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Oblivion utente

Iscritto: 18 Nov 2007 Messaggi: 148 Località: Roma
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Inviato: Mar 19 Feb, 2008 3:01 pm Oggetto: |
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Citazione: |
...il 90% dei "puristi" che conosco nn sanno usare photoshop, ma vorrebbero... |
Mah, che ci vuole ad usare Photoshop? Anzi, forse è proprio quando con mezzi così semplici si è capaci di riprodurre buona parte di tutti quegli smanazzamenti digitali che si è nauseati, e si vuole passare al "purismo".
Citazione: | ...ma è anche vero che sicuramente oggi il mezzo fotografico è stato esplorato in tutte le salse, raggiungendo una quasi saturazione artistica |
Invece credo che la fotografia sia un caso a parte nell'arte... la fotografia trova la sua originalità nella vita stessa del fotografo. Se il fotografo è una persona banale e fa cose banali nella sua vita, farà foto banali (anche se ben fatte) di quelle cose banali. Il tentativo di recuperare questa banalità con il postwork, poi, è la ciliegina sulla torta. E nel 2008, si sa, fare una vita piena e straordinaria è un'utopia... è questo il problema di fondo. |
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Mar 19 Feb, 2008 4:31 pm Oggetto: |
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[quote="Oblivion"] Citazione: |
...il 90% dei "puristi" che conosco nn sanno usare photoshop, ma vorrebbero... |
Mah, che ci vuole ad usare Photoshop? Anzi, forse è proprio quando con mezzi così semplici si è capaci di riprodurre buona parte di tutti quegli smanazzamenti digitali che si è nauseati, e si vuole passare al "purismo".
ke ci vuole dici??..a dare due curve e una maschera niente,..a fare digital art di un certo livello ce ne vuole,...fidati che ce ne vuole....con ps nn si finisce mai di imparare....
si arriva ad essere nauseati dal digitale quando nn si sa piu come utilizzarlo, quando nn si hanno piu idee da poter realizzare col mezzo,...il limite è sempre il soggetto, nn il mezzo....secondo me....
Oblivion ha scritto: |
Invece credo che la fotografia sia un caso a parte nell'arte... la fotografia trova la sua originalità nella vita stessa del fotografo. Se il fotografo è una persona banale e fa cose banali nella sua vita, farà foto banali (anche se ben fatte) di quelle cose banali. Il tentativo di recuperare questa banalità con il postwork, poi, è la ciliegina sulla torta. E nel 2008, si sa, fare una vita piena e straordinaria è un'utopia... è questo il problema di fondo. |
ma tu parli di digitale come mezzo per migliorare cio che è migliorabile, nn considerandolo come un mezzo per creare......ed è anke quello....
sul fatto che la società d'oggi nn aiuti sono d'accordo,...ma nn è un epoca di rivoluzioni epocali, di movimenti culturali,....nn c'è fermento nell'aria,...quello che c'è stato dalla nascita della fotografia fino alla fine degli anni 80,.....
l'unica cosa che c'è sempre stata e ha sempre convissuto con la fotografia è stata la guerra,...e nei reportages di guerra (di alcuni fotografi) d'oggi nn vedo meno forza espressiva e comunicativa di quelli del passato....
ma laddove nn si raccontano drammi, riconosco anch'io che nn è piu la fotografia di un tempo, probabilmente perchè nn c'è altro da raccontare,...o meglio,...si fa piu fatica a trovarlo...se cio sia attribuibile alla società sovra-consumistica d'oggi che ci annebbia un po tutti e ci distoglie dai veri valori, nn so,.....ma i tempi sono cambiati è un dato di fatto....  _________________ ..ma cmq... |
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Mar 19 Feb, 2008 4:34 pm Oggetto: |
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[quote="Oblivion"] Citazione: |
...il 90% dei "puristi" che conosco nn sanno usare photoshop, ma vorrebbero... |
Mah, che ci vuole ad usare Photoshop? Anzi, forse è proprio quando con mezzi così semplici si è capaci di riprodurre buona parte di tutti quegli smanazzamenti digitali che si è nauseati, e si vuole passare al "purismo".
ke ci vuole dici??..a dare due curve e una maschera niente,..a fare digital art di un certo livello ce ne vuole,...fidati che ce ne vuole....con ps nn si finisce mai di imparare....
si arriva ad essere nauseati dal digitale quando nn si sa piu come utilizzarlo, quando nn si hanno piu idee da poter realizzare col mezzo,...il limite è sempre il soggetto, nn il mezzo....secondo me....
Oblivion ha scritto: |
Invece credo che la fotografia sia un caso a parte nell'arte... la fotografia trova la sua originalità nella vita stessa del fotografo. Se il fotografo è una persona banale e fa cose banali nella sua vita, farà foto banali (anche se ben fatte) di quelle cose banali. Il tentativo di recuperare questa banalità con il postwork, poi, è la ciliegina sulla torta. E nel 2008, si sa, fare una vita piena e straordinaria è un'utopia... è questo il problema di fondo. |
ma tu parli di digitale come mezzo per migliorare cio che è migliorabile, nn considerandolo come un mezzo per creare......ed è anke quello....
sul fatto che la società d'oggi nn aiuti sono d'accordo,...ma nn è un epoca di rivoluzioni epocali, di movimenti culturali,....nn c'è fermento nell'aria,...quello che c'è stato dalla nascita della fotografia fino alla fine degli anni 80,.....
l'unica cosa che c'è sempre stata e ha sempre convissuto con la fotografia è stata la guerra,...e nei reportages di guerra (di alcuni fotografi) d'oggi nn vedo meno forza espressiva e comunicativa di quelli del passato....
ma laddove nn si raccontano drammi, riconosco anch'io che nn è piu la fotografia di un tempo, probabilmente perchè nn c'è altro da raccontare,...o meglio,...si fa piu fatica a trovarlo...se cio sia attribuibile alla società sovra-consumistica d'oggi che ci annebbia un po tutti e ci distoglie dai veri valori, nn so,.....ma i tempi sono cambiati è un dato di fatto....  _________________ ..ma cmq... |
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felixbo utente attivo

Iscritto: 11 Mar 2007 Messaggi: 2108 Località: Roma-Gioiosa Marea (ME)
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Inviato: Mar 19 Feb, 2008 4:53 pm Oggetto: |
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Oblivion ha scritto: | Citazione: |
...il 90% dei "puristi" che conosco nn sanno usare photoshop, ma vorrebbero... |
Mah, che ci vuole ad usare Photoshop? Anzi, forse è proprio quando con mezzi così semplici si è capaci di riprodurre buona parte di tutti quegli smanazzamenti digitali che si è nauseati, e si vuole passare al "purismo".
Citazione: | ...ma è anche vero che sicuramente oggi il mezzo fotografico è stato esplorato in tutte le salse, raggiungendo una quasi saturazione artistica |
Invece credo che la fotografia sia un caso a parte nell'arte... la fotografia trova la sua originalità nella vita stessa del fotografo. Se il fotografo è una persona banale e fa cose banali nella sua vita, farà foto banali (anche se ben fatte) di quelle cose banali. Il tentativo di recuperare questa banalità con il postwork, poi, è la ciliegina sulla torta. E nel 2008, si sa, fare una vita piena e straordinaria è un'utopia... è questo il problema di fondo. |
Concordo in pieno con Oblivion, solo che aggiungerei un "quasi" all'ultima frase, prima di "un'utopia", se no... mi passerebbe la voglia di fotografare!
Ciao |
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Shedar utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2007 Messaggi: 3651 Località: Amena
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Inviato: Mar 19 Feb, 2008 5:00 pm Oggetto: |
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Ma davvero davanti ad uno scatto mozzafiato a voi verrebbe in testa di cominciare a disquisire sull'uso o meno di postwork e robine del genere?
Dal mio punto di vista non ha la minima importanza .. |
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Mar 19 Feb, 2008 5:01 pm Oggetto: |
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[quote="Oblivion"] Citazione: |
...il 90% dei "puristi" che conosco nn sanno usare photoshop, ma vorrebbero... |
Mah, che ci vuole ad usare Photoshop? Anzi, forse è proprio quando con mezzi così semplici si è capaci di riprodurre buona parte di tutti quegli smanazzamenti digitali che si è nauseati, e si vuole passare al "purismo".
ke ci vuole dici??..a dare due curve e una maschera niente,..a fare digital art di un certo livello ce ne vuole,...fidati che ce ne vuole....con ps nn si finisce mai di imparare....
si arriva ad essere nauseati dal digitale quando nn si sa piu come utilizzarlo, quando nn si hanno piu idee da poter realizzare col mezzo,...il limite è sempre il soggetto, nn il mezzo....secondo me....
