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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Ven 03 Feb, 2017 8:45 pm Oggetto: |
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Mario Zacchi ha scritto: | Ma tu di lavoro fai il temperamatite ?! Coerente la foto in sé. Oppure coerente con quel che fa abitualmente chi l' ha scattata, ecc. Nulla c' entra con la coerenza nei commenti che è quella qui ti riferivi tu. Per il resto l' ho detto: è possibile che per ritardo nella risposta (che ho scritto un pezzo alla volta dopo aver letto evidentemente non tutto tutto) abbia dato risposte diventate ormai inutili. Comunque così ti ho dato modo di quotarmi ancora (guarda che poi esaurisci la memoria del server ...) |
Ma lascia stare in cosa è coerente, tu hai detto che la coerenza è la virtù degli imbecilli tramite citazione, quindi non la dovresti MAI nominare, se ti appelli a qualsiasi forma di coerenza poi non puoi condannarla, no?
Ma lasciando perdere un attimo la foto, se non credi alla coerenza, mi spieghi con chi sto discutendo? Con uno che dice una cosa e fra un minuto (non un anno) potrebbe scriverne un'altra opposta perchè tanto la coerenza è da imbecilli? Oppure nella vita quotidiana promettere una cosa e poi farne un'altra perchè tanto fa schifo essere coerenti, per fare solo un esempio? Francamente non capisco, se mi spieghi senza far citazioni illustri perchè essere coerenti è da imbecilli allora forse capisco e magari mi convinci pure.
Infine se non hai letto tutto, cosa rispondi a cose che non ho mai scritto, cioè un conto è non leggerle e va bene, un conto è inventarsele o stravolgerle come hai fatto tu. Io intaserò il server ma almeno rispondo avendo attenzione a relazionarmi con quanto scritto, scusa neh...  |
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quelo utente
Iscritto: 28 Mar 2016 Messaggi: 176
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Inviato: Sab 04 Feb, 2017 4:23 pm Oggetto: |
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Secondo me c'è modo e modo di intervenire.Tempo fa ho sentito etichettare le foto di qualcuno dicendo"le tue foto sono banali"a me personalmente ha rattristato leggere un simile commento,perchè il tono era perentorio e l'intento denigratorio.E' diverso proporre il concetto di generico di foto banali,senza scavare nell'etimologia,per indicare semplicemente un modo di fare fotografia,o nel caso si puo' utilizzare un sinonimo diverso..Allora interviene l'amico il critico o l'esperto di turno per sdoganare la fotografia,la foto riceve consensi apprezzamenti e non è piu' la solita foto,concessa a tutti o alla portata di tutti.Il critico lungimirante che legge le fotogafie, può piantare salici in prossimita' di acque salate,perchè questo ha visto, dopo aver giudicato ottima o buona la fotografia e vedere l'effetto che fa.In quel caso la tesi potrebbe trovare sostegno dalla prova empirica.Se la foto era banale,perchè non è piaciuta o ce ne sono tremila e di piu',com'era il pensiero che c'era dietro o cosa ci dice di se l'autore?Qualcosa dice.Dall'altro lato c'è la frase convenzionale,da copia in colla,la fotografia convenzionale,che abbiamo visto e rivisto.La foto convenzionale è poi vista riconosciuta ed apprezzata perchè la fotografia è un riflesso della realta'.In una circostaza diversa l'utente che aveva parlato di "foto sbagliata",credo sinceramente esprimendo il suo pensiero,per altro opinabile,poco dopo era scomparso.
La liberta' di espressione e di pensiero all'atto pratico si scontra con tutto quello che la convenzione porta a dire ma anche a non dire.
