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di oltre n
Lun 26 Ott, 2020 5:51 pm
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oltre n
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Iscritto: 03 Giu 2019
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MessaggioInviato: Lun 26 Ott, 2020 5:51 pm    Oggetto: .. Rispondi con citazione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
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-Max-
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Iscritto: 01 Gen 2014
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MessaggioInviato: Lun 26 Ott, 2020 6:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ha un che di drammatico disturbante che mette a disagio ma sono emozioni forti e giuste perché la scena è apparecchiata per smuovere e colpire. Il simpatico pupazzetto, gioco infantile e di conforto, giace abbandonato sulla fredda spiaggia, senza più padrone, senza più scopo, senza più essere destinato di attenzioni e di coccole.
La staticità del primo piano ferma il tempo in eterno e solo il mare e il cielo scandiscono gli eoni passati in questo piccolo psicodramma.
Infantile fanciullezza e fredda desolazione che si contendono la scena per emozionare. Pregevole Ciao

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- Fotografo della domenica
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JoK3R
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Iscritto: 31 Ago 2006
Messaggi: 1022
Località: Genova

MessaggioInviato: Lun 26 Ott, 2020 6:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Molto interessante... come dice Max abbastanza disturbante, il mosso su acqua e cielo da il giusto risalto alla bambola!
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Cesare
"Se si esclude dalle attività umane tutto quanto attiene al raggiungimento del profitto, rimarrà soltanto l'arte." Andrej Tarkovskij
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Enrico Lorenzetti
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Iscritto: 21 Feb 2009
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MessaggioInviato: Lun 26 Ott, 2020 6:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

complimenti un piacere la visione Ciao
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fmongili
staff foto


Iscritto: 14 Feb 2018
Messaggi: 7856
Località: Pisa

MessaggioInviato: Lun 26 Ott, 2020 7:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il mio sguardo vaga alla ricerca della piccola che ha perso il soggetto ed il mare proprio lì è messaggero di cattivi presagi ..... ottimo lavoro lo scatto

ciao Franco

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Franco
Sony Varie … !
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rrrrossella
moderatore


Iscritto: 14 Set 2011
Messaggi: 10418
Località: Roma

MessaggioInviato: Lun 26 Ott, 2020 8:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Un’immagine che fa pensare e si presta a molte letture… la contrapposizione tra il pupazzo nitido sulla spiaggia deserta e il mare che il tempo lungo rende inquietante, quasi spettrale…
Un buon lavoro.

Ciao! Ciao
Rossella
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carcat
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Iscritto: 03 Dic 2013
Messaggi: 8340
Località: Como

MessaggioInviato: Mar 27 Ott, 2020 8:46 am    Oggetto: Rispondi con citazione

interessante!
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Carlo
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essedi
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Iscritto: 28 Nov 2013
Messaggi: 29041

MessaggioInviato: Mar 27 Ott, 2020 8:53 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Bello e malinconico scatto,ottimo bn.
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Sergio Demitri https://www.flickr.com/photos/124946035@N02/
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pamar
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Iscritto: 03 Feb 2006
Messaggi: 1992
Località: Varese

MessaggioInviato: Mar 27 Ott, 2020 12:46 pm    Oggetto: Re: .. Rispondi con citazione

Forse l’ho già raccontato, non ricordo, probabile. Comunque lo faccio nuovamente…
Un mio conoscente, un fotografo/artista, mi ha sempre suggerito una prassi, secondo lui sempre valida, da adottare nel approcciarsi ad una fotografia. Lui sostiene che bisogna sforzarsi di vederla spogliata da tutti gli abiti che la ornano. Significa giudicarla in base agli elementi costituenti privati da ogni rivisitazione e valutare se essi hanno ragione di esistere o meno. Tradotto significa sforzarsi di immaginare, per esempio un paesaggio, senza tempi lunghi, saturazioni o desaturazioni, contrasti regolati, ecc., insomma senza tutti gli accorgimenti in fase di scatto/post produzione che “modificano” il look finale di un’immagine. A sua detta spesso tali accorgimenti “vestono” con abiti accattivanti qualcosa che di per sé accattivante non è. Oppure paiono apportare un plus ad un’immagine valida, ma in realtà, non apportano nulla rispetto all’originale. Per lui, in tal modo, è possibile tentare di capire quanto sia buona una fotografia e se, quanto aggiunto, apporti o meno miglioramenti o addirittura serva solo a mascherare una pochezza di base.
La fotografia presentata da “oltre n” secondo me ben si presta a tale metro di giudizio. Per prima cosa affermo che (secondo il mio parere) si tratta di un’immagine capace di racchiudere un profondo significato che va oltre il semplice paesaggio illustrato e, credo che tutti siano d’accordo, il tutto ha il suo fulcro nel pupazzetto che giace sulla sabbia. Da esso sgorgano una serie di pensieri e riflessioni personali, dettate dall’io del fruitore. Pensieri comunque molto forti. A tutto, alla forza dell’immagine, fa da sfondo un’ambientazione azzeccata e capace di rafforzare il senso dell’immagine. Servono gli accorgimenti adottati? A mio parere si; non sono abbellimenti sterili ma strumenti che apportano connotati fondamentali alla riuscita della fotografia. Il B&N, i tempi lunghi hanno un senso, immaginando la fotografia priva di tali caratteristiche ne emerge una copia priva di carattere, fondamentale per veicolare e sostenere il messaggio in modo proficuo. Non “vesti inutili” ma elementi capaci di apportare e veicolare il messaggio espresso dall’immagine.

Marco

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Marco
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oltre n
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Iscritto: 03 Giu 2019
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MessaggioInviato: Mar 27 Ott, 2020 6:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie tutti per commenti e visite. Ciaoi
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oltre n
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Iscritto: 03 Giu 2019
Messaggi: 2065

MessaggioInviato: Mar 27 Ott, 2020 6:20 pm    Oggetto: Re: .. Rispondi con citazione

pamar ha scritto:
Forse l’ho già raccontato, non ricordo, probabile. Comunque lo faccio nuovamente…
Un mio conoscente, un fotografo/artista, mi ha sempre suggerito una prassi, secondo lui sempre valida, da adottare nel approcciarsi ad una fotografia. Lui sostiene che bisogna sforzarsi di vederla spogliata da tutti gli abiti che la ornano. Significa giudicarla in base agli elementi costituenti privati da ogni rivisitazione e valutare se essi hanno ragione di esistere o meno. Tradotto significa sforzarsi di immaginare, per esempio un paesaggio, senza tempi lunghi, saturazioni o desaturazioni, contrasti regolati, ecc., insomma senza tutti gli accorgimenti in fase di scatto/post produzione che “modificano” il look finale di un’immagine. A sua detta spesso tali accorgimenti “vestono” con abiti accattivanti qualcosa che di per sé accattivante non è. Oppure paiono apportare un plus ad un’immagine valida, ma in realtà, non apportano nulla rispetto all’originale. Per lui, in tal modo, è possibile tentare di capire quanto sia buona una fotografia e se, quanto aggiunto, apporti o meno miglioramenti o addirittura serva solo a mascherare una pochezza di base.

Marco

Ti ringrazio per l' attento ed accurato commento. Mi ha fatto molto piacere leggerlo
Poichè la semiotica del visibile non è una disciplina assolutistica, mi piace conoscere le varie tipologie di lettura delle immagini e, di conseguenza, invio l' originale raw Quando esco per fotografare, non porto quasi mai il cavalletto e,ovviamente, non uso ne filtri nd ne tempi lunghi. Per il movimento del mare, ho utilizzato il filtro “effetto movimento” ed il filtro “controllo sfocatura”. Ciao



coniglietto-mare--raw.jpg
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coniglietto-mare--raw.jpg


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Anna Marogna
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Iscritto: 30 Mgg 2017
Messaggi: 2725
Località: Udine

MessaggioInviato: Mar 27 Ott, 2020 7:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Peter Rabbit dimenticato da un bimbo in una frettolosa fuga per il tempo che peggiora, il mare che forse lo prenderà con se per portarlo in altri lidi ...
Ciao Oltre n, spero non ti rincresca (ma ne son quasi sicura) se dico che preferisco l'originale. Era ,secondo me, già completa così .Così Naturale, così spontanea ,così narrante. Ed un mare perfetto, vero . Due foto diversissime ,valide ma nel raw mi ci riconosco immediatamente , in questa devo fare un esercizio di 'traduzione' ,passami il termine, che non riesco a comprendere appieno. è un mio limite forse, ed è solo per chiacchera fotografica
Ciao
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batstef
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Iscritto: 20 Set 2013
Messaggi: 6084
Località: Provincia di Alessandria

MessaggioInviato: Mar 27 Ott, 2020 8:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Nella tua elaborazione il mare assume un aspetto spettrale ed inquietante. Un mondo alieno. Complimenti Ciao
_________________
Stefano

Just because you're going forwards
Doesn't mean I'm going backwards
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Bruno Tortarolo
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Iscritto: 28 Mgg 2017
Messaggi: 5094
Località: Celle Ligure

