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techno.sick
nuovo utente
Iscritto: 16 Gen 2004
Messaggi: 31
Località: Padova
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 Inviato: Mer 08 Set, 2004 11:34 am Oggetto: Compensazione esposizione e profondità di campo. |
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Salve a tutti, da molte discussione con fotografi, e da varie letture di libri, si sente molto spesso parlare di compensazione dell'esposizione (cioè aumentare l'esposizione della foto intervenendo nella ghiera dei diaframmi), ma il fatto di aumentare o diminure l'apertura del diaframma cambia anche la profondità di campo giusto?
Esempio se sto facendo una foto con apertura 3.5 e devo compensare l'esposizione (in questo caso non posso aprire di più perchè l'apertura è al massimo), è impossibile compensare con questa tecnica.
In genere è preferibile lavorare con aperture un pò più superiori alla minima?
Grazie!
Davide |
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paganetor
utente attivo
Iscritto: 18 Gen 2004
Messaggi: 4650
Località: Milano
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| Inviato: Mer 08 Set, 2004 11:39 am Oggetto: Re: Compensazione esposizione e profondità di campo. |
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| techno.sick ha scritto: | Salve a tutti, da molte discussione con fotografi, e da varie letture di libri, si sente molto spesso parlare di compensazione dell'esposizione (cioè aumentare l'esposizione della foto intervenendo nella ghiera dei diaframmi), ma il fatto di aumentare o diminure l'apertura del diaframma cambia anche la profondità di campo giusto?
Esempio se sto facendo una foto con apertura 3.5 e devo compensare l'esposizione (in questo caso non posso aprire di più perchè l'apertura è al massimo), è impossibile compensare con questa tecnica.
In genere è preferibile lavorare con aperture un pò più superiori alla minima?
Grazie!
Davide |
sì, anche perchè non tutti gli obbiettivi rendono bene alla massima apertura... in genere emglio tenersi leggermente larghi (tipo f6.3), giocando poi sui tempi, gli ISO e l'esposizione conseguente...
ovviamente f alti = maggiore profondità di campo... che però non sempre è bene accetta (vedi ritratti e simili) 
_________________
Canon T50; FD 28 f2.8; FD 50 f1.8; FD 70-210 f4 Canon EOS 5 con VG; Flash SpeedLite 200E.
Canon EOS 300D; 17-40 f4 L; EF 50 f1.8; Sigma EX Aspherical Zoom 28-70 f2.8; 70-200 f4 L; Sigma APO 100-300mm F4 EX IF HSM; Sigma TC 1.4x EX DG APO; Flash SpeedLite 550ex Compact Drive PD7X 20 Gb; Tamrac Expedition 5 |
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Izutsu
utente attivo
Iscritto: 28 Dic 2003
Messaggi: 9922
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| Inviato: Mer 08 Set, 2004 12:27 pm Oggetto: |
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| Beh, basta compensare aumentando o diminuendo il tempo di scatto, no? Mica esistono solo i diaframmi |
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edgar
amministratore
Iscritto: 15 Dic 2003
Messaggi: 6378
Località: Milano
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| Inviato: Gio 09 Set, 2004 12:28 pm Oggetto: |
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| Izutsu ha scritto: | | Beh, basta compensare aumentando o diminuendo il tempo di scatto, no? Mica esistono solo i diaframmi |
Assolutamente corretto: variare il tempo di scatto è la soluzione utile a compensare l'esposizione senza modificare la profondità di campo. Poi naturalmente potranno esserci casi in cui si può anche modificare la profondità di campo senza che l'immagine ne risenta. In questo senso non esistono regole univoche: ogni immagine ha le proprie caratteristiche e le prorpie regole.
Per quanto riguarda l'uso dei diversi diaframmi, va tenuto presente che esiste una regola di massima che dice che la qualità generale di un'ottica migliora al chiudere il diaframma, perchè vengono automaticamente corrette diverse aberrrazioni ottiche. Ciò è vero in genere fino a difaramma 8 o 11. Poi la qualità decade rapidamente a causa di fenomeni di diffrazione ottica sui bordi della pupilla del diaframma. Mediamente i diaframmi migliori vanno da 5.6 a 11.
Va però tenuto presente che vi sono ottiche che si comportano diversamente. Alcune ad esempio sono ottimizzare alla massima apertura e quindi chiudendo peggiorano, anche se di poco. Altre hanno comportamenti ancora diversi e magari iniziano a decadere a f4.
Pertanto, regola generale a parte, per ogni ottica che si usa bisognerebbe conoscere esattamente il comportamento, magari esaminando il grafico MTF.
Ciao EDgar |
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