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photo4u.it - Interviste
Le interviste di photo4u.it! - Manuel Cafini -
Vi presentiamo la seconda uscita della nostra nuova rubrica 'le interviste di photo4u.it': uno scambio di pensieri con attori del nostro forum, che si sono contraddistinti per crescita fotografica, sensibilità, voglia di sperimentare, abilità e perizia fotografica. Il nostro AlexKC intervisterà quindi Manuel Cafini, per aiutarci a conoscerlo meglio.

Buona lettura a tutti!




1) Manuel a che età hai iniziato a fotografare?

Esattamente 4 anni fa, in parallelo all'iscrizione a photo4u.
La cosa piu' curiosa e che riesce a farmi ancora sorridere è il modo in cui mi sono avvicinato alla fotografia. Diciamo che e' avvenuto quasi per caso, tentando di dare una mano alla fidanzata dell'epoca nel suo sogno di diventare una fotografa professionista. Beh, lei ora fa tutt'altro e nel professionismo ci sono entrato io! Anzi, colgo ora l'occasione per ringraziarla pubblicamente!
Ricordo che allora la fotografia mi rapì completamente e letteralmente, tanto da abbandonare gli studi in ingegneria a pochi esami dal termine. Mi sono messo a studiare fotografia con la stessa tenacia e passione con cui mi preparavo a sostenere gli esami universitari. Uno studio davvero maniacale, completamente da autodidatta, decisamente molto tecnico e minuzioso di tutte le componenti delle moderne macchine fotografiche. Studio che mi ha permesso di determinarne i limiti e addirittura di superarli.


2) Cosa ti colpiva di più nei primi tempi della tua avventura fotografica e cosa ti colpisce ora che inevitabilmente il tuo bagaglio di conoscenza è cambiato?

Bella domanda questa perche' capita proprio in un periodo in cui davvero poche cose riescono ancora a colpirmi realmente. Purtroppo (o per fortuna) non riesco piu' a fare a meno di sottoporre ad un reverse engineering qualsiasi foto mi capiti di osservare, quindi e' diventato abbastanza facile per me carpirne i relativi segreti, ma questo non incide negativamente sulla mia crescita professionale, anzi, riesce a spronarmi sempre di piu' nella ricerca del nuovo o per lo meno del meno visto.
Quando ero agli inizi, ovviamente, tutto mi colpiva, tutto era nuovo ed era una continua stupenda scoperta!


3) Quanta importanza hanno le altre arti in rapporto alla fotografia? Molti dei tuoi scatti rappresentano la danza.

A mio avviso c'e' una forte connessione tra la fotografia e tutti gli altri tipi di arte.
Io, da fotografo, non riesco piu' a guardarmi un film in santa pace per esempio, se non dopo averne passato in reverse engineering persino il set cinematografico, o ammirare un quadro senza averne analizzato composizione e tipo d'illuminazione usata o ascoltare musica e guardare video musicali non riuscendo a trasfigurare accordi e immagini in fotografie.
Insomma, ogni arte e' un grande contenitore di idee, di suggerimenti, di stimoli.
Tra danza e fotografia c’è un legame inscindibile. Se la postura, la tecnica, l’espressività della ballerina non sono al top difficilmente si tirerà fuori una buona fotografia e ovviamente il discorso vale anche al contrario, se non c’è conoscenza tecnica, capacità fotografiche, voglia di voler emozionare e capacità per farlo, anche da un passo eseguito alla perfezione non ne esce una buona foto.
Lo scatto perfetto di danza e’ quindi la combinazione di tecnica ed espressivita sia da parte della ballerina che da parte del fotografo.


4) Il genere che ti è più congeniale è sicuramente la fotografia da studio. Come ti rapporti ad essa e cosa pensi degli altri generi fotografici?

Secondo il mio modo di vedere esistono due principali filoni di pensiero da cui partire.
Il primo prevede la totale creazione ad hoc della luce, la gestione ed il completo controllo delle sue fonti. Il secondo la gestione della luce gia' presente sulla scena.
Personalmente sono per il controllo totale e minuzioso della luce. Di conseguenza, sono molto più orientato verso la fotografia da studio, still life, ritratto ma mi piace anche molto il genere reportage e macro. Quello che mi attira di meno è senza dubbio il paesaggistico, con tutto il rispetto per chi ama molto invece questo genere. Questioni di gusto... diciamo che personalmente sono piu' attratto da generi in cui la fantasia e l'originalità fanno spesso la differenza.


