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Dizionario fotografico marinaro by Bruno Tortarolo

Dizionario fotografico marinaro by Bruno Tortarolo


In questo articolo sono raccolte tutte le immagini che formano il Dizionario fotografico marinaro del ns. Bruno Tortarolo. Le foto sono state presentate ed inserite in critica giornalmente alcuni mesi fa, le raccogliamo per avere una visione d'insieme del progetto fotografico dell'Autore. Le foto sono visibili all'interno della Gallery dell'Autore o se preferite potete cliccare sull'anteprima dell'immagine direttamente dall'articolo.

Abbiamo inserito, a corredo delle immagini il testo descrittivo ad opera dell'Autore (in blu) e alcuni commenti da parte dello Staff foto e degli utenti che nel corso del tempo hanno commentato le foto, nello spirito critico che contraddistingue da sempre il ns. portale, photo4u.it.

A come Ancora



Si potrebbe definire come il freno di stazionamento di una barca o nave, di varie fogge e dimensioni prendono il nome dalla loro forma o ideatore/progettista.

Questa è ad ombrello o rampino, la curiosità è che ogni singola parte ha un nome proprio: marra, unghia, cicala, diamante, fusto, ceppo sono solo alcuni.


Anna Marogna ha scritto:
Ciao Bruno, l'inizio di un percorso fotografico è sempre interessante, in questo caso per me avvincente oltre che originale.

Oggetto comune dici, si ,forse il più conosciuto ma hai scelto di mostrare non un'ancora ma l'idea di un'ancora . In essa io leggo un racconto di mare, le sue unghie arruginite che narrano di fonde, di fondali che i marinai conoscono, di incagli, di cime recise o utilizzate per l'ancoraggio...storie marinare. A coma Àncora, A come ancòra un tuo scatto che del mare ha il profumo.
Ciao apettando la B ....A


B come Bitta



Fissata o murata alla banchina è elemento imprescindibile all'ormeggio, in alcuni posti è sostituita da pali di legno, vedi le Bricole veneziane.

Da piccole a enormi ma sempre governate dall'uomo a terra, l'ormeggiatore, che ne fissa o rilascia le cime o gomene
.


Mausan ha scritto:
Mi piace molto questa tua proposta Bruno, geometria, colori e materia la fanno da padroni...complimenti

ciao, Mauro Ciao


Anna Marogna ha scritto:
Quadrato...nel quadrato ,nel quadrato,nel quadrato ,compositivamente eccellente . Naturalmente io leggo nella lettera B ( del Bruno/Brad marinaio) la narrazione. Salda è la bitta che deve offrire sicuro ormeggio alle più disparate imbarcazioni .La sua ombra allungata verso il molo (in diagonale e trasversale!)è un vigoroso racconto di ormeggi e ormeggiatori da un lato mentre dall'altro spicca la porzione di mare ( perfetta gestione degli spazi del frame) tesa a dirci di attracchi o partenze, un insieme che dà voce al porto, sonora, concreta, reale e voce alla fantasia, alle testimonianze, ai ricordi ...la solidità di un 'fare' e di un dire fotografico che colpisce sempre.
...alla C comeee?
Ciao ,Anna

ps. mi piace molto l'idea della bitta meridiana di Giuseppe!


Arnaldo A ha scritto:
Un piacevole Minimal..ben gestiti i colori. Ok! Buona Giornata. Ciao
Arnaldo.


C come Cima



Chiamatela cima, cimetta, sagola, gomena, draglia, drizza, scotta...ma mai corda; l'unica corda a bordo è lunga non più di 30 cm e serve per suonare la campana di bordo ed è attaccata al battacchio

Anna Marogna ha scritto:
La foto : un parilato in cui tutto è ordine compositivo, geometrico oserei dire. Colore caldo rotto da un punto di rosso non casuale. Come non lo sono il verso della bitta e il disegno dell'intreccio delle fibre che richiama la zigrinatura antiscivolo. Il tutto confezionato in un'ottima nitidezza. Pensavi mi fermassi qui? Non sarei io Smile Come succede in un Dizionario le parole servono a comporre pensieri ed allora come non pensare che a cima,sagola,scotta... non corrispondano verbi quali addugliare, cazzare, lascare,mollare...[i] e abbisciare nel riporre la cima come una biscia appunto. La letteratura : "Quando un uomo ha frequentato la scuola del mare, non la lascia più. Il sale si impregna nel midollo osseo, nell’aria che respira e sentirà il richiamo del mare fino alla fine dei suoi giorni..." (J.London)
si aspetta la D...
Ciao Anna

ps. Interessante la proposta di Flavia (ciao Flaviaa!) ma io ho una preferenza per il singolo scatto , che scorre lento , che di assimila come una lunga navigazione


Flavia Daneo ha scritto:
Questa cima è molto ben inserita nel fotogramma e il disegno+colore aggiungono un gradevole senso di movimento.
Leggo sempre con interesse le tue spiegazioni che mi illuminano su un mondo di cui so poco pur abitando in mezzo all'acqua LOL
Volevo chiederti: perchè hai scartato l'opzione Portfolio? Magari in due-tre volte avresti potuto inserire una sequenza di scatti-lettere e la lettura sarebbe stata meno spezzata. Mia opinione, ovvio Very Happy
Ciao


D come Deriva



Nel gergo marinaro il termine deriva ha diversi significati, in questa foto ne vediamo almeno due: deriva è definito questo tipo di barca, un Laser, insieme ad altre classi anche più grandi ma accomunate dal fatto di avere una parte mobile, la Deriva, che è quell'appendice sommersa che dà stabilità alla barca, qui la si vede nella barca ''scuffiata'' cioè ribaltata a destra sulla quale è appoggiato il velista a bagno.

Deriva o Angolo di Deriva è elemento importante nel calcolo di una rotta ed è indotto dalle correnti che variano i gradi bussola.


Anna Marogna ha scritto:
Il Laser, la deriva più divertente che un velista può maneggiare. Veloce , agile, scattante,maneggevole . Il vento ti pare di toccarlo e accumulando nodi di velocità ... HIYAA! voli sull'acqua ed anche una scuffia è 'avventura' . Una nave scuola per tanti (tutti?) coloro che hanno approcciato la vela, una lettera importantissima di questo Dizionario che prende forma ,per me una messe di ricordi lontani-vicinissimi nel mio mare stintinese. Emozione . E l'emozione proprio non riesco a metterla da parte quando guardo una foto .

Che poi.... è un formato ottimale con l'orizzonte al centro che lo valorizza (anzichè), che l'allineamento degli alberi pare 'finto' da quanto è perfetto (siamo in acqua eh), che detto allineamento fa si che il logo rosso cada sulla linea dei terzi superiore , che il boma a dx è tangente alla barca,che la poppa a sn sia controaltare prua a dx , che è un controluce gestito ottimamente a mano libera eee...che non è un caso una composizione così da te... BEH, te lo dico un'altra volta Anna


Harma ha scritto:
Ottima anche questa!


Arnaldo A ha scritto:
Ben vista Bruno, trovo davvero un ottimo scatto e ripresa.. Ok! Un buon Sabato. Ciao
Arnaldo.


E come Elica



In marina è l'organo intermedio che trasforma l'energia meccanica in propulsione, realizzata con materiali diversi ha numerosi ''nemici'' tra i quali il peggiore è chiamato Cavitazione che provoca gravi forme di erosione sulla superficie delle pale, la vegetazione, come nella foto, contribuisce alla corrosione.

Anna Marogna ha scritto:
E come ...eccomesifa' a non notare la precisa scelta di presentarci lemmi marinari intessuti di una loro storia? Qui come in Àncora c'è un vissuto, e la vegetazione ed i cirripedi (io li chiamo denti di cane e ricordo che cederci sopra era terribile!) lo testimoniano. Uscite di duro lavoro o vita di mare, l'elica parla della barca e la barca parla dei marinai e tu ci parli di qualcosa che conosci nel profondo . Buona compo con il soggetto a tutto campo non tralasciando il plauso per il gioco d' ombra (diagonale) sulla pala che 'si tuffa' in quella più ampia del piede. C come ciao Anna


Mausan ha scritto:
Bella la luce che colpisce quest' elica e grande nitidezza che rende bene la materia. Mi manca un po di aria in più sopra, sotto e a sx.Ciao, Mauro Ciao


Arnaldo A ha scritto:
Quanta chincaglieria attaccata su questa elica..Ben ripresa.. Ok! Buona domenica. Ciao Arnaldo.


F come Fiocco



Il Fiocco è la vela di prua, prende nomi diversi secondo le dimensioni e uso, solitamente più piccolo della Randa (vela di poppa), quando più grande prende il nome di Genoa ed entrambi servono per ''risalire'' il vento, quando il Fiocco diventa enorme si chiama Gennaker o Spinnaker, la differenza è che il primo è asimmetrico e viene issato come il fiocco, il secondo è simmetrico e ha bisogno di un albero, il Tangone, per stare in posizione. In questa foto i tre tipi descritti: Genoa, Spi e fiocco.

