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dao
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Iscritto: 04 Apr 2013
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Località: Roma

MessaggioInviato: Sab 12 Ott, 2013 12:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Beh che dire Conte... grazie per i primi due punti che hai sviluppato. Penso mi saranno utili. Per il terzo non saprei dirti. Sono argomenti "sociologici" ed avendo tutt'altra estrazione culturale mi astengo da dare giudizi.

Solo una cosa in merito al centro d'interesse (spero di non andare OT) dici che deve essere uno ed uno solo. Quindi, dal tuo punto di vista, le foto che si prestano a varie interpretazioni sono espressione di una "confusione" del fotografo al momento dello scatto ?

Un saluto

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Dario
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LorenzaF
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Iscritto: 13 Mar 2006
Messaggi: 999

MessaggioInviato: Sab 12 Ott, 2013 10:10 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ugolino, dubito che una foto che esprime un concetto con successo, come penso intenda Mario, possa essere visivamente monca.

Per me le foto senza centro di interesse sono le foto che non ritraggono qualcosa in quanto tale ma qualcosa che significa qualcos'altro, che di per sé è infotografabile perché non ha manifestazione visuale, ma si tratta pur sempre di cosa molto reale. Ad esempio, una particolare modalità di interazione tra persone, un modo di essere contraddittorio, un evento che si sta svolgendo, all'opposto di, ipersemplificando, una foto di una scarpa su un catalogo di scarpe. In questo senso, le foto senza centro di interesse sono le foto non ovvie, quelle complesse, che contengono una pluralità di elementi e che hanno più di un significato (foto molteplici, le chiama un'amica fotografa).

Tu Mario cosa intendi?
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Mario Zacchi
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Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 6618

MessaggioInviato: Sab 12 Ott, 2013 10:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Salvatore (e Lorenza), fotografia non è arte come non lo è l’ atto di dipingere. Sono mezzi ed è eventualmente come ci si serve del mezzo ad essere arte. Comunque non volevo introdurre l‘ argomento arte con la provocazione sul centro d’ interesse. Volevo piuttosto capire in quanti siamo ad annoiarci nel vedere foto che non vanno mai oltre sé stesse. Fatte perbenino, eh .. divertenti, piacevoli, ma che pizza!

Se guardo Picasso non è il singolo quadro che mi colpisce. E’ la sua visione delle cose che si esprime attraverso la sua pittura a cogliermi. E' la sua genialità che mi parla che ricordo e mi porto dentro. Se guardo una foto di Shore (parlando di qualcosa che in fotografia mi piace) non è la foto che mi resta impressa, ma il suo modo di vedere e di mostrarmi il mondo. Quando guardo le foto di Filippo1978 mi pare di vederlo fotografare ed è questo che mi ricordo. Il centro d’ interesse non è mai nella foto: è altrove (ma non nell’ iperuranio). S' instaura uno scambio, una vicinanza in cui la foto (l' opera) è solo il tramite, non l' oggetto, l' idolo.

Nelle foto a modino spesso cerco dove sta il difetto, perché c’ è sempre qualcosa che mi stanca (parlo personalmente). In realtà quel che mi stanca non è la foto: è l’ autore e la sua banalità. Chiunque può scattare qualche buona foto nella vita: e allora? Per scattare una foto basta fare click. Ci sta che ogni tanto una ti riesca bene. Ma ripeto: e allora? dovrei ricordarmela?

Da fotoamatori (ma parliamo di quelli con qualche ambizione e che non vogliono fare del professionismo, perché altrimenti questi non son discorsi) tu dici urge cominciare dall’ ABC. In parte sono d’ accordo. In parte, perché se mi elevo un momento vedo il fotoamatore (me compreso) non all’ inizio di una strada, ma al centro di un crocevia: son tutte strade dalle quali puoi iniziare. Scegliamo subito quella del: centro interesse, buon soggetto, regola dei terzi, piano di messa a fuoco, la luce, ecc. oppure scegliamo quella che: raccontami e spiegami quel che vedi?

PS: Non so, Lorenza, se ti ho dato un risposta in qualche modo.

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Ultima modifica effettuata da Mario Zacchi il Sab 12 Ott, 2013 11:12 pm, modificato 1 volta in totale
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LorenzaF
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Iscritto: 13 Mar 2006
Messaggi: 999

MessaggioInviato: Sab 12 Ott, 2013 11:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Certo che mi hai risposto, è chiarissimo e condivido, anche se ormai non riesco ad accontentarmi nemmeno più di quello che descrivi tu.

E chi ha parlato di arte? Che gli taglino le mani a quel gaglioffo.

Quanto poi al tema del guardare o valutare la singola opera senza considerare l'opera completa, o almeno la serie, che in fotografia ha rilevanza ancor più che in altre forme di espressione, ci sarebbe molto da dire.

P.s. Salvatore è ugolino?
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Santiago81
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Iscritto: 09 Apr 2011
Messaggi: 1866
Località: Fiano Romano

MessaggioInviato: Mer 16 Ott, 2013 9:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Nel commentare cerco di tenere distinti tre aspetti, due importanti e uno no.
I due importanti sono il concetto (l'intento estetico e/o contenutistico della foto) e l'applicazione della tecnica a quel concetto (qual'è il valore delle scelte tecniche fatte per arrivare al concetto).
Quello non importante è il mio gusto, che talvolta comunico come semplice nota, tanto per dare un microscopico campione statistico all'autore.
Non è raro che abbia commentato positivamente foto che sono lontanissime dal mio modo di fotografare e ciò non è stato "proprio perché" erano lontanissime ma semplicemente perché ravvisavo, secondo il mio opinabilissimo parere, una validità di intenti e una coerenza nello sviluppo degli stessi.

Tenendo presente che io giudico quello che vedo e solo quello.
Se non vedo, sono distratto io (o un qualunque ossevatore che non vede) o è stato poco efficace l'autore.
Generalmente cerco sempre di ricordarmi una situazione: se sono un luminare di fisica molecolare e mi metto a parlare della mia materia ad una platea non specialista usando termini tecnici correttissimi ma altrettanto incomprensibili, sono loro ad essere ignoranti o sono io a non sapermi esprimere?
Lo tengo a mente anche quando mi espongo ai commenti, ruolo in cui, di solito, mi limito al massimo a spiegare ciò che volevo fare, come vedevo la mia foto, accettando però la possibilità che nulla delle mie intenzioni sia passata all'osservatore.


E qui mi sposto sui "massimi sistemi".

Io non mi annoio affatto nel guardare foto il cui centro di interesse è dentro la foto stessa. Mi annoio terribilmente, invece, davanti alle opere che vogliono essere "personali", che pretendono o ambiscono a proporre (imporre) il punto di vista dell'autore su qualcosa che va al di là dei quattro lati di una foto.
Se è infotografabile, non fotografarlo, descrivilo con altri mezzi.

Perché?
Probabilmente perché trovo noiosissimi i creativi (?) e i propositori di messaggi e storie.
Preferisco gli artigiani, i pratici solutori. Idea-problema-soluzione-esecuzione.

Per me, vale sempre la massima: se devi mandare un messaggio, scrivi un telegramma, non fare un film.

Tempo fa leggevo su FotoCult un articolo che parlava dell'importanza del titolo nel portfolio. Era un bell'articolo ma sono rimasto della mia idea: per me la foto (o il portfolio) non deve avere titolo. Se ne ba bisogno, è carente.

La fase 4 di chi richiede commenti, nell'interssante definizione di Ugolino, la trovo carica di una buona dose di presunzione: per me, il solo pensare di poter sviluppare una propria strada (diversa da quella degli altri) è già motivo di bocciatura (del percorso, non della singola foto). Non credo agli innovatori, non credo ai nuovi modi di vedere, alle nuove interpretazioni. O meglio, non credo che entrerò mai in contatto, nemmeno per via telematica, con quei pochi al mondo che davvero possono innovare e tracciare una strada che sia veramente nuova.
Sarà per questo che gli entusiasmi che talvolta vedo riversarsi su foto magari anche interessanti non mi coinvolgono minimamente.

Per fare fotografia non è indispensabile la tanto decantata passione (che spesso è la foglia di fico con cui si vorrebbero giustificare le peggiori nefandezze visive), così come non serve essere appassionati di motori per lavorare in una fabbrica di automobili.
(Sì... la fase creativa... vedere sopra)
Si può fare fotografia anche solo per eseguire semplicemente una commissione di lavoro. Personalmente, quando sento che mi sto divertendo a scattare, mi fermo, sicuro di stare scattando "ad minchiam".
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LorenzaF
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Iscritto: 13 Mar 2006
Messaggi: 999

