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Autore Messaggio
Oblivion
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Iscritto: 18 Nov 2007
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Località: Roma

MessaggioInviato: Mar 19 Feb, 2008 3:01 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:

...il 90% dei "puristi" che conosco nn sanno usare photoshop, ma vorrebbero...

Mah, che ci vuole ad usare Photoshop? Anzi, forse è proprio quando con mezzi così semplici si è capaci di riprodurre buona parte di tutti quegli smanazzamenti digitali che si è nauseati, e si vuole passare al "purismo".

Citazione:
...ma è anche vero che sicuramente oggi il mezzo fotografico è stato esplorato in tutte le salse, raggiungendo una quasi saturazione artistica

Invece credo che la fotografia sia un caso a parte nell'arte... la fotografia trova la sua originalità nella vita stessa del fotografo. Se il fotografo è una persona banale e fa cose banali nella sua vita, farà foto banali (anche se ben fatte) di quelle cose banali. Il tentativo di recuperare questa banalità con il postwork, poi, è la ciliegina sulla torta. E nel 2008, si sa, fare una vita piena e straordinaria è un'utopia... è questo il problema di fondo.
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gregzz
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Località: macerata

MessaggioInviato: Mar 19 Feb, 2008 4:31 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

[quote="Oblivion"]
Citazione:

...il 90% dei "puristi" che conosco nn sanno usare photoshop, ma vorrebbero...

Mah, che ci vuole ad usare Photoshop? Anzi, forse è proprio quando con mezzi così semplici si è capaci di riprodurre buona parte di tutti quegli smanazzamenti digitali che si è nauseati, e si vuole passare al "purismo".

ke ci vuole dici??..a dare due curve e una maschera niente,..a fare digital art di un certo livello ce ne vuole,...fidati che ce ne vuole....con ps nn si finisce mai di imparare....
si arriva ad essere nauseati dal digitale quando nn si sa piu come utilizzarlo, quando nn si hanno piu idee da poter realizzare col mezzo,...il limite è sempre il soggetto, nn il mezzo....secondo me....

Oblivion ha scritto:

Invece credo che la fotografia sia un caso a parte nell'arte... la fotografia trova la sua originalità nella vita stessa del fotografo. Se il fotografo è una persona banale e fa cose banali nella sua vita, farà foto banali (anche se ben fatte) di quelle cose banali. Il tentativo di recuperare questa banalità con il postwork, poi, è la ciliegina sulla torta. E nel 2008, si sa, fare una vita piena e straordinaria è un'utopia... è questo il problema di fondo.


ma tu parli di digitale come mezzo per migliorare cio che è migliorabile, nn considerandolo come un mezzo per creare......ed è anke quello....
sul fatto che la società d'oggi nn aiuti sono d'accordo,...ma nn è un epoca di rivoluzioni epocali, di movimenti culturali,....nn c'è fermento nell'aria,...quello che c'è stato dalla nascita della fotografia fino alla fine degli anni 80,.....
l'unica cosa che c'è sempre stata e ha sempre convissuto con la fotografia è stata la guerra,...e nei reportages di guerra (di alcuni fotografi) d'oggi nn vedo meno forza espressiva e comunicativa di quelli del passato....
ma laddove nn si raccontano drammi, riconosco anch'io che nn è piu la fotografia di un tempo, probabilmente perchè nn c'è altro da raccontare,...o meglio,...si fa piu fatica a trovarlo...se cio sia attribuibile alla società sovra-consumistica d'oggi che ci annebbia un po tutti e ci distoglie dai veri valori, nn so,.....ma i tempi sono cambiati è un dato di fatto.... Smile

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gregzz
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Iscritto: 20 Nov 2006
Messaggi: 4040
Località: macerata

MessaggioInviato: Mar 19 Feb, 2008 4:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

[quote="Oblivion"]
Citazione:

...il 90% dei "puristi" che conosco nn sanno usare photoshop, ma vorrebbero...

