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AleZan coordinatore
Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11697 Località: Bologna
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Inviato: Mar 10 Gen, 2017 6:40 pm Oggetto: |
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Robert Adams è un altro autore che apprezzo molto...
_________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Tropico utente attivo
Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Mar 10 Gen, 2017 6:54 pm Oggetto: |
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opisso ha scritto: | Esatto prova a far sentire Free Jazz di Coleman a chi ascola Mozart o Battisti e poi vediamo. Si sentirà più o meno come te adesso.
Comunque il paragone regge fino a un certo punto. Come possono aver infranto queste regole se manco esistevano? Cioè sinceramente non capisco proprio di che regole tu stia cianciando. |
Boh chiedilo ad Alezan che ne sa certo più di me sulle regole (e non solo quelle), lui l'ha ribadito il concetto, tipo le regole che prima dei toponomastici c'era la concezione tradizionale del bel paesaggio. Insomma mettetevi d'accordo e informateci che siamo tutt'orecchi.
Sul free jazz spesso è come dici ma non sempre, chi ama la buona musica non si ferma nella scoperta, ascolta di tutto e si arricchisce. Io faccio così almeno, non mi perdo nemmeno le musiche etniche più strane... |
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Tropico utente attivo
Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Mar 10 Gen, 2017 7:02 pm Oggetto: |
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opisso ha scritto: | Come possono aver infranto queste regole se manco esistevano? |
P.S. se poi fosse vero che non hanno infranto regole, manco quel merito hanno e quindi peggio mi sento.... |
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opisso utente attivo
Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5471 Località: Genova
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Inviato: Mar 10 Gen, 2017 7:07 pm Oggetto: |
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Tropico ha scritto: |
Sul free jazz spesso è come dici ma non sempre, chi ama la buona musica non si ferma nella scoperta, ascolta di tutto e si arricchisce. Io faccio così almeno, non mi perdo nemmeno le musiche etniche più strane... |
Ah ah: pensa che proprio adesso mentre ti leggo sto ascoltando un disco di Mark Ernestus’ Ndagga Rhythm Force
Appena ho tempo ti rispondo meglio... _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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Ettore Perazzetta utente attivo
Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Mar 10 Gen, 2017 7:08 pm Oggetto: |
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Forse più importante delle foto è il pensiero che sta alla base delle stesse, posso esser d'accordo con le motivazioni, ma disapprovare il modo come sono presentate, per contro può piacermi uno scatto ma non condividerne le recondite finalità. Qundi non ha senso voler imitare solo il frutto, sarebbe utile condividere la terra dal quale nasce. |
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Tropico utente attivo
Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Mar 10 Gen, 2017 7:43 pm Oggetto: |
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opisso ha scritto: | Ah ah: pensa che proprio adesso mentre ti leggo sto ascoltando un disco di Mark Ernestus’ Ndagga Rhythm Force
Appena ho tempo ti rispondo meglio... |
Ernesto non lo conosco, io son vecchietto, mi accontento di Archie:
https://www.youtube.com/watch?v=QLZjh9WV0_8
Ettore Perazzetta ha scritto: | Forse più importante delle foto è il pensiero che sta alla base delle stesse, posso esser d'accordo con le motivazioni, ma disapprovare il modo come sono presentate, per contro può piacermi uno scatto ma non condividerne le recondite finalità. Qundi non ha senso voler imitare solo il frutto, sarebbe utile condividere la terra dal quale nasce. |
Ma infatti l'opera d'arte per eccellenza è la perfetta fusione di magnifica forma con contenuti universali, che cioè toccano le corde della maggior parte degli esseri umani. |
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Ettore Perazzetta utente attivo
Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Mar 10 Gen, 2017 10:40 pm Oggetto: |
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Tropico ha scritto: | Ma infatti l'opera d'arte per eccellenza è la perfetta fusione di magnifica forma con contenuti universali, che cioè toccano le corde della maggior parte degli esseri umani. |
Da mia biografia ha scritto: | Delle varie situazioni mi sforzo di cogliere l'equilibrio, senza cercare inutili eccessi che, nel migliore dei casi, portano all'assuefazione; i miei scatti, frutto di questo modo di pensare, non sono ragionati ma istintivi, la tecnica è qualcosa di marginale, l'importante è ascoltare ciò che i luoghi, le scene, hanno da dire e, nel momento in cui si intende, dar loro voce. Per me la fotografia è proprio questo: dar presenza alla suggestione di un attimo. |
Quanto sopra rappresenta il mio intento, che reputo in linea con quel che produco, poi può anche non esser condiviso, ne come preambolo che come epilogo, non credo nemmen si possa parlar d'arte, ma tant'è. |
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Tropico utente attivo
Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 5:31 am Oggetto: |
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opisso ha scritto: | Ah ah: pensa che proprio adesso mentre ti leggo sto ascoltando un disco di Mark Ernestus’ Ndagga Rhythm Force
Appena ho tempo ti rispondo meglio... |
P.S. incuriosito ho ascoltato su youtube questo Ernesto, beh per non fare OT lo possiamo paragonare a Shore e compagnia bella, assolutamente piatto, un mezzo riff che si ripete a mò di mantra all'infinito. T'avevo linkato Archie (un Salgado per fare sempre il raffronto) ma siccome capisco che il free jazz è roba per pochi eletti invito chi legge ad ascoltare qualcosa, sempre di jazz, che è una piccola perla musicale universale, per far capire il concetto di cosa è grandioso, profondo, intenso (per i frettolosi, ascoltate almeno il primo brano, vi entra nell'anima anche se non amate il jazz):
https://www.youtube.com/watch?v=fBXWeW6LI3c
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opisso utente attivo
Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5471 Località: Genova
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 9:57 am Oggetto: |
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Tropico ha scritto: | P.S. incuriosito ho ascoltato su youtube questo Ernesto, beh per non fare OT lo possiamo paragonare a Shore e compagnia bella... |
Naaa. Non direi proprio.