OLDMAN ha scritto:
Bella subito a vedersi , interessante per la posizione delle barche , un attimo fuggente che diventa " una street sul mare " Ok! Smile Ciao


Anna Marogna ha scritto:
Questa foto va molto oltre il Dizionario o lo racchiude tutto. C'è lo spirito del mare. Fiocchi gonfi di vento,certo, mostrati in una composizione ideale :il campo di regata... le barche con il loro filare, ansimare, scuotere,virare sull'acqua, la tensione degli equipaggi nell'agone sportivo. Uno scatto in movimento splendidamente isolato, che esprime passione, come poteva esserlo solo da chi quella passione per la vela ed il mare respira e si comprende quanto sia tua e faccia parte di quel percorso di virta marinara che è nel DNA, sul confine dei ricordi, di passato prossimo e di presente. Il tuo mondo/mare , la tua terra :"quel mare è pieno di voci, quel cielo pieno di visioni" . In questo caso ci sta un "Buon Vento!" per tutte le altre lettere ...non sarà difficile resistere Wink ciao Anna


jus ha scritto:
Le tue lezioni di marineria mi rapiscono... 😀 Se poi aggiungi la bellezza delle foto.Gran bel lavoro. Ciao.


ant64 ha scritto:
Bella composizione per questa serie dedicata all'alfabeto velico. Antonio


BIANCOENERO ha scritto:
Hai catturato un momento davvero bello soprattutto come composizione. Toglimi una curiosità...ma le due barche hanno cozzato? Surprised Complimenti Wink Ciao


fmongili ha scritto:
Colori , luce e nitidezza ottimi, ma ciò che preferisco è la composizione…. bellissima! ciao Franco


F come Fasciame



Il Fasciame è il ''vestito'' di una barca ma anche la sua pelle che ricopre l'ossatura.

In un mondo di plastica sono sempre meno i Maestri d'Ascia che riescono a plasmare il legno secondo il loro progetto che negli anni avrà bisogno di attenta manutenzione come la Calafatura, questa consiste nel rendere stagno lo scafo con fibra di canapa quando per molti motivi il legno si ''ritira'' lasciando fessurazioni come risulta evidente nella foto.

Questo è un fasciame a ''Paro'', un altro è quello sovrapposto o ''Clinker'' detto anche all'inglese.


littlefà ha scritto:
Seguo il tuo lavoro con curiosità e interesse , ne scelgo una su tutte,non perchè la più bella ma per pura egocentrica preferenza verso questa lettera, alla quale tra l'altro hai dedicato ben due immagini Very Happy e anche perchè,nel mio immaginario privo di qualsiasi conoscenza in materia, la vedo bene come riassuntiva dell elemento cuore vibrante di questi racconti, la base, il racconto di viaggi e esperienze, stampate su ogni ''tavola'',su ogni sua scrostatura su ogni suo passeggero volontario o opportunista.

Un lavoro il tuo che trasuda passione e che è impregnato di valori, vite, abitudini, uno spaziare tra piccoli dettagli importanti quanto un mondo, e ampie vedute narranti ed evocative. Alle prossime con curiosità..bravo Bruno Ciao


Anna Marogna ha scritto:
Il 'vestito' è materia, il mare è materia,la fotografia diventa materia. Hai unito il tutto nel colore vivido di una composizione delle tue, precisa e senza inutili orpelli in modo tale da portarci oltre. Fasciame indica più di altre il lavoro dell'uomo, quei Mastri d'Ascia quasi scomparsi. Ho avuto la fortuna di conoscere l'ultimo a Stintino tanti anni fa e ricordo la cura con cui costruiva i suo gozzi, creature vive lui diceva ed è quello che emerge da questo scatto. Il legno è materiale vivo,si muoverà sempre ritirandosi o gonfiandosi. Unione di legni di cui prendersi cura sempre, metafora anche della vita, 'la barca' galleggia se si ha cura di essa .Ciao Bruno, un bel viaggio davvero! come ti hanno detto e credo di sapere qual è la prossima ...tappa Anna


Laki85 ha scritto:
Bellissimo mix di tinte accattivanti e percezione materica, composto in modo ottimale sfruttando al meglio le linee oblique per giustificare i vertici e dare dinamicità alla ripresa.Saluti Ciao


jus ha scritto:
Più chiaro di così... Concreta e materica. Mi piace. E il viaggio... continua Smile Ciao.


G come Gozzo



Il Gozzo è una imbarcazione diffusa in gran parte del Mediterraneo, adatto per la pesca vista la capienza e fatto principalmente in legno, rovere o più semplice abete, sempre più diffusa la vetroresina, pratica ed economica.

Può essere dotato di motore entrobordo e anche di vele, ha lunghezza dai 3 ai 10 metri e si misura spesso in Palmi, circa 25 cm.
Nella foto un esemplare di circa 25 palmi, questo Gozzo è stato affondato dalla spaventosa mareggiata del 29 ottobre scorso.


Marco Deriu ha scritto:
ciao uno, quando si parla di mare ti riesce tutto facile, come in questo caso trovo tutti gli elementi al proprio posto, bellissimo anche il taglio che hai scelto e le cromie eccellenti, ottimo lavoro, bravo. ciao Marco


Harma ha scritto:
Avevo perso la G... Mi ci sto affezionando a questo reportage.


Anna Marogna ha scritto:
G come gradimento visto l'alto numero di visite ...e dopo fasciame non poteva che esserci questo scatto. Della foto dirò che : perfetta la composizione e non è una novità certo per te, così come non lo sono la luce del tramonto e la scelta di inquadrare la nave che bilancia riempendo lo spazio . Ma il mio commento è questo :
Gozzo. La gente di mare lo sa che ci sono odori che accompagnano per tutta la vita, è il caso del gozzo e dei suoi legni, un misto di salsedine,pesce,nafta,resina, una sinfonia di profumi indimenticabile. Ne mostri uno davanto al tuo mare,quel mare di Liguria,'patria' di queste imbarcazioni, che bagna anche la mia Sardegna...Un rientro dalla pesca forse ed così la mente corre a ricordi lontani di uscite a pescare,le lunghissime fiocine per i polpi, le nasse,lenze e ami...e delle persone che erano con noi...e il ricordo si fa struggente. Dizionario marinaro di barche e uomini " pescatori che hanno la faccia solcata da rughe che sembrano sorrisi, e qualsiasi cosa gli confidi, l'hanno già saputa dal mare " (De Andrè) e che se li osservi guardare il loro gozzo pare che ne accarezzino con lo sguardo i fianchi. L'ho detto tante volte ma ....lo ridico Smile ... la tua capacità di raccontare il mare è particolare e trova qui completezza. In quel riflesso argenteo c'è anche parte della tua storia , si percepisce.
Buona serata ... la H mica facile eh Anna


H come Hook



Hook è letteralmente gancio o uncino ma nel gergo marinaro indica anche un attrezzo tipico che prende diversi nomi secondo il linguaggio in uso, il nome proprio è Gaffa ma anche Mezzomarinaio o Alighiero.

Consiste in un'asta con un gancio all'estremità per raccogliere cime e gavitelli (boe) oppure nell'accosto in banchina. In questa immagine l'esempio letterale che serve per agganciare e trainare il Gozzo a riva tramite un argano, per completezza l'anello nella cima Impiombata si chiama Redancia.


OLDMAN ha scritto:
Il dettaglio con il contrasto dei due colori già si presenta notevole , ma questo H che racconta con la sua ruggine una lunga vita , sotto ogni aspetto vissuta in modo profondo ...complimenti Ok! Smile Ciao


fmongili ha scritto:
Bruno, sei il nostro Capitan Uncino, dire che e' bella sarebbe riduttivo, dire che rispecchia il tuo sapere, ecco… questo rende davvero merito allo scatto e alle tue capacità, eccellente e preferita!ciao Franco


Harma ha scritto:
Questo non vale.... è una parola inglese 😂...Scherzi a parte, un immagine bellissima, composto con grande cura.


Arnaldo A ha scritto:
Ottimo scatto e aggancio.. Ok! Buona giornata. Ciao Arnaldo.


Flavia Daneo ha scritto:
A Venezia si chiama ganso (gancio) e gansér era colui che, con tale asta munita di gancio, favoriva l'attracco delle gondole che facevano traghetto da una riva all'altra. Era solitamente un anziano gondoliere non più in attività che, con le piccole mance che gli venivano lasciate, arrotondava la pensione. Io lo ricordo sempre con gratitudine perchè aiutava i bambini come me a scendere in sicurezza dandomi la mano per fare il passo dopo aver agganciato la gondola. Ormai di ganséri non se ne vedono quasi più...Ottimo scatto, ben composto e dai vividi colori. Vedo che la serie prosegue alla grande e che, finora, ho imparato molti termini che non conoscevo. Ciao Ciao


Anna Marogna ha scritto:
Non c'erano dubbi che avresti risolto la H al meglio! Geniale si! H è la lettera muta ma in questa composizione è così viva nelle cromie (un wow! per i complementari) e nella nitidezza del dettaglio da essere riuscito a darle un 'suono' . La letteratura mi 'contagia' sempre e stavolta è impossibile non pensare a Captain Hook. Alla favola di Peter Pan e alla sua isola che non c'è....ma c'è. Ognuno di noi ha bisogno di credere in lui ,di volare e continuare a farlo fino all'ultimo battagliando contro i " Capitani Uncino" che ci si parano davanti. "Addio Wendy" e lei risponde "crederò sempre in te Peter...e mantenne la parola sempre" . Un commento sulla scia di una foto che mostra un attrezzo che offre un saldo appiglio,come spieghi in about, o di trainare gozzi...o sogni come nella favola . Una sorpresa continua questa lettura che non cessa di appassionare
ciao Bruno Anna ( non posso essere Marinaio ma mezzo(metà) -marinaio si Smile )


Cristian1975 ha scritto:
Bellissimi questi tuoi pari lato cormi di satura passione della tua vita personale espressa come un dipinto con forme dell'anima. Ok!


I come Impiombatura



Nulla a che vedere con il pesante metallo.

