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Come scegliere la mia 1a Macchina Fotografica

 
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MessaggioInviato: Gio 06 Set, 2007 7:23 pm    Oggetto: Come scegliere la mia 1a Macchina Fotografica Rispondi con citazione

Una domanda che ognuno di noi, in fasi diverse, si è posto. Poter dare consigli è difficile. Pretendere di conoscere la giusta risposta è presuntuoso, ma proviamo a parlarne cercando di buttar giù qualche idea con il gioco delle domande Smile

Perché mi serve una macchina fotografica?
Mi sono venuti in mente questi 3 aspetti psicologici: Ricordare – Dipingere – Raccontare

Ricordare – Quando pensiamo ad una qualsiasi immagine impressa nella nostra memoria, questa ci sfugge. Sul subito appare chiara, ma più ci soffermiamo e più sbiadisce. Ricordare un volto è un attimo. Lo vediamo, ma se lo analizziamo sembra come dissolversi. La fotografia offre la possibilità di fermare quel attimo. Per quanto sia in un monitor, in una stampa coadiuva la nostra memoria che può così concentrarsi meglio ed offrire l’emozione, la nostalgia, la simpatia di quel momento.

Dipingere – Le fotografie possono essere di varie forme geometriche. Le immaginiamo quadrate, rettangolari. Tutte inscrivibili in una cornice, come un quadro. Come un quadro possono esprimere il reale o la fantasia. Come nella pittura, nella fotografia si usa la luce per dipingere qualcosa o qualcuno. Un volto, un fiore, un paesaggio, un animale, un luogo. A differenza della categoria “ricordare” dove il meccanismo è legato al non “perdere” il passato; la categoria “dipingere” è diversamente proiettata al “cercare” nel futuro.

Raccontare – Quando le parole non servono, quando è chiaro il messaggio. Le immagini, tutte indistintamente, comunicano qualcosa a qualcuno. Ma hanno anche la possibilità di sostituire le parole con un’efficacia unica. In un istante, il tempo di mettere a fuoco, possiamo assimilare un concetto, un pensiero. Un uomo ferito con una tuta militare che digrigna i denti, ci dice istantaneamente che si può trattare di un soldato ferito, probabilmente da arma nemica, che sta soffrendo, che forse ha una famiglia, che qualcuno soffrirà per lui... Guardando meglio potremmo anche renderci conto se la ferita potrà essere medicata oppure è spacciato. Tutto questo racconto può essere racchiuso, comunicato, recepito con una foto. In questa categoria le foto “parlano” all’osservatore di qualcosa che avviene nel mondo che ci circonda.


La categoria “Ricordare” è prettamente l’espressione della foto ricordo. E’ il mondo delle compatte da taschino. Macchine dotate di un piccolo zoom che possano “immortalare” i nostri ricordi, i nostri luoghi di villeggiatura, i nostri amici, la famiglia. Premesso che tutte le macchine fotografiche, in quanto tali, sono in grado di assolvere questo compito, le compatte sono più adatte in virtù della loro trasportabilità. Possono seguirci ovunque. Stanno in una tasca, in una borsetta, nel cruscotto della macchina. Sempre pronte a cogliere quel momento a cui la nostra memoria poi appiccicherà la sensazione, la piacevolezza del vivere quotidiano.
La qualità tecnica che offrono è ormai ad ottimi livelli. L’importante è “ricordare” quel momento. Le pretese tecniche possono andare in secondo piano.
Per chi volesse poi immortalare proprio tutto in tutte le condizioni, non dimentichiamo che oggi sono disponibili compatte impermeabili adatte ad ogni condizione meteo e persino subacquea.

La categoria “Dipingere” è legata ad una ricerca, ad un genere. Si esula dal concetto di “immortalità” e abbraccia il concetto di “ricerca” attraverso il “bisogno” di esprimersi. Inserirei esigenze creative che accarezzano le nostre tendenze innate. Qui vedo la fotografia nei suoi generi più classici. Foto naturalistiche, macro, paesaggio, ritratto, studio, architettura… In questa categoria la foto non ci capitano addosso come un evento ma siamo noi che le andiamo a cercare, le andiamo a “provocare”.
Non siamo un soggetto passivo, ma siamo un soggetto attivo che cerca di mettere in pratica un idea.
Per fare ciò occorrono strumenti tecnici tali da poter strizzare l’occhio alle circostanze di cui vogliamo occuparci. Se ci piacciono i fiori, gli insetti, il mondo macro in genere avremo bisogno di ottiche specifiche a sviluppare questo ruolo. Stesso discorso per i ritratti, la foto da studio, i paesaggi. Occorre predisporsi con il migliore equipaggiamento che il nostro genere fotografico richiede.
La fotocamera ideale è una reflex. L’intercambiabilità dell’ottica ci permetterà, di volta in volta, di avere il giusto “assetto” tecnico dedicato all’evento che stiamo “inseguendo”. Con la giusta configurazione potremmo così “provocare” le circostanze nel mondo che ci circonda al fine di “creare” un dipinto di luce.

