lo Stato ci avvisa, lo Stato uccide. |
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SONY DSC-HX100V - 4.8mm
1/60s - f/2.8 - 250iso
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lo Stato ci avvisa, lo Stato uccide. |
di Nicola Vicini |
Mer 01 Mar, 2017 12:13 pm |
Viste: 2123 |
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Autore |
Messaggio |
Nicola Vicini utente
Iscritto: 17 Set 2015 Messaggi: 272 Località: Canzo (CO)
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Nicola Vicini utente
Iscritto: 17 Set 2015 Messaggi: 272 Località: Canzo (CO)
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Clara Ravaglia utente attivo
Iscritto: 19 Feb 2006 Messaggi: 27261 Località: Ravenna
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Inviato: Mer 01 Mar, 2017 9:00 pm Oggetto: |
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Intervengo per dire anche la mia piccola opinione. Un post che al di là del soggetto ripreso e della foto stessa, che , come giustamente gli amici hanno sottolineato, deve essere il cuore della nostra discussione , già dal titolo lascia trasparire quella rabbia, quel sottile dolore che sinceramente tu confessi , per essere stato segnato da vicino dagli effetti del tabagismo per persone a te care coinvolte. Cosa ovviamente personale, che in teoria non dovrebbe entrare direttamente qui, ma noi siamo, volente o nolente, anche le foto che produciamo, più o meno esplicitamente. Ecco il punto... per me il tema che introduci , che ti ha spinto a scattare, è legittimo. In realtà non c'è nessun argomento di cui no si possa parlare, spesso dipende dal come, dal saper trovare la strada giusta.... Il tuo titolo è, se mi permetti, troppo esplicito. Pura verità, credimi, ma allora la morte arriva anche per alcol, per depressione, per mille motivi, in cui complessa è la responsabilità anche della società civile, sul singolo. Ma in una foto non si può, magari si potesse, in un attimo, esplicitare e comunicare tutto questo. Io sono una fan del titoli, ma i titoli devono alludere, più che sbatterci in faccia una concetto... crudamente detto. Magari è la foto invece che deve essere perfetta, incisiva, e dare ciò che un titolo introduce come un intelligente incipit.
la tua foto è così così, ad essere sincera. Non certo inutile , il soggetto è chiaro e quel dito dalla unghia mangiucchaita e dalla impronta epidermica callosa e ruvida, quasi racconta una falange ingiallita del fumo. Però la qudrettatura della tovaglia, da esempio, è un po' prepotente e combatte con le lettere del pacchetto per la nostra attenzione. La sensazione è di vedere unafoto scattata un po' con trascuratezza. Per un tema invece che merita grande attenzione per avere il massimo impatto. Se il tema ti interessa, prova altri scatti, con più cura compositiva, e magari un allargamento delle ripresa ad un racconto a più foto: a te trovare la strada. Nulla è facile.
Abbiamo tutti ragione qui, noi forse ti abbiamo ricordato subito il regolarmente con un pizzico di fretta in eccesso.. ( certe volte è nostro dovere prevenire guai prima che succedano... eheh ) e tu, ferito da altre cose nel personale ( che ovviamente noi non conoscevamo e non ci riguardano in questo contesto) , ti sei un attimo risentito.
Riprendiamo con calma, ma sopratutto analizzando le foto senza complessi, ciò che interessa la nostra comunità fotografica, in quel che dicono o non dicono... se non perfettamente riuscite. Alle prossime....
Ciao
Clara _________________ Clara Ravaglia |
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Nicola Vicini utente
Iscritto: 17 Set 2015 Messaggi: 272 Località: Canzo (CO)
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Inviato: Gio 02 Mar, 2017 9:52 am Oggetto: |
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Clara Ravaglia ha scritto: | Intervengo per dire anche la mia piccola opinione. Un post che al di là del soggetto ripreso e della foto stessa, che , come giustamente gli amici hanno sottolineato, deve essere il cuore della nostra discussione , già dal titolo lascia trasparire quella rabbia, quel sottile dolore che sinceramente tu confessi , per essere stato segnato da vicino dagli effetti del tabagismo per persone a te care coinvolte. Cosa ovviamente personale, che in teoria non dovrebbe entrare direttamente qui, ma noi siamo, volente o nolente, anche le foto che produciamo, più o meno esplicitamente. Ecco il punto... per me il tema che introduci , che ti ha spinto a scattare, è legittimo. In realtà non c'è nessun argomento di cui no si possa parlare, spesso dipende dal come, dal saper trovare la strada giusta.... Il tuo titolo è, se mi permetti, troppo esplicito. Pura verità, credimi, ma allora la morte arriva anche per alcol, per depressione, per mille motivi, in cui complessa è la responsabilità anche della società civile, sul singolo. Ma in una foto non si può, magari si potesse, in un attimo, esplicitare e comunicare tutto questo. Io sono una fan del titoli, ma i titoli devono alludere, più che sbatterci in faccia una concetto... crudamente detto. Magari è la foto invece che deve essere perfetta, incisiva, e dare ciò che un titolo introduce come un intelligente incipit.