Si fanno ricerce di mercato sondaggi nel tentativo di intercettare l'opionione altrui,specialmente per ricavare informazioni preziose che poi saranno riutilizzate in qualche modo,ma tutto questo ha un costo.Siamo invasi dalle foto e allora va bene così..Che grande trasgressione per l'artista proporre un concetto, utlizzando un mezzo cosi' banale e diffuso in modo banale,perchè fosse letto come banale e portare l'ipotetico interlocutore, a porsi delle domande su cosa sia arte oppure in realta' alla portata di tutti... |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Sab 04 Feb, 2017 5:02 pm Oggetto: |
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quelo ha scritto: | Secondo me c'è modo e modo di intervenire.Tempo fa ho sentito etichettare le foto di qualcuno dicendo"le tue foto sono banali"a me personalmente ha rattristato leggere un simile commento,perchè il tono era perentorio e l'intento denigratorio.E' diverso proporre il concetto di generico di foto banali,senza scavare nell'etimologia,per indicare semplicemente un modo di fare fotografia,o nel caso si puo' utilizzare un sinonimo diverso..Allora interviene l'amico il critico o l'esperto di turno per sdoganare la fotografia,la foto riceve consensi apprezzamenti e non è piu' la solita foto,concessa a tutti o alla portata di tutti.Il critico lungimirante che legge le fotogafie, può piantare salici in prossimita' di acque salate,perchè questo ha visto, dopo aver giudicato ottima o buona la fotografia e vedere l'effetto che fa.In quel caso la tesi potrebbe trovare sostegno dalla prova empirica.Se la foto era banale,perchè non è piaciuta o ce ne sono tremila e di piu',com'era il pensiero che c'era dietro o cosa ci dice di se l'autore?Qualcosa dice.Dall'altro lato c'è la frase convenzionale,da copia in colla,la fotografia convenzionale,che abbiamo visto e rivisto.La foto convenzionale è poi vista riconosciuta ed apprezzata perchè la fotografia è un riflesso della realta'.In una circostaza diversa l'utente che aveva parlato di "foto sbagliata",credo sinceramente esprimendo il suo pensiero,per altro opinabile,poco dopo era scomparso.
La liberta' di espressione e di pensiero all'atto pratico si scontra con tutto quello che la convenzione porta a dire ma anche a non dire.
Si fanno ricerce di mercato sondaggi nel tentativo di intercettare l'opionione altrui,specialmente per ricavare informazioni preziose che poi saranno riutilizzate in qualche modo,ma tutto questo ha un costo.Siamo invasi dalle foto e allora va bene così..Che grande trasgressione per l'artista proporre un concetto, utlizzando un mezzo cosi' banale e diffuso in modo banale,perchè fosse letto come banale e portare l'ipotetico interlocutore, a porsi delle domande su cosa sia arte oppure in realta' alla portata di tutti... |
Mi domandavo che fine avevi fatto, bentornato intanto!
Concordo abbastanza, d'altronde alcune cose che affermi le ho dette pure in altri thread, soprattutto il recensire positivamente "opere" che sono volutamente sciatte per creare il caso e magnificare quindi l'operazione che ho definito il brutto che piace. Chiunque dotato di buona intelligenza e ottima dialettica può giustificare tutto e il contrario di tutto, ad alti livelli poi la commistione tra artista provocatore del brutto e i suoi critici che lo esaltano è spesso intrisa dal dubbio che sia fatto per scopi non proprio culturali ed artistici ma di moda, di interesse personale o economico e cose simili.
Occorrerebbe chiarire bene cosa s'intende per banale, perchè il semplice termine non è sufficiente (ed ecco perchè è sbagliato utilizzarlo senza specificare altro). Un abbraccio caro, continua a scrivere e soprattutto posta qualche foto visto che sei uno bravo bravo....  |
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opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5479 Località: Genova
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Inviato: Lun 06 Feb, 2017 10:23 am Oggetto: |
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Mario Zacchi ha scritto: | @ compresi quelli fatti ad altre foto, mi danno un bagaglio "culturale" ...
E' chiaro che il senso è: i commenti che faccio io agli altri. Questa è una corretta osservazione. Commentare, posto che sia fatto in maniera ragionata e documentandosi, è qualcosa che torna utile più a chi fa il commento che a chi lo riceve...[/i] |
Io intendevo proprio commenti di altri a foto non mie. Certe osservazioni che non avevo preso in considerazione, ma che ritengo sensate mi sono "utili" anche se fatte ad altre foto. Poi sono comunque d'accordo con te Mario che il commento serve anche a chi lo fa. A questo punto si potrebbe anche eleggere il commento della settimana...
