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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Sab 02 Feb, 2013 1:59 am Oggetto: |
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lordbluto ha scritto: | Non è una panzana, un 50mm su medio formato è un grandangolo, sul 24x36 è un normale, su APS e 4/3 diventa un medio tele da ritratto.... |
No.
Un 50 mm PROGETTATO PER MEDIO FORMATO è un grandangolo, un 50mm PROGETTATO PER FF su 24x36 è un 50 mm, lo stesso obiettivo su un APS è ancora un 50mm con la stessa distorsione, bokeh, profondità di campo ma il campo di ripresa è ritagliato, infatti più correttamente gli inglesi non lo chiamano "ingrandimento" ma"fattore ritaglio". Un 50mm FF montato (in qualche modo) su una MF coprirebbe grossomodo un quadrato 36x36 sul fotogramma 60x60, e la parte coperta avrebbe le caratteristiche ottiche del 50mm FF. Il medio-tele da ritratto è completamente un' altra cosa (è un TELE, per cominciare. Il 50mm NON lo è.)
Le altre osservazioni sono, permettimi, giochi di parole che vanno contro la logica formale, prima ancora che contro l'ottica: aggiungendo un elemento DOPO un obiettivo esistente, applicandolo cioè a un immagine già formata, è IMPOSSIBILE (ovviamente) accorciare la focale o allargare l'angolo di ripresa: quello che è entrato è entrato, non puoi creare parti di immagine DOPO. Così anche la luminosità, non è pensabile che si AGGIUNGA luce a quella che è già entrata.
Sembra un discorso da sciùra Teresa, ma nulla si crea, ancora una volta. Se sono entrati 45° di campo visivo ne puoi utilizzare al massimo 45°, facilmente di meno ma SICURAMENTE non di più.
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lordbluto utente attivo

Iscritto: 21 Lug 2006 Messaggi: 638 Località: La Spezia
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Inviato: Sab 02 Feb, 2013 2:01 pm Oggetto: |
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Interessante discussione!
Mi spiace, ma - ovviamente IMHO - non sono d'accordo
Alberto Nencioni ha scritto: | No.
Un 50 mm PROGETTATO PER MEDIO FORMATO è un grandangolo, un 50mm PROGETTATO PER FF su 24x36 è un 50 mm, lo stesso obiettivo su un APS è ancora un 50mm con la stessa distorsione, bokeh, profondità di campo ma il campo di ripresa è ritagliato, infatti più correttamente gli inglesi non lo chiamano "ingrandimento" ma"fattore ritaglio". Un 50mm FF montato (in qualche modo) su una MF coprirebbe grossomodo un quadrato 36x36 sul fotogramma 60x60, e la parte coperta avrebbe le caratteristiche ottiche del 50mm FF. Il medio-tele da ritratto è completamente un' altra cosa (è un TELE, per cominciare. Il 50mm NON lo è.) |
Stai confondendo un elemento fisso come la lunghezza focale (un 50mm sarà sempre un 50 mm) con il campo inquadrato, variabile con il formato.
La distinzione normale, tele o grandangolo è rapportata all'angolo di campo coperto su un certo formato, normale è l'ottica che ha un angolo di campo intorno ai 40° - 45° (50mm sul 24x36 ma 80mm sul 6x6 e 25mm sul 4/3) ottiche con angoli inferiori sono tele, superiori grandangoli.
Già molto prima dell'avvento del digitale il problema esisteva, come esistevano anelli per usare le ottiche medio formato dell'Hasselblad su corpi Contax e Nikon.
è ovvio che un 50mm progettato per il 24x36 non ha un cerchio di copertura adatto ad essere utilizzato sul formato maggiore ma il contrario è possibile e utilizzato ampiamente.
Alberto Nencioni ha scritto: | aggiungendo un elemento DOPO un obiettivo esistente, applicandolo cioè a un immagine già formata, è IMPOSSIBILE (ovviamente) accorciare la focale o allargare l'angolo di ripresa: quello che è entrato è entrato, non puoi creare parti di immagine DOPO. |
Non esiste una "immagine già formata".
L'immagine si forma quando incontra un vetro smerigliato, una pellicola, un sensore.
A seconda ad esempio della distanza ottica/sensore si formano immagini diverse per messa a fuoco e sfocato e anche inclinando il sensore si ottengono immagini differenti.
L'obbiettivo è solo una lente o un insieme di lenti.
Che siano unite in un blocco unico o in elementi separati nulla cambia, a inizio '900 esistevano obbiettivi "componibili" proprio per ottenere diverse lunghezze focali.
Ai giorni nostri aggiungere un duplicatore o il "demoltiplicatore" fa dell'insieme una nuova ottica con caratteristiche proprie a cominciare dalla lunghezza focale, continuando con il cerchio di copertura e la luminosità dell'obbiettivo.
Alberto Nencioni ha scritto: | Così anche la luminosità, non è pensabile che si AGGIUNGA luce a quella che è già entrata.
Sembra un discorso da sciùra Teresa, ma nulla si crea, ancora una volta. Se sono entrati 45° di campo visivo ne puoi utilizzare al massimo 45°, facilmente di meno ma SICURAMENTE non di più. |
Certo, non si "aggiunge" luce, ma con l'aggiuntivo e su un formato minore si sfrutta tutta quella entrata, invece di utilizzarne solo una porzione.
Così come per l'angolo visivo, se l'ottica originale copriva 45° con l'aggiuntivo su un formato ridotto torni ad avere i 45° originali invece di sfruttarne solo una parte.
Naturalmente, ripeto, IMHO
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Ultima modifica effettuata da lordbluto il Sab 02 Feb, 2013 2:05 pm, modificato 1 volta in totale |
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Sab 02 Feb, 2013 2:22 pm Oggetto: |
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Buon acquisto, allora.
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lordbluto utente attivo

