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Deliri visivi: tra sogno e realtà
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Deliri visivi: tra sogno e realtà
Deliri visivi: tra sogno e realtà
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Deliri visivi: tra sogno e realtà
di andy-capp
Dom 26 Ott, 2008 4:15 pm
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claudiom
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott, 2008 2:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

quante sono le foto che ha scattato l'autore?

Grazie claudiom
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andy-capp
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott, 2008 3:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

@Claudiom: tutte. Smile

Allora...Non si tratta di "semplici" foto a frame, almeno non tutte, alcuni scatti sono tratti da fotogrammi di films. Ma l'operazione non è così semplice. Spiego un po' il significato e il metodo di ripresa giusto per chiarire. Non è mio intento "difendere" le mie immagini che è giusto e condivisibile creino perplessità. Non è che mi limito a riproiettare il fotogramma e poi far click. Innanzi tutto si tratta di scegliere un fotogramma tra migliaia di immagini che scorrono in circa 2 ore di film. Scattare, convertire in BeN, ricostruire le luci aumentando contrasti, chiudendo ombre etc. E' vero che locations, attori/modelli, e perchè no in parte luci, sono stati scelti da registi, scenografi, costumisti e quant'altro.
Nel mio caso però scelgo il film, scelgo l'immagine, il frame, scelgo il tema, "lavoro" con le associazioni d'idee per dargli un titolo, mescolo le immagini "reali" tratte dalla vita, street per intendersi, oppure costruite ad hoc. Questo per dare continuità al titolo e concetto del "lavoro": tra finzione e realtà.
Prendere le immagini da un film potrebbe sembrare un operazione semplice, forse lo è pure, come è pure semplice fotografare il "film della vita". E' vero che ciò che ci circonda in una città ad esempio ha una regia che non è la nostra. Gli attori/passanti hanno scelto vestiti, locations in cui muoversi. La luce è indipendente dalla nostra volontà. Il fotografo non fa altro che "cogliere" "fermare" un frame. Vede e ferma un singolo frammento di quello che definisco il "film della vita". Le analogie sono molte tra "l'irreale film" e il "reale film" di cui siamo semplici spettatori/fotografi. In entrambi i casi non siamo suoi a scegliere cosa proiettare e come noi non facciamo altro che "fermarlo".


Grazie Giacomo

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andy-capp
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott, 2008 3:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

@KatiA
Assolutamente non sei stupida. Non potevi saperlo. Ed io non ti ho aiutato (volontariamente). Avevo capito che non si trattava di una critica. Smile Anche quando il "lavoro" sarà completo e magari sarà una mostra o performance, non metterò una didascalia alle immagini. Il concetto ovvimente, i films, etc saranno e dovranno essere citati ma voglio che le immagini reali e quelle irreali si mescolino. Questo perché nella nostra mente il reale e l'immaginario molto spesso, in modo più o meno patologico, si mescolano. Come vedi da questi scatti che sono una piccola selezione il motivo predominante più o meno è il solito, una sorta di follia, un accavallarsi di "allucinazioni" che io chiamo "post it".

ciao Giacomo

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claudiom
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott, 2008 3:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

A me non crea nessuna perplessità che si prendano fotogrammi altrui e che li si rielaborino: è una operazione vecchia quanto la fotografia.
E questo è il primo punto da tener in debito conto: è roba vecchia.

Non importa il vecchiume, andiamo avanti: cerco allora la coerenza stilistica tra le immagini: non la trovo, son dispari, son di stili diversi, non legano.

Operazione per me non riuscita, per ora, visto che è in costruzione.

Ci tornerò su, ma spero non siamo nel furbesco: "falla mossa, falla sfuocata, falla scura con lampi di luce, croppa un solo particolare e qualcuno che ti dice bravo lo trovi"

ciao claudiom
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andy-capp
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott, 2008 3:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Osservazioni pertinenti...non c'è dubbio. Ti do ragione anche sul "vecchio" infatti è un operazione che "ricalca" in qualche misura quei fotografi che in passato hanno "rielaborato" quadri, foto e quant'altro altrui. Se guardi la mia galleria vedrai che non sono abituato a "inventare" orpelli per dare peso e forma alle immagini che nella stragrande maggioranza dei casi mantengono taglio e stile originale scattando nella maggioranza dei casi in analogico. Lo spero anch'io che se questo "esperimento" in progress suscita sensazioni e ineresse non lo faccia per il fatto che sono sfuocate, "scorrette" e crop (cmq non ci sono crop). Vorrei che l'interesse fosse per il mesaggio che trasmettono/trasmetto.

Grazie per l'attenzione e per il piacevole scambio d'idee.

Ciao Giacomo

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sfotografo
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott, 2008 3:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

andy-capp ha scritto:
Osservazioni pertinenti...non c'è dubbio. Ti do ragione anche sul "vecchio" infatti è un operazione che "ricalca" in qualche misura quei fotografi che in passato hanno "rielaborato" quadri, foto e quant'altro altrui. [...]


Sono molto ignorante in materia.

Hanno rielaborato nel senso che hanno cercato di ricreare l'immagine oppure hanno fotografato il quadro/foto/... e elaborato l'immagine scattata?

-- sfoto
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andy-capp
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Messaggi: 1214
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott, 2008 4:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Più che cercato di fare la stessa foto si tratta di ricostruire e reinterpretare immagini o quadri. Al volo mi viene in mente un lavoro di Fabre sul Cristo di Mantegna. Partì dal ricostruire fotograficamante il quadro e poi immaginarsi ciò che nel quadro non si vedeva. Oppure il prendere spunto dalle locandine dei films e ricostruirle fotograficamente come fa Lo Iato.
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malinamelina
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott, 2008 6:33 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Andy mi perdonerà, ma trovo questo lavoro, come già il precedente simile che è stato opportunamente riportato in prima pagina in sezione, gratta-gratta velleitario e inconsistente e non per l'operazione, ma perché, se anche taluni fotogrammi scelti sono suggestivi e si rintraccia un tema comune, l'effetto del lavoro è invece della "costruzione" di un discorso, quello dell'elisione reciproca di una foto sull'altra fino al grado zero. A mio parere, manca proprio una cifra che dia compattezza e organicità, che sia la zampata di uno stile, il veicolo di un messaggio.
Smile Ciao

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andy-capp
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Iscritto: 06 Apr 2007
Messaggi: 1214
Località: volterra

MessaggioInviato: Lun 27 Ott, 2008 7:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Melì! Smile Non solo ti perdono, ma ti vieto di chiedere in futuro perdono. Credo in un sano e reciproco interscambio. Ora però mi devi spiegare ciò: "dell'elisione reciproca di una foto sull'altra fino al grado zero" perchè pur facendomi molto piacere la tua critica questo pezzo mi sfugge alla comprensione. Smile

Un abbraccio Giacomo

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tegame
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott, 2008 11:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ho da poco commentato un thread sulla qualità del forum, e quì ho la riprova che questo forum è fonte di ispirazione, e riflessione.

Non sono in grado di dare giudizi tecnici in merito agli scatti, che mi sembrano ineccepibili, e lascio a qualche altro commentatore il compito di sezionarli da questo punto di vista.

Sono scatti che vanno diritti al cuore, che trasmettono sensazioni.

Veramente un bel lavoro!

