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Nei vicoli del villaggio
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Nei vicoli del villaggio
di Tropico
Dom 02 Apr, 2017 11:21 pm
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Tropico
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MessaggioInviato: Dom 02 Apr, 2017 11:27 pm    Oggetto: Nei vicoli del villaggio Rispondi con citazione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti. Dedicato a Fabio anche se è tutto maledettamente a colori.... Very Happy
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Clara Ravaglia
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MessaggioInviato: Lun 03 Apr, 2017 12:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Davvero un bel vedere, un piacevole scorrere fra gli scenari di questa raccolta. Ci si addentra nei vicoli, ma con un occhio di riguardo alla vita familiare e domestica che subito fuori dagli usci scorre con semplicità.
Una attenzione non turistica, da chi con pazienza e tempo si approccia a questa vita. Una serie che per me va in crescendo, partendo con la festa delle tinte più vivide delle vernici: fucsia e verde acido, giallo arancio e blu ocean delle case, per poi passare ai pezzi per me forti dei ritratti di strada, con un protagonismo forte di giovani figure ( direi che quello non è un paese per vecchi....) , con le mamme e i ragazzini che giocano fra loro e con ciò che la via loro mette a diposizone. E qui allora 11-13-14-15-16; e a chiudere con una foto tua già nota, e che unisce raffinatezza di compo con semplicità di soggetti. Carinissima la 17, in cui una doppia coppia si fronteggia: due cicli abbracciati, e micio di casa e pennuto da cortile, che si sogguardano quietamente.
Mi piace molto.

Ciao
Clara Smile

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Clara Ravaglia
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essedi
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MessaggioInviato: Lun 03 Apr, 2017 12:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Bellissimo reportage ricco di colori e umanità.Stupenda la foto dei bambini che giocano sui sacchi.Complimenti e preferito. Ciao
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Sergio Demitri https://www.flickr.com/photos/124946035@N02/
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Daniela Loconte
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MessaggioInviato: Lun 03 Apr, 2017 12:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Che ME RA VI GLIA!!!!
Bellissime tutte. Piene di colori, piene di VITA!!!!

Bravo Tropico. Tu e il tuo strumento in perfetta sintonia anzi, azzarderei simbiosi! Very Happy Ciao

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Daniela
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nerofumo
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MessaggioInviato: Lun 03 Apr, 2017 6:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

A prima vista direi che hai cambiato telefono, mi sembrano tutte molto più sature nei colori e dense nei dettagli. Detto questo, continuo a chiedermi da mesi in che angolo di mondo vivi e come vivi, di certo come ti dissi già una volta, sei diventato oramai parte di loro, sei entrato nel tessuto sociale talmente in profondità che oramai non si accorgono più di te neanche i gatti e i tacchini. Quello che salta subito agli occhi infatti è l'estrema disponibilità alla ripresa di questa gente che sembra ormai aver digerito da tempo la tua presenza. Saranno anche doti relazionali le tue ma di certo la vita diversa da quella di un turista aiuta moltissimo. Sono tutte un tripudio di colori ma i bambini sui sacchi sono per me la cosa più bella che hai fatto.
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Non mi prenderete mai.
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Tropico
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Iscritto: 04 Dic 2014
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MessaggioInviato: Lun 03 Apr, 2017 6:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Clara Ravaglia ha scritto:
Davvero un bel vedere, un piacevole scorrere fra gli scenari di questa raccolta. Ci si addentra nei vicoli, ma con un occhio di riguardo alla vita familiare e domestica che subito fuori dagli usci scorre con semplicità.
Una attenzione non turistica, da chi con pazienza e tempo si approccia a questa vita. Una serie che per me va in crescendo, partendo con la festa delle tinte più vivide delle vernici: fucsia e verde acido, giallo arancio e blu ocean delle case, per poi passare ai pezzi per me forti dei ritratti di strada, con un protagonismo forte di giovani figure ( direi che quello non è un paese per vecchi....) , con le mamme e i ragazzini che giocano fra loro e con ciò che la via loro mette a diposizone. E qui allora 11-13-14-15-16; e a chiudere con una foto tua già nota, e che unisce raffinatezza di compo con semplicità di soggetti. Carinissima la 17, in cui una doppia coppia si fronteggia: due cicli abbracciati, e micio di casa e pennuto da cortile, che si sogguardano quietamente.
Mi piace molto.

