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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Ven 08 Lug, 2011 10:47 am Oggetto: |
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sono stato a guardare questa discussione, un po' come un moderatore di una tavola rotonda che propone l'argomento e poi vede che la discussione va talmente bene e oltre le sue aspettativa, uscendo in parte anche dai confni che avrebbe voluto stabilire, ecco quel moderatore a quel punto cerca di intervenire il meno possibile in quando l'intervento stesso non solo non apporterebbe nulla alla discussione ma rischierebbe di sviarla; ma se chiamato deve intervenire.
La prima cosa che scrivo è quella di avvertirvi che vengo da due nottate particolarmente faticose quindi la mia lucidità mentale ne ha risentito, in meglio o in peggio? Non so.
La prima considerazione che mi viene da fare è quella di definire un po' meglio certi concetti che sono stati toccati mi riferisco in particolare ad erotismo, e pornografia.
L'erotismo in fondo non è altro che energia allo stato puro sia inteso alla greca, Platone, come la percezione della mancanza dell'oggetto e la conseguente attrazione che esso esercita sul soggetto desiderante o, e forse è più coerente con i tempi, alla Froidiana maniera intendendolo quindi come libido o impulso che muove il soggetto verso la ricerca del piacere.
L'eros è comunque una delle forme dell'amore greco, l'eros è l'amore sessuale e, soprattutto nella tradizione cristiana, viene contrapposto, o affiancato, all'agape, l'amore puro e incondizionato e alla philia l'amore del piacere. L'eros spesso viene confuso con l'himeros, l'amore del piacere del momento dell'appagamento momentaneo, della ricerca del piacere immediato.
La pornografia, disegno di prostitute questa è l'etimologia del a parola, è la rappresentazione grafica, non solo fotografica e filmica quindi, delle fantasie erotiche presenti in ognuno di noi, ha ovviamente origini antichissime che si perdono nella notte dei tempi possiamo quasi affermare che la pornografia nasce con l'immagine stessa, con l'acquisizione della capacità di riprodurre il corpo umano e si diffonde capillarmente solo al momento della riproducibilità dell'immagine stessa, ben prima della nascita della fotografia. Rimando chi volesse approfondire l'argomento allo splendido fascicolo, pressoché introvabile, di "Phototeca" il numero 1 "Ladri puttane e poco di buono" alcune copie sono in vendita presso la fototeca Gilardi in internet.
Ora posso tornare alla foto presentata, mi pare, a questo punto superfluo chiedersi se è pornografica o erotica, anche perché se vogliamo essere chiari fino in fondo i due concetti si sovrappongono quasi totalmente ed è solo la morale del momento a porre il limite in avanti o indietro, la trovo erotica, o meglio le trovo erotiche, in quanto comunque vanno smuovere delle pulsioni di origine sessuale certamente con l'esposizione, apparentemente casuale, del sesso, dell'oggetto del piacere, è superfluo dire che trovo molto più attraente la prima foto, in ambedue i casi l'oggetto presentato sta lì quasi indifferente, apparentemente inutile all'economia dell'immagine eppure presente affascinante calamitante e non è un caso che tutti noi ne abbiamo parlato più o meno velatamente.
Sicuramente è un modo particolare di vedere la fotografia erotica, un modo forte, brutale nel presentarla, diverso da tutti gli altri autori prima di lui anche se, come ha evidenziato, Filippo, la prima potrebbe anche richiamare alla mente la fantastica foto, o meglio le fantastiche, considerato che questa di Mapplethorpe me en evoca, per motivi diversi, due che allego, di Tina Modotti realizzata da Weston pur con delle sostanziali differenze, l'offerta di sé in primis.
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Ven 08 Lug, 2011 10:52 am Oggetto: |
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Aggiungo che, considerato il verso che sta prendendo la discussione, è stato un bene che non abbia inserito l'autore nel titolo visto che si è andati molto oltre l'autore stesso.
Mi pare che stiano uscendo delle riflessioni importanti.
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alphadue utente attivo
Iscritto: 19 Mgg 2010 Messaggi: 702 Località: Roma
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Inviato: Ven 08 Lug, 2011 6:33 pm Oggetto: |
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Finalmente sentiamo la voce del signormario tra di noi.