La categoria “Raccontare” è connessa al concetto di far “parlare” le foto al posto dei vocaboli.
Reportage, Street Photography, documentaristica, denuncia… tutti generi ascrivibili. Inserirei anche la Fotografia Sportiva. Un genere a se che ingloba diverse discipline ma che si avvicina molto di più al reportage, giornalismo, documento, racconto.
Anche qui è il la reflex a farla da padrona, ma non necessariamente. Mentre la fotografia sportiva necessita di strumenti dedicati a catturare determinati eventi, per il genere “street” è sufficiente una buona compatta oppure qualche strumento più “nostalgico” (rollei, minox, medio formato ecc.)
Per questa categoria occorre quindi fare un esame più approfondito sulle proprie tendenze.

Come faccio a sapere cosa voglio fotografare?
Non lo posso sapere subito. La fotografia è una disciplina e come tale richiede tempo.
Nella nostra società frenetica, il tempo è denaro. Tutti abbiamo fretta, tutti corriamo. Va da se che la fretta è il peggior nemico. Bisogna avere pazienza; partire bene e con calma. So di persone che hanno comprato un arsenale per poi lasciarlo in completo disuso nel mobile di casa.
A meno che uno si svegli una mattina e decida di fare il fotografo, normalmente alla fotografia ci si arriva per qualche ragione. Cerchiamo quindi di analizzare quelle motivazioni che ci hanno condotto a cercare una macchina fotografica.
Se chiedete in giro, molti fotografi hanno iniziato con piccole esperienze di foto ricordo con la macchina del babbo o del nonno. Crescendo, maturando, le tendenze si sono fatte più chiare.
Diversi miei amici hanno un corredo a 360° che gli permette di affrontare tutti i generi fotografici. Questo succede perché quando la passione cresce, cresce anche la voglia di sperimentare buttandosi anche in ciò che non si è mai fatto. A volte si scoprono così dei nuovi talenti, ma all’inizio, un grande corredo, non serve.
Non c’è quindi un modo per conoscere a priori il proprio genere. C’è invece un modo per affrontare la crescita. Passo dopo passo, senza fretta. Sarà l’esperienza a “scolpirci”. Più saremo meticolosi e scrupolosi verso noi stessi, più sarà facile progredire con successo
Quindi, all’inizio, è bene iniziare con poco Smile

Ma le “Bridge” dove sono finite in questa classificazione?
Le Compattone o Bridge (“ponte” in italiano) o Prosumer (dalla fusione dei due termini Professional e Consumer) rivestono un ruolo molto importante. Strizzano l’occhio alla “via di mezzo”.
Se abbiamo detto che tutte le macchine possono soddisfare, per logica, la categoria del “Ricordare”, assegnata alle compatte da taschino, queste soddisfano solo marginalmente il “Dipingere” ed il “Raccontare”.
Le Bridge possono essere un ottimo “ponte” tra le varie categorie. Sono una buona opportunità per sperimentare vari generi. Oggi giorno sfornano una qualità di immagine stampabile ottima, anche su formati più generosi.
A chi è indeciso sull’acquisto tra una Bridge e una Reflex con zoom base, consiglio sempre la Bridge. E’ un consiglio che deriva dalla logica passo-passo di crescita. Credo che l’esigenza di una Reflex debba essere ben più chiara e lampante, non deve lasciare dubbi. Alla Reflex ci si dovrebbe arrivare proprio quando si riconoscono, senza alcuna incertezza, i limiti del precedente sistema ed ovviamente sono presenti in noi nuove esigenze non più soddisfatte.
Detto questo, la Bridge tornerà sempre utile in quelle occasioni mondane più pratiche. Situazioni dove, la pesantezza del sistema reflex, la farà preferire.
Chi inizia con una compattona e poi passa alla reflex, non smetterà mai di usarla del tutto Smile

La compatta la compro di marca?