Ciao
Clara Smile

Beh sai, chi mi taccia di fotografare turisticamente lo fa in genere su immagini più "classiche" ma non li vedo mai commentare situazioni tipo queste, eppure, lo dico senza polemica, mi piacerebbe che intervenissero in quanto se mi dimostrassero con la loro critica che queste sono foto turistiche li ringrazierei pure. Si si
Detto questo ti ringrazio di cuore per aver come al solito sviscerato, giustamente hai notato che non è un paese da vecchi, prolificano abbastanza, pure troppo in certi casi. Very Happy Wink

essedi ha scritto:
Bellissimo reportage ricco di colori e umanità.Stupenda la foto dei bambini che giocano sui sacchi.Complimenti e preferito. Ciao

Grazie di cuore anche a te per la preferenza. Ok!

Daniela Loconte ha scritto:
Che ME RA VI GLIA!!!!
Bellissime tutte. Piene di colori, piene di VITA!!!!

Bravo Tropico. Tu e il tuo strumento in perfetta sintonia anzi, azzarderei simbiosi! Very Happy Ciao

Già simbiosi e guai a chi me lo tocca! Very Happy
Grazie di cuore per aver sottolineato i colori ma soprattutto la vita che esprimono, era il mio obiettivo... Wink

nerofumo ha scritto:
A prima vista direi che hai cambiato telefono, mi sembrano tutte molto più sature nei colori e dense nei dettagli. Detto questo, continuo a chiedermi da mesi in che angolo di mondo vivi e come vivi, di certo come ti dissi già una volta, sei diventato oramai parte di loro, sei entrato nel tessuto sociale talmente in profondità che oramai non si accorgono più di te neanche i gatti e i tacchini. Quello che salta subito agli occhi infatti è l'estrema disponibilità alla ripresa di questa gente che sembra ormai aver digerito da tempo la tua presenza. Saranno anche doti relazionali le tue ma di certo la vita diversa da quella di un turista aiuta moltissimo. Sono tutte un tripudio di colori ma i bambini sui sacchi sono per me la cosa più bella che hai fatto.

Mi fa piacere intanto che tu abbia notato un miglioramento tecnico, sto affinando le tecniche di postproduzione sempre più e questo testimonia che spesso le critiche che ricevevo erano dovute a quello e non al cellulare in sè che se c'è luce si comporta molto bene.
Però i colori non sono saturi, l'ho detto più volte, lavoro localmente molto ora soprattutto sulla luminosità anche dei singoli colori, talvolta faccio un leggero tone mapping se necessario e utilizzo meglio regolazioni tipo chiarezza e nitidezza spesso accompagnandole con riduzione di contrasto, piccola cosa che ho imparato ultimamente, in pratica aumento il contrasto da una parte con chiarezza e nitidezza per poi ridurlo col controllo contrasto. Il risultato è che vengono da una parte molto più nitide ma nello stesso tempo si riducono i danni collaterali nell'usare la nitidezza e la chiarezza.
Lieto ti siano piaciuti i colori e quella dei bambini coi sacchi, lieto che per l'ennesima volta mi reputi inserito bene nel contesto sociale, un tantino meno lieto che ultimamente non mi dici nulla sui reportage e su come li ho realizzati paisà... Wink
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Emanuela53
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MessaggioInviato: Lun 03 Apr, 2017 7:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Complimenti per il bellissimo reportage. Anche a me hanno attirato la varietà di colori !! Prenderei subito l'aereo....anzi con la fantasia mi ci hai già portato tu. Ciao
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Tropico
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MessaggioInviato: Lun 03 Apr, 2017 7:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Emanuela53 ha scritto:
Complimenti per il bellissimo reportage. Anche a me hanno attirato la varietà di colori !! Prenderei subito l'aereo....anzi con la fantasia mi ci hai già portato tu. Ciao

Beh ti ringrazio vivamente, averti fatto viaggiare con la fantasia per me è un complimento che apprezzo tantissimo, davvero! Ok!

P.S. precisazione per nerofumo:
Come sai bene ho pubblicato parecchi reportage e soprattutto i primi son stati aspramente criticati, spesso a ragione perchè contenevano una serie di errori tecnici e non solo. Mi avete (soprattutto voi della sezione) fatto presente che spesso mettevo troppe foto, troppe ripetizioni, formato non uniforme e qualità tecnica spesso carente. Altrettanto spesso mi si è criticato il non entrare dentro al racconto. Ora siccome mi son servite quelle critiche e vi ringrazio, vorrei capire se negli ultimi avete notato miglioramenti. Sulla parte tecnica abbiamo detto e quelli son evidenti, sul formato non son disposto a sacrificare le immagini con tagli che le penalizzerebbero, d'altronde non credo che vi sia altra soluzione.
Detto questo sulla parte tecnica però mi interessa maggiormente il resto, ho ridotto il numero di foto, ho cercato di eliminare il più possibile le ripetizioni ma soprattutto ho cercato di raccontare qualcosa con un filo logico che poi credo sia la cosa principale. Ecco perchè mi interessava sapere di più su questi aspetti....thanks! Wink
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opisso
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MessaggioInviato: Mar 04 Apr, 2017 9:07 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Belle complimenti.
Singolarmente si apprezzano più o meno tutte.
E nell'insieme hanno anche una loro struttura.
Detto questo se "devo" trovare die difetti... forse "l'uniformità" è ulteriormente perfettibile.
Sia per il formato che per lo stile che va dalle prime più "formali" ad altre più "streettarole" (es la 13).
Comunque ripeto nel complesso molto buone Ok!

