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Izutsu utente attivo

Iscritto: 28 Dic 2003 Messaggi: 9922
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Inviato: Lun 07 Mar, 2005 11:41 am Oggetto: Dubbi e perplessità? |
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Questo non vuole essere un post politico, semplicemente una raccolta di considerazioni sul "caso" Sgrena.
I fatti:
1) Sono stati fermati all'ultimo e fatale posto di controllo mobile, a 700m dall'aeroporto, quando ritenevano di essere al sicuro in territorio americano;
2) La Sgrena dice di non aver visto segnalazioni da parte dei militari;
3) La Sgrena riporta come la macchina sia stata crivellata da centinaia di colpi di mitragliatrice;
4) La Sgrena sospetta di essere stata il vero bersaglio dell'agguato: gli americani la volevano morta;
5) Pochi minuti prima della liberazione, i carcerieri le hanno detto di stare attenta agli americani. Tenetelo bene a mente.
Per ora diciamo che i punti sono fin troppi, quindi lasciamo da parte altre affermazioni minori.
L'analisi:
1) Gli ultimi 700m non sono i più sicuri, al contrario sono molto pericolosi poichè passano su una strada di scorrimento non isolata dal traffico ordinario e quindi con un minor controllo da parte dei militari. In pratica è terra di nessuno, tant'è che non c'è un checkpoint fisso ma uno mobile.
Pier Scolari dice, uscendo dal Celio, che a 700m dall'areoporto avevano passato ormai tutti i controlli. Tenetelo a mente (punti 4 e 5).
2) L'agente rientrato assieme alla Sgrena afferma di aver visto il faro di segnalazione.
3) Pier Scolari: ''l'auto e' stata illuminata da un fascio di luce ed e' stata investita da una pioggia di fuoco: Giuliana ha raccolto decine di proiettili, a manciate, sul sedile dopo la sparatoria''.
Signori... qualcuno ha fatto il militare? Qualcuno ha visto cosa può fare una mitragliatrice? Io ho visto tranciare in due alberi a duecento metri di distanza, ed era una MG, non una ben più potente mitragliatrice da tank...
Non siamo ridicoli, centinaia di colpi avrebbero reso irriconoscibili i corpi e demolito la macchina, che probabilmente sarebbe anche esplosa. Se poi consideriamo che i colpi provenivano dal fianco, si capisce come la protezione offerta dalle lamiere non blindate fosse ancora minore mentre maggiore l'area da colpire, rendendo più facile la mira.
Ah, i proiettili sono "leggermente" caldi dopo l'esplosione... ho ancora un'ustione sul polpaccio per un bossolo, com'è che la Sig.ra Sgrena non ha ustioni e, anzi, li ha raccolti a manciate? Non erano centinaia di proiettili?
4) Con tutto il rispetto per una professionista, chi è la Sig.ra Sgrena per suscitare tutto l'odio degli americani? Qualcuno di voi, qualcuno che non legge "il manifesto", l'ha mai sentita nominare? Ma soprattutto, perchè gli americani non si sono procurati 4 Kalashnikov per dissimulare l'agguato? E perchè non li hanno finiti ma, al contrario, li hanno salvati suscitando il vespaio che vediamo tutti? Perchè non li hanno fatti fuori al primo checkpoint dove sarebbe stato più facile far passare il tutto come un agguato dei terroristi? Perchè aspettare l'ultima occasione utile, a 700m dalla salvezza?
5) Potremmo rinominare questo punto "I veggenti di Baghdad".
E' più plausibile che gli americani volessero morta la "spina nel fianco dell'amministrazione Bush", l'ignota Giuliana Sgrena, o che i rapitori, per gettare discredito sugli americani e far litigare due alleati come Italia e USA, abbiano messo in giro la voce di un'autobomba simile a quella dove viaggiavano i nostri? Bastava far passare un povero iracheno in bicicletta vicino al posto di controllo e fargli dire che dopo pochi minuti sarebbe passata l'auto dell'attentato per far cagare sotto i riservisti...
In tutto questo, la cosa che ritengo più assurda è che nessuno sollevi dubbi ma anzi continui a lasciar parlare il "Compagno-Manager" di Giuliana Sgrena... a me pare che stia facendo più politica che altro, e la sta facendo sulla pelle di un padre di famiglia, morto per salvare una persona qualunque come potrei essere io o uno di voi. |
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Spinellino utente attivo
Iscritto: 15 Dic 2004 Messaggi: 3907
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Inviato: Lun 07 Mar, 2005 12:04 pm Oggetto: |
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Qui siamo d'accordo al 100%.
Mettiamoci poi nei panni dei soldati americani: c'è un'auto sospetta che si avvicina (perchè andava troppo forte, non si è fermata alle segnalazioni o c'è stata una soffiata...poco importa) in una zona in cui ci sono attentati dinamitari di continuo. In una situazione come quella prima spari e poi chiedi chi è.
Inoltre è un triste dato di fatto che il fuoco amico (blue on blue, come lo chiamano gli anglosassoni) sia la causa di una grande percentuale di vittime in situazione di guerra.
Insomma: mi pare che sia stato solo un tragico incidente. |
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nikolevic utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2004 Messaggi: 2479 Località: crema
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Inviato: Lun 07 Mar, 2005 12:09 pm Oggetto: |
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Prima di buttarsi in considerazioni di questo tipo aspetterei di capire meglio i fatti, noi non c'eravamo. Un uomo è morto e altre due persone sono rimaste ferite (e le loro testimonianze collimano)
Vorrei solo ricordare come "il manifesto" e pochi altri giornali, seppur di precisa matrice politica, sono gli unici che hanno dato testimonianza diretta, senza limitarsi a notizie ascoltate ad un telefono tra le mura della propria stanza d'albergo, su una guerra che ci si ostina a chiamare pace.
ciao
nicola |
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Spinellino utente attivo
Iscritto: 15 Dic 2004 Messaggi: 3907
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Inviato: Lun 07 Mar, 2005 12:19 pm Oggetto: |
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E' solo una questione di logica; supponiamo che gli americani mentano quando affermano che l'auto non si è fermata ai segnali e che procedeva a velocità sostenuta: ti pare più credibile la storia di un complotto internazionale ai danni di una giornalista italiana di un giornale 'minore', o quella di alcuni soldati probabilmente poco più che ventenni che hanno reagito male ad una situazione di potenziale pericolo? |
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nikolevic utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2004 Messaggi: 2479 Località: crema
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Inviato: Lun 07 Mar, 2005 12:26 pm Oggetto: |
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Personalmente credo più all'incidente dovuto a 4 ragazzini impreparati. Ma se leggi bene tutte le testimonianze magari anche l'articolo della sgrena sul manifesto di ieri, ti accorgeresti che da vittima con quello che ti è successo e quello che ti hanno detto un pensierino al complotto lo faresti.
Qui tutti abbiamo un'idea sulla guerra, gli americani, i terroristi e i "comunisti" cerchiamo però di non partire prevenuti ne in un senso ne nell'altro.
ciao
nicola |
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ocio utente attivo

Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Lun 07 Mar, 2005 12:31 pm Oggetto: |
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Ho pensato anch'io le stesse cose. Se li volevano finire che problema c'era. Però quando abbiamo a che fare con politica, media, servizi segreti, guerra e terrorismo, elezioni italiane... caspita è dura capire le cose, farsi un idea vera. Chissà se poi il 'vero' è vero o voluto tale. Quanti sono i burattinai, forse non lo sapremo mai. Mi viene in mente un vecchio album di Edoardo Bennato. Ciao |
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Spinellino utente attivo
Iscritto: 15 Dic 2004 Messaggi: 3907
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Inviato: Lun 07 Mar, 2005 12:34 pm Oggetto: |
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Citazione: | cerchiamo però di non partire prevenuti ne in un senso ne nell'altro. |
E' proprio ciò che intendo: credo che tutti gli elememti della faccenda non li sapremo mai. Con quello che si sa ora di + o - certo cerco di farmi un'idea 'plausibile', sapendo che potrei tranquillamente sbagliarmi.
Per qunto riguarda la Sgrena: non farei affidamento al 100% sull'affidabilità di una testimonianza del genere: tensione, stanchezza, paura, rabbia sono tutti elementi che possono portare brutti scherzi (ovviamente senza mettere in dubbio la sua buona fede). |
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Izutsu utente attivo