Freud non intendeva solo piacere di tipo sessuale, ma soddisfazione di un desiderio che riportava però alla conservazione della specie. Tra i bisogni primari infatti, almeno in un primo momento, intende la pulsione sessuale legata alla riproduzione. Quindi, in questo senso la definzione freudiana è diversa dall'eros egoistico e stringente dei greci. Ma io non sono una filosofa ho qualche ricordo vago dei tempi del liceo e nozioni di psicologia e sociologia.
Comunque, oltre alle definizioni, considerare una foto erotica è già attribuirle un carattere che di per sè potrebbe anche non avere.
Caro Mario, nel tuo sito hai sostenuto a caratteri cubitali, che prima ancora di dire se una foto è bella, ti interessava arrivare a come essa era nata nella mente dell'autore. beh, a mio modestissimo parere, nel definire una foto erotica forse si va oltre l'idea creatrice dell'autore. Non trovi?
Le interpretazioni sono tutte soggettive quindi poi ognuno ritrova in uno scatto quello che sente in quel momento. Non è un caso infatti che uno scatto rivisto a distanza di tempo possa regalarci emozioni diverse.
Da te in realtà differisco dalla sovrapposizione di significato tra fotografia erotica e pornografica. Fossero la stessa cosa non avremmo dovuto usare due parole. Non entro nelle questioni linguistiche, ma le parole sono nate per significare una cosa e non un'altra... poi l'uso deteriora.
Tutti sono ben consapevoli che l'attenzione al corpo ritratto è sempre esistita, da quando l'uomo ha iniziato a rappresentarsi a oggi, ma non si direbbe che la venere del Botticelli sia erotica e pornografica solo perchè scopre un po' di pelle. E gli affreschi presenti nel lupanare di Pompei li possiamo definire indistintamente erotici e pornografici? Direi di no. Direi che esiste una differenza sostanziale nell'idea di chi li ha affrescati rispetto alla venere o alla primavera.
Nelle ultime foto che hai inserito io continuo a vedere dei corpi, continuo a vedere il lavoro di luci e ombre, di posa, di pacata serenità. Purtroppo non leggo erotismo, desiderio, sensualità o simili... ma ripeto, forse proprio perchè il dato culturale e cromosomico di chi legge influenza la lettura. Non saprei!
_________________ Ale |
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Ven 08 Lug, 2011 10:20 pm Oggetto: |
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In realtà la frase da te citata è un po' diversa e il significato cambia di molto:
"...quando mi soffermo davanti ad una bella fotografia, quelle che solitamente chiamiamo opere d'arte, più che chiedermi come è stata realizzata mi chiedo come è nata nella mente del fotografo..."
In altre parole non mi chiedo, guardando queste foto ad esempio, che fotocamera, obiettivo e supporto sensibile abbia utilizzato l'autore, mi chiedo come è nata l'idea di ritrarre una donna eliminando testa, gambe, braccia... perché quell'uomo col cappuccio e un pene smisurato bene in vista...
quanto alla sovrapposizione di immagine erotica e pornografia se ci pensi c'è ed è forte la differenza è stata creata dalla morale, difatti è praticamente impossibile stabilire univocamente se l'immagine dell'uomo incappucciato sia erotica e/o pornografica, pensa al diverso atteggiamento nelle diverse culture, e quindi diverse morali, cattolica, laica, islamica shintuista e via dicendo. Se adesso in Iran pubblicassi una foto di una donna nuda, una foto innocente come quelle che si vedono tranquillamente ella sezione nudo del forum, potrei essere lapidato per pornografia, trent'anni fa in Egiitto presentavano come foto erotiche dei ritratti di donna con il volto coperto da un velo semitrasparente, bada bene il ritratto era solo il volto.
La Venere di Botticelli e gli affreschi delle lupanare, dove è l differenza? Probabilmente solo nell'uso che se ne fa.
Le pin up degli anni '40 quelle presenti in tutti i film di guerra, erano considerate pornografia, adesso fanno sorridere.
La differenza di parole è stata creata ad arte per poter continuare a gestire e influenzare anche l'immaginario erotico delle persone.
