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The Diagonal Method
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Daniele Nesi
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MessaggioInviato: Lun 12 Dic, 2011 8:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

nencioni i tuoi interventi sono inutili
se vuoi aggiungere qualcosa mostra esempi fotografi

e per piacere prima di intervenire informati

PS le foto di webb sono perfettamente esposte come del resto anche quelle di cricca
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Nash
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MessaggioInviato: Lun 12 Dic, 2011 8:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Alberto Nencioni ha scritto:


E molte foto di Webb sono posate, e altre sovrassaturate. Chiedilo a Klavs Bo Christensen cosa succede a saturare troppo.


...quando si satura troppo poi si deve desaturare..

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Massimiliano Apollonio

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MessaggioInviato: Mar 13 Dic, 2011 2:10 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Daniele Nesi ha scritto:
nencioni i tuoi interventi sono inutili
se vuoi aggiungere qualcosa mostra esempi fotografi

e per piacere prima di intervenire informati

PS le foto di webb sono perfettamente esposte come del resto anche quelle di cricca

Allora, per chiarire:
1) Il forum NON è tuo, mi spiace, da cui:
2) Non è tuo compito dare istruzioni su cosa bisogna fare o portare a lezione
2-bis) Allo stesso modo cosa debba fare io o chiunque altro prima di intervenire NON lo decidi tu - dirò di più, non lo suggerire nemmeno.
3) I tuoi interventi sono tuoi personali punti di vista, esattamente come i miei e con la stessa valenza culturale/ sociale/ storica/ filosofica, ossia un gradino sopra al Bar dello Sportivo, con in più un po' di grattatura di Wikipedia a dare idea di cultura superiore. A parità di inutilità io me la tiro solo un po' meno.
4) Le foto di Cricca da TE postate sono leggermente sottosposte, alcune MOLTO sottoesposte - se non è attività troppo plebea controlla l'istogramma. Le foto di Webb (che non linko perchè chi vuole se le Googla) sono SPESSO posate e altrettanto SPESSO sovrasaturate. Il povero Cristensen per un giochino identico è stato sbattuto fuori a calci nel sedere dal Picture of the Year. Forse aveva meno conoscenze importanti.
Per tornare al "metodo" diagonale, il fatto che qualcuno abbia scattato belle immagini che seguono più o meno linee diagonali non stupisce se si conosce la fisiologia della visione , non identifica di per sè un metodo, e soprattutto è solo META' di un eventuale ipotesi che va verificata con serie prove sperimentali (come è stato fatto per la regola dei terzi). Altrimenti sono solo considerazioni "post hoc", una vale l'altra.
Per uno streetarolo che generalmente usa grandangoli le immagini quasi NECESSARIAMENTE cadono su diagonali, ma non basta a delineare un progetto metodologico.
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Daniele Nesi
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MessaggioInviato: Mar 13 Dic, 2011 4:51 am    Oggetto: Rispondi con citazione

caro nencioni i miei punti di vista qui espressi sono sostenuti da foto gia passate al vaglio del mondo fotografico...poi se per te l'unico giudizio buono che arriva da sto mondo è quello che coincide col tuo.....

vedi,nessuno contesta il tuo attaccare dicendo che non è vero che la street si è evoluta in un tipo di foto del quale webb è un maestro consacrato oramai da 30anni, ma se non mostri con foto come secondo te invece sta benedetta street si è evoluta il confronto si fa loffio

poi affermi che le sue foto sono photoshoppate quando invece i lavori che lo hanno reso famoso stanno su diapositiva..e stiamo parlando di 20anni di fotografia..anno piu anno meno
ma sai di chi stiamo parlando?
ma poi anche se fosse cosa c'è di male ad usare photoshoppe???
valgono meno le foto trattate con PS?

l'esposizione
le foto che trovi in rete, sui libri sono tutte esposte correttamente...le sue sono scelte precise fatte su scene spesso ad alto contrasto che lui ricerca volutamente e che ne hanno fatto, oltre a sequenze di piani incredibili, un tratto distintivo. il colore cresce di intensità ma solo apparentemente...infatti a ben guardare le alte luci sono correttamente esposte...e se esponi correttamente le luci in pieno sole le ombre per forza si chiudono ed questo che lui sfrutta per esaltare il colore al punto che un occhio distratto crede sottoesposto o sovrasaturato....e lo fa in modo magistrale.
Cricca come altri si è lasciato influenzare (beato lui che c'è riuscito) da questo uso del colore...e guarda a caso anche le sue sui muri di Dozza sono su diapositiva.
La macchina era una canon eos 5, poi la eos30...all'epoca l'ho visto personalmente in azione e non era cosi difficile incontrarlo visto che a Dozza, per il progetto muri praticamente ci viveva... e poi ho visto la mostra. bella, molto bella.
ad onor del vero altri negli anni70(hass per primo) hanno compreso come il controllo del contrasto in ripresa aprisse un mondo nuovo nel colore ma non in una forma cosi spinta e nella street