MessaggioInviato: Mer 16 Ott, 2013 11:03 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Santiago, scusa, ma qui non c'entrano nulla i messaggi e i creativi. Qui si sta parlando di chi fotografa per suo esclusivo diletto e vuole andare oltre al fare la foto del suo gatto, niente di piu' di questo, forse cosi è piu chiaro; per metterla con le parole di Mario, "parliamo di quelli con qualche ambizione e che non vogliono fare del professionismo". Non interessa per nulla qui la fotografia come mestiere, le commissioni, per la quale valgono tutt'altre considerazioni. Chi fa fotografia solo per sé stesso ha la grande fortuna di potersi permettere qualsiasi scelta, anche la piu indigesta, non dovendo rendere conto a nessun committente e nemmeno dovendo fare i conti alla fine del mese con quanto ha guadagnato con le sue foto. Per questo non ha proprio alcun senso, a mio parere, che chi fotografa su questi presupposti faccia le foto che piacciano agli altri e non quelle che piacciono a lui, oppure le foto "pratiche", per quale ragione dovrebbe importargli farlo? Quelli che lo fanno seguono ragioni che con la fotografia non hanno nulla a che fare.

E mi pareva chiaro, ma evidentemente non lo era, che quando parlavo di cose infotografabili mi riferisco a cose non fisiche (non l'aspetto che il tizio x ha, ma ad esempio il modo in cui x si rapporta con y) che pero' puo' essere rappresentato fotograficamente, se si accetta un'idea della fotografia che vada oltre al banale e noiosissimo fare click di fronte a quello che ci capita davanti agli occhi.

Quanto infine alla possibilità di sviluppare la propria strada, mi spiace contraddirti ma è possibile e ci sono esempi, basta saperli cercare, se la cosa interessa. Anche nei forum online. Quanto poi ad innovatori, qui dentro sicuramente no, ma dubito che alcuno degli utenti di questo forum pensi di essere in grado o voglia tracciare nuove strade. Altrove di certo si. Le due cose, non ci dovrebbe essere bisogno di specificarlo, non coincidono. E, aggiungo, io mi riferivo solo alla prima.
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Mario Zacchi
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Iscritto: 07 Giu 2008
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MessaggioInviato: Gio 17 Ott, 2013 8:02 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Il centro d’ interesse cui alludo e che non sta nella foto in sé è il punto di vista dell’ autore. Non è fotografabile direttamente, certo, ma si esprime fotografando.

Tutti abbiamo un punto di vista e lo usiamo sempre.

Figuriamoci la classica situazione. Usciamo per fare delle foto: cosa facciamo? In linea di massima scattiamo a ciò che ci colpisce, vale a dire che attiviamo i nostri filtri mentali che altro non sono che lo specchio del nostro pensiero, cioè del nostro punto di vista.

Analogamente accade se usciamo per scattare delle foto o se allestiamo un set, con un idea già in testa. E’ il nostro pensiero che ci guida. E bisogna aggiungere che anche durante la fase di editing, di scelta delle foto che riteniamo riuscite, siamo guidati dal pensiero.

In sintesi la/le foto che proponiamo esprimono il nostro pensiero, il nostro punto di vista. Una conseguenza di questo che può apparire antipatica (da non prendere alla lettera qui) è che in realtà non si commentano le foto: si commenta l’ autore. “In generale” non sono gli scatti ad essere banali, ma chi li pensa banali. Gli scatti sono sono solo il riflesso (uno dei tanti) del pensiero.

Altra questione è invece quella dei codici che si usano per esprimere.

Il luminare dell’ esempio usa un codice condiviso per farsi capire, cioè altera la sua normale modalità di espressione in funzione della platea. Ma, lasciando a parte per un momento il valore della modalità nella forma espressiva che ha una valenza non contrattabile, come minimo bisogna osservare che anche in un caso meramente funzionale come quello non è sempre possibile fare questo. Non c’ è modo di spiegare perché non si va oltre la velocità della luce se non con le formule e quelle bisogna capirle per forza. Quindi gli astanti di devono attrezzare, se vogliono capire.

Sul terreno dell‘ invenzione espressiva la cosa è ancor più urgente, poiché lì tutto si plasma liberamente a partire da sé stessi, dal proprio pensiero, dalle proprie idee che diventano, esse sì, la sostanza di ciò che proponiamo poi fisicamente e che non è, in sé, sostanza, ma specchio. Quindi si plasmano verosimilmente (alla bisogna) anche nuovi codici attraverso cui trasmettere la propria visione. Che questi codici siano comprensibili o meno comprensibili è un dato di fatto con cui bisogna fare i conti e se non si comprendono non significa sempre che non funzionano e che la colpa di questo sia dell’ autore. Naturalmente ciò non vuole essere pretesto per ogni cagata. Ma vuole solo sottolineare quel che è dimostrato ampiamente dalla storia delle forme espressive: la materia è scivolosa e purtroppo non è possibile piantare ben salde ringhiere dritte cui aggrapparsi.

