ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia... |
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Canon EOS 5D Mark II - 85mm
1/2000s - f/2.5 - 100iso
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ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia... |
di lodovico |
Mer 26 Lug, 2023 10:05 am |
Viste: 195 |
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Autore |
Messaggio |
lodovico utente attivo
Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6123
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Inviato: Mer 26 Lug, 2023 10:05 am Oggetto: ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia... |
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https://www.youtube.com/watch?v=xmhCx2gH-1Y
Nel primo commento il testo di questa canzone di Luigi Pozzi nato nel 1613 a Venzone, cantata dal meraviglioso controtenore Marco Beasly accompagnato dall'Arpeggiata di Christina Pluhar _________________ Lodovico |
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lodovico utente attivo
Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6123
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Inviato: Mer 26 Lug, 2023 10:06 am Oggetto: |
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il testo della canzone di Luigi Pozzi
Così dal lungo sangue sparso per gli occhi fuor,
in lagrimoso umor son fatto esangue.
E' 'l mio tormento sì grave: hor sento che teme l'alma mia
ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia.
Pietà dunque, confesso quell'amoroso ardor
che commise il mio cor, ah! troppo spesso!
Prima peccai perché adorai un'idolo d'orgoglio
una donna non già, ma un crudo scoglio.
Confesso che ostinato nutrii nel sen l'ardore
e ‘l suo infernal dolore chiamai beato.
E à un dolce volto, solo rivolto dietro sue false scorte,
di mio proprio voler corsi alla morte.
Confesso che la vita io presi à sdegno ancor
e invidiai tal hor chi la compita.
Con gli occhi ardenti e troppo intenti ladro accorto furai
l'oro d'un crin e d'un bel volto i rai.
Credei che fusse in viso qual serpente trà fior il Paradiso.
Bramai sovente e ingordamente d'un sen le forme intatte
d'un petto i pomi e di una mano il latte.
Hor ti prego à pietate, che preghi con fervor le luci amate:
che s'una volta ella t'ascolta, già purgato ne' pianti,
mi leva al ciel de' più beati amanti. _________________ Lodovico |
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pulchrum utente attivo
Iscritto: 09 Ott 2008 Messaggi: 9417 Località: Vicenza
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Inviato: Mer 26 Lug, 2023 12:23 pm Oggetto: |
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Benvenuti Lodovico i tuoi spunti fotografici con riferimenti musicali.
Molto piacevole il brano di musica antica che proponi, basato su quel basso ostinato discendente usato e riusato nella storia della musica (come due esempi lontani nel tempo ma identici nella struttura segnalo il Lamento della ninfa di Claudio Monteverdi, della stessa epoca del brano da te proposto oppure, con un gran salto temporale fino all'epoca contemporanea, il recente brano rap che ho sentito ascoltare da mio figlio 'PNL - A l'Ammoniaque'). Per quanto riguarda la fotografia mi piace il senso misterioso dell'immagine con un biancoenero molto ben realizzato. Ciao, Francesco _________________ Fotocamere Olympus OMD e PEN. Software GIMP
No, i colori nell'originale non erano così. Erano insulsi, così li ho cambiati come ho voluto.
https://www.flickr.com/photos/164592035@N03/albums
Ultima modifica effettuata da pulchrum il Mer 26 Lug, 2023 3:32 pm, modificato 1 volta in totale |
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1962 moderatore
Iscritto: 16 Giu 2011 Messaggi: 15837 Località: Provincia Mantova
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Inviato: Mer 26 Lug, 2023 2:31 pm Oggetto: |
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Un brano da ascoltare e riascoltare.
La tua interpretazione visiva rappresenta l'aspetto doloroso e oscuro, il tormento trattenuto dalla catena e rinchiuso delle imposte. Ottimo la gestione del BN dove tu sei maestro.
Grazie per questi spunti musicali
_________________ Claudio
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evangelion utente attivo
Iscritto: 16 Dic 2022 Messaggi: 2405 Località: Toscana
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Inviato: Mer 26 Lug, 2023 3:14 pm Oggetto: |
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Un ottimo particolare, assolutamente ben dettagliato ed inciso con un bianco nero abbastanza equilibrato, forse una piccola spinta ad i bianchi poteva starci, deliziosa l'ombra lunga della catena.
Ben fatto Lodovico. _________________ 𝗥𝗶𝗰𝗰𝗮𝗿𝗱𝗼 |
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lodovico utente attivo
Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6123
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Inviato: Mer 26 Lug, 2023 4:08 pm Oggetto: |
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Prima di tutto grazie, Francesco, Claudio e Riccardo.
Ero certo che, se questa proposta avesse avuto dei commenti, sarebbero stati i vostri (più quello di Gfalco).
Non voglio essere frainteso... Tutti gli amici del Forum avrebbero potuto commentare questa foto-concept e sarebbe stata una felice sorpresa!
Pur con visioni fotografiche differenti io sento di avere con voi quelle che Johann Wolfgang von Goethe avrebbe definito "affinità elettive".
E' vero Claudio che io ho visivamente trasposto l'aspetto più cupo e doloroso della canzone (che comunque allegra non è!). Catene ed ombre da sempre sono nel linguaggio visivo un sinonimo di dolore e cupezza. La luce radente che colpisce questa scena obliqua fa si che si proiettino ombre differenti a seconda dell'angolazione. Quindi ci sono ombre nette e chiare ed altre allungate e deformi... così come nella Vita il dolore non ha una sola forma! Anche la luce che cade sulla scena produce differenti effetti. La luce in generale è salvifica ma anch'essa non può sanare tutto allo stesso modo.
Comuqnue io ho già detto fin troppo su questa immagine.
Sarò felice eventualmente di confrontarmi con altri contributi.
Circa la musica, essa è parte fondante ed imprescindibile della mia vita!
Io ascolto di tutto! Dalla musica etnica delle vocalizzazioni degli indigeni amazzonici fino alla musica "classica" contemporanea più astrusa. Naturalmente non tutto con uguale frequenza e piacere!
Un saluto. _________________ Lodovico |
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gfalco utente attivo
Iscritto: 29 Mar 2011 Messaggi: 7105 Località: Mantova
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Inviato: Mer 26 Lug, 2023 4:46 pm Oggetto: |
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Non sono un esperto, veramente nemmeno un regolare ascoltatore, della musica pop antica, perché di ciò si tratta, anche se siamo portati a credere che essa sia nata con il rock'n'roll o addirittura dopo di esso.
Ascoltando con attenzione la trama musicale i 400 anni si annullano.
Francesco cita il rap ascoltato da suo figlio, io trovo assonanze in brani degli anni '60, in particolare di artisti sul genere dei Moody Blues.
Riguardo la foto (perché c'è anche quella), perfettamente pertinente alla canzone per forma e contenuto, mi colpisce la cura, che hai ben descritto, nel graduare il fuoco in particolare delle ombre.
Davvero un lavoro di grande sensibilità emotiva.
_________________ Ciao. Giuseppe.
"Io sono un clown e faccio collezione di attimi..." (H. Böll)
"È arte la fotografia? Quien sabe? Chi lo sa e chi se ne importa? Mi piace!" (Edward Weston) |
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1962 moderatore
Iscritto: 16 Giu 2011 Messaggi: 15837 Località: Provincia Mantova
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Inviato: Mer 26 Lug, 2023 6:29 pm Oggetto: |
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lodovico ha scritto: |
E' vero Claudio che io ho visivamente trasposto l'aspetto più cupo e doloroso della canzone (che comunque allegra non è!). Catene ed ombre da sempre sono nel linguaggio visivo un sinonimo di dolore e cupezza. La luce radente che colpisce questa scena obliqua fa si che si proiettino ombre differenti a seconda dell'angolazione. Quindi ci sono ombre nette e chiare ed altre allungate e deformi... così come nella Vita il dolore non ha una sola forma! Anche la luce che cade sulla scena produce differenti effetti. La luce in generale è salvifica ma anch'essa non può sanare tutto allo stesso modo. |
Sempre un piacere leggere le tue argomentazioni che in parte condivido, tu hai descritto con la tua immagine il testo del brano. Però forse manca la meravigliosa armonia e delicatezza della musica e del canto, una malinconia sussurrata struggente che personalmente descriverei con tenui tonalità di un alba su un casale diroccato, con intrecci di fronde sferzare dal vento, con tenui contrasti cromatici, con giochi di luce e penombre, con giornate nebbiose, con un mare d'inverno...
Il bello della Musica è questo, sa evocate in noi emozioni.
Credo di non aver mai lavorato una foto al pc senza uno sfondo musicale.
Anch'io ascolto un pò di tutto anche se di solito non ricordo mai titoli ed autori... la sclerosi avanza
Sarebbe bello organizzare un contest proponendo l'interpretazione visiva di un brano musicale, una specie di copertina per un album.