_________________
|Sony a6000 SELP1650 SEL55210 |Canon 40D 17-55f/2,8 70-200f/4 L USM | Nikon D100 F100 50 f/1,8 | Minolta Autocord | Contax MT 167, RTS II Quartz | Yashica FX3 Super 2000| http://www.flickr.com/photos/gorombel/|
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sfotografo
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Iscritto: 24 Set 2006
Messaggi: 779
Località: Pisa (da Formia)

MessaggioInviato: Mar 28 Ott, 2008 12:40 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Come gia` ti ho detto non ho una grande cultura fotografica. Pero`, francamente, non riesco a considerare quello che hai fatto molto diverso dal prendere fotogrammi digitali ed elaborarli in photoshop. Capisco che nel tuo caso c'e` la macchina fotografica di mezzo, pero` e` come se la macchina fotografica fosse superflua. La stessa classificazione in "Reportage" (capisco la sopresa che volevi provocare) mi sembra strana, come mi sembrerebbe strano vedere un reportage sull'Africa composto scattando foto ad immagini di documentari.

Ripeto, non ho una profonda cultura fotografica e comincio solo ora a leggere libri non tecnici sulla fotografia. Questi scatti nascerebbero da una fotografia volta a dipingere la realta` di fronte a noi, nei vari istanti, con la sua luce. Immortalare e proporre come foto scatti a fotogrammi di film mi sembra molto lontano da questo tipo di fotografia. E non mi sembra nemmeno fotografia da studio nonostante ritragga film, cioe` produzioni in cui tutto e` studiato, la luce, l'espressione, lo sfondo, in cui le scene vengono ripetute se c'e` qualcosa che non va, in cui nessuno alla fine e` spontaneo... i film mi sembrano il soggetto piu` lontano dalla fotografia cui i tuoi scatti sembrerebbero dedicati.

Con cio` non voglio togliere nulla al tuo lavoro. Anzi, la selezione di foto e` interessante, cosi` come l'elaborazione. Ma non mi sembra un lavoro "fotografico".

-- sfoto
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tommyk
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Iscritto: 27 Feb 2007
Messaggi: 102

MessaggioInviato: Mar 28 Ott, 2008 9:15 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Che dire....ho visto varie cose tue in giro per la rete....semplicemente...wow...
Hai un talento da vendere....
Ciao

_________________
Canon EOS 40D,Canon EOS 550D,Sigma 17-70mm,Sigma 18-200mm,Canon 50 mm 1.8,Canon 70-210 f/4 ,Peleng 8mm,Pentacon 200 mm f4,Pentacon 135 mm f2.8,Pentacon 50 mm f1.8,Fujinon 50 mm f 1.4,Mir 20mm f3.5...UbuntuHardy...
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Pietro Bianchi
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Iscritto: 11 Mar 2006
Messaggi: 2685
Località: Parma

MessaggioInviato: Mar 28 Ott, 2008 9:31 am    Oggetto: Rispondi con citazione

sono eccezionalmente angoscianti, guardarle senza sapere che sono scatti "costruiti" (a monte) mi è risultato devastante
_________________

Dicono di lui:"Io molte minchiate le vedo nelle gallerie di chi ha scritto, roba da vomito, immaginette di poco valore, non certo fotografia, forse nemmeno va bene stare su questo sito, ci vorrebbe "image4u" per lo squallore, queste immaginette avranno una durata misera, anche per il suo creatore, niente rimarra' perche' niente era." "tra l'altro non nego che tanti che fanno delle emerite porcherie [...] sono quelli che hanno imparato a paciuccare le loro foto insignificanti, a metterci su un po di effetti con PS e le presentano come capolavori incredibili"
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alecacciafotosub
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MessaggioInviato: Mar 28 Ott, 2008 10:54 am    Oggetto: Rispondi con citazione