Le ultime due foto postate non ti ispirano altro che un'analisi tecnica e di ambiente, probabilmente perché la tua componente omosessuale, presente in ognuno di noi, è molto debole, quasi inesistente, a me comunque dicono molto di più, Tina al sole mi smuove il desiderio, è un'immagine reale di come potrei incontrare una donna desiderabile in un pomeriggio d'estate, lo sguardo di Weston lascia il posto al mio sguardo è esattamente come la vedrei e qui l'immaginazione corre Tina diventa mille donne, diventa le donne che ho amato e che amerò, ispira il mio desiderio erotico e sentimentale.
L'altra foto, come Lydia, ci piaccia o meno rappresenta ciò che una persona, spinta dal desiderio, guarderebbe in una donna, il desiderio maschile, e in parte anche quello della componente omosessuale della donna, si concentra dapprima proprio sul busto, qualsiasi persona di fronte un corpo nudo guarda prima il busto e poi il resto, prova a seguire il tuo sguardo quando osservi una foto di nudo o un corpo nudo e vedrai che parti proprio dal busto, poi dal viso e poi mani e piedi.
Fotografia erotica o pornografica? Chissenefrega se è bella fotografia!
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Ven 08 Lug, 2011 10:36 pm Oggetto: |
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e come contributo a questa discussione, che ormai è ben lontana dai miei proponimenti iniziali, mi piace molto questa cosa, riporto un breve testo, purtroppo non mio:
"...è nella fotografia, prima che nella pittura espressionistica, che la prostituta prende il posto della "figura chiave"; il mezzo consente un nuovo sfruttamento della prostituzione di tipo visivo e di dimensioni industriali. L'immagine industriale della "svergognata", non più mediata dal sacro e dal laico insieme, rende vergognosa ogni raffigurazione del sesso. La fotografia non può essere erotica ma solo"porno": la prima qualifica è un'ipocrisia; il suo estremo verismo impedisce l'uso dell'allusione: ogni riferimento al sesso esplicito. Nell'artista, come in ciascuno, quelle che Adorno chiama "alterazioni delle reazioni più profonde" sono l'intossicazione prodotta da una merce, consumata in quantità mai vista, per soddisfare l'antico piacere della contemplazione del sesso. Una merce, un prodotto non mediato dalla cultura religiosa e laica. La masturbazione, il limpido rito dell'amore che l'individuo può celebrare da solo si trasforma in un "vizio solitario" e si trova sempre un Paolo Mantegazza che colpevolizza come un delinquente il ragazzo che si fa una sega. Ma anche senza fisiologi del regime basta il prodotto che si otiene sfruttando la puttana come una materia prima, con la macchina fotografica.
Miliardi di fotografie porno a basso costo liquidano, insieme all'immagine sessuale delle sante della Chiesa , il goffo tentativo del loro recupero "progressista" e paganeggiante al servizio della politica e dell'economia. Le esuberanti femminilità delle allegorie, le immagini della Patria, dell'Industria, dei Trafori, del Credito e degli Scambi non sollecitano entusiasmi produttivi perché si identificano inevitabilmente con la figura chiave della svergognata. La nuova società industriale non riesce a dare di sé una visione sessuale convincente, non "vergognosa": sui soffitti delle banche, attorno ai monumenti dei Caduti in difesa delle Patrie, ballano in girotondo inconfondibili figure di baldracche poppute..."
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alphadue utente attivo
Iscritto: 19 Mgg 2010 Messaggi: 702 Località: Roma
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Inviato: Ven 08 Lug, 2011 10:50 pm Oggetto: |
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Ho riletto la frase sul tuo sito in effetti avevo interpretato male, ma in ogni caso sembra che riportarla alla mente di chi ha fatto lo scatto sia una delle prime cose che fai quando guardi una foto. O sbaglio?
Purtroppo siamo animali sociali e per quanto crediamo di essere svincolati dalle regole prodotte dalla società e dalla morale che la abita, ne siamo, in diverso grado, sottomessi. Poi è chiaro che l'interpretazione di una foto quale erotica o pornografica possa differire da cultura a cultura, ma direi anche da tempo a tempo.