MessaggioInviato: Mar 27 Ott, 2020 10:31 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao 'oltre', mi scuserai se sarò franco, trovo questa immagine come l'unione di due elementi che non quagliano, come l'acqua con l'olio, potrai ottenere un miscuglio ma non una soluzione.
Come l'amico di Marco anche io mi chiedo se ''...spesso tali accorgimenti “vestono” con abiti accattivanti qualcosa che di per sé accattivante non è...''
Questo per dire che anche io trovo l'originale ben più significativa, non penso di essere l'unico ad aver pensato ad una corrispondenza con il tragico fatto del bimbo Aylan. Il pupazzo sembra nuovo quindi neppure un rifiuto del mare il che accresce questo senso di diversità; di qua elementi concretissimi come la stessa sabbia ruvida e tattile, di là qualcosa di artificioso nel vero senso della parola e ci si domanda quale nesso abbia portato ad incontrare queste due realtà agli antipodi.
Poi probabilmente è un mio limite a comprendere ma la mia prima (e anche seconda) impressione mi hanno suggerito questa valutazione, mi spiace, controcorrente.
Ciao
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pamar
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Iscritto: 03 Feb 2006
Messaggi: 1992
Località: Varese

MessaggioInviato: Mer 28 Ott, 2020 12:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sono contento per questo scambio di vedute ed opinioni che, sebbene non concordi, sono tutte fatte con argomentazioni ragionate e chiaramente esposte. Mi voglia scusare l’autore dello scatto se mi dilungo sull’argomento. Trovo che ne valga la pena.
Premessa penso importante: io personalmente valuto la cosa indipendentemente dal come è stato ottenuto l’effetto vellutato. Tempi lunghi in fase di scatto o lavoro di post produzione. il risultato in pp lo reputo fatto bene e non porta ad un risultato palesemente irreale. Ragion per cui penso si debba puntare a valutare unicamente il guadagno o la perdita in termini estetici o concettuali del’operazione.
La teoria del mio conoscente circa il “vestire” una fotografia e la valutazione se si ha un guadagno oppure un voler mascherare una certa pochezza penso ci veda tutti concordi (spero…).
La fotografia di oltre n, con il mare reso vellutato, è visto da taluni come un guadagno rispetto all’originale, da altri come un qualcosa da evitare e che sminuisce l’originale.
Partendo dal dato oggettivo che la fotografia originale è molto buona, almeno a mio avviso, si tratta di capire perché il “mare vellutato” vs il “mare normale” sia un fattore di improvement o meno.
per taluni lo è per altri no. Nel campo delle valutazioni basate sull’aspetto estetico di un’opera penso che (fortunatamente) si possa esprimere il proprio personale punto di vista senza il rischio di venire tacciati di errore…salvo casi eclatanti, chiaramente. Non si tratta di qualcosa di puramente quantitativo e non c’è un giusto ed uno sbagliato incontestabile. inoltre, la resa del mare nella fotografia (come esposto da alcuni) porta diretta ad un discorso che sfocia nel concettuale partendo da un elemento puramente formale/estetico. ne consegue che vi è, ancora maggiore, una buona libertà interpretativa. Da taluni il mare velato è visto come un’antitesi alla concretezza del pupazzo e del suo essere sulla riva; da altri il “mare normale” pare essere meno forzato e non richiede una traduzione che può essere vista come innaturale e non immediata (giusto ?).
Quindi ? Non sono in grado di rispondere. Probabilmente non ne ho le capacità. Di quanto sono sicuro è che il confronto è una palestra e fonte di scambio di vedute costruttive per tutti. Bello.

Marco

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Marco
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Iscritto: 03 Giu 2019
Messaggi: 2065

MessaggioInviato: Mer 28 Ott, 2020 5:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Anna Marogna ha scritto:
Peter Rabbit dimenticato da un bimbo in una frettolosa fuga per il tempo che peggiora, il mare che forse lo prenderà con se per portarlo in altri lidi ...
Ciao Oltre n, spero non ti rincresca (ma ne son quasi sicura) se dico che preferisco l'originale. Era ,secondo me, già completa così .Così Naturale, così spontanea ,così narrante. Ed un mare perfetto, vero . Due foto diversissime ,valide ma nel raw mi ci riconosco immediatamente , in questa devo fare un esercizio di 'traduzione' ,passami il termine, che non riesco a comprendere appieno. è un mio limite forse, ed è solo per chiacchera fotografica
Ciao


Una ,lettura non drammatica, in sintonia con l' immagine raw . Dimenticarla e passare alla lettura di quella in bn, non è molto semplice. Non è un limite, ma una preferenza di immagine

batstef ha scritto:
Nella tua elaborazione il mare assume un aspetto spettrale ed inquietante. Un mondo alieno. Complimenti Ciao

Mi fa piacere il tuo apprezzamento

Bruno Tortarolo ha scritto:
Ciao 'oltre', mi scuserai se sarò franco, trovo questa immagine come l'unione di due elementi che non quagliano, come l'acqua con l'olio, potrai ottenere un miscuglio ma non una soluzione.
Come l'amico di Marco anche io mi chiedo se ''...spesso tali accorgimenti “vestono” con abiti accattivanti qualcosa che di per sé accattivante non è...''
Questo per dire che anche io trovo l'originale ben più significativa, non penso di essere l'unico ad aver pensato ad una corrispondenza con il tragico fatto del bimbo Aylan. Il pupazzo sembra nuovo quindi neppure un rifiuto del mare il che accresce questo senso di diversità; di qua elementi concretissimi come la stessa sabbia ruvida e tattile, di là qualcosa di artificioso nel vero senso della parola e ci si domanda quale nesso abbia portato ad incontrare queste due realtà agli antipodi.
Poi probabilmente è un mio limite a comprendere ma la mia prima (e anche seconda) impressione mi hanno suggerito questa valutazione, mi spiace, controcorrente.
Ciao


Parli di immiscibilità acqua ed olio ......ma tra le due fasi liquide c'è l' interfase, zona tridimensionale (reale), in cui sono contenute molecole di acqua e di olio che permette il passaggio di molecole da una fase all' altra , generando un equilibrio dinamico tra le due fasi. La creatività può essere considerata come una interfase a livello mentale, libera da assunti dogmatici, in cui possono coesistere due o più elementi che gli assunti danno per inconciliabili e senza “nesso. In questo modo si baipassa il dualismo ed il “nesso”, si ha evoluzione fotografica, in cui la” fantasia creativa” può spaziare con maggiore libertà nel “fare” fotografia

pamar ha scritto:
Sono contento per questo scambio di vedute ed opinioni che, sebbene non concordi, sono tutte fatte con argomentazioni ragionate e chiaramente esposte. Mi voglia scusare l’autore dello scatto se mi dilungo sull’argomento. Trovo che ne valga la pena.
Premessa penso importante: io personalmente valuto la cosa indipendentemente dal come è stato ottenuto l’effetto vellutato. Tempi lunghi in fase di scatto o lavoro di post produzione. il risultato in pp lo reputo fatto bene e non porta ad un risultato palesemente irreale. Ragion per cui penso si debba puntare a valutare unicamente il guadagno o la perdita in termini estetici o concettuali del’operazione.
La teoria del mio conoscente circa il “vestire” una fotografia e la valutazione se si ha un guadagno oppure un voler mascherare una certa pochezza penso ci veda tutti concordi (spero…).
La fotografia di oltre n, con il mare reso vellutato, è visto da taluni come un guadagno rispetto all’originale, da altri come un qualcosa da evitare e che sminuisce l’originale.
Partendo dal dato oggettivo che la fotografia originale è molto buona, almeno a mio avviso, si tratta di capire perché il “mare vellutato” vs il “mare normale” sia un fattore di improvement o meno.
per taluni lo è per altri no. Nel campo delle valutazioni basate sull’aspetto estetico di un’opera penso che (fortunatamente) si possa esprimere il proprio personale punto di vista senza il rischio di venire tacciati di errore…salvo casi eclatanti, chiaramente. Non si tratta di qualcosa di puramente quantitativo e non c’è un giusto ed uno sbagliato incontestabile. inoltre, la resa del mare nella fotografia (come esposto da alcuni) porta diretta ad un discorso che sfocia nel concettuale partendo da un elemento puramente formale/estetico. ne consegue che vi è, ancora maggiore, una buona libertà interpretativa. Da taluni il mare velato è visto come un’antitesi alla concretezza del pupazzo e del suo essere sulla riva; da altri il “mare normale” pare essere meno forzato e non richiede una traduzione che può essere vista come innaturale e non immediata (giusto ?).
Quindi ? Non sono in grado di rispondere. Probabilmente non ne ho le capacità. Di quanto sono sicuro è che il confronto è una palestra e fonte di scambio di vedute costruttive per tutti. Bello.

Marco


Grande!!!!! E' attraverso il dialogo ( il confronto spesso diventa uno scontro tra benpensanti ) che si ha evoluzione fotografica , accettando nuove modalità senza preconcetti e pregiudizi, senza rimanere legati a schemi fotografici tradizionalisti e consolidati . Per la lettura , come hai scritto, non c'è un codice semiotico che valga per tutti. Una cosa sarebbe interessante, dialogare sulle modalità di lettura relativa alla immagini.
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