Un esempio. Cubismo che per noi, oggi, evoca la genialità di Picasso e di Braque ed è presente in tutti i musei d’ arte moderna, è un termine dispregiativo con il quale i contemporanei dei due artisti (di molti dei quali è rimasto solo il certificato si nascita e quello di morte) chiamavano la loro pittura. Cubismo fu una rivoluzione di pensiero in pittura (mostrare la realtà non sempre e solo da un unico punto di vista fisso – fisicamente inteso) che necessitava anche di un nuovo codice per esprimersi (la modalità che vediamo in un quadro cubista).

PS: dovrebbe essere superfluo, ma lo metto lo stesso: quel che scrivo sono mie riflessioni.

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Santiago81
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Iscritto: 09 Apr 2011
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Località: Fiano Romano

MessaggioInviato: Sab 19 Ott, 2013 1:55 am    Oggetto: Rispondi con citazione

LorenzaF ha scritto:
Santiago, scusa, ma qui non c'entrano nulla i messaggi e i creativi. Qui si sta parlando di chi fotografa per suo esclusivo diletto e vuole andare oltre al fare la foto del suo gatto, niente di piu' di questo, forse cosi è piu chiaro; per metterla con le parole di Mario, "parliamo di quelli con qualche ambizione e che non vogliono fare del professionismo". Non interessa per nulla qui la fotografia come mestiere, le commissioni, per la quale valgono tutt'altre considerazioni.

"Parliamo di quelli con qualche ambizione e che non vogliono fare del professionismo".
Ecco... allora facciamo che contesto alla radice questa impostazione che presuppone che chi ha ambizioni (ma quali?) non debba voler fare del professionismo.
Io vorrei parlare di quelli con qualche ambizione: per esempio, proprio di essere professionisti, di servire uno scopo, di adattare il proprio punto di vista all'esigenza di terzi. Siccome parliamo di quelli con qualche ambizione, permetti che ne parli? Permetti che la "qualche ambizione" possa essere esattamente l'opposto di quello che intendete tu e Mario?
Grazie.

Citazione:
Chi fa fotografia solo per sé stesso ha la grande fortuna di potersi permettere qualsiasi scelta, anche la piu indigesta, non dovendo rendere conto a nessun committente e nemmeno dovendo fare i conti alla fine del mese con quanto ha guadagnato con le sue foto.

Fortuna?
Se fa fotografia solo per sé stesso, come può avere un riscontro sul proprio prodotto? Se non deve rendere conto a nessuno, parte per la tangente. E non è affatto detto che sarà un volo verso orizzonti luminosi, anzi: molto più probabilmente rischia di essere uno schianto sul guardrail, una caduta nel burrone.


Citazione:
Per questo non ha proprio alcun senso, a mio parere, che chi fotografa su questi presupposti faccia le foto che piacciano agli altri e non quelle che piacciono a lui, oppure le foto "pratiche", per quale ragione dovrebbe importargli farlo? Quelli che lo fanno seguono ragioni che con la fotografia non hanno nulla a che fare.

E quali sarebbero invece le ragioni che avrebbero a che fare con la fotografia?!?
La fotografia ha delle ragioni? La fotografia mica è una filosofia, è solo luce impressionata su un supporto sensibile. Niente mistica, niente ragioni, niente magia.
Al massimo dell'astrazione, la fotografia è un mezzo. E non esiste nessuna "f" maiuscola o travestita da "ph".


Citazione:
E mi pareva chiaro, ma evidentemente non lo era, che quando parlavo di cose infotografabili mi riferisco a cose non fisiche (non l'aspetto che il tizio x ha, ma ad esempio il modo in cui x si rapporta con y) che pero' puo' essere rappresentato fotograficamente, se si accetta un'idea della fotografia che vada oltre al banale e noiosissimo fare click di fronte a quello che ci capita davanti agli occhi.

E quali sarebbero queste cose non fisiche ed infotografabili? Le banalissime e mortalmente noiose emozioni? O qualcosa di ancora più noioso e banale come ideali e aspetti intangibili dell'essere umano?