Mostrare la caviglia all'inizio del 900 era assolutamente disdicevole per una donna, ma anche negli anni 70 in argentina una donna che portava i pantaloni era da "eliminare" come sovversiva. In Iran ancora oggi una donna che mostra il polso nudo è soggetta a censura e all'arresto.. o anche peggio.
Osservare una foto da sinistra a destra, dall'alto al basso, guardare in un soggetto prima il busto e poi il resto sono convenzioni sociali, condizionamenti in parte imposti dalla cultura e molto spesso dai pubblicitari. Molto è determinato dal modo in cui praticamente si scrive e si legge. Un arabo infatti tenderà a guardare da destra a sinistra. La simmetria per noi occidentali così importante è brutta e ridicola nel mondo orientale. Direi semmai che dovremmo aprirci a nuove visioni e a considerare sempre il tempo, il luogo e la motivazione di ogni creazione artistica.
Ritorniamo a quello che suscitano questi scatti. Guardare una foto di nudo non significa necessariamente dover provare eccitazione.. lo ripeto... e non c'entra nulla il fatto di avere o non avere un certo grado di omosessualità latende. In fin dei conti neanche il nudo maschile mi provoca, a primo impatto, eccitazione... e questo dovrebbe essere anormale? ma noooooooooo dai! credo che sia un diverso modo di guardare le cose, un diverso modo di valutare quello che abbiamo di fronte... non so. Poi magari vedo uno bello come colin firth e perdo la brocca appena lo guardo! hhahaha
Però vedo che siamo sempre in pochi a parlarne! peccato!
_________________ Ale |
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alphadue utente attivo
Iscritto: 19 Mgg 2010 Messaggi: 702 Località: Roma
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Inviato: Ven 08 Lug, 2011 10:55 pm Oggetto: |
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Marioooooooooooo, ma questo sembra uno scritto degli 30-40. Non credi che sia un po' troppo in là per avere una rilevanza oggettiva? va bene se vogliamo parlarne, ma la svergonatezza è stata inventata dai maschi per costringere le donne a coltivare con amore il focolare domestico... dai non ci incartiamo in queste cose.
_________________ Ale |
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Ven 08 Lug, 2011 11:01 pm Oggetto: |
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"Osservare una foto da sinistra a destra, dall'alto al basso, guardare in un soggetto prima il busto e poi il resto sono convenzioni sociali, condizionamenti in parte imposti dalla cultura e molto spesso dai pubblicitari. Molto è determinato dal modo in cui praticamente si scrive e si legge. Un arabo infatti tenderà a guardare da destra a sinistra. La simmetria per noi occidentali così importante è brutta e ridicola nel mondo orientale. Direi semmai che dovremmo aprirci a nuove visioni e a considerare sempre il tempo, il luogo e la motivazione di ogni creazione artistica."
Se escludiamo la parte della tua frase che ho evidenziato in grassetto siamo d'accordo. Guardare prima il busto e poi il resto è un atto più connesso al bisogno di riprodursi, da lì ho informazioni ad esempio sui fianchi, sul seno, sui glutei parti essenziali, nella donna se adeguatamente, non mi riferisco all'aspetto estetico che è culturale, conformati garantiscono un bon sviluppo e una buona accudienza della prole, nell'uomo il possesso di geni adatti a garantire alla prole un adeguato successo.
In fondo lo hai sottolineato tu che l'eros, secondo Froid, è strettamente legato all'istinto riproduttivo.
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alphadue utente attivo
Iscritto: 19 Mgg 2010 Messaggi: 702 Località: Roma
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Inviato: Ven 08 Lug, 2011 11:11 pm Oggetto: |
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CErto, se ci fossimo fermati all'uso dell'amigdala avresti ragione tu, come ce l'aveva freud un secolo fa. Ma sarà cambiato qualcosa?
In realtà oggi i canoni legati alla creazione di una famiglia sono diversi. Un uomo cerca una donna esteticamente piacevole ( e non contano più i fianchi larghi o il seno prorompentente) e una donna cerca un uomo che possa economicamente mantenere la prole (non più l'idea dei buoni geni... tanto l'intelligenza i figli li prendono dalle mamma ). Questo non l'ho inventato io.