Iscritto: 21 Lug 2006 Messaggi: 638 Località: La Spezia
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Inviato: Sab 02 Feb, 2013 2:30 pm Oggetto: |
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l'ho detto fin dall'inizio che l'accrocchio non mi convince, costoso, di qualità indecifrabile e dai risultati imprevedibili...
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ric78 utente attivo

Iscritto: 23 Set 2006 Messaggi: 2180
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Inviato: Sab 02 Feb, 2013 3:12 pm Oggetto: |
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se si rimpicciolisce il cerchio la luce é sempre quella ma più concentrata, per cui c'é lo stop di guadagno, non serve essere andati all'università...
Un 50mm é sempre un 50mm, quel che conta sono i gradi di copertura dell'obiettivo, se ne ha 110 si puo' utilizzare sul 6x12 dove ha l'angolo di campo di un super grandangolare,se ne ha 45 lo si usa sul 24x36 dove ha l'angolo di campo di un normale.
Quindi questo aggeggio non fa altro che prendere l'immagine già formata di un obiettivo e proiettarla in un cerchio immagine di misura inferiore, evitando il crop dell'immagine da parte del sensore.
Quindi demoltiplica a tutti gli effetti l'angolo di campo dell'obiettivo, aumentando anche la profondità di campo.
Se fate il classico disegnino sul foglio con la lente che proietta i raggi sul piano focale ci si arriva alla svelta al concetto.
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Sab 02 Feb, 2013 6:27 pm Oggetto: |
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ric78 ha scritto: | ..
Quindi demoltiplica a tutti gli effetti l'angolo di campo dell'obiettivo, aumentando anche la profondità di campo.
.. |
Se fosse vero MOLTIPLICHEREBBE l'angolo di campo. Il "claim" è di "grandangolizzare" (scusate ..) l'obiettivo, cioè di aumentare l'angolo di ripresa.
La profondità di campo non cambia perchè dipende dalla lunghezza focale, che non viene modificata. L'aggeggio si limita ad effettuare un "de-crop". Infatti su obiettivi progettati apposta per sensori APS NON funziona, non essendoci niente ai lati dell' immagine da andare a recuperare.
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efron utente

Iscritto: 01 Ott 2012 Messaggi: 284
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Inviato: Dom 03 Feb, 2013 6:22 pm Oggetto: |
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Alberto, c'è forse una lacuna nella tua conoscenza. Un obiettivo mantiene la sua focale fin tanto che non si introduce una variabile ottica che ne cambia la "fisica".
Un moltiplicatore 2x montato dietro ad un 50mm f2, per esempio, trasforma l'oggetto iniziale in una focale effettiva pari a 100mm e non angolo equivalente. Avremo quindi un 100mm f4 con pdc pari a f4 effettivi. Non avremo la pdc di un 50mm. Assolutamente. Un 50mm + moltiplicatore 2x porta ad ottenere un nuovo obiettivo: 100mm f4; vero!
Lo stesso vale per questo, per alcuni, nuovo "accrocchio". Solo che anzichè un 2x è un 0,71x. Tutto sarà moltiplicato per 0,71.
Dice molto bene lordbluto quando scrive:
Non esiste una "immagine già formata".
L'immagine si forma quando incontra un vetro smerigliato, una pellicola, un sensore...
Certo, non si "aggiunge" luce, ma con l'aggiuntivo e su un formato minore si sfrutta tutta quella entrata, invece di utilizzarne solo una porzione.
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efron utente

