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ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia...
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ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia...
Canon EOS 5D Mark II - 85mm
1/2000s - f/2.5 - 100iso
ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia...
di lodovico
Mer 26 Lug, 2023 10:05 am
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lodovico
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MessaggioInviato: Mer 26 Lug, 2023 10:05 am    Oggetto: ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia... Rispondi con citazione

https://www.youtube.com/watch?v=xmhCx2gH-1Y

Nel primo commento il testo di questa canzone di Luigi Pozzi nato nel 1613 a Venzone, cantata dal meraviglioso controtenore Marco Beasly accompagnato dall'Arpeggiata di Christina Pluhar

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Lodovico
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lodovico
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MessaggioInviato: Mer 26 Lug, 2023 10:06 am    Oggetto: Rispondi con citazione

il testo della canzone di Luigi Pozzi


Così dal lungo sangue sparso per gli occhi fuor,

in lagrimoso umor son fatto esangue.

E' 'l mio tormento sì grave: hor sento che teme l'alma mia

ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia.

Pietà dunque, confesso quell'amoroso ardor

che commise il mio cor, ah! troppo spesso!

Prima peccai perché adorai un'idolo d'orgoglio

una donna non già, ma un crudo scoglio.

Confesso che ostinato nutrii nel sen l'ardore

e ‘l suo infernal dolore chiamai beato.

E à un dolce volto, solo rivolto dietro sue false scorte,

di mio proprio voler corsi alla morte.

Confesso che la vita io presi à sdegno ancor

e invidiai tal hor chi la compita.

Con gli occhi ardenti e troppo intenti ladro accorto furai

l'oro d'un crin e d'un bel volto i rai.

Credei che fusse in viso qual serpente trà fior il Paradiso.

Bramai sovente e ingordamente d'un sen le forme intatte

d'un petto i pomi e di una mano il latte.

Hor ti prego à pietate, che preghi con fervor le luci amate:

che s'una volta ella t'ascolta, già purgato ne' pianti,

mi leva al ciel de' più beati amanti.

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Lodovico
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pulchrum
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Iscritto: 09 Ott 2008
Messaggi: 9417
Località: Vicenza

MessaggioInviato: Mer 26 Lug, 2023 12:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Benvenuti Lodovico i tuoi spunti fotografici con riferimenti musicali.
Molto piacevole il brano di musica antica che proponi, basato su quel basso ostinato discendente usato e riusato nella storia della musica (come due esempi lontani nel tempo ma identici nella struttura segnalo il Lamento della ninfa di Claudio Monteverdi, della stessa epoca del brano da te proposto oppure, con un gran salto temporale fino all'epoca contemporanea, il recente brano rap che ho sentito ascoltare da mio figlio 'PNL - A l'Ammoniaque'). Per quanto riguarda la fotografia mi piace il senso misterioso dell'immagine con un biancoenero molto ben realizzato. Ciao, Francesco

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Fotocamere Olympus OMD e PEN. Software GIMP
No, i colori nell'originale non erano così. Erano insulsi, così li ho cambiati come ho voluto.
https://www.flickr.com/photos/164592035@N03/albums


Ultima modifica effettuata da pulchrum il Mer 26 Lug, 2023 3:32 pm, modificato 1 volta in totale
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1962
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Iscritto: 16 Giu 2011
Messaggi: 15837
Località: Provincia Mantova

MessaggioInviato: Mer 26 Lug, 2023 2:31 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Un brano da ascoltare e riascoltare.
La tua interpretazione visiva rappresenta l'aspetto doloroso e oscuro, il tormento trattenuto dalla catena e rinchiuso delle imposte. Ottimo la gestione del BN dove tu sei maestro.
Grazie per questi spunti musicali

Ciao

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Claudio
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evangelion
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Iscritto: 16 Dic 2022
Messaggi: 2405
Località: Toscana

MessaggioInviato: Mer 26 Lug, 2023 3:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Un ottimo particolare, assolutamente ben dettagliato ed inciso con un bianco nero abbastanza equilibrato, forse una piccola spinta ad i bianchi poteva starci, deliziosa l'ombra lunga della catena.

Ben fatto Lodovico.

