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Balza utente attivo

Iscritto: 13 Dic 2004 Messaggi: 9157 Località: Roma
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Inviato: Sab 23 Lug, 2005 5:36 pm Oggetto: |
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Si scherzava...  |
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scapegoat utente

Iscritto: 24 Mgg 2005 Messaggi: 371 Località: Salerno
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Inviato: Dom 24 Lug, 2005 12:18 am Oggetto: |
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Pardon  _________________ • Mario •
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Izutsu utente attivo

Iscritto: 28 Dic 2003 Messaggi: 9922
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Inviato: Dom 24 Lug, 2005 1:56 am Oggetto: Re: re |
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scapegoat ha scritto: | Quoto all'ennesima potenza bcdpv.
Al di là delle discettazioni filologiche sul termine "innovazione" e sul taglio espressivo-linguistico, conta la considerazione pratica del concetto e, in base ad essa, non si può negare la stretta connessione che intercorre fra "innovazione" e "miglioria", almeno nella visione diffusa della maggioranza delle persone. Nel ragionamento pratico le persone associano immediatamente i termini di innovazione-miglioria, tant'è che se si precisa che l'innovazione c'è, ma non c'è stata miglioria, si considera l'innovazione come peggiorativa e quindi non come una reale innovazione. Il vocabolario dà una definizione dei termini di necessità decontestualizzata per il semplice fatto che stai definendo quel termine, ma nel ragionamento e nel sentire pratico questo non fa una grinza (come giustamente dice bdcpv), poichè una innovazione non migliorativa ridonda su se stessa, privando di senso sia la nuova tecnologia, sia, in definitiva lo stesso intendimento concreto del concetto di "innovativo". |
scapegoat, questo bel discorso, per quanto coerente, implica un paio di aspetti in riferimento alla stasi delle aziende minori, punto che ho contestato a bdcpv:
- dimostrare che le innovazioni dei produttori minori non portano miglioramento ma, al contrario, peggiorano i prodotti sulle quali vengono applicate;
- associare innovazione e miglioramento.
Per il primo punto, quanto dici è vero. Nel momento però che un SuperCCD amplia effettivamente la dinamica dei sensori tradizionali (bdcpv ricordava prima ben 3 stop), un X3 simula in digitale la pellicola o quando Olympus riesce nell'intento di creare un sistema dedicato al digitale con ottiche compatte e luminose allo stesso tempo o ancora quando Minolta progetta un AS che è, riporto un mio precedente intervento, "per certi versi migliore (AS su ogni lente, percorso ottico immutato e sempre alla massima qualità, minor consumo di batterie, indicatore del mosso che aiuta a migliorare la presa), per altri peggiore (riduzione di efficacia all'aumentare della focale, impossibilità di vedere l'effetto AS nel mirino, indicatore del mosso che va "digerito")" rispetto al sistema Canon, converrai con me che si tratta di innovazioni che apportano effettivamente migliorie e che quindi possono essere considerate come "vere innovazioni", cosa che esclude per definizione la stasi dei produttori minori poiche un'azienda statica non può certo innovare.
Di contro, mi si definisce innovativo il sistema di crop della D2X quando dovrebbe essere noto che è una funzione comune ai sensori CMOS chiamata "windowing".
Allora Nikon è innovativa perchè sfrutta una funzione comune ai CMOS mentre Minolta (ma il discorso vale anche per Fuji, Olympus o Sigma, parlo di Minolta perchè la conosco meglio) non è innovativa, anzi è in stasi, perchè l'AS è una brutta copia dello stabilizzatore Canon quando invece è un sistema originale con pregi (ma anche difetti, sia chiaro) rispetto a quest'ultimo?
Ogni persona intende innovazione come meglio crede, passi quindi la convinzione che Nikon è innovativa perchè sfrutta una funzione che potenzialmente potrebbe usare anche Canon, ma dagli esempi fatti fino a questo momento non si può certo dire che i produttori minori siano in stasi, almeno questo lo si dovrebbe riconoscere.
Il secondo punto invece, se ho inteso bene ciò che hai scritto, a mio avviso è errato. Non tanto per il concetto, che si può anche condividere, quanto per la mancanza di un semplice quanto fondamentale punto di vista che porta, è la volta di dirlo, ad una vera e propria stasi nella definizione di innovazione.
Dato per scontato che difficilmente una innovazione non porta miglioramenti di qualche sorta (ci saranno anche casi ma certo non tra le tecnologie delle quali stiamo parlando), si tratta solo di individuare il punto di vista delle "persone" di cui parli.
Come detto sopra, l'AS Minolta ha vantaggi e svantaggi rispetto al sistema ottico. Idem l'automobile, esempio che ho fatto in un precedente post: dal punto di vista della velocità è una innovazione che apporta miglioramenti rispetto al trasporto animale mentre dal punto di vista dell'inquinamento apporta un sostanziale peggioramento.
Da questa osservazione si evince che non è possibile, secondo il tuo ragionamento, definire cosa è o non è innovazione poichè troverai sempre persone che utilizzano un punto di vista o l'altro, trovando innovazione nel buffer di maggiori dimensioni piuttosto che nello stabilizzatore integrato, nella maggiore risoluzione o nella più estesa gamma dinamica.
A questo punto, prendendo per buono il tuo ragionamento e considerando tutto come innovazione, sia la maggiore velocità dell'AF che l'AS, per seguire il "ragionamento pratico" di entrambi i gruppi di persone, si torna comunque al punto che i produttori minori non sono in stasi poichè innovano.
Si potrebbe considerare tutto come non-innovazione, e allora ogni produttore sarebbe in stasi ma certo non si può intravedere una disparità di ragionamento che porta alla stasi dei produttori minori contro l'innovazione dei maggiori.
Tra l'altro "innovare" ha un solo significato che possa sposarsi all'argomento trattato, quindi associarlo a "migliorare" è semplicemente sbagliato sebbene, come dici tu, possa essere (un errore) comune.
Dopo questa lunga e noiosa dissertazione, lo chiedo nuovamente, perchè si dice che Nikon è innovativa mentre gli altri produttori sono in stasi? Per me è il contrario ma, prendendo per buoni i vosri concetti, almeno che si riconosca che nessun produtore è in stasi! (A parte, a mio avviso, Pentax).
P.S.: Considerazione personalissima e criticabilissima: trovo sbagliato che i dizionari debbano "adeguare il senso definizionale dei termini al comune intendimento" poichè si finisce con l'impoverire il linguaggio. Queso topic ne è un esempio lampante dove i due termini distinti innovazione e miglioramento (il primo basato sul concetto creazione di una "cosa" nuova, il secondo sul concetto di perfezionamento di qualcosa di già esistente) vengono di fatto considerati equivalenti. |
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scapegoat utente