Sulla questione dei geni portremmo apripre una lunga discusione perchè non lo sviluppo medico e tecnologico oggi sopravvivono soggetti anche geneticamente deboli. Non nè do un giudizio morale ma scientifico. Quindi cercare un uomo con buoni geni ha lo stesso valore che cercare una donna con il seno grande, tanto dove non arriva la natura arriva la scienza.
Le cose cambiano... per fortuna, ma sempre troppo lentamente.
_________________ Ale |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Sab 09 Lug, 2011 7:33 am Oggetto: |
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alphadue,penso che se mia moglie non fosse (anche)divertente e intelligente non saremmo rimasti insieme. una donna deve essere piacevole esteticamente per solliticare un primo interesse ma poi sonoaltre le cose che pesano
ma torniamo alla fotografia e alla letture dell''immagine che questo in buona sostanza si sta tentando
davanti a una foto e in assenza di una scritto introduttivo rimando di solito
indifferente
infastidito
a disagio
positivamente coivolto
(l'ordine è casuale)
indifferente quando davanti ad una foto pur composta correttamente sul piano formale e dai toni "giusti"dalla pancia non mi arriva nulla.
infastidito quando la composizione è squilibrata e pure i toni non scherzano...ma soprattutto quando la composizione pur se equilibrata sul piano formale non è in sintonia con quanto esprime il soggetto. lo stesso per la regolazione dei toni
a disagio quando una immagine esprime cose che vanno a toccare corde che sarebbe meglio non sollecitare...e quasto succede di solito quando il fotografo riesce a trasferire su pellicola quanto provato evidentemente davanti al soggetto, quindi bravo
positivamente coinvolto quando dalla pancia arrivano sensazioni...concetti tipo eleganza, tenerezza ecc.. oppure una storia, una atmosfera, il racconto di una persona attraverso un tratto distintivo ecc..e se tra questi arriva pure una raffinata eccitazione sessuale ben venga...quindi bravo il fotografo
nel caso delle foto in oggetto, come ho detto, l'indifferenza che provo davanti alla prima è per me dovuta ad una scansione fatta male che ha tolto quanto serviva all'intento...sulla seconda proprio niente mi arriva dalla pancia e lo stesso sui nudi di quei culturisti abbracciati che tanto mapplethorpe ha indagato..,nonostante, come ho detto, si avverte un tentativo di ricerca sicuramente autentico
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Sab 09 Lug, 2011 8:22 am Oggetto: |
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alphadue ha scritto: | CErto, se ci fossimo fermati all'uso dell'amigdala avresti ragione tu, come ce l'aveva freud un secolo fa. Ma sarà cambiato qualcosa?
In realtà oggi i canoni legati alla creazione di una famiglia sono diversi. Un uomo cerca una donna esteticamente piacevole ( e non contano più i fianchi larghi o il seno prorompentente) e una donna cerca un uomo che possa economicamente mantenere la prole (non più l'idea dei buoni geni... tanto l'intelligenza i figli li prendono dalle mamma ). Questo non l'ho inventato io.
Sulla questione dei geni portremmo apripre una lunga discusione perchè non lo sviluppo medico e tecnologico oggi sopravvivono soggetti anche geneticamente deboli. Non nè do un giudizio morale ma scientifico. Quindi cercare un uomo con buoni geni ha lo stesso valore che cercare una donna con il seno grande, tanto dove non arriva la natura arriva la scienza.
Le cose cambiano... per fortuna, ma sempre troppo lentamente. |
Guarda che non ho parlato di creazione di una famiglia, ho parlato di riproduzione , riproduzione istintuale e in questo siamo ancora prima dell'amigdala, siamo sugli alberi, uomini e donne, siamo ancora animali. Poi, ovviamente, interviene la ragione a mitigare e riorganizzare il tutto. Ma il primo "istinto" nel guardare una fotografia di nudo è questo, quello che ti porta a guardare i fianchi, il seno e il culo di una donna, le spalle, gli addominali, il culo e l'apparato riproduttore di un uomo e, qui rientro nella fotografia, proprio su questo si poggia la fotografia, o meglio l'immagine, erotica, nello smuovere gli istinti, quello che Daniele chiama venire dalla pancia. Ormai è acclarato che un uomo è molto più attratto da un'immagine d'insieme del corpo femminile, un'immagine che ritrae il corpo evidenziando fianchi, seno e l'offerta di sé, che da un'immagine che riproduce in primo piano la "fica", lo stesso, con le dovute varianti, per una donna.