Non è bello entrare nei gusti e nelle preferenze. Io mi sento di preferire una marca “tipica” del settore piuttosto che una che ha sempre costruito calcolatrici (riferimento puramente casuale). Credo anche che a parità di prezzo, quella di marca, offra sempre una qualità fotografica migliore. Vuoi per i colori, vuoi per il dettaglio.
Lungi da me trarre conclusioni affrettate e qualunquistiche, ci sono sempre le eccezioni in ogni cosa.
Le marche tipiche mi sono anche più simpatiche in termini di assistenza se si dovessero guastare, ma anche questo è un discorso soggettivo che può essere meglio sviluppato all’occorrenza.

Qual è la migliore tra reflex?
Non esiste un “migliore” in termine assoluto ma ne possiamo parlare solo in termine relativo.
In altre parole: soggettivo.
La macchina fotografica ci seguirà per molto tempo. E’ importante che si possa impugnare bene. La presa deve essere salda. Dobbiamo assolutamente tenerla in mano prima di acquistarla.
E’ un oggetto e come tale ci deve anche piacere da un punto di vista estetico; è una soddisfazione in più. Per quanto concerne le prestazioni… beh, oggi si cade sempre in piedi. La tecnologia e la qualità sono garantite ad alti livelli da parte di tutti i grandi marchi della Fotografia.


Buona scelta a tutti Smile


EDIT: per commenti e risposte, si continua qua: http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=584530
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Pasi
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MessaggioInviato: Gio 16 Mgg, 2013 10:33 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Quale macchina? Come chiedere il consiglio nel modo giusto!


Inserisco questo Memo soprattutto (ma non solo Wink ) per i nuovi utenti del forum

Hai letto le FAQ della sezione, hai cercato tra i thread già aperti e non hai trovato nulla che faccia al caso tuo! Crying or Very sad

Hai già letto qui http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=449317, qui http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=237764 e qui http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=227398.

Sei ancora più confuso Surprised e vuoi chiedere il consiglio degli "esperti"!

Loro sapranno cosa dirti Ok! , ma se vuoi un consiglio buono devi aiutarli, dandogli le informazioni giuste, altrimenti otterrai un consiglio generico Non ci siamo

Prima di chiedere consiglio, specifica sempre:
    1) Chi sei e che esperienza fotografica hai, quanto ne mastichi e dove arrivano le tue ambizioni
    2) Che tipo di foto vuoi fare (paesaggi, ritratti, street, viaggio, ecc.), a che livello, per stamparle o pubblicarle in Internet
    3) Quale macchina hai oggi, se ne hai o ne hai avuta una, perchè vuoi cambiarla, cosa non non ti soddisfa in lei e cosa proprio non riesci a farci
    4) Quanto sei disposto a studiare sui libri e sui manuali, quanto vuoi sperimentare, quanto tempo vuoi investire davanti al computer
    5) Quanto vuoi spendere oggi, quanto sei disposto ad investire domani in ottiche e accessori, sei disposto a comprare usato
    6)Se hai già dei modelli in mente, spiega sempre perchè, perchè hanno le caratteristiche che ti interessano o perchè li hai trovati sotto casa o perchè hai un'occaione sull'usato
    7) Last but not least, cosa sei disposto a portarti dietro, da una compatta da taschino, a una compatta un po' più importante ad un grosso e pesante corredo reflex.


Se dici tutte queste cose subito eviti malintesi e perdite di tempo, ottieni consigli più mirati ed eviti che ognuno ti consigli la macchina che ha lui! Ok!

Ricordati di chiedere consiglio qui se ancora non hai deciso la marca della macchina che vuoi, se vuoi parlare solo di Canon, di Nikon o di un altro marchio, ci sono le sezioni apposite, dove potrai ricevere consigli più numerosi ed informati.

Aiutali ad aiutarti! Pallonaro

(originariamente scritto da andy_g)

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MessaggioInviato: Gio 16 Mgg, 2013 10:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Quale macchina? Domande ricorrenti (a.k.a. FAQ) di notchosen
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MessaggioInviato: Gio 16 Mgg, 2013 10:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Finalmente la Reflex!! E adesso… che manuale prendo?