_________________ Claudio
_____________________________
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lodovico utente attivo
Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6123
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Inviato: Mer 26 Lug, 2023 6:55 pm Oggetto: |
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1962 ha scritto: | Sempre un piacere leggere le tue argomentazioni che in parte condivido, tu hai descritto con la tua immagine il testo del brano. Però forse manca la meravigliosa armonia e delicatezza della musica e del canto, una malinconia sussurrata struggente che personalmente descriverei con tenui tonalità di un alba su un casale diroccato, con intrecci di fronde sferzare dal vento, con tenui contrasti cromatici, con giochi di luce e penombre, con giornate nebbiose, con un mare d'inverno...
Il bello della Musica è questo, sa evocate in noi emozioni.
Credo di non aver mai lavorato una foto al pc senza uno sfondo musicale.
Anch'io ascolto un pò di tutto anche se di solito non ricordo mai titoli ed autori... la sclerosi avanza
Sarebbe bello organizzare un contest proponendo l'interpretazione visiva di un brano musicale, una specie di copertina per un album.
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Bello, anzi ottimo intervento Claudio!
Mi farebbe piacere trasfondere in immagine la meravigliosa armonia di questi accordi.... la sento anche io! Però, poichè sono un empatico ed in questo momento nulla mi suggerisce visioni idialliache con giochi di luce (domani ho un controllo per il mio occhio... ma purtroppo non va per niente bene!) questo è quanto la mia sensibilità ha partorito.
Tuttavia è giusto ascoltare anche altre voci... soprattutto diverse impressioni non "inquinate" dalla mia situazione personale che pur ha dato un'impronta alla foto.
Un saluto a tutti! _________________ Lodovico |
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L_Eretico utente attivo
Iscritto: 08 Feb 2019 Messaggi: 824 Località: Bologna
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Inviato: Mer 26 Lug, 2023 8:48 pm Oggetto: |
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lodovico ha scritto: | ...
E' vero Claudio che io ho visivamente trasposto l'aspetto più cupo e doloroso della canzone (che comunque allegra non è!). Catene ed ombre da sempre sono nel linguaggio visivo un sinonimo di dolore e cupezza. La luce radente che colpisce questa scena obliqua fa si che si proiettino ombre differenti a seconda dell'angolazione. Quindi ci sono ombre nette e chiare ed altre allungate e deformi... così come nella Vita il dolore non ha una sola forma! Anche la luce che cade sulla scena produce differenti effetti. La luce in generale è salvifica ma anch'essa non può sanare tutto allo stesso modo.
Comuqnue io ho già detto fin troppo su questa immagine.
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Innanzitutto, ti ringrazio per avermi fatto apprendere qualcosa di nuovo (non conoscevo nè il Pozzi, nè l'Arpeggiata), cosa sempre importante e preziosa. Vengo subito alla foto: per me sarebbe già valida come immagine a sè stante, lo diventa ancor più alla luce di quanto hai scritto. A tal proposito, in particolare a ciò che ho evidenziato, mi ha colpito la scelta di quel diaframma così aperto, che lascia fuori fuoco la parte sinistra del fotogramma: ne deduco che le diverse ombre non siano, nel tuo messaggio, tutte egualmente importanti. Non solo hanno forma diversa, ma anche peso differente. Interessante ...
In seconda battuta, una domanda sul brano: questo ensemble si occupa anche di "restaurare" gli antichi brani che propongono? Sento un clarinetto, che non esisteva ai tempi del Pozzi (almeno non come lo conosciamo oggi: c'era il salmoè, o chalumeau, per dirla alla francese), fraseggiare in uno stile vagamente jazzistico, molto moderno (ma molto ben amalgamato, devo dire) rispetto al secolo in cui il brano è stato composto ... mi riprometto di documentarmi, appena posso. Grazie ancora e in bocca al lupo per il tuo occhio |
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lodovico utente attivo
Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6123
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Inviato: Mer 26 Lug, 2023 11:14 pm Oggetto: |
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L_Eretico ha scritto: | Innanzitutto, ti ringrazio per avermi fatto apprendere qualcosa di nuovo (non conoscevo nè il Pozzi, nè l'Arpeggiata), cosa sempre importante e preziosa. Vengo subito alla foto: per me sarebbe già valida come immagine a sè stante, lo diventa ancor più alla luce di quanto hai scritto. A tal proposito, in particolare a ciò che ho evidenziato, mi ha colpito la scelta di quel diaframma così aperto, che lascia fuori fuoco la parte sinistra del fotogramma: ne deduco che le diverse ombre non siano, nel tuo messaggio, tutte egualmente importanti. Non solo hanno forma diversa, ma anche peso differente. Interessante ...