Impiombare una cima significa intrecciare una parte dei suoi componenti, detti Legnoli, con se stessa (o con un'altra allora si parla di I di giunzione) per formare un 'occhio' con o senza redancia (vedi Hook) secondo l'uso che se ne vuole fare.
Nella foto una Gomèna da ormeggio con l'evidente Impiombatura a tre Legnoli.


wizard ha scritto:
Dopo Anna che cita addirittura Clara Ravaglia, non posso aggiungere altro che... "chapeau" Ok! Ok! Ok!


ant64 ha scritto:
Ottima composizione e colori, uniti ad una spiegazione tecnica che ci fa capire la tua passione per il mare, la vela e relative attrezzature. Ciao Antonio


Anna Marogna ha scritto:
Impiombatura, che offre una resistenza maggiore al carico . Piani diversi che nei tuoi peculiari quattro lati si susseguono nella composizione di linee con la forza del rosso e blu. La banchina, il mare, la linea di galleggiamento della nave. Mi piace la scelta di questo fil rouge della gomena che lega il tutto come una mano chiusa ad anello sulla grossa bitta ad offrire la sicurezza dell'ormeggio, e sembra di sentire le gocce di mare che al suo tendersi esplodono in quel suono caratteristico.
E qui mi piace tanto citare Clara Ravaglia (cara Clara un caro saluto!) che disse su una tua foto " un racconto d'acqua..." ed è una bellissima definizione che rimanda a prendere il mare, al viaggio al di là del Dizionario , al lavoro di uomini di mare, al lavoro sulle banchine , salpare o entrare in porto , nonostante la modernità,è tutt'ora affidato alla perizia dei portuali ,un lavoro faticosissimo e usurante che ci hai narrato in alcuni tuoi memorabili scatti. Scusami mi permetto di linkare questa tua per quel senso di movimento ...SI ! proprio 'un racconto d'acqua' https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=755938

ciao da Anna (orgogliosamente promossa marinaio Smile ,vero! )


Harma ha scritto:
Sempre affascinante! Ho dovuto cercare un video per capire meglio.... Questi metodi vengono sempre usati a giorni d'oggi, o magari ci sono altri sistemi?


L come Lancia



La Lancia o Lancetta è una piccola barca dalla caratteristica forma a punta di lancia con lo ''specchio'' di poppa quadrangolare al quale è possibile applicare un motore fuoribordo.

La versione pregiata è in legno e quella più ricercata ha il fasciame sovrapposto detto all'inglese (vedi Fasciame) molto stabile alla navigazione ma di difficile manutenzione. Il modello più conosciuto è il Dinghy di hemingweyana memoria, quella che conosco meglio è ''Rosa'', la Lancetta bianca di nonno Augusto sulla quale ho imparato mille cose del mare, del cielo e della cultura marinara, ma questa è un'altra storia fatta di mani e di gesti. Nella foto la Lancia di Salvataggio di uno stabilimento balneare.


Harma ha scritto:
Sembra una scena creata da com'è perfetta....Molto molto bello.. La foto del tuo nonno mi ha portata in dietro nel tempo, il mio nonno era un marinaio e viveva su una barca e la mia mamma insieme con le sue 3 sorelle sono nate proprio sulla barca... Si sa, in Olanda è normale avere una barca come casa😆..Purtroppo non esiste nessuna foto...... Che peccato!


Laki85 ha scritto:
Perfetta composizione e bel pdr Ok! Forse clonerei il pezzo di legno che fa capolino sul bordo inferiore del frame e raffredderei leggermente i bianchi, ma si tratta di scelte soggettive. ciao Ciao


Anna Marogna ha scritto:
"Il formato dettato dalle proporzioni ideali e matematiche nelle quali scrittura e messaggio trovano la miglior comprensione..." (cit) Per non dire della qualità della luce e della nitidezza. La L l'hai racchiusa in un'ottima visione d'insieme, un bellissimo richiamo colore tra gli elementi . Il 'fiore' e la lancia , forme diverse ma strettamente compenetrate tra loro. Leggendo il tuo about si percepisce che hai posto indietro la lancetta del tempo, dai dolci ricordi piccino col nonno fino a "...la scoperta di Hemingway, il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste..." passando per Guccini che fanno parte della giovinezza, E poi l'hai riportata al presente,alla tua spiaggia e a noi per mostrarci il mare attraverso questo Dizionario che prendes sempre più corpo. Un'altra lettera e un'altra storia di cui ci fornisci chiavi di lettura sempre più belle ed interessanti.
Ciao Bruno da Anna

ps. Jus per primo ha trovato come sempre l'aggettivo giusto: elegante . Si . lo è .


Arnaldo A ha scritto:
Ottima proposta e creatività...molto belli i colori.. Ok! Buon fine di serata. Ciao Arnaldo.


batstef ha scritto:
Bella ed equilibrata la composizione, bello il richiamo dei colori; la trovo molto elegante, complimenti Bruno Smile


scarmar ha scritto:
Molto bello l'accostamento, mi piacciono i contrasti di colore creati con questa foto. Complimenti Ok!


jus ha scritto:
Quanta eleganza in questa proposta... molto bella.Ciao.


M come Mani



Incallite, rugose, bruciate dal sole e dal sale, ferite, nere di seppie e di polpi ma candide per purezza dei gesti; ''attrezzo'' non solo necessario ma indispensabile, come ripristinare ciò che dona sostentamento; forte e sicura al bisogno, dolce e tenera ed augustea nell'impartire una lezione da assorbire come spugna e mai più rilasciare quella cultura e conoscenza.

essedi ha scritto:
Complimenti Bruno per la meritatissima "Vetrina"!Mani che raccontano più di mille parole,gesti antichi e sempre più rari.Stupenda composizione ed ottimo il tempo di scatto che lascia quel leggero mosso che rende maggiormente l'effetto presenza.Preferita. Un caro saluto,Sergio. Smile


Harma ha scritto:
Un'altra bellissima foto! Potresti fare un reportage solamente su queste reti... 🙂.. Bellissimo il dettaglio sulle mani vissute... Ottimo anche la diagonale nella composizione. Vado cercare la L.... Niente I e K?


Anna Marogna ha scritto:
Caro Bruno, spiazzante questa lettera M! A metà Dizionario ci sorprendi con qualcosa di particolarissimo.
MANI . L'impatto emotivo è forte. Con la scelta dei tempi hai dato movimento, facendo scaturire l'essenza e l'anima stessa di tutto il sapere marinaro. Ci 'obblighi' a guardarle,a interrogarle e a tradurle queste mani. Nella didascalia c'è una trama letteraria che mi piace proseguire con " le ferite (cicatrici)...erano antiche come erosioni in un deserto senza pesci." (E.H.) .
Una traccia che porta ancora,tangibilmente a ricordi personali. Una felicissima scelta di aggettivi tra cui 'augusteo' rimanda anche storicamente a qualcosa di grande, la costruzione di un sapere importante per la mente e per il cuore. Le mani che ci amano veramente portano qualcosa sempre . Guida,sicurezza, tenerezza,amore...con questa immagine dimostri di saperle 'ascoltare' oltre che vedere ,fotografandole oggi far rivivere quelle antiche del nonno e,sopratutto, averne conservato gelosamente ogni insegnamento.

La luce radente e calda, la nitidezza del particolare ,la scelta del taglio sono complementi di specificazione e di modo nell'analisi logica della tua Fotografia .Ciao Anna ps. Son quasi certa che egli non sia un pescatore qualsiasi ma parte della storia del tuo Borgo e sono quasi certa che non sia l'unico scatto di quella sessione Smile pps. Io lo vedo come un ritratto


Arnaldo A ha scritto:
Molto bella la ripresa delle mani del pescatore che si accinge a riparare le reti per la prossima pesca..Belli i colori. Ok! Buona serata. Ciao Arnaldo.


M come Mare



''Il Mare parla con parole lontane, dice cose che nessuno sa. Soltanto quelli che conoscono l'amore possono apprendere la lezione dalle onde, che hanno il movimento del cuore'' R. Battaglia

Mare, dove tutto ebbe inizio; in francese giustamente femminile perchè questa grande Madre ha partorito la vita da essa; nella nostra lingua giustamente maschile perchè ha la forza decisa del Padre che educa alla durezza, insieme, nella loro sinergia madre e padre ti prenderanno per mano a guidarti e indicarti la rotta giusta e, come un comandamento, il rispetto e l'onore devono essere assoluti pena il precipitare nella rovina, il Mare lo esige.


AarnMunro ha scritto:
L come Liguria! Farinata, sale, ruggine, pochi parcheggi e tanto mare...tanto vento.


Anna Marogna ha scritto:
Un racconto che prosegue...dopo le Mani alla lettera M non poteva mancare il Mare da cui deriva il Dizionario. Quella radice forte da cui sgorga la nostra essenza di uomini, la nascita. La composizione stessa rimanda a questo, perfetta sui terzi con solo quella spuma che oltrepassa e sembra bagnare con stille di salino la casa , simbolo di identità. Se non mi sbaglio è questa : https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=747777

via Pescetto 12, la Casa sul confine dei ricordi ... La casa,dicevo, culla e dimora di quella sinergia trasmessa da una madre e un padre, e non solo loro, tenendoci per mano (e torniamo così alle 'mani che trasmettono '), come dicevi nella presentazione con quella splendida metafora e l'onda pare un abbraccio che asseconda il movimento del sentire, quel porto sicuro in cui ritrovarsi (rifugiarsi? si anche) . Il Mare lo esige, il cuore lo reclama. Bruno, vorrei dire dei tempi, della luce, dell'attimo bellissimo che l'occhio fotografico ha congelato, della nitidezza...ma i miei commenti 'surfano' sull'ONDA dell'emozione e si perdono in essa planando dolcemente ...Ciao ,Anna

PS. Trovo che Franco abbia adoperato sinteticamente ( io appena appena meno, ma poco eh !Smile ) parole più belle con la sensibilità che lo contraddistingue


Arnaldo A ha scritto:
Ben ripresa..ottimi i colori..Preferita.Buon sabato Bruno. Ciao Arnaldo.


fmongili ha scritto:
Bruno, una stupenda fotografia, piena di energia e fascino, colori e luce ottimi, e se permetti…. narrazione che emoziona chi ama il mare… un caro saluto Franco


Francesco Ercolano ha scritto:
Presentazione da pelle d'oca e foto meravigliosa Questa tua serie è davvero splendida caro Bruno, da vedere e rivedere e un alfabeto da imparare a memoria. Per me, da farne un fotolibro. Foto e didascalie Se lo fai, una copia per me. Autografata. Complimenti di vero cuore, Franco Smile


N come Nodo



Freddamente è l'avvolgere e ripiegare una cima su se stessa o su oggetti ma così è riduttivo nella sua essenza, infatti il Nodo è la base indispensabile su cui poggia tutto il mondo marinaro.