La fotografia erotica, che come sai, e sapete, per me è sovrapponibile a pornografica, va a smuovere e toccare questi istinti, c'è chi lo fa in maniera intelligente, colta e raffinata, e generalmente il suo prodotto viene definito erotico, e chi lo fa in maniera rozza, brutale, ignorante ed industriale e il suo prodotto viene definito pornografico.
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alphadue utente attivo
Iscritto: 19 Mgg 2010 Messaggi: 702 Località: Roma
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Inviato: Sab 09 Lug, 2011 4:04 pm Oggetto: |
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CAro Daniele e caro Mario,
Che certe scelte di base passino per i sensi non lo dico io ma lo dicono psicologi a cui si aggiungono i sociologi che hanno spiegato come le regole della scelta dell'altro sesso siano in parte cambiate.
Concordo con Daniele sul fatto che il fattore estetico sia principale ma non esclusivo nella scelta del proprio partner: ci sono altre cose da valutare in seguito... ma tendenzialmente gli psicologi sostengo che la scelta dell'uomo ricade su una donna da mostrare in pubblico come un trofeo ( estetica a parte anche una donna simpatica e forte può esserlo) e una donna scelga un compagno pensando al mantenimento della prole. Poi ci sono mille variabili ma questo è un discorso di altro tipo.
Caro Mario, avevo capito benissimo a cosa ti riferivi ma io tentavo un passo avanti e ti ricordo che l'idea di famiglia come nucleo formato da genitori, figli e nipoti, magari ulteriormente allargato con dei vincoli precisi non è idea recente ma risale alla notte dei tempi, a quando l'uomo, che ancora non era animale dotato di facoltà superiore ha iniziato a riunirsi in gruppi più allargati. Tra l'altro, e questo riguarda anche il mondo animale, il maschio ha sempre mirato ad assere sicuro della propria progenie quindi macreare dei vincoli tra la femmina (o le femmine) del gruppo ed esso stesso. Ma anche questo discorso ci porterebbe lontano.
Scusa ma per chi è acclarato che un uomo guarda la foto di una donna nuda nel suo insieme? quindi una foto che ritrae solo i glutei o il seno non stimola il tuo interesse o la tua eccitazione? Dai mario non è proprio così!
In realtà pare acclarato che la nostra società sia ossesionata dal sesso. Gruppi di psicologi americani hanno sostenuto che tra le prime idee che ci si fa di una persona ci sia proprio come svolge le attività intime. Penasci, magari è vero che si vede più con la fantasia che con gli occhi.
Continuo però a non capire la tua idea di erotico e pornografico. quindi per te una foto che ritrae due persone( non importa se uomo-donna, donna-donna, uomo uomo) affaccendati in manipolazioni, toccamenti etc etc, e una immagine con due corpi nudi magari intenti in un abbraccio sono la stessa cosa?
Sono molto contenta di questa lunga e ricca chiacchierata che mette anche dei punti fermi su come ogni persona percepisce un tipo particolare di genere fotografico. E' bello l'incontro di menti diversi che si confrontano e arricchiscono.
Grazie ragazzi.
_________________ Ale |
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Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
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Inviato: Lun 11 Lug, 2011 12:40 am Oggetto: |
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E' sempre bello ritrovare delle opere di Weston. Siamo andati a parlare di foto porno! Che diammine, magari a qualcuno degli amministratori potrebbe venire in mente di mettere un settore specifico...
Ma la cosa più importante che penso è che io non posso distinguere una foto solo perchè è bella. Ci sono foto fatte da grandi reporter di guerra, che arrivano prima alla pancia e poi ti accorgi che in fondo non sono poi foto innovative bellissime e perfette di per se, ma sono belle proprio perchè sono fotografie e il messaggio e la potenza mediatica di certe immagini va oltre all'estetica.