la diagonale
certo che se usi un grandangolo per strada le diagonali spesso vengono fuori da sole..il punto è saper sfruttarle perchè se non le sfrutti finisci col subirle

ma,ripeto, e poi chiudo.. senza postare foto di fotografi affermati a sostegno il confronto è inutile
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MessaggioInviato: Mar 13 Dic, 2011 3:01 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

...la fissa dell' "onere della prova".... Rolling Eyes
Se un immagine è scura, o sottoesposta, o poco leggibile, o con le ombre chiuse (fortuna che lo ammetti anche tu) non ha bisogno di confronto, bsta guardarla.
Che l'evoluzione della street abbia portato allo sdoganamento della postproduzione spinta lo apprendo adesso da te, io, pensa un po', leggo invece da tempo di un diffuso movimento di rivolta contro gli "streetaroli on steroids" e i loro effettacci da tabloid.
Sei innamorato di Crippa? sei il suo gallerista? buon per te... Le foto che hai postato QUI dicono poco o niente, sorry. Tu che conosci l'autore le vedi con l'occhio del fanboy, io le vedo senza storia, storte e buie, uno pari
Quanto a Webb, se questa immagine (una di tante) non è PESANTEMENTE "lavorata" on location E in studio (in sviluppo o in stampa, poco importa) avrei un ponte da venderti a San Francisco.... Mandrillo
Bella è bella, ma sembra più LaChapelle che street.
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Nash
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MessaggioInviato: Mar 13 Dic, 2011 3:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

da che deduci che è lavorata? a me sembrano le tipiche dominanti che si ottengono su pellicola quando si mischiano luci calde (tramonto) e fredde (illuminazione artificiale), magari enfatizzate dalla pellicola diapositiva scelta.
Pensi sia un set?

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Massimiliano Apollonio

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MessaggioInviato: Mar 13 Dic, 2011 5:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

...penso che abbia disposto i personaggi tu qui e guarda qua, tu laggiù e alza la gambetta contro il tramonto, le ragazze lì dietro bene di tre quarti fermi non muovetevi click, tipo matrimonio "naturale".
Una lampada stradale al mercurio (sorgente PUNTIFORME) non lascia quelle belle ombre leggibili sulle stoffe e sui muscoli e quei piacevoli aloni di luce intorno ai piedi delle girls.
Se poi vogliamo parlare della dominante verdastra e livida, così pauperistico-metropolitana, da cui è singolarmente immune il cancello così bello rosso...
Se fosse digitale sentirei odore di action "draganize"... in ogni caso è una STAMPA, anche se da diapositiva. Tra il film e la carta tutto può accadere.
Il che non toglie che la foto sia SPLENDIDA!
Il contendere è cascato, come sempre, sulla confusione imperante circa la street, che da una parte è "qualunque eiaculazione di memory card" purchè ripresa dal basso e sbilenca, dall' altra "un contrastino una saturazioncina un leviamo il graffietto un ricomponiamo" che è pericolosamente vicino a "un timbroclone per aumentare i missili, eliminare i coltelli ed allargare le ferite" di cui cronache recenti ci hanno dato esempi egregi.

La "tecnica diagonale" è un po' come la dieta del pompelmo, se hai ventanni, sei gnocca da paura, ricca da schifo, vai in palestra tutto il giorno e non c'hai una chicchia da fare, se mangi due pompelmi al giorno hai successo tra gli uomini.
Grazie ai pompelmi, chiaramente... Very Happy
In una BELLA foto una diagonale la trovi sempre (ma anche una sezione aurea, una serie di Fibonacci e l'aura spirituale del fantasma Casperino). Peccato che il più orrido "pontilaccio con tramontaccio" abbia anche lui le sue brave diagonali, e pure tante e decise.
Quindi?
E' la diagonale che funziona, o l'immagine?
Bisognerebbe, come è stato fatto per validare la regola dei terzi, presentare a valutatori indipendenti delle immagini neutre, con forme geometriche, disposte o meno secondo diagonali varie, e poi fare quattro medie... A quel punto ci crederei anch' io, NON che sia il segreto della bellezza, ma che a parità di elementi, colori e luce la foto con le diagonali è più PIACEVOLE (o coinvolgente, o emozionante, vedi tu).
Sennò si cade sempre sulla "teoria del giorno", buona solo a pubblicizzarsi nel giro dei "vernissage" eleganti.
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Sisto Perina
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MessaggioInviato: Mar 13 Dic, 2011 6:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Leggo con piacere la discussione....
mi allineo al pensiero di Nencioni...
il mio personale concetto di street si avvicina molto di più alle affermazioni di Alberto che alle produzioni sopra viste ed elencate...
...alzi la mano chi, eventualmente vedendo uno scatto quale quello degli alpini in sezione "primi scatti", non avrebbe consigliato il..... cestino....
Certo, mi verrà ribadito che noi non siamo intenditori, galleristi e nemmeno specializzati in questo genere...ma se l'evoluzione street tanto decantata dovesse essere questa allora vado a recuperare alcune immagini mie da vecchi hard disk e mi propongo come il nuovo Bresson... Rolling Eyes
Cricca non lo conosco....lo ammetto.... ma posso dare per scontato che abbia una produzione alle spalle di tutto rispetto che lo abbia fatto emergere con le proprie doti e forze....
però non vedo negli scatti sopra riportati queste qualità affiorare....non vivrà mica di rendita sul passato celebre sperando che i fan lo adorino fino alla fine?
Voglio dire: amo i Rolling Stones ma non mi sogno certo di comperare l'ultimo (bruttissimo) disco di Jagger solo per la collezione completa....
...poi....vabbè ...è la mia semplice opinione...

ciaoo
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Daniele Nesi
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MessaggioInviato: Mar 13 Dic, 2011 8:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

sisto perina con il tuo intervento confermi solo che l'idea di street nel mondo amatoriale si è fermata ai classici degli anni 50-70

la street si è evoluta...si puo prenderne atto e tentare di capire il come e il perchè o continuare a sparare cazzate come nencioni

e comunque l'argomento era la composizione attorno ad una ipotetica diagonale...ma anche qui di foto a sostegno nisba
foto a sostegno vuol dire immagini nelle quali abbiamo capito perchè la diagonale è funzionale, voluta e non subita
evidentemente c'è qualcosa da parte di una certa fetta amatoriale, e parlo in generale, che non prevede la discussione con esempi fotografici propositivi a sostegno
..peccato, perchè cosi non c'è sbocco
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MessaggioInviato: Mar 13 Dic, 2011 9:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Daniele Nesi ha scritto:
......ma anche qui di foto a sostegno nisba
foto a sostegno vuol dire immagini nelle quali abbiamo capito perchè la diagonale è funzionale, voluta e non subita...

Magari è solo un'idea campata per aria.
Magari è stata "voluta" dopo che è capitata per caso.
Magari "evoluzione" intesa come "pastrocchiamoci sopra" è un concetto che convince te ma non altri.
Magari "evoluzione" non vuol dire abbassare l'asticella in modo che qualunque schiacciabottoni con il giusto giro di amici galleristi possa autoproclamarsi Maestro.
Magari ti scoccia che NON vengano postate le immagini che vuoi tu se lo vuoi tu quando lo vuoi tu come le vuoi tu: in altre parole o si fa come sembra buono e giusto a te (ringraziandoti per l'Illuminazione) oppure siete brutti e cattivi e siete tutti dei cazzari come il Nencioni.
Il che, per inciso, può essere benissimo... Very Happy (del Nencioni, dico)
Ma non toglie che le foto di messer Cricca da TE postate siano insipide, buie, sbilenche, e molto, molto pretenziose. Comunque non illustrano e non dimostrano nulla, e non hanno bisogno di essere contraddette perchè nulla dicono
Se poi ti interessa sapere perchè seguire con gli occhi una linea diagonale interagisce piacevolmente con le saccadi esplorative e l'inserzione dei fasci muscolari del bulbo oculare.... portami prima un esempio a sostegno. Pallonaro
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Daniele Nesi
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MessaggioInviato: Mar 13 Dic, 2011 9:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

continui a parlare per niente
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Sisto Perina
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MessaggioInviato: Mar 13 Dic, 2011 10:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Daniele Nesi ha scritto:
continui a parlare per niente

così non ci siamo però....
il tuo inciso non risolve certo il problema ma cerca di stoppare le argomentazioni per quella che, a tuo dire, dovrebbe essere la verità assoluta....