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𝗥𝗶𝗰𝗰𝗮𝗿𝗱𝗼
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lodovico
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Iscritto: 02 Apr 2008
Messaggi: 6123

MessaggioInviato: Mer 26 Lug, 2023 4:08 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Prima di tutto grazie, Francesco, Claudio e Riccardo.
Ero certo che, se questa proposta avesse avuto dei commenti, sarebbero stati i vostri (più quello di Gfalco).
Non voglio essere frainteso... Tutti gli amici del Forum avrebbero potuto commentare questa foto-concept e sarebbe stata una felice sorpresa!
Pur con visioni fotografiche differenti io sento di avere con voi quelle che Johann Wolfgang von Goethe avrebbe definito "affinità elettive".
E' vero Claudio che io ho visivamente trasposto l'aspetto più cupo e doloroso della canzone (che comunque allegra non è!). Catene ed ombre da sempre sono nel linguaggio visivo un sinonimo di dolore e cupezza. La luce radente che colpisce questa scena obliqua fa si che si proiettino ombre differenti a seconda dell'angolazione. Quindi ci sono ombre nette e chiare ed altre allungate e deformi... così come nella Vita il dolore non ha una sola forma! Anche la luce che cade sulla scena produce differenti effetti. La luce in generale è salvifica ma anch'essa non può sanare tutto allo stesso modo.
Comuqnue io ho già detto fin troppo su questa immagine.
Sarò felice eventualmente di confrontarmi con altri contributi.
Circa la musica, essa è parte fondante ed imprescindibile della mia vita!
Io ascolto di tutto! Dalla musica etnica delle vocalizzazioni degli indigeni amazzonici fino alla musica "classica" contemporanea più astrusa. Naturalmente non tutto con uguale frequenza e piacere! Ok!
Un saluto. Ciao

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Lodovico
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gfalco
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Iscritto: 29 Mar 2011
Messaggi: 7105
Località: Mantova

MessaggioInviato: Mer 26 Lug, 2023 4:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Non sono un esperto, veramente nemmeno un regolare ascoltatore, della musica pop antica, perché di ciò si tratta, anche se siamo portati a credere che essa sia nata con il rock'n'roll o addirittura dopo di esso.
Ascoltando con attenzione la trama musicale i 400 anni si annullano.
Francesco cita il rap ascoltato da suo figlio, io trovo assonanze in brani degli anni '60, in particolare di artisti sul genere dei Moody Blues.
Riguardo la foto (perché c'è anche quella), perfettamente pertinente alla canzone per forma e contenuto, mi colpisce la cura, che hai ben descritto, nel graduare il fuoco in particolare delle ombre.
Davvero un lavoro di grande sensibilità emotiva.
Ciao

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Ciao. Giuseppe.
"Io sono un clown e faccio collezione di attimi..." (H. Böll)
"È arte la fotografia? Quien sabe? Chi lo sa e chi se ne importa? Mi piace!" (Edward Weston)
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1962
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Iscritto: 16 Giu 2011
Messaggi: 15837
Località: Provincia Mantova

MessaggioInviato: Mer 26 Lug, 2023 6:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

lodovico ha scritto:

E' vero Claudio che io ho visivamente trasposto l'aspetto più cupo e doloroso della canzone (che comunque allegra non è!). Catene ed ombre da sempre sono nel linguaggio visivo un sinonimo di dolore e cupezza. La luce radente che colpisce questa scena obliqua fa si che si proiettino ombre differenti a seconda dell'angolazione. Quindi ci sono ombre nette e chiare ed altre allungate e deformi... così come nella Vita il dolore non ha una sola forma! Anche la luce che cade sulla scena produce differenti effetti. La luce in generale è salvifica ma anch'essa non può sanare tutto allo stesso modo.

Sempre un piacere leggere le tue argomentazioni che in parte condivido, tu hai descritto con la tua immagine il testo del brano. Però forse manca la meravigliosa armonia e delicatezza della musica e del canto, una malinconia sussurrata struggente che personalmente descriverei con tenui tonalità di un alba su un casale diroccato, con intrecci di fronde sferzare dal vento, con tenui contrasti cromatici, con giochi di luce e penombre, con giornate nebbiose, con un mare d'inverno...
Il bello della Musica è questo, sa evocate in noi emozioni.
Credo di non aver mai lavorato una foto al pc senza uno sfondo musicale.
Anch'io ascolto un pò di tutto anche se di solito non ricordo mai titoli ed autori... la sclerosi avanza Very Happy
Sarebbe bello organizzare un contest proponendo l'interpretazione visiva di un brano musicale, una specie di copertina per un album.