Non esiste azione che non presupponga il saper annodare sia per la sicurezza che per poter navigare, sostare, costruire, riparare, pescare, in una variante così vasta di tipi che è pressoché impossibile catalogarli tutti perché ogni cultura e territorio prevede varianti legate alla necessità locale; il ''Libro dei Nodi'' di Clifford Ashley è un volume di 615 pagine fitte di variazioni e questo vi da l'idea della vastità della materia.

In questa foto è raffigurato un Mezzo Collo Doppio, semplice nodo alla base di molti altri, per completezza nel Nodo la Cima ha due denominazioni: Corrente rappresentata dal capo libero e Dormiente quella su cui è avvolta la Corrente.


Cristian1975 ha scritto:
Non riuscirò mai nella vita a capire ma soprattutto a fare nodi simili. Detto ciò trovo la nitidezza centrale adorabile nonché ,sublimi i colori adagiati con estrema forza e carattere ma mai invasivi Ok!


fmongili ha scritto:
"C" come…. chiave di violino, molto molto bella! Bruno…. sotto ogni aspetto a presto Franco


Anna Marogna ha scritto:
Il parilato era l'opzione perfetta ed il corrente gli imprime movimento . Con la consueta precisione compositiva, la nitidezza e gli spettacolari contrasti cromatici, NON hai fotografato un nodo. Hai tratteggiato un ambiente, il pianeta dell'essere marinai, quella summa di gesti ma anche esperienze ed il sapore di navigazioni. Sentimenti profondi che il mare ispira e che inducono a scrutare ciò che di più intimo abbiamo. Forse non è un caso che ci siano nodi con nomi bellissimi : gassa d'amante, nodo d'amore, nodo parlato, nodo margherita ... il Dizionario è sempre più ricco Bruno ed un piacere scorrerlo , alla via così Smile Anna


Harma ha scritto:
L'aggettivo che mi viene sempre come primo pensiero, è affascinante...... Parlando della composizione, sarebbe stata il top se la corda fosse stata parallelo alle righe dello sfondo...


Arnaldo A ha scritto:
È come dice un proverbio,tutti i nodi vengono al pettine...piacevole ripresa e colori.. Ok! buona giornata Ciao Arnaldo


Laki85 ha scritto:
Nodi da sciogliere, legami da riannodare: volenti o nolenti, la vita è fatta di nodi. Questo nello specifico sembra essere decisamente complesso, ma le maglie sono ancora larghe e la corda integra e spessa. Una buona foto, curata come sempre nella composizione e nella gestione cromatica. Ciao


jus ha scritto:
Altra riuscita lezione marinara 😀 Ottima in tutto. Ciao.


O come Ombrinale



Sostanzialmente un foro, permette di far defluire l'acqua dal ponte di una imbarcazione, nella accezione più complessa è una valvola di scarico delle acque captate da una pompa dal fondo (sentina) di una barca, oppure il vero e proprio scarico di un motore entrobordo dell'acqua di raffreddamento.

Come termini inusuali alla O troviamo anche Orzare, niente a che vedere con la bevanda bensì orientare la prua nella direzione del vento in andatura di Bolina (controvento), la manovra opposta si definisce Puggiare.


brunomar ha scritto:
Complimenti un altro scatto che mi stupisce per la sua efficacia nella semplicità apparente ma molto creativa nell'occhio dell'osservatore che cattura l'immagine Ok! Ok!


fabioph ha scritto:
mi piace molto: preferita! Sarò ridicolo: ci vedo un volto tagliato a metà, ci vedo l'occhio di un pesce, ci vedo un mare con un'onda... Da un dettaglio mille immagini che sanno di mare. Complimenti!


Anna Marogna ha scritto:
Per la O titolo quadrisillabo , come le quadri(quattro) fasce del legno , nel quadrato che esalta la composizione ed il colore, vivido in un accostamento cromatico bellissimo...il blu del mare con quella cresta argentea che guizza , il sole che sfuma il suo riflesso sull'orizzonte , un cielo candido ... Ah no scusa! mi sono persa ad ascoltare il racconto dello scafo vissuto del gozzo che riposa sul lido ... era "solo" un ombrinale Smile Ciao, Anna


Francesco Ercolano ha scritto:
Sembra l'occhio di una balena buona o come occhio e o come oramai non saprei cosa scriverti per complimentare il tuo condurci in un viaggio che sa di sale, di vento, di amore e di vita. Bella la foto, complimenti ancora una volta per presentazione e per tutta la serie. Buona notte, Franco Smile


Harma ha scritto:
Questo lo sapevo.....😆 Quando ero piccola andava pescare con mio papà.Ottimo scatto!


P come Pernaccia



La Pernaccia è il prolungamento del Dritto di Prua che a sua volta è quello della Chiglia tramite la Ruota di Prua, sembra complicato ma bisogna pensarlo come un unico pezzo (composto in più parti) che corre da poppa a prua passando sotto la barca.

La si trova nel Gozzo e la sua funzione è maggiormente decorativa anche se viene spesso usata per annodarvi la cima dell'ancora (con un Nodo Parlato) oppure una cima d'ormeggio.


Harma ha scritto:
Sono rimasta indietro.....è vero quello che scrivi...attraverso questo tuo racconto sono venuti a galla tanti episodi della mia vita che hanno a che fare con il mare!


Cristian1975 ha scritto:
Sempre splendide le tue fresche e scintillanti cromie... Pensa ad aver fatto un passetto a dx includendo l'angolo frontale della barca nell'angolo del frame. . semplici e sciocche considerazioni che non aggiungono nulla di negativo a questo piacevolissima immagine Ok!


essedi ha scritto:
La mia infanzia e giovinezza trascorse sul mare mi fanno apprezzare enormemente questo tuo grandioso e bellissimo progetto realizzato con foto splendide.Un alfabeto illustrato che è anche una stupenda lezione di termini marinari.Complimenti grandissimi,una stellina piccolo segno di grande ammirazione. Un caro saluto,Sergio. Smile


brunomar ha scritto:
Bella l'inquadratura e tutto il resto Ok! Ciao


Anna Marogna ha scritto:
Sarà che il mare per me è vita, sarà che sui gozzi ci sono cresciuta, sarà perchè ho imparato (ancora tanta strada!) a fotografare particolari marinari da te e da un altro grande Maestro che ama questo genere, sarà come sarà ma io trovo una grande risonanza in questo parilato. Il risonare della storia della Liguria,quando ogni spiaggia ospitava i gozzi prua verso il mare,pronti per esser varati . " E andare in giorni bianchi come arsura, soffio di vento e forza delle braccia, mano al timone,sguardo alla prua,schiuma che lascia effimere traccia ..." Svetta la pernaccia quasi ad indicare la via, si erge e qui pare penetrare nel salino che fenderà seguendone il movimento. Risonanza che và oltre lo scatto, hai scritto un testo utilizzando la prua come penna e onde qual riga di foglio. Nel farti i complimenti ancora una volta chiudo con Guccini :
" La via del mare segna false rotte,ingannevole in mare ogni tracciato,solo leggende perse nella notte perenne di chi un giorno mi ha cantato donandomi un'intera vita racchiusa in versi,in una rima,dandomi ancora la gioia infinita di entrare in porti sconosciuti prima.." Hai ascoltato quel canto di un ieri e lo canti tu oggi
Della foto magari ti dico un'altra volta ,tanto... è perfetta Smile Ciao Bruno da Anna


Gibbaz ha scritto:
Bruno, Trovo lo scatto con tutti i puntini sulle i, quindi ben curato, colori ricchi e contrastati.
La descrizione ne enfatizza il perché. Bella Ciao G


Arnaldo A ha scritto:
Molto bella la tua descrizione ..ed anche questo scatto è piacevole sia nei colori e ripresa..che ci presenti.. Ok! Buon sabato. Ciao Arnaldo.


Q come Quadrante



Il Quadrante è la quarta parte di una Rosa dei Venti o di una Bussola, il 1° quadrante va da 0° ai 90° e così via fino al 4° dai 270° ai 360°.

Spesso si usa definire i Venti per quadrante così ad esempio i venti tra Tramontana e Grecale (Bora) quindi da Nord-Nordest sono detti Venti del 1° quadrante.