Mah, che ci vuole ad usare Photoshop? Anzi, forse è proprio quando con mezzi così semplici si è capaci di riprodurre buona parte di tutti quegli smanazzamenti digitali che si è nauseati, e si vuole passare al "purismo".

ke ci vuole dici??..a dare due curve e una maschera niente,..a fare digital art di un certo livello ce ne vuole,...fidati che ce ne vuole....con ps nn si finisce mai di imparare....
si arriva ad essere nauseati dal digitale quando nn si sa piu come utilizzarlo, quando nn si hanno piu idee da poter realizzare col mezzo,...il limite è sempre il soggetto, nn il mezzo....secondo me....

Oblivion ha scritto:

Invece credo che la fotografia sia un caso a parte nell'arte... la fotografia trova la sua originalità nella vita stessa del fotografo. Se il fotografo è una persona banale e fa cose banali nella sua vita, farà foto banali (anche se ben fatte) di quelle cose banali. Il tentativo di recuperare questa banalità con il postwork, poi, è la ciliegina sulla torta. E nel 2008, si sa, fare una vita piena e straordinaria è un'utopia... è questo il problema di fondo.


ma tu parli di digitale come mezzo per migliorare cio che è migliorabile, nn considerandolo come un mezzo per creare......ed è anke quello....
sul fatto che la società d'oggi nn aiuti sono d'accordo,...ma nn è un epoca di rivoluzioni epocali, di movimenti culturali,....nn c'è fermento nell'aria,...quello che c'è stato dalla nascita della fotografia fino alla fine degli anni 80,.....
l'unica cosa che c'è sempre stata e ha sempre convissuto con la fotografia è stata la guerra,...e nei reportages di guerra (di alcuni fotografi) d'oggi nn vedo meno forza espressiva e comunicativa di quelli del passato....
ma laddove nn si raccontano drammi, riconosco anch'io che nn è piu la fotografia di un tempo, probabilmente perchè nn c'è altro da raccontare,...o meglio,...si fa piu fatica a trovarlo...se cio sia attribuibile alla società sovra-consumistica d'oggi che ci annebbia un po tutti e ci distoglie dai veri valori, nn so,.....ma i tempi sono cambiati è un dato di fatto.... Smile

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felixbo
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Iscritto: 11 Mar 2007
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Località: Roma-Gioiosa Marea (ME)

MessaggioInviato: Mar 19 Feb, 2008 4:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Oblivion ha scritto:
Citazione:

...il 90% dei "puristi" che conosco nn sanno usare photoshop, ma vorrebbero...

Mah, che ci vuole ad usare Photoshop? Anzi, forse è proprio quando con mezzi così semplici si è capaci di riprodurre buona parte di tutti quegli smanazzamenti digitali che si è nauseati, e si vuole passare al "purismo".

Citazione:
...ma è anche vero che sicuramente oggi il mezzo fotografico è stato esplorato in tutte le salse, raggiungendo una quasi saturazione artistica

Invece credo che la fotografia sia un caso a parte nell'arte... la fotografia trova la sua originalità nella vita stessa del fotografo. Se il fotografo è una persona banale e fa cose banali nella sua vita, farà foto banali (anche se ben fatte) di quelle cose banali. Il tentativo di recuperare questa banalità con il postwork, poi, è la ciliegina sulla torta. E nel 2008, si sa, fare una vita piena e straordinaria è un'utopia... è questo il problema di fondo.


Concordo in pieno con Oblivion, solo che aggiungerei un "quasi" all'ultima frase, prima di "un'utopia", se no... mi passerebbe la voglia di fotografare!
Ciao
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Shedar
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Iscritto: 06 Dic 2007
Messaggi: 3651
Località: Amena

MessaggioInviato: Mar 19 Feb, 2008 5:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma davvero davanti ad uno scatto mozzafiato a voi verrebbe in testa di cominciare a disquisire sull'uso o meno di postwork e robine del genere? Surprised

Dal mio punto di vista non ha la minima importanza ..
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gregzz
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Iscritto: 20 Nov 2006
Messaggi: 4040
Località: macerata

MessaggioInviato: Mar 19 Feb, 2008 5:01 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

[quote="Oblivion"]
Citazione:

...il 90% dei "puristi" che conosco nn sanno usare photoshop, ma vorrebbero...