Oblivion ha scritto: |
Invece credo che la fotografia sia un caso a parte nell'arte... la fotografia trova la sua originalità nella vita stessa del fotografo. Se il fotografo è una persona banale e fa cose banali nella sua vita, farà foto banali (anche se ben fatte) di quelle cose banali. Il tentativo di recuperare questa banalità con il postwork, poi, è la ciliegina sulla torta. E nel 2008, si sa, fare una vita piena e straordinaria è un'utopia... è questo il problema di fondo. |
ma tu parli di digitale come mezzo per migliorare cio che è migliorabile, nn considerandolo come un mezzo per creare......ed è anke quello....
sul fatto che la società d'oggi nn aiuti sono d'accordo,...ma nn è un epoca di rivoluzioni epocali, di movimenti culturali,....nn c'è fermento nell'aria,...quello che c'è stato dalla nascita della fotografia fino alla fine degli anni 80,.....
l'unica cosa che c'è sempre stata e ha sempre convissuto con la fotografia è stata la guerra,...e nei reportages di guerra (di alcuni fotografi) d'oggi nn vedo meno forza espressiva e comunicativa di quelli del passato....
ma laddove nn si raccontano drammi, riconosco anch'io che nn è piu la fotografia di un tempo, probabilmente perchè nn c'è altro da raccontare,...o meglio,...si fa piu fatica a trovarlo...se cio sia attribuibile alla società sovra-consumistica d'oggi che ci annebbia un po tutti e ci distoglie dai veri valori, nn so,.....ma i tempi sono cambiati è un dato di fatto....  _________________ ..ma cmq... |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Mar 19 Feb, 2008 5:01 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | (...) Mi rifiuto di credere che oggi non si possa avere onestà e intensità di visione, non si possano costruire immagini che cerchino di staccarsi dal transitorio (...) |
Vedo per la piega che ha preso la discussione che ocorrerebbe provare a dare una definizione operativa condivisa dei due termini in grassetto. Altrimenti ognuno dice la sua a sentimento....
Per quanto mi riguarda sto pensando a cosa significano per me quelle due parole, in relazione all' "agire fotografico". E riflettendo sul mio atteggiamento rispetto al soggetto.
ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Mar 19 Feb, 2008 5:22 pm Oggetto: |
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Alessandro Frione ha scritto: | gregzz ha scritto: |
...il 90% dei "puristi" che conosco nn sanno usare photoshop, ma vorrebbero....  |
E' la seconda volta che leggo questa affermazione in questa discussione...
A me pare una grossa fesseria. E' piuttosto vero il contrario, quasi tutti quelli che difendono a spada tratta fotosciop e quel che ne segue non sanno quasi nulla di procedimenti analogici.
Ma tutto ciò non c'entra con la discussione che parla di filosofia e non di tecnica.
gregzz ha scritto: |
nn si puo avere l'onestà e l'intensità di visione che si aveva in passato,...
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Non vedo perchè no.
Un saluto
Ale |
è vera anke l'altra affermazione, (o meglio è facile che capiti)..ovvero che chi difende il digitale nn sa nulla sull'analogico,...
però nn ho mai visto photoscioppisti condannare la pellicola....vedo spesso il contrario....
poi nn è un dato oggettivo, è un dato che riguarda la mia esperienza,..come potrei parlare scientificamente.....
però è un dato che mi è indicativo nel formarmi un opinione...
circa l'onestà e l'intensità forse nn mi sono spiegato bene:
nn è possibile avere la stessa onestà e intensità di chi in passato ha raccontato qualcosa in un dato periodo storico....
per ottenere la medesima intensità e onestà servirebbe lo stesso identico evento, la stessa identica situazione, lo stesso identico soggetto dietro il mirino.....da qui il ragionamento che si puo ancora avere il "binomio" ma in maniera diversa,.....con diversa intensità (nn necessariamente minore)....nn che nn si possa piu avere,...intendiamoci....
 _________________ ..ma cmq... |
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Oja non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2006 Messaggi: 869
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Inviato: Mar 19 Feb, 2008 8:50 pm Oggetto: |
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gregzz ha scritto: | ...è vera anke l'altra affermazione, (o meglio è facile che capiti)..ovvero che chi difende il digitale nn sa nulla sull'analogico,...
però nn ho mai visto photoscioppisti condannare la pellicola....vedo spesso il contrario....
poi nn è un dato oggettivo, è un dato che riguarda la mia esperienza... |
E' vero tutto, e tutto è il contrario di tutto
C'è chi conosce entrambi i sistemi e li utilizza
Chi ha maggior esperienza dell' uno, meno dell' altro
Senz' altro sono importanti le esperienze personali
Parliamo di prof o di dilettanti?