Iscritto: 24 Mgg 2005 Messaggi: 371 Località: Salerno
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Inviato: Dom 24 Lug, 2005 11:31 am Oggetto: Re: re |
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Isutzu, non ho nessun problema a riconoscere che i sistemi minolta e olympus siano "realmente innovativi". Ma se li considero tali è perchè in quella realità per me e per molti altri ci sta tutto il concetto di miglioramento. Non per circolarizzare le cose, ma se io non vedo il miglioramento nell'innovazione, quell'innovazione è per me non reale, cioè non esiste. E, coerentemente con ciò che adesso sto dicendo, io considero alla stessa stregua come innovativi i sistemi canon e nikon.
Ora credo tu sia abbastanza di buon senso da non considerarmi ignorante per il puro fatto che non riesco a cogliere l'essenza del termine innovazione per come è stato sostantivizzato nelle definizioni dei dizionari. Bene inteso, io ritengo che il tuo rimando al senso definizionale del termine "innovazione" sia corretto, poichè nella sua letteralità per esso si intende "creazione del nuovo" a prescindere da quanto migliore o peggiore questo "nuovo" sia.
Tuttavia con la stessa forza di dico che questa "dovuta precisazione" non fa una piega, poichè non sei tu, nè io, nè Zingarelli o chi per esso a determinare cosa entri e cosa non entri nella considerazione pratica del termine "innovativo".
E quando parlo di considerazioni pratiche mi riferisco all'abitudine delle persone di finalizzare gli strumenti a dispozizione. Indi l'innovazione è un mezzo rispetto al fine e qual'è questo fine? Il miglioramento appunto. E con questo arrivo a rispondere al tuo secondo punto.
Il problema non è di "definire cosa sia o non sia innovativo", nè di punti di vista. La considerazione pratica diffusa cui ho fatto più volte riferimento non è un semplice punto di vista, ma ciò che si determina nella visione di una enorme maggioranza al punto da divenire convinzione assunta.
Chiarisco con il tuo esempio.
Se l'avvento dell'automobile è stato inteso come una "reale innovazione" è perchè nella considerazione pratica diffusa si è ingenerata la ferma convinzione che con esso si sia avuto un grosso miglioramento di vita, vale a dire (per converso) che il rischio di inquinamento non è stato tale da portare a considerare quella innovazione come una "non innovazione" poichè più peggiorativa che migliorativa. Come vedi tutto ritorna. Cioè nel ragionamento pratico innovazione e miglioramento sono complementari, inquadrano un nesso mezzo-fine difficilmente scindibile, nè sono d'accordo sul fatto che tu debba considerare come ingiusta o errata questa relazione, soprattutto se si va ad usare come argomentazione la circostanza della mancata corrispondenza al senso definizionale "confezionato" nel vocabolario.
Il fatto è che io non considero come giusto o sbagliato il nesso pratico fra innovazione e miglioramento, come non considero come giusta o sbagliata la definizione sostantiva offertami dal dizionario. Posso però dirti 1) che i due sensi non si riflettono;
2) che io appartengo, come bcdpv e tanti altri, a quella pressochè assoluta maggioranza che nel ragionamento pratico intendono l'innovazione come indissociabile dall'idea di miglioramento. Nè ci sentiamo ignoranti se, in chiave pratica, non ne riflettiamo il senso teorico;
3) che, se proprio dobbiamo cercare una via per avvicinare il senso teorico e quello pratico, trovo assurdo quanto utopico il pretendere che il secondo si adegui al primo (ci giocheremmo il fine strumentale per recuperare il "fine a se stesso"), mentre trovo molto più logico che una definizione teorica si strutturi secondo l'intendimento di senso che la maggioranza diffusa nella società gli attribuisce.
Sul ps provo a risponderti rendendo conto del fatto che hai espresso una posizione "personalissima e criticabilissima". E tale sarà anche la mia risposta. Non credo che esista "oggettivamente" un impoverimento del linguaggio. Ciò può esserlo esclusivamente dal punto di vista di ciascuno. Circa dieci anni fa, quando ero al liceo, consideravo un errore e un impoverimento il fatto che un'antologia italiana usasse come termine "concretare", anzichè "concretizzare". o il fatto che, al giorno d'oggi il gruppo di consonanti "ch" venga spesso sostituito con un più pratico e immediato "k". Ho sentito tempo fa una maestra di scuola elementare che si lamentava del fatto che riceveva i compiti con tutto il campionario dei vari "ke", "perkè", etc. . Ora, secondo quale criterio oggettivo possiamo dire che questi neologismi rappresentino un impoverimento della lingua italiana? Qualcuno mi dica, perchè non riesco davvero a trovarlo. Tuttavia una cosa la so per certa: che se un domani la pressochè totale maggioranza delle persone cominciasse a scrivere "ke" al posto di "che", credo che non si ponga tanta scelta ai seguaci di Zingarelli nell'aggiornare il mitico dizionario , così come in passato numerosi termini sono stati eliminati perchè desueti. Il dizionario di oggi è di gran lunga diverso rispetto al dizionario di 100 anni fa. Nuovi termini si affermano, altri scompaiono e anche il senso di questi può mutare. Il teorico, da che è mondo, muove sempre dal pratico, perchè se non c'è dimensione pratica non vi può essere dimensione teorica. Io so "oggettivamente" questo. Se ciò poi può portare a situazioni di impoverimento, questo non lo so, perchè un criterio oggettivo per proclamare ciò davvero non lo possiedo . _________________ • Mario •
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bdcpv operatore commerciale

