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Apologia dell'imperfezione
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Daniele Nesi
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MessaggioInviato: Sab 05 Nov, 2011 5:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

a me le foto della goldin sembrano perfette....perfette perchè in tavola mette quello che a lei interessa nel modo che ha deciso e questo arriva. volente o nolente arriva...e questo si puo condividere o ritrarsi schifati per una tecnica che nulla concede alla "bellezza" estetica e punta tutto sulla documentazione.
questo per dire che la perfezione nelle foto non sta nelle composizioni di "maniera" e in un uso sapiente della luce ma nella capacità di far arrivare l'intento
personalmete non condivido la tecnica della goldin e di tanti altri fotografi che si muovono sulla stessa linea perchè a me piace la "qualità" insieme al contenuto...qualità che si vede negli scatti dei reporter stile "vecchia scuola" che documentano in modo altrettanto efficace melessere e squallore ma con composizioni equilibrate, sofisticate...composizioni che portano l'osservatore dentro la scena tanto è forte il senso di profondità che trasmettono
ergo..la foto della donna con bambino è uno schifo..perfetta per i motivi che ho detto ma uno schifo per come intendo io la fotografia
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DavideV
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MessaggioInviato: Gio 10 Nov, 2011 12:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ogni tanto cerco di seguire queste discussioni con il (vano) tentativo di elevarmi culturalmente/artisticamente perché alla fine dopo 5/6 anni mi sono reso conto che inseguire la bella foto è un po' inutile e fine a sé stesso, tanto prima o poi arriverà sempre qualcuno che ne farà una più bella della tua. E allora, dopo pagine e pagine di commenti, ti rendi conto che forse c'è qualcosa in più delle regole compositive e magari sarebbe meglio farsi un po' di cultura.

Qualcuno ha detto prima che se chi giudica si forma sulle stesse basi di chi è giudicato - o viceversa, ma non credo la sostanza cambi - è normale dopo un po' l'appiattimento del livello. Ma "l'arte", quella moderna soprattutto, per me è difficilissima da comprendere, poi esempi come questo mi lasciano completamente basito.

Forse perché sono fermo ad un'educazione artistica da scuola media? Cioè, se devo iniziare a giudicare una foto "da critico d'arte", allora devo avere una cultura a 360°, non solo fotografica. Ecco perché ci si concentra sulle regolette compositive e all'estetica, non perché è roba da forummisti, ma perché abbiamo un ricordo sbiadito della cultura classica che abbiamo trovato sui libri di scuola, una cultura soprattutto pittorica che non ammetteva l'imperfezione, figuriamoci l'errore.

Sto sproloquiando. E' quello che mi succede quando non capisco. Quando non ho proprio nessun punto di appoggio. L'arte moderna mi toglie letteralmente il terreno da sotto i piedi. Sembra essere tutto lecito, basta trovare il critico giusto (pensierino forse OT).

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Daniele Nesi
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MessaggioInviato: Ven 11 Nov, 2011 1:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