la tua foto è così così, ad essere sincera. Non certo inutile , il soggetto è chiaro e quel dito dalla unghia mangiucchaita e dalla impronta epidermica callosa e ruvida, quasi racconta una falange ingiallita del fumo. Però la qudrettatura della tovaglia, da esempio, è un po' prepotente e combatte con le lettere del pacchetto per la nostra attenzione. La sensazione è di vedere unafoto scattata un po' con trascuratezza. Per un tema invece che merita grande attenzione per avere il massimo impatto. Se il tema ti interessa, prova altri scatti, con più cura compositiva, e magari un allargamento delle ripresa ad un racconto a più foto: a te trovare la strada. Nulla è facile.
Abbiamo tutti ragione qui, noi forse ti abbiamo ricordato subito il regolarmente con un pizzico di fretta in eccesso.. ( certe volte è nostro dovere prevenire guai prima che succedano... eheh ) e tu, ferito da altre cose nel personale ( che ovviamente noi non conoscevamo e non ci riguardano in questo contesto) , ti sei un attimo risentito.
Riprendiamo con calma, ma sopratutto analizzando le foto senza complessi, ciò che interessa la nostra comunità fotografica, in quel che dicono o non dicono... se non perfettamente riuscite. Alle prossime....
Ciao
Clara |
Interessanti riflessioni che, forse, mi consentono una replica serena.
Non considero certo la foto che ho pubblicato un'opera d'arte.
Semplicemente una foto rubata in un bar mentre ero lì
per bere un caffè. E' stato un pensiero. Giro quasi sempre
con la macchina fotografica con me. E' una compagna.
Certo, se avessi voluto fare un reportage, una campagna contro il fumo
avrei dovuto cercare una foto "secca" più efficace diciamo alla
"Oliviero Toscani" tanto per fare un esempio oppure costruire
con un gruppo di foto la storia del mio pensiero contro il fumo.
Forse vi ho presentato un 'sottoprodotto' della mia rabbia
contro il il fumo ma sinceramente mi è sembrato eccessivo
l'esordio del primo commento. Certo ho scritto a corredo della foto
alcune cose che comunque non hanno alcun riferimento a parti politiche direi piuttosto che sono legate ad un ragionamento riferito ad un'incongruenza Stato-Salute che mi tormenta da molti anni.
Non serve raccontare le mie vicende personali.
Certo pensavo che nel forum si potesse parlare non solo di tecnica
certo importante ma anche del pensiero e del sentire.
Se così non è basta saperlo...
Personalmente posso anche non pubblicare
e continuare a guardare le foto di altri (serve sempre)
oppure pubblicare solo foto di argomento tranquillo
che non inducano disturbo alcuno.
Spero di avere dato una garbata e chiara risposta.
Buona luce _________________ Nicola Vicini - http://www.nicolavicini.it https://www.facebook.com/Nicola.Vicini.Fotografo
https://www.flickr.com/photos/unamontagnadidee https://www.flickr.com/photos/nicola_vicini_fotografo/ |
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GiovanniQ utente attivo
Iscritto: 18 Dic 2009 Messaggi: 30409 Località: Roma
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Nicola Vicini utente
Iscritto: 17 Set 2015 Messaggi: 272 Località: Canzo (CO)
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Inviato: Gio 02 Mar, 2017 6:45 pm Oggetto: |
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GiovanniQ ha scritto: | Il titolo prende il sopravvento rispetto alla proposta visuale. eventualmente associando qualcos'altro al pacchetto di sigarette, magari qualcosa in netta contrapposizione, darebbe piu' forza ai tuoi intenti. |
Non so, a me sembra che prendere un pacchetto di sigarette in mano e avere in evidenza la scritta il fumo uccide essendo consapevoli che si vive (finchè dura) in regime di monopolio di stato sia una contraddizione che viene evidenziata dal titolo ovvero il titolo accompagna la foto come fosse una didascalia. La foto è debole o di non grande tecnica e drammaticità? Però a me sembra che comunque il messaggio nella combinazione titolo/immagine possa arrivare. Poi la cit. all'art. 32 della Costituzione "aggiunge" e forse non era necessaria perché tutti quanti noi ben conosciamo i contenuti della Carta Costituzionale. Forse avrei potuto pubblicare "senza titolo" e vedere che effetto avrebbe fatto...
grazie Giovanni _________________ Nicola Vicini - http://www.nicolavicini.it https://www.facebook.com/Nicola.Vicini.Fotografo
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