..... Rolling Eyes
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Nash
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MessaggioInviato: Mar 13 Dic, 2011 11:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Alberto Nencioni ha scritto:
...penso che abbia disposto i personaggi tu qui e guarda qua, tu laggiù e alza la gambetta contro il tramonto, le ragazze lì dietro bene di tre quarti fermi non muovetevi click, tipo matrimonio "naturale".


...senza polemica, ma si avverte che hai poca dimestichezza a riprendere le persone nel loro ambiente, e sei portato a pensare che foto così si fanno soltanto organizzando un set.
Alex Webb tiene workshop anche in Italia e conosco persone che hanno visto le sue diapositive, prima di selezionare una foto produce monnezza come tutti noi altri. Magari su quella scena ha fatto tre rullini.

Alberto Nencioni ha scritto:


Una lampada stradale al mercurio (sorgente PUNTIFORME) non lascia quelle belle ombre leggibili sulle stoffe e sui muscoli e quei piacevoli aloni di luce intorno ai piedi delle girls.
.


...un potente riflettore invece?

Alberto Nencioni ha scritto:

Se fosse digitale sentirei odore di action "draganize"... in ogni caso è una
STAMPA, anche se da diapositiva. Tra il film e la carta tutto può accadere.


..diapositive kodachrome. Sinceramente non capisco tutto questo furore sulle foto di Webb photoshoppate, saturate..bah


...tutto OT eh....ma anche per me il trattatello sulla diagonale lascia il tempo che trova..su quello concordo con te Smile.

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Massimiliano Apollonio

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MessaggioInviato: Mer 14 Dic, 2011 12:26 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Nash ha scritto:
..Magari su quella scena ha fatto tre rullini. .

....hai detto una pizza... Surprised Tre rullini per una street? e se fa uno scatto posato ci passa le ferie? Pallonaro Magari l'"attimo fuggente" è un po' troppo romantico e utopistico, ma insomma....

Sai cosa mi insospettisce? che guardando altre foto ritrovi gli stessi colori in situazioni diversissime. Allora, o hai una pellicola speciale che registra solo all'interno di un gamut ristretto (in digitale sarebbe "pochi bit") oppure sei tu che costringi foto diverse sulla tua tavolozza personale (si faceva benissimo anche prima di photoshop)
Le diapo le ho usate anch'io ai tempi, bestiacce fetenti e bizzose e con personalità diverse, ma MAI monotone. E anch'io tendevo a chiudere il diaframma per ottenere immagini più "intense" - in verità per salvare le alte luci che se si bruciavano poi in proiezione si vedeva la trama dell' intonaco sul muro... Very Happy
Guarda che, lo ripeto, non ne faccio una questione di bellezza o di bravura, è solo una forte perplessità "filologica". Non praticando la street mi attengo alle definizioni (e agli esempi) più condivisi, e molte immagini di Webb sono un' altra cosa. Anche le prostitute di HCB "guardano in macchina", ma perchè il fotografo sta passando davanti a loro, non perchè le sta "posando" - è un' interazione naturale, e ci sta. Webb mi suggerisce un' artificiosità che mi disturba, tutto qui.
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Daniele Nesi
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MessaggioInviato: Mer 14 Dic, 2011 5:43 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Sisto Perina ha scritto:
così non ci siamo però....
il tuo inciso non risolve certo il problema ma cerca di stoppare le argomentazioni per quella che, a tuo dire, dovrebbe essere la verità assoluta....

..... Rolling Eyes


la verità che la street è cambiata dopo gli anni70???
questa non è una mia verità ma la realtà..e non è attaccando a testa bassa con discorsi ma con foto che puoi contestare gli esempi che ho postato..se c'è qualcosa da contestare
ma evidentemente il problema non è Cricca con gli alpini a Dozza o Webb che organizza posizionando o il "photoshoppare" con le diapositive ma il come la street si sia evoluta ed questo che risulta intollerante..da qui il "parlare per niente"