L'Ernesto comunque te l'avevo nominato solo per la coincidenza con la tua citazione all'etnico.
Comunque questo si che è un bel topic da aprire.
Adesso non ho tempo. Metti una foto di Salgado e il link al video e aprilo tu. Se no se riesco lo apro io stasera o domani.
"Foto in musica" o qualcosa di simile suggerirei...
Poi prima o poi mi riprometto di scrivere anche qualcosa sul "Quando il brutto piace..." _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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opisso utente attivo
Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5471 Località: Genova
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 1:30 pm Oggetto: |
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Tropico ha scritto: | Boh chiedilo ad Alezan che ne sa certo più di me sulle regole (e non solo quelle), lui l'ha ribadito il concetto, tipo le regole che prima dei toponomastici c'era la concezione tradizionale del bel paesaggio. Insomma mettetevi d'accordo e informateci che siamo tutt'orecchi.
Sul free jazz spesso è come dici ma non sempre, chi ama la buona musica non si ferma nella scoperta, ascolta di tutto e si arricchisce. Io faccio così almeno, non mi perdo nemmeno le musiche etniche più strane... |
Alezan ha fatto un bell'intervento che condivido in pieno.
Se lo metti insieme ai miei "sproloqui" direi che hai un po' di spunti su cui riflettere con calma.
La parola regole la odio profondamente. Crea confusione. Io parlerei a seconda dei casi di convenzioni, cifre stilistiche e fisime.
Il caso dei New Topographics lo vedo un po' come borderline in quanto forse più che rompere le convenzioni paesagisstiche si sono proprio "inventati" una nuova genere fotografico.
Shore e Adams (Robert) grandi fotografi non "pittori mancati" ed usano la macchina fotografica non come un pennelllo ma come... una macchina fotografica
Scherzi a parte fare fotografie come se fossero quadri... succedeva agli albori quando gli artisti erano i pittori. Ma successivamente si è sviluppato tutto un linguaggio fotografico peculiare alla fotografia anche proprio grazie a chi di arte non ne capiva un tubo e usava la fotocamera in modo intuitivo.
Un po' come adesso sono venuti fuori i "selfie" per dire...
E adesso dopo 100 anni siamo di nuovo a tentare di comporre una foto come fosse un quadro...Cioè assurdo...
Comunque per ritornare alla domanda "come fa a piacere il brutto?"...
La risposta "breve", rimanendo in ambito musicale, potrebbe essere:
In realtà la melodia c'è ma ci vuole un orecchio allenato per sentirla.
Oppure la melodia presa da sola non è memorabile ma è funzionale al testo del cantautore. _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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Tropico utente attivo
Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 1:55 pm Oggetto: |
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opisso ha scritto: |
Naaa. Non direi proprio.
L'Ernesto comunque te l'avevo nominato solo per la coincidenza con la tua citazione all'etnico.
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Giusto per capirci, io per etnico intendo musiche di culture ben specifiche e secolari e non un occidentale che rifà qualche verso (malamente peraltro, sempre a mio modesto avviso) a qualcuna di queste culture.
opisso ha scritto: | Alezan ha fatto un bell'intervento che condivido in pieno.
Se lo metti insieme ai miei "sproloqui" direi che hai un po' di spunti su cui riflettere con calma.
La parola regole la odio profondamente. Crea confusione. Io parlerei a seconda dei casi di convenzioni, cifre stilistiche e fisime.
Il caso dei New Topographics lo vedo un po' come borderline in quanto forse più che rompere le convenzioni paesagisstiche si sono proprio "inventati" una nuova genere fotografico.