Non è banale, a volte si leggono opinioni che si scontrano, ma nascono da obiettivi/interessi diversi
Poi si finisce di fare di tutt' erba un fascio, e non se ne viene più a capo
Un' altra cosa che non mi è chiara
Chi è che difende l' analogico?
Cioè... che cosa fa, che cosa usa, perché?
Ciao _________________ PaP - VaV |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 8:24 am Oggetto: |
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Temo di aver introdotto un argomento ancora un po' troppo complicato, essere scivolati su fotosciop ne sembra il segno.
ciao claudiom |
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federico utente

Iscritto: 08 Lug 2005 Messaggi: 130 Località: lago di como
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 8:38 am Oggetto: |
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gregzz ha scritto: |
circa l'onestà e l'intensità forse nn mi sono spiegato bene:
nn è possibile avere la stessa onestà e intensità di chi in passato ha raccontato qualcosa in un dato periodo storico....
per ottenere la medesima intensità e onestà servirebbe lo stesso identico evento, la stessa identica situazione, lo stesso identico soggetto dietro il mirino.....da qui il ragionamento che si puo ancora avere il "binomio" ma in maniera diversa,.....con diversa intensità (nn necessariamente minore)....nn che nn si possa piu avere,...intendiamoci....
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Credo che l'onestà non dipenda assolutamente da un preciso momento storico, ma esclusivamente dalla capacità di ognuno di noi di stare davanti ad un soggetto per quello che è e non per come vorremmo che fosse. Rappresentare quel soggetto tirando fuori tutte le nostre capacità sia tecniche che di indagine.
E l'intensità credo sia una conseguenza di questa coscenziosità nel rappresentare. L'intensità, per me, è data dalla libertà che ognuno di noi può esercitare. Libertà che deve però restare dentro le regole dell'onestà.
A questo punto non è una questione di analogico o digitale, ma di persone.
Ciao. _________________ federico |
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Mauroq utente attivo

Iscritto: 14 Apr 2006 Messaggi: 26033 Località: Lido di Ostia
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 8:42 am Oggetto: |
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federico ha scritto: | gregzz ha scritto: |
circa l'onestà e l'intensità forse nn mi sono spiegato bene:
nn è possibile avere la stessa onestà e intensità di chi in passato ha raccontato qualcosa in un dato periodo storico....
per ottenere la medesima intensità e onestà servirebbe lo stesso identico evento, la stessa identica situazione, lo stesso identico soggetto dietro il mirino.....da qui il ragionamento che si puo ancora avere il "binomio" ma in maniera diversa,.....con diversa intensità (nn necessariamente minore)....nn che nn si possa piu avere,...intendiamoci....
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Credo che l'onestà non dipenda assolutamente da un preciso momento storico, ma esclusivamente dalla capacità di ognuno di noi di stare davanti ad un soggetto per quello che è e non per come vorremmo che fosse. Rappresentare quel soggetto tirando fuori tutte le nostre capacità sia tecniche che di indagine.
E l'intensità credo sia una conseguenza di questa coscenziosità nel rappresentare. L'intensità, per me, è data dalla libertà che ognuno di noi può esercitare. Libertà che deve però restare dentro le regole dell'onestà.
A questo punto non è una questione di analogico o digitale, ma di persone.
Ciao. |
...Esatto  _________________ il mio sito
La perfezione ha un grande difetto, ha la tendenza ad essere noiosa. |
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Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 8:45 am Oggetto: |
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gregzz ha scritto: |
circa l'onestà e l'intensità forse nn mi sono spiegato bene:
nn è possibile avere la stessa onestà e intensità di chi in passato ha raccontato qualcosa in un dato periodo storico....
per ottenere la medesima intensità e onestà servirebbe lo stesso identico evento, la stessa identica situazione, lo stesso identico soggetto dietro il mirino.....da qui il ragionamento che si puo ancora avere il "binomio" ma in maniera diversa,.....con diversa intensità (nn necessariamente minore)....nn che nn si possa piu avere,...intendiamoci....
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Forse sono un pò tontino, ma continuo a non capire....