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nerofumo
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MessaggioInviato: Mar 04 Apr, 2017 10:28 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
lieto che per l'ennesima volta mi reputi inserito bene nel contesto sociale, un tantino meno lieto che ultimamente non mi dici nulla sui reportage e su come li ho realizzati paisà... Wink


Pensavo si fosse capito, i tuoi reportage sono di solito composti da foto realizzate in maniera informale, io ti immagino come uno che passeggia fumando (non approfondiamo cosa) e che riprende in maniera innocente e poco "sgamata" tutto quello che si vede intorno. Non c'è uno specifico argomento, un approfondimento di qualcosa, nè tantomeno un linguaggio comunicativo forbito, le tue sono foto in cui compaiono in egual misura vita, natura, gioia e dolori, ricchezza e povertà, tu non eserciti nessun filtro in quello che riprendi e mentre da un verso tutto ciò potrebbe rendere impersonale il tutto, nello stesso tempo ti rende un testimone per definizione.

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Antonio Mercadante
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MessaggioInviato: Mar 04 Apr, 2017 10:35 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Le scene riprese sono molto affascinanti, gli scatti conservano un buon livello medio, alcuni validi anche singolarmente. I miei preferiti 10, 14 e 16. Come chi mi ha preceduto, direi che la parte migliorabbile potrebbe essere l' omogenità dei formati e dei contenuti dove in alcuni casi si va in direzione decisamente street mentr in altri casi vince un certo rigore descrittivo . In definitiva un lavoro interessante. (tutto ovviamente secondo il mio parere). Un caro saluto Ciao
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Tropico
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Iscritto: 04 Dic 2014
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MessaggioInviato: Mar 04 Apr, 2017 1:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

opisso ha scritto:
Belle complimenti.
Singolarmente si apprezzano più o meno tutte.
E nell'insieme hanno anche una loro struttura.
Detto questo se "devo" trovare die difetti... forse "l'uniformità" è ulteriormente perfettibile.
Sia per il formato che per lo stile che va dalle prime più "formali" ad altre più "streettarole" (es la 13).
Comunque ripeto nel complesso molto buone Ok!

Sul formato ho già detto opy, purtroppo non voglio sacrificare il taglio delle immagini per non far perdere forza alle singole. Sullo stile rispondo dopo. Grazie mille comunque per l'apprezzamento caro... Wink

pinolo ha scritto:
Le scene riprese sono molto affascinanti, gli scatti conservano un buon livello medio, alcuni validi anche singolarmente. I miei preferiti 10, 14 e 16. Come chi mi ha preceduto, direi che la parte migliorabbile potrebbe essere l' omogenità dei formati e dei contenuti dove in alcuni casi si va in direzione decisamente street mentr in altri casi vince un certo rigore descrittivo . In definitiva un lavoro interessante. (tutto ovviamente secondo il mio parere). Un caro saluto Ciao

Ti ringrazio molto Antonio, le mie preferite sono le stesse tue. Sul resto rispondo al prossimo quote. Wink

nerofumo ha scritto:
Pensavo si fosse capito, i tuoi reportage sono di solito composti da foto realizzate in maniera informale, io ti immagino come uno che passeggia fumando (non approfondiamo cosa) e che riprende in maniera innocente e poco "sgamata" tutto quello che si vede intorno. Non c'è uno specifico argomento, un approfondimento di qualcosa, nè tantomeno un linguaggio comunicativo forbito, le tue sono foto in cui compaiono in egual misura vita, natura, gioia e dolori, ricchezza e povertà, tu non eserciti nessun filtro in quello che riprendi e mentre da un verso tutto ciò potrebbe rendere impersonale il tutto, nello stesso tempo ti rende un testimone per definizione.

Beh non si era capito, almeno io non avevo capito, ora è più chiaro.
Dunque il limite sarebbe il non approfondire e il linguaggio non forbito oltre a non essere personale lo stile. Ovviamente stiamo parlando di reportage, ragiono su quello, non voglio pensare che sia rivolto alle mie foto in maniera totale il tuo pensiero.
Dunque facendo un parallelo col cinema esistono registi come Spielberg che affrontano tematiche molto diverse tra loro e con stili pure quelli diversi, altri che sono molto più personali. Ma si può dire che per questo Spielberg non sia un grande? Non credo.
Ora nel mio piccolo io fotografo tutto, questo è indubbio, chiaramente con delle preferenze, ad esempio le figure umane tendo a contestualizzarle molto al punto di riprenderle quasi mai a livelli ritrattistico (e questo ed altri potrebbero essere comunque caratteri personali). Perchè come Spielberg mi interessa un pò tutto e questo non credo sia un limite, ovvio che chi fotografa solo stuzzicadenti in bianco e nero è più facilmente identificabile, non so se mi spiego. Very Happy
Andando nello specifico qui (ma il discorso vale per almeno alcuni altri recenti miei reportage) avevo un soggetto ben chiaro, i vicoli del villaggio, quindi direi un tema abbastanza specifico. Ovviamente so bene che il tema per quanto specifico e interessante non qualifica da sè un reportage ma la cosa importante è il COME viene affrontato.
Qui abbiamo delle panoramiche all'inizio per identificare il soggetto per poi entrare nella vita del vicolo, abbiamo un pò di tutto dalla donna che cucina a quella che passa con il sidecar col bimbo affianco per concludere con androni animati da animali da cortile e particolari vari.
Cosa avrei dovuto fare per renderlo più personale e/o più approfondito? Mettermi col sacco a pelo e vivere lì qualche giorno? LOL
Certo sarebbe la soluzione ideale però sai paisà, io son molto istintivo; parto comunque da un'idea ma poi mi lascio guidare dall'occhio che a forza di esercitarlo credo migliori col tempo, come tutte le cose che richiedono esercizio peraltro. Credo poco al progetto pensato e realizzato scientificamente se non altro perchè fotografia non è scienza o quantomeno non solo e principalmente scienza. C'è la sensibilità umana a monte che è quella che conta alla fine. Fotografare ricchezza da contrapporre alla povertà, per citare un tuo passo infine, è il modo migliore per far capire cosa sia la ricchezza ma soprattutto la povertà e la relazione tra le due cose, non so se mi spiego...grazie mille per lo scambio proficuo, era quello che speravo avvenisse... Wink
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opisso
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MessaggioInviato: Mar 04 Apr, 2017 3:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tropico ha scritto:
Dunque facendo un parallelo col cinema esistono registi come Spielberg che affrontano tematiche molto diverse tra loro e con stili pure quelli diversi, altri che sono molto più personali. Ma si può dire che per questo Spielberg non sia un grande? Non credo.


Su questo siamo più o meno d'accordo. Ma se "paragono" un film di Spielberg al tuo reportage...
Ok in alcuni film Spielberg mischia storia, avventura, fantascienza, suspense, comicità. Se fatto con "criterio" non ci vedo nulla di male.
Ma sei il film dopo 10 minuti di proiezione inizia a cambiare formato o, facendo un paragone che ha un corrispettivo cinematografico in Schindler's List, nel secondo tempo passa da colori a bn...
Magari qualche spettatore potrebbe trovarlo bizzarro o dare fastidio.

Cioè la critica che ti faceva nerofumo era più sulla "sceneggiatura".
La mia più sulla "regia". Sapiente ma un po' "bipolare".

Solo per puntualizzare. Il lavoro, ripeto, nel complesso mi piace.

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Mario Zacchi
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MessaggioInviato: Mar 04 Apr, 2017 4:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il paragone con Spilberg mi ha messo il buonumore Smile

Adesso sono serio e ti dico cosa penso (da schiappa). A parte quel che già ha detto Nerofumo, la cosa che a me salta all' occhio è che questa serie di foto è quasi tutta o pressoché quasi tutta frontale. Riprendere di fronte è istintivo perché è il modo più semplice per governare il caos della realtà e imbrigliarlo in maniera accettabile nel taglio che ne operi che è poi la fotografia. Proprio perché è istintivo si ritrova frequentemente in chi non sa ancora come se ne esce (come me per esempio) e non in chi è di un'altra che gestisce invece più sapientemente questo aspetto.

A meno che tu non abbia fatto una serie di foto sulle facciate, le porte, le finestre, le cancellate tipo quelle cose che poi ritrovi nelle sale d' attesa dell' estetista e nelle tavole calde, se inanelli una serie scatti sempre costantemente presi così “sei a rischio” di apparire ... poco sgamato. Che io (Nerofumo non so) traduco in: diventare poco interessante.