Harma ha scritto:
Io adoro il vento(per forza,da noi non manca mai) Mi ricordo da piccola si andava in bicicletta senza reggersi al manubrio e spinto solamente dal vento,come una barca a vela Very Happy Alla fine dimentichiamo di commentare la foto LOL
Molto bello anche questo,gran rigore di linee....sarebbe stato bello se ci fosse passata qualcuno con i capelli al vento Wink


Gibbaz ha scritto:
Bruno, lo scatto è ben confezionato.. il quadrante invita a guardare il resto che è caratterizzato da queste linee strutturali che mi riportano ad una composizione alla "puzzle"... completato. Invitante! Ciao G


littlefà ha scritto:
Mi ha sempre affascinata il mondo dei venti,ed ovviamente con esso il suo elegante simbolo. In terra sarda è argomento ricorrente,compagno costante, il maestrale soprattutto, quindi se ho ben capito,vento del 4° quadrante giusto? Mi piace la ''scenografia'' con cui incornici questa rosa, aria ,acqua e terra ben dosati,equilibrati e in armonia. E poi la presenza dell'uomo, pescatore non solo di pesci ,ma con questa rete verso il cielo, sembra voglia imprigionare appunto anche il vento.
Sempre interessantissimo questo manuale a puntate sul tuo mondo marino Smile Ciao


Anna Marogna ha scritto:
Si sentono il suono dei passi che arrivano in cima al molo e poi fermarsi a scegliere l'inquadratura giusta. Comporre per offrirci,in un solo scatto, ciò che vedi ogni mattina,il tuo mondo. Nel terzo inferiore il suolo, le radici, iquadranti della bellissima Rosa che indica i ventie in quello superiore quadrati che 'imbrigliano ' le nuvole sospinte dagli stessi . Al centro il mare per guardare come 'possa essere ampio l'orizzonte' in cui indirizzare i pensieri. Non sappiamo dove punterà quella bussola ideale "the answer,my friend,blowin'in the wind" , ciò che conta è la navigazione ed il buon vento che ci accompagna . Per ora mi gusto questo Dizionario che và...col vento in poppa! Resa di luce fantastica per una giornata di brezza qui sfiora il Pennello di Celle , e mi piace guardarla insieme a quella in cui un vento impetuoso fa mostrare i muscoli al mare :
https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=746160 BBB (buongiornoBrunobravo) Smile Anna

ps. Son certa che nonhai bisogno della Rosa dei venti per capire da dove soffia il vento, ai marinai non serve Wink basta sentirlosul viso. che vento c'è oggi?


Arnaldo A ha scritto:
Piacevole ripresa e scatto, la bussola può essere anche magnetica o giroscopica, che è più impiegata sulle navi militari e su mercantili di notevole stazza.. Mi piace molto come è stata ripresa. Ok! Buona giornata Bruno. Ciao
Arnaldo.


fmongili ha scritto:
In armonia con i nostri pensieri, non ci resta che ammirarla e ….partire! una bellissimo scatto. ciao Franco


Giovanni Francomacaro ha scritto:
Bella, mi piace Ok! Ciao, Giovanni


R come Reti



Il più semplice metodo di pesca ma che richiede grande esperienza e conoscenza del mare e delle sue correnti.

Il più diffuso in Liguria è il Tremaglio, rete lunga da pochi metri a centinaia, lavora sospesa sotto il pelo dell'acqua senza raggiungere il fondo ed è tenuta su da galleggianti di sughero, ora di plastica, e tenuta tesa da piombi ben calibrati.

Si ''gettano'' con un disegno ad anse solitamente al tramonto secondo la stagione e si ''salpano'' all'alba, non funziona con il mare grosso da cui i periodi di magra.


Marco Deriu ha scritto:
ciao bruno, non è passata inosservata la miniatura e come sempre sei riuscito a fotografare e rendere interessante qualcosa che non tutti sarebbero in grado di vedere, con una composizione perfetta e come sempre con un gioco di colori davvero particolare, un lavoro eccellente, bravissimo Bruno. ciao Marco


Anna Marogna ha scritto:
Chi mi ha preceduto ha detto bene : niente mai di costruito nei tuoi scatti ma niente affidato al caso o per caso. Sei riuscito a dare simmetria (come dice Alessandro) al caos apparente,ma è frutto di quel lungo osservare la vita dei pescatori, quella del porto, di albe e tramonti a gettare e salpare le reti. Preziosa nitidezza. Contrasti calibrati per esaltare la materia. 'Groviglio' di trame qui rappresentate che incontrano le altre del Dizionario, la storia di chi in mare è nato,e come un tessitore di reti ne scrivi l'intreccio. La R il naturale proseguimento della M https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=775303 e tutto ha un senso compiuto.
Quel rosso cercato ,quasi una V di vita, rosso passione per chi di passione racconta. O le valve di una Nacchera che filtra creando bolle, E le sponde che gozzi non sono ma ne richiamano i fianchi. Forme quindi, che conducono a quel vissuto ,che con la tua Fotografia ami far riemergere. Non una scena allora, ma infiniti scenari sono affidati alla nostra immaginazione...magari la mia è troppo fervida Rolling Eyes ? Si, forse ma è ciò che uno scatto dovrebbe suscitare. "C'è un tempo per pescare ed un tempo per asciugare le reti" recita un proverbio ...e c'è un tempo per ammirare questo tuo appassionante lavoro.
ciao Bruno , dire Bravo mi pare riduttivo Anna


randagino ha scritto:
Come mi piace questa! Una nuvola, un flusso, una simmetria dinamica... Ok! Ciao


francodipisa ha scritto:
Hai saputo vedere quello che a molti sarebbe sfuggito. Molto bella!


Gibbaz ha scritto:
Bruno, è proprio bello questo intreccio che ci proponi .. direi poetico. Se posso, senza sminuire il lavoro... lo sporco del "contenitore a dx" mi distrae un pochino... Ok! G


Flavia Daneo ha scritto:
Che bello questo "ponte" di reti! Un archistar non avrebbe saputo fare di meglio, con quella sinuosa linea rossa mollemente adagiata tra le due sponde. ciao Ciao
Oggetto: Dizionario fotografico marinaro by Bruno Tortarolo
Autore: GiovanniQ - Inviato: Mer 29 Mgg, 2019 9:27 pm
R come Remi



In fisica è una leva, nella marineria, insieme alle vele e all’elica, sono il momento propulsivo di una barca.

Sostanzialmente formati da una impugnatura, un’asta e una pala che è la parte appiattita che viene a contatto con l’acqua, di svariate forme, lunghezza e peso secondo il tipo di natante e suo utilizzo. In una barca esiste spesso il Remo di Rispetto che è la ‘’ruota di scorta’’ sempre necessaria.


Dario_db ha scritto:
Ben vista, trovo ottima l'inquadratura e la scelta dei particolari Bella la luce che evidenzia le venature del legno ed esalta i colori Complimenti


Anna Marogna ha scritto:
Con la seconda R un altro elemento imprescindibile della marineria.Hai isolato i remi nella loro essenza con una forza compositiva particolare, andando a cercare triangolazioni nelle diagonali, colore vivido pennellato, ombre , concrezioni e luce l'espressione che tutto completa.
I remi la propulsione del gozzo...ho imparato a remare ancor prima di andare a scuola, lezioni indimenticabili quelle! "Voga...scia..." e tutto l' impegno per assecondare quelle mani corrose di vita di mare che pescavano. Metaforicamente le seguo anche oggi poichè "ci sono giorni in cui bisogna remare controvento con tutte le forze che si hanno ed altri in cui tirare i remi in barca lasciandosi cullare dalla corrente.." E come dice il Poeta ,a volte quando la vela pare strapparsi ed il cielo in tutto il suo furore ,bastano per navigare solo i remi del coraggio ciao Bruno ,anche in quei tuoi ricordi è il coraggio necessario per navigare Anna


Harma ha scritto:
In questo caos hai creato un ordine incredibile...Mi piace molto la tua ricerca grafica sempre molto attento.


Francesco Ercolano ha scritto:
Quel turchese marinaro che tanto amo. Croste e segni di passeggiate marine Che bella la composizione sulla diagonale ed i colori così vivi, naturali Molto bella Franco


S come Scalmo



Si tratta dell'appoggio del remo per poter fare leva nella vogata. Nella foto è rappresentato il tipo detto a Caviglia che può essere removibile o fissato tramite una placca e viti (vedi Nodo) alla Falchetta che è il ''bordo'' superiore della fiancata; realizzato in ottone o acciaio inossidabile, il remo viene ''agganciato'' allo S tramite un nodo detto Stroppo fatto con una cima oppure la più classica stringa in cuoio opportunamente ingrassata. Lo Scalmo a caviglia viene usato anche come appiglio per le mani quando il gozzo viene tirato in secca sui pali appositi ingrassati con il Sego. Esiste un altro tipo di Scalmo, ha la forma a U o forcella dove viene inserito il remo ed è tipico dei mosconi (o pattìni) e delle Lance. Un particolare tipo di Scalmo si chiama Forcola ed è tipico delle Gondole Veneziane.

Flavia Daneo ha scritto:
Ma scusa, e la forcola (scalmo della gondola), con ben 8 posizioni di voga, te la sei dimenticata? Avanzi qualcosa? Da te questo non me lo sarei proprio aspettato! Mandrillo
Ok, il tuo scalmo a caviglia lo hai ben rappresentato, in piena luce e con dovizia di particolari, adesso mi aspetto che tu faccia un nuovo dizionario con la terminologia marinara veneziana LOL
Ciao Very Happy


essedi ha scritto:
Quanti ricordi di cadute rovinose,all'interno della lancia,con il remo in mano,al rompersi del logoro stroppolo!Questo tuo alfabeto marinaro è per me un rinnovarsi di emozioni.Bellissimo scatto,ottima composizione sulla diagonale,perfetto il formato. Un grande saluto,Sergio. Smile


fmongili ha scritto:
S come sapere… quanti termini ai più sconosciuti, la particolarità dei dettagli, la luce e i colori ne fanno poesia di uno scatto sapientemente composto. ciao Franco


Arnaldo A ha scritto:
Trovo anche questo un piacevole scatto, ed ottimo racconto. Ok! Buon fine di serata. Ciao Arnaldo.