Iscritto: 02 Gen 2005 Messaggi: 5847
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Inviato: Dom 24 Lug, 2005 11:56 am Oggetto: re |
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iinanzitutto ringrazio scapegoat per aver espresso i concetti da me " intesi " con un linguaggio comprensibile!!
secondariamente per rispondere a izutsu, il fatto che io abbia scritto che negli " ultimi tempi " i " piccoli " marchi sono in " stasi " assolutamente non sottointende che essi non abbiano introdotto novita' negli ultimi 5 anni..... lungi dal pensarlo!!!! e pensando a cio' che a scritto scapegoat, sottointendevo che , per come fotografo io, i grandi marchi hanno implementato una serie di " miglioramenti " che piu' mi soddisfano!!!
ora per come la vedo io, trovo ( per il mio modo di fotografare, ripeto.... ) un' ottima innovazione la funzione crop del sensore nikon ( che per quanto a disposizione di chiunque utilizzi un cmos, a nessun altro e' venuto in mente di utilizzare!! ), oppure la velocita' e precisione di un af canon, e ancora il ritardo allo scatto praticamente nullo!!!! proprio oggi ho scattato sia con la eos 1d che con la nikon d1 e cambiando rapidamente macchina la prima cosa che ho notato e' la differenza di shutter lag esistente tra le 2........
ecco tutti questi " miglioramenti " o " prefezionamenti ", se preferisci, hanno secondo contribuito a rendere " innovativa " anche se oramai vecchiotta la 1d , ancora ai giorni nostri!!!! ( e non solo per questa serie di accorgimenti, ma anche per il fatto che ha un sensore piu' grande, ecc ecc ).
e anch'io ti ricordo che " nuovi componenti " come il jfet lbcast, nikon li ha introdotti dal nulla, tant'e' che faticheresti parecchio a trovare ( anche in rete ) schemi di questo " dispositivo "!!!!!
comunque tra persone con idee differenti, e' lecito avere discrepanze e pensarla diversamente, senza che necessariamente si debba essere in torto o si arrivi ad offendere!!
comunque spero si sia giunti ad un punto di mediazione!!! _________________ gli amici mi chiamano Pk..... scoprite il perche'......  |
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Izutsu utente attivo

