Memo: Novita' discografiche rock/freejazzpunkinglese

[d.kalle]

White Lies - Five - 2019 7/10

Produzione d'eccellenza con Alan Moulder e Ed Buller per la nuova uscita dei londinesi White Lies.
Molte le tracce a loro facilmente riconducibili, da "Never Alone" a "Denial" e "Finish Line", e con un incipit dell'album da quasi 8 minuti ("Time to Give") che delizia nei loop di scala del finale.
Ma la vera novità sta nella scommessa di "Jo?" come ricordo/tribute ai Joy Division, loro faro stilistico fin dagli esordi.
E' un buon ritorno, ora nuovamente in una piacevole competizione con la banda Editors/Interpol/Killers/Franz Ferdinand....

https://www.youtube.com/watch?v=nUKgHliGb6A
https://www.youtube.com/watch?v=nwTiwbBwirw
https://www.youtube.com/watch?v=BwM_mK1HJaA
https://www.youtube.com/watch?v=ycc93gneyyA

[d.kalle]

Beirut - Gallipoli - 2019 6/10

Ancora una prova interessante per l'eclettico multistrumentista americano Zach Condon.
Il suo quinto album ripropone la originale ed unica formula sonora di un folk balcanico ed un indie pop di stampo più anglosassone, sempre condito da trombe ed una soft-elettronica.
Registrato in gran parte in Italia (Gallipoli), l'album targato 4AD è tutto da scoprire, ed anche se non facile all'ascolto ha qualche buona track da apprezzare, l'omonima "Gallipoli" e "Varieties of Exile".

https://www.youtube.com/watch?v=GCVB5zjwdzE
https://www.youtube.com/watch?v=73sVbQPbqxU
https://www.youtube.com/watch?v=JNAm1t63vCI
https://www.youtube.com/watch?v=aj4Be1nMMpU

[d.kalle]

Toy - Happy in the Hollow - 2019 7/10

Nuova buona proposta della band londinese, con un mix calibrato della playlist tra psych e krautrock.
Rispetto ai loro 3 precedenti lavori ora c'e' maggior spazio ad un approccio melodico, ben gestito probabilmente grazie anche alla loro auto produzione.
Valido.

https://www.youtube.com/watch?v=SYCJNKJJxTg
https://www.youtube.com/watch?v=0zqu95Az5sI
https://www.youtube.com/watch?v=hzqLyg06MFo
https://www.youtube.com/watch?v=t4UsOZ3OGVg

[d.kalle]

Bob Mould - Sunshine Rock - 2019 7,5/10

Nonostante l'età che avanza Bob dimostra ancora una volta l'energia e la passione artistica per l'alt-rock, un genere che ha sicuramente tra le sue paternità.
Husker Du, Zen Arcade, Sugar ed infine la carriera solista, tutti capitoli di una essenza artistica d'eccellenza, con la sua chitarra graffiante mista a melodie rock sempre facilmente riconoscibili.
Sunshine Rock potrebbe in alcuni tratti presagire ad una sorta di epitaffio artistico (soprattutto in "The Final Years" e "Lost Faith"), ma l'energia profusa in tutta la playlist lo libera da queste facili interpretazioni.
Il singolo di apertura omonimo, il ritmo incalzante di "What do You Want to Me to Do", la PaulWelleriana interpretazione di "The Final Years" e "Send Me a Postcard" di Nirvaniana memoria fanno di questa nuova proposta di Bob Mould un album da custodire.
Ottimo.

https://www.youtube.com/watch?v=k5F-aj171QM
https://www.youtube.com/watch?v=j36m1AC0zPY
https://www.youtube.com/watch?v=ZHQUyZnS7qo
https://www.youtube.com/watch?v=Kv8-ZmbyZjY

[d.kalle]

Ian Brown - Ripples - 2019 5/10

Nella lunga carriera solista del frontman degli Stone Roses questo "Ripples" arriva dopo una pausa di ben 10 anni dal precedente "My Way" del 2009.
Molti anni di attesa, ma le 10 proposte non convincono, solo il singolo "First World Problems" e l'omonima "Ripples" ricordano piacevolmente le armonie degli esordi degli Stone Roses, per le altre però è un ripetersi quasi stucchevole del testo e di una ritmica sonora senza soluzione di continuità.
"Fools Gold" del 1989 non era certamente avulsa da questa critica, salvo il fatto che la produzione e l'intensità stilistica del tempo erano di ben altro spessore.