Perchè oggi non si potrebbe avere onestà? Pensi che il mondo moderno sia maggiormente condizionante di quello di cento anni fa? Mica sono gli eventi che fanno il racconto, sono i narratori. O pensi che siano i soggetti a rendere intense le fotografie di quegli anni? _________________ La mia foto della settimana
PaP, VaV |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 9:20 am Oggetto: |
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Grazie Federico, ciao claudiom |
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 10:01 am Oggetto: |
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federico ha scritto: | gregzz ha scritto: |
circa l'onestà e l'intensità forse nn mi sono spiegato bene:
nn è possibile avere la stessa onestà e intensità di chi in passato ha raccontato qualcosa in un dato periodo storico....
per ottenere la medesima intensità e onestà servirebbe lo stesso identico evento, la stessa identica situazione, lo stesso identico soggetto dietro il mirino.....da qui il ragionamento che si puo ancora avere il "binomio" ma in maniera diversa,.....con diversa intensità (nn necessariamente minore)....nn che nn si possa piu avere,...intendiamoci....
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Credo che l'onestà non dipenda assolutamente da un preciso momento storico, ma esclusivamente dalla capacità di ognuno di noi di stare davanti ad un soggetto per quello che è e non per come vorremmo che fosse. Rappresentare quel soggetto tirando fuori tutte le nostre capacità sia tecniche che di indagine.
E l'intensità credo sia una conseguenza di questa coscenziosità nel rappresentare. L'intensità, per me, è data dalla libertà che ognuno di noi può esercitare. Libertà che deve però restare dentro le regole dell'onestà.
A questo punto non è una questione di analogico o digitale, ma di persone.
Ciao. |
condivido in parte quello che tu dici,..io penso che l'approccio (onestà/intensità) sia legato al momento,..ma momento inteso nn come periodo storico e basta, ma come le mille dinamiche che sono intervenute nell'atto fotorafico in quel preciso momento, che conivolgono fotografo, background del fotografo, emozioni, luogo, tempo....per questo le vedo irripetibili...
..per questo vedo irripetibile piazza tienanmen nell'89, vedo irripetibile quell'onestà e quell'intensità,.....intese come due approcci incredibilmente soggettivi,....ma come ho gia detto, c'è ancora onestà e intensità (nn necessariamente minore, se proprio si vuol dargli una scala) ma nn puo esserci la stessa di quella che fu,.....
la differenza è che qui si stanno valutando questi due valori come classificabili, oggettivi,......io li vedo come soggettivi....ma rispetto le vostre opinioni per carità.....forse avete anche ragione, avrò tempo per ragionarci su....  _________________ ..ma cmq... |
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 10:10 am Oggetto: |
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Alessandro Frione ha scritto: | gregzz ha scritto: |
circa l'onestà e l'intensità forse nn mi sono spiegato bene:
nn è possibile avere la stessa onestà e intensità di chi in passato ha raccontato qualcosa in un dato periodo storico....
per ottenere la medesima intensità e onestà servirebbe lo stesso identico evento, la stessa identica situazione, lo stesso identico soggetto dietro il mirino.....da qui il ragionamento che si puo ancora avere il "binomio" ma in maniera diversa,.....con diversa intensità (nn necessariamente minore)....nn che nn si possa piu avere,...intendiamoci....
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Forse sono un pò tontino, ma continuo a non capire....
Perchè oggi non si potrebbe avere onestà? Pensi che il mondo moderno sia maggiormente condizionante di quello di cento anni fa? Mica sono gli eventi che fanno il racconto, sono i narratori. O pensi che siano i soggetti a rendere intense le fotografie di quegli anni? |
allora ti faccio una domanda,...tu guardando una foto riesci a leggercene onestà e intensità?? confrontando due foto riesci a dire che una è piu onesta dell'altra??....riesci veramente ad oggettivizzare i due approcci ed a giudicarli, se nn per quello che ti si muove dentro quando osservi uno scatto???...
...chi si puo permettere di dire che uno scatto è piu onesto di un altro pecca di presunzione secondo me....
apsetto con ansia la risposta a questi interrogativi...  _________________ ..ma cmq... |
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Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 10:44 am Oggetto: |
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gregzz ha scritto: |
allora ti faccio una domanda,...tu guardando una foto riesci a leggercene onestà e intensità?? confrontando due foto riesci a dire che una è piu onesta dell'altra??....riesci veramente ad oggettivizzare i due approcci ed a giudicarli, se nn per quello che ti si muove dentro quando osservi uno scatto???...
...chi si puo permettere di dire che uno scatto è piu onesto di un altro pecca di presunzione secondo me....
apsetto con ansia la risposta a questi interrogativi...  |
Eh gregzz, non si risponde ad una domanda con un'altra domanda....sennò è troppo facile.
