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Solo Giulia di alex2912 commento di LorenzaF |
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Alex, io invece ti suggerisco una cosa: il flash della macchina lascialo perdere, disinseriscilo, l'illuminazione frontale e' proprio la peggiore, e prova a fotografarla con la luce naturale di una finestra mettendoti tra lei e la finestra, tu di spalle lei di tre quarti rispetto alla fonte di luce. Poi certo in post produzione puoi migliorarla come ti ha mostrato Silvano, ma se ben cominci sei a metà dell'opera. |
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''' di opeio commento di LorenzaF |
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No, non sei un fotografo bravo, sei solo un fotografo che ha successo, tu stesso lo dici. E di quel che pensa la massa, al bravo fotografo, non gliene frega proprio niente. |
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''' di opeio commento di LorenzaF |
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Per Sisto, il gallerista o i media possono fare il successo commerciale, di sicuro non il fotografo bravo.
Sotto la traduzione della lettera di Shore, dalla quale mi auguro risulti chiaro, meglio di quanto evidentemente ho saputo fare io, che per avere la tentazione di scendere a compromessi (o prostituirsi, per continuare la metafora sessual-fotografica), non è necessario avere di fronte Papa della Rovere, è sufficiente il gallerista (ma questo generalmente non è un rischio per gli utenti di questo forum) o, scendendo ai livelli di fotografi tipo noi, basta il proprio pubblico, per esempio gli altri utenti del forum.
Nel leggere la lettera, per nostro uso, tutti gli arte, artista e capolavoro sono da sostituire con fotografia, fotografo, buona foto.
"Caro giovane artista,
Si, penso che tu possa fare entrambe le cose, partecipare al mondo dell'arte e mantenere la tua integrità. Ma che poi tu ci riesca davvero dipende dal rapporto che hai con la tua arte.
Ho insegnato al Bard college per vent'anni. Ho anche avuto l'occasione di incontrare studenti laureati in varie università nel corso degli anni. Sempre di più vedo studenti mossi dal desiderio di avere una mostra in Chelsea e di essere un artista di successo. Non in tutti, ma ho notato un cambiamento netto.
Chiaro, è comprensibile. Però, per quanto mi riguarda, questo ha molto poco a che fare con i motivi per cui faccio arte. Credo che l'arte si faccia per esplorare il mondo e la cultura, per esplorare il mezzo scelto, per esplorare sé stessi. Si fa per comunicare, con il linguaggio del mezzo, una percezione, un'osservazione, un'idea, uno stato mentale o emotivo. Si fa per rispondere, o cercare di rispondere, a delle domande. Si fa per divertimento. In breve, si fa in risposta a bisogni e richieste personali.
Uno studente potrebbe vedere un capolavoro e dirsi: "Questo è un capolavoro. Anche io voglio fare un capolavoro". E così lo studente si mette a cercare di farlo. E se ha del talento, potrebbe anche produrre qualcosa che somiglia ad un'opera d'arte, quasi convincente. Se uno non ne capisce, potrebbe anche pensare che sia un'opera d'arte.
L'unico problema è che il capolavoro che lo studente aveva tanto ammirato non è il prodotto delle stesse intenzioni. Era il sottoprodotto della ricerca personale dell'artista.
Essere ambiziosi non è un problema. Anzi, l'ambizione è necessaria perché tu riesca a ritagliare il tempo necessario per produrre i tuoi lavori tra tutti gli altri impegni della vita. Il punto è come viene indirizzata quell'ambizione. Se rimani coerente al tuo percorso personale, avere delle mostre o vendere non ti farà alcun male. Anzi, potresti guadagnare abbastanza per vivere, magari anche vivere bene. Non ci sarebbe niente di sbagliato in questo. I problemi nascono quando il mercato inizia ad influenzare i tuoi motivi e le tue decisioni. Se il tuo lavoro deve evolversi e cambiare, potrebbe voler dire abbandonare un approccio che ti ha già portato dei riconoscimenti.
Ovviamente tu vuoi affermare la tua voce come artista e, per usare le tue parole, "sviluppare un autentico senso del sé". Ma se aspetti finché non saprai di averlo trovato, potresti non avere mai una mostra. Trovare la tua voce può essere un processo, non un fine. Ho studenti che iniziano a studiare fotografia all'università e mi dicono che "si vogliono esprimere". Io penso: "hai diciott'anni, ma come fai ad esprimerti se nemmeno sai chi sei?". Ma questo non dovrebbe scoraggiarli. Nell'apprendere e praticare un'arte, potrebbero iniziare il percorso della ricerca di sé.
Devo aggiungere un'ultima cosa. Potrei anche averti mal giudicato e farti un torto. Ma mi pare di percepire dal tono della tua lettera che forse stai usando il tuo dilemma morale come una scusa per non per non impegnarti nel tuo lavoro e che stai usando la tua vulnerabilità per ripararti dalle mie critiche. Smettila subito!
Buona fortuna ed i migliori auguri.