Iscritto: 28 Dic 2003 Messaggi: 9922
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Inviato: Dom 24 Lug, 2005 12:18 pm Oggetto: |
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scapegoat, premessso che è un piacere leggere i tuoi interventi, passo alle considerazioni su ciò che hai scritto.
Tagliando corto (e me ne dispiace perchè credo ti sia impegnato abbastanza per scrivere così tanto) e ammmettendo, come tu stesso fai intendere, che i diversi marchi siano egualmente innovativi, si torna al punto di partenza ovvero la non staticità dei marchi minori, punto che ho contestato e sul quale mi preme far luce.
Circa i punti di vista e la "pratica diffusa", continuo a non ritenere corretta l'associazione semplicemente perchè ci saranno casi dove la maggioranza delle persone vedrà l'innovazione secondo un comune punto di vista e casi dove sarà difficile, se non impossibile, trovare una vera e propria maggioranza, fatto che porta allo stallo della definizione di innovazione o meglio che ne impoverisce il significato, dovendolo adattare sia a migliorie che a vere innovazioni (secondo il significato del termine).
Per quanto riguarda la tua risposta al mio PS, capisco che le lingue non siano (per fortuna) morte e che quindi ci siano continui noelogismi e mutazioni di significato. Quando però due termini che hanno un significato diverso vengono resi equivalenti dal senso comune, trovo, personalmente, che si abbia un impoverimento del linguaggio.
Certo si tratta di sofismi ma penso che si dovrebbe leggere più spesso il vocabolario piuttosto che creare nuove parole o modi di dire o mutare il significato di parole già esistenti. Non che la cosa sia concettualmente sbagliata ma certo una più approfondita conoscenza dei vocaboli non farebbe male e renderebbe probabilmente meno necessario questo mutamento. |
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Izutsu utente attivo

Iscritto: 28 Dic 2003 Messaggi: 9922
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Inviato: Dom 24 Lug, 2005 12:42 pm Oggetto: Re: re |
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bdcpv ha scritto: | secondariamente per rispondere a izutsu, il fatto che io abbia scritto che negli " ultimi tempi " i " piccoli " marchi sono in " stasi " assolutamente non sottointende che essi non abbiano introdotto novita' negli ultimi 5 anni..... lungi dal pensarlo!!!! e pensando a cio' che a scritto scapegoat, sottointendevo che , per come fotografo io, i grandi marchi hanno implementato una serie di " miglioramenti " che piu' mi soddisfano!!! |
Detto in questa maniera ha certo un significato diverso e certamente condivisibile, d'altra parte ogni fotografo sceglie il proprio sistema in base ad una serie di caratteristiche funzionali che meglio sisposano col suo modo di fotografare. |
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scapegoat utente