Premesso che quello che so fare io, almeno in questa sede,non è oggetto di discussione, stai affermando che non esistano criteri di giudizio oggettivi nella valutazione di una fotografia. Non credo sia così.
Se la valutazione rimane sul piano emotivo non ha gran valore.
Ciao
Ale _________________ La mia foto della settimana
PaP, VaV |
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sfinge utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2006 Messaggi: 8684 Località: Brianza
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 10:44 am Oggetto: |
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federico ha scritto: |
Credo che l'onestà non dipenda assolutamente da un preciso momento storico, ma esclusivamente dalla capacità di ognuno di noi di stare davanti ad un soggetto per quello che è e non per come vorremmo che fosse. Rappresentare quel soggetto tirando fuori tutte le nostre capacità sia tecniche che di indagine.
E l'intensità credo sia una conseguenza di questa coscenziosità nel rappresentare. L'intensità, per me, è data dalla libertà che ognuno di noi può esercitare. Libertà che deve però restare dentro le regole dell'onestà.
A questo punto non è una questione di analogico o digitale, ma di persone.
Ciao. |
....
...concordo su alcuni aspetti , meno su altri
l'uso del mezzo fotografico permette anche di presentare una visione oggettiva " trasfigurata " a seconda della propria sensibilità , non usare tale possibilità mi sembra limitativo restando nell'ambito dell'uso del mezzo
... mi servirebbe capire quali sono le regole dell'onestà ... capire dove stanno i " paletti " ... probabilmente la mia è una visione distorta della fotografia ma a sto punto se la " contaminazione " crea problemi bisognerebbe davvero rendere il tutto settoriale ...regole precise per ogni ambito di utilizzo
....
.... e non solo fotograficamente parlando
Luca  |
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Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 11:29 am Oggetto: |
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Alessandro Frione ha scritto: | gregzz ha scritto: |
allora ti faccio una domanda,...tu guardando una foto riesci a leggercene onestà e intensità?? confrontando due foto riesci a dire che una è piu onesta dell'altra??....riesci veramente ad oggettivizzare i due approcci ed a giudicarli, se nn per quello che ti si muove dentro quando osservi uno scatto???...
...chi si puo permettere di dire che uno scatto è piu onesto di un altro pecca di presunzione secondo me....
apsetto con ansia la risposta a questi interrogativi...  |
Eh gregzz, non si risponde ad una domanda con un'altra domanda....sennò è troppo facile.
Premesso che quello che so fare io, almeno in questa sede,non è oggetto di discussione, stai affermando che non esistano criteri di giudizio oggettivi nella valutazione di una fotografia. Non credo sia così.
Se la valutazione rimane sul piano emotivo non ha gran valore.
Ciao
Ale |
caro alessandro frione,...a questo punto penso che tu nn legga quello che scrivo,...gia 2 post fa ho risposto alla tua domanda,...e tu continui a domandarmi: " perchè oggi nn dovrebbe esserci onestà??
bene se leggi bene ho gia risposto e ti ripeto (forse è la volta buona) nn dico che nn c'è, c'è in maniera diversa in quanto nn sono valori oggettivi...
nn mi pare di avere detto che nn esistano criteri oggettivi di valutazione,...ho parlato di due approcci, come da thread, onestà e intensità,....che secondo me sono approcci soggettivi,....e nn sono i soli che permettono di giudicare una fotografia,....
..secondo me è sbagliato riporre tutta questa oggettività nella valutazione della fotografia, o dell'arte in generale,....per quanto il critico d'arte abbia studiato la storia dell'arte e sia piu in grado di me nel leggerne il valore artistico, le sue valutazioni saranno sempre influenzate dalla sua soggettività, per quanto si senta distaccato......
è il tempo che crea il distacco necessario per valutare in maniera "piu oggettiva" il contenuto, l'intento, il messaggio di un'opera..."ma mai assoluta"...
la mera estetica dello scatto, a differenza, la si puo leggere subito, e corrisponde a canoni di senso del bello e di estetica millenari,di armonicità naturale (che per quanto siano cambiati i gusti nel tempo, sono rimasti).....ecco....l'intensità e l'onestà invece sono valori che appartengono all'interiorità dell'opera, nn alla sua estetica...l'occhio lascia spazio alla testa..hanno bisogno di tempo per essere digeriti, ed ognuno ha uno stomaco diverso...
e nn pensi che l'intensità di uno scatto possa crescere col passare del tempo??? e se lo pensi come puoi valutare oggettivamente un elemento dinamico...  _________________ ..ma cmq... |
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