direi che nel piatto ne hai messe di cose...ma visto che sto andando di fretta mi limito a dire che inseguire la bella foto non è inutile perchè qualcuno poi ne farà una piu bella...è inutile perchè fotografare vuol dire per come intendo io la fotografia
dire cosa pensi del soggetto
usare il soggetto per esternare uno stato d'animo
le belle foto solitamente sono il prodotto di una ricerca che approfondisce questi aspetti...quando c'è talento
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DavideV
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MessaggioInviato: Ven 11 Nov, 2011 3:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La bella foto inutile quando non c'è un concetto, un lavoro o anche una semplice sperimentazione tecnica dietro, si ecco intendevo dire questo. Che poi sento un po' il bisogno di slegarmi dalle foto fatte avendo come obiettivo la condivisione in rete, quando ciò non sia realmente finalizzato a ricevere consigli - chessò, io non mi sono mai addentrato nel ritratto in studio, se inizio dovrò pure avere bisogno di qualcuno che mi dia una raddrizzata. Nel mio album ci sono pochissime foto fatte con un lavoro dietro, anche semplice, e di quelle vado fiero, al di la dei commenti ricevuti che comunque sono pochi. Già il fatto di avere delle foto che hanno come scopo principale il veicolare un messaggio è per me un gran passo avanti. Ma tutte le altre, bene o male, mi sono servite per arrivare dove sono ora, sono comunque "un percorso"... dai, chi è che quando ha comprato la macchina da giovane non ha fatto un tramonto, un gatto, un primo piano della ragazza, una foglia, un fiore... ma questo non c'entra col topic...
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Habrahx
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MessaggioInviato: Dom 13 Nov, 2011 8:07 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Bah...ho letto quasi tutti i post e ho la testa più confusa di prima (se possibile)
Per me la fotografia è come una carriola: porta qualcosa che ci si mette dentro.
Ma questa carriola non sempre ha la ruota rotonda: e allora è sbagliata; il suo carico sobbalza e si perde per la strada.
Ma se la ruota è rotonda il carico arriva a destinazione (e qui, nella destinazione che si dovrebbe prestare la massima attenzione) anche se sporco di sabbia e cemento, la carriola ha svolto al meglio la sua funzione.
Certo, si può usare per la stessa funzione una ruspa, ma volete mettere...che intimità c'è a manovrare una ruspa?
Ciao
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DavideV
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Località: Fuori dal GRA

MessaggioInviato: Dom 13 Nov, 2011 9:13 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Habrahx ha scritto:
...che intimità c'è a manovrare una ruspa?
Ciao

Ma infatti... Bei tempi quando si faceva tutto con la carriola a mano, non come ora che ci stanno le ruspe che fanno tutto da sole... quella si che era edilizia! Very Happy Very Happy

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bigiagia
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MessaggioInviato: Dom 13 Nov, 2011 2:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

DavideV ha scritto:
Ogni tanto cerco di seguire queste discussioni con il (vano) tentativo di elevarmi culturalmente/artisticamente perché alla fine dopo 5/6 anni mi sono reso conto che inseguire la bella foto è un po' inutile e fine a sé stesso, tanto prima o poi arriverà sempre qualcuno che ne farà una più bella della tua. E allora, dopo pagine e pagine di commenti, ti rendi conto che forse c'è qualcosa in più delle regole compositive e magari sarebbe meglio farsi un po' di cultura.

Qualcuno ha detto prima che se chi giudica si forma sulle stesse basi di chi è giudicato - o viceversa, ma non credo la sostanza cambi - è normale dopo un po' l'appiattimento del livello. Ma "l'arte", quella moderna soprattutto, per me è difficilissima da comprendere, poi esempi come questo mi lasciano completamente basito.

Forse perché sono fermo ad un'educazione artistica da scuola media? Cioè, se devo iniziare a giudicare una foto "da critico d'arte", allora devo avere una cultura a 360°, non solo fotografica. Ecco perché ci si concentra sulle regolette compositive e all'estetica, non perché è roba da forummisti, ma perché abbiamo un ricordo sbiadito della cultura classica che abbiamo trovato sui libri di scuola, una cultura soprattutto pittorica che non ammetteva l'imperfezione, figuriamoci l'errore.

Sto sproloquiando. E' quello che mi succede quando non capisco. Quando non ho proprio nessun punto di appoggio. L'arte moderna mi toglie letteralmente il terreno da sotto i piedi. Sembra essere tutto lecito, basta trovare il critico giusto (pensierino forse OT).