Oggetto di desiderio, nuova avventura o sogno di sempre, finalmente ho tra le mani una reflex tutta mia!
Però m’accorgo che… miseriaccia, le foto sembrano quelle di una compatta! Io vorrei quel bel sfocato, vorrei congelare un ciclista in corsa o l’acqua di una cascata, ma non ci riesco! Eppure su internet ho visto foto bellissime… ho comprato anche il megaobiettivo superlusso… uffa! Muro



Perché un manuale?
Gli accessori migliori che si accompagnano ad una reflex, e migliorano le nostre foto sono due. Il cavalletto, e un buon manuale! Leggiamo
Un manuale?!? Argh!
Uno qualunque ha scritto:
Ma tanto ce la faccio da solo! Inizio a far prove con ogni singolo bottone della macchina!!
un'altro qualunque ha scritto:
Ma chi ha voglia di studiare? Siamo nell’era della tecnologia!

… provo ad interpretare quello che può passare per la testa a molti.
Una prima nota: la reflex, anche la più avanzata e ricca di processori all’ultimo grido, da sola non fa belle foto. Nella maggioranza delle situazioni, in automatico, riesce a far foto tecnicamente corrette, come messa a fuoco ed esposizione. Non di più, perché non sa cosa vogliamo noi che esca fuori da quella scena quando schiacciamo il pulsante di scatto. Non è colpa sua!
E noi non nasciamo imparati... certo si è liberi di provare da soli ogni combinazione e ogni bottone per cercarne poi le differenze, ma perché ostinarsi in un'impresa così titanica? Si può fare molto prima (e meglio) imparando da chi sa più di noi, con un po' di umiltà, no? Wink


Partendo dal minimo…
Allora, noi abbiamo in testa un certo tipo di risultato e pertanto bisogna far fare alla macchina le cose giuste per ottenerlo. Le tappe sono due:

(1) capire quali parametri variare e come e perché per far uscire un certo risultato;
(2) impostare (o far impostare) la macchina su quei parametri.

Comincio con la seconda… perché in realtà è la prima tappa da imparare.
Iniziamo leggendo e rileggendo (… e rileggendo) il manuale d'istruzioni fornito dal costruttore della nostra nuova e fiammante reflex. Leggiamo Si fa prima e meglio che aprire un topic sul forum chiedendo "ma come si mette la batteria?". Oltretutto è gratis, subito disponibile, portatile, offline e si legge anche nei ritagli di tempo, sul metrò o in autobus.
Questo perché occorre partire dalla conoscenza del mezzo. Inoltre è un modo anche per imparare il lessico fotografico di base (diaframma, otturatore, focale). Naturalmente il primo giorno non si capirà tutto, a cosa serva il bracketing del WB o la compensazione dell'esposizione del flash. Però sapremo un giorno dove cercare quando ne avremo bisogno, e comunque iniziamo a capire la nostra macchinetta.
Non ci sono scuse, leggete il manuale! Very Happy


Ho letto... ora ho voglia di fare sul serio!
Forse già il manuale del costruttore spiega un po' di tecnica fotografica. Quelli delle ultime macchine messe in commercio -quasi- sicuramente!
È comunque bene non sentirsi soddisfatti a questo punto e cercare qualcosa di più approfondito ed esaustivo.
Qui la scelta è sterminata! iniziamo un po' a guardare le caratteristiche salienti che un buon manuale deve avere...

Ok! Sufficientemente Completo: soprattutto sulle basi.
Ok! Approfondito: collegato alla precedente, gli argomenti non devono essere relegati in poche pagine e trattati di corsa, specialmente quelli chiave.
Ok! Ricco di spunti. Occhio che i veri spunti non sono solo quelli in un quadratino colorato a metà pagina, modello "offerta al discount"!
Ok! Con belle fotografie, meglio se commentate. I dati di scatto nudi non sono molto utili per imparare da zero, lo è molto di più un commento "ho usato questo perché...". L'uso di fotografie che siano veramente belle e interessanti da parte dell'autore indica che ha gusto per l'immagine, se poi son sue che è un buon fotografo! Wink

Consiglio di non sottovalutare assolutamente i libri pre-digitale, dedicati alle reflex a pellicola. Le basi della teoria sono le stesse di allora. Questi libri non si possono perdere nei mille rivoli del digitale, e inoltre allora il mercato fotografico non aveva un boom come oggi; quindi sono generalmente di buona qualità. Certo non si possono uguagliare in toto pellicola e sensore, ma a parte le sezioni strettamente legate alla pellicola come mezzo fisico sono spesso ottimi libri. E magari proprio perché vecchi si trovano in saldo!


