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amore filiale di Giovanni Francomacaro commento di Pelobate |
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Ciao a tutti,
spesso per molte persone è prioritaria la tecnica.
A mio modesto parere, la vera forza in uno scatto è
l'emozione che può trasmettere a chi la guarda.
Questa immagine trasmette uno dei più importanti
sentimenti.
Complimenti per l'attimo che abbiamo condiviso.
Ciao Aldo |
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amore filiale di Giovanni Francomacaro commento di carcat |
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essedi ha scritto: | Un'immagine che emoziona fortemente,per foto di questo genere la tecnica è un optional,hai fatto benissimo a postarla,bravissimo Giovanni! |
Condivido pienamente le parole di Sergio, l'immagine è intensa ed entra... |
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amore filiale di Giovanni Francomacaro commento di Giovanni Francomacaro |
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L'immagine è rubata, ed ho esitato prima di pubblicarla; oltre gli errori tecnici c'è una sfera molto intima delle persone riprese; ma l'amore che traspare nell'immagine è rappresentativo di un sentimento, specialmente verso l'anziano, sempre più raro; per questo motivo ho deciso di pubblicare. |
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S.t. di Giovanni Francomacaro commento di Giovanni Francomacaro |
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M.R. ha scritto: | Meglio star chiusi in casa!! Temporale in arrivo, bella  |
Grazie del commento M.R !
E' il solito riflesso E' curioso come l'acqua abbia conferito profondità
Ciao, Giovanni |
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sentiero d'autunno di Giovanni Francomacaro commento di essedi |
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Si Giovanni,ho visto l'originale ed effettivamente la luce non era delle migliori.Forse sempre lavorando sull'originale limitarsi ad aprire un po' le ombre e scaldare i toni.Ma qui serve un esperto in questo genere e non sono certo io! Un caro saluto,Sergio. |
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sentiero d'autunno di Giovanni Francomacaro commento di Giovanni Francomacaro |
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Grazie Sergio; in effetti sono andato giù pesante con la PP
Volevo sopperire alla mancanza di luce, della tipica giornata autunnale, così ho sopperito artificialmente; ma non sono sfuggito alla tua osservazione
metto l'originale
Ciao e buona luce, Giovanni |
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sentiero d'autunno di Giovanni Francomacaro commento di essedi |
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Bella location per questa interessante immagine dove però l'atmosfera tipica autunnale mi sembra mortificata da una post non in grado di controllare il contrasto e lo slittamento cromatico.Da rivedere sotto questo aspetto per ottenere una piacevole foto.Ciao,Sergio.  |
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Batailles de Reines di Giovanni Francomacaro commento di Giovanni Francomacaro |
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il signor mario ha scritto: | Anche se chiudessero per mancata partecipazione del pubblico, con conseguente mancato interesse economico, non staremmo qui a parlarne. Non credi? |
Il pubblico...qui andiamo decisamente OT
Grazie Mario per l'attenzione. Spero che questa conversazione possa essere utile anche ad altri. Ciao e buona luce, Giovanni |
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Batailles de Reines di Giovanni Francomacaro commento di il signor mario |
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Giovanni Francomacaro ha scritto: | Ma è questo il punto Mario! al di là delle preferenze, gusti, qualità morali e quant'altro; se queste foto non fossero fatte non saremmo qui a parlarne!
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Ciao, Giovanni |
Anche se chiudessero per mancata partecipazione del pubblico, con conseguente mancato interesse economico, non staremmo qui a parlarne. Non credi? |
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Batailles de Reines di Giovanni Francomacaro commento di Giovanni Francomacaro |
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il signor mario ha scritto: | ...io dico che questi spettacoli non andrebbero fatti e invito, non obbligo né critico chi non risponde all'invito, a boicottarli |
Ma è questo il punto Mario! al di là delle preferenze, gusti, qualità morali e quant'altro; se queste foto non fossero fatte non saremmo qui a parlarne!
Gli spettacoli con animali fanno parte della storia umana (bada che non li difendo né li giustifico) e noi sappiamo qualcosa di questi proprio perché qualche documento ne ha parlato. La tua idea, più che lecita, anzi encomiabile, è stata espressa sul documento presentato: le mie foto, e da questo giunge a molte persone, almeno a tutte quelle che hanno la pazienza di guardare le foto e leggere i post. E' questo il senso del documentare: suscitare la riflessione, piuttosto che divertire con belle immagini.
Ciao, Giovanni |
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Batailles de Reines di Giovanni Francomacaro commento di il signor mario |
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Giovanni Francomacaro ha scritto: | In effetti...ma penso che l'argomento sia già stato affrontato innumerevoli volte.
Spero tu non ne abbia a male se, solo per amore della discussione sulla fotografia, prendo a prestito la tua firma: "...quando si arriverà a capire che la fotografia è emozione e non linee al mm" |
Non solo non me la prendo a male ma lo ritengo anche un onore
Giovanni Francomacaro ha scritto: | Questa frase è verissima; ma chi è che si emoziona, e per cosa? Ora lasciamo perdere la qualità delle mie immagini. Tu affermi che non avrebbero dovuto essere fatte perché, a priori, giudichi inutili e non emozionanti le immagini presentate, addirittura contrarie alla morale che vuole gli animali protetti. Hai pensato che per altri possa non essere così? |
Non affermo che le foto non andrebbero fatte affermo che i combattimenti tra animali non andrebbero fatti, fotografarli poi e come sono scelte individuali che vanno dalla foto fortemente critica a quella fortemente favorevole, in mezzo c'è tutto poi l'etica, che non giudico, di ciascuno di noi ci dice dove e come dirigere il nostro sguardo fotografico
Giovanni Francomacaro ha scritto: | E sempre ad altri, per es. le foto di guerra sono inguardabili? (Io sono uno di quelli). E' questo il nocciolo della questione: giudicare le immagini per il contenuto emozionale che ci provocano -tu stesso ne fai cenno quando parli del nudo- e non giudicando l'immagine in quanto tale. Ciò che è sbagliato, a mio parere, è il "non dovrebbero essere fatte". Noi, come fotografi, dal più grande al più umile, dovremmo quindi diventare censori delle nostre fotografie perché non emozionano -alcuni-? Non lo so, onestamente non so dare una risposta.
Ciao, Giovanni |
Il discrimine, come sopra, non è nell'emozione che suscitano, ogni fotografia suscita una o più emozioni, pensa alla foto di un bambino di quattro o cinque anni a seconda della situazione può suscitare emozioni diverse, se lo riprendi mentre interagisce con la madre suscita un'emozione di dolcezza, serenità, affettività ma se lo riprendi in una situazione di pedofilia se non sei un porco malato suscita una serie di emozioni pena, dolore, schifo, rabbia, odio, violenza. Entrambe le foto di cui sopra suscitano emozioni ma il discrimine non è il suscitare o meno emozioni il discrimine è quanto siano confacenti alla nostra etica individuale.
Le foto di guerra hanno un senso, la cronaca, le foto di un barbone, anche questa è fortemente "emozionante" se non inserita in un contesto molto chiaro non andrebbe fatta, sempre codice etico e morale, non perché povera di emozioni, abbiamo visto che è il contrario, ma per scelte morali.
Poi esistono anche delle foto banali che non sono in grado di suscitare emozioni ma quelle non hanno storia, senso; sono inutili passano senza lasciare segno.
Tornando alle tue foto non dico che non avresti dovuto farle, io non le avrei fatte (e pensa che ho addirittura fatto dei reportage sulla macellazione presenti anche in questo forum) ma siamo diversi ed entrambi rispettabili, io dico che questi spettacoli non andrebbero fatti e invito, non obbligo né critico chi non risponde all'invito, a boicottarli |
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Batailles de Reines di Giovanni Francomacaro commento di Giovanni Francomacaro |
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il signor mario ha scritto: | Qui si rischia davvero di aprire un dibattito interessantissimo e lungo ma temo OT.
Come sono convito non esista un giornalismo, anche amatoriale, imparziale sono convinto che non esista una fotografia imparziale.
Come ho detto prima non porterei ad esempio il fotogiornalismo di guerra in quanto tra chi fotografa guerre, disastri e sofferenze e che fotografa sagre c'è una differenza, piccola o grande che sia ma c'è: il dovere di cronaca.
Considerato l'interesse dell'argomento e il ciclopico OT direi che sarebbe interessante aprire un topic specifico in fotografia generale. |
In effetti...ma penso che l'argomento sia già stato affrontato innumerevoli volte.
Spero tu non ne abbia a male se, solo per amore della discussione sulla fotografia, prendo a prestito la tua firma: "...quando si arriverà a capire che la fotografia è emozione e non linee al mm"
Questa frase è verissima; ma chi è che si emoziona, e per cosa? Ora lasciamo perdere la qualità delle mie immagini. Tu affermi che non avrebbero dovuto essere fatte perché, a priori, giudichi inutili e non emozionanti le immagini presentate, addirittura contrarie alla morale che vuole gli animali protetti. Hai pensato che per altri possa non essere così? E sempre ad altri, per es. le foto di guerra sono inguardabili? (Io sono uno di quelli). E' questo il nocciolo della questione: giudicare le immagini per il contenuto emozionale che ci provocano -tu stesso ne fai cenno quando parli del nudo- e non giudicando l'immagine in quanto tale. Ciò che è sbagliato, a mio parere, è il "non dovrebbero essere fatte". Noi, come fotografi, dal più grande al più umile, dovremmo quindi diventare censori delle nostre fotografie perché non emozionano -alcuni-? Non lo so, onestamente non so dare una risposta.
Ciao, Giovanni |
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Batailles de Reines di Giovanni Francomacaro commento di il signor mario |
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nerofumo ha scritto: | Non vorrei apparire troppo superficiale ma neanche troppo cervellotico. Mi inserisco nel vostro dibattito solo per ribadire un concetto a me caro, l'assolutà imparzialità di un fotografo che al di la di quello che può essere il suo pensiero, le sue certezze e la sua sensibilità sociale, economica,politica, religiosa ecc, deve continuare a documentare il mondo che lo circonda per cogliere i fatti per quello che sono. Solo i grandi fotografi riescono a piegare i fatti, ad adattarli alle proprie necessità di libera opinione o di denuncia ma ciò presuppone un impegno a monte,che oltrepassa la fotografia stessa sconfinando nell'ideologia. Per quanto mi riguarda non posso fare a meno di correre con la mente a quanti pur non essendo dei guerrafondai si ritrovano ogni giorno a fotografare tra l'odore acre del sangue e della polvere da sparo.
In allegato un esempio di maggiore sintesi dei fatti.
saluti a entrambi |
Qui si rischia davvero di aprire un dibattito interessantissimo e lungo ma temo OT. Io sono convinto dell'impossibilità che chiunque tenti, con qualunque mezzo, di rappresentare la realtà, di raccontarla, ad essere in qualsiasi modo imparziale.
La base culturale, sociale, filosofica, etica viene sempre fuori volenti o meno, viene fuori in ogni fotografia che scattiamo, (non solo di cronaca, nel nudo ad esempio finiamo con interpretare la figura umana anche secondo le nostre tendenze culturali e quindi anche qui finiamo a non rispettare la supposta imparzialità), nel taglio scelto, nelle espressioni, nei toni, addirittura nella scelta dei parametri di esposizione, sono percorsi che travalicano forse il cosciente, ma che a mio avviso sarebbe bene portare al livello del cosciente, ma che ci influenzano pesantemente prima ancora di mettere l'occhio al mirino, già nella scelta del momento, del soggetto, dell'ottica stessa operiamo scelte che tendono ad annullare la ricercata imparzialità.
Come sono convito non esista un giornalismo, anche amatoriale, imparziale sono convinto che non esista una fotografia imparziale.
Come ho detto prima non porterei ad esempio il fotogiornalismo di guerra in quanto tra chi fotografa guerre, disastri e sofferenze e che fotografa sagre c'è una differenza, piccola o grande che sia ma c'è: il dovere di cronaca.
Considerato l'interesse dell'argomento e il ciclopico OT direi che sarebbe interessante aprire un topic specifico in fotografia generale. |
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