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The Doctor 46 utente attivo

Iscritto: 25 Ago 2004 Messaggi: 2096 Località: siamo tutti figli della stessa madre Terra (+ precisamente Pesaro)
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Inviato: Sab 25 Dic, 2004 11:32 pm Oggetto: Che storia da brividi... |
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Chi suonò le campane di Carpegna?
Era il 1° novembre del 1970 quando un fenomeno di straordinario interesse rese famosa per alcuni mesi la tranquilla e riservata cittadina marchigiana portandola alla ribalta delle cronache.
Quella sera, esattamente alle 20.15, all'interno della chiesa parrocchiale di San Nicolò, situata nel centro del paese, fra' Giuseppe era intento a conversare con frate Mario nella propria cella quando una campana cominciò a suonare a distesa.
La conversazione si interruppe, poiché in quel timbro i due frati riconobbero la più piccola delle quattro campane del loro campanile, il cosiddetto Cendìno, usato per richiamare i parrocchiani alla messa, e stupefatti per quel suono assolutamente fuori orario, i due, temendo qualche avvenimento drammatico, si precipitarono nel refettorio dove altri due frati erano intenti a guardare la TV, chiedendo spiegazioni. Ma quelli, ancor più stupiti, dissero di non aver udito nulla.
E nulla aveva udito padre Doriano, il parroco, che si trovava nell'ufficio parrocchiale, né Gino, il campanaro.
Tutti si recarono allora al campanile ma costatarono che la cella campanaria era chiusa a chiave e sia le campane sia le corde erano assolutamente immobili.
Si pensò all'eco della chiesa di San Pietro, distante qualche chilometro, e credendo che qualcuno avesse bisogno d'aiuto, i frati si recarono sul posto, ma anche lì nessuno aveva suonato le campane. Quando ormai i due frati si erano rassegnati all'idea di aver avuto un'allucinazione, erano le 22, la campana riprese a suonare all'interno della chiesa, questa volta udita da tutti. E tutti riconobbero l'inconfondibile suono della campana piccola del loro campanile. Ma ciò che più sconcertava era che se si usciva dalla stanza dove si udiva lo scampanio, nulla più si percepiva, neanche l'accenno di un'eco, nonostante le porte aperte.
A mezzanotte, poi ancora alle due, mentre le altre stanze rimasero silenziose, lo scampanio echeggiò nel dormitorio, terrorizzando i frati.
Fu l'indomani, il 2 novembre, giorno dei morti, che la campana si fece udire all'esterno, lasciando allibiti i presenti che si apprestavano ad assistere alla messa: tutti poterono chiaramente constatare che le campane erano perfettamente immobili, eppure suonavano.
Ma anche questa volta il suono si udiva esclusivamente nel sagrato della chiesa, mentre nulla si percepiva né all'interno del convento, né all'esterno del sagrato, qualche metro più in là.
Il fatto si ripeté per tutto il giorno e nei giorni successivi, attirando gli abitanti del paese al completo. Secondo i testimoni, il suono sembrava provenire ora dall'alto, ora dal basso, senza un punto preciso nello spazio.
Quello che è certo è che le persone dislocate a guardia della cella campanaria, a pochi centimetri dalle campane, non udivano assolutamente nulla.
Il 13 novembre accadde un fatto nuovo.
Il timbro del suono mutò palesemente: non fu più il piccolo Cendìno a farsi udire ma la grande Campana di Mezzogiorno che iniziò a diffondere nell'aria la sua voce possente, pur rimanendo anch'essa assolutamente immobile.
Nel frattempo la notizia si spargeva e curiosi, giornalisti, occultisti, scienziati e tecnici del suono arrivavano in massa per risolvere il mistero o svelare il trucco.
Nel gennaio del 1971 si ebbe un'altra variazione: la Campana a Morto, terza delle quattro campane ospitate nella cella campanaria del convento, iniziò a far sentire i suoi lugubri rintocchi al posto delle prime due. E nel giro di pochi giorni ci si accorse di un fatto raccapricciante: ad ogni serie di rintocchi di questa campana corrispondeva puntualmente il decesso di un abitante del paese.
Il fenomeno andò avanti per quasi tutto il 1971, con le campane che ormai si alternavano nel loro gioco sotto gli occhi esterrefatti di quanti le vedevano perfettamente immobili ma potevano udirne chiaramente il suono. Poi, con il finire dell'anno, il fenomeno si diradò ed infine si esaurì.
La chiesa fu teatro, in quello stesso periodo, di numerosi altri fenomeni inspiegabili e avvenimenti strani che per ragioni di spazio non vi narrerò.
Chi fosse proprio interessato può avere tutte le informazioni del caso da Graziano Mancini Cilla, che troverete a Carpegna in Via Amaducci 41 (Tel 0722 77209) e che ha dedicato gli ultimi trent'anni della sua vita a raccogliere testimonianze e dati sul fenomeno delle campane e sugli altri avvenimenti misteriosi ad esso collegati, con tanto di relazioni, articoli della stampa e foto.
Egli possiede tra l'altro le registrazioni originali dei suoni delle campane, da lui stesso effettuate in quel periodo.
Molti dichiarano di aver ancora udito le campane suonare nel corso di questi anni, ma si tratta di testimonianze isolate e non convalidate da prove certe.
E la quarta campana? La Campana d'Ovest, muta spettatrice degli eventi che riguardarono le sue tre sorelle, fortunatamente ha fin'ora taciuto.
Narra, infatti, un'antica leggenda del luogo che "...quando tutt'e quattro le campane di Carpegna avranno suonato, la montagna si spaccherà".