Iscritto: 28 Dic 2003 Messaggi: 9922
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Inviato: Lun 07 Mar, 2005 12:56 pm Oggetto: |
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Beh, io mi sono basato sulle dichiarazioni di chi ha subito l'attacco... più della Sgrena chi può saperne?
Di 5 dichiarazioni, 5 sono confutabili... alcune sono addirittura ridicole... ora, se dopo tutto quello che le è stato detto lei ha il diritto di pensare ad un complotto, dopo quello che LEI ha detto io ho il diritto di pensare che siano strumentalizzazioni politiche... centinaia di colpi di mitragliatrice avrebbero ucciso tutti gli occupanti... ma non ne servono centinaia, con un solo caricatore da 30 colpi un solo soldato li avrebbe fatti fuori tutti...
Cmq, la cosa che a me da fastidio è il "prezzemolinaggio" di Pier Scolari e le conclusioni che trae a caldo... e nessuno che lo fermi, nessuno che si chieda come sia possibile scampare a centinaia di colpi di mitragliatrice, come sia possibile raccoglierli a manciate quando sono ustionanti, come sia possibile che gli americani vogliano far fuori una giornalista che conoscono solo i lettori de il manifesto, come sia possibile dare credito alla loro versione dei fatti se questa implica dubbi così grandi...
Io trovo disgustoso lo sfruttare la morte di un padre di famiglia per muovere assurde accuse... doveva limitarsi ad un grazie e basta, a mio modesto avviso.
Per le polemiche c'è tempo... |
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massimiliano ingrosso utente attivo

Iscritto: 05 Feb 2004 Messaggi: 15267 Località: da Brindisi a Torino
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Inviato: Lun 07 Mar, 2005 1:19 pm Oggetto: |
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Un mio amico e' stato in Somalia accanto ai soldati americani e quello che mi ha riportato e' che non si facevano molti scrupoli: meglio sparare e poi eventulamente chiedere; hanno cosi' ammazzato un ragazzo che lavorava nel campo italiano, solo perche' non l'avevano riconosciuto (questo mio amico non e' un visionario, ne comunista... avrebbe fatto il servizio civile)
La giornalista non sara' stata conosciuta (io non la conoscevo) da nessuno prima del rapimento, ma dopo tutto il mondo ne ha parlato, visto le foto e sentito il suo pensiero (che si condivida o meno) i giornali, telegiornali italiani e stranieri l'hanno riportato.
Non credo al complotto (anche se posso pensare che a sangue caldo possano aver pensato a quello....), ma alla superficialita' dei soldati o meglio, piu' di chi li ha messi li: ci vuole tanta forza a star li, a presidio di un sito cosi' sensibile come un aereoporto
Non lo sapremo mai, piu' o meno giustamente (potevamo mica dichiarare guerra alla Libia o agli USA per ustica....), come per altri misteri
Uno spiacevole e tragico incidente, pero' non mi sento di accusare chi e' stato obiettivo del fuoco amico (e i giornali statunitensi stanno insistendo tanto in questo periodo sull'aumentare di questi incidenti)
Ciao
Max _________________
Le foto del raduno
e i commenti alle giornate |
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ocio utente attivo

Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Lun 07 Mar, 2005 1:29 pm Oggetto: |
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jlh ha scritto: |
i giornali statunitensi stanno insistendo tanto in questo periodo sull'aumentare di questi incidenti)
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Ho appena ascoltato un servizio su questo argomento. Negli ultimi tempi ci sono stati diversi errori su macchine occidentali. Questa cosa non piace ai pacifisti americani e non. Si interrogano sugli addestramenti e sugli ordini dei loro soldati. C'è molto movimento anche da loro per questo caso. |
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HIPPO utente attivo

Iscritto: 23 Mar 2004 Messaggi: 1829 Località: Formia
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Inviato: Lun 07 Mar, 2005 3:45 pm Oggetto: |
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In effetti la "presunta"ricostruzione dell'accaduto non mi convince affatto ....come dice Izu con centinaia di colpi di mitragliatrice sarebbero morti tutti (basta una misera 22mm per perforare completamente con un unico colpo la portiera di una berlina non blindata).
L'attentato americano mi sembra una stupidata (per tutte le osservazioni di Izu ed altre ancora)....piuttosto sono più propenso a credere in un tragico errore dovuto alla tensione dei soldati americani.
A prescidenre dalle "troppe" strumentalizzazioni dell'accaduto sarebbe comunque auspicabile l'apertura di un'inchiesta "seria" da parte degli USA per accertare l'eventuale presenza di colpe precise dei suo soldati (che non è detto vi siano però)....e non finire con un altro Cermis  _________________ VIENI A VEDERE!!!
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You can be anything you want to be |
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Balza utente attivo

Iscritto: 13 Dic 2004 Messaggi: 9157 Località: Roma
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Inviato: Lun 07 Mar, 2005 4:29 pm Oggetto: |
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A prescindere da chi, come quando e perchè sono stati sparati x o y colpi... a me ha dato molto fastidio leggere questa intervista:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/03_Marzo/07/sgrena.shtml
Se fossi un figlio dell'agente morto mi sentirei offeso e indignato. Stando alla Sgrena sembra quasi che i sequestratori fossero dei galantuomini... "mi hanno chiesto di drammatizzare"... come dire... "scusi signora Sgrena, gentilmente può posare i pasticcini e venire davanti alla telecamera che dobbiamo fare una ripresa"... Beh... ripeto, come si dovrebbe sentire un figlio di Nicola Calipari se non indignato dopo aver scoperto di aver perso il padre per togliere la Sgrena dalla beauty farm "Centro Benessere Resistenza Irachena"?
La signora Sgrena dovrebbe pensare un po' di più a quanto successo. Prima di accusare gli americani di averla voluta uccidere (ipotesi che anche a me sembra assurda... fosse stata realmente questa l'intenzione degli americani avrebbero avuto almeno 500 modi diversi per eliminarla senza destare il minimo sospetto e, anzi, facendo giocare la morte della giornalista a fini propagandistici filo-yankee) e soprattutto prima di far passare i suoi sequestratori come quasi dei Robin Hood del XXI secolo, dovrebbe provare a mettersi nei panni dei componenti di una famiglia che ha perso un padre o un marito per toglierla da dei guai in cui lei stessa si era cacciata: nessuno l'ha obbligata ad andare in Iraq e che fare la giornalista in luoghi di guerra è rischioso non credo sia un segreto di stato.
E questo a prescindere da eventuali errori di ventenni catapultati in una guerra non loro o al di là di pseudo-complotti internazionali o altro ancora. Qui si tratta solo di rispetto per una persona che ha perso la vita per salvare la sua. Invece di pensare solo a polemizzare, in questi momenti l'unico gesto degno di nota sarebbe stato lo stare vicina alla famiglia Calipari. Il tempo delle polemiche e delle indagini verrà, anche a breve... Ma polemizzare ancor prima del rimpatrio della salma e dei funerali è veramente sintomo che le parole "dignità" e "rispetto" non fanno parte del vocabolario della Sig. Sgrena.
E poi un'ultima cosa, anche se qui forse verrò accusato di eccessivo cinismo (io però preferisco chiamarlo "realismo"). In Iraq, non dimentichiamocelo, c'è la guerra. Non è più la guerra combattuta con i missili sparati dalle navi nel golfo. E' una somma di guerriglia contro gli americani e di guerra civile tra gli stessi iracheni. Ma sempre di guerra si tratta. Chiunque si trovi in Iraq, giornalisti del Manifesto compresi!, sa benissimo che rischia la vita ogni secondo che passa. D'altra parte nessuno ha obbligato la Sig. Sgrena o chi per lei a prendere e partire per l'Iraq. E la Sig. Sgrena potrebbe dare anche solo una rapida occhiata al suo stipendio, che immagino ben diverso rispetto a quello di un collega che si occupa della cronaca locale del proprio paese, per ricordarsi della situazione nella quale lei si è andata ad infilare. E il morire ammazzati ad un posto di blocco, per quanto ovviamente non può e non deve essere considerato un evento "normale" ed è giusto fare una inchiesta per stabilire eventuali responsabilità, lo si può (e lo si deve) considerare come una possibilità reale e concreta e più di tanto non si dovrebbe fare polemica. Così come se Schumacher di dovesse schiantare contro un muro durante un gran premio. D'altra parte io non guadagno i soldi di Schumacher e a Schumacher nessuno lo ha obbligato a fare il pilota di formula 1 per campare.
Bye! |
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edgar amministratore

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 6378 Località: Milano
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