5) Tutti hanno potuto ammirare i tuoi ultimi scatti che uniscono un sapiente uso della tecnica a una componente emozionale molto forte. Cosa ti ha ispirato per la creazione di questo tipo di foto e cosa pensavi di ottenere in un primo momento?

Sin dagli inizi ho sempre cercato di restituire movimento con le mie fotografie. Ho sperimentato dei panning particolari giocati sull’inseguimento della rotazione del soggetto, retrozoommate per rendere statico il dinamico e dinamico lo statico, spostamento orizzontale della macchina con il soggetto statico o in direzione opposta al verso del movimento dell’obiettivo. L’idea è nata proprio così, da questa ultima nuova sperimentazione. Sapevo sin dall’inizio su cosa avrei dovuto lavorare e cosa mi sarei dovuto aspettare ma sono stato piacevolmente colpito dalla nitidezza generale del risultato che superava di gran lunga ogni mia aspettativa! Questione di riverberi, azzerati principalmente creando una stanza completamente nera e con le giuste impostazioni iso diaframmi e tempo e qualche altro trucchetto.


6) Ci vuoi parlare un po’ dell’aspetto tecnico della loro realizzazione?

Il passo iniziale è stato quello di procurarmi uno spazio adeguato (400mq mi sembravano sufficienti per iniziare) poi mi sono adoperato per la costruzione di un vero e proprio set/palcoscenico. Ho iniziato con la costruzione del fondale, della pavimentazione, dei porta proiettori, delle americane etc.. Ho studiato e curato ogni dettaglio, provvedendo innanzitutto all'oscuramento di ogni finestra o fessura che potesse far penetrare all'interno luce non creata da me. Il controllo totale dell'illuminazione artificiale (sia continua che flash) è stato determinante.
La strumentazione utilizzata è variata ovviamente in base al tipo di illuminazione che pretendevo di avere su ogni tipologia di foto.
Ho utilizzato una nikon d700 e una nikon d300. Le ho utilizzate entrambe e a volte simultaneamente per poter ovviare ai limiti di una singola macchina, ottenendo comunque un unico scatto finale senza sovrapposizioni, fotomontaggi e quant’altro.
Ho utilizzato inoltre un obiettivo 24-70 2.8 Nikon , 2 SB-900 , 1 SB-800 , 2 SB 600 , trasmettitori e ricevitori (pixel), un telecomando wireless, stativi vari e una dozzina di lampade speciali.
Come ho già detto, ogni foto ha un suo set di luci sia continue che flash in base al tipo di effetto che ho voluto ottenere sulla danzatrice: a volte illuminazione a filetto, a volte un’illuminazione più diffusa. I Flash sono stati regolati rigorosamente in manuale (mai far gestire la potenza del flash al TTL né della macchina, né dei radiocomandi in questa tipologia di foto!).
Starvi a spiegare senza avere sotto mano l’elemento che fa la differenza non avrebbe senso. A grandi linee posso però spiegarvi la tecnica utilizzata da un fotografo americano che non ho problemi a render pubblica, premettendo però che il risultato finale e’ visibilmente inferiore!
Bilanciamento del bianco sulla luce continua e vai di gel sui flash fino ad ottenere il bilanciamento tra luce continua e flash che si desidera.
Tempo variabile. Impostazioni iso e diaframmi variabili in base a quello che si vuol ottenere. Potenza dei flash anch’essa variabile.
Parabola dei flash variabile. Secondo il metodo di lavoro di questo fotografo, impostando la posa B e i flash sulla seconda tendina, il gioco è fatto.


7) So che ultimamente hai sperimentato questo tipo di scatti anche senza l’ausilio del flash.