In queste foto c' è poi una luce perlopiù uniformemente diffusa (tranne in apertura dove va meglio ma senza entusiasmare). Al massimo si vede qualche lama che pare però caduta in maniera del tutto accidentale. La luce diffusa è sicuramente facile da fotografare perché non crea grandi problemi; ma per contro, tante volte non conferisce quel minimo sindacale di phatos che si chiede ad una foto là dove una luce migliore lo farebbe.

Se guardi anche solo le foto ultimamente pubblicate da Claudia Costantino (che mi è rimasta in mente per questo motivo) capisci che voglio dire. Ci sono foto migliori e foto meno migliori, diciamo così, ma anche nel secondo caso la luce è sempre di una certa consistenza e tiene in piedi anche queste ultime. Renditi conto che una foto non è la realtà: è un oggetto da guardare che ha una sua esistenza autonoma e come tale deve in qualche modo essere interessante per com’ è e non per com’ è la realtà che hai usato per produrre la foto stessa che quella realtà raffigura (Spilelperg docet).

In sintesi, se se ne sono guardate un po’ di foto (in generale) e non si vuole essere condiscendenti verso il fatto che con il colore di questi luoghi, con la loro, per noi, atipicità, con i volti sorridenti di chi sembra essersi fatto fotografare volentieri, con le situazioni o commoventi o suggestive o ... ecc. possono passare in secondo piano le debolezze dell’ approccio fotografico, a rigore penso si debba dirlo, esattamente come si dice del rumore, dei livelli, della nitidezza, ecc.

PS: non ho usato il termine turistico: merito un premio. Mandrillo

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Belle foto. O perlomeno belle idee ->
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Tropico
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MessaggioInviato: Mar 04 Apr, 2017 4:33 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

opisso ha scritto:
Su questo siamo più o meno d'accordo. Ma se "paragono" un film di Spielberg al tuo reportage...
Ok in alcuni film Spielberg mischia storia, avventura, fantascienza, suspense, comicità. Se fatto con "criterio" non ci vedo nulla di male.
Ma sei il film dopo 10 minuti di proiezione inizia a cambiare formato o, facendo un paragone che ha un corrispettivo cinematografico in Schindler's List, nel secondo tempo passa da colori a bn...
Magari qualche spettatore potrebbe trovarlo bizzarro o dare fastidio.

Cioè la critica che ti faceva nerofumo era più sulla "sceneggiatura".
La mia più sulla "regia". Sapiente ma un po' "bipolare".

Solo per puntualizzare. Il lavoro, ripeto, nel complesso mi piace.

E io ti ringrazio nuovamente per l'apprezzamento ma mi interessa molto il discorso che sta venendo fuori, serve tra l'altro a capire come si dovrebbe costruire un reportage, i criteri a leggere vari commenti non sembrerebbero sempre univoci o meglio in alcuni casi vedo che alcune "regole" vengono applicate alla lettera in altri meno, c'è un celebre reportage sul Giappone qui sul forum composto di foto alcune molto belle ma che non hanno un filo logico tranne che essere state scattate nella stessa nazione eppure è stato esaltato da molti commentatori, solo per fare un esempio ma ne potrei fare altri. E' stato osannato bada bene non per le belle foto che pure vi sono ma come reportage nonostante l'autore avesse onestamente riconosciuto, alla fine dopo un unico commento critico, che c'era poco filo logico e non lo considerava lui stesso nemmeno un reportage, pensa te! Very Happy
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=652024&postdays=0&postorder=asc&start=20
Ora tu capisci che se uno osanna quel non-reportage e poi mi critica il mio per quello che riguarda il senso "reportagistico" io rimango come minimo perplesso e questo aldilà se piace o meno, non è questo il punto.
Sulla regia che dirti, anche qui spesso leggo plausi a chi alterna, magari sapientemente per carità, ambienti con personaggi ed io ho fatto altrettanto.
Quindi comprendo poco questa critica (magari è un mio limite) perchè se l'intenzione era mostrare i vicoli con i suoi personaggi quello che ho presentato è esattamente questo, magari l'ho fatto male ma allora mi si dovrebbe dire perchè è stato fatto male, entrare nello specifico insomma. Pensa che in altri reportage che ho fatto c'era molta meno componente umana o street e sono stato criticato per quello, insomma decidetevi, se alterno è bipolare, se non alterno non vado a fondo dell'umanità dei luoghi. LOL
P.S. comunque vi sono esempi anche nel cinema di diversi formati adottati nello stesso film, questo è uno: Wink
http://www.mymovies.it/film/2015/mountainsmaydepart/
Grazie caro, mi mancavano i tuoi interventi articolati per me sempre spunto di riflessioni a prescindere se siamo o meno d'accordo... Smile
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MessaggioInviato: Mar 04 Apr, 2017 5:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:
Il paragone con Spilberg mi ha messo il buonumore Smile