Letture che danno poco...
Non ci siamo Inizierei guardando con sospetto quelli che nel titolo hanno scritta la parola "Digitale" con caratteri 4 volte più grandi di "Fotografia". Il rapporto giusto è esattamente l'opposto!
Altrettanto farei con quelli che promettono "scatta come un professionista!!" "I segreti trucchi degli esperti" "Diventa un fotografo di fama in dieci giorni!" o fenomenaggini di questo tipo. Spesso si riducono a "fai così, fai cosà" senza spiegare veramente perché si fa così o cosà.

Non ci siamo Ce ne sono molti veramente dispersivi. Li riconoscete perché hanno sopra le 200 pagine, 20 minimo delle quali sui tipi di macchine fotografiche, (con nomi, cognomi, marche e modelli: tra 6 mesi quelle pagine sono buone per il camino!), altrettante dove si elencano stampante, scanner, computer, monitor, zainetto, e anche snack da portarsi dietro. Oltre le pagine suddette, una strafila di obiettivi, flash, metodi di illuminazione da studio (con foto al pargoletto), e un quarto dell'intero libro dedicato al postprocessing (nitidezza, livelli, toppe, rumore, selezioni, correzioni...) mentre le pagine dedicate alla tecnica fotografica di base sono 5. Il tutto condito con grandi immagini a tutta pagina degli oggetti descritti, mentre le foto vere e proprie sono in proporzione poche, e spesso piccole. Personalmente trovo quest'impostazione molto "riempitivo", data dalla necessità di "far mucchio" e sembrare LA Guida. Ci sono sempre poi non so quante pagine di foto in villaggi esotici, sulla neve, o di millemila casi possibili con tutti i dettagli del caso.
Non che siano inaccurati o errati. Semplicemente sono dispersivi: le buone informazioni ci sono, ma sono mischiate a tante altre, e stringi stringi a volte di 300 pagine il succo è poco.

Non ci siamo Se un manuale vi sembra "per gente pigra", con consigli veloci, tutto e subito, bellissime foto senza impegno... beh, sta benissimo sullo scaffale. Non che la sacra arte della fotografia sia da imparare con privazioni e sacrifici disumani, ma se il primo manuale ha un'impostazione "pigra", diventa pigro anche il fotografo.


Ma in base a cosa dici questo?
Personalmente, credo che un manuale debba dare prima di tutto le basi tecniche della fotografia, della triade diaframma-otturatore-sensibilità e dei loro effetti sulla foto finale. E magari qualche buon cenno di composizione. Questo per avere già dalla macchina foto che rispettino la nostra intenzione iniziale. Non mi sembra corretto insegnare da subito l'idea che "tanto c'è Photoshop", per raddrizzare, ritagliare, contrastare, scolorare, sfocare, etc etc etc, delle foto che con un po' d'impegno in più erano perfette già in macchina.
D'altro canto non deve esagerare, inutile parlare di flash da studio, tecniche avanzate di ritocco, di macro, di biancoenero, di architettura. Sono esigenze per le quali si trovano libri interi, e una paginetta buttata lì a volte fa solamente confusione.


"Consigli per gli acquisti"

Inizio rimandando alla nostra Bibliografia e alla nostra Sezione Libri.

Altri titoli "classici", letti da me o dallo staff:

Giulio Forti, REFLEX teoria e pratica della reflex, editrice Reflex;
Byan Peterson, Corso avanzato di fotografia, editrice Reflex;

Ok!
e se dopo aver preso il vostro manuale ( e averlo letto tutto) in qualche bancarella vi imbattete in questo:

. Weber a. E., "Sehen, Gestalten un Fotografieren", Walter de Gruyter & Co., Berlin, 1979; tr. it. di Baracchini Caputi A., "LA FOTO - Come si compongono e come si giudicano le fotografie", Ciesco Ciapanna Ed., Roma, 1981.

Prendetelo!

E' un libro veramente completo e pratico, corredato di esempi in forma di scheda illustrati ognuno da una fotografia. Un classico, ovviamente datato e superato per alcuni aspetti teorici, ma pur sempre un riferimento.