Stephen Shore" |
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''' di opeio commento di LorenzaF |
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Già ma se tieni troppo conto del destinatario finisci nella prostituzione visiva. |
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''' di opeio commento di LorenzaF |
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E aggiungo che quando parlo di percorso personale mi riferisco non tanto ai contenuti (che quelli si sa, sono due o tre) quanto alle soluzioni formali che uno deve sforzarsi di trovare da sé. |
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''' di opeio commento di LorenzaF |
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Mario, noi proprio non ci intendiamo. Non ho mai detto che si tratti di una banale questione di autoespressione e la semantica lasciala da parte, che non c'entra niente con la fotografia e alla fine l'ha capito anche Eco.
Sto dicendo che quella che tu chiami semantica discutibile e che io chiamo foto fatta male non è nella sostanza peggiore della foto insulsa però rivestita di esteriori qualità formali. Se la foto e' vuota, vuota rimane, non c'è differenza. Meglio di così non riesco a spiegarlo. |
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''' di opeio commento di LorenzaF |
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La fotografia di Opeio non è peggiore di tanti esercizi sul nulla perché non cerca di somigliare alle foto che vanno per la maggiore, che sono costruite per far dire "bella", che si sa già che piaceranno. Non è troppo a fuoco (-30 punti), i colori sono un po' così (-20 punti) e il soggetto non è di quelli che fanno guadagnare 100 punti in partenza come la donna scosciata o il tramontone dai colori drammatici. Se posta una cosa così vuol dire che Opeio ancora non si è fatto rovinare dalla mentalità appiattita dei forum amatoriali dove se sei un po' furbo nel giro di qualche mese capisci come l'aria tira e se hai un minimo (un minimo, eh) di capacità riesci a sfornare la foto che diventa foto della settimana. La fotografia di Opeio non è peggiore degli infiniti strartrail e fiorellini e tramontoni perché l'una e le altre sono vuote ma questa, nel suo essere formalmente approssimativa, non dimostra quell'autocompiacimento di chi pensa che siccome la fa nitida e a fuoco e drammatica, ha già fatto tutto quel che doveva.
La fotografia del commonplace, dell'ordinario, è forse oggi il genere più frequentato, dai musei alle gallerie in Chelsea e alle gallerie flickr e instagram, ovviamente con risultati diversi. Eggleston i cavi elettrici li fotografa meglio di mio cugino, Penn il portacenere lo fotografa meglio di Opeio perché innanzitutto loro sanno comporre e poi perché hanno un'intenzionalità che mio cugino o Opeio che lo fanno estemporaneamente non hanno.
Almeno in certa misura, pero', Opeio fa le foto che piacciono a lui, non quelle che pensa possano piacere agli altri. Poi se sarà bravo e se avrà voglia di dedicarsi, le farà anche belle, e magari se davvero la cosa sarà la sua cosa arriverà pure a farle buone.
Per Vittorione, no, non voglio mostrati ad esempio un paio delle tantissime foto dimenticabili che vengono osannate, per principio non lo faccio mai. Perché dovrei andare a rovinare la festa ad uno che ha postato la sua insulsaggine e ora è tutto contento perché ha un tot di persone che sotto gli commentano ooooohhhhhhhh, che bella? Alla maggior parte degli utenti la fotografia interessa solo marginalmente, interessa piuttosto la gratificazione momentanea, l'illusione di essere un grande fotografo perché gli mettono la foto in vetrina. Dovrei andare io a dirgli no, guarda, non ci siamo proprio, sappi che in realtà la tua foto fa schifo? O peggio citarlo in questo post come esempio negativo? Che magari lui nemmeno se ne accorge? Ma no, se uno si diverte con le sue fotografie ed è contento così, non c'è niente di male, ed è normale che sia così in un forum come questo. Questo non fa di quelle foto delle buone foto.
Sono convinta che per fare un percorso fotografico significativo sia necessario seguire una strada profondamente personale e non farsi mai influenzare dai gusti altrui, che siano il mercato dell'arte oppure il gusto che va per la maggiore nel forum o nel circolo fotografico. Vi allego quanto scrive Stephen Shore ad un aspirante fotografo, se ne avete bisogno ve la traduco.
http://stephenshore.net/writing/lettertoayoungartist.pdf
A Sisto sul mi piace/non mi piace rispondo un'altra volta. |
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''' di opeio commento di LorenzaF |
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Non ho mai scritto, nemmeno per un minuto, le cose che mi attribuite. Dove, nello scrivere “Te lo domando perché sono sinceramente interessata a capire quali siano le ragioni della tua reazione a questa foto” ho dimostrato scarsa attenzione e rispetto per le opinioni di Sisto?
Non ho nemmeno difeso questa foto, ho solo domandato perché questa la ritenete peggiore di molte altre che giornalmente in questo sito vengono coperte di lodi.
Io la mia idea ce l'ho, voi forse no, visto che ancora nessuno mi ha risposto, o più probabilmente non vi interessa saperlo.