Innanzitutto la formazione viene fatta con metodo, scegliendo di
disciplinarsi in modo organico nell'apprendimento delle tecniche
espressive in base alle proprie esigenze.
Il forum è per sua natura contaminativo e dispersivo.
Va bene per gente già iniziata.
Altrimenti genera confusione che va ad aggiungersi alla
confusione che già esiste nella nostra società che è oramai
diventata una società dell' "immaggine confusa".
D'altronde da tempo nel mondo delle arti visive e non solo,
c'è una forte decadenza dei paradigmi espressivi.
Tu hai dei disagi, giustamente, perchè non hai il modo di confrontarti
con niente.
Ci vogliono modelli su cui costruire la propria formazione.
Altrimenti non si va da nessuna parte.
La fotografia ha ancora modelli attivi in autori del secolo scorso,
come Ansel Adams e non solo ovviamente.
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Daniele Nesi
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Iscritto: 19 Gen 2005
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MessaggioInviato: Dom 13 Nov, 2011 2:55 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Habrahx ha scritto:
Bah...ho letto quasi tutti i post e ho la testa più confusa di prima (se possibile)
Per me la fotografia è come una carriola: porta qualcosa che ci si mette dentro.
Ma questa carriola non sempre ha la ruota rotonda: e allora è sbagliata; il suo carico sobbalza e si perde per la strada.
Ma se la ruota è rotonda il carico arriva a destinazione (e qui, nella destinazione che si dovrebbe prestare la massima attenzione) anche se sporco di sabbia e cemento, la carriola ha svolto al meglio la sua funzione.
Certo, si può usare per la stessa funzione una ruspa, ma volete mettere...che intimità c'è a manovrare una ruspa?
Ciao


se puo consolarti
il sottoscritto è appassionato di fotografia da 12-13anni...mostre, concorsi e oltre 150libri fotografici che mi riguardo continuamente...e piu vado avanti piu mi accorgo di non capire un cazzo
Smile
detto questo condivido lo scritto di bigia qui sopra
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ldani
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MessaggioInviato: Lun 14 Nov, 2011 6:53 am    Oggetto: Rispondi con citazione

DavideV ha scritto:
La bella foto inutile quando non c'è un concetto, un lavoro o anche una semplice sperimentazione tecnica dietro, si ecco intendevo dire questo. Che poi sento un po' il bisogno di slegarmi dalle foto fatte avendo come obiettivo la condivisione in rete, quando ciò non sia realmente finalizzato a ricevere consigli - chessò, io non mi sono mai addentrato nel ritratto in studio, se inizio dovrò pure avere bisogno di qualcuno che mi dia una raddrizzata. Nel mio album ci sono pochissime foto fatte con un lavoro dietro, anche semplice, e di quelle vado fiero, al di la dei commenti ricevuti che comunque sono pochi. Già il fatto di avere delle foto che hanno come scopo principale il veicolare un messaggio è per me un gran passo avanti. Ma tutte le altre, bene o male, mi sono servite per arrivare dove sono ora, sono comunque "un percorso"... dai, chi è che quando ha comprato la macchina da giovane non ha fatto un tramonto, un gatto, un primo piano della ragazza, una foglia, un fiore... ma questo non c'entra col topic...


Non sono completamente d'accordo; fare foto è un modo come un altro per capire la solita terna di domande esistenziali (chi sono, da dove vengo, dove vado) che ognuno di noi si pone. Non cercare di comunicare qualcosa ma metti tutto te stesso nella foto, curala e presentala al meglio delle tue capacità... presentati e mostrati agli altri con quella solo così sarà unica.

Daniele.

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DavideV
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MessaggioInviato: Lun 14 Nov, 2011 9:21 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma veicolare un messaggio è metterci tutto me stesso. Se devo dire qualcosa cerco di dirla in base alle mie esperienze, i miei gusti e le mie opinioni in relazione al tema della foto Forse quello che manca è... non so... passatemi il termine: visionarietà, ma pure qui stiamo alla solita domanda "esiste qualcosa di veramente originale"?
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ldani
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MessaggioInviato: Lun 14 Nov, 2011 5:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Non sempre, veicolare un messaggio è voler dire una cosa quindi spesso si perde la varietà interpretativa dell'immagine.

Questa ad esempio:



Che messaggio veicola?