Shore e Adams (Robert) grandi fotografi non "pittori mancati" ed usano la macchina fotografica non come un pennelllo ma come... una macchina fotografica
Scherzi a parte fare fotografie come se fossero quadri... succedeva agli albori quando gli artisti erano i pittori. Ma successivamente si è sviluppato tutto un linguaggio fotografico peculiare alla fotografia anche proprio grazie a chi di arte non ne capiva un tubo e usava la fotocamera in modo intuitivo.
Un po' come adesso sono venuti fuori i "selfie" per dire...
E adesso dopo 100 anni siamo di nuovo a tentare di comporre una foto come fosse un quadro...Cioè assurdo...
Comunque per ritornare alla domanda "come fa a piacere il brutto?"...
La risposta "breve", rimanendo in ambito musicale, potrebbe essere:
In realtà la melodia c'è ma ci vuole un orecchio allenato per sentirla.
Oppure la melodia presa da sola non è memorabile ma è funzionale al testo del cantautore. |
Regole o convenzioni non cambia il concetto, tu mi hai detto che non hanno rotto niente prima e ora dici che concordi con Alezan che affermava che rompevano, schemi o convenzioni o regole poco importa, converrai da ragazzo intelligente quale sei.
Che poi abbiano inventato più che rotto è una sottigliezza, se io invento qualcosa rompo inevitabilmente col passato se poi uso solo quella cosa oltretutto.
Sulla composizione che dire, un quadro e una foto hanno troppe analogie e meno differenze di quanto si possa pensare. Alla fine è una superficie con un 'immagine sopra e le immagini piacciono se c'è armonia, forma che sa esprimere contenuto. Mi interessa poco se c'è analogia con la pittura, poi di quale pittura visto che anche qui abbiamo solo l'imbarazzo della scelta a livello di scuole, artisti, epoche ecc. Anzi se c'è un richiamo intelligente può essere pure valido nel messaggio.
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AleZan coordinatore
Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11697 Località: Bologna
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 2:06 pm Oggetto: |
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Per chiarezza, io non ho parlato di regole infrante o di nuove regole. A questi livelli della fotografia non ci sono regole da seguire.
Parlo di una diversa ricerca fotografica. Che si dà uno scopo differente, si interessa di soggetti differenti, mostra un diverso atteggiamento del fotografo, chiede al pubblico di osservare/giudicare le fotografie con una prospettiva diversa.
Senza che questo comporti una scala di valori tra autori "molto bravi" ed altri "meno bravi".
Insomma... la fotografia può essere uno strumento per dare delle risposte su cosa sia il mondo che ci circonda. Ma le risposte cambiano, se cambiano le domande che si pongono...
Si possono fotografare le Dolomiti in tanti modi (vedi ad es le foto di paesaggio di montagna che strabordano sui forum), chiedendo alla fotografia di essere enfatica.
Oppure si può fotografare l'Alpe di Siusi come fece Ghirri. In modo che l'autore faccia un passo indietro e lasci che il soggetto racconti meglio la sua essenza. Questa è molto di più la "mia" Alpe di Siusi...
_________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Ettore Perazzetta utente attivo
Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 2:34 pm Oggetto: |
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AleZan ha scritto: | Per chiarezza, io non ho parlato di regole infrante o di nuove regole. A questi livelli della fotografia non ci sono regole da seguire.
Parlo di una diversa ricerca fotografica. Che si dà uno scopo differente, si interessa di soggetti differenti, mostra un diverso atteggiamento del fotografo, chiede al pubblico di osservare/giudicare le fotografie con una prospettiva diversa.
Senza che questo comporti una scala di valori tra autori "molto bravi" ed altri "meno bravi".
Insomma... la fotografia può essere uno strumento per dare delle risposte su cosa sia il mondo che ci circonda. Ma le risposte cambiano, se cambiano le domande che si pongono...
Si possono fotografare le Dolomiti in tanti modi (vedi ad es le foto di paesaggio di montagna che strabordano sui forum), chiedendo alla fotografia di essere enfatica.
Oppure si può fotografare l'Alpe di Siusi come fece Ghirri. In modo che l'autore faccia un passo indietro e lasci che il soggetto racconti meglio la sua essenza. Questa è molto di più la "mia" Alpe di Siusi...
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Posso dire che mi sembra sovraesposta di almeno 1 stop?
Se è voluto va a farsi benedire il concetto "non interventista" del fotografo, se invece è un errore....., tale resta. |
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Tropico utente attivo
Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 2:39 pm Oggetto: |
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AleZan ha scritto: | Per chiarezza, io non ho parlato di regole infrante o di nuove regole. A questi livelli della fotografia non ci sono regole da seguire.
