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Iran: inizio di una nuova era? di Mais78 commento di Mais78 |
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Marty McFly ha scritto: | Secondo me è un reportage interessante, racconta molto il posto e la gente, su NG lo avrei visto bene, però: per quanto ne capisca io e per quanto ne sappia io di NG (quando nel 2011 ci parlai proprio in occasione de "Il Mio Viaggio") per "approvare" un reportage in bianco e nero su NG deve esserci davvero un coinvolgimento molto forte dietro, altrimenti loro al 90% vanno sempre e comunque sul colore  |
Grazie Davide, potrebbe essere, pero' ho visto che a vincere il concorso nel 2012 e' stato un reportage in bn di una partita di baseball a NY (!) http://www.nationalgeographic.it/fotografia/2012/06/25/foto/il_mio_viaggio_2012_il_vincitore-1114332/1/ e ce ne sono molti altri inclusi tra quelli in gara in bn.
Ho provato anche col colore, con questo http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=598657 (ne ho ricavato un reportage di 20 foto su Varanasi) ma il risultato e' stato lo stesso. Vorra' dire che non sono ancora all'altezza, e' uno stimolo per migliorare. |
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Iran: inizio di una nuova era? di Mais78 commento di Mais78 |
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ruichiobian ha scritto: | Ciao Mais78, una domanda su quei posti che piacerebbe visitare, la macchina fotografica.. è ben tollerata oppure è opportuno e saggio chiedere sempre il permesso , si passa inosservati da occidentali a caccia di scatti interessanti o si rischia? |
Il paese e' sicurissimo e come occidentale sarai trattato con i guanti bianchi. La gente comune mi ha offerto di tutto, pranzi, cene, biglietti, faranno a gara per interagire con te e per rendersi utili. Sono un popolo orgoglioso, ci tengono all'immagine del paese e a dimostrare che non sono i cattivi del telegiornale (che e' verissimo!!). Detto questo alla maggioranza delle donne non piace essere fotografata, ma a volte basta un sorriso e un cenno. Mai presentarsi con un 70-200 e la macchiana davanti alla faccia, sempre prima istaurare un contatto con gli occhi, magari scambiare due parole e qualche gesto prima di scattare. Se li approcci da ladro come tale sarai trattato. |
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Ringrazio tutti quelli che non avevo ancora ringraziato e lo staff per il riconoscimento.
@vittorione il livello e' molto piu' alto qui...NG e' solo un brand piu' riconosciuto |
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hai ragione, con il cerotto avrebbe avuto tutto altro impatto. Nella settimana passata li questa e' stata l'unica ragazza che mi si e' avvicinata e mi ha chiesto che le facessi una foto per esibire il nasino, pero' questo lo so io che c'ero e non lo si puo' intuire dalla foto. |
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@il signor mario mi piace avere a che fare con persone esigenti, e' uno stimolo a migliorare. Ho provato a schiarire gli occhi e ho aumentato un po' il contrasto. Raramente agisco su piccoli particolari delle foto, di solito faccio aggiustamenti globali sull'esposizione. Devo dire che anche a me era sembrata piatta e prima di postarla avevo gia' lavorato una prima volta sul contrasto ma evidentemente non abbastanza. Il problema di questa foto e' che c'e' una gentil donzella, aumentare troppo il contrasto non giova alla pelle che dovrebbe essere piu' soft.
Non so se cosi va bene
Certo se da giudice mi avresti cestinato il reportage per l'occhio grigio, qesto http://www.nationalgeographic.it/fotografia/2014/06/22/foto/hong_kong_citt_verticale-2184605/3/#media che ha scattato la foto da dietro un vetro sporco per non prendersi due gocce di pioggia l'avresti picchiato?