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DavideV
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MessaggioInviato: Lun 14 Nov, 2011 8:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mah guarda, quasi quasi quel raggio di luce sul deserto di pietre mi dice qualcosa... però anche l'interpretazione dipende da chi osserva, no? Magari certamente l'intento dell'autore (Adams?) qui non era la costruzione di una scena coerente con un pensiero ma semplicemente la cattura del bello, di un momento di rivelazione della bellezza della creazione.
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Daniele Nesi
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MessaggioInviato: Mar 15 Nov, 2011 5:01 am    Oggetto: Rispondi con citazione

ldani ha scritto:
Non sempre, veicolare un messaggio è voler dire una cosa quindi spesso si perde la varietà interpretativa dell'immagine.

Questa ad esempio:



Che messaggio veicola?


Ldani...chi ti imbecca farebbe meglio a crescere

ma andiamo avanti
una foto risponde sempre ad un perchè...e questo "perchè" lo si puo condividere o meno.
il solo fatto che portiamo la fotocamera all''occhio e selezioniamo un soggetto invece di un altro, con un ottica invece di un altra, con una pellicola invece di un altra ecc ecc..sono tutte scellte che rispondono ad un perchè
quindi chi fotografa per dare forma ad un concetto
chi per cogliere un tratto distintivo
chi per raccontare una storia
chi per cogliere un atmosfera
chi per documentere
chi per una ricerca introspettiva
chi perchè vuole anche lui fare quella foto
...
chi per testare carte, pellicole e chimici per il gusto di un manufatto al limite della perfezione fine a se stessa
ma anche chi usa la ricerca del manufatto perfetto perchè unico modo di veicolare un intento altrimenti impossibile..ed è il caso di a. adams.

l'autore, ricordo di aver letto, è ritornato piu volte sul posto senza mai scattare finchè un giorno ha beccato un temporale sulle montagne in fondo distanti chilometri con il sole che filtrava deciso tra le nubi e questo combinato con un paesaggio in primo piano arido, surreale ha creato una atmosfera unica, irripetibile
la volontà di cogliere la bellezza di una atmosfera che sai durerà un momento è il "perchè" di questo scatto

la varietà interpretativa si verifica quando l'autore davanti al soggetto non ha le idee chiare...o non è ingrado di trasferire su pellicola l'intento
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Habrahx
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MessaggioInviato: Mar 15 Nov, 2011 7:24 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ritorna la carriola:
Nel mezzo espressivo, quindi comunicativo che chiamiamo fotografia, ciò che conta non è tanto il soggetto fotografato o la tecnica con cui questo viene ripreso (e per tecnica intendo anche elaborazione, oltre che gruppo macchina -obiettivo) ma conta, è fondamentale quindi la destinazione, ovvero il destinatario finale di ciò che la fotografia riprende.
Pertanto la fotografia sarà sbagliata in rapporto al destinatario finale, che potrà essere un critico fotografico oppure un aborigeno australiano (e dov'è la differenza?) ed ognuno la leggerà in base a ciò che lui stesso ci metterà dentro.
Ci sono fotografi che hanno ripreso un quadrato nero (l'ho fatto anche io con una telemetro, ma non sapevo di aver creato un capolavoro) Ebbene qualcuno vede in questo la crisi del mondo moderno e della sua rappresentazione per immagini e grida al capolavoro, perché questo quadrato nero è ciò che ha nella sua mente! E la foto di Adams, postata poco prima, che può evocare la scaralità del monte Sinai, per altri può essere solo la rappresentazione di una pietraia.
E se ne apprezzano le tonalità grigie solo perché il grigio è un colore artificiale, e comunque abbinato al brutto che c'è in natura, infatti quando è nuvolo diciamo che è brutto tempo.
Prendiamo uno degli aspetti più misteriosi della natura umana: l'ironia: si può rappresentare l'ironia?
E se si, si sarebbe tutti in grado di percepirla in una immagine, considerando che a volte l'ironia non è percepita nemmeno nelle parole?
La fotografia insomma, è sbagliata quando non comunica niente al suo ricettore! Oppure grida così forte che non la si riesce a sentire, ed è il caso di tante elaborazioni HDR che oggi vanno tanto di moda...
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DavideV
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MessaggioInviato: Mar 15 Nov, 2011 11:34 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Daniele Nesi ha scritto:
[...]la varietà interpretativa si verifica quando l'autore davanti al soggetto non ha le idee chiare...o non è ingrado di trasferire su pellicola l'intento

Ma tu cosa intendi per varietà interpretativa? Ho l'impressione che tu voglia dire che se il fotografo riesce a fare esattamente quello che aveva in mente allora sia possibile una ed una sola interpretazione da parte dell'osservatore, ma non sono d'accordo.