Citazione:
Quanto infine alla possibilità di sviluppare la propria strada, mi spiace contraddirti ma è possibile e ci sono esempi, basta saperli cercare, se la cosa interessa. Anche nei forum online. Quanto poi ad innovatori, qui dentro sicuramente no, ma dubito che alcuno degli utenti di questo forum pensi di essere in grado o voglia tracciare nuove strade. Altrove di certo si. Le due cose, non ci dovrebbe essere bisogno di specificarlo, non coincidono. E, aggiungo, io mi riferivo solo alla prima.

Io posso anche fare mia la strada dell'autoscatto da bimbominkia e svilupparla. Il fatto di sviluppare una propria strada non significa produrre qualcosa di interessante, originale e/o valido. Anzi, penso che proprio seguire la propria strada sia il modo migliore per fare un prodotto magari diverso ma di mediocrità talmente comune da essere uguale ad altri mille prodotti altrettanto mediocri, tutti frutti, a loro volta, di percorsi personali sviluppati credendo in quello che si faceva.
"Altrove di certo sì"... parli come se tu conoscessi questo altrove e stessi discutendo con qualcuno che non è mai uscito da Photo4U o dai forum italiani.
Mi dispiace ma ho visto molti "altrove" linkati da persone con il tuo stesso atteggiamento ma nessuno mi ha smosso più di un sopracciglio. E questi altrove non erano nemmeno così diversi fra loro.[/quote]
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Mario Zacchi
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MessaggioInviato: Dom 05 Gen, 2014 6:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Architetti e fotografia

Provate a chiedere ad un architetto-arredatore moderno di non proporvi il solito refrain dell’ essenziale, lineare, rarefatto, ecc. Il più delle volte vi guarderà di traverso (e con lui vi guarderà di traverso l’ industria del mobile). Non riuscirete a convincerlo del fatto che secondo voi è solo una bella trovata per vendere a caro prezzo un prodotto molto semplice; che il risultato è bello sulla carta o in foto, ma che da vivere è noioso, ripetitivo.

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Santiago81
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Località: Fiano Romano

MessaggioInviato: Gio 09 Gen, 2014 1:23 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:
Architetti e fotografia

Provate a chiedere ad un architetto-arredatore moderno di non proporvi il solito refrain dell’ essenziale, lineare, rarefatto, ecc. Il più delle volte vi guarderà di traverso (e con lui vi guarderà di traverso l’ industria del mobile). Non riuscirete a convincerlo del fatto che secondo voi è solo una bella trovata per vendere a caro prezzo un prodotto molto semplice; che il risultato è bello sulla carta o in foto, ma che da vivere è noioso, ripetitivo.

Very Happy Very Happy Very Happy
Perfido...
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Giovanni Francomacaro
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MessaggioInviato: Gio 09 Gen, 2014 8:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Non ce l'ho fatta a leggere tutto ma in sintesi penso che di fotografia se ne parla molto facendone spropositatamente troppa.
A mio parere qualunque cosa possa essere definita da una regola cessa di essere la cosa di cui la regola parla.
SO3

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L'Arte nella fotografia sta nei dettagli. Tutti sono capaci di fare fotografia, ma solo pochi sanno dare significato all'insignificante.
Giovanni
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Senzaspecchio
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Iscritto: 12 Lug 2012
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MessaggioInviato: Ven 10 Gen, 2014 11:51 am    Oggetto: Rispondi con citazione

come tutte le forme d'arte, la fotografia è molto soggettiva, ma deve essere accompagnata da alcuni fondamentali tecnici( e non gli ipertecnicismi che stuccano)
questi fondamentali tecnici possono venire meno, e anche essere ininfluenti, quando lo scatto ha un particolare contenuto di eccezionalità per cui è molto più importante aver colto l'immagine piuttosto che aver perso tempo a settare la camera.
Detto ciò io amo le fotografie contestualizzate, amo i progetti fotografici più che la fotografia singola, amo la rappresentazione di un concetto attraverso l'obiettivo.
Quindi per fare un esempio che va di moda ora, mettermi li di notte a fare startrails...ecco non mi dice nulla.

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Tropico
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MessaggioInviato: Lun 20 Mar, 2017 8:42 am    Oggetto: Re: Commentare le immagini: spunti e riflessioni Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:


Pensare di criticare/commentare un' immagine in maniera totalmente oggettiva, come se esistesse un’ asettica scaletta di raffronto su cui basarsi e che mette a riparo da qualsiasi forma di soggettività, è semplicemente ingenuo.