Anna Marogna ha scritto:
Questa è facile da commentare , due rimandi immediati :
La foto : come leggere la tua carta d'identità , giustificazioni perfette, parilato con diagonale a dividere il frame, spazi equilibrati, l'ottimo uso della focale ,il contrasto di colore tra il caldo legno ed il mare 'blu petrolio' per esaltarlo, di tutto il resto (composizione,estetica ,ricerca...tralascio tanto sono eclatanti)
La seconda è letteraria e non sò tacerla: Heminguay arriva da letture lontane ma tatuate nella mente :
"... Adattò gli stroppi dei remi agli scalmi e sporgendosi avanti a spingere le pale nell’acqua, incominciò a remare al buio per uscire dal porto. Vi erano altre barche che prendevano il mare e il vecchio udiva i tuffi e i colpi di remo pur non vedendoli ora che la luna era sotto le colline..." continuerei così: "il ragazzo remava come gli aveva insegnato il nonno Augusto ,con quell'andatura lenta e silenziosa che permetteva a Lui di prendere la mira con la lunga fiocina , ed egli era orgoglioso e fiero ,si sentiva importante ad essere il suo compagno di pesca..." Il vecchio e il mare ... e il ragazzo e EH mi perdonerà l'azzardo:)

S e Siamo agli Sgoccioli ma Sempre Sorpresi dai Significati di questo prezioso Sussidio che ci regali
ciao Bruno , Anna

ps. dimenticavo: la seconda concorre in bellezza per vivacità del colore e per il taglio indovinatissimo nella scelta Smile


T come Timone




E' l'organo di direzione per eccellenza di una barca o nave, può essere di legno o di metallo, incernierato a poppa tramite Agugliotti e Femminelle o incastellato sotto lo scafo, può essere comandato in modo diretto da una Barra o una Ruota tramite rinvii di un sistema idraulico (su moderne navi da un volantino elettronico).

In barche prive di Timone la direzione viene data dall'uso alternato dei remi o dalla forza che viene impressa maggiormente su uno o l'altro.


Harma ha scritto:
E anche qui con grande maestria hai riempito il quadro...
Bellissimi colori!!!


teresa zanetti ha scritto:
All'inizio di questo alfabeto marinaro, mi son detta: "devo resistere fino alla fine, prima di parlare. Devo prima vederlo tutto. Tanto sono abituata a essere l'ultima di tutti gli elenchi ...".
Ma alla "T" mi sfoderi questo! E la T, si può immaginare, è una lettera che considero, almeno al pari della Z!

Il parilato è il tuo formato d'elezione (e per questo un piccolo ago te lo conficco, ma con non troppa enfasi, sia chiaro ... visto che nel corso dell'alfabeto a volte sei fuggito con altre sirene ma ... son licenze e ai poeti si perdonano). Qui lo interpreti magicamente. Ci hai inchiodati con i quattro vertici giustificati (e uno in modo appena percepibile). Ci hai ammaliati dandogli luce, colore, movimento.
Ci hai intrigati con la tremula freschezza dell'acqua. La mia preferita sino a qui, insieme alla bitta, all'ombrinale, ai remi. Stra-bravo Bruno. Buon tutto Tere


essedi ha scritto:
Eccolo il timone!Per navigare si può fare a meno di tante cose ma non del timone.Ottima composizione nel formato quadrato e splendidi i colori.Grande Bruno! Un forte saluto,Sergio. Smile


Anna Marogna ha scritto:
Un riflesso per la T . Nel parilato affonda il rosso che sfuma nell'arancio attraversato dai riflessi del sole,un fascio di luce illumina il timone ad indicarci esattamente dove guardare seguendo la tua descrizione,mentre nell'ombra si perde lo scafo. "Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante " (Gibran) ...e come un provetto nocchiero stai timonando con mano ferma questo Dizionario verso il porto sicuro di un lavoro che visto ora, quasi al completo, ci appare come una bellissima 'enciclopedia' in cui trovare la perizia marinara e fotografica che ti appartiene, direzionandoci verso quel vedere oltre ,guardare all'eccellenza...proprio come il timone fa con la barca ciao Bruno, barra a dritta :)Anna


U come Unghia



L'Unghia è la parte terminale appuntita della Patta o Palma, la parte piatta della Marra che è il Braccio dell'àncora; le Marre partono dal Fusto che termina in alto con un anello detto Cicala al quale si fissa una catena tramite un Grillo o la cima dell'àncora.

Attraverso un'asola nel fusto passa il Ceppo che si fissa tramite un perno, ciò consente all'àncora di non adagiarsi sul fondo per poter ''lavorare''.

In questa immagine è raffigurata la più iconica delle àncore denominata Ammiragliato.


paolo cadeddu ha scritto:
Grande immagine... Bn ruvido e spigoloso come il mondo del mare che ami e rappresenti Saluti


giovanni schiavoni ha scritto:
Ruvidità materica attraente nella sua eleganza formale...ciao Gianni.


Gianluca Riefolo ha scritto:
Molto bella. Come ti è stao detto il bn è di livello in quanto sembra toccare la ruvidezza dell'attrezzo così come la ruvidezza del muro/pavimento. Bravo


batstef ha scritto:
Elegantissima e composta in maniera impeccabile. BN di gran livello. Bravissimo Bruno Smile


Anna Marogna ha scritto:
U come UH anche questa era difficile. Bisognerebbe soffermarsi su scatti come questo. Non lasci mai niente al caso, lo sappiamo bene! ma qui c'è l'elemento classe che sprizza da ogni pixel. La scelta del taglio innanzi tutto e della composizione: la diagonale che dal diamante, a giustificare l'angolo ,porta dritti all'unghia protagonista.

L'altra diagonale,il Ceppo ,che va a dividere il frame passando esattamente sull'incrocio dei terzi a formare un triangolo (Ah le geometrie !) , la Cicala che chiude in alto a dx ed un bn con un gradiente croccante per esaltare il tutto, l' unico nel Dizionario per il posto d'onore che merita.
'L'Ammiraglia' ha un'eleganza tutta sua,un'icona dici bene ,tanto che se dobbiamo disegnare un'àncora lo facciamo con questi tratti. L'hai 'incoronata' di quell'innato gusto estetico per esaltarla.
Questo tuo mondo marinaro attraverso i simboli del mare e questo ne è l'esempio per eccellenza. L'àncora rappresenta ciò che lega e fissa.

Qualcosa che stabilizza , gettare l'ancora in un porto sicuro l'ultima speranza del marinaio in balia degli elementi 'scostanti ed imprevedibili sul mare come nella vita. Restare ancorati a quei valori che ci accompagnano e che qualcuno ci ha insegnato, il fondale in cui sono depositate le cose belle .
Salpo l'ancora in attesa delle ultime lettere
Anna

ps. Una preziosità Il perfilo grigio (non nero! ) interno della cornice che richiama in dimensione e colore la scalatura del muro Wink


Harma ha scritto:
Un rigoroso b/n....il primo?? Non ricordo. Mi chiedo,ma ogni marinaio conosce tutta la terminologia che stai citando?


V come Vento



''I venti del destino soffiano quando meno ce lo aspettiamo.

A volte hanno la furia di uragano, a volte sono lievi come brezza.

Ma non si possono negare perchè spesso portano un futuro impossibile da ignorare...''

Garret Blake

''Bea ebbe un sussulto come di un cavallo trovatosi libero di fronte alla prateria, che rampante si alza e nitrisce criniera al vento, a uno per volta i nodi si sommavano agli altri finchè lo scafo sembrava vivere di vita propria e sembrava di sentirlo urlare la propria libertà attraverso la sua voce fatta di scricchiolii, sciabordii e quel sibilo inconfondibile che andrebbe spiegato con una legge della fisica ma che perderebbe tutto il suo fascino, il vento che passa tra fiocco e randa produce una musica che solo chi ha navigato ha avuto il privilegio di ascoltare.''

Chiamarlo fenomeno atmosferico, seppur vero, mi sarebbe sembrato definirlo troppo freddamente.


pamar ha scritto:
Bella prova, la vedo solo ora ed ho deciso di mettere un commento, sin da subito, perché nella sua apparente semplicità in realtà nasconde alcuni connotati molto particolari e non banali. Come ti è stato detto da chi ha postato un commento prima di me, l’elemento principe che rende accattivante lo scatto è il vento, ed ognuno ha sollevato diversi aspetti. La cosa che mi pare metta tutti d’accordo è la difficilissima capacità di immortalare il vento in un’immagine che è, per sua natura, statica. A dire il vero anche dal vivo il vento non si può vedere. vediamo i suoi effetti, ma non lui stesso. Le nubi le vediamo, il sole pure e la pioggia anche. Ma il vento? Non vediamo lui stesso ma i suoi effetti sugli oggetti: onde, chiome degli alberi che ondeggiano, nubi che corrono, bandiere che garriscono….ma lui non possiamo vederlo. Movimento, è questo che percepiamo e sinonimo di vento. Ma in un fotogramma statico? Tu hai saputo rendere l’idea di movimento con un mosso controllato fella persiana. Bella idea e bellissima idea quella di “usare” una persiana. Non banale e non comune. Forse maggiormente efficace perché oggetto al cui movimento provocato dal vento non siamo avvezzi in fotografia. Ma se è vero che dal vivo il vento in sé non possiamo vederlo, lo possiamo sentire. Il vento sul volto e la sensazione di freddo da esso portata. Nello scatto tale “idea” è simboleggiata dal movimento stesso dell’anta. Non è veramente cosa semplice richiamare sensazioni non visive in una fotografia. A mio avviso poi vi è un altro elemento compositivo che rende il tutto non statico. Se provo ad immaginare la foto con entrambe le ante aperte, essa risulta perfettamente simmetrica, quindi maggiormente statica. L'anta che invece si sta chiudendo “rompe” la simmetria e la scena divenendo asimmetrica e perde la sua staticità (simboleggiata dalla simmetria). Questo, insieme col mosso dell’anta, rafforza ancora maggiormente l’idea di movimento, di non staticità e, di conseguenza, l’idea stessa di mosso, di non statico e di vento. Marco


nerofumo ha scritto:
un tema poco ricorrente ma intrigante. Ricordo il panico al circolo quando si propose come tema del mese il vento. Silenzio in sala, sbigottimento assoluto, nessuno riusciva a immaginare cio che non aveva corpo. in effetti anche tu come i miei amici non hai fotografato il vento in quanto tale ma solo un effetto del suo manifestarsi ma lo hai fatto in maniera eccelsa tanto che par di vederlo.