https://www.youtube.com/watch?v=YMRYIRnVhlE
https://www.youtube.com/watch?v=A2uqnHSq7g0

[d.kalle]

Ladytron - Ladytron - 2019 7/10

Quasi 20 anni di proposte synthpop per il duo di Liverpool, sempre apprezzabili ma anche spesso recensite "sotto traccia" nel panorama britannico.
La nuova e omonima uscita si distingue invece per un piglio ritmico molto valido, da "Paper Highways" a "Far from Home", con una vena electrowave che si esalta in "Tower of Glass" e "The Animals".
Ottimo ritorno, 8 anni di attesa ma alla fine ben ripagati.

https://www.youtube.com/watch?v=RexVJ9KhK1E
https://www.youtube.com/watch?v=H3TqaBxmevQ
https://www.youtube.com/watch?v=wmeg3SVHb_U
https://www.youtube.com/watch?v=cXu0zuOKQ2A
https://www.youtube.com/watch?v=lmaOsPA_UC0

[d.kalle]

Spare Snare - Sounds - 2019 6,5/10

Una decina di tracce selezionate dal grande produttore musicale Steve Albini per far risaltare la band postpunk scozzese.
Meno noti degli omologhi del loro genere (Wedding Present, Cinerama, Art Brut e Wire tra tutti) riescono con questa rivisitazione in chiave grezza/live (3/4 canali al max) ad avere una nuova chance.
Nella playlist segnalo soprattutto "Hope You Never Go","And Now It is Over" e la dedicata al ns. forum "Photograph Me Properly".

https://www.youtube.com/watch?v=scGg0J_ugwY
https://www.youtube.com/watch?v=cfReGz5jAhE
https://www.youtube.com/watch?v=TYcbqsuSP8w
https://www.youtube.com/watch?v=hgHR55vDWXU

[d.kalle]

Foals - Everything Not Saved Will Be Lost, Pt.1 - 2019 7/10

A più di 3 anni dal loro ultimo ed interessante "What Went Down"

https://www.photo4u.it/viewtopic.php?p=5152510#5152510

la formazione di Oxford capitanata pienamente dal loro leader Yannis Philippakis si ripropone con un nuovo album, cui seguirà la Pt.2 entro fine anno.
Progetto di ampio respiro, questo primo ascolto si dimostra molto interessante, tale da creare altrettanta attesa per il prossimo.
Tra le 10 tracce sono da sottolineare "Exits","In Degrees","Syrups", con una "On the Luna" da probabile prossimo tormentone.
Ottimo.

https://www.youtube.com/watch?v=V6YMCjpfH0c
https://www.youtube.com/watch?v=XDlPqNNIvV4
https://www.youtube.com/watch?v=U_x2LK2I91E
https://www.youtube.com/watch?v=C5m6ZVNGu8g

[Sax]

...la mia preferita rimane,
https://www.youtube.com/watch?v=rGewWkkAv4U

[d.kalle]

[d.kalle]

Crocodiles - Love is Here - 2019 7,5/10

Avevo perso di vista il duo di San Diego dopo l'ottimo "Crimes of Passion" del 2013
https://www.photo4u.it/viewtopic.php?p=4809260#4809260
per riscoprirli ora questo nuovo "Love is Here".
Nei 6 anni di mezzo hanno comunque prodotto altri 2 lavori, mantenendo intatto il nuovo corso stilistico, ammiccando sempre ai JMC, ma anche agli Strokes e Libertines, non abbandonando inoltre l'indole punk.
Molto energetiche infatti, a-la Ash per intenderci, sono il singolo di apertura "Nuclear Love" e l'omonima "Love is Here", mentre difficile è stilare una priorità d'ascolto tra le meno frenetiche "Rats D'Amour","Wait Until Tomorrow", "Exit Head" ed il "delicato" finale di "Prisoners".
Tra gli albums dell'anno.

https://www.youtube.com/watch?v=BBHs53YEQYw
https://www.youtube.com/watch?v=LOVYAwJTl6M
https://www.youtube.com/watch?v=VSh3g7G1_rQ
https://www.youtube.com/watch?v=OgN6lt2M7yA&list=RDOgN6lt2M7yA&start_radio=1&t=37
https://www.youtube.com/watch?v=MFLNYndjNLw