Trent'anni dopo, nessuna spiegazione attendibile.
L'avvenimento, in mancanza di un'esauriente spiegazione scientifica, è caduto ormai nell'oblio.
Chiunque, me compreso, è portato a pensare all'inizio che qualche buontempone si fosse divertito, per esempio, a lanciare sassi contro le campane con una fionda.
Ma, a parte la straordinaria abilità richiesta per far suonare una campana con un minimo d'attendibilità a suon di sassate, unita alla necessità di doversi mantenere ben distante dal quel luogo affollato per non farsi scoprire, la supposizione è smontata dal fatto che chi stava sul campanile accanto alle campane, non percepiva alcun suono.
Altra supposizione: l'eco di qualche campana lontana? Mai successo prima, e il suono era troppo forte per provenire da lontano. Inoltre continuava a non spiegarsi come mai chi stava vicino alle campane non udiva nulla.
Tuttavia, per non tralasciare l'ipotesi che una qualche straordinaria combinazione atmosferica potesse giocare un tiro del genere, tutte le campane dei comuni limitrofi furono messe a tacere con un'ordinanza, per verificare questa eventualità, ma il fenomeno continuava a ripetersi.
Su suggerimento dei tecnici, l'8 dicembre, in attesa del verificarsi del ricorrente fenomeno di mezzogiorno, fu tolta in segreto la corrente a tutto il paese a partire dalle 11.45, per scongiurare l'eventualità che qualche burlone avesse piazzato un grosso impianto audio ben nascosto da qualche parte della chiesa.
Ora, nonostante l'evidente difficoltà di poter piazzare un simile impianto senza che ne rimanesse traccia, per non tralasciare nessuna possibilità di spiegazione, ogni angolo della chiesa fu accuratamente setacciato.
In ogni caso non si sarebbe spiegato come il suono si propagasse solo in ambienti limitati, ora sulle scale, ora sul sagrato o all'esterno della chiesa o sulla piazza, senza che a distanza di un metro, cambiando ambiente, se ne percepisse la più lontana eco.
Anche senza corrente, tuttavia, la campana, puntualmente, suonò a mezzogiorno.
Un'equipe di tecnici del suono, arrivata da Bologna con le loro apparecchiature, rilevò che il diagramma di struttura del suono misterioso era identico a quello della registrazione del suono reale delle campane.
Il "suono fantasma" (si definisce suono fantasma un evento sonoro chiaramente ed oggettivamente percepibile quando l'origine che dovrebbe produrlo sia assolutamente silenziosa ed immota), fu analizzato anche dal tecnico Li Causi, perito in radiofonia, trasmissioni televisive ed elettronica.
Assieme alla commissione del Centro Studi Parapsicologici si accertarono dapprima che il suono fosse realmente udibile da tutti senza il minimo dubbio.
Così scrisse Piero Cassoli, direttore scientifico della commissione:
"Abbiamo potuto accertare che effettivamente il suono si sente in un luogo e non in un altro, luogo in cui, secondo le leggi della trasmissione dei suoni, si sarebbe dovuto sentire forte e nitido. Infatti, mentre Li Causi udiva e registrava il suono stando in mezzo al chiosco, io, appena fuori, non udivo né registravo nulla. Come ulteriore passo dell'indagine abbiamo perquisito il convento da cima a fondo frugando anche fra i paramenti e gli ossari, seppure apparissero chissà da quanti anni abbandonati, alla ricerca di fili o altro che potesse fornire una spiegazione normale. Dopo una giornata d'indagini varie abbiamo fatto togliere segretamente l'energia elettrica a tutto il paese dalle 11.45 alle 12.15 per sottrarre a qualche eventuale male intenzionato almeno un mezzo per attuare il suo programma. Comprendevamo bene i limiti di una simile tattica e in ogni modo, a mezzogiorno, lo scampanio si udì di nuovo."
Anche il giornalista Sergio Conti fece le sue prove e scrisse:
"... alle 12 in punto il suono della campana giunge netto e preciso. Conto diciotto rintocchi suonati a distesa. Il suono cala dall'alto come se piovesse dal cielo. Le campane sono ferme, immobili. Ho modo di constatare, spostandomi, che il suono, nitido e chiaro nel sagrato, scompare oltre un certo limite ed entrando in chiesa non se ne ode neanche una lontana risonanza."
"...faccio una prova e ne rimango sconcertato. Dopo due rintocchi esco dalla stanza lasciandovi il registratore in funzione. Piombo nel silenzio più assoluto. Riascolto il nastro. L'apparecchio ha registrato quattro rintocchi, io ne ho uditi due soli. Degli altri due che sono stati fissati dal magnetofono, mentre mi trovavo fuori della stanza, io non ho udito neppure l'eco."
Massimo Inardi, Presidente del Centro Studi di Parapsicologia di Bologna non poté far altro che costatare oltre ogni ragionevole dubbio l'esistenza del fenomeno senza riuscire a fornire altre spiegazioni.
L'idea che qualcuno dannatamente bravo abbia architettato un trucco intelligente, astuto e perfetto in tutti i particolari, realizzato ed eseguito da gran maestro, certo rimane.
Forse non lo sapremo mai: il mistero, molto probabilmente, è destinato a rimanere tale per sempre.
a me ste cose fanno ##*@xx@ sotto!
e pensare che domani volevo andarci a Carpegna! _________________ La fotografia: le parole non servono a niente, bisogna solo guardare (H.C.Bresson)
con Adobe Lightroom e Photoshop TUTTI diventano buoni fotografi (The Doctor 46 cit. ) ||| Se non avete da fare, commentate le mie foto, anche quelle vecchie, grazie  |
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fabio contin amministratore