batstef ha scritto:
Movimento dell'anta che va a braccetto con il movimento della barca. Il tutto incastonato in una cornice bella ed elegante. Trovo ottimi anche i colori Smile


Laki85 ha scritto:
Una bella intuizione quella della persiana in movimento per catturare l'essenza del vento Wink Composizione OK, forse avrei solo abbassato un po' il ciano, ma prendila con le pinze che questo monitor non è molto affidabile... Ciao Ciao


Flavia Daneo ha scritto:
Quella mezza persiana mossa è impagabile! Un applauso Ciao Ciao


Anna Marogna ha scritto:
Una foto che mi emoziona .
In Fotografia si può comporre (e a mio parere si deve) rigorosamente , si può sfruttare una pdc incredibile, si può esaltarla attraverso il colore ed il gioco di piani che nitidamente si susseguono , e si può imprimere movimento ad un formato classicamente statico . hai 'usato' tutto come sai.
Ma c'è un elemento che più di tutti arriva ed è il suono ed Il vento è uno dei miei preferiti.
E' Invisibile eppure presente. Mistero e fascino. Alito. Soffio. Voce interiore e divina allo stesso tempo. Livella,modella,sposta,costruisce e sconvolge ma sopratutto parla,bisbiglia,sussurra,urla. A volte vado a Trieste nei giorni di Bora per 'vederlo' e ascoltarlo. Lessi un libro 'Il Vento non sà leggere' ma sà parlare e racconta di cose e persone lontane. Quando la brezza ci investe i pensieri si dilatano fino a farci vedere quanto non riusciamo ed allora esso legge e gli affidiami queli più intimi, segreti ,affinchè li porti a destinazione .

E' Poesia il vento. E' increspatura sull'acqua, è onda sul mare, è percezione che coinvolge ogni senso e tutto questo un poeta lo sa.
Era difficilissimo dargli una forma , un 'anta che sbatte .. una barca sospinta ...ne hai scritto in un solo scatto che 'parla' come il vento che quel giorno ha guidato la tua mano perchè noi avessimo il piacere di leggere quindi ascoltare quanta parte di di sentimento accompagna il tuo sentire fotografico. Completezza di forme e di passione non solo marina ,un concentrato di pixel emozionali efficaci così' come lo sono i versi di una poesia.
Scusa mi sono molto dilungata (in realtà mi par d'esser stata ermetica Smile ) tanto altro avrei detto!) ma il Vento è ...coinvolgente, mi commuovo sempre io ,qualche volta di più. Ciao Bruno ,grazie Anna


Arnaldo A ha scritto:
Un bel minimal ,fantastica la parte Sx della finestra sfuocata come fosse il vento a spostarla.... Una buona giornata. Ciao Arnaldo.


fabioph ha scritto:
stupenda, l'idea di rappresentare il vento con la persiana mossa mi piace molto.
preferita e complimenti


gattapilar ha scritto:
Immagine molto bella nella sua staticità perfetta, sorpresa dal muoversi della piccola persiana azzurra come il mare. Preferita e tanti complimenti con un caro saluto (anche dal Pier)


Francesco Ercolano ha scritto:
Bella, bellissima... Complimenti, Franco Smile


Z come Zincatura



Processo elettrochimico o per immersione in metallo fuso di un'àncora (o della sua catena) in acciaio o ghisa, ciò impedisce la corrosione sia galvanica che chimica per azione dell'acqua marina.

Nella foto è raffigurata un'àncora di tipo Danforth adatta a fondali fangosi e sabbiosi.


gattapilar ha scritto:
Un superbo dizionario per immagini e per immaginere il mare e le sue sfumature di aria, acqua e materia. Moltissimi complimenti, Bruno ed un caro saluto


Anna Marogna ha scritto:
Leggendo l'about la tavola periodica degli elementi mi si è palesata emergendo da un passato lontano, alla parola elettrochimico ero in affanno e a galvanico ho avuto una débâcle, chimica e fisica mi costarono un'estate di studio Very Happy Ma POI...
ecco una materia che conosco bene, una Danforth ! (com'era pesante!) e mi porta a quella stessa estate fatta anche dei fondali cristallini e sabbiosi dell'Asinara e ad un passato pieno di mare.
Scusa ,mi sono persa ma questo sa fare la Fotografia : trasportarci in un altrove che ci appartiene e dove un attimo prima non immaginavamo di poter andare.

La foto ? Impossibile non notare la nitidezza del soggetto, Una Z 'concettuale' eppure materica . Impossibile non notare la profondità che hai usato per esaltarla, impossibile non vedere le due strisce dello scafo a simboleggiare il mare . La terza Àncora del dizionario dopo
https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=774426
https://www.photo4u.it/album_personal.php?user_id=75884
ed è impossibile non notare che hai saputo dar forma a lettere diverse utilizzando lo stesso soggetto, concetti per meglio dire come un Vocabolario ci insegna a fare. Siamo quasi al termine ma mi piace sfogliare a ritroso ... o è più moderno dire Zapping? Smile tra le pagine
ciao Bruno , Anna


J come Jack



Nella efficace sintesi della lingua inglese, Jack identifica la piccola bandiera che si issa sull'Albero di Bompresso a prua della nave. Nella marineria militare o mercantile essa è rappresentata dal classico vessillo con le Repubbliche Marinare.

In questo caso il Jack rappresenta le insegne della Compagnia Costa; curiosamente non viene utilizzata durante la navigazione e per la cronaca la nave in primo piano che lo porta è la Concordia.


teresa zanetti ha scritto:
Appena visti titolo e miniatura, avrei voluto mettere una colonna sonora un po' dissacratoria, ma adesso non posso più, dal momento che tu hai citato la Costa Concordia e che Anna ha parlato del suo Tesoro. Spaventosi questi grattacieli galleggianti, anche quando sono accarezzati da una luce benevola e i colori sgargianti delle bandiere ne ravvivano l'architettura di austera funzionalità.

Mi accontenterò di risollevarmi il morale firmando "Tango Zulu" che, mi pare, mi si addica Mmmmm
Buon tutto
Tere


jus ha scritto:
Jack come Jack London e peccato che Conrad facesse solo J. di Joseph... Come già scritto da Anna, altra ottima immagine, evocativa ed istruttiva. Ciao.


Anna Marogna ha scritto:
Bruno, J come Jack ed è un nome e l'iniziale di un giovane uomo a me molto caro. Detto questo non posso che apprezzare l'assoluta nitidezza dei piani e dei dettagli vestiti di una bella luce calda e su tutto si staglia il colore delle bandiere. Mi ricorda il codice di segnalazione di cui i vecchi marinai dei secoli scorsi erano esperti in mancanza di apparecchiature sofisticate...chissà se si insegna ancora nelle Accademie o nei Collegi Navali insieme al suo corrispondente fonetico . Bellissima immagine Bravo Tango ! ciao da Alfa Mike Smile
Ciao

ps. del Jack hai spiegato benissimo, per curiosità ho tradotto il parziale Gran pavese qui rappresentato ,da prua Oscar Charlie Golf Zulu Uniform Mike Romeo ...l'ultima la lascio a te Wink


K come Ketch e Y come Yawl



Si tratta di due classi di barca di medie/grandi dimensioni accomunate dal fatto di avere due alberi, quello di Maestra più alto e quello di Mezzana più basso. Quando l'albero di Mezzana è situato tra quello di Maestra e la Timoneria siamo in presenza di un Ketch, quando l'albero di Mezzana è a poppa (dietro) della Timoneria siamo in presenza di uno Yawl.

Questa barca, lo Yacht Scuola Leon Pancaldo di Savona è uno Yawl con l'albero di Mezzana sovradimensionato rispetto alla classica armatura.


fmongili ha scritto:
Metallo liquido, bellissimo effetto dell'acqua e del suo riflesso che toglie la scena al ketch e yawl, perfetta come sempre la tua spiegazione.
pulizia e nitidezza assoluta! ciao Franco


Anna Marogna ha scritto:
Una signora agée che conserva tutto il suo fascino, Ketch e Yawl vascelli che hanno attraversato gli Oceani, come non pensare a B.Moitessier:
"Dammi vento e ti darò miglia" (da un dialogo tra Moitessier e Joshua, il suo Ketch ) e quel dialogo non si interrompe mai , ogni velista lo sa. Lo Yawl nave scuola a tracciare nuove rotte per giovani amanti appassionati ed il nostro stupore ogni volta che in qualche porto ammiriamo l'eleganza delle linee di questi gioielli. Hai risolto due lettere difficili impreziosendo il parilato con un riflesso importante e bellissimo che sfuma nella Storia del mare e della marineria Siamo agli sgoccioli del Dizionario ma mi aspetto un rush finale alla W come woow! Smile Ke bella Bruno l'ho detto?
Anna


Ros Marino. ha scritto:
Riflessiva, molto bella. Ciao


Arnaldo A ha scritto:
Mi piacciono molto questi rispecchi sull'acqua, piacevole immagine. Ok!
Buona giornata. Ciao Arnaldo.


