Hostel

[Luigi Volpe]

bel reportage, ma forse quella di apertura per non toccare gli animi l'avrei evitata ....amp... quel occhio intenerisce, per il resto ci stà sarà che dalla 14 in poi è cosa normale per me "de far su el porco" come si dice a Verona
luigi

[RiccardoC.]

Grazie Luigi del passaggio e del gradito commento......Sì quell'occhio intenerisce ma quello scatto per me è importantissimo per dare senso a tutto il reportage che svela proprio quello che noi non vediamo.

Un saluto
Riccardo

[matinette]

..........Mai durante la macellazione ho intravisto leggerezza ne tantomeno mancanza di rispetto verso l'animale. Tutto scorreva con naturalezza.....


Riccardo, hai riflettuto su quello che hai scritto? Non voglio essere moralista tantomeno surrealista, ma anche in presenza del dato di fatto (tutti mangiano il maiale, o comunque la maggior parte di noi) non sarei stato in grado di descrivere l'evento con una teminologia così simil poetica quanto inadeguata. Il rispetto per l'animale, in questo caso, è quantomeno paradossale e macrabamente contraddittorio. Abbiamo bisogno di nutrirci di carne? è una condizione abitudinaria? è una condizione necessaria in base a regole nutrizioniste tutte da confermare? facciamolo, senza giustificare poeticamente una mazza!..oppure, è il momento di non farlo più e credo proprio che ne uscirò da questo baratro di consapevole contraddizione, al più presto ne uscirò!
Ciao

[RiccardoC.]

Penso e ripenso a ciò di cui sono stato testimone e penso e ripenso alla mia pulsione nel voler postare a tutti i costi questo reportage. apprezzato e criticato. Ma anche in me esiste un dualismo. Se sia giusto o sbagliato, se sia crudele o meno quasi un dubbio amletico. Quello di cui ho parlato nella risposta ad Antonio non si riferisce al mattatoio dove l'animale è un numero, dove per chi lo macella non fa differenza su come venga ucciso o meno. Chi ho ritratto è un contadino per il quale il maiale, come diceva Guido e Nerofumo, ha una importanza quasi vitale, che fa parte della propria estrazione e non del proprio lavoro. Non è pagato per questo, non fa parte di una catena di montaggio, lo produce per se e ne è geloso, fa parte della sua ricchezza. Ma poi penso che sia sbagliato mangiare carne, togliere la vita ad un essere vivente, che vive e a modo suo avrà emozioni ma soprattutto che non ne abbiamo più bisogno, che è da barbari ancora oggi la ritualità e questo è ciò che ha spinto la scelta dell'immagine di copertina.
Ma poi torno a pensare che in fondo siamo i predatori per eccellenza e siamo in cima alla piramide alimentare. Questo ha permesso la nostra evoluzione!
In realtà, caro Matinette, è un discorso più grande di me che non sono ancora pronto ad affrontare senza cadere nel banale. E' un discorso che ha bisogno di essere approfondito che deve essere scevro da ogni condizionamento e che la scelta di cui parli deve essere libera e spinta da una filosofia o evoluzione personale, intima, profonda ma soprattutto non ipocrita. Quello che so è che nella nostra società questa usanza sta morendo..... il mattatoio no, è destinato ad aumentare con l'aumento demografico ma soprattutto con il livellamento della ricchezza della popolazione mondiale dove tutti finalmente avranno diritto ad una bistecca!
In bocca al lupo per la tua scelta!
Un saluto
Riccardo

[GuidoZ]

Scusami Riccardo se mi permetto di intervenire ancora. E' un discorso questo che solitamente si affronta in pochi generi... nudo e reportage di guerra. Discorso bellissimo... sarei tentato di avvertire qualche moderatore e luminare del genere...
E' una linea sottile quella che si percorre... a mio parere non è tanto importante chiedersi cosa sto fotografando, ma come e perchè. Cosa voglio che filtri dal mio racconto... Quando si fotografano cose del genere, si sa che si alzerà un polverone incredibile e diventa fondamentale che chi fotografa abbia idee chiarissime a riguardo.
Ogni anno compro il volume del World Press Photo e mi faccio sempre le stesse domande... perchè e come.

A Presto.

[nerofumo]

A palazzo Poli a Roma ho visitato di recente la mostra di Antonio Biasucci, gigantografie tutte rigorosamente in bianco nero. Una parete intera era dedicata all'uccisione del maiale. É un tema ricorrente a tutti i livelli di competenze ma credo che la maggiore presa di coscenza dell'evento si manifesta senza la rimarcatura morbosa di particolari cruenti. La morte deve essere avvertita ma non esplicitata, é questa la vera sfida, il resto sono solo facili moralismi.

[RiccardoC.]

"... sarei tentato di avvertire qualche moderatore e luminare del genere..."

Caro Guido non capisco la tua ironia, a mio avviso qui si sta trascendendo in altro. se ti ritieni offeso è tuo dovere segnalare ai moderatori ciò che ritieni sbagliato, ma non minacciare, è veramente fuori luogo! Del resto del messaggio evito di rispondere.

Nerofumo, dallo scatto che hai postato mi pare di capire che le foto di Biasucci siano bellissime. Sicuramente è una bella mostra! Sicuramente due reportage diversi. Il mio reportage si intitola Hostel, dovrebbe dire qualcosa il riferimento cinematografico . Io non vedo tutta questa morbosità e mi dispiace ma qui il moralismo non sono io o le mie foto a farlo.

Cordialmente
Riccardo

[nerofumo]

Tranquillo Riccardo, la mia non vuole essere una critica bigotta ma una opinione maturata anche a seguito di esperienze personali. Quando postai anch'io per la prima volta foto del genere fui aggredito dagli animalisti, macellato dai vegetariani, sezionato dai vegani e sbudellato dai moralisti. Cercai in me stesso le ragioni di tanta ostilità e compresi che ero stato vittima degli eventi, avevo focalizzato il mio interesse sullo scannamento, spogliandoli di fatto della valenza sociale che avrebbero dovuto avere. Col tempo ho aggiustato il tiro, le foto crude le scatto ancora ma solo per una ristretta cerchia di amanti dell'orrido al circolo serale sadomaso. Cordialmente.

[nerofumo]

Doppio
.

[S R]

Così dovrebbe essere un Reportage, senza ipocrisia, senza veli, vero!

Complimenti Riccardo!

[nerofumo]

[S R]

[RiccardoC.]

Grazie Silvano, del passaggio e del gradito commento. Apprezzo molto il tuo riscontro ed i tuoi complimenti!

Un saluto
Riccardo

[Italiano]

[Clara Ravaglia]

Lo sento, sono sicurissima, che in questo lavoro di Riccando non c'è morbosità. Però ho guardato le foto con una certa difficoltà, come sempre mi accade in queste circostanze, ( anche con la mia ipocrisia di non vegetariana però, la devo ammettere). Tecnicamente ben condotto, però come reportage ha delle ambiguità, magari involontarie, che sono forse ingenuità, delle contraddizionie che emergono. Quella foto di apertura è meno esplicita di altre, meno cruenta,ma parla.. e impressiona più di una coltellata direttaemnte inferta. Ho seguito la discussione e mi trovo a quotare in pieno Nerofumo, (e non me ne meraviglio, dato che lui è un maestro nel reportage per la sensibilità con cui sa condurli) e ti ha dato un consiglio giusto per me. Descrivere talvolta vuol dire anche cercare indirettamente non solo la sequenza documentale di un evento, ma anche le atmosfere che lo circondano, nei visi intorno, nell'aria che si respira , dove tu stesso che guardi respiri. La foto del micetto, la 20, che assagia il suo piccolo premio racimolato , accanto al rosso del sangue sul terreno , è potente.

Ciao
Clara

[Federico C]

il tema non e` semplice e qui credo che manchi qualcosa che non riesco a capire nemmeno io. In generale non mi dispiace, ma non riesco ad apprezzare il trattamento colore.

La prima foto, certo, inchioda, ma per chi e` cresciuto in campagna lo sguardo consapevole del maiale (consapevole in generale, non mi riferisco alla situazione) non e` una novita`.

[RiccardoC.]

Grazie Italiano Clara e Federico dei vostri graditi passaggi e commenti.


Riccardo

[GuidoZ]

Scusami Riccardo, mi devo essere espresso veramente male. Le tue fotografie ci permettono di parlare di cose molto importanti e l'intervento di cui parlavo è una richiesta di aiuto, non certo una minaccia... la richiesta di un maggiore approfondimento... come mi pare sia avvenuto. Anche io ho fotografato spesso norcinate, e l'argomento (privacy compresa) mi è molto caro... mia intenzione era addirittura provare a fare un libro, ma sono molto lontano dalla meta... occorre toccare le corde giuste...

[RiccardoC.]

Scusami tu Guido ho veramente frainteso il tuo intervento..... avevo capito tutt'altro. Il contraddittorio è sempre utile in un confronto intellettualmente onesto, permette agli intervenuti di capire meglio i diversi punti di vista, in questo caso non solo di tecnica ma anche di etica!
In bocca al lupo per il tuo libro, non è un'impresa facile!
Un saluto
Riccardo

[maxmauromax]

Il primo scatto è incredibile,
si riesce a leggere nello sguardo dell'animale il terrore
di ciò che lo aspetta.
Bravo
ciao mauro