Quindi desumo che col tempo tu sia diventato ingenuo:
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?p=5333527#5333527
Very Happy
Ora leggo con calma il resto che questo mi era sfuggito... Wink
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Tropico
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Messaggi: 4530

MessaggioInviato: Lun 20 Mar, 2017 8:59 am    Oggetto: Re: Commentare le immagini: spunti e riflessioni Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:

Non è detto che un’ immagine ben riuscita (tecnica e messaggio si sposano felicemente) sia anche degna di nota: può essere comune, già vista, può esprimere il proprio messaggio in maniera banale, prevedibile, può raccontare cose che non interessano a nessuno, ecc.

Ora in attesa di sapere a quale Zacchi sto rispondendo e cioè se all'oggettivo o al soggettivo, io che sono per il soggettivo sempre coerentemente dichiarato dico che questa affermazione se è soggettiva mi sta anche bene, se ha pretese di oggettività cambia tutto.
Quanto sia comune una foto intanto possiamo solo dedurlo da quali e quante foto abbiamo visto in vita nostra e siccome ci sono milioni di combinazioni tra milioni di foto e fotografi e quello che di loro abbiamo visto non possiamo avere un quadro univoco ma MOLTO spannometrico. Inoltre certe immagini ci colpiscono più di altre in relazione a cosa siamo noi esattamente come noi scattiamo determinate foto e non altre quindi una foto può interessare molto tizio, poco caio e per niente sempronio. Tutto è relativo compreso il concetto di banale, prevedibile ecc.
Ergo la tua analisi qui è troppo generica, dovresti dire: io Mario Zacchi ritengo che in questa specifica foto per questi motivi blablabla. Fermo restando che rimarrebbe un tuo giudizio soggettivo anche se specifico, frutto della tua sensibilità, cultura, pensiero.
Mario Zacchi ha scritto:

Per commentare un’ immagine occorre quindi dimenticarsi di noi stessi, conoscere chi l’ ha prodotta, sapere e comprendere i perché, pesare in maniera ponderata tecnica e contenuto, riconoscere il contesto in cui si colloca per pesare la consistenza della sua modalità espressiva e del suo messaggio.

Di conseguenza non possiamo dimenticarci di noi stessi, della nostra storia (culturale, emotiva ecc.) per il semplice motivo che siamo il prodotto di essa che potrebbe evolversi per carità ma mai annullarsi in nome di una presunta neutralità. E' come la pretesa di Shore e compagnia bella di rappresentare asetticamente la realtà, mission impossible per un soggetto, siamo condannati alla soggettività a tutti i livelli e nella fattispecie fotografica sia nel momento dello scatto che nell'analisi critica.
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Mario Zacchi
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MessaggioInviato: Lun 20 Mar, 2017 5:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Non capisco perché ti interessi così tanto la mia opinione … Forse sei tu che non dormi la notte per me e non io per te Smile Comunque, confermo tutto quel che hai quotato, compreso il primo quote separato dal resto. Lascio alla tua intelligenza l’ interpretazione. Per il resto, mi sembrava d' averti già risposto. Quindi, siccome sei capacissimo di procurarti visibilità con poco anche senza il mio aiuto, lascio volentieri a te la palla per continuare a giocare. Wink
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Tropico
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MessaggioInviato: Mar 21 Mar, 2017 7:06 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:
Non capisco perché ti interessi così tanto la mia opinione … Forse sei tu che non dormi la notte per me e non io per te Smile Comunque, confermo tutto quel che hai quotato, compreso il primo quote separato dal resto. Lascio alla tua intelligenza l’ interpretazione. Per il resto, mi sembrava d' averti già risposto. Quindi, siccome sei capacissimo di procurarti visibilità con poco anche senza il mio aiuto, lascio volentieri a te la palla per continuare a giocare. Wink

A me interessano le opinioni di tutti, poi le analizzo e le commento in base a quello che trovo interessante.
Tranquillo che ci dormo la notte, avevo casualmente notato questo thread in cima alla lista in evidenza e l'ho trovato interessante a prescindere dall'autore.
Prendo atto che non vuoi rispondere rispetto a evidenti contraddizioni tra quello che hai affermato tre anni fa e quello che hai detto recentemente pur confermando che non hai cambiato idea, rimandare a me la palla serve a poco perchè c'è poco da fare in questi casi anche essendo dotati di un'intelligenza superiore.
Infine sai, creare l'attenzione con poco potrebbe sembrare un complimento ma ho l'impressione invece che tu voglia sminuire i miei contenuti da come lo dici... Wink
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