di Rebis |
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marco64 ha scritto: |  |
Grazie!!
Aspesio ha scritto: | ma vedo l'acqua scorrere sotto il ponte oppure ho le allucinazioni?!
Notevole questa immagine, a partire dal cielo di quel viola così intenso.. ottimo tempo di scatto lungo che permette anche all'acqua di dare movimento all'immagine, buona composizione ed esposizione corretta....
forse si nota solo un filo troppo la bruciatura sulla cupola ma può essere data solo dalla compressione del file..
luca  |
Ti ringrazio: è sempre una gioia sapere che una tua foto ha colpito qualcuno. Per la cupola mi sa che ho esagerato con i bianchi in selective color ma l'originale non l'aveva bruciata... un pochino è la compressione anche...
taker ha scritto: | bel lavoro, colpisce |
Grazie! Feedback positivi scaldano il cuore
AlexKC ha scritto: | Una foto che decisamente non passa inosservata!
Come ci hai lavorato in PW, se posso chiedertelo?
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Ringraziamenti caldi anche a te
Certo che puoi chiedermelo: ho scattato DUE foto a 17mm a mano libera (ero in viaggio e non potevo pavere il cavalletto ==> ISO 1200) stessa apertura (tipo f4 o giù di lì) e tempi diversi sottoesponendo di uno stop e qualcosa (facile, tempi rapidi) e sovresponendo di uno stop (difficilino ma se non respiri...).
In postwork le ho unite in HDR con Photomatix (e NON con PS cosa che consiglio vivamente a tutti d'evitare), poi ho duplicato il livello ed alla copia ho aggiunto il filtro watercolor (molto debole come parametri), fondendo con hard light ed opportuna opacità (tipo 45%), il che ha scurito un tantinello il tutto ma ha dato quest'atmosfera cupa.
A questo punto il cielo era veramente troppo rumoroso (ricordi i 1200 di iso?) allora l'ho selezionato con bacchettate magiche a iosa, poi ho sfocato con Dust and scratches+gaussian blur (sempre parametri blandi).
Seguono le maschere di aggiustamento: selective color (su i chiari ed i neutri e giù i scuri), hue/saturation, curves, e photofilter (ho messo un seppia molto tenue alla fine).
Flatten image ed il giuoco è fatto.
4 any further questions don't hesitate 2 ask |
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Try now again where your path was previously blocked. di Rebis commento di Rebis |
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renpasa ha scritto: | La foto mi piace l'esposizione è perfetta ma credo di notare delle imperfezioni sugli allineamenti verticali. Hai corretto con photosop o simili o è una mia idea?
Mi spieghi perché un titolo così lungo e perché in inglese?
Pensare che io sto costruendo le mie gallerie su un sito inglese ma scrivo esclusivamente in italiano, almeno per ora poi si vedrà.
Bravo!
Ciao Renato |
Ciao! Grazie della visita gradita. Le verticali mi hanno fatto soffrire non poco. I palazzi che vedi sono della metà dell'800-primi 900 e i muri sono storti non sai quanto. La scelta era solo chi doveva essere verticale. Ho optato per tenere la fuga orizzontale, conseguentemente alcune linee sono storte il che può anche fare atmosfera.
Il titolo lo eviterei di mettere praticamente su tutte le foto. Dopo molto tempo di riflessione trovo che il 90% dei nomi che la gente da alle foto sono scelti superficialmente e sono molto banali.
Tuttavia alcuni messaggi hanno bisogno di una chiave di lettura multimediale per essere fruiti nel modo che l'artista vuole. Naturalmente per quanto riguarda un arte grafica come la fotografia questo può sembrare una toppa alla mancanza di significato nel messaggio dominante. La mia è dunque una provocazione che ahimè intuiscono in pochi.
Altri che conosco lo fanno da tempo ma nessuno capisce. Certe volte lo spiazzare lo spettatore col titolo è un modo di farlo soffermare più tempo a cercare senso nella foto, senso che raramente si trova proprio perchè il titolo non è inerente alla figura, comunque c'è da dire che ogni cosa che si usa può trovare albergo in qualunque foto. Questo a mio avviso è come non mettere affatto il titolo. Il caso in esame è da interpretare nel modo suddetto. L'inglese rende ancora più aliena l'interpretazione del legame tra nome e idea. L'idea d'altronde non riesce mai ad essere confinata in una parola. Per questo fotografiamo, altrimenti scriveremmo tutti dei libri.