Tropico ha scritto: | ... soprattutto il recensire positivamente "opere" che sono volutamente sciatte per creare il caso e magnificare quindi l'operazione che ho definito il brutto che piace... |
Ancora con 'sta storia?
Sarebbe come se dicessi che siccome le macro agli insetti le trovo personalmente soporifere allora chi fa macro lo fa solo per ingraziarsi gli altri amici del "circolo". Invece ritengo che siccome è un genere che non mi interessa e no sono in grado di giudicare, ci saranno quelli bravi e quelli meno bravi. Che io da ignorante sono in grado solo in minima parte di discriminare. Per cui indovina un po' cosa faccio? Semplicemente tendo a non commentare le proposte del genere "macro".
Quindi ok, se scopiazzo uno bravo non sono automaticamente uno bravo (se ne è già parlato ampiamente col topic del "forno"). Ma se devo scopiazzare qualcuno scopiazzerò uno che mi piace. E tenderò a commentare i generi a cui sono interessato. Esattamente come hai fatto notare tu nel topic della "piovra". _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Lun 06 Feb, 2017 10:55 am Oggetto: |
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opisso ha scritto: | Ancora con 'sta storia?
Sarebbe come se dicessi che siccome le macro agli insetti le trovo personalmente soporifere allora chi fa macro lo fa solo per ingraziarsi gli altri amici del "circolo". Invece ritengo che siccome è un genere che non mi interessa e no sono in grado di giudicare, ci saranno quelli bravi e quelli meno bravi. Che io da ignorante sono in grado solo in minima parte di discriminare. Per cui indovina un po' cosa faccio? Semplicemente tendo a non commentare le proposte del genere "macro".
Quindi ok, se scopiazzo uno bravo non sono automaticamente uno bravo (se ne è già parlato ampiamente col topic del "forno"). Ma se devo scopiazzare qualcuno scopiazzerò uno che mi piace. E tenderò a commentare i generi a cui sono interessato. Esattamente come hai fatto notare tu nel topic della "piovra". |
Tutto ok quello che dici ma non capisco la relazione con la mia affermazione che hai quotato. Nel senso che io non parlavo di un genere ma di determinate filosofie di quel genere (paesaggio soprattutto urbano per capirci). A me quelle filosofie non piacciono nè come premessa (la presunzione di fotografare "oggettivamente") nè tantomeno la realizzazione. Il bello è che me li son andati a cercare tutti questi Topo's e ho avuto la conferma di questa mia impressione, Shore non è nemmeno il peggiore della banda, pensa che ti dico!  |
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opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5479 Località: Genova
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Inviato: Lun 06 Feb, 2017 4:32 pm Oggetto: |
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Ma si, lo sai che parlo sempre tramite "y=1/x" e metafore similari.
A "macro di insetti" puoi sostituire "fotografia esistenzialista in bn con alberi autunnali" o qualsiasi altra sentenza che descriva una catalogazione  _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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quelo utente
Iscritto: 28 Mar 2016 Messaggi: 176
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Inviato: Mar 07 Feb, 2017 1:05 am Oggetto: |
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Ciao a tutti,grazie Tropico per il bentornato.Complimenti perchè ho visto una tua foto nelle vetrine!Ho visto di sfuggita una foto commentata 70 volte e penso sia un record.Commentare una fotografia non è semplice,a seconda dello spazio dove proporre la fotografia si trovano commenti e commentatori diversi.Ritengo fondamentale per la frequentazione in area commento evitare il più possibile di,trasmettere malumore e quella sorta di inadeguatezza.C'è questa critica che piove un po' dal cielo,poi vediamo le foto che sono scelte e giudicate come speciali e ci poniamo anche un paio di domande.A volte ci si limita ad una semplice lettura,solo in casi rari i suggerimenti sono molto critici e mirati.
