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Ettore Perazzetta utente attivo

Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 3:43 pm Oggetto: |
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Citazione: | Fotografare con i cellulari può essere arte? |
La domanda iniziale contiene un vizio di forma dando per scontate troppe cose, e la risposta può solo essere affermativa:- "Si, con i cellulari è possibile fare arte!", così come è possibile farla con uno scavatore e qualche bomboletta di colore fissata sui denti della benna. Una diffferenza c'è, per dipingere un murales con lo scavatore servono una forte creatività unita a conoscenze e capacità reali, è un'attimo buttar giù il muro sul quale ci si stà "esprimendo". Con il cellulare l'arte sembra risiedere nel far immagini che assomiglino per qualità a quelle prodotte da fotocamere di livello superiore, per contro potrebbe esser arte ance quella di imitare i risultati del cellulare usando una medio formato. Il fatto è che i cellulari hanno creato milioni di "artisti" veri o presunti, mentre l'arte va assumendo contorni sempre più indefiniti ed indefinibili. Un saluto.
P.S. Si parla di "arte" se poi si vuol discutere di "fotografia" il discorso andrà inevitabilmente a finire sull'importanza del mezzo rapportato ai fini, che con l'arte potrebbe aver poco o nulla da spartire. |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 4:16 pm Oggetto: |
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Alessandro Signore ha scritto: | Il mio riferimento è al contemporaneo; non l'ho scritto, ma si evince dal seguito: non è un ossimoro, ma se questi sono i presupposti, temo che lo diventerà molto presto.
La fotografia è sempre più alla portata di tutti, e di tutti coloro i quali sanno usare, anche male, un PC.
Dopo la scoperta della fotografia, pittori e scrittori si scannavano con i "fotografi" rinfacciandogli la facilità di mettere su carta una scena... te le immagini le bestemmie Baudelaire se fosse vivo oggi?
Io mi ci vedo in questa scuola di pensiero purtroppo, non al punto da farne un discorso troppo generalista forse, ma poco ci manca. |
Io sinceramente non credo all'affermazione "se è facile da fare, allora non è arte".
Come ho scritto un paio di pagine fa, se la derivazione "meccanica" della fotografia dal reale è un motivo per non chiamarla arte, allora non è arte anche tutto il "ready made" e la "pop art".
Che cosa ha fatto qui Roy Lichtenstein di così difficile? Eppure credo che nessuno neghi lo status di opera d'arte ai suoi lavori.
E' facile impantanarsi tentando di definire cosa sia arte e cosa no. Direi che oggi non ci sia nessuna definizione universalmente accettata in proposito. Il nostro diventerebbe uno sforzo inutile .
Sono però abbastanza certo di poter dire che se riconosciamo all'arte alcune funzioni fondamentali, le stesse prerogative le ritroviamo nella fotografia.
L'opera d'arte "provoca degli effetti" prima di tutto su chi la produce e poi su chi la fruisce, prima individualmente e poi alla lunga anche collettivamente.
Le "fotografie importanti" mi pare svolgano una funzione del tutto analoga. _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Ettore Perazzetta utente attivo

Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 4:42 pm Oggetto: |
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Due domandine facili facili 1) L'opera d'arte è prerogativa dell'artista o di chiunque faccia uso di tecniche potenzialmente artistiche? 2) Artisti si nasce o si diventa? Se lo si diventa, lo si fa dal nulla o perchè comunque dentro covava il sacro fuoco? |
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Leoconte utente attivo
Iscritto: 10 Lug 2016 Messaggi: 514 Località: Veneto
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 5:13 pm Oggetto: |
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Ettore,
le tue domande andavano bene per un autore dell'ottocento, sono problematiche oltrepassate nell'arte. Se hai pazienza e tempo lo scoprirai.
Non andate a leggere le cose del passato, ossia, leggete più cose del presente.
Imparate a distinguere gli autori e gli insegnanti che parlano, insegnano il passato, spesso sono conservatori radicati, insegnano roba vecchia.
L'arte oggi, è un'altra cosa.
Il trasporto nell'ottocento era con i cavalli, oggi è con i motori.
Oggi, si è compreso che l'uomo è antropologicamente un essere tecnologico.
Abbiamo la fortuna di avere la mostra di arte contemporanea più longeva del mondo, forse anche la più folta di immagini e di opere in senso universale: La Biennale di Venezia.
La fotografia è immagine, resta immagine, PUNTO-LINEA-Superficie, ma quello che cambia è l'uomo.
Molti sono convinti che il bello deve ancora venire, che quello che si scoprirà sia molto più grande di quello che è già stato scoperto, l'arte è sempre in divenire. _________________ Leoconte |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 5:28 pm Oggetto: |
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Leoconte ha scritto: | Ettore,
le tue domande andavano bene per un autore dell'ottocento, sono problematiche oltrepassate nell'arte. Se hai pazienza e tempo lo scoprirai.