Iscritto: 01 Ott 2012 Messaggi: 284
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Inviato: Dom 03 Feb, 2013 6:50 pm Oggetto: |
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Uno schemino al volo per semplificare il guadagno di luce del moltiplicatore in oggetto di discussione.
Nel primo disegno un obiettivo con proiezione su sensore di progetto (FF o APS). In rosso il sensore più piccolo (aps o m43). E' in evidenza la parte di fotogramma e di luce non sfruttata sulla lente frontale.
Nel secondo disegno, contornato in rosso, l'aggiuntivo ottico che di fatto "ridisegna" il movimento dei vettori di proiezione. Viene sfruttata tutta la lente frontale per far convergere tutta la luce raccolta sul sensore più piccolo.
Le frecce rosse del secondo disegno evidenziano la luce "raccolta" in più rispetto al primo utilizzo dell'obiettivo, ovvero in uso croppato, diretto.
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Dom 03 Feb, 2013 9:20 pm Oggetto: |
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...va bene.
Butterò nel cassonetto il 200mm e lo sostituirò con un 50mm con un duplicatore 4x, che resta anche più leggero...
Efron, nei disegni degli obiettivi o disegni la lente e la deviazione della luce da essa indotta, o non si capisce niente. Per definizione l'incrocio dei raggi nel centro ottico non produce deviazioni. Nel tuo secondo disegno l'angolo di ingresso della ipotetica lente è addirittura INFERIORE a quello del primo disegno, quindi lo "teleobiettiverebbe".
Tutte queste discussioni nascono da un formato, il 4/3 e cugini, che non è riuscito a diventare un sistema completo, cioè con tutte le lenti e gli accessori progettati apposta e fatti come si deve. Ci si appoggia a una rimasticatura di lenti pensate per altre macchine, sperando che il sistema che NON ha soppiantato il FF e neppure l'APS possa mantenersi vivo con meno investimenti possibili semplicemente utilizzando "quello che il fotografo ha in casa". Non si progetta un nuovo obiettivo, ma si commercializza un adattatore per utilizzare il vecchio Tessar del nonno pirata, e augurandosi che attaccandogli un vetro al sedere la vecchia gloria faccia ancora la sua figura.
Questi giochini di crop/decrop/ ingrandisci/ rimpicciolisci saranno anche tecnologicamente affascinanti, ma alla fine sono marketing per "photographers". Se non bastasse la termodinamica a spiegare che le trasformazioni costano energia (o in alternativa introducono degradazione) ci sono le prime immagini "dal vero". E fanno abbastanza (tanto) cagare.
Se poi si pensa che l'aggeggio costa 700$ vengono addirittura le coliche.
Ma nessuno si ricorda il mitico aggiuntivo mega-grandangolo magnetico ?
Costava una frazione, e oltretutto TEORICAMENTE aveva una maggior sensatezza "ottica"
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lordbluto utente attivo