Queste, sapete bene che non sono parole mie:
"è un diluvio caotico di elementi, in questa realtà, il riconoscimento simultaneo in una frazione di secondo dell’importanza dell’evento così come l’organizzazione precisa delle forme, da a quell’evento la relativa espressione adeguata…" (e ora pretendo da tutti voi un segno di reverenza!)
Questo pensiero (da tutti noi ampiamente riconosciuto), ci può far intendere che una foto deve avere un duplice intento: riconoscimento di un soggetto ben chiaro e estetica. Senza tanti rigiri di parole e contorzioni filosofiche, se il soggetto di per sè è potente, o meglio per come io la intendo, l'immagine esprime il soggetto in modo potente, potrebbe essere che per avere una foto bella l'estetica, la bellezza delle linee, la giusta proporzione delle forme... se ne può anche... non proprio fare a meno, ma insomma anche se non sono al 100%. Poi, vediamo un po' una cosa: il soggetto di una foto qual'è? In questo caso, cosa intendete voi per soggetto: la sensualità o il dorso della donna e dell'uomo? Per me è la sensualità e i modelli sono strumenti!
Vorrei poi riprendere questa frase di alphadue:
"Forse sono stata fraintesa. Non ho detto che un fotografo o una donna non possano percepire le sensazioni di una foto, ma dico solo che prima di tutto una foto ha una storia, che non possiamo fermarci solo al primo sguardo, alla forma esteriore. In una foto di nudo non possiamo solo sertirci fisicamente solleticati, ma ci deve essere di più. "
Secondo me no. Non è che voglio dire che per qualsiasi foto di nudo che vedo vado in eccitazione e devo per forza fare qualcosa. Tuttavia, allo stesso modo, penso e spero che il tuo non sia solo un'idea della fotografia riferita solo alle foto di nudo. Immagino che la tua voglia di vedere le fotografie sempre attraverso la "storia" dell'immagine, qualsiasi foto sia. E' questo che non condivido.
Per me una foto non deve aver titolo, spiegazioni o altro. Deve arrivare, è questo il suo scopo. Quando si apre un rotocalco un magazine... il più delle volte non si leggono gli articoli, spesso neppure le didascalie: si guardano solo le foto. Se una foto fa rimanere indifferente e non arriva o più semplicemente non è capace di spiegare, illustrare... sono inutili spiegazioni, titoli o giustificazioni: è una ciofeca! Il soggetto deve trapelare arrivare presto e direttamente. Ogni cosa legata alla storia di quella foto, all'autore e le sue opere... rimane sacrosanta didattica per chi studia la fotografia. In altre parole e portando un'esempio: chi guarda la Primavera del Botticelli, per quanto possa essere interessante saperne della storia personale e artistica del pittore, in fondo non è che uno ammira quelle interessantissime cose, ma piuttosto ammira il dipinto. Le signore che dal parrucchiere leggono i giornali di gossip, non è che guardano come è atata fatta la fotografia, notizie dell'autore... vogliono vedere la puppa della diva e il bacio pirata dell'amante segreto a una sconosciuta...
_________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
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alphadue utente attivo
Iscritto: 19 Mgg 2010 Messaggi: 702 Località: Roma
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Inviato: Lun 11 Lug, 2011 6:48 pm Oggetto: |
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Ciao Filippo,
forse per deformazione tendo sempre a capire come le cose siano fatte. Certo concordo con te che alcune foto arrivano alla pancia dirette, senza per questo guardarne gli aspetti realizzativi, ma secondo me una foto che arriva subito a colpire le emozioni è sulla tua lunghezza d'onda, si trova in sintonia con ciò che tu senti e provi. Ma certo sempre di dare un'origine a quello scatto.
Concordo con te suol fatto che se mi devo mettere a spiegare la foto forse ho sbagliato in qualche cosa, ma è pur vero che una foto che non colpisce subito non sia necessariamente una ciofeca. A volte può essere vero, ma a volte forse serve una seconda o una terza occhiata per capire lo scatto. Ecco perchè in genere cerco di capire da dove viene, se dietro c'è una cura, un'idea di base, un progetto. Per quanto alcune foto siano ottenute per pure fortuna ce ne sono molte altre per cui l'autore ha impegato molto tempo nella realizzazione.