Adesso sono serio e ti dico cosa penso (da schiappa). A parte quel che già ha detto Nerofumo, la cosa che a me salta all' occhio è che questa serie di foto è quasi tutta o pressoché quasi tutta frontale. Riprendere di fronte è istintivo perché è il modo più semplice per governare il caos della realtà e imbrigliarlo in maniera accettabile nel taglio che ne operi che è poi la fotografia. Proprio perché è istintivo si ritrova frequentemente in chi non sa ancora come se ne esce (come me per esempio) e non in chi è di un'altra che gestisce invece più sapientemente questo aspetto.

A meno che tu non abbia fatto una serie di foto sulle facciate, le porte, le finestre, le cancellate tipo quelle cose che poi ritrovi nelle sale d' attesa dell' estetista e nelle tavole calde, se inanelli una serie scatti sempre costantemente presi così “sei a rischio” di apparire ... poco sgamato. Che io (Nerofumo non so) traduco in: diventare poco interessante.

In queste foto c' è poi una luce perlopiù uniformemente diffusa (tranne in apertura dove va meglio ma senza entusiasmare). Al massimo si vede qualche lama che pare però caduta in maniera del tutto accidentale. La luce diffusa è sicuramente facile da fotografare perché non crea grandi problemi; ma per contro, tante volte non conferisce quel minimo sindacale di phatos che si chiede ad una foto là dove una luce migliore lo farebbe.

Se guardi anche solo le foto ultimamente pubblicate da Claudia Costantino (che mi è rimasta in mente per questo motivo) capisci che voglio dire. Ci sono foto migliori e foto meno migliori, diciamo così, ma anche nel secondo caso la luce è sempre di una certa consistenza e tiene in piedi anche queste ultime. Renditi conto che una foto non è la realtà: è un oggetto da guardare che ha una sua esistenza autonoma e come tale deve in qualche modo essere interessante per com’ è e non per com’ è la realtà che hai usato per produrre la foto stessa che quella realtà raffigura (Spilelperg docet).

In sintesi, se se ne sono guardate un po’ di foto (in generale) e non si vuole essere condiscendenti verso il fatto che con il colore di questi luoghi, con la loro, per noi, atipicità, con i volti sorridenti di chi sembra essersi fatto fotografare volentieri, con le situazioni o commoventi o suggestive o ... ecc. possono passare in secondo piano le debolezze dell’ approccio fotografico, a rigore penso si debba dirlo, esattamente come si dice del rumore, dei livelli, della nitidezza, ecc.