Iscritto: 21 Lug 2006 Messaggi: 638 Località: La Spezia
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Inviato: Dom 03 Feb, 2013 9:39 pm Oggetto: |
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mi pare che ci siano due ordini di discussione.
Il primo riguarda la validità dell'aggiuntivo.
Un tema molto soggettivo, perché dipende da molte variabili.
Dalla qualità e dal prezzo dell'oggetto in primis, ma anche dalla qualità attesa da chi lo utilizza, dal tipo di fotografie che fa, dal corredo in suo possesso.. insomma ognuno deve decidere per se.
Io ad esempio non lo comprerei, lo trovo caro e sono certo che senza una prova diretta con l'ottica con cui lo si vuole abbinare la qualità sia un terno al lotto.
D'altra parte non ho ottiche da riciclare e se devo comprare compro direttamente ottiche per il m4/3 (ho venduto quelle 4/3 per evitare connubi non semplici).
Però ho ad esempio alcune ottiche OM che uso proficuamente sulla OM-D, senza patemi particolari.
Il secondo invece è sul principio di funzionamento dell'aggiuntivo e questo è molto più oggettivo.
è quello che ha spiegato Efron o ho tentato di spiegare io e mantiene le promesse fatte: ricondurre l'inquadratura corretta di un'ottica FF su APS e uno stop di guadagno rispetto all'ottica originale.
Si può discutere della qualità con cui lo fa, ma questi due punti sono rispettati.
D'altra parte molti fotoamatori in passato compravano un duplicatore piuttosto che investire in un tele che avrebbero poi usato di rado, ben sapendo che la qualità non era paragonabile... sono scelte fatte guardando al cuore e al portafoglio.
Poi certo, un professionista il suo corredo lo compone diversamente.
E... la termodinamica non c'entra direttamente con la fisica ottica di un obbiettivo.
_________________ OM1 - OM2 - OM-D - OMMMMMMMMMMMM
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Dom 03 Feb, 2013 10:00 pm Oggetto: |
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lordbluto ha scritto: | ..
E... la termodinamica non c'entra direttamente con la fisica ottica di un obbiettivo.  |
C'entra, eccome, con il trasporto e la trasformazione di informazione, comunque intesa. Un fascio coerente di fotoni attraversando una separazione tra due mezzi di trasmissione (vetro-vetro, vetro-aria) cambia direzione, e questo si traduce necessariamente in una perdita di energia (qualche fotone se ne va a spasso trasformandosi in radiazione termica) e dell' informazione associata. Concettualmente non c'è molta distanza tra un circuito elettrico, una macchina a vapore e un sistema ottico. QUALUNQUE elemento aggiuntivo, indipendentemente dalla funzione e dal materiale ma SOLO PER IL FATTO di essere un elemento in più, può solo degradare il segnale in ingresso.
In più stiamo parlando di obiettivi complessi, non di schemi galileiani con una semplice lente a menisco. Un grandangolo è formato da un numero di pezzi di vetro diverso, in cui il primo elemento acchiappa un tot di informazioni che "piega" verso il secondo che le trasferisce correggendo la diffrazione al terzo e via così. L'unica cosa che puoi fare dall' altra parte del tubo è scegliere se "buttare via" parte dell' informazione con un crop, o di ramazzare in qualche modo con un' ulteriore lente anche quella parte di immagine che altrimenti cadrebbe fuori sensore. Però questa "sovrabbondanza" DEVE SSERCI GIA'. Non la crea l'aggiuntivo miracoloso. Non va dalla lente frontale e le dice "Spanciati un po' così mi copri 60° invece di 45°"
Se davvero fosse così dovrebbe allargare il campo ANCHE agli obiettivi originali 4/3. E non lo fa....
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lordbluto utente attivo

Iscritto: 21 Lug 2006 Messaggi: 638 Località: La Spezia
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Inviato: Dom 03 Feb, 2013 10:24 pm Oggetto: |
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Infatti, l'aggiuntivo serve per utilizzare ottiche FF su aps o 4/3, quindi restringe il cerchio di copertura dell'obbiettivo che ha davanti.
E non ho mai detto che l'aggiuntivo "crei" qualcosa...
Il resto è un ragionamento sulla "qualità" dell'immagine che esce da ottica ed aggiuntivo che sicuramente non migliora le performance dell'ottica originale, ma non è detto che le degradi in modo così osceno.
Probabilmente varierà da ottica ad ottica, laddove i difetti si sommano il risultato sarà deludente, laddove si compensano accettabile.
Un duplicatore calcolato per un'ottica specifica induce limitatissimi scadimenti qualitativi, invisibili su una fotografia stampata, dubito che da una stampa si possano riconoscere in modo palese quelli indotti da questo aggiuntivo.
A meno - forse - di non fotografare mire ottiche.
Per quanto riguarda i fotoni che vanno a spasso ad ogni variazione di materiale se ne dedurrebbe che l'ottica migliore sia fatta di una sola lente, ma è evidente che non è così.
Le leggi su cui si costruiscono gli obbiettivi sono quelle della fisica ottica, la termodinamica e la fisica atomica servono al CERN di Ginevra.
_________________ OM1 - OM2 - OM-D - OMMMMMMMMMMMM
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Lun 04 Feb, 2013 12:40 am Oggetto: |
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lordbluto ha scritto: | .... la termodinamica e la fisica atomica servono al CERN di Ginevra.  |
Questa vecchia immagine forse spiega meglio di tante illazioni..
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ranton utente attivo
Iscritto: 27 Set 2005 Messaggi: 5484
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Inviato: Ven 08 Feb, 2013 3:21 pm Oggetto: |
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Metabones Speed Booster: bufala o rivoluzione? di Filippo Chiesa Film Maker.
Citazione: | Conclusioni:
La parte ottica di questo adattatore è stata progettata da due guru in materia, Brian Caldwell e Wilfried Bittner. Caldwell collabora con Panavision nella realizzazione delle ottiche 70 mm.
Vale la pena acquistare lo Speed Booster?
Certamente, nessun dubbio! |
_________________ https://www.flickr.com/photos/ranton/ |
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SlowFlyer utente attivo
Iscritto: 27 Ott 2009 Messaggi: 1134
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Inviato: Ven 08 Feb, 2013 3:35 pm Oggetto: |
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Citazione: |
I difetti che ho potuto personalmente constatare sono: la presenza di vignettatura e di una leggera perdita di dettaglio sui bordi, più evidente sui grandangoli e quando ottiche luminose vengono impiegate a tutta apertura (chiudendo il diaframma, la situazione migliora).
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_________________ ..................................................
Canon 60D + Tamron 17-50/2.8 VC + Canon 24/2.8 STM + Sigma 50-150/2.8 + Canon 55-250IS; Sony Nex6 + 16-50; alcuni vecchi obiettivi in M42 e non solo. |
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Ven 08 Feb, 2013 4:07 pm Oggetto: |
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ranton ha scritto: | Metabones Speed Booster: bufala o rivoluzione? |
Citazione: | Vale la pena acquistare lo Speed Booster?
Certamente, nessun dubbio! |
Percepisco un inebriante, caldo profumo di biscotti...
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gplboogie utente attivo