La "lezione di fotografia" è di Steven Shore appunto che usa un linguaggio incisivo,attraverso la visione di alcune immagini guida il lettore portandolo a trarre le dovute conclusioni.Possiamo ritrovare questo tipo di approccio ,in alcune opere che seguono la filosofia analitica(di analisi).Va valutato l'autore nel periodo,che è anche quello dell'arte concettuale( il messaggio, il contenuto)al quale si accompagna a volte la filosofia analitica,ma nel solco della tradizione del paesaggio americano,ben lontano da quello iper colorato di oggi.Lo stile è anche low graphics e volutamente dimesso,si attua una sorta di scomposizione nella struttura dell'inquadratura evitando i canoni classici.Molto diverso dalle foto che ricevono una valanga di mi piace oggi.Una curiosità:come funziona con amazon ai tropici?Pontile e barca,aereo?
Prima del seascape del web e dei commenti, l'unica fotografia del posto,spiaggia bellissima che abbiamo visto anche qui(ma con qualche anno di ritrardo)e con pochi commenti,era quella scattata con inquadratura alla Iapino...avete presente? |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Mar 07 Feb, 2017 5:45 am Oggetto: |
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quelo ha scritto: | Ciao a tutti,grazie Tropico per il bentornato.Complimenti perchè ho visto una tua foto nelle vetrine!Ho visto di sfuggita una foto commentata 70 volte e penso sia un record.Commentare una fotografia non è semplice,a seconda dello spazio dove proporre la fotografia si trovano commenti e commentatori diversi.Ritengo fondamentale per la frequentazione in area commento evitare il più possibile di,trasmettere malumore e quella sorta di inadeguatezza.C'è questa critica che piove un po' dal cielo,poi vediamo le foto che sono scelte e giudicate come speciali e ci poniamo anche un paio di domande.A volte ci si limita ad una semplice lettura,solo in casi rari i suggerimenti sono molto critici e mirati.
La "lezione di fotografia" è di Steven Shore appunto che usa un linguaggio incisivo,attraverso la visione di alcune immagini guida il lettore portandolo a trarre le dovute conclusioni.Possiamo ritrovare questo tipo di approccio ,in alcune opere che seguono la filosofia analitica(di analisi).Va valutato l'autore nel periodo,che è anche quello dell'arte concettuale( il messaggio, il contenuto)al quale si accompagna a volte la filosofia analitica,ma nel solco della tradizione del paesaggio americano,ben lontano da quello iper colorato di oggi.Lo stile è anche low graphics e volutamente dimesso,si attua una sorta di scomposizione nella struttura dell'inquadratura evitando i canoni classici.Molto diverso dalle foto che ricevono una valanga di mi piace oggi.Una curiosità:come funziona con amazon ai tropici?Pontile e barca,aereo?
Prima del seascape del web e dei commenti, l'unica fotografia del posto,spiaggia bellissima che abbiamo visto anche qui(ma con qualche anno di ritrardo)e con pochi commenti,era quella scattata con inquadratura alla Iapino...avete presente? |
Beh ti ringrazio intanto per i complimenti, sulla foto con 70 commenti non so se sia un record ma considera che almeno la metà sono i miei.
Ha tanti commenti perchè si è scatenata una grossa polemica e quindi non solo per questioni legate strettamente all'immagine ed è anche il motivo che ha generato questo thread se hai letto tutto.
E' vero che non bisognerebbe mai trasmettere i malumori nei commenti, purtroppo i malumori fanno parte del nostro vivere, semmai tocca fare attenzione a non offendere sia direttamente che indirettamente. Come è vero che pochi sono i commenti ampi e articolati, con argomentazioni profonde soprattutto. Ma è come nella vita reale dove certamente nel quotidiano è più normale parlare del tempo che fa piuttosto che dei massimi sistemi.