e comunque l'organizzazione della scena in strada lo si è sempre fatto, non è certo patrimonio di LaChapelle ...lo si faceva negli anni50, ma anche prima, e si continua a farlo oggi.
si è già parlato di questo..ripetersi non credo serva
LaChapelle...ma come si fa a tirar fuori una cazzata del genere?
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ldani
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MessaggioInviato: Mer 14 Dic, 2011 8:01 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Daniele mi sembri Claudiom Diabolico
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Nash
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MessaggioInviato: Mer 14 Dic, 2011 10:07 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Alberto Nencioni ha scritto:
....hai detto una pizza... Surprised Tre rullini per una street? e se fa uno scatto posato ci passa le ferie? Pallonaro Magari l'"attimo fuggente" è un po' troppo romantico e utopistico, ma Sai cosa mi insospettisce? che guardando altre foto ritrovi gli stessi colori in situazioni diversissime. Allora, o hai una pellicola speciale che registra solo all'interno di un gamut ristretto (in digitale sarebbe "pochi bit") oppure sei tu che costringi foto diverse sulla tua tavolozza personale (si faceva benissimo anche prima di photoshop)
Le diapo le ho usate anch'io ai tempi, bestiacce fetenti e bizzose e con personalità diverse, ma MAI monotone. E anch'io tendevo a chiudere il diaframma per ottenere immagini più "intense" - in verità per salvare le alte luci che se si bruciavano poi in proiezione si vedeva la trama dell' intonaco sul muro... Very Happy
Guarda che, lo ripeto, non ne faccio una questione di bellezza o di bravura, è solo una forte perplessità "filologica". Non praticando la street mi attengo alle definizioni (e agli esempi) più condivisi, e molte immagini di Webb sono un' altra cosa. Anche le prostitute di HCB "guardano in macchina", ma perchè il fotografo sta passando davanti a loro, non perchè le sta "posando" - è un' interazione naturale, e ci sta. Webb mi suggerisce un' artificiosità che mi disturba, tutto qui.


La foto che hai postato, come immaginavo, ritrae spettatori di una partita di baseball per cui c'è più di un riflettore in azione. Fa parte di un lavoro fatto a Cuba durato anni, non è una street isolata, se guardi tutta la serie l'intenzione dell'autore si coglie, l'uso del colore è coerente, espone le diapositive per le alte luci e come hai detto tu probabilmente sottoespone anche un po' e sai bene che le pellicole negative e positive posso cogliere temperature colore invisibili all'occhio umano. E' uno che compone non bene ma benissimo, e sta dentro la scena, forse dovresti provare almeno a mettere in discussione l'idea di artificiosità che ti sei fatto..magari alla fine rivaluti anche Cricca.

Altre fatte a Cuba stanno qui

http://www.magnumphotos.com/C.aspx?VP3=ViewBox&VBID=2K1HZS6MRO3L5&IT=ThumbImage01_VForm&CT=Album&ALID=29YL530WS73X&PN=1&SH=1&SF=1&PPM=0&CTID=KU1B2PK_D&TM=

Nb Erwitt per fare la famosa foto con la donna a faccia di cane ha fatto più di 40 foto praticamente simili.

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Massimiliano Apollonio

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MessaggioInviato: Mer 14 Dic, 2011 1:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

..si è possibile che il trattatello sulla diagonale lascia il tempo che trova visto che molti compongono d'istinto e con successo e tu probabilmente sei tra questi.. ma non è cosi per tutti
-e adesso mi becco di sicuro del claudiom-
come è stato scritto se componi posizionando nel rettangolo un coso in un certo punto susciti determinate sensazioni
se lo posizioni piu in la ne susciti di diverse
stessa cosa con linee...se metti una linea orrizzontale all centro del rettangolo susciti qualcosa
se la metti in verticale ne susciti altre
se la metti in diagonale altre ancora
a differenza dell'architettura o del paesaggio,nella street (spesso ma non sempre) le linee si lasciano solo intuire perchè costituite dalle persone presenti nella scena e a seconda dell'angolo che decidi e di qualche altra cosetta susciti nell'osservatore certe cose invece di altre
ora tu sei libero di credermi o meno.... ma chi compone d'istinto e va avanti cosi perche vede che funziona è portato a sottovalutare sta cosa...prendendone coscenza invece sicuramente certi scatti in situazioni difficili che solo ogni tanto capitano non finiscono nel cestino
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MessaggioInviato: Mer 14 Dic, 2011 8:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Daniele Nesi ha scritto:
...e comunque l'organizzazione della scena in strada lo si è sempre fatto..