PS: non ho usato il termine turistico: merito un premio. Mandrillo

L'ho usato io il termine come richiamo per l'uccellino che alla fine è arrivato puntuale. LOL
Come con opisso anche tu mi sei mancato, in fondo cosa c'è di meglio che un sano confronto dialettico anche e soprattutto avendo posizioni addirittura antitetiche?
Sei entrato nel merito proprio come auspicavo poc'anzi rispondendo ad opy e di questo te ne sono infinitamente grato, sul serio.
Su quello che ha detto nerofumo ho risposto, la questione della ripresa frontale mi giunge nuova. Che intendi frontale? No perchè la maggior parte delle immagini che si vedono sono ripresa frontale, le tre donne che sorridono avrei dovuto riprenderle di spalle? Ma come, non sei tu quello che affermi che riprendere di spalle è tipico di chi ha poca dimestichezza nel rapporto con soggetti umani? Tue testuali parole:
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?p=5345517#5345517
Di lato così ci perdevamo i tre bei sorrisi sui quali non dici nulla peraltro? Ti sembrano banali? Non vedi che son tre sorrisi diversi in uno stesso colpo, cosa che alcuni hanno notato nel commentarmela da singola? Trovi la cosa usuale?
Non parlo poi delle foto che ti vedo commentare dove apprezzi inquadrature frontalissime, anche lì mi sfugge la coerenza ma magari avrai una spiegazione in merito, non linko in questo caso ma basta andare sui tuoi commenti per vedere. Anche qui abbiamo il solito discorso del criterio che però viene applicato con due pesi e due misure, magari a secondo dell'autore visto come la pensi in proposito, ricordo bene anche questi discorsi. Very Happy
Come avresti risolto tu il caos non inquadrando frontalmente? Dato che sei una schiappa mostrami almeno qualche esempio illustre almeno capisco.
E comunque non ho solo fatto foto di finestre che in quanto tali vanno inquadrate rigorosamente in maniera frontale, la prima non lo è, la seconda (nemmeno frontale, guarda caccio) meno che mai. La terza non è frontale, la 11 che te lo dico a fare? Ma pure la 13 non è frontale e direi e nemmeno la 15.
Sulla 16 che tutti finora hanno apprezzato nerofumo compreso che dici? Non andava inquadrata frontalmente? E' banale pure quella? Si vedono tutti i giorni foto di bimbi di un vicolo thailandese che giocano su sacchi di cemento colorati? Grat Grat Bada bene non sto mettendo in discussione il tuo criticare e non apprezzare i miei scatti, questo è assolutamente lecito, ci mancherebbe altro, sto solo mettendo in discussione certi tuoi criteri e anche come li applichi.
La luce poi. E' un'ottima luce, prima del tramonto, l'ideale per rendere bene certi soggetti e l'uniformità c'è solo in alcune immagini dove c'era già ombra completa tipo la 5, 6, 9, 15 per dire quelle più evidenti.
Ma in altre la luce non uniforme c'è eccome, la prima con belle ombre annesse, la 7 idem con patate, la 8 come sopra ma anche un pò nelle 11, 14, 16 e 17 dove le lame ovviamente le reputi accidentali perchè sono io, se era un fotografo che tu stimavi per la sua coerenza progettuale avresti detto che erano volute. Peccato che ci sono andato apposta in quell'ora proprio per avere quella luce che tra l'altro mi esaltava meglio le cromie. Che io sappia l'ora che precede il tramonto è l'ora migliore ma naturalmente tu troverai che questo è banale. Diabolico
Ridurre tutto ai bei colori e ai sorrisi mi sembra un pò troppo, c'è un bambino che piange d'altronde ma anche quello ti è stranamente sfuggito. Un altro che guarda assente mentre la madre lo accudisce. Nemmeno i bimbi sui sacchi son tutti sorridenti e nemmeno il gatto, se ingrandisci lo vedi benissimo. In conclusione se devi demolire i miei scatti, fallo almeno con più attenzione e con più coerenza critica perchè solo allora mi avrai reso un favore, sul serio, grazie per aver partecipato...
Wink
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Alfredo Caridi
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Iscritto: 14 Gen 2017
Messaggi: 294
Località: Genova

MessaggioInviato: Mar 04 Apr, 2017 8:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao Tropico.
Arrivare tardi su un tuo lavoro, e sempre un impegno di più...Leggere le discussioni precedenti, è come leggere un libro, ma nel tuo caso è necessario per non ripetere ciò che è stato già detto.
Ho visto il "reportage". Non ti nascondo alcune perplessità: perplessità che mi pare hanno avuto anche altri amici. La discussione, mi pare che abbia lasciato tutti sulle proprie posizioni anche perché tu sai difendere molto bene il tuo lavoro Mr. Green .
Le fotografie, a mio parere, prese singolarmente sono tutte eccellenti ( a parte la 6 e la 7 che per me sono completamente fuori).Le critiche fatte, mi sembrano dirette più sulla forma che sulla sostanza: luce, colore, punti di ripresa e formato. Tanto che anche tu chiedi esplicitamente un parere sul reportage e non sulle foto.
Questa, è la mia perplessità...Una serie, anche trattando lo stesso tema, può essere considerato un reportage? Credo che il dubbio lo abbia avuto anche tu.

Quando Mario ti dice che le foto sono quasi tutte frontali, ha centrato il problema senza saperlo chiarire. La sensazione di foto frontali viene dalla constatazione di una scena chiusa: ogni fotografia, è un quadro a se stante pur appartenendo a un tema ( i vicoli ). Ma i vicoli in se non dicono nulla se non vediamo una storia che si sviluppa nel contesto. Le tue foto, sono bellissime, ma nel reportage sono buone solo come sfondo. Quello che manca, è l'azione che può caratterizzare questi vicoli. Le poche foto con l'elemento umano sono poche e non hanno quella forza che si richiede a un racconto.