E' da qualche gg che osservo l'evolversi dei commenti in questo 3d e la cosa che mi lascia perplesso è come si possa considerare, questo, un "lavoro proprio" . Si sarebbero dovuto chiarire subito le metodiche e le origini di questi "frames"
Io vedo solo un uso creativo delle tecniche di fotoritocco...null'altro. Le foto, da una parte, mi lasciano basito sapendo cosa hanno passato i soggetti ripresi e dall'altra parte meraviglia su quanto i registi, unici veri autori di questo lavoro, hanno saputo creare con queste atmosfere drammatiche.
Un'immagine è, e resta, di proprietà di colui che l'ha creata prima nella sua mente senza avere dei "campioni", poi attraverso il mezzo tecnico e poi la rende pubblica e condivisibile. Non è questo il caso.
Io vedo a tutti gli effetti un bel plagio che stà passando indenne da critiche e denunce. Assistiamo continuamente a simili eventi nel mondo della canzone dove basta che un passaggio, un tempo, una melodia sia solo appena appena simile perché scattino denunce. E dovrei commentare un lavoro realizzato solo per avere un proprio tornaconto sfruttando immagini non proprie, sapientemente camuffate? NO!!! Mi rifiuto! E mi meraviglio da parte di altri che hanno "osannato" questo "lavoro" come qualcosa che emoziona. Lo sappiamo tutti cosa accadeva in simili strutture perciò cerchiamo di essere coerenti e non ci nascondiamo dietro il dito, lasciamo che queste persone riposino in pace e che le loro sofferenze non siano di vantaggio per nessuno!!

Ciao
Alex

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Derby
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MessaggioInviato: Mar 28 Ott, 2008 12:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il lavoro è sicuramente di forte impatto visivo, e lo considero assolutamente interessante.
Lo è dal punto di vista del montaggio successivo delle immagini, proprio come in un film, anche se (e qui do ragione un pò a claudiom un pò a melina) il "discorso" non è proprio chiarissimo, più che un racconto sembra una sequenza di immagini (e titoli) solo per ottenere un effetto immediato.

Quello che per me va "contestato" è l'appartenenza del lavoro alla fotografia: qui non c'è nulla di fotografico, si poteva ottenere risultato uguale o simile prelevando i frame direttamente da un file video sul pc. Cosa ha aggiunto la fotografia al frame capture? secondo me nulla.

Ciao
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rundi
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MessaggioInviato: Mar 28 Ott, 2008 2:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao.
aggiungo anche la mia a questa discussione che trovo interessante.
Personalmente ho un concetto della fotografia molto "vago". Penso che la fotografia sia qualsiasi cosa si riesca ad ottenere utilizzando una macchina fotografica (che resta un mezzo e non un fine) o con qualsiasi altro strumento per registrare la luce. Credo che la fotografia abbia sempre meno a che vedere con la realta', almeno questo e' l'approccio cui sto approdando (ovviamente non sarebbe il caso del reportage giornalistico).
Credo che in questa definizione, almeno a me, non da fastidio che un lavoro del genere sia inserito come lavoro fotografico, forse ho troppi pochi scrupoli.

Mi sconcerta invece l'uso di fotogrammi altrui. Non voglio accusare di plagio nessuno. Anzi, la rielaborazione e' piu' che apprezzabile.
Non e' quello che mi da fastidio ma quello che avrei apprezzato sarebbe stato un citare le fonti. Come in un articolo si usa la bibliografia avrei apprezzato il citare le fonti, in modo che fosse piu' apprezzabile cosa l'autore ha aggiunto di suo, di personale.
L'impatto delle foto almeno per composizione ed espressivita' dei soggetti mi pare risieda molto nella capacita' del regista che ha girato e del direttore della fotografia. Il valore aggiunto dato da un mischiare la foto a fotogramma con una elaborazione in pw e' apprezzabilissima e denota una bella capacita' tecnica ma in che misura aggiunge qualcosa? Avrei preferito allora stravolgere anche in modo irriverente quei fotogrammi anche oltraggiandoli, insomma vedendo altri lavori che hai fatto mi sarei aspettato piu' coraggio tutto li'.

Un saluto molto rispettoso nei confronti di un fotografo piu' che valido, sperando che i toni di questa interessante discussione restino pacati.