Non andate a leggere le cose del passato, ossia, leggete più cose del presente.
Imparate a distinguere gli autori e gli insegnanti che parlano, insegnano il passato, spesso sono conservatori radicati, insegnano roba vecchia.
L'arte oggi, è un'altra cosa.
Il trasporto nell'ottocento era con i cavalli, oggi è con i motori.
Oggi, si è compreso che l'uomo è antropologicamente un essere tecnologico. |
Ecco qui invece non sono per niente d'accordo.
Avevo poco prima rispolverato il conosci te stesso per dire che è valido sempre anche con la tecnologia che è un mezzo e non un fine.
Non leggere le cose del passato, ma stiamo scherzando? A parte la bellezza di tanti capolavori che ci hanno lasciato i nostri predecessori ti ricordo che noi siamo il prodotto del passato e che quindi per capire il presente il passato serve e come, mica siamo nati tecnologici, lo siamo diventati attraverso un processo che non è solo industriale tra l'altro.
L'arte stessa è evoluzione che parte dal precedente, il jazz non sarebbe esistito se non ci fosse stata la musica occidentale e i ritmi africani ad incrociarsi ma potrei fare mille altri esempi.
Il passato ci offre quindi insegnamenti spesso attualissimi, perchè uomini erano quelli e uomini siamo noi anche se tecnoligizzati.
Certo che se trovi chi il passato te lo insegna solo col nozionismo tipico delle nostre scuole alla fine sembra essere inutile ma chi invece ti insegna a vedere l'evoluzione, i passaggi, i collegamenti fra le cose ecc. ti fa solo aprire di più la mente, altro che...  |
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Ettore Perazzetta utente attivo

Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 5:39 pm Oggetto: |
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Citazione: | Molti sono convinti che il bello deve ancora venire, che quello che si scoprirà sia molto più grande di quello che è già stato scoperto, l'arte è sempre in divenire. |
L'arte arriverà sempre dopo, perchè quello che si scoprirà già esiste, quindi finiamola di incensare e incensarsi, siamo poca cosa e non ce ne rendiamo conto. |
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Leoconte utente attivo
Iscritto: 10 Lug 2016 Messaggi: 514 Località: Veneto
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 5:45 pm Oggetto: |
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Tropico,
certo, hai ragione, il passato serve, chi lo nega.
Le regole del passato bisogna averle presenti, ma il passato è un piccolo periodo dell'apprendimento, la cosa più importante, che tutta la vita ne chiede necessità è, lo studio del presente. La proiezione del futuro, un futuro tutto da inventare e ignoto.
In tutti i campi si stanno scrivendo nuove regole, si tenta di provare, di comprendere se possono esistere nuove formule. Culture che possano aiutarci nella convivenza, nella felicità, sopratutto nel risparmio di questo pianeta.
Oggi,ma anche ieri, l'arte è viva, come la scienza, la filosofia.
Ettore,
io pensavo a darci fiducia. So che siamo poca cosa, ma vallo a dire a chi pensa che l'arte sia solo cosa morta....
"L'arte viene sempre dopo" Piuttosto è sempre l'intuizione iniziale...No? _________________ Leoconte |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 5:53 pm Oggetto: |
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Ettore Perazzetta ha scritto: | L'arte arriverà sempre dopo, perchè quello che si scoprirà già esiste, quindi finiamola di incensare e incensarsi, siamo poca cosa e non ce ne rendiamo conto. |
Nichilista!
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 6:12 pm Oggetto: |
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Leoconte ha scritto: | Tropico,
certo, hai ragione, il passato serve, chi lo nega.
Le regole del passato bisogna averle presenti, ma il passato è un piccolo periodo dell'apprendimento, la cosa più importante, che tutta la vita ne chiede necessità è, lo studio del presente. La proiezione del futuro, un futuro tutto da inventare e ignoto.
In tutti i campi si stanno scrivendo nuove regole, si tenta di provare, di comprendere se possono esistere nuove formule. Culture che possano aiutarci nella convivenza, nella felicità, sopratutto nel risparmio di questo pianeta.
Oggi,ma anche ieri, l'arte è viva, come la scienza, la filosofia.
Ettore,
io pensavo a darci fiducia. So che siamo poca cosa, ma vallo a dire a chi pensa che l'arte sia solo cosa morta....
"L'arte viene sempre dopo" Piuttosto è sempre l'intuizione iniziale...No? |
Esatto, l'intuizione iniziale, quelli che vengono dopo e non hanno altre intuizioni scopiazzano solamente.