Mah, che ci vuole ad usare Photoshop? Anzi, forse è proprio quando con mezzi così semplici si è capaci di riprodurre buona parte di tutti quegli smanazzamenti digitali che si è nauseati, e si vuole passare al "purismo".

ke ci vuole dici??..a dare due curve e una maschera niente,..a fare digital art di un certo livello ce ne vuole,...fidati che ce ne vuole....con ps nn si finisce mai di imparare....
si arriva ad essere nauseati dal digitale quando nn si sa piu come utilizzarlo, quando nn si hanno piu idee da poter realizzare col mezzo,...il limite è sempre il soggetto, nn il mezzo....secondo me....

Oblivion ha scritto:

Invece credo che la fotografia sia un caso a parte nell'arte... la fotografia trova la sua originalità nella vita stessa del fotografo. Se il fotografo è una persona banale e fa cose banali nella sua vita, farà foto banali (anche se ben fatte) di quelle cose banali. Il tentativo di recuperare questa banalità con il postwork, poi, è la ciliegina sulla torta. E nel 2008, si sa, fare una vita piena e straordinaria è un'utopia... è questo il problema di fondo.


ma tu parli di digitale come mezzo per migliorare cio che è migliorabile, nn considerandolo come un mezzo per creare......ed è anke quello....
sul fatto che la società d'oggi nn aiuti sono d'accordo,...ma nn è un epoca di rivoluzioni epocali, di movimenti culturali,....nn c'è fermento nell'aria,...quello che c'è stato dalla nascita della fotografia fino alla fine degli anni 80,.....
l'unica cosa che c'è sempre stata e ha sempre convissuto con la fotografia è stata la guerra,...e nei reportages di guerra (di alcuni fotografi) d'oggi nn vedo meno forza espressiva e comunicativa di quelli del passato....
ma laddove nn si raccontano drammi, riconosco anch'io che nn è piu la fotografia di un tempo, probabilmente perchè nn c'è altro da raccontare,...o meglio,...si fa piu fatica a trovarlo...se cio sia attribuibile alla società sovra-consumistica d'oggi che ci annebbia un po tutti e ci distoglie dai veri valori, nn so,.....ma i tempi sono cambiati è un dato di fatto.... Smile

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AleZan
coordinatore


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MessaggioInviato: Mar 19 Feb, 2008 5:01 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
(...) Mi rifiuto di credere che oggi non si possa avere onestà e intensità di visione, non si possano costruire immagini che cerchino di staccarsi dal transitorio (...)

Vedo per la piega che ha preso la discussione che ocorrerebbe provare a dare una definizione operativa condivisa dei due termini in grassetto. Altrimenti ognuno dice la sua a sentimento.... Smile

Per quanto mi riguarda sto pensando a cosa significano per me quelle due parole, in relazione all' "agire fotografico". E riflettendo sul mio atteggiamento rispetto al soggetto.

ciao

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Alessandro - www.alessandrozanini.it
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gregzz
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Iscritto: 20 Nov 2006
Messaggi: 4040
Località: macerata

MessaggioInviato: Mar 19 Feb, 2008 5:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Alessandro Frione ha scritto:
gregzz ha scritto:

...il 90% dei "puristi" che conosco nn sanno usare photoshop, ma vorrebbero.... Smile


E' la seconda volta che leggo questa affermazione in questa discussione...
A me pare una grossa fesseria. E' piuttosto vero il contrario, quasi tutti quelli che difendono a spada tratta fotosciop e quel che ne segue non sanno quasi nulla di procedimenti analogici.
Ma tutto ciò non c'entra con la discussione che parla di filosofia e non di tecnica.

gregzz ha scritto:

nn si puo avere l'onestà e l'intensità di visione che si aveva in passato,...