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MessaggioInviato: Mar 15 Nov, 2011 12:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Habrahx>>>Prendiamo uno degli aspetti più misteriosi della natura umana: l'ironia: si può rappresentare l'ironia?

ironia come mezzo per sdrammatizzare, ma anche come mezzo di denuncia... in fotografia non è una novità

la percezione è diversa in ognuno di noi...tanti sono i motivi, le regioni che rendono una persona piu recettiva
in fotografia la preparazione gioca un ruolo decisamente pesante
e comunque alla fine conta il verdetto che arriva dal mondo fotografico...cosa che risulta piu facile prendendo a riferimento quelli che negli anni si sono affermati..e con loro confrontarti



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ldani
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MessaggioInviato: Mar 15 Nov, 2011 2:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Appunto, vedi Davide che non esiste il veicolare il messaggio? Quella foto (come tutte la grandi foto) a me dice qualcosa, a te qualcos'altro... di nuovo a me tra due anni altro ancora.

Esiste una coerenza dell'immagine basata su regole percettive oggettive e convenzioni stilistiche transitorie (sia temporali che spaziali) sono appunto la rotondità della ruota della cariola di Giovanni.

Per i destinatari darei per punto fermo l'uomo occidentale odierno (quali, penso, siamo noi) con le possibilità di conoscenza a disposizione (tutta la storia e la critica dell'arte dalle pitture rupestri ad oggi).

Daniele.

P.S.
Guarda è tornato il troll Nesi (anche se, rileggendo i suoi vecchi messaggi, ho notato un miglioramento... fra una decina d'anni forse...)

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Daniele Nesi
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MessaggioInviato: Mar 15 Nov, 2011 8:01 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

fake>> Quella foto (come tutte la grandi foto) a me dice qualcosa, a te qualcos'altro... di nuovo a me tra due anni altro ancora.

esempio calzante di mancanza di preparazione..e incapacità di ammettere i propri limiti

quando dico di confrontarsi con quanto si dice nel mondo fotografico di questa o quella foto (o mostra a tema) vuol dire verificare se quanto noi sentiamo/percepiamo corrisponde a quanto l'ha resa famosa.
questo "sentire" viene anche definito espressività...cioè comunicare attraverso un linguaggio non parlato

quando dico che piu vado avantipiu mi accorgo di non capire un caxxo è perchè mi sto accorgendo di quanto sia difficile accedere a certa fotografia.
altri invece fanno spallucce e dicono che parlare di espressività è come parlare del sesso degli angeli....e con atri mille motivi si giustificano.
contenti loro

troll???.....prego spiegati
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DavideV
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MessaggioInviato: Mar 15 Nov, 2011 8:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Scusa, ma confrontarsi vorrebbe dire dunque cercare di capire se si è conformi alla critica generale, cioè se il nostro giudizio riguardo uno scatto famoso è simile a quello espresso dalla maggioranza della critica?
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MessaggioInviato: Mar 15 Nov, 2011 8:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

DavideV ha scritto:
Scusa, ma confrontarsi vorrebbe dire dunque cercare di capire se si è conformi alla critica generale, cioè se il nostro giudizio riguardo uno scatto famoso è simile a quello espresso dalla maggioranza della critica?


vuol dire che se coincide siamo sulla strada giusta...in caso contrario tentare di capire perchè... ad esempio, incontrarsi foto alla mano, con galleristi, docenti o professionisti affermati aiuta e parecchio
voglio dire,la fotografia si studia..come si studia pittura, musica ecc...farlo da autodidatta è dura, c'è poco da fare
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