Vedo che anche tu sei un appassionato di Shore, qui mi hai dato una pugnalata al cuore, come sai io sono molto critico verso quel tipo di fotografia e ne ho spiegato però i motivi e anche in maniera molto articolata, ovviamente è una mia idea criticabilissima, ci mancherebbe altro! Trovi quel linguaggio incisivo? Io proprio l'opposto, lo trovo piatto e a sentire i commentatori favorevoli a quelle cose (ma anche gli stessi autori) è volutamente resa sciatta la realtà perchè si cerca di riprenderla e basta e non interpretarla. Il che è una contraddizione in quanto qualunque cosa fatta da un soggetto è un'interpretazione, ecco l'errore concettuale a monte di quell'operazione. Decidere di non interpretare, oltre che impossibile, è già una forma di interpretazione se ci rifletti. Da quell'errore concettuale nascono poi tutti gli equivoci legati alla forma di espressione laddove la quotidianità e la banalità possono pure essere interpretate magnificamente, lì si prende solo atto e prendere solo atto per me non è arte, è ragioneria, contabilità fotografica.
Poi non ho capito la domanda sui tropici e su amazon nè a quale foto ti riferisci dicendo inquadratura alla Iapino, vorresti cortesemente illuminarmi?
Grazie caro...  |
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quelo utente
Iscritto: 28 Mar 2016 Messaggi: 176
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Inviato: Mer 08 Feb, 2017 5:36 pm Oggetto: |
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Domandavo nel caso dovessi trasferirmi a tropici a far foto col cellulare. Quando la foto è una soltanto,c'è quella e basta,sicuramente mostra qualcosa, allora passa anche in secondo piano, se è scattata un pò di sbieco o invece del mare si vede un pezzo di spiaggia,con la taverna(cosa che accedeva tempo fa.)
Il brutto che piace, potrebbe essere un altro metodo per suddividere le fotografie.Dalle foto che vedo in giro sembra prevalere, il non piace,su quel tipo di approccio, perchè il paeseggio che si propone,è quasi sempre quello gradevole.Invece c'è anche l'ora di punta,con le persone che sbucano da tutte le parti, con l'acqua torbida e spunta un cavo che porta la corrente elettrica.Il concetto che portavano avanti alcuni artisti era quello di arrivare a dimostrare che tutto quello che è visto come "banale",in realta' ragionando sull'immagine,non lo è affatto.Abbiamo l'esempio di critici che hanno favorito alcuni artisti rispetto ad altri e chi vedeva le immagini nelle mostre,spesso le riteneva incredibilmente noiose.
Volevo segnalarti un nome,ma non si trova nulla in rete,l'idea era quela di fotografarsi con un fisico non scultoreo,fra un cumulo di macerie.Prova a guardare Boris Mikhailov o Pete Turner. |
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opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5479 Località: Genova
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Inviato: Mer 08 Feb, 2017 6:55 pm Oggetto: |
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Ma chi Leif Claesson?
Ma qui si va a parare in cose che sono più performance di artista che foto di "brutto che piace" stile Egglesonn/Shore dove comunque la componente "fotografica" è presente in maniera più netta.
Sto facendo un discorso generale ovviamente. Poi sul singolo nome possiamo discutere per ore chi sia "bravo" e chi sia sopravvalutato... _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Mer 08 Feb, 2017 7:58 pm Oggetto: |
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quelo ha scritto: | Domandavo nel caso dovessi trasferirmi a tropici a far foto col cellulare. Quando la foto è una soltanto,c'è quella e basta,sicuramente mostra qualcosa, allora passa anche in secondo piano, se è scattata un pò di sbieco o invece del mare si vede un pezzo di spiaggia,con la taverna(cosa che accedeva tempo fa.)
Il brutto che piace, potrebbe essere un altro metodo per suddividere le fotografie.Dalle foto che vedo in giro sembra prevalere, il non piace,su quel tipo di approccio, perchè il paeseggio che si propone,è quasi sempre quello gradevole.Invece c'è anche l'ora di punta,con le persone che sbucano da tutte le parti, con l'acqua torbida e spunta un cavo che porta la corrente elettrica.Il concetto che portavano avanti alcuni artisti era quello di arrivare a dimostrare che tutto quello che è visto come "banale",in realta' ragionando sull'immagine,non lo è affatto.Abbiamo l'esempio di critici che hanno favorito alcuni artisti rispetto ad altri e chi vedeva le immagini nelle mostre,spesso le riteneva incredibilmente noiose.
