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Sisto Perina bannato

Iscritto: 16 Giu 2007 Messaggi: 21882
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 10:49 am Oggetto: |
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Cejes ha scritto: | ... E se lo studio fosse la strada stessa?
Mi vengono in mente scatti di Doisneau o Erwitt, surreali nel senso appena spiegato ma abbondantemente costruiti. |
E' qui che mi ritrovo nella confusione cercando di capire il genere street...
costruire lo scatto è street?
a risposta negativa dovrebbe corrispondere l'impossibilità di avere street surreali....
o di accettare, al massimo, di ottenere il presunto surreale "carrozziniano"...
ben lungi dal concetto del movimento....o almeno di come lo penso io....
...voi che ne dite? |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 12:31 pm Oggetto: |
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Cejes ha scritto: | A questo punto la classificazione all'interno di un contenitore street diventa una forzatura. Anzi... In una certa misura deprime un po' il valore di un'idea, covata, ragionata realizzata e costruita con un iter creativo completo. |
Su questo non ci sono dubbi. Pero' rifletti sull'origine del tuo dubbio. E' chiaro che un sezione street di Photo4u non e' il luogo più indicato per dare libero sfogo alla creatività quanto piuttosto uno strumento didattico, come più volte lucidamente ribadito da Belgarath, per muovere i primi passi con un certo tipo di fotografia, per incanalare il gusto verso un certo modo di fotografare. Da questo punto di vista, e' giusto e necessario avere dei riferimenti e delle regole. Mi sembra altrettanto chiaro che le "categorie" esistono soprattutto nei forum. Fuori esiste la fotografia, distinta in rilevante e irrilevante ( a seconda del grado di interesse che suscita nello spettatore) |
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jacklamotta utente attivo

Iscritto: 21 Lug 2006 Messaggi: 2940 Località: Dintorni di Vicenza
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 1:22 pm Oggetto: |
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mi iscrivo alla discussione: non ho una mazza di interessante da dire, ma m'interessa  _________________
da Stefano
"se la fotografia non è arte, peggio per l'arte"
Sony A7 II |
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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 1:51 pm Oggetto: |
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Citazione: | E' chiaro che un sezione street di Photo4u non e' il luogo più indicato per dare libero sfogo alla creatività quanto piuttosto uno strumento didattico, come più volte lucidamente ribadito da Belgarath |
Benissimo, quindi se posso chiudere il "sillogismo", la street reinterpretata e surreale nei termini di cui sopra, non può finire nell'omonima sezione di questo forum pena generare confusione. Come anticipato da Sisto.
Oppure bisogna decretare e legittimare licenze poetiche. |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 2:33 pm Oggetto: |
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Cejes ha scritto: | Benissimo, quindi se posso chiudere il "sillogismo", la street reinterpretata e surreale nei termini di cui sopra, non può finire nell'omonima sezione di questo forum pena generare confusione. Come anticipato da Sisto.
Oppure bisogna decretare e legittimare licenze poetiche. |
Per cercare di chiudere il cerchio direi: la ricerca del surreale nel senso più puro del termine per me vive a fatica nella fotografia urbana.
Il surreale usato come sinonimo di "insolito", "inusuale", "poco comune" o semplicemente in grado di mostrare qualcosa che raramente si vede è obiettivo che si può realizzare anche senza ricorrere ad alcuna costruzione della scena, senza artifici digitali, fotoritocchi etc.
Gli strumenti base che mette a disposizione lo strumento fotografico bastano.
Gli strumenti a cui faccio riferimento io sono: le sovrapposizioni di elementi dello scenario con i soggetti, la scelta di ritagliare un determinato pezzo di realtà nel quale si inseriscono elementi che trovano una connessione che nel reale sfugge, ma che diventa forte proprio grazie al fatto di trovarsi nel rettagolo inquadrato dal mirino. Queste sono due ricette base per cucinare i due elementi della strada (omini e ambiente) senza ricorrere a nessun artificio.
Poi c'è il fattore C. e la capacità di catturare al volo scene che stupiscono perchè poco comuni. Alla base dello stupore c'è molto spesso la consapevolezza di trovarsi di fronte ad un elemento che nel fotogramma non ci si aspetterebbe di trovare. Credo che la mente vada avanti a decifrare il reale per abitudine e sulla base dell'esperienza pregressa; colma quello che ancora non percepisce con quello che si aspetta di percepire. E' chiaro che se l'elemento nuovo è differente da quello che ci si aspetta, diventa l'elemento dirompente della realtà, quello che porta lo spettatore all'ambito (per il fotografo) WOW.
Quindi per me l'insolito, l'inusuale, il bizzaro possono sicuramente essere creati senza alcun artificio dal fotografo. Questo sul piano della tecnica di realizzazione. Poi magari il risultato finale di uno scatto costruito può risultare indistinguibile da uno preparato. Entrare nel merito su questo punto ha fini principalmente didattici, perchè la street può essere semplicemente educazione della vista a vedere nel flusso di eventi che non dipendono da noi una connessione che siamo noi a dare. E' chiaro che barando si impara di meno e si allena meno la vista, però non è nemