Il ritmo nella fotografia
“
I think composition in photography is very similar to rhythm in music. If you have great rhythm you have great compositional sense.
Composition is derivative from classical tenants. That is, how things fit into the environment, their placement and scale in the environment, the relationships between objects and people, the photographer and his subject – those are all classically based sentiments.
In poetry, if one writes in iambic pentameter that is similar in cadence to body rhythms. That's why people always like it when something's in meter because it feels comfortable to them. It resonates with the human heartbeat.”
Così Rodney Smith in una intervista del 2011.
Adoro Rodney Smith, le sue fotografie sono musica e ritmo, i suoi soggetti e gli elementi del paesaggio interagiscono gli uni con gli altri secondo distanze e proporzioni speculari alla cadenza ritmica e all’armonia nella musica.
Il ritmo…
il ritmo non è una invenzione umana, ma esiste nelle cose, nella natura, come il battito del cuore.
Siamo attratti e naturalmente coinvolti da uno schema ritmico perché fa parte del nostro stesso corpo.
Questa caratteristica umana è la chiave per comprendere l’importanza del ritmo nelle arti, non solo nella musica, ma anche in quelle figurative come la fotografia.
L’occhio percepisce la frequenza con la quale si succedono zone d’ombra e luce, azioni e pause, azioni fra loro simili e azioni di diverso tipo.
L’occhio sa cogliere istintivamente l’ordine nella successione delle forme, degli oggetti e dei soggetti che gli stanno davanti.
Il punto è che non tutti sanno sviluppare questa naturale capacità o più semplicemente non tutti prestano attenzione a questi aspetti della composizione, limitandosi al più al rispetto dei terzi e della regola aurea.
Non è peraltro un “obbligo” comporre secondo un preciso ordine di spazi e distanze, sia chiaro, ma questa tecnica è senz'altro un modo molto interessante di fotografare, che può permettere di realizzare scatti suggestivi anche in contesti ordinari…
come ad esempio in questa fotografia di Salvatore Castrovilli
Una fotografia molto bella, inserita nella vetrina della sezione Street & Life Photography nel mese di settembre 2020.
Proviamo a descrivere il soggetto della foto ad un amico che non l’ha mai vista:
- (amico) cosa raffigura la foto ?
- (noi) tre visitatori in un museo;
- (amico) e che fanno ?
- (noi) niente di che, osservano i quadri;
- (amico) e allora mi spieghi cos’ha di così interessante questa foto ?
Ecco, qui arriviamo al bello.
La foto, è vero, riprende una scena tutto sommato ordinaria, ma è la composizione che fa la differenza, anzi mi verrebbe da dire che la composizione è la foto, mentre i soggetti sono volumi all'interno di essa, o meglio, sono delle note suonate secondo una precisa cadenza ritmica.
Da sinistra verso destra, si parte piano, con una figura che trova un bel riverbero nel quadro che ad essa si affianca, poi, ripetendo lo stesso spazio tra le prime due note, c’è un bell'accento centrale, e dopo di esso, a mo' di pausa, un arco e poi , richiamando il tema d’apertura, ancora la coppia visitatore+quadro che conclude il ritmo.
Gli intervalli fisici tra i volumi (persone, quadri e architettura) sono ripetuti secondo cadenze regolari, e quest’ordine di successione crea ritmo e probabilmente è ciò da cui origina la bellezza di questa immagine.
Casuale? No, non credo
Le persone stavano lì, l’Autore ha colto la ritmicità della scena e l’ha suggellata con uno scatto eseguito con il tempo, pdr, diaframma e focale giusti.
Prendiamo un altro esempio:
Fotografia, tra l’altro, premiata come foto della settimana nella sezione Street & Life Photography.
A differenza della foto precedente, qui lo scenario ripreso è decisamente fuori dall’ordinario.
Ma è ancora una volta la composizione che fa la differenza, grazie alla distribuzione dei soggetti e degli elementi del paesaggio secondo un ordine cadenzato ben preciso che conferisce ritmo e dinamica all'immagine.
Non è detto che il “ritmo” debba essere però sempre complesso:
in quest’altra foto, anch’essa foto della settimana nella sezione Street & Life Photography, la sequenza è composta apparentemente da due sole note, ovvero le due nonnine.
Ma sono note accompagnate da due identici accordi con lo stesso tempo musicale: le due ante del portone.
Il "tempo" è ben reso anche grazie alla analogia degli spazi a destra e a sinistra delle ante: due identiche pause.
Il risultato appare per questo armonico, nessun elemento stona, perché le due signore e le ante sono collocate secondo una ordinata distribuzione di volumi e vuoti.
Vorrei concludere con questa foto
beh ditemi se non vedete un ballo di gruppo, magari con il sottofondo di una danza latino americana…
se non è ritmo questo …
Insomma, senza per forza arrivare ai livelli di Rodney Smith, che faceva dell’armonia compositiva una delle chiavi dell’estetica delle sue foto, usando con metodo questi accorgimenti si possono creare immagini molto suggestive e magari trovare l’ispirazione giusta anche quando ci sembra che davanti all’obiettivo non ci sia niente di particolarmente interessante.
Un caro saluto a tutti, Klizio