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rundi basci

felice di ricevere commenti e soprattutto stroncature alla mia galleria
voglio imparare.
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andy-capp
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MessaggioInviato: Mar 28 Ott, 2008 5:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

@alecacciafotosub

Allora...Per quanto riguarda il plagio non puoi accusare nessuono. Primo perché ripeto tutte le immagini non sono state riprese da frames. Secondo non puoi sapere in che tipo di rapporti sono con gli autori. Chi ti dice che non abbia l'autorizzazione della casa di produzione? Nessuno. Ovviamente non sta a me giustificarmi o mostrarti eventuali autorizzazioni. Ti grantisco che esistono e che il "lavoro" è molto più ampio di ciò che ho proposto. Per quanto riguarda: "sappiamo tutti cosa accadeva in simili strutture perciò cerchiamo di essere coerenti e non ci nascondiamo dietro il dito, lasciamo che queste persone ripoasino in pace e che le loro sofferenze non siano di vantaggio per nessuno!! "

Trovo ciò demagogia. Il reportage sappiamo tutti è fatto anche di racconti tristi e d'inchiesta. Non è questo il caso. Qui non è stato "sfruttato" nessuno.

Fotografi più vecchi e importanti di me sono serviti a rivoluzionari e a chi ha ridato una dignità a "queste persone" (vedi Gianni Berengo e la cerati con il libro: "morire di classe" che hanno permesso a Basaglia di denunciare e far conoscere la situazione dei manicomi in italia n.d.r) .

Detto ciò liberissimo di pensare ciò che vuoi di questo "lavoro".

Ripeto soltanto un idea che ho espresso in precedenza "Prendere le immagini da un film potrebbe sembrare un operazione semplice, forse lo è pure, come è pure semplice fotografare il "film della vita". E' vero che ciò che ci circonda in una città ad esempio ha una regia che non è la nostra. Gli attori/passanti hanno scelto vestiti, locations in cui muoversi. La luce è indipendente dalla nostra volontà. Il fotografo non fa altro che "cogliere" "fermare" un frame. Vede e ferma un singolo frammento di quello che definisco il "film della vita". Le analogie sono molte tra "l'irreale film" e il "reale film" di cui siamo semplici spettatori/fotografi. In entrambi i casi non siamo noi a scegliere cosa proiettare noi non facciamo altro che "fermarlo".

O forse siamo in grado di decidere luce, abbigliamento locations, movimenti, espressioni, di una qualsiasi foto street?

Non si tratta di frames "Visti e presi" e nemmeno di rielaborazioni al pc. Si tratta di fermare un istante tra migliaia di istanti di un film di due ore. decidere quale. Fotografarlo con tempi, diaframmi ( i tempi e i diframmi hanno anche in questo caso la stessa importanza di una qualsiasi foto street, da ciò è possibile decidere se fare un esposizione anzichè un'altra o un mosso oppure no, cosa che non sarebbe uguale con un "visto e preso"), convertire in BeN, virare, e regolare le curve. Tutto qua.


Per fugare ogni dubbio:
l'immagini 1 - 2 - 11 - 12 - 16 - 20 sono "libere" interpretazioni da frames del film DELICATESSEN di Jean-Pierre Jeunet con uno strepitoso Dominique Pinon (quello dello scatto 12)

La trama: "In un luogo imprecisato della Francia (del futuro?), istigati da un dispotico macellaio, gli abitanti di un condominio diroccato attirano giovani disoccupati da sopprimere e da mangiare per gustare finalmente un po' di carne. Dalla trappola si salva l'ingenuo Louison, grazie all'amore della figlia del macellaio e all'aiuto di un gruppo di uomini-rana vegetariani che vivono nelle fogne"

Lo scatto N° 13 è liberamente tratto e ispirato dal film "Musikantes" di Battiato e con un cammeo di Antonio Rezza nella parte di se stesso molto bello.

