sarà il caso

thuler · nuovo utente Iscritto: 11 Ago 2004 Messaggi: 40

che continui, con la fotografia? Ops

Salve a tutti! Smile

L’idea era quella di rubare i colori dell’alba. Quelle fredde albe invernali, nelle quali l’aria fredda è limpida come acqua di fonte, su a 2000 metri, ed il cielo si veste dei colori inimmaginabili che si hanno solo dopo una notte di pioggia, con qualche nube che ancora rimane per farsi imbellettare dai primi raggi del sole. La sveglia puntata alle 4 e mezza del mattino, batterie nuove alla Nikon perché il freddo, si sa, è traditore, la borsa corredo zeppa di ottiche, filtri e tutti gli accessori che puntualmente non vengono mai usati, ma che diventano indispensabili non appena non li hai, il cavalletto, un caffè giusto per aprire gli occhi e un thermos pieno di riserva, e finalmente pronto per andare verso il luogo dell’appuntamento con lo scatto magico...
Strade ovviamente deserte… 5 di un sabato mattina invernale… chi ci va in giro? In poco più di un’ora la cima è raggiunta. Freddo polare, anzi, siberiano! I rami delle poche betulle stente e battute dal vento sono inghirlandati dal ghiaccio. E’ l’occasione per provare l’attrezzatura.. un colpo di flash per creare effetti di luce.. glaciale, un sorriso soddisfatto.
Il cielo è ancora scuro, ma già l’orizzonte sta diventando color perla. Battendo i denti, una tazza di caffè aiuta l’attesa… I minuti scorrono gelidi, ed il cielo è grigio uniforme. Già la delusione fa capolino, quando il grigio inizia a diventare viola. Le nuvole, basse e nere, cominciano a frangiarsi d’oro. Un sorriso a 48 denti accompagna i primi scatti. E s’allarga sempre più, man mano che il viola diventa rosso scuro, arancio, oro… I primi raggi del sole sembrano attraversare le nuvole dal basso in alto, che docili si aprono lasciando passare scampi d’azzurro, i profili innevati delle montagne attorno riflettono, scintillando, luci ed ombre, la superficie del lago, ai piedi, moltiplica i colori, bianchi sbuffi di nuvolette che avevano passato la notte chiuse in qualche valle laterale discendono lentamente dai crinali, rivestendoli di zucchero filato.. Gli scatti si susseguono quasi senza controllo, l’occhio sopraffatto da tanta bellezza…
Dieci minuti.. dieci minuti in cui sembra impossibile quasi credere a quanto si vede, al fatto di avere avuto la fortuna di azzeccare la giornata giusta, l’ora giusta, il posto giusto… tutto giusto!
Dieci minuti con l’anima incredula… Tanto dura l’annunciarsi del sole. Poi diventa.. normale.
Un ultimo caffè per svuotare il thermos, prima di risistemare tutta l’attrezzatura, e tornare nel mondo…
Rappresentato dal laboratorio dell’amico fotografo:
“Roberto, ho fatto foto… dire eccezionali è poco! Se ne sono venute anche solo un paio, sono da concorso!”, dico, estraendo la macchina fotografica e mettendola sul bancone.
La prende, la apre… mi guarda:
“Lezione di fotografia numero 1: quando vai a fare foto, ricorda di mettere la pellicola!”

MisterG · Inviato: Mer 18 Ago, 2004 11:45 am Oggetto:

Secondo me ti viene meglio fare lo scrittore che il fotografo! Very Happy

Ok, abbiamo sdrammatizzato, ma come vedi pur non avendo foto sei riuscito a proporci delle fantastiche immagini di quella magica mattina. A me sono piaiciute molto. Ok!