(originariamente scritto da Pasi e andy_g)

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MessaggioInviato: Gio 16 Mgg, 2013 10:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ho unito alla bellissima riflessione di Carlo gli altri memo dedicati alla scelta della prima macchina fotografica, per snellire la sezione. Così ci sono ancora meno scuse per non leggerli... Mandrillo
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MessaggioInviato: Gio 12 Dic, 2013 1:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

INCOMPRENSIONI FOTOGRAFICHE

Forse è opportuno un chiarimento su alcuni termini utilizzati spesso nelle richieste di aiuto.

Una domanda ricorrente è "Cosa ti piace fotografare?", e in base alla risposta si possono ottenere consigli mirati oppure grossi fraintendimenti. Perché magari non ci si intende bene tra chi dà i consigli e chi li chiede... e tutto per un banale disguido sui termini!

Di seguito qualche esempio:

"Vorrei fare MACRO..."
Per macrofotografia si intende la riproduzione di soggetti con un rapporto pari (o vicino a 1:1). In pratica un oggetto di 1cm di lunghezza proietta sul sensore un immagine di 1cm! Gli esempi li trovate nella sezione apposta, generalmente ad una richiesta così si intende che volete fotografare oggetti piccoli, insetti, farfalle. E' un genere specialistico che richiede attrezzatura a parte, anche abbastanza costosa per chi è alle prime armi.
Ho il sospetto che spesso chi è agli inizi confonda la macro vera e propria con al fotografia ravvicinata, ad esempio di un fiore. Se è questo che avete in mente, è molto meglio riferirsi al "close-up", oppure nominare direttamente "vorrei fotografare i fiori sul balcone".

Io penso: La rosa verde, Rosa
Quelli del forum capiscono: Farfalla apollo (Parnassius (Parnassius), Ape impollinata

"Vorrei far foto NATURALISTICHE"
Ecco un'altra frase che apre le porte alla fiera dell'equivoco. La fotografia naturalistica non è il genere delle "foto all'aria aperta", magari di una tranquilla passeggiata in montagna su di un sentiero turistico. Per fotografia naturalistica si intendono quelle foto dove sono ripresi gli animali in libertà, spesso su appostamento o da molto molto lontano. Anche qui con un termine che si crede generico si finisce per indicare un genere specialistico che richiede ottiche particolari e costose (i superteleobiettivi), per non parlare di appostamenti, capanni e conoscenza approfondita delle specie che si vogliono fotografare.

Io penso: salita onirica, Mareggiata a Bordighera, Vallescura
Quelli del forum capiscono: Falco di palude

"Vorrei far foto di CERIMONIE..."
Magari si pensa di poter riassumere così le foto fatte in diverse occasioni, dal compleanno del nipote alla laurea del cugino... foto-ricordo, senza la pretesa di fare un lavoro da professionista. Invece parlando di cerimonie agli utenti più navigati del forum saltano in mente proprio i professionisti, specialmente di Matrimonio, ma non solo. Cioè si intende un tipo di fotografia professionale nel senso materiale del termine: si guadagnano dei soldi, dove il servizio dev'essere completo, dalla casa della sposa all'album stampato. E' anche sottointeso che lo si faccia di frequente, e con cognizione di causa. E' frequente quindi sentirsi consigliare corredi "da guerra", robusti, affidabili, con la massima qualità ottica... e quindi grossi, pesanti e costosi.

Io penso: ...teatro parrocchiale..., Lecce - Menticalde
Quelli del forum capiscono: Antonella & Daniele

Come si vede dagli esempi qua sul forum ci prendiamo sempre troppo sul serio, e pensiamo che ogni novizio voglia sempre fare della sua fotografia l'hobby principale e arrivare "fino in fondo" nei vari generi che nomina. Un consiglio quindi: se non ne siete completamente certi, non riassumente con un'unica parola (Macro, Naturalistica, Sport...) le fotografie che vi piace fare, vi esponete facilmente a delle incomprensioni. Spendete due parole in più: "Mi piace fotografare i fiori che ho in giardino" - "quando cammino in montagna fotografo spesso il panorama e qualche animale vicino al sentiero"... Wink


Nota: ho scelto alcuni immagini di esempio, ma assolutamente senza alcun intento di critica. Non le mostro come foto "migliori" e "peggiori", ma per chiarificare un poco il testo. Se gli autori non gradiscono mi scrivano, le rimuovo subito.

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