Non ho la vostra proprietà di linguaggio, ma spero che si sia capito il mio pensiero. Imbarazzato

A.
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Tropico
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Iscritto: 04 Dic 2014
Messaggi: 4530

MessaggioInviato: Mar 04 Apr, 2017 11:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Alfredo Caridi ha scritto:
Ciao Tropico.
Arrivare tardi su un tuo lavoro, e sempre un impegno di più...Leggere le discussioni precedenti, è come leggere un libro, ma nel tuo caso è necessario per non ripetere ciò che è stato già detto.
Ho visto il "reportage". Non ti nascondo alcune perplessità: perplessità che mi pare hanno avuto anche altri amici. La discussione, mi pare che abbia lasciato tutti sulle proprie posizioni anche perché tu sai difendere molto bene il tuo lavoro Mr. Green .
Le fotografie, a mio parere, prese singolarmente sono tutte eccellenti ( a parte la 6 e la 7 che per me sono completamente fuori).Le critiche fatte, mi sembrano dirette più sulla forma che sulla sostanza: luce, colore, punti di ripresa e formato. Tanto che anche tu chiedi esplicitamente un parere sul reportage e non sulle foto.
Questa, è la mia perplessità...Una serie, anche trattando lo stesso tema, può essere considerato un reportage? Credo che il dubbio lo abbia avuto anche tu.

Quando Mario ti dice che le foto sono quasi tutte frontali, ha centrato il problema senza saperlo chiarire. La sensazione di foto frontali viene dalla constatazione di una scena chiusa: ogni fotografia, è un quadro a se stante pur appartenendo a un tema ( i vicoli ). Ma i vicoli in se non dicono nulla se non vediamo una storia che si sviluppa nel contesto. Le tue foto, sono bellissime, ma nel reportage sono buone solo come sfondo. Quello che manca, è l'azione che può caratterizzare questi vicoli. Le poche foto con l'elemento umano sono poche e non hanno quella forza che si richiede a un racconto.

Non ho la vostra proprietà di linguaggio, ma spero che si sia capito il mio pensiero. Imbarazzato

A.

Very Happy
Ti ho costretto alla lettura del lungo papiro ma spero non ti sia annoiato. Vedi Alfredo io accetto le critiche e anzi ne cerco come hai giustamente osservato anche tu riferendoti ad alcuni miei passaggi precedenti. Però c'è critica e critica e aggiungo critico e critico esattamente come c'è fotografo e fotografo o attore e attore. Non solo ma c'è la famosa coerenza di cui parlo sempre per cui se tu usi un criterio X poi lo devi applicare sia a tizio che a caio, se non lo fai la tua critica perde di credibilità anche se dici una cosa giusta a tizio e sbagliata a caio. Poi è chiaro che ci sono i punti di vista, se leggi i commenti a questo reportage c'è di tutto e il contrario di tutto, chi lo trova bello ANCHE come reportage e chi apprezza solo le singole, chi ama certe singole e chi altre ecc. Ma questo è pacifico e fisiologico, meno fisiologico dire per esempio che non c'è luce quando luce in alcune foto c'è eccome, fermo restando che anche una foto in ombra può essere fatta bene, insomma non ho mai letto la luce come discriminante così fondamentale in un reportage, mi giunge nuova la cosa.
Stesso dicasi per la storia del frontale, ora tu dai un'interpretazione che intanto non so se sia la stessa di Mario ma che comunque non comprendo bene lo stesso in quanto mi dici che sono quasi tutte belle foto (e ti ringrazio, en passant) ma che sono chiuse e che quindi non comunicherebbero tra loro? Se così fosse non mi sembra, analizziamo così hai altro da leggere. LOL
La prima introduce alla zona dei vicoli e mi sembra buona per l'apertura proprio per questo, poi c'è subito una panoramica di un vicolo, cosa buona direi per far capire l'insieme. Indi un particolare delle palazzine dei vicoli, finora mi sembra ottimo il collegamento, no? Poi si comincia ad andare più addentro con un caratteristico sidecar locale che passa con relativi soggetti umani ben chiari, poi uno scorcio con delle cose da cucina, altro passaggio di sidecar ma mosso (non è la foto migliore del gruppo, concordo), poi un susseguirsi di scorci e /o particolari alternati alla vita del vicolo dove credo di aver ripreso abbastanza soggetti in diverse pose, infine chiusura con due finestre molto diverse fra loro. Non c'è collegamento tra questi scatti? Grat Grat
Eppure son stati effettuati nello stesso posto molto limitato (non certo una città dove le architetture cambiano e pure parecchio), con persone assolutamente del posto, oggetti del posto, luce del posto ecc.
Se poi si voleva una storia la storia c'è, sono io che passeggio nel vicolo e osservo quello che mi interessa oppure dovevo aspettare la sagra del paese o qualche artigiano che aprisse bottega per fare un reportage ancora più particolare? Chiedo proprio perchè voglio capire e non certo per non accettazione delle critiche, poi ovviamente in base alle critiche decido quali condividere e quali no ma anche questo è fisiologico, non sta scritto da nessuna parte che le critiche si debbano sempre condividere, accettare sì naturalmente. Grazie mille per il passaggio e per aver argomentato... Wink
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