Un racconto che parla di una scimmia assassina tu la chiameresti mai "La scimmia assassina"?
Roberto Bettacchi ha scritto: | Ottima esposizione. Uno scatto di grande atmosfera.  |
Ti ringrazio, apprezzo il tuo incoraggiamento.
claudio64 ha scritto: | ottima location
quello è il carretto della foto precedente eh?
bella anche questa  |
Eh sì, mi hai beccato è lo stesso vicolo in via dei cappellari a Roma.
cry ha scritto: | bella bella  |
Grazie. Fa enorme piacere sapere che un po' di bello è uscito dalla propria macchina.  |
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m e m summerflowering di aluccia commento di Rebis |
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Molto, molto interessante. La complementarietà dei colori e l'accennata idea della figura risuonano nella texture scelta. Attraente quadrato.  |
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Pushcart of Eli the Barrowboy. di Rebis commento di Rebis |
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claudio64 ha scritto: | caro rebis
per quanto sia bella questa foto
nella miniatura risulta insignificante,
spero che in tanti vincano la pigrizia e ci clicchino sopra perchè merita
ha delle tonalità fantastiche
sembra un 3D
bravissimo  |
Grazie!!! Eh, sì a volte le miniature non riescono a fare il loro dovere, specie con foto come questa che è dominata da un colore e che quindi sembra piatta in thumb. Spero di riaverti nella mia galleria presto
pisolo ha scritto: | concordo con claudio
avrei tolto un pelino la dominante gialla |
Grazie della gentile visita. La dominante è naturale. Sono le lampade di Roma che danno questo inconfondibile giallo-arancio. Pensa tu che ho anche desaturato un 20% il master ch nell'originale...
dadomani ha scritto: | Se il soggetto voleva essere il carro, beh e' un po confusa.
Ma i grafismi sono spettacolari come anche la tonalita'.
Nel complesso lo trovo uno scatto molto bello!
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Innanzitutto grazie dell'intervento. Il soggetto è Eli, un concetto astratto, anemico e non presente in inquadratura. In effetti senza sentire la canzone cui si riferisce il titolo si perde di vista che il soggetto è al di fuori del rappresentato. Tutto il frame si riferisce ad un immaginario legato ad un orfano solitario che vive di stenti. Il vero soggetto della foto, se così posso dire, è l'odore di questo vicolo. Il carro è un mero punto d'interesse. I graffiti sono un punto d'interesse più forte del carro, come il concetto di solitudine è più forte di Eli stesso.
Sono felice ti sia piaciuta la scelta cromatica. Alla prossima.  |
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Pushcart of Eli the Barrowboy. di Rebis commento di Rebis |
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Eli the Barrowboy
Eli, the barrowboy, you're the old town
Sells coal and marigolds and he cries out all down the day
Below the tamarac she is crying
Corn cobs and candlewax for the buying, all down the day
Would I could afford to buy my love a fine robe
Made of gold and silk arabian thread
She is dead and gone and lying in a pine grove
And I must push my barrow all the day
And I must push my barrow all the day
Eli, the barrowboy, when they found him
Dressed all in corduroy, he had drowned in the river down the way
They laid his body down in a churchyard
But still when the moon is out, with his pushcart, he calls down the day
Would I could afford to buy my love a fine gown
Made of gold and silk arabian thread
But I am dead and gone and lying in a church ground
But still I push my barrow all the day
Still I push my barrow all the day
The Decemberists |
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Here's the stinking place where Sara lost her innocence. di Rebis commento di Rebis |
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l!z ha scritto: | Molto bella, ben definita con i colori giusti.
Sarei curiosa di vederla prima del lavoro in post... è possibile?  |
Ti ringrazio per l'apprezzamento. Sono felice ti piaccia. Certo che puoi vedere l'originale. Sono due gli originali (hdr) e te li posto senza modifiche: vedrai le due esposizioni ed il risultato HDR senza ulteriori manipolazioni.
Noterai che la foto è storta a causa del terreno in discesa e molto irregolare. Il raddrizzamento è ottenuto tramite free trasform in ps.
I due frame sono uniti con photomatix e processati da ps (specialmente per quanto riguarda nitidezza (metodo high pass) e colori selettivi (molto neutri poco neri). Il colore dominante che vedi è quello delle lampade notturne tipiche del centro di Roma.
Spero di aver soddisfatto le tue curiosità se hai altre domande vai pure, io sono qui. |
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