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	| Gnuri |  
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		| Gnuri |  
		| di nerofumo |  
		| Mar 13 Dic, 2016 12:08 pm |  
		| Viste: 1069 |  |  
  
 
	
		| Autore | Messaggio |  
		| nerofumo utente attivo
 
  
 Iscritto: 28 Dic 2004
 Messaggi: 6896
 Località: Satriano (cz)
 
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				|  Inviato: Mar 13 Dic, 2016 12:08 pm    Oggetto: Gnuri |   |  
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				| Ero bambina e a mio padre venne in mente di mandarmi a scuola e darmi una cultura, lui, si spezzava la schiena nei campi dello “Gnuri” il signorotto del paese, padrone di tutte le terre che concedeva a mezzadria solo a chi se lo meritava decretando così chi doveva vivere e chi doveva morire di fame. Ma lo Gnuri non era solo il padrone delle terre in cui lavoravano i mezzadri, era pure colui che decideva molto altro nella nostra vita e fu così che mio padre per mandarmi a scuola gli dovette chiedere il permesso. Ero una femmina, non si era mai vista una femmina tra i banchi di scuola, il mio ruolo era segnato dalla nascita, lo Gnuri disse no, avrei dovuto accudire un marito, sfornare figli e benedire il Signore Iddio per questo e per nient’altro ancora. Per lo Gnuri era già tanto problematico avere a che fare con chi sapeva contare figuriamoci se avesse avuto tra i piedi qualcuno che sapeva leggere e scrivere, una femmina poi. Mio padre tornò a casa quella mattina di ottobre col dolore nel cuore, mi disse che a scuola non potevo andarci e di togliermelo dalla testa. Mia madre però a sua insaputa iniziò a procurarmi dei libri, lei andava a servizio a casa di un avvocato e di tanto in tanto prendeva in prestito di nascosto qualche libro con grande rischio per sé e per la sua famiglia. Leggevo di notte tutto quello che mi portava, divoravo quei libri alla luce di una candela, c’era un patto segreto tra me e lei, nessuno lo doveva sapere. Ciononostante, un giorno venne a trovarci lo Gnuri e con fare sospettoso iniziò a farmi delle domande,qualcuno gli aveva riferito qualcosa, la candela accesa della mia stanza di notte aveva destato curiosità, mi sforzai moltissimo a sembrare una capra e a rispondere con quel linguaggio semplice e non forbito tipico dei contadini ignoranti, ricordo che fu lui quel giorno a sembrarmi un caprone, Lui con le sue bretelle e il suo cilindro, con la sua pancia e la sua arroganza altro non era che un pallone gonfiato, un uomo ricco e senza cultura che avrei potuto mettermi in tasca in qualunque momento. Anche mia madre fece la sua parte, gli offrì un bel bicchiere di rosolio e poi ancora un altro,se ne andò tranquillo e sicuro che nessuna insidia si nascondeva in quella casa.
 Oggi lo Gnuri è morto ed io sono ancora qui. Ho avuto un marito e sette figli ma ho letto ancora molto da allora e quello che più mi piacque fare negli anni della mia età adulta fu insegnare a molti calabresi che l’ingiustizia perseguita gli ignoranti e che la verità è nella conoscenza.
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 Non mi prenderete mai.
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		| Angepa utente attivo
 
  
 Iscritto: 26 Lug 2015
 Messaggi: 10430
 Località: Dobbiaco (BZ)
 
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				|  Inviato: Mar 13 Dic, 2016 1:49 pm    Oggetto: |   |  
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				| ottimo taglio ristretto per un bel ritratto vissuto ma con serenità    _________________
 Angelo
 la fotografia è un mondo meraviglioso
 ho sempre pensato che se devi spiegare una fotografia vuol dire che non è venuta bene (Ansel Adams)
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		| fantaman5 utente attivo
 
  
 Iscritto: 03 Mar 2014
 Messaggi: 698
 
 
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				|  Inviato: Mar 13 Dic, 2016 1:56 pm    Oggetto: |   |  
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				| Bella sia la storia che la foto. Però ti chiedo come mai hai stretto così tanto l'inquadratura in modo particolare sotto la bocca.
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		| nerofumo utente attivo
 
  
 Iscritto: 28 Dic 2004
 Messaggi: 6896
 Località: Satriano (cz)
 
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				|  Inviato: Mar 13 Dic, 2016 2:20 pm    Oggetto: |   |  
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				| È un Cropani, l'ho tagliato così ma avrei potuto tagliarlo diversamente.  Non c'è un motivo particolare,  mi piaceva. _________________
 Non mi prenderete mai.
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		| essedi utente attivo
 
  
 Iscritto: 28 Nov 2013
 Messaggi: 30076
 
 
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				|  Inviato: Mar 13 Dic, 2016 3:28 pm    Oggetto: |   |  
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				| Un ottimo bn per questo ritratto vigoroso che sembra scolpito dagli eventi di una lunga vita,eventi incisivi come quelli della bella storia che accompagna l'immagine.Complimenti!  _________________
 Sergio Demitri  https://www.flickr.com/photos/124946035@N02/
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		| Antonio Mercadante moderatore
 
  
 Iscritto: 21 Giu 2009
 Messaggi: 13342
 Località: Marigliano (NA)
 
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				|  Inviato: Mar 13 Dic, 2016 9:53 pm    Oggetto: |   |  
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				| Quello che hai raccontato è tutto scritto li sul viso. Comunque, spettacolo  _________________
 
  Antonio Mercadante NIKON Z5, Z6II, Z14-30 f/4 S, Z24-70 f/4 S, Z26 f/2.8, Z35 f/1.8 S, Z85 f/1.8 S, SB700; Mio Flickr
 
       "Un fotografo professionista non è altro che un fotografo dilettante che non ha mai smesso di provarci"
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		| Clara Ravaglia utente attivo
 
  
 Iscritto: 19 Feb 2006
 Messaggi: 27260
 Località: Ravenna
 
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				|  Inviato: Mar 13 Dic, 2016 10:30 pm    Oggetto: |   |  
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				| Emozionante questa geografia di rughe infinite sul volto. E c'è un sorriso vero sul suo volto, quasi invisibile, ma tutto interiore, il frutto fertile di chi ha seminato bene, comunque, attraversando una vita intera. 
 Ciao
 Clara
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 Clara Ravaglia
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