La discussione, si sa, non è il forte di questa community. Mi avere ricordato molto efficacemente le ragioni per cui due anni fa ho smesso di frequentarla. Chiedo perdono a Opeio per aver invaso il suo thread e vi saluto tutti caramente. |
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''' di opeio commento di LorenzaF |
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Sisto, abbi pazienza, il regolamento qui non c'entra proprio niente. Ti sto chiedendo perché in un sito (ma capita ovunque) dove ogni giorno si grida al capolavoro una decina di volte almeno per fotografie del tutto dimenticabili, questa foto in particolare meriti invece di essere stroncata in maniera assoluta, cosa che peraltro accade abbastanza raramente. Qual è la differenza sostanziale? Perché è la foto di una paletta? Perché ti pare una furberia? La paletta sul prato di plastica, nella plastica non puoi scavare; cosa c'è di diverso tra questa freddura e le infinite foto della donna brutta e grassa di fianco alla donna bella e magra del cartellone pubblicitario? Te lo domando perché sono sinceramente interessata a capire quali siano le ragioni della tua reazione a questa foto. Ciao. |
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''' di opeio commento di LorenzaF |
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Ma no, Sisto, io per dignità intendo semplicemente il diritto a farla vedere, a stare in mezzo alle altre. Davvero fotografare in maniera pedestre un soggetto meno prosaico di una paletta conferisce una dignità alla foto che questa non ha? |
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Gaia di Gennaro Morga commento di LorenzaF |
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Evidentemente, se c'è poca luce, non si tratta di chiudere la tenda ma solo di usarla per eliminare quel raggio di luce li che da noia, in gergo tecnico si chiama gobo e ci vuole un istante soprattutto se uno si accorge prima di dove deve intervenire. Comunque come non detto, chiedo perdono di essermi intromessa e non lo farò mai più. |
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''' di opeio commento di LorenzaF |
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Il punto però è capire perché la paletta su prato sintetico dovrebbe avere meno dignità delle decine di dimenticabili startrail, insetti, bonazze scosciate, gattini e bambinetti, inclusa la variante bambinetti allo specchio, che ogni giorno vengono esibite in questo sito. |
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Gaia di Gennaro Morga commento di LorenzaF |
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Gennaro Morga ha scritto: | nn posso scegliere quale zona la luce entrante da una finestra debba colpire , sopratutto nel caso di una bimba che nn si mette in posa |
si che puoi, era sufficiente sciogliere la fettuccia che tiene la tenda bianca e avresti ridotto la differenza di luminosità e se ancora non bastava c'era anche quella rossa ... uno dovrebbe cercare di fare la foto straordinaria, poi non è detto che si riesca sempre, ma partire dall'idea che siccome i bambini non si mettono in posa meglio di tanto non si può fare ti porterà sempre ad accontentarti ... e con una bimba bella come Gaia, non mi pare proprio che tu possa permettertelo  |
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Gaia di Gennaro Morga commento di LorenzaF |
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La luce naturale si puo' controllare eccome, e con accorgimenti molto semplici; il punto pero' non è il fatto di averla messa in ombra in sé, ma di averle accostato quelle chiazze molto luminose senza che pero' vi sia ragione per sottolineare quello che la luce illumina.
La bimba è davvero un amore. |
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Gaia di Gennaro Morga commento di LorenzaF |
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Ma questa Gaia, che è cosi carina, perché me la metti in ombra mentre mi fai cadere la luce sul piumino e sulla tenda di cui non ce ne importa nulla? |
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sfuocato 7 di Luigi Volpe commento di LorenzaF |
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La fotografia astratta ha come suo motivo fondamentale il riflettere su e il questionare la nozione comunemente accettata della fotografia come mezzo descrittivo, documentativo e narrativo. Le domande che spesso fa chi vede questi lavori (Come l'ha fatto? Che cos'è?) così come il riflesso condizionato di cercare di applicare il metro di giudizio delle fotografie descrittive o documentative sono l'effetto che quegli artisti intendono sollecitare.
Può darsi che Luigi non intenda impegnarsi sistematicamente ad esplorare questo genere; in caso contrario, probabilmente sarebbe interessante provare a staccarsi completamente dal riconoscibile. Conoscevo uno che faceva fotografie astratte e, pur non essendo il genere che preferisco, trovavo molto interessante vedere come la sua produzione si evolveva; purtroppo è morto giovane, quindi non si è mai saputo come sarebbe andata a finire. Li il percorso si è compiuto per cause di forza maggiore; qui non lo sappiamo ma evidentemente se le immagini sono state postate e' perché si voleva testare la reazione; aspettare che un precorso si compia per mostrarlo o giudicarlo non mi pare strettamente necessario. |
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Il quadro umano di Luigi T. commento di LorenzaF |
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Ma una foto non dovrebbe mai somigliare ad un dipinto e se questa lo fosse, non avresti tagliato la sommità dell'ovale e probabilmente nemmeno l'angolo del fazzoletto a sinistra. Probabilmente tu intendi dire che è venuta bene, con un bell'incarnato e una buona luce diffusa, questo certamente, e nell'insieme è gradevole. |
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