Tornando all'altro discorso già quello che dici adesso è più condivisibile, però la divisione tra passato presente e futuro è solo arbitraria, in realtà è tutto un divenire e le cose sono strettamente connesse, come spiegavo prima. Basti pensare alla relatività e alla quantistica che hanno aperto uno squarcio non indifferente, eufemismo.
Poi appoggio la sorta di appello che fai nel finale e siccome mi son divertito a dialogare con te (ma anche con gli altri) ti/vi faccio il regalo di Natale, forse lo conosci ma nel caso guardalo, dura parecchio ma è assolutamente illuminante su quello che la tecnologia potrà fare oltre che un'analisi spietata di come stiamo messi adesso. C'è il Michelangelo moderno, Fresco, conosciuto da pochi intimi perchè pericoloso per il sistema e quindi boicottato.
https://www.youtube.com/watch?v=7gSRg_zoBgA |
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Ettore Perazzetta utente attivo

Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 7:24 pm Oggetto: |
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Bene, allora tutti a fare arte, chi può negarlo e sulla base di cosa visto che è tutto così "fluttuante"? Basta convincersi di esser artisti per esserlo veramente, tanto chi può contestarlo? E se qualcuno lo farà è solo perchè non capisce una mazza, e questo in virtù del fatto che ha studiato sui vecchi libri e non su quelli ancora da scrivere dove finalmente sarà dato per certo il mio esser artista oggi. |
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Leoconte utente attivo
Iscritto: 10 Lug 2016 Messaggi: 514 Località: Veneto
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 9:17 pm Oggetto: |
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Sull'intuizione iniziale sono stato frainteso, scrivendo battute, questo è il rischio.
Volevo dire, che è l'arte a dare le prime intuizioni di una rivoluzione culturale o di un stile di vita, di una scoperta scientifica, di una nuova filosofia. E' l'arte che da il via a nuovi costumi, alla moda, a nuove credenze.
Ora siamo in un contesto storico complicatissimo, a causa del problema demografico, io penso che le arti, daranno un forte contributo, alcune intuizioni per superare i problemi che l'umanità incontrerà.
Mi viene in mente una delle più grandi rivoluzioni dell'umanità, cominciata da Prust, che con la "Ricerca del tempo perduto", in una pagina troviamo profumi, immagini, vedute. Poi con Picasso che con il Cubismo si vede la realtà osservata da varie angolazioni e per finire con Albert, che con la teoria della relatività: spazio e tempo vengono deformati, senza privilegiare alcun punto di vista.
Da queste intuizioni, quasi contemporanee, la filosofia, l'astrofisica, le nuove teorie si sono scatenate. Tutto per niente, o stiamo andando verso il futuro?
Ettore,
non siamo tutti artisti, nessun artista lo rimane per sempre, ci sono periodi magici per tutti. Vai a vedere le biografie...
Ci sono quelli che cominciano a 40 anni, quelli che a 30, non lo sono più. Quelli che.... _________________ Leoconte |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 9:40 pm Oggetto: |
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Leoconte ha scritto: |
Ci sono quelli che cominciano a 40 anni, quelli che a 30, non lo sono più. Quelli che.... |
.....scomunicano....  |
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Ettore Perazzetta utente attivo

Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 9:56 pm Oggetto: |
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Lasciando da parte battute e prese di posizione ad oltranza, penso semplicemente che il concetto di arte sia diventato troppo abusato ed ambiguo. Cosa vorrà mai dire “avvicinarsi al mondo dell’arte” al giorno d’oggi dove tutto potrebbe esserlo? Ripeto, chi e/o cosa stabilisce questo è arte, quest’altro no? Le ipotesi sono molte e non del tutto lusinghiere, si parla di artisti al soldo del potere la cui arte viene usata per indirizzare le masse in una direzione designata che non è certo quella delle intuizioni artistiche. In altri casi l’arte diventa “moda” nel senso consumistico e di tendenza manipolatoria del termine. Non mi si venga a raccontare che questo è solo il “lato oscuro” delle cose perché l’arte, almeno per me, dovrebbe esser trasparente. |
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Leoconte utente attivo
Iscritto: 10 Lug 2016 Messaggi: 514 Località: Veneto
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Inviato: Gio 22 Dic, 2016 11:17 pm Oggetto: |
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Non ricordo chi l'ha detto, fore un artista famoso...
"La cosa che fa più ridere delle persone è quello che hanno dentro i pantaloni, però, quegli arnesi, dentro le braghe di un uomo o di una donna, possono dare la vita".
Allora, come ti avevo già detto, Ettore, è solo la sincerità e la libertà che fanno l'arte.