Volevo segnalarti un nome,ma non si trova nulla in rete,l'idea era quela di fotografarsi con un fisico non scultoreo,fra un cumulo di macerie.Prova a guardare Boris Mikhailov o Pete Turner. |
Simpatica la prima battuta ma non lo fare, ho l'esclusiva della Samsung per i tropici.
Quando la foto è una dovrebbe dire qualcosa, la scusa che accompagnata da altre, siano esse di un reportage o di un portfolio o anche di una storia fotografica funzioni mi sembra un pò debole come ragionamento.
Certo che c'è l'ora di punta e i fili, i pali ecc., se guardi tra le mie immagini trovi pure quelli. Il problema non è fotografare solo cose gradevoli tipo il tramonto superspettacolare, si può fotografare male pure quello e viceversa bene l'ora di punta. A mio avviso certi autori sia famosi che meno (anche qui sul forum) hanno deciso di prendere solo atto dell'ora di punta e non interpretarla, QUI sta la vera questione. Prendere atto significa che scattano cercando inquadrature standard, buona precisione delle linee, nessun intervento o quasi di post ecc. Dove sta l'interpretazione, l'idea, la personalità in questo tipo di scatti? Domani mi metto a fotografare in questo modo pure io, che ci vuole, vado alla fila della posta e scatto prendendo atto della cruda realtà quotidiana senza aggiungere niente di catalizzante, inquadro la fila correttamente e ZAC divento bravo per aver fatto un'operazione che tra l'altro è ultradatata (il manifesto di Shore e compagia bella è del 1975) e quindi sarei solo uno che copia oltretutto.
Ma la stessa fila potrei riprenderla in mille modi che non siano una semplice presa d'atto. Spero di essermi spiegato, non sono contro il brutto, il quotidiano, il banale ecc. in "natura", sono contro un certo modo di interpretarlo fingendo di non interpretarlo.
Fermo restando che, d'accordo con te, il banale in realtà non esiste ma possiamo renderlo eccome, questo sì...  |
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opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5479 Località: Genova
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Inviato: Gio 09 Feb, 2017 9:06 am Oggetto: |
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Ne abbiamo già parlato nell'altro post qui siamo un po' offtopic.
Comunque...
Le parole enfatizzare ed interpretare non sono direttamente collegate.
"Non enfatizzare" non significa non interpretare o non veicolare un messaggio "intelligente".
E viceversa si trovano facilmente valangate di foto che per enfatizzare artificialmente un soggetto alla fine appiattiscono l'interpretazione:
http://nothing-is-new.net/wp-content/uploads/2010/07/Joachim_Schmid-Archiv085.jpg
https://schmid.files.wordpress.com/2013/12/archiv001.jpg
Poi che vada distinto da caso a caso e che un film neoralista non debba essere automaticamente più valido di un "blockbuster" con effetti speciali sono d'accordo. _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Gio 09 Feb, 2017 10:21 am Oggetto: |
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opisso ha scritto: | Ne abbiamo già parlato nell'altro post qui siamo un po' offtopic.
Comunque...
Le parole enfatizzare ed interpretare non sono direttamente collegate.
"Non enfatizzare" non significa non interpretare o non veicolare un messaggio "intelligente".
E viceversa si trovano facilmente valangate di foto che per enfatizzare artificialmente un soggetto alla fine appiattiscono l'interpretazione:
http://nothing-is-new.net/wp-content/uploads/2010/07/Joachim_Schmid-Archiv085.jpg
https://schmid.files.wordpress.com/2013/12/archiv001.jpg
Poi che vada distinto da caso a caso e che un film neoralista non debba essere automaticamente più valido di un "blockbuster" con effetti speciali sono d'accordo. |
D'accordo su tutto, peccato che io non abbia utilizzato il verbo enfatizzare ma, appunto, interpretare. E non si diceva nel thread del brutto che piace che i Topo's e i loro discepoli non interpretavano ma rappresentavano? Lo dicevate anche voi fautori, neh...  |
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quelo utente
Iscritto: 28 Mar 2016 Messaggi: 176
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Inviato: Gio 09 Feb, 2017 11:34 pm Oggetto: |
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Si Opisso ,hai indovinato,era il nome che avevo in mente.