Trama: "Inizia con l’immagine di un ensemble che esegue musica antica per un programma televisivo (di successo), chiamato Musikanten, curato dai nostri due protagonisti.
Marta, bella e single, assieme al suo collega Nicola, presenta al direttore di rete un nuovo programma.
Si tratta di un progetto che mira a coinvolgere studiosi di varie discipline, che hanno in comune l’obiettivo di aprirsi a settori, normalmente, definiti non scientifici.
Da qui la ricerca dei vari personaggi.
L’incontro con uno di questi, uno sciamano che vive isolato in una strana casa costruita dentro una roccia, conduce Marta a sottoporsi a un esperimento di ipnosi regressiva.
L’esperimento rivela a Marta che forse, in una vita precedente, lei era un principe, amico e mecenate di Beethoven.Questa parte del film, descrive gli ultimi anni di vita di Beethoven visti da Marta.
La protagonista, uscendo dall’ipnosi, scopre che ha avuto luogo un colpo di stato globale.

Il resto delle immagini sono situazioni "reali", street, foto di studio, foto di reportage (ovviamente per max foto sub, i malati, i minorenni, se non complici nella costruzione dell'immagine hanno rilasciato regolare liberatoria firmata Smile )

Un saluto

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alecacciafotosub
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MessaggioInviato: Mer 29 Ott, 2008 10:12 am    Oggetto: Rispondi con citazione

andy-capp ha detto:

Primo perché ripeto tutte le immagini non sono state riprese da frames

Subito dopo si legge:

Si tratta di fermare un istante tra migliaia di istanti di un film di due ore. decidere quale. Fotografarlo con tempi, diaframmi ( i tempi e i diframmi hanno anche in questo caso la stessa importanza di una qualsiasi foto street, da ciò è possibile decidere se fare un esposizione anzichè un'altra o un mosso oppure no, cosa che non sarebbe uguale con un "visto e preso"), convertire in BeN, virare, e regolare le curve. Tutto qua.

A questo punto scusa ma qui si tratta di fare una foto ad un altra foto. Che poi anzichè avere un singolo positivo si tratta di averne centinaia (film in celluloide) il risultato non cambia perchè "fotografi" qualcosa che è stato già riportato su supporto fotografico, digitale o analogico che sia. Anch'io quando devo duplicare una dia(personale) uso dei tempi e dei filtri che non hanno nulla a che fare con quelli originari utilizzati per realizzare lo scatto originale.

In ogni caso sono felice per te per essere in possesso delle autorizzazioni scritte così da avere documentazioni valide in caso qualcun altro contesti qualcosa. Al mio paese si dice: Carta Canta!
Per la prossima volta: se avessi fatto chiarezza sulle "tue" metodiche di "interpretazione" di scatti o films altrui tutto questo 3d con i vari interventi non avrebbe avuto modo di esistere.
Buona luce?....No non credo meglio.......... buona proiezione!

Ciao
Alex

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zery
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MessaggioInviato: Mer 29 Ott, 2008 9:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Appena ho visto le foto sono rimasto a bocca aperta, pensavo: cavolo che foto e che occhio, poi ho letto come sono state fatte....

Spero mi scuserai, ma questo lavoro sinceramente per me non ha nulla di tuo!!
Io non posso prendere un negativo tuo, scanerizzarlo, modificare qualche particolare, dare più o meno colore, dettaglio ecc.... e poi spacciarlo per mio...Lo stesso discorso vale per un frame di un film, che altro non è che un susseguirsi di immagini ad una certa velocità.

Non voglio dire che il tuo lavoro sia stato facile, e che chiunque sia in grado di farlo, ma più che un lavoro di fotografia, mi sembra un lavoro di impaginazione.

Senza rancore.

Massimiliano

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Bertosky78
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MessaggioInviato: Gio 30 Ott, 2008 9:32 pm    Oggetto: ... Rispondi con citazione

io cmq trovo sia stato fatto un lavoro con gusto, immaginazione e che ha un impatto incredibile, naturalemnte se fosse stata farina del tuo sacco avrebbe un valore completamente diverso ma cmq hai avuto una grande idea Ok!
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