[d.kalle]

Weezer - The Black Album - 2019 6,5/10

Abbandonata ormai da tempo la vena post grunge melodica che ha contraddistinto la loro musica per più di 20 anni i Weezer si ammorbidiscono ancora.
The Black Album è la loro seconda uscita in questo 2019 (The Teal album è una raccolta di cover essenzialmente pop) e contrasta con la melodia pop un'immagine di copertina che richiama ad una proposta alquanto dark dei Weezer.
"Can't Knock the Hustle","Piece of Cake","Living in L.A." e "Zombie Bastards" sono ballate pop di una semplicità compositiva solo apparente, ma tali da essere assimilate con facilità.
"I'm Just Be Honest" ha un giro di basso molto a-la Smashing Pumpkins , e "The Prince Who Wanted Everything" è una sorta di storiella per ragazzini, facile facile.
Piacevole, atipico ed inusuale per chi li li ricorda soprattutto per "Buddy Holly".

https://www.youtube.com/watch?v=UV5F3vcQyrY
https://www.youtube.com/watch?v=fEzSWs5Q1_s
https://www.youtube.com/watch?v=G72cmA0CZ5I
https://www.youtube.com/watch?v=5jIH3j9jzBc

[d.kalle]

The Telescopes - Exploding Head Syndrome - 2019 5,5/10

La nuova creatura di Stephen Lawrie non è propriamente quanto ci si poteva aspettare dalla band inglese, nota soprattutto per il suo noise-rock contaminato da chitarre shoegaze.
Durante la loro carriera li abbiamo seguiti nel percorso di addolcimento delle sonorità (quasi da dreampoppers..), fino ad un riverbero noise di "As Light Return" del 2017.
Difficile pertanto aspettarsi un nuovo capitolo sonoro, ed è per questo che "Exploding.." spiazza ancora i fans della formazione (ennesima) sfornata dal genio di Alan McGee (Creation Records).
Ritmiche molto blande, ipnotiche, uno space-blues come lo avevamo sentito dagli "amici" Spacemen3 ben 30 anni fa.
Necessita di una particolare predisposizione mentale, forse troppa, le 8 tracce difficilmente si distinguono una dall'altra in un mix che chiaramente è studiato alla perfezione, ma che lascia comunque confusi.
Un trip totale che alla fine fa tirare un sospiro di sollievo, misto tra soddisfazione ed angoscia.

https://www.youtube.com/watch?v=nzIGCebzw04
https://www.youtube.com/watch?v=VzwI1jQybmc
https://www.youtube.com/watch?v=WmrhTABmRPM

[d.kalle]

Piroshka - Brickbat - 2019 7,5/10

Il debutto della formazione mancuniana era tra i più attesi, ed ha colto nel segno, un gran album.
La fusione tra componenti dei Lush (Miki Berenyi) con il loro approccio britpop-etereo e l'energia shoegaze delle Elastica con la drummer Justine Welch rappresenta il mix perfetto per un filone nuovomanontroppo che entusiasma all'ascolto.
Ulteriore esperienza sonora viene da McKillop dei Moose ed il basso di Conroy (Modern English), completando una lineup di spessore, perlomeno sulla carta.
Alla prova dei fatti Brickbat alterna energia battente con "What's Next" (a tratti ricorda i compianti Cranberries),"Never Enough" (e qui le Elastica ritornano in auge..) alle schitarrate finali di "Hated By the Powers to Be" ed infine alle delicate e dolci ballate di "Everlastingly Yours" (molto Lush, e pure Slowdive) e "Village of the Damned" con la voce suadente ed inconfondibile di Miki.
Già nella personale playlist 2019.

https://www.youtube.com/watch?v=PNq0EqJFr2k
https://www.youtube.com/watch?v=hyAET5o6ar8
https://www.youtube.com/watch?v=CEH0-kSZbrY
https://www.youtube.com/watch?v=so_mbc9hYjA

[d.kalle]

