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Thomisus onustus in predazione...!
Thomisus onustus
Thomisus onustus
NIKON D850 - 200mm
1/1000s - f/40.0 - 8000iso
Thomisus onustus
di Dmo
Lun 01 Set, 2025 7:07 am
Viste: 81
Autore Messaggio
Dmo
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Iscritto: 13 Giu 2025
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MessaggioInviato: Lun 01 Set, 2025 7:12 am    Oggetto: Thomisus onustus in predazione...! Rispondi con citazione

A titolo di approfondimento in merito all'opportunità di utilizzare diaframmi molto chiusi per sfruttare la massima profondità di campo e per dirimere la questione della diffrazione di cui si è iniziato a parlarne qui:

https://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=761925

vorrei prendere in esame questa foto, senza crop, senza ritocchi, scattata evidentemente dal basso verso l'alto a mano libera e con luce naturale.

In questo caso, i due soggetti erano entrambi molto interessanti e averli tutti a fuoco era condizione alla quale non sarebbe stato possibile rinunciare in quanto la foto avrebbe perso parte della sua forza.
La scelta di scattare dal basso, per fortuna i finocchietti sono abbastanza alti da riuscirci, è stata dettata dal fatto di evitare uno sfondo che sarebbe risultato pesantemente presente, il cielo era abbastanza lontano...!

Se andiamo ad analizzare l'immagine e la guardiamo anche in alta risoluzione, ...spero si veda...

https://files.nikonclub.it/uploads/ori/202508/d7d375e215f2ec6790f52658e59c415d.jpg

La nitidezza e il dettaglio sono ancora buoni e nell'insieme se non fosse stato dichiarato l'uso di un diaframma cosi chiuso, direi al limite delle possibilità dell'obiettivo, credo che nessuno se ne sarebbe potuto accorgere.

Cosa ne pensate?
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ribefra
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MessaggioInviato: Lun 01 Set, 2025 9:23 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Prima di risponderti vorrei farti una domanda...mi risulta (ma non l'ho mai avuto in mano) che il 200mm micro Nikkor f/4 abbia un'apertura minima di f/32, mentre nei dati di scatto risulta f/40. Come mai? O si tratta di un'altra versione?

Riporto il giudizio, tradotto, del test MTF del 200mm. che hai proposto in un tuo commento al post del Bombylius di qualche giorno fa:

A fuoco infinito, utilizzare l'obiettivo a f/4 non è un problema, raggiungendo ottimi valori di risoluzione da bordo a bordo. Il punto ottimale si raggiunge a f/5.6 con risultati eccellenti. Da f/8 la diffrazione si fa sentire, con una qualità in continuo calo. Tuttavia, a f/16 la risoluzione è ancora molto buona e a f/22 rimane utilizzabile. È meglio evitare f/32: non c'è molta risoluzione residua (questo è un comportamento assolutamente normale).

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"L'unico rapporto 1:1 che conosco è: 1 possibilità per il soggetto di scappare, 1 probabilità per me di riuscire a fotografarlo" (Ribes)
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Dmo
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Iscritto: 13 Giu 2025
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MessaggioInviato: Lun 01 Set, 2025 9:41 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Si tratta di una prerogativa delle macchine Nikon, credo che Canon indichi sempre il diaframma teorico.
I diaframmi vengono forniti con messa a fuoco all infinito e finchè focheggi all infinito, o comunque resti lontano dalla minima distanza di messa a fuoco, si avrà f32 come diaframma minimo; mentre se ti avvicini alla distanza minima le cose cambiano e nikon ti indica quindi f40 che è il valore reale del diaframma a quella distanza.
Questo vale anche per i diaframmi intermedi.
Adesso non so dirti se tutte le fotocamere Nikon hanno questa prerogativa, ma la D850 funziona così...
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ribefra
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Località: Urbisaglia (MC)

MessaggioInviato: Lun 01 Set, 2025 10:39 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ti dico la mia sull’immagine. L’ho guardata bene anche in hr e la nitidezza su tutti e tre gli elementi della foto c’e’ tutta, a parte un pelo in meno sul culo del ragno, ma è ininfluente. Non mi sembra ci siano difetti visibili dovuti alla diffrazione, oppure diciamo che non sono così competente da coglierli. Ciò che mi risulta invece, è una mancanza di vivacità e brillantezza dei colori, non so se dovuta agli alti iso o a qualcos’altro, unita ad una tendenza al giallo verde comune a tante tue immagini. Se apri la tua galleria e guardi all’insieme delle foto, a parte quelle in b/n, noterai questa caratteristica che a me risulta evidente e che, forse come dicevo, dipende dagli Iso o dal bilanciamento del bianco. In ogni caso, se ritieni fondata la mia osservazione, si può intervenire in pp.
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Dmo
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MessaggioInviato: Lun 01 Set, 2025 7:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie Ribefra per il tuo contributo, in merito ai colori credo sia l'impostazione della macchina, devo controllare...

Per quanto riguarda invece la diffrazione, facciamo qualche approfondimento.

Premesso che, conscio del fatto che la diffrazione esiste e ha i suoi effetti, in genere, quando posso, faccio più scatti con almeno un paio di aperture differenti.
In questo caso ho eseguito anche alcuni scatti con diaframma f16 che vi mostro di seguito.

Se si confrontano le due immagini, a parte un maggior sfocato dovuto appunto all'apertura maggiore, non si notano particolari differenze

Allora andiamo ad ingrandire le due immagini del 200% e facciamo l'analisi di una porzione di queste...

Come si può notare, con f40 il dettaglio appare più impastato e meno definito e questo è proprio dovuto alla diffrazione.
In pratica la diffrazione porta ad una lieve perdita di dettaglio che tuttavia risulta visibile solo con ingrandimenti elevati, cosa che normalmente, salvo non si debbano fare stampe di grande formato, può essere considerata trascurabile, il micromosso, soprattutto con sensori ad alta risoluzione è molto più subdolo e pericoloso, inoltre la nitidezza e quindi il micro dettaglio è sempre possibile correggerlo entro certi limiti in post produzione, il micromosso no...!
Diverso è invece il caso di foto scattate con il focus stacking ad alto ingrandimento, in questo caso si deve assolutamente stare entro i limiti in quanto la diffrazione porterebbe inesorabilmente ad un decadimento tangibile dell'intera immagine.

Vedremo un altro esempio con la foto di una libellula!



low f16.jpg
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low f16.jpg



f40.jpg
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f40.jpg



f16.jpg
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f16.jpg


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ribefra
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MessaggioInviato: Lun 01 Set, 2025 7:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La differenza negli ingrandimenti si vede tutta, soprattutto a livello della zampa del ragno che stringe la testa e della peluria vicina. Beh, è un bel contributo a capirci di più, poi ognuno opera come sa e come può, l'importante è il risultato finale e ciò che si deve fare con le foto prodotte, che è quello che conta. Ciao Ciao
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