Non vedo perchè no.


Un saluto

Ale


è vera anke l'altra affermazione, (o meglio è facile che capiti)..ovvero che chi difende il digitale nn sa nulla sull'analogico,...
però nn ho mai visto photoscioppisti condannare la pellicola....vedo spesso il contrario....
poi nn è un dato oggettivo, è un dato che riguarda la mia esperienza,..come potrei parlare scientificamente.....
però è un dato che mi è indicativo nel formarmi un opinione...

circa l'onestà e l'intensità forse nn mi sono spiegato bene:
nn è possibile avere la stessa onestà e intensità di chi in passato ha raccontato qualcosa in un dato periodo storico....
per ottenere la medesima intensità e onestà servirebbe lo stesso identico evento, la stessa identica situazione, lo stesso identico soggetto dietro il mirino.....da qui il ragionamento che si puo ancora avere il "binomio" ma in maniera diversa,.....con diversa intensità (nn necessariamente minore)....nn che nn si possa piu avere,...intendiamoci....
Smile

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Oja
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Iscritto: 22 Lug 2006
Messaggi: 869

MessaggioInviato: Mar 19 Feb, 2008 8:50 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

gregzz ha scritto:
...è vera anke l'altra affermazione, (o meglio è facile che capiti)..ovvero che chi difende il digitale nn sa nulla sull'analogico,...
però nn ho mai visto photoscioppisti condannare la pellicola....vedo spesso il contrario....
poi nn è un dato oggettivo, è un dato che riguarda la mia esperienza...


E' vero tutto, e tutto è il contrario di tutto
C'è chi conosce entrambi i sistemi e li utilizza
Chi ha maggior esperienza dell' uno, meno dell' altro
Senz' altro sono importanti le esperienze personali

Parliamo di prof o di dilettanti?
Non è banale, a volte si leggono opinioni che si scontrano, ma nascono da obiettivi/interessi diversi
Poi si finisce di fare di tutt' erba un fascio, e non se ne viene più a capo

Un' altra cosa che non mi è chiara
Chi è che difende l' analogico?
Cioè... che cosa fa, che cosa usa, perché?

Ciao

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claudiom
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Iscritto: 05 Lug 2004
Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Mer 20 Feb, 2008 8:24 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Temo di aver introdotto un argomento ancora un po' troppo complicato, essere scivolati su fotosciop ne sembra il segno.

Cool ciao claudiom
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federico
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Iscritto: 08 Lug 2005
Messaggi: 130
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MessaggioInviato: Mer 20 Feb, 2008 8:38 am    Oggetto: Rispondi con citazione

gregzz ha scritto:

circa l'onestà e l'intensità forse nn mi sono spiegato bene:
nn è possibile avere la stessa onestà e intensità di chi in passato ha raccontato qualcosa in un dato periodo storico....
per ottenere la medesima intensità e onestà servirebbe lo stesso identico evento, la stessa identica situazione, lo stesso identico soggetto dietro il mirino.....da qui il ragionamento che si puo ancora avere il "binomio" ma in maniera diversa,.....con diversa intensità (nn necessariamente minore)....nn che nn si possa piu avere,...intendiamoci....
Smile


Credo che l'onestà non dipenda assolutamente da un preciso momento storico, ma esclusivamente dalla capacità di ognuno di noi di stare davanti ad un soggetto per quello che è e non per come vorremmo che fosse. Rappresentare quel soggetto tirando fuori tutte le nostre capacità sia tecniche che di indagine.
E l'intensità credo sia una conseguenza di questa coscenziosità nel rappresentare. L'intensità, per me, è data dalla libertà che ognuno di noi può esercitare. Libertà che deve però restare dentro le regole dell'onestà.
A questo punto non è una questione di analogico o digitale, ma di persone.

Ciao.

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federico
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Mauroq
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Messaggi: 26033
Località: Lido di Ostia

MessaggioInviato: Mer 20 Feb, 2008 8:42 am    Oggetto: Rispondi con citazione

federico ha scritto:
gregzz ha scritto:

circa l'onestà e l'intensità forse nn mi sono spiegato bene:
nn è possibile avere la stessa onestà e intensità di chi in passato ha raccontato qualcosa in un dato periodo storico....
per ottenere la medesima intensità e onestà servirebbe lo stesso identico evento, la stessa identica situazione, lo stesso identico soggetto dietro il mirino.....da qui il ragionamento che si puo ancora avere il "binomio" ma in maniera diversa,.....con diversa intensità (nn necessariamente minore)....nn che nn si possa piu avere,...intendiamoci....
Smile


Credo che l'onestà non dipenda assolutamente da un preciso momento storico, ma esclusivamente dalla capacità di ognuno di noi di stare davanti ad un soggetto per quello che è e non per come vorremmo che fosse. Rappresentare quel soggetto tirando fuori tutte le nostre capacità sia tecniche che di indagine.
E l'intensità credo sia una conseguenza di questa coscenziosità nel rappresentare. L'intensità, per me, è data dalla libertà che ognuno di noi può esercitare. Libertà che deve però restare dentro le regole dell'onestà.
A questo punto non è una questione di analogico o digitale, ma di persone.

Ciao.


...Esatto Wink

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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Mer 20 Feb, 2008 8:45 am    Oggetto: Rispondi con citazione

gregzz ha scritto:

circa l'onestà e l'intensità forse nn mi sono spiegato bene:
nn è possibile avere la stessa onestà e intensità di chi in passato ha raccontato qualcosa in un dato periodo storico....
per ottenere la medesima intensità e onestà servirebbe lo stesso identico evento, la stessa identica situazione, lo stesso identico soggetto dietro il mirino.....da qui il ragionamento che si puo ancora avere il "binomio" ma in maniera diversa,.....con diversa intensità (nn necessariamente minore)....nn che nn si possa piu avere,...intendiamoci....
Smile


Forse sono un pò tontino, ma continuo a non capire....
Perchè oggi non si potrebbe avere onestà? Pensi che il mondo moderno sia maggiormente condizionante di quello di cento anni fa? Mica sono gli eventi che fanno il racconto, sono i narratori. O pensi che siano i soggetti a rendere intense le fotografie di quegli anni?

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claudiom
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MessaggioInviato: Mer 20 Feb, 2008 9:20 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie Federico, ciao claudiom
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gregzz
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MessaggioInviato: Mer 20 Feb, 2008 10:01 am    Oggetto: Rispondi con citazione

federico ha scritto:
gregzz ha scritto:

circa l'onestà e l'intensità forse nn mi sono spiegato bene:
nn è possibile avere la stessa onestà e intensità di chi in passato ha raccontato qualcosa in un dato periodo storico....
per ottenere la medesima intensità e onestà servirebbe lo stesso identico evento, la stessa identica situazione, lo stesso identico soggetto dietro il mirino.....da qui il ragionamento che si puo ancora avere il "binomio" ma in maniera diversa,.....con diversa intensità (nn necessariamente minore)....nn che nn si possa piu avere,...intendiamoci....
Smile


Credo che l'onestà non dipenda assolutamente da un preciso momento storico, ma esclusivamente dalla capacità di ognuno di noi di stare davanti ad un soggetto per quello che è e non per come vorremmo che fosse. Rappresentare quel soggetto tirando fuori tutte le nostre capacità sia tecniche che di indagine.
E l'intensità credo sia una conseguenza di questa coscenziosità nel rappresentare. L'intensità, per me, è data dalla libertà che ognuno di noi può esercitare. Libertà che deve però restare dentro le regole dell'onestà.
A questo punto non è una questione di analogico o digitale, ma di persone.

Ciao.


condivido in parte quello che tu dici,..io penso che l'approccio (onestà/intensità) sia legato al momento,..ma momento inteso nn come periodo storico e basta, ma come le mille dinamiche che sono intervenute nell'atto fotorafico in quel preciso momento, che conivolgono fotografo, background del fotografo, emozioni, luogo, tempo....per questo le vedo irripetibili...
..per questo vedo irripetibile piazza tienanmen nell'89, vedo irripetibile quell'onestà e quell'intensità,.....intese come due approcci incredibilmente soggettivi,....ma come ho gia detto, c'è ancora onestà e intensità (nn necessariamente minore, se proprio si vuol dargli una scala) ma nn puo esserci la stessa di quella che fu,.....
la differenza è che qui si stanno valutando questi due valori come classificabili, oggettivi,......io li vedo come soggettivi....ma rispetto le vostre opinioni per carità.....forse avete anche ragione, avrò tempo per ragionarci su.... Smile

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gregzz
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MessaggioInviato: Mer 20 Feb, 2008 10:10 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Alessandro Frione ha scritto:
gregzz ha scritto:

circa l'onestà e l'intensità forse nn mi sono spiegato bene:
nn è possibile avere la stessa onestà e intensità di chi in passato ha raccontato qualcosa in un dato periodo storico....
per ottenere la medesima intensità e onestà servirebbe lo stesso identico evento, la stessa identica situazione, lo stesso identico soggetto dietro il mirino.....da qui il ragionamento che si puo ancora avere il "binomio" ma in maniera diversa,.....con diversa intensità (nn necessariamente minore)....nn che nn si possa piu avere,...intendiamoci....
Smile


Forse sono un pò tontino, ma continuo a non capire....
Perchè oggi non si potrebbe avere onestà? Pensi che il mondo moderno sia maggiormente condizionante di quello di cento anni fa? Mica sono gli eventi che fanno il racconto, sono i narratori. O pensi che siano i soggetti a rendere intense le fotografie di quegli anni?


allora ti faccio una domanda,...tu guardando una foto riesci a leggercene onestà e intensità?? confrontando due foto riesci a dire che una è piu onesta dell'altra??....riesci veramente ad oggettivizzare i due approcci ed a giudicarli, se nn per quello che ti si muove dentro quando osservi uno scatto???...
...chi si puo permettere di dire che uno scatto è piu onesto di un altro pecca di presunzione secondo me....
apsetto con ansia la risposta a questi interrogativi... Smile

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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Mer 20 Feb, 2008 10:44 am    Oggetto: Rispondi con citazione

gregzz ha scritto:

allora ti faccio una domanda,...tu guardando una foto riesci a leggercene onestà e intensità?? confrontando due foto riesci a dire che una è piu onesta dell'altra??....riesci veramente ad oggettivizzare i due approcci ed a giudicarli, se nn per quello che ti si muove dentro quando osservi uno scatto???...
...chi si puo permettere di dire che uno scatto è piu onesto di un altro pecca di presunzione secondo me....
apsetto con ansia la risposta a questi interrogativi... Smile


Eh gregzz, non si risponde ad una domanda con un'altra domanda....sennò è troppo facile.

Premesso che quello che so fare io, almeno in questa sede,non è oggetto di discussione, stai affermando che non esistano criteri di giudizio oggettivi nella valutazione di una fotografia. Non credo sia così.
Se la valutazione rimane sul piano emotivo non ha gran valore.

Ciao

Smile Ale

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sfinge
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MessaggioInviato: Mer 20 Feb, 2008 10:44 am    Oggetto: Rispondi con citazione

federico ha scritto:



Credo che l'onestà non dipenda assolutamente da un preciso momento storico, ma esclusivamente dalla capacità di ognuno di noi di stare davanti ad un soggetto per quello che è e non per come vorremmo che fosse. Rappresentare quel soggetto tirando fuori tutte le nostre capacità sia tecniche che di indagine.
E l'intensità credo sia una conseguenza di questa coscenziosità nel rappresentare. L'intensità, per me, è data dalla libertà che ognuno di noi può esercitare. Libertà che deve però restare dentro le regole dell'onestà.
A questo punto non è una questione di analogico o digitale, ma di persone.

Ciao.


.... Smile
...concordo su alcuni aspetti , meno su altri
l'uso del mezzo fotografico permette anche di presentare una visione oggettiva " trasfigurata " a seconda della propria sensibilità , non usare tale possibilità mi sembra limitativo restando nell'ambito dell'uso del mezzo
... mi servirebbe capire quali sono le regole dell'onestà ... capire dove stanno i " paletti " ... probabilmente la mia è una visione distorta della fotografia ma a sto punto se la " contaminazione " crea problemi bisognerebbe davvero rendere il tutto settoriale ...regole precise per ogni ambito di utilizzo
....
.... e non solo fotograficamente parlando

Luca Smile
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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Mer 20 Feb, 2008 10:45 am    Oggetto: Rispondi con citazione

doppio....
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gregzz
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MessaggioInviato: Mer 20 Feb, 2008 11:29 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Alessandro Frione ha scritto:
gregzz ha scritto:

allora ti faccio una domanda,...tu guardando una foto riesci a leggercene onestà e intensità?? confrontando due foto riesci a dire che una è piu onesta dell'altra??....riesci veramente ad oggettivizzare i due approcci ed a giudicarli, se nn per quello che ti si muove dentro quando osservi uno scatto???...
...chi si puo permettere di dire che uno scatto è piu onesto di un altro pecca di presunzione secondo me....
apsetto con ansia la risposta a questi interrogativi... Smile


Eh gregzz, non si risponde ad una domanda con un'altra domanda....sennò è troppo facile.

Premesso che quello che so fare io, almeno in questa sede,non è oggetto di discussione, stai affermando che non esistano criteri di giudizio oggettivi nella valutazione di una fotografia. Non credo sia così.
Se la valutazione rimane sul piano emotivo non ha gran valore.

Ciao

Smile Ale


caro alessandro frione,...a questo punto penso che tu nn legga quello che scrivo,...gia 2 post fa ho risposto alla tua domanda,...e tu continui a domandarmi: " perchè oggi nn dovrebbe esserci onestà??
bene se leggi bene ho gia risposto e ti ripeto (forse è la volta buona) nn dico che nn c'è, c'è in maniera diversa in quanto nn sono valori oggettivi...
nn mi pare di avere detto che nn esistano criteri oggettivi di valutazione,...ho parlato di due approcci, come da thread, onestà e intensità,....che secondo me sono approcci soggettivi,....e nn sono i soli che permettono di giudicare una fotografia,....
..secondo me è sbagliato riporre tutta questa oggettività nella valutazione della fotografia, o dell'arte in generale,....per quanto il critico d'arte abbia studiato la storia dell'arte e sia piu in grado di me nel leggerne il valore artistico, le sue valutazioni saranno sempre influenzate dalla sua soggettività, per quanto si senta distaccato......
è il tempo che crea il distacco necessario per valutare in maniera "piu oggettiva" il contenuto, l'intento, il messaggio di un'opera..."ma mai assoluta"...
la mera estetica dello scatto, a differenza, la si puo leggere subito, e corrisponde a canoni di senso del bello e di estetica millenari,di armonicità naturale (che per quanto siano cambiati i gusti nel tempo, sono rimasti).....ecco....l'intensità e l'onestà invece sono valori che appartengono all'interiorità dell'opera, nn alla sua estetica...l'occhio lascia spazio alla testa..hanno bisogno di tempo per essere digeriti, ed ognuno ha uno stomaco diverso...

e nn pensi che l'intensità di uno scatto possa crescere col passare del tempo??? e se lo pensi come puoi valutare oggettivamente un elemento dinamico... Smile

_________________
..ma cmq...
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