The Faint - Egowerk - 2019 6/10

Durante il corso della loro ricca discografia la band del Nebraska ci ha abituato spesso a cambi di formazione, senza che i nuovi arrivati intaccassero il filone dance-punk della loro proposta musicale.
Non fa eccezione questo nuovo "Egowerk", in cui il drummer e programmatore Clark Baechle si impone per l'utilizzo della synth drum al posto della tradizionale, con un ovvio ma non scontato impatto su tutte le 11 tracce.
Il sound diventa più un elettropop anni 80-90, perdendo un pò della loro originale vena ritmico-compositiva.
Resta comunque un album da ascoltare, soprattutto per chi non li conosceva ancora.

https://www.youtube.com/watch?v=nS4DdrEU3cM
https://www.youtube.com/watch?v=d1BYfXVEY3o
https://www.youtube.com/watch?v=tLZvgZNnjCI
https://www.youtube.com/watch?v=-J9B6u2ZU9c

[d.kalle]

Stephen Malkmus - Groove Denied - 2019 6/10

Nuova proposta solista per l'ex leader dei Pavement, una carriera che già è più ricca rispetto a quanto proposto dalla band lo-fi simbolo dell'underground americano degli anni '90.
Groove Denied rappresenta un'ulteriore svolta stilistica di Stephen, più vicino all'elettronica senza però dimenticare le classiche songs melodiche.
Versione cupa per "A Bit Wilder", classica per "Come Get Me", brillante e seventies in "Rushing the Acid Frat", nonchè un elettro/caleido viaggio nel singolo di apertura di "Belziger Faceplant", fino alla calda e finale "Grown Nothing" che riporta alla memoria le romantiche proposte dei Lloyd Cole & the Commotions.
Piacevole, anche se disomogeneo nella playlist come spesso ci ha abituati, comunque da giudicare nel complesso delle 10 tracce.

https://www.youtube.com/watch?v=LDiqO5VhFPw
https://www.youtube.com/watch?v=bLeGu_-Bnjk
https://www.youtube.com/watch?v=YlC8uz47qGo
https://www.youtube.com/watch?v=8-4wc-74VYM

[d.kalle]

The Drums - Brutalism - 2019 6/10

Che il surf-pop dei Drums scaturisse dall'estro compositivo di Lonny Pierce non vi era dubbio, fin dal loro esordio omonimo del 2010.
Ora che più di mezza band ha lasciato Jonny i Drums hanno continuato come se fosse un solo-project, a partire dal precedente Abysmal Thoughts del 2017.
I giri ritmati e le melodie miste di elettropop sono sempre apprezzabili, ora però con meno freschezza, e con una velata melanconia di sottofondo di chiara espressione personale.
Un pò sottotono, Jonny probabilmente ha bisogno di una valida spalla artistica.

https://www.youtube.com/watch?v=4PdrrrOgezw
https://www.youtube.com/watch?v=8b5xfTbXCgA
https://www.youtube.com/watch?v=Gd7YdsL3EwA

[d.kalle]

Robert Forster - Inferno - 2019 6,5/10

Più famoso forse come leader dei Go-Betweens, l'aussie Forster ha già una lunga carriera solista, anche se parecchio dilatata nel tempo.
"Inferno" a dispetto della lecita aspettativa è invece un album piacevole e melodico, da guitar-pop oldstyle, con i Velvet Underground come imprinting che trasuda chiaramente tra le sue 9 tracce.

https://www.youtube.com/watch?v=TRlOskUcH70
https://www.youtube.com/watch?v=Fvvhje-FTyE
https://www.youtube.com/watch?v=EXPvQbXikec

[d.kalle]

Matmos - Plastic Anniversary - 2019 6,5/10

Entro nel genere elettronica in punta di piedi, e soprattutto per celebrare il 25° anniversario di un duo di riferimento.
L'abilità di Daniel e Schmidt sta nel creare e trasformare le situazioni reali, riprendere le quotidiane sonorità in stringhe a volte (raramente) melodiche ed a volte ossessive nella loro ripetizione ritmica.
Questo Plastic non rappresenta sicuramente l'apice della loro carriera, ma li consacra sicuramente per l'unicità stilistica della proposta.

https://www.youtube.com/watch?v=VUS37Xm5xxo
https://www.youtube.com/watch?v=0l_hJJzphH4
https://www.youtube.com/watch?v=ltNwzJSsSPo
https://www.youtube.com/watch?v=jIJghvTCVA0

[Sax]

WOW