...con buona pace di quei poveri pirla che si sbucciano la vita ad aspettare l'immagine giusta...Un applauso Un applauso Un applauso
Sembra di sentire quelli che caricare le mignotte sul rimborso spese si è sempre fatto, e farsi scrivere la tesi da un altro si è sempre fatto...
Ma è giusto.
Uno come trova il tempo di organizzarsi le "personali" se è fuori in giro a fotografare e magari non trova niente per mesi.... No no No no
Citazione:
si è già parlato di questo..ripetersi non credo serva

Serve, serve. Serve a chi sta imparando e magari ha passione ed idee ed onestà intellettuale (è un antico termine assiro, cerca su google) e deve scegliere tra ispirazione e sogni oppure le olive ascolane e lo champagnino. Per fargli sapere, se non capire, che non per tutti evoluzione e modernità = vendere il didietro (magari altrui... Mandrillo ). E' un dibattito da tenere SEMPRE vivo, invece. Da un lato c'è Life, dall' altro Novella 3000, non è una stupidaggine.
Citazione:
se lo posizioni piu in la ne susciti di diverse
stessa cosa con linee...se metti una linea orrizzontale all centro del rettangolo susciti qualcosa
se la metti in verticale ne susciti altre

..questa è una DESCRIZIONE, e non è niente di particolarmente profondo. In una foto di Newton c'era la Weaver su una linea verticale sulla destra. In uno scatto di HCB c'era una prostituta su una diagonale. Le foto suscitano emozioni. Evabbè.
Diventa METODO quando stabilisci dei legami precisi e delle situazioni RIPETIBILI, quando TUTTE le facce all'incrocio delle bisettrici fanno venire da piangere e TUTTE quelle poste sulla sezione aurea ti fanno salire la pressione. Se questo, come logico, non succede, hai solo scritto un trattato da vendere in libreria, ma è senza senso. Di "metodi" ricavati appiccicando tra loro osservazioni slegate ne inventi un a pasto...
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Daniele Nesi
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MessaggioInviato: Mer 14 Dic, 2011 11:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

a seguire uno stralcio che riporto con copia/incolla...

va bene cosi?

però un po di libri potresti cominciare a sfogliarli..èh?



Daniele Nesi
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Messaggi: 792
Località: IMOLA
Inviato: Gio 07 Apr, 2011 6:31 pm Oggetto:

--------------------------------------------------------------------------------

le street "costruite" valgono quanto quelle "naturali"

chi comincia a fotografare dovrebbe sempre e, magari fosse possibile, copiare solo i lavori dei grandi fotografi
abituarsi sin dall'inizio a farsi la bocca col meglio fa risparmiare un sacco di tempo...e vistose "retromarce"

premesso ciò capisco benissimo il bisogno di definire all'interno del forum le categorie...ma indottrinare chi comincia dicendo che questa è street e quella no è per me decisamente sbagliato.
chi comincia deve subito vedere le immagini dei maestri e rendersi conto, ovviamente nei limiti del caso, di cosa e quanto sia possibile...le conclusioni arrivano poi col tempo da sole se c'è un reale interesse.
opinioni,come sempre

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Cejes
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Iscritto: 04 Lug 2006
Messaggi: 3130

Inviato: Ven 08 Apr, 2011 8:16 am Oggetto:

--------------------------------------------------------------------------------

Citazione:
le street "costruite" valgono quanto quelle "naturali"


Teoricamente sono tutte costruite, poi per il discorso etico pigliatela con i grandi fotografi non con me... In particolare con quelli che si possono rendere sigle di tre lettere...

Mi stupisce sempre questa adimensionalità che portano con se i forum... Suggerimenti e guide all'uso delle sezioni diventano d'un colpo indottrinamenti...

Guarda... Con me sull'argomento sfondi una porta non aperta... Spalancata. Ma quando il tessuto sociale è variegato e l'ambiente è multipurpose non si può prescindere dal tracciare due righe sull'asfalto e dire: se potete, passate di qua....

Poi ognuno fa come gli pare... Se ti fai un giro nella sezione di pertinenza ci trovi di tutto un po'...