Quello del brutto che piace,è solo un titolo.A volte si usa impassibilita' qualche volta diventa , fotografia oggettiva.Tanto di quello che vediamo non è esattamente cosi'.C'è anche un po' uno scollamento fra quella che si propone come fotografia artistica,orientata alle mostre o alla critica e le foto fatte principalmente per piacere e riscuotere consensi.L'interpretazione è importante,nel paesaggio ma è difficile e raramente la vediamo.Quello che dibatto è che poi qualcuno avvalla foto perfettamente nella media,facendole passare per una sorta di opera prima e il pubblico segue a ruota,nulla di nuovo.Ho visto di recente commenti mirati ipercritici,ma sembra prevalere sempre e comunque la foto di orientamento commerciale,o come ci diceva quell'utente il fattore, social ineliminabile.
ciao |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Ven 10 Feb, 2017 12:13 am Oggetto: |
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quelo ha scritto: |
Quello del brutto che piace,è solo un titolo.A volte si usa impassibilita' qualche volta diventa , fotografia oggettiva. |
Perdonami, ma come fa ad esistere una fotografia (ma anche una musica, una pittura, un'architettura ecc.) oggettiva se a metterla in atto sono anzitutto dei soggetti che per definizione non possono essere oggettivi? Gli stessi soggetti si preoccupano poi, sempre soggettivamente, di inquadrare e comporre, di scegliere i temi, i posti, l'ora, la luce ecc. Che poi non clonino il palo o contrastino l'immagine alla fine il risultato non cambia, no?  |
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opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5479 Località: Genova
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Inviato: Ven 10 Feb, 2017 10:33 am Oggetto: |
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quelo ha scritto: | C'è anche un po' uno scollamento fra quella che si propone come fotografia artistica,orientata alle mostre o alla critica e le foto fatte principalmente per piacere e riscuotere consensi. |
Su questo sono assolutamente d'accordo. Tra l'altro la differenziazione tra amatore e "maestro" ci starebbe anche come ci sta in qualsiasi "arte".
Il problema, come ho già scritto è che semplificando, mentre chi fa pop ha come modello i Beatles, chi fa jazz come modello Davis ecc. chi fa fotografia ha come modello l'editor's pick del forum amatoriale.
Sto parlando in generale ovviamente... _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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quelo utente
Iscritto: 28 Mar 2016 Messaggi: 176
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Inviato: Sab 11 Feb, 2017 7:07 pm Oggetto: |
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Tropico,sicuramente,ma è "soltanto" un nome che si usa per indicare un tipo di approccio,di metodo,utilizzato,per una serie di fotografie eseguite sulla base di un progetto,da realizzare.C'è il buon maestro,poi che nella nuova oggettività suggerisce un approccio in qualche modo,più personale.Oppure recentemente, c'è chi ritiene queste categorizzazioni,da ridisegnare,sulla base anche dei cambiamenti in atto.
Un pò come se qualcuno a forza di sentirsi dire,"prendi la reflex",passasse direttamente ad altro,e sarebbe comprensibile,perchè esiste la libertà di pensiero
Infatti opisso,sembra che in qualche modo, ci siano dei modelli a cui ispirarsi e poi forse eventualmente da seguire.Le foto in bella vista, sono scelte da qualcuno,oppure ricevono tanti mi piace e complimenti.A questo punto altri potrebbero riallacciarsi di nuovo "al brutto che piace",perchè quelle immagini non hanno molto da dire, o da mostrare secondo il suo concetto personale di bellezza.La discussione potrebbe ripartire di nuovo, spostandosi sulla bellezza,su quale ideale rappresenti... |
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