Direi che ci vuole un po' di tutto.
Se parliamo in generale di foto credo che ogni scatto abbia un suo scopo. Qualcuna documenta, qualcuna racconta, qualcuna ritrae e qualcuna è fatta solo per far parlare. Le foto sui giornali non hanno nulla di particolare specie perchè lo scopo lì è avere un bel tele lungo e luminoso, dare la caccia ai vips in luoghi spesso privati, e fare soldi vendendo gli scatti ai giornali. Come fa una foto che ho rubato magari a 500 mt di distanza a essere una bella foto?
Potrei aggiungere che bisognerebbe anche considerare chi legge la foto. ? chiaro che la signora di 70 anni che ha fatto la casalinga e che più che certi giornalini di gossip o le soap non ha visto non è che possiamo chiederle di fare una lettura attenta di uno scatto di autore.
però noi che sappiamo, o ci sforziamo di sapere, che capiamo o ci sforziamo di capire, che abbiamo una passione che ci muove dentro per questa arte forse dovremmo fare uno sforzo in più e LEGGERE una foto, non solo guardarla.
Allora anche una foto di nudo, fatta bene, avrà una sua lettura. Poi ognuno la leggerà in modo personale, ma non si fermerà a guardare le tette di una nuda o il pene di un palestrato. In certe foto c'è di più e non necessariamente devono arrivare alla pancia. E' un po' come un buon libro, come una poesia, come un cibo... mica a tutti suscita la stessa sensazione.
_________________ Ale |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Mar 12 Lug, 2011 12:44 pm Oggetto: |
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non è cosi semplice..intanto occorre distinguere tra foto selezionate da chi..voglio dire
una cosa è guardare una singola foto che l'autore mette in mostra per sua scelta e senza uno scritto introduttivo
altra cosa una foto selezionata da un terzo
ad esempio sulo scatto proposto da mario...dopo una mini ricerca ho rivisto le foto che ricordavo, e ho scoperto che la modella lydia Cheng era una culturista che mapplethorpe ha voluto, ma non solo, per quei quadricipiti sui quali spesso si è soffermato quanto riprendeva i maschi. negli scatti che ho rivisto (dai toni giusti) c'è sicuramente sensualità...un tipo di sensualità alla quale devo dire non sono abituato...nell'insieme degli scatti poi l'impressione è ancora piu forte
ecco, penso che i lavori mapplethorpe vadano valutati sull'insieme...l'nsieme messo in mostra dall'autore
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Mer 13 Lug, 2011 11:45 pm Oggetto: |
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Ottimo il ragionamento sull'insieme delle fotografie di un autore, ragionamento che condivido, anche se ovviamente in questo spazio mi limito a dare degli input anche perché altrimenti sarebbe talmente gravoso da risultare impossibile.
Ecco una versione dai toni più realistici, anche se di dimensioni minori.
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Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
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Inviato: Gio 14 Lug, 2011 5:18 am Oggetto: |
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Bhe, non nascondo che la foto così si presenta in modo piuttosto diversa... Non mi ero perso a cercare la foto originale, perché ho preferito impegnarmi in questa discussione piuttosto appassionante. Il senso da obitorio così non c'è. La tecnica, i toni e tutto quanto è strettamente legato alla realizzazione dell'immagine si sà, e quindi certi elementi prettamente iconografici riescono a alterare il senso stesso del significato della foto. Certe sensazioni spariscono o appaiono. In questo caso, del confronto con le due immagini della stessa foto rimane il senso della sessualità anonima: non vedere il volto, gli occhi lo sguardo... in fotografia in un certo senso è come dire niente anima. Il corpo così pare solo oggetto di un desiderio quasi claustrofobico, fine a se stesso. Per assurdo è ancor più esplicito il senso del desiderio che non con una foto... porno.
_________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
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andreacoter utente attivo
Iscritto: 12 Lug 2006 Messaggi: 1918
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Inviato: Mer 03 Ago, 2011 3:40 pm Oggetto: |
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