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 5347 Località: Noale (VE)
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Inviato: Dom 26 Dic, 2004 2:37 am Oggetto: |
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Pazzesco!
Ma non ho capito una cosa, hai scritto "ad ogni serie di rintocchi di questa campana corrispondeva puntualmente il decesso di un abitante del paese" e "Il fenomeno andò avanti per quasi tutto il 1971", significherebbe che sono morti quasi tutti gli abitanti... _________________ http://flickr.com/fcontin
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pixell78 utente attivo

Iscritto: 13 Mgg 2004 Messaggi: 4700 Località: Trento
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Inviato: Dom 26 Dic, 2004 10:34 am Oggetto: |
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magari non suonavano spesso........  |
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The Doctor 46 utente attivo

Iscritto: 25 Ago 2004 Messaggi: 2096 Località: siamo tutti figli della stessa madre Terra (+ precisamente Pesaro)
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Inviato: Dom 26 Dic, 2004 1:13 pm Oggetto: |
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forse sono morti solo per un periodo oppure per i rintocchi di una sola campana...boh!
peccato che oggi non ci sono andato che volevo fare le foto ai fantasmi  _________________ La fotografia: le parole non servono a niente, bisogna solo guardare (H.C.Bresson)
con Adobe Lightroom e Photoshop TUTTI diventano buoni fotografi (The Doctor 46 cit. ) ||| Se non avete da fare, commentate le mie foto, anche quelle vecchie, grazie  |
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roiter utente attivo

Iscritto: 05 Feb 2004 Messaggi: 13523 Località: Brianza
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Inviato: Dom 26 Dic, 2004 2:52 pm Oggetto: |
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In giro per l'Italia ci sono diverse storie di questo tipo, più o meno inquietanti... una per esempio anche in un paese qui vicino, dove per anni gli abitanti hanno affermato di aver udito il rumore di pallonate, come se ci fosse qualcuno che giocava a calcio contro il muro della chiesa. Anzi si arrivò a formulare l'ipotesi che fosse un fenomeno legato alla tragica scomparsa di un ragazzino, alcuni anni prima.
Tutto molto 'naif', una di quelle favolette da raccontare la sera davanti a un bel falò.... ma purtroppo recentemente nello stesso paese è successo un fatto davvero grave: il parroco è letteralmente svanito nel nulla, senza quasi lasciare traccia (e questo purtroppo è un fatto vero e accertato, tanto che i suoi parrocchiani sono stati anche a 'Chi l'ha visto').
Mettere in relazione le due cose è assolutamente azzardato, ma ogni volta ci si trova davanti a fatti tanto inspiegabili, la fantasia dell'uomo vola...
Ciao
Paolo _________________ Canon 40D . 10-22 . 50/1.8 MK I . 70-300 DO IS . Sigma 20/1.8 EX DG . 17-70/2.8-4.5 DC
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