Ciao

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Claudio
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lodovico
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Iscritto: 02 Apr 2008
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MessaggioInviato: Mer 26 Lug, 2023 6:55 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

1962 ha scritto:
Sempre un piacere leggere le tue argomentazioni che in parte condivido, tu hai descritto con la tua immagine il testo del brano. Però forse manca la meravigliosa armonia e delicatezza della musica e del canto, una malinconia sussurrata struggente che personalmente descriverei con tenui tonalità di un alba su un casale diroccato, con intrecci di fronde sferzare dal vento, con tenui contrasti cromatici, con giochi di luce e penombre, con giornate nebbiose, con un mare d'inverno...
Il bello della Musica è questo, sa evocate in noi emozioni.
Credo di non aver mai lavorato una foto al pc senza uno sfondo musicale.
Anch'io ascolto un pò di tutto anche se di solito non ricordo mai titoli ed autori... la sclerosi avanza Very Happy
Sarebbe bello organizzare un contest proponendo l'interpretazione visiva di un brano musicale, una specie di copertina per un album.

Ciao


Bello, anzi ottimo intervento Claudio!
Mi farebbe piacere trasfondere in immagine la meravigliosa armonia di questi accordi.... la sento anche io! Però, poichè sono un empatico ed in questo momento nulla mi suggerisce visioni idialliache con giochi di luce (domani ho un controllo per il mio occhio... ma purtroppo non va per niente bene!) questo è quanto la mia sensibilità ha partorito.
Tuttavia è giusto ascoltare anche altre voci... soprattutto diverse impressioni non "inquinate" dalla mia situazione personale che pur ha dato un'impronta alla foto.
Un saluto a tutti!

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Lodovico
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L_Eretico
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MessaggioInviato: Mer 26 Lug, 2023 8:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

lodovico ha scritto:
...
E' vero Claudio che io ho visivamente trasposto l'aspetto più cupo e doloroso della canzone (che comunque allegra non è!). Catene ed ombre da sempre sono nel linguaggio visivo un sinonimo di dolore e cupezza. La luce radente che colpisce questa scena obliqua fa si che si proiettino ombre differenti a seconda dell'angolazione. Quindi ci sono ombre nette e chiare ed altre allungate e deformi... così come nella Vita il dolore non ha una sola forma! Anche la luce che cade sulla scena produce differenti effetti. La luce in generale è salvifica ma anch'essa non può sanare tutto allo stesso modo.
Comuqnue io ho già detto fin troppo su questa immagine.
...

Innanzitutto, ti ringrazio per avermi fatto apprendere qualcosa di nuovo (non conoscevo nè il Pozzi, nè l'Arpeggiata), cosa sempre importante e preziosa. Vengo subito alla foto: per me sarebbe già valida come immagine a sè stante, lo diventa ancor più alla luce di quanto hai scritto. A tal proposito, in particolare a ciò che ho evidenziato, mi ha colpito la scelta di quel diaframma così aperto, che lascia fuori fuoco la parte sinistra del fotogramma: ne deduco che le diverse ombre non siano, nel tuo messaggio, tutte egualmente importanti. Non solo hanno forma diversa, ma anche peso differente. Interessante ...

In seconda battuta, una domanda sul brano: questo ensemble si occupa anche di "restaurare" gli antichi brani che propongono? Sento un clarinetto, che non esisteva ai tempi del Pozzi (almeno non come lo conosciamo oggi: c'era il salmoè, o chalumeau, per dirla alla francese), fraseggiare in uno stile vagamente jazzistico, molto moderno (ma molto ben amalgamato, devo dire) rispetto al secolo in cui il brano è stato composto ... mi riprometto di documentarmi, appena posso. Grazie ancora e in bocca al lupo per il tuo occhio Ciao
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lodovico
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Iscritto: 02 Apr 2008
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MessaggioInviato: Mer 26 Lug, 2023 11:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

L_Eretico ha scritto:
Innanzitutto, ti ringrazio per avermi fatto apprendere qualcosa di nuovo (non conoscevo nè il Pozzi, nè l'Arpeggiata), cosa sempre importante e preziosa. Vengo subito alla foto: per me sarebbe già valida come immagine a sè stante, lo diventa ancor più alla luce di quanto hai scritto. A tal proposito, in particolare a ciò che ho evidenziato, mi ha colpito la scelta di quel diaframma così aperto, che lascia fuori fuoco la parte sinistra del fotogramma: ne deduco che le diverse ombre non siano, nel tuo messaggio, tutte egualmente importanti. Non solo hanno forma diversa, ma anche peso differente. Interessante ...

In seconda battuta, una domanda sul brano: questo ensemble si occupa anche di "restaurare" gli antichi brani che propongono? Sento un clarinetto, che non esisteva ai tempi del Pozzi (almeno non come lo conosciamo oggi: c'era il salmoè, o chalumeau, per dirla alla francese), fraseggiare in uno stile vagamente jazzistico, molto moderno (ma molto ben amalgamato, devo dire) rispetto al secolo in cui il brano è stato composto ... mi riprometto di documentarmi, appena posso. Grazie ancora e in bocca al lupo per il tuo occhio Ciao


Rispondo partendo dalla fine ringraziandoti per il tuo contributo.
Si, l'Arpeggiata fa una rilettura con strumento d'epoca e moderni di melodie e testi antichi (e non). Christina è un vulcano e vanta tante iniziative e dischi con proposte varie e peculiari.
Le ombre... Si, come ho detto, sfruttando l'inclinazione delle imposte, ci sono ombre piane e nette oppure sfumate ed allungate originate però dallo stesso oggetto (la catena). Come a dire che a seconda dei punti di vista e delle situazioni la realtà cambia notevolmente! Ok!
Un saluto.

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Lodovico
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onaizit8
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MessaggioInviato: Ven 28 Lug, 2023 7:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Come batte bene la luce su questo frammento d'uscio vetusto.

bella la forma assunta dall'ombra. bello scatto. Ciao, Tiziano Ok!
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fabiopollio27
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MessaggioInviato: Dom 30 Lug, 2023 10:04 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Bellissima foto, l'ombra della catena sembra quasi uno scritto.
E interessante lo spunto musicale.
Con l'Arpeggiata ho in ballo una storia d'amore fulminante.
Anni fa passavo per lavoro davanti ad un bellissimo negozio di dischi (La Bottega Discantica di Milano, se non erro).
Il tempo di ascoltare casualmente della musica della Pluhar provenire dal negozio che mi fiondai dentro, con la tuta sporca da operaio, a comprare, da ignorante di musica classica e antica, diversi loro dischi.
Probabilmente guardiamo e fotografiamo anche ciò che ascoltiamo (e viceversa).
Quindi apprezzo moltissimo queste divagazioni extra fotografiche perché in fondo di extrafotografico non c'è niente

Ciao!

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Fabio Pollio
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fabiopollio27
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Iscritto: 30 Gen 2019
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Località: Provincia di Brescia

MessaggioInviato: Dom 30 Lug, 2023 10:10 am    Oggetto: Rispondi con citazione

1962 ha scritto:
Sempre un piacere leggere le tue argomentazioni che in parte condivido, tu hai descritto con la tua immagine il testo del brano. Però forse manca la meravigliosa armonia e delicatezza della musica e del canto, una malinconia sussurrata struggente che personalmente descriverei con tenui tonalità di un alba su un casale diroccato, con intrecci di fronde sferzare dal vento, con tenui contrasti cromatici, con giochi di luce e penombre, con giornate nebbiose, con un mare d'inverno...
Il bello della Musica è questo, sa evocate in noi emozioni.
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Ciao


Condivido quanto già scritto
Idee interessanti e idea (quella del contest) bellissima.
Grazie

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Fabio Pollio
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lodovico
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Iscritto: 02 Apr 2008
Messaggi: 6123

MessaggioInviato: Dom 30 Lug, 2023 4:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie Tiziano e Fabio per i vostri interventi.
Un caro saluto.

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Lodovico
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