Se non ci sono questi due ingredienti e pretendessimo che sia arte, allora facciamo ridere. _________________ Leoconte |
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opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5479 Località: Genova
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Inviato: Ven 23 Dic, 2016 8:12 am Oggetto: |
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Ettore Perazzetta ha scritto: | ..."Si, con i cellulari è possibile fare arte!", così come è possibile farla con uno scavatore e qualche bomboletta di colore fissata sui denti della benna...Con il cellulare l'arte sembra risiedere nel far immagini che assomiglino per qualità a quelle prodotte da fotocamere di livello superiore, per contro potrebbe esser arte ance quella di imitare i risultati del cellulare usando una medio formato... |
Perdonami Ettore: ti estrapolo ma il tuo intervento mi dà modo di inserirmi nella discussione Giovanni-Tropico...
Non concordo: con il cellulare ci dovresti fare le foto "da cellulare". E con il medio formato le foto da "medio formato". Allo stesso modo di come il telegiornale non lo vai vedere al cinema e non scrivi un romanzo con un pennello da pittore. A prescindere dalla problematica catalogazione di "artista" e di "fotografo" in cui ci siamo andati ad impelagare. Se con il cellulare stai facendo foto "da reflex" allora ti compri una reflex. E sembrerà strano ma vale anche il viceversa. _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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Leoconte utente attivo
Iscritto: 10 Lug 2016 Messaggi: 514 Località: Veneto
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Inviato: Ven 23 Dic, 2016 9:57 am Oggetto: |
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Opisso,
il tuo intervento è interessante per smentirlo.
In pittura non sono i pennelli fini che fanno i ritratti, e i pennelli grossi le immagini informali.
Con un pennello grosso puoi fare un ottimo ritratto, come fare pittura informale con un pennello fino.
Per la pittura di paesaggio è lo stesso. Ci sono pennelli adatti per esprimere qualcosa o altra, ma dipende da quale punto di vista.
Questi sono quesiti superati, l'essenza è semplice: l'attrezzo deve essere congeniale al progetto, all'idea o allo stile.
La domanda che Tropico pone è importante, visto che stiamo analizzando un nuovo attrezzo (telefonino). Si può fare arte?
Modestamente, rispondo Si, e non è relativo, è essenziale.
La fotografia fatta con i droni, tricotteri, quadricotteri, ottocotteri, può essere arte? Certo, è talmente ovvio.
Però il punto, non è l'attrezzo, poichè tutto può essere ricondotto al dito dell'uomo _________________ Leoconte
Ultima modifica effettuata da Leoconte il Ven 23 Dic, 2016 10:41 am, modificato 1 volta in totale |
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Ettore Perazzetta utente attivo

Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Ven 23 Dic, 2016 10:09 am Oggetto: |
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opisso ha scritto: | Perdonami Ettore: ti estrapolo ma il tuo intervento mi dà modo di inserirmi nella discussione Giovanni-Tropico...
Non concordo: con il cellulare ci dovresti fare le foto "da cellulare". E con il medio formato le foto da "medio formato". Allo stesso modo di come il telegiornale non lo vai vedere al cinema e non scrivi un romanzo con un pennello da pittore. A prescindere dalla problematica catalogazione di "artista" e di "fotografo" in cui ci siamo andati ad impelagare. Se con il cellulare stai facendo foto "da reflex" allora ti compri una reflex. E sembrerà strano ma vale anche il viceversa. |
La mia era solo una battuta, non è "arte" comprarsi una reflex per far foto che potresti fare con un cellulare facendo in modo che assomiglino a quelle fatte con la reflex e, anche questa va letta per quel che è. Un saluto.
P.S. Una volta c'erano anche il Cinegiornale e gli amanuensi. |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Ven 23 Dic, 2016 10:33 am Oggetto: |
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Leoconte ha scritto: |
La domanda che Tropico pone è importante, visto che stiamo analizzando un nuovo attrezzo (telefonino). Si può fare arte?
Modestamente, rispondo Si, e non è relativo, è essenziale.
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Ti ringrazio per questo passo, per essere un thread aperto ad personam arrivare alla sesta pagina dopo aver discusso dello scibile umano e con quasi 5000 letture mi rende felice. Tutti interessati alla mia personam?  |
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opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5479 Località: Genova
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Inviato: Ven 23 Dic, 2016 10:47 am Oggetto: |
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4900 le ho fatte io entrando più volte nel thread a rileggere per cercare di interpretare che cavolo abbiamo scritto. Miei interventi compresi che dopo un giorno non mi ricordo già più quello che volevo dire il giorno prima  _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Ven 23 Dic, 2016 11:00 am Oggetto: |
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opisso ha scritto: | 4900 le ho fatte io entrando più volte nel thread a rileggere per cercare di interpretare che cavolo abbiamo scritto. Miei interventi compresi che dopo un giorno non mi ricordo già più quello che volevo dire il giorno prima  |
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