Iscritto: 24 Mgg 2005 Messaggi: 371 Località: Salerno
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Inviato: Dom 24 Lug, 2005 1:26 pm Oggetto: |
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Izutsu ha scritto: | Tagliando corto (e me ne dispiace perchè credo ti sia impegnato abbastanza per scrivere così tanto) e ammmettendo, come tu stesso fai intendere, che i diversi marchi siano egualmente innovativi, si torna al punto di partenza ovvero la non staticità dei marchi minori, punto che ho contestato e sul quale mi preme far luce. |
Su questo sono d'accordo, non è una lotta fra "fronti", la innovatività (sempre secondo il mio intendimento pratico) la vedo in Minolta e Olympus. L'ho ammesso, così come ho ammesso che la vedo in Nikon e Canon.
Isutzu ha scritto: | Circa i punti di vista e la "pratica diffusa", continuo a non ritenere corretta l'associazione semplicemente perchè ci saranno casi dove la maggioranza delle persone vedrà l'innovazione secondo un comune punto di vista e casi dove sarà difficile, se non impossibile, trovare una vera e propria maggioranza, fatto che porta allo stallo della definizione di innovazione o meglio che ne impoverisce il significato, dovendolo adattare sia a migliorie che a vere innovazioni (secondo il significato del termine). |
Osservazione fine ed intelligente. Sono d'accordo anche su questo. E' vero che non è sempre facile individuare una considerazione pratica diffusa che trascenda i punti di vista, come al contrario avviene proprio nell'esempio fatto sopra dell'automobile, ove questa considerazione diffusa c'è e si percepisce senza difficoltà. Il mio intervento infatti ha forse il demerito di avere ampliato eccessivamente il discorso sulla "innovazione tecnologica". Sulle digireflex effettivamente non c'è una considerazione diffusa e condivisa su ciò che può "praticamente" reputarsi "innovativo". Ma allora, sempre cavalcando il tuo ragionamento, se c'è uno stallo nella definizione di "innovativo" dovuta alla diversità di punti di vista, non vedo come possa essere utile (per superare questo gap) spostare l'ago della bilancia verso una considerazione di "innovativo" secondo la sua definizione "pura" (vocabolariesca) e volerla considerare oggettiva, quando in essa ci vedo la stessa relatività dei punti di vista che su quella definizione non si fondano, privilegiando di diritto e ragionevolmente una definizione includente anche altri aspetti pratico-finalistici.
Isutzu ha scritto: | Per quanto riguarda la tua risposta al mio PS, capisco che le lingue non siano (per fortuna) morte e che quindi ci siano continui noelogismi e mutazioni di significato. Quando però due termini che hanno un significato diverso vengono resi equivalenti dal senso comune, trovo, personalmente, che si abbia un impoverimento del linguaggio.
Certo si tratta di sofismi ma penso che si dovrebbe leggere più spesso il vocabolario piuttosto che creare nuove parole o modi di dire o mutare il significato di parole già esistenti. Non che la cosa sia concettualmente sbagliata ma certo una più approfondita conoscenza dei vocaboli non farebbe male e renderebbe probabilmente meno necessario questo mutamento. |
Capisco anche questo. Tuttavia quando due termini assumono un significato non equivalente, ma quantomeno connesso, io ci vedo "oggettivamente" una praticizzazione del linguaggio, "soggettivamente" magari un impoverimento. In altri termini, purtroppo o per fortuna, i processi che muovono nel sociale non si possono guidare o pre-calcolare e il tuo discorso lo capisco se letto in chiave di invocazione-incitamento. Io mi potrei tranquillamente riconoscere in ciò che dici, ma il mio e il tuo discorso, come già ripetuto, non farebbero una piega rispetto all'oggettivo scorrere degli eventi. Ciò è inevitabile e spiega il perchè la nostra lingua non sia più quella di 100 anni fa e perchè la lingua di 100 anni fa non sia più quella di 200 anni fa ....... etc.... _________________ • Mario •
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Izutsu utente attivo

Iscritto: 28 Dic 2003 Messaggi: 9922
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Inviato: Dom 24 Lug, 2005 1:39 pm Oggetto: |
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scapegoat, al tuo limpidissimo intervento posso solo aggungere che passerei giorni a dibattere di questi appassionanti argomenti con te, complimenti! |
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scapegoat utente

Iscritto: 24 Mgg 2005 Messaggi: 371 Località: Salerno
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Inviato: Dom 24 Lug, 2005 1:46 pm Oggetto: |
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Izutsu ha scritto: | scapegoat, al tuo limpidissimo intervento posso solo aggungere che passerei giorni a dibattere di questi appassionanti argomenti con te, complimenti! |
Grazie a te, spero solo di non aver annoiato l'utenza  _________________ • Mario •
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