@vittorione Grazie. Come dicevo sopra d'accordo col bn della seconda, mentre sullo scollegamento un po' meno, le foto dalla 2 alla 4 parlano della condizione della donna, a me ha colpito molto il fatto che nonostante il pudore che c'e' in quel paese (vedi foto 4..), le ragazze siano orgogliose di esibire il naso rifatto o il relativo cerotto, qui in occidente e' l'esatto contrario, se ti rifai il naso rimani chiuso in casa dopo l'operazione! Mi sembrava un aspetto della societa' iraniana peculiare e degno di nota, ti allego un link trovato al volo http://www.chirurgia-plasticaestetica.it/boom-di-plastica-al-naso-a-teheran/ |
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@nerofumo Grazie, non mai pensato di suicidarmi
@MauMa Grazie
@carcat Grazie
@Cemb Grazie, era proprio quello il mio obiettivo, raccontare aspetti della cultura e vita iraniane che sono poco conosciuti qui, se ci si limita solo alle foto nessuna e' da "copertina", ne' sono necessariamente le piu' belle del viaggio
@il signor mario La lunghezza di 20 foto era stabilita dal regolamento del concorso. Sull'occhio grigio potrebbe essere, ma sarebbe abbastanza improbabile, stiamo parlando di un concorso amatoriale dedicato ai lettori, il livello e' discreto ma non altissimo.
Senza offesa per gli autori ma hanno pubblicato reportage di questo livello
http://www.nationalgeographic.it/fotografia/2014/06/22/foto/hong_kong_citt_verticale-2184605/1/
http://www.nationalgeographic.it/fotografia/2014/04/13/foto/ritratto_di_famiglia_nomade-2093843/1/
http://www.nationalgeographic.it/fotografia/2014/05/01/foto/benvenuti_in_kollefrnia-2120921/1/
come puoi vedere il livello non e' esattamente da Paolo Pellegrin..
Anche il reportage vincitore dell'anno scorso http://www.nationalgeographic.it/fotografia/2013/07/18/foto/il_mio_viaggio_2013_ecco_il_vincitore-1744975/1/#media e' un semplice album di una famiglia in vacanza, non proprio "stile National Geographic" (almeno non NG USA..)
Per dirla tutta ci avevo provato anche con un altro reportage, su Varanasi, tratto da quello postato qui http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=598657 che tanto era piaciuto ma non ho avuto miglior fortuna.... Probabilmente ci capisco ancora troppo poco di fotografia oppure come ogni autore tendo a sopravvalutare le mie foto (sia chiaro, non mi aspettavo assolutamente di vincere, ma pensavo fossero ad un livello pubblicabile, come gli altri).
PS Ho aggiunto qualche foto in ordine sparso nel secondo post |
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Iran: inizio di una nuova era? di Mais78 commento di Mais78 |
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Queste non hanno trovato posto nel reportage ma le allego per il piacere di condividerle e per soddisfare la curiosita' di chi non ci e' mai stato.
Tehran
n.21
n.22
n.23
n.24
n.25
Mashad
n.26
n.27
n.28
Isfahan
n.29
n.30
n.31
n.32
n.33
n.34
Yazd
n.35
n.36
n.237
Shiraz
n.38
n.39
Persepolis
n.40
n.41
n.42
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Quarta ed ultima serie dall'Iran. Questo reportage (noterete 3-4 foto gia' presentate) in realta' l'avevo concepito per il concorso Il Mio Viaggio di National Geographic Italia, ma visto che non l'hanno ritenuto degno neanche dell'inclusione tra quelli in concorso e visto che mi e' costato svariate ore di lavoro...ho pensato di pubblicarlo almeno qui per non buttare tutto al vento.