In seconda battuta, una domanda sul brano: questo ensemble si occupa anche di "restaurare" gli antichi brani che propongono? Sento un clarinetto, che non esisteva ai tempi del Pozzi (almeno non come lo conosciamo oggi: c'era il salmoè, o chalumeau, per dirla alla francese), fraseggiare in uno stile vagamente jazzistico, molto moderno (ma molto ben amalgamato, devo dire) rispetto al secolo in cui il brano è stato composto ... mi riprometto di documentarmi, appena posso. Grazie ancora e in bocca al lupo per il tuo occhio |
Rispondo partendo dalla fine ringraziandoti per il tuo contributo.
Si, l'Arpeggiata fa una rilettura con strumento d'epoca e moderni di melodie e testi antichi (e non). Christina è un vulcano e vanta tante iniziative e dischi con proposte varie e peculiari.
Le ombre... Si, come ho detto, sfruttando l'inclinazione delle imposte, ci sono ombre piane e nette oppure sfumate ed allungate originate però dallo stesso oggetto (la catena). Come a dire che a seconda dei punti di vista e delle situazioni la realtà cambia notevolmente!
Un saluto. _________________ Lodovico |
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onaizit8 utente attivo
Iscritto: 07 Ott 2007 Messaggi: 15959 Località: pistoia italia
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Inviato: Ven 28 Lug, 2023 7:47 pm Oggetto: |
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Come batte bene la luce su questo frammento d'uscio vetusto.
bella la forma assunta dall'ombra. bello scatto. Ciao, Tiziano |
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fabiopollio27 utente attivo
Iscritto: 30 Gen 2019 Messaggi: 2094 Località: Provincia di Brescia
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Inviato: Dom 30 Lug, 2023 10:04 am Oggetto: |
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Bellissima foto, l'ombra della catena sembra quasi uno scritto.
E interessante lo spunto musicale.
Con l'Arpeggiata ho in ballo una storia d'amore fulminante.
Anni fa passavo per lavoro davanti ad un bellissimo negozio di dischi (La Bottega Discantica di Milano, se non erro).
Il tempo di ascoltare casualmente della musica della Pluhar provenire dal negozio che mi fiondai dentro, con la tuta sporca da operaio, a comprare, da ignorante di musica classica e antica, diversi loro dischi.
Probabilmente guardiamo e fotografiamo anche ciò che ascoltiamo (e viceversa).
Quindi apprezzo moltissimo queste divagazioni extra fotografiche perché in fondo di extrafotografico non c'è niente
Ciao! _________________ Fabio Pollio |
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fabiopollio27 utente attivo
Iscritto: 30 Gen 2019 Messaggi: 2094 Località: Provincia di Brescia
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Inviato: Dom 30 Lug, 2023 10:10 am Oggetto: |
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1962 ha scritto: | Sempre un piacere leggere le tue argomentazioni che in parte condivido, tu hai descritto con la tua immagine il testo del brano. Però forse manca la meravigliosa armonia e delicatezza della musica e del canto, una malinconia sussurrata struggente che personalmente descriverei con tenui tonalità di un alba su un casale diroccato, con intrecci di fronde sferzare dal vento, con tenui contrasti cromatici, con giochi di luce e penombre, con giornate nebbiose, con un mare d'inverno...
Il bello della Musica è questo, sa evocate in noi emozioni.
Credo di non aver mai lavorato una foto al pc senza uno sfondo musicale.
Anch'io ascolto un pò di tutto anche se di solito non ricordo mai titoli ed autori... la sclerosi avanza
Sarebbe bello organizzare un contest proponendo l'interpretazione visiva di un brano musicale, una specie di copertina per un album.
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Condivido quanto già scritto
Idee interessanti e idea (quella del contest) bellissima.
Grazie _________________ Fabio Pollio |
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lodovico utente attivo
Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6123
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Inviato: Dom 30 Lug, 2023 4:13 pm Oggetto: |
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Grazie Tiziano e Fabio per i vostri interventi.
Un caro saluto. _________________ Lodovico |
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