Sì, sono riuscito ad ottenere gli stessi identici risultati anche senza l’ausilio di flash addizionali. Per me una vera svolta!
E per stessi risultati intendo anche effetto stroboscopico senza utilizzo di nessun flash.
Tutto completamente in luce continua!
Questo mi permette di ottenere gli stessi risultati (forse un po’ di rumore digitale in più essendo costretto ad utilizzare valori iso leggermente più alti) in un qualsiasi teatro durante ogni tipo di spettacolo.
Una vera soddisfazione (per me e per loro) utilizzare questa tecnica su artisti internazionali durante ogni loro qualsivoglia esibizione.
Con l'enorme vantaggio di trovarmi a fotografare danzatori nei momenti di loro massima espressività e tecnica… il risultato quindi sarà ancora più naturale che in una fotografia in studio.


8) Quali sono per te i limiti attuali della fotografia in generale e quali sono i confini che sarebbe bello poter valicare?

Se questa domanda mi fosse stata posta soltanto un mese fa credo ne avrei scritto un romanzo ma ora come ora, preferisco solo concentrarmi sui limiti (che al momento non vedo) di questa mia scoperta, che per me ha del sensazionale e che è riuscita ad aprirmi gli occhi su un mondo totalmente nuovo e sconosciuto.




9) Quali obiettivi ti prefiggi nell’immediato futuro?

Per il momento sto sperimentando altre due tecniche. Una riguarda la luce nera, combinata a luce continua e flash, l'altra riguarda una tecnica di illuminazione tramite proiezione.
Sono in fase di sperimentazione e per ora sto ottenendo buoni risultati!
Appena mi sentirò pronto sarete i primi a cui chiederò critiche e consigli!





10) Che ruolo ha avuto Photo4U nella tua crescita fotografica?

Photo4u ha avuto un ruolo fondamentale. Mi ha permesso di avere basi solide e costruttive di confronto e di crescita, sia personale che professionale, che mi hanno poi permesso di farmi le ossa con più determinazione nel mondo esterno.
Mi ha dato molte arrabbiature ma anche tante soddisfazioni. Grazie di cuore!


11) Manuel ti salutiamo lasciandoti un po’ di spazio per qualche considerazione in libertà

Beh, che aggiungere, dire che per me la fotografia è TUTTO forse è riduttivo.
Provengo da un'istruzione del tutto tecnica ed ero abituato a vedere tutto in modo molto schematico. Attraverso la fotografia questi schemi mentali sono andati via via sgretolandosi lasciando posto ad una visione più ampia, più duttile e morbida del mondo che vivo e che mi circonda. Una vera manna dal cielo che è riuscita a cambiarmi la vita e il modo di rapportarmi ad essa.
Attraverso la fotografia ho iniziato ad esprimere ed esorcizzare tutte le mie paure, i miei dubbi, le mie incertezze, una vera e propria terapia che mi ha portato ad essere, credo, anche un uomo migliore!
Amo il mio lavoro e le soddisfazioni che ne ricevo mi appagano completamente! Niente di più bello.





Per vedere tutte le immagini di Manuel Cafini, visitate la sua galleria.
Oggetto: Complimenti
Autore: brunomar - Inviato: Dom 17 Apr, 2011 12:41 pm
Splendidi i tuoi lavori e bellissima questa intervista, io da fotografo amatore dedito ai paesaggi per motivi di tempo e lavoro, trovo fantastico e bello il modo in cui ti sei avvicinato alla fotografia.
Penso che i tui scatti come hai ben detto sono da definirsi scatti Artistici degni di approccio professionale e che hanno un giosto connubio tra Musica, Film, Documentari e Danza.
Un sincerio Augurio di una riuscita professionale in questo magico mondo che è la fotografia Smile
Un saluto. Bruno Smile
Autore: Manuel Cafini - Inviato: Gio 05 Mgg, 2011 5:31 pm
Scusa ho letto solamente ora...Grazie mille per gli apprezzamenti... Smile
Autore: hulk - Inviato: Mar 17 Mgg, 2011 7:02 pm
Leggendo come hai realizzato queste foto viene da dire: sei un mostro.
Complimenti.
Autore: Manuel Cafini - Inviato: Mar 17 Mgg, 2011 7:49 pm
Grazie infinite hulk... Smile
Oggetto: SEI UN MOSTRO
Autore: lux0303 - Inviato: Gio 26 Apr, 2012 10:07 pm
Ok! Ok! Ok!
Autore: oile - Inviato: Mar 01 Mgg, 2012 7:44 am
Complimenti per i risultati ottenuti, ma in particolare per la tenace ricerca di tecniche nuove, ciao Elio

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