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Il 4 giugno 2014 si e’ celebrato il 25° anniversario della morte dell’Imam Khomeini, il padre fondatore dell’ attuale Iran e leader della rivoluzione islamica del 1979. Sotto la presidenza di Ahmadinejad le relazioni tra l’Iran e il mondo occidentale hanno rischiato piu’ volte di raggiungere un punto di non ritorno sulle questioni aperte del nucleare e dei rapporti con Israele. Da poco meno di un anno Hassan Rouhani e’ succeduto ad Ahmadinejad. Rouhani, che ha studiato nel Regno Unito, e’ considerato un moderato ed ha assunto posizioni piu’ concilianti con l’Occidente sul tema del nucelare (dove e’ stato raggiunto un primo accordo). Anche per quanto riguarda la politica interna, Rouhani si e’ dimostrato meno intransigente sulla liberta’ di espressione e l’applicazione della legge islamica. Nondimeno ha ereditato un Paese ad un bivio, pieno di contraddizioni ed in piena crisi economica esacerbata dall’embargo degli Stati Uniti.
n.2
Nonostante l’esposizione del proprio corpo sia un tabu’, l’Iran e’ la capitale mondiale della plastica nasale. Esibire il nuovo nasino o il caratteristico cerotto per i postumi dell’operazione (una vista molto frequente per le strade di Tehran) e’ un motivo di vanto e di distinzione sociale.
n.3
Coprire il proprio corpo in pubblico non e’ solo una scelta dettata dal credo ma una di sposizione di legge. La polizia morale vigila sull’applicazione.
n.4
Un rivenditore di biancheria intima ha coperto in modo grossolano le parti scoperte del corpo di una donna sulla scatola di un prodotto di importazione occidentale.
n.5
Uomini e donne viaggiano stipati in vagoni separati nella metro di Tehran. La metropolitana di recente costruzione ha risolto solo in parte i gravi problemi di traffico ed inquinamento della capitale.
n.6
Due ragazze iraniane durante il “dor dor”. La pratica consiste nell’andare avanti e indietro in macchina in una determinata strada; macchine di sole donne e di soli uomini si incrociano, uno sguardo ricambiato e’ il segnale per darsi un appuntamento lontano da occhi indiscreti.
n. 7
Due giovani vestiti alla moda occidentale si scambaino uno sguardo d’intesa sotto l’onnipresente iconografia di regime con gli ayatollah Khomeini e Khamenei.
n.8
Religiosi all’uscita di una moschea.
n.9
Un comizio pubblico. Le restrizioni alla liberta’ di espressione si sono attenuate sotto la presidenza Rouhani.
n.10
Il clima politico e l’ applicazione delle leggi in materia di censura e liberta’ di stampa rimangono molto incerti. Una “libreria mobile” puo’ sparire facilmente all’occorrenza.
n.11
Lettura delle notizie dal Medioriente in una strada di Yadz.
n.12
Internet e’ soggetto a pesanti censure riguardanti soprattutto i social networks e i siti di informazione. Le restrizioni sono bypassate da alcuni con l’uso di reti private virtuali (VPN).
n.13
Un posto telefonico pubblico completamente vuoto. La rivoluzione cellulare non ha risparmiato l’Iran, tuttavia le reti 3G sono oggetto di una fatwa perche’ la banda larga “incoraggia comportamenti impuri”.
n.14
Un ragazzino dai lineamenti asiatici in una tea house di Shiraz. Il popolo iraniano e’ costituito da numerose etnie non sempre in buoni rapporti tra loro.
n.15
In Iran ci sono due milioni di nomadi (in prevalenza Qashqai) che col cambiare delle stagioni si spostano con il loro gregge per inseguire pascoli migliori.
n.16
Un murales all’esterno dell’ex ambasciata americana da cui la CIA aveva orchestarto il colpo di Stato del 1953. L’embargo degli USA e’ uno dei motivi della grave crisi economica.
n.17
Un cambiavalute illegale nelle strade di Tehran. Con un’inflazione del 40% annuo, gli iraniani per proteggere il valore dei propri risparmi sono alla ricerca costante della moneta rifugio per eccellenza: il dollaro.
n.18
Un bancone semivuoto di una drogheria di Kashan.
n.19
Anche a causa dell’embargo, l’Iran ha una struttura produttiva obsoleta, molte professioni vengono ancora svolte come si faceva secoli addietro.
n.20
Iran, un Paese ad un bivio: scegliera’ la via nordcoreana dell’isolamento o un avvicinamento all’Occidente? |
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