Parlo di una diversa ricerca fotografica. Che si dà uno scopo differente, si interessa di soggetti differenti, mostra un diverso atteggiamento del fotografo, chiede al pubblico di osservare/giudicare le fotografie con una prospettiva diversa.
Senza che questo comporti una scala di valori tra autori "molto bravi" ed altri "meno bravi".
Insomma... la fotografia può essere uno strumento per dare delle risposte su cosa sia il mondo che ci circonda. Ma le risposte cambiano, se cambiano le domande che si pongono...
Si possono fotografare le Dolomiti in tanti modi (vedi ad es le foto di paesaggio di montagna che strabordano sui forum), chiedendo alla fotografia di essere enfatica.
Oppure si può fotografare l'Alpe di Siusi come fece Ghirri. In modo che l'autore faccia un passo indietro e lasci che il soggetto racconti meglio la sua essenza. Questa è molto di più la "mia" Alpe di Siusi...
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Certamente la parola "regole" l'ho usata io e non tu però parlavi di cambiamenti anche abbastanza radicali nella visione della realtà e nel suo modo di realizzarla in fotografia. Quindi per me questo è rompere regole o convenzioni che forse è la parola più adatta come diceva opisso. Che poi non siano scritte queste regole non cambia la sostanza, no?
Ma andiamo oltre l'impasse, d'accordo con te sul discorso dell'interpretazione, in precedenza ho affermato lo stesso concetto in maniera diversa parlando del brutto che si può riprendere in vari modi.
Sulle domande e relative risposte sono un pò meno d'accordo, cioè alcune tipologie cambiano, soprattutto quelle legate al quotidiano, altre, quelle per così dire esistenziali, molto meno. Per capirci anche gli antichi amavano, odiavano, sognavano, si facevano domande sul senso della vita ecc. |
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filippo1978 utente attivo
Iscritto: 16 Ago 2006 Messaggi: 777 Località: ferrara
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 2:52 pm Oggetto: |
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Steven Shore : Miss Keta = Steve McCurry : Laura Pausini |
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Tropico utente attivo
Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 2:58 pm Oggetto: |
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Ettore Perazzetta ha scritto: | Posso dire che mi sembra sovraesposta di almeno 1 stop?
Se è voluto va a farsi benedire il concetto "non interventista" del fotografo, se invece è un errore....., tale resta. |
Già, in effetti non fa una grinza il ragionamento... |
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Tropico utente attivo
Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 3:03 pm Oggetto: |
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filippo1978 ha scritto: | Steven Shore : Miss Keta = Steve McCurry : Laura Pausini |
Non sapevo chi fosse sta Miss Keta, poi ho fatto una ricerca e....... |
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Crunchy utente
Iscritto: 31 Ott 2015 Messaggi: 210
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 5:10 pm Oggetto: |
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opisso ha scritto: | Ma sto giusto leggendo un libro di Robert Adams, altro new topographic ma ancora meno "appariscente". |
Mi puoi dire di che libro si tratta? Grazie |
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opisso utente attivo
Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5471 Località: Genova
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 5:26 pm Oggetto: |
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Crunchy ha scritto: | Mi puoi dire di che libro si tratta? Grazie |
"Lungo i fiumi"
https://www.amazon.it/Lungo-i-fiumi-Fotografie-conversazioni/dp/8852601880
Interessante ma non so se lo consiglierei.
135 pagine con una spaziatura tale he avrebbe potuto stare tutto in 25. Di cui 20 occupate dalle foto...
Comunque Adams (Robert) è un grande sia come fotografo che come "pensatore"... _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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opisso utente attivo
Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5471 Località: Genova
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Inviato: Mer 11 Gen, 2017 5:33 pm Oggetto: |
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Tropico ha scritto: | Sulla composizione che dire, un quadro e una foto hanno troppe analogie e meno differenze di quanto si possa pensare. Alla fine è una superficie con un 'immagine sopra e le immagini piacciono se c'è armonia, forma che sa esprimere contenuto. Mi interessa poco se c'è analogia con la pittura, poi di quale pittura visto che anche qui abbiamo solo l'imbarazzo della scelta a livello di scuole, artisti, epoche ecc. Anzi se c'è un richiamo intelligente può essere pure valido nel messaggio.
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Intendevo dire che una foto si deve slegare dal cercare di imitare un quadro.
Un complimento per una foto è: "questa è una buona foto" e non "bel quadretto". Anche se poi a lato pratico la seconda espressione la uso anche io come commento quando l'intento del fotografo è "pittorico"...
In realtà in "generale" un quadro e una foto hanno poche analogie proprio per la loro differente natura intrinseca. Altrimenti i più grandi fotografi dovrebbero essere grandi pittori. E a me che facesse entrambe le cose viene in mente solo HCB che era un mediocre pittore... _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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