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Daniele Nesi
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Messaggi: 792
Località: IMOLA
Inviato: Ven 08 Apr, 2011 1:11 pm Oggetto:

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..parlo di "indottrinamento" quando leggo:

Street + scene di vita = Street & Life Photography La sezione Street si allarga ospitando ora "istituzionalmente" anche tutte [ .... ]
L'unica condizione da rispettare è che la realtà dev'essere genuinamente ripresa, senza manipolazioni sostanziali da parte del fotografo nè su di essa nè sullo scatto. Questo significa che è possibile, naturalmente, che i soggetti che fotografiamo reagiscano alla nostra presenza, ma non dobbiamo metterli in posa, dirigerli, "costruire" insomma quello che fotografiamo. Similmente è possibile (ed anche auspicabile) [...]
belgarath

la costruzione di una scena attraverso la collaborazione, quindi soggetti che accettano di posizionarsi e perchè no di "recitare", non è una scorciatoia che rende piu facile o che falsifica una scena di vita quotidiana, ma un superamento di quelli che sono, per forza di cose, i limiti della ripresa "naturale". La storia della fotografia propone una quantità enorme di scatti realizzati cosi.
è vero che teoricamente una street è sempre costruita visto che nel momento che scegli l'angolo di ripresa, per forza e per volontà, decidi le eventuali sovrapposizioni, la postura di questo e non di quello, l'espressione di tizio e non di caio, ecc...
voglio a dire.. alla base c'è sempre un intento..che questo sia raggiunto costruendo l'inquadratura al "naturale" o coinvolgendo i soggetti non fa differenza..il giudizio/commento va dato in funzione della capacità di rendere percepibile ciò che si "respira" li in quel momento
da sempre la street è fatta da chi rimane ai margini per propria indole e da chi, a seconda della situazione o del momento, entra nella scena coinvolgendo.
ripeto, non esiste una street piu autentica dell'altra o piu facile dell'altra.
naturalmente ognuno è libero delle sue conclusioni...personalmente trovo sbagliate questo tipo di distinzioni che portano evidentemente a commenti regolati con metri diversi..da qui, ripeto, l'indottrinamento

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Cejes
utente attivo


Iscritto: 04 Lug 2006
Messaggi: 3130

Inviato: Ven 08 Apr, 2011 1:39 pm Oggetto:

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Magari non sono la persona più indicata per risponderti a riguardo perchè quel pezzo non l'ho scritto io...

In alcuni passaggi non sono proprio allineato con la disamina del Belga, ma gli riconosco il pregio di dare dei riferimenti utili a chi parte da zero.
Lo sviluppo di un pensiero critico ci sta tutto ed è passaggio inevitabile, ma sta a valle, non a monte.

Concordo anche sul discorso dell'artificio ed dell'etica: la letteratura e gli acronimi a tre lettere spesso predicano bene e razzolano male non facendo altro che generare confusione.
Rimango però della convinzione che il ragionamento che fai sta ad un livello sopra a quello di cui parliamo o andiamo ad indagare su questo terreno (leggila sulla base dello spirito critico di cui sopra).

Nel momento in cui prendi cosapevolezza del fatto che fotografia è innanzitutto comunicazione, reportage, street, ritratto, studio, surrealismo diventano tutte scatole buone solo per questi contesti (forum o circoli fotoamatoriali che siano...). Ma contestarle nel terreno in cui assolvono ad una funzione non porta nulla a nessuno.
L'importante è non radicalizzarle (e in questo caso ci può anche stare il termine indottrinamento), tanto che tutta la discussione nasce proprio da una mia contestazione a riguardo.
Ci avete dato il contenitore della street con quelle linee guida?
Benissimo: non lo contesto e mi allineo.
Ora però non venitemi a parlare di subfiloni surrealisti nella street...

Ok basta sono arrivato a cottura...
Vado a mangiarmi una melakiwi...

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Mario Zacchi
staff foto


Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 3362

Inviato: Ven 08 Apr, 2011 9:25 pm Oggetto:

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Come creare e pubblicare un porfolio o un reportage da sottoporre a critica
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Daniele Nesi
utente attivo


Iscritto: 19 Gen 2005
Messaggi: 792
Località: IMOLA
Inviato: Lun 11 Apr, 2011 11:25 am Oggetto:

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>>Ma contestarle nel terreno in cui assolvono ad una funzione non porta nulla a nessuno

direi invece che è del tutto inutile contestarle su di un terreno diverso da questo visto che le persone alle quali puo risultare utile conoscere, fin da subito, il rovescio della medaglia sono proprio quelle che si avvicinano, che cominciano

vedete, superata la fase legata alla tecnica (iso, diaframmi, grana fine, profondità di campo ecc...) insegnare fotografia diventa estemamente difficile perchè si entra in un ambito nel quale non esite un formulario (e non puo esistere) ma solo le conclusioni alle quali i grandi fotografi sono arrivati e che a volte risultano in contrasto tra loro....a volte perchè tendono a obiettivi diversi, a volte in contrasto solo nel "modo" visto che arrivano poi allo stesso risultato.
nello specifico..ripeto, una street costruita da dentro la scena vale quanto quella costruita da fuori...e questo sarebbe corretto inserirlo nelle note introduttive
ad esempio se WILLIAM KLEIN non fosse, nella maggior parte dei casi, entrato in contatto col soggetto per dirigerlo, per farlo "recitare" come poteva fornirci quella immagine di "new-york"?
se ROBERT FRANK non si fosse mantenuto, nella maggior parete dei casi, ai margini della scena senza interferire come poteva fornirci quella immagine degli "americans"?
si potrà dire che il primo mi piace di piu o viceversa ma non che uno è migliore dell'altro...o peggio spiegare ai novizi che i meriti di FRANK sono superiori perchè scatta da fuori la scena...lasciando intendere che questo obbliga ad giudizio contenente coeficcenti di difficoltà superiori.
altra cosa...la street è per molti non è un "genere" ma una "tecnica" alla quale occorre far ricorso se si vuole dar forma ad un determinato progetto...ma qui entra nel mondo della pura disquisizione.
concludo..anche il sottoscritto proviene dal mondo dei circoli...e posso dire che certe convinzioni, con le dovute eccezioni, si radicalizzano con una facilità che sa dell'incredibile

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Cejes
utente attivo


Iscritto: 04 Lug 2006
Messaggi: 3130

Inviato: Lun 11 Apr, 2011 12:34 pm Oggetto:

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Citazione:
direi invece che è del tutto inutile contestarle su di un terreno diverso da questo visto che le persone alle quali puo risultare utile conoscere, fin da subito, il rovescio della medaglia sono proprio quelle che si avvicinano, che cominciano


Ma lo sai che con questa affermazione stai facendo (per astrazione) una classificazione?
Stai affermando che ragionare per eccezioni è la metodologia didattica migliore per divulgare questo particolare contenuto. Ma in verità è una metodologia didattica. Ce ne sono tante... Non si può sostenere a priori quale sia più efficace

L'apprendimento di una persona ha delle dinamiche complesse e non sempre innescare contraddittori risulta la strada migliore da percorrere.
Bisogna effettuare una scelta.
Questo forum ha scelto una linea didattica (a torto o a ragione) che apre alla possibilità di presentare eccezioni, ma non quella di fornirle come esempio di regola (stando all'articolo) perchè va in aperta contraddizione con l'articolo stesso.

Esiste sicuramente la possibilità di spiegare la streetphotography partendo da Klein o anche Haas magari. Così come esiste la possibilità di insegnare musica senza sapere cosa sia un pentagramma. Ma l'enunciato e la formulazione devono essere necessariamente diversi da come sono.

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Daniele Nesi
utente attivo


Iscritto: 19 Gen 2005
Messaggi: 792
Località: IMOLA
Inviato: Mer 13 Apr, 2011 1:27 pm Oggetto:

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direi che sei ammirevole per tanta devozione alla causa

è vero,i fotografi citati sono eccezioni..non fossero tali non sarebbero targati "grandi fotografi"...o no?

la domanda..stringi, stringi è se è meglio insegnare fotografia per via teorica o attraverso l'esperienza...dove esperienza sta per immagini da guardare, da rigirare, da confrontare e da discutere
e se optiamo per la seconda si pone se meglio le "nostre" foto o quelle dei grandi fotografi...vale a dire quelli che negli anni dal mondo fotografico si sono beccati il titolo, appunto, di grandi.
ho citato HAAS per i suoi tentati surrealisti e klein e frank per "contraddizione" ma ce ne sono altri distanti per cultura, indole, stile,appartanenza a generazioni diverse
che so..CAPA-NACHTWEY, BRESSON-WEBB, BRESSON-BURRI, BARBEY-ERWIT....ma poi basta entrare nei siti magnum, VU, seven ecc.. per rendersi conto di quante visioni esistono
e qui chiudo, è evidente l'arroccamento...aggiugo solo che da quando leggevo
"le street sono tutte penosamente uguali"
e nessono ribatteva....trovo adesso una sezione e gente interessata.
direi che questo è solo grasso che cola

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