W come Winch



Sostanzialmente un Verricello o Argano, serve per comandare le cime delle Manovre Correnti come le Drizze e le Scotte (per issare e regolare le vele, Sartie e Stralli sono Dormienti) può essere manuale o elettrico.

Chi ha seguito le regate di Coppa America ricorderà la figura del Grinder, il macinatore, che aveva il compito di azionare gli Winch.

Di varie dimensioni, materiali e potenza alla trazione, qui una bella carrellata su yacht da regata.
Ai tempi dei soli velieri i Verricelli erano le braccia dei marinai e le Manovre venivano fissate a Caviglie poste intorno alla base dell'albero.


Anna Marogna ha scritto:
L'unico formato possibile per questa fuga di winch, l'unico che permette di seguire idealmente la bella linea dello yacht ed i suoi legni pregiati. C'è la nitidezza che accompagna i tuoi scatti e con essa una luce calda e bellissima a illuminare scotte,cime, vele e a donare il riflesso di alberi sull'acciao. 'Racconti' una lettera ma è come se raccontassi la storia di una barca e come per una straniante sensazione la foto prende vita con il pensiero che corre a quelle notti lontane di Azzurra in cui tutti imparammo a riconoscere i Grinder nel loro movimento incessante per cazzare le vle e guadagnare acqua sull'avversario,oh quel movimento così simile alle bracciate del nuoto...impossibile dimenticare.
W come winch...W come water...W come wind e come Work (in progress and beautiful questo dizionario che volge al termine ahimè) ...W come Woow che bella foto! Ciao Bruno da Anna ps. un piccolo ricordo di quelle notti sul divano volando sull'Oceano


X come X-ray



Ultima lettera di questo Dizionario, nel codice della Marina è l'ultima bandiera della quale si fa riferimento in J, una croce blu in campo bianco simile a quella della Finlandia.

Oggi, ad ogni bandiera di segnalazione, non viene più attribuita la sola lettera o numero ma un significato più articolato; la X significa ''Sospendete quello che state facendo e fate attenzione ai miei segnali'.

La X che vedete nella foto, oltre a richiamare la bandiera, è un simbolo che indica la presenza di una Elica di prua, questa o queste consentono una grande manovrabilità all'attracco o per orientare lo scafo senza ausilio di rimorchiatori.


essedi ha scritto:
Bellissima anche questa immagine perfettamente composta.Un lavoro il tuo che termina con questo segnale di elica di prua che permette una facile rotazione della nave anche per invertire la rotta.Proprio quello che vorremmo:una inversione di rotta dalla X alla A per continuare ad ammirare altre tue proposte marinare che sicuramente non mancherebbero.Grazie per questo alfabeto bellissimo ed interessante dal sapore di sale.Un caro saluto ed una stellina come piccolo segno della grande stima che ho per te come fotografo e come persona. Un caro saluto,Sergio. Smile


Harma ha scritto:
E così è finito.... E stato veramente un bellissimo racconto che merita una mostra in riva al mare! Sai che mi hai fatto venire voglia di fare una cosa simile sul il mio giardino?
Ciao


d.kalle ha scritto:
Un ottimo lavoro il tuo, fotografico con particolare attenzione ai dettagli ed alle composizioni, e narrativo di un mondo che palesa una tua grande passione, il mare e le imbarcazioni.
Complimenti.


Laki85 ha scritto:
Bel gioco di geometrie cromaticamente complementari su tela bianca Wink


wizard ha scritto:
Dopo il commento di Anna non si può aggiungere altro Ok! Ok! Ok!


Anna Marogna ha scritto:
Termina questo Dizionario Marinaro e ...mi dispiace. Un appuntamento che aspettavo interrogandomi ogni volta su quale sarebbe stato il soggetto della lettera seguente. Un vocabolario fotografico,certo,ma insieme un ricercato uso dei lemmi che hanno accompagnato le descrizioni , da insuperabile narratore.

Composizioni impeccabili, luce sempre al meglio quando non esaltata per mostrarne la bellezza, uso sapiente e non scontato della 'macchina fotografica '(mi piace chiamarla così) nel giocare con le sue infinite possibilità , Certo! anche , ma sopratutto spunti marinari e non solo per suscitare quella domanda che un buon fotografo deve suggerire in chi osserva ...perchè ha inquadrato questo? e quindi addentrarsi nella tua visione, in questo caso del tuo mondo (uno dei tuoi per meglio dire ma quello che tutti li racchiude ) quello fatto di sale,di vento ,di mare

Questo, a mio parere, è il grande merito di questo lavoro. Mi/Ci hai stupito spesso con scatti che solo in apparenza potevano apparire casuali, ma dietro ognuno di essi ho letto una storia ,la tua storia dietro ogni consonante o vocale ... A come affetti/amori , B come Bruno-Brad e come Barche su cui hai regatato, C come la tua amata Celle , D come devozione , E come entusiasmo ,F famiglia , N nonno da cui questo amore per il mare ha preso vigore. Ricordi, Tradizioni , Sensibilità/Spirito/Sogni, Umanità ...e per ultima lascio la M , quelle mani che ti hanno insegnato molto più che i fondamentali e che hai fatto rivivere ,parlare e non a caso legano il tutto nell'amalgama perfetto dell'Oggi . Ecco la mia lettura 'alternativa' del Dizionario.
Un GRANDE viaggio Bruno, un progetto di cuore ancor prima che visivo. Lo leggo così e mi scuso se della foto dico poco (Bella! Smile ) ma alla fine mi pareva più giusto esprimere le mie sensazioni sull'insieme, quelle emotive, di ammirazione ed a tratti commozione per un mopndo che appartiene anche a me. Gli applausi sono inflazionati e non mi piacciono molto,ma in piedi per un doveroso ringraziamento per questo dono ...SI ! Ciao da un'ammiratissima ( guarda caso Smile )
Anna


Arnaldo A ha scritto:
Molto piacevole anche questa.. Ok! Buona domenica Ciao Arnaldo


ant64 ha scritto:
Bel contrasto cromatico! Antonio


Gibbaz ha scritto:
Bruno, Trovo la scelta di questi colori, fortemente saturi, ben contrastanti con lo sfondo neutro, collocato perfettamente nel frame. Lasciami dire: una "perla" di una collana.. molto preziosa! Complimenti Ok! G



Dizionario fotografico marinaro by Bruno Tortarolo


Bene, si conclude questo ''viaggio'' che avevo promesso già molto tempo addietro, per ogni lettera avrei potuto inserire molti più oggetti da tanti sono, in alcuni casi l'ho fatto, in altri sarebbe stato ridondante.

Grazie a tutti, è stato entusiasmante, ma per me lo è sempre quando si tratta di questo argomento.

Bruno Tortarolo





A cura della Redazione di photo4u.it
Autore: BIANCOENERO - Inviato: Mer 29 Mgg, 2019 10:44 pm
Accipicchia che lavorone!
E bello come sempre...in grande Giovanni si è prodigato come al solito ad una impaginazione impegnativa...

Bravissimi tutti!!! Wink
Ciao
Autore: Harma - Inviato: Gio 30 Mgg, 2019 12:06 pm
Meritatissimo posto in evidenza,e complimenti a Giovanni per il lato tecnico!
Autore: wizard - Inviato: Gio 30 Mgg, 2019 5:45 pm
Che dire solo Un applauso Un applauso Un applauso Un applauso
Autore: blackmagic - Inviato: Ven 31 Mgg, 2019 8:44 am
Un superlavoro per farci scoprire un mondo a me sconosciuto!Complimenti ad entrambi!
Ok!
Autore: Anna Marogna - Inviato: Sab 01 Giu, 2019 7:21 am
Un lavoro di cui essere molto orgogliosi ,un successo che le innumerevoli view i commenti e le Vetrine hanno premiato nel tempo singolarmente ogni scatto. Tutte insieme ora foto e didascalie per scorrere i lemmi marinari di questo Dizionario appassionato e appassionante da consultare quale esempio guida in casi di “esitazioni fotografiche’ e non solo , è una guida culturale che non si esaurisce nella sola Fotografia. Grazie Bruno questo dono emozionante:)

A Giovanni che lo ha assemblato così efficacemente dedicando tutta la sua esperienza e il suo tempo , un GRAZIE riconoscente per questo e per il sempre grandissimo e bel lavoro in redazione
Bravissimi si ....ma anche di più
Anna
Autore: teresa zanetti - Inviato: Sab 01 Giu, 2019 9:18 am
Trovare tutto insieme il "Dizionario" è un vero e proprio regalo.
In libera consultazione, ogni qualvolta lo si desideri.

La passione, l'amore, di Bruno per il mare e la fotografia fusi in un unico sguardo "immersivo".

La bravura di Giovanni, ci vogliono tecnica e capacità estetica per assemblare il tutto in un unicum coerente, ha fatto il resto.

Che dire? Sono felice di esser parte di questa squadra fortissimi!

Buon tutt(issim)o
Tere
Autore: essedi - Inviato: Mer 03 Lug, 2019 7:20 am
Un lavoro stupendo che meriterebbe un libro fotografico.Complimenti grandissimi! Ciao,Sergio. Un applauso Un applauso Un applauso

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