Iscritto: 17 Dic 2009 Messaggi: 1350
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Inviato: Ven 08 Feb, 2013 8:21 pm Oggetto: |
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Capisco che siamo su un forum esclusivamente dedicato alla fotografia, ma costa così tanto allargare un tantino le vedute e considerare che la fuori non sono tutti uguali a noi e che magari qualcuno possa avere esigenze diverse???
Magari qualcuno gira anche dei video (guarda caso l'autore della recensione su citata) e magari questo qualcuno li gira con una camera da presa con baionetta m4/3 che come sistema scarseggia in quanto a grandangoli luminosi, oppure è ancora più sfigato e ha ordinato una BlackMagic m4/3 che per il crop ancora più spinto preclude l'utilizzo di grandangoli accessibili....
...magari eh!!
_________________ PASM!! |
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lordbluto utente attivo

Iscritto: 21 Lug 2006 Messaggi: 638 Località: La Spezia
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Inviato: Ven 08 Feb, 2013 9:52 pm Oggetto: |
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Alberto Nencioni ha scritto: | Questa vecchia immagine forse spiega meglio di tante illazioni..
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Per la verità no, non spiega proprio nulla...
Ma tanto per capirci:
Termodinamica:
è quella branca della fisica e della chimica che descrive le trasformazioni subite da un sistema in seguito a processi che coinvolgono la trasformazione di massa ed energia.
Classicamente motori termici e macchine per produrre "lavoro" (nel senso attribuito al termine dalla fisica)
ottica fisica:
è la branca dell'ottica che studia i fenomeni di interferenza, diffrazione, polarizzazione della luce e tutti quei fenomeni per i quali non sono valide le ipotesi esemplificative dell'ottica geometrica, ma per i quali è necessario ricorrere alla descrizione del carattere ondulatorio della luce come radiazione elettromagnetica, applicando quindi le equazioni di Maxwell.
_________________ OM1 - OM2 - OM-D - OMMMMMMMMMMMM
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Sab 09 Feb, 2013 12:10 pm Oggetto: |
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lordbluto ha scritto: | ..Ma tanto per capirci: |
Grazie per la lezioncina, caro.
Devo anche fare firmare la nota e tornare accompagnato dai miei genitori?
Che l'aggiuntivo ti sia lieve.... Over and out.
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stepie nuovo utente
Iscritto: 27 Set 2007 Messaggi: 30
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Inviato: Lun 11 Feb, 2013 3:40 pm Oggetto: |
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Da quando ho sentito di questo aggiuntivo ottico mi e' cominciato a rodere l'idea di averlo gia visto; l'ho finalmente trovato:
http://www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/htmls/models/digitalSLRs/E2E2s/index.htm
Il tutto era dovuto al fatto che i sensori disponibili erano molto piccoli e le case tipo nikon non volevano buttare alle ortiche il loro parco ottiche. Cosi' inventarono questo aggeggio che era messo all'interno col corpo macchina.
Stefano
_________________ OM1, OM2, OM2SP, OM4ti, OM707, OM101 , E1 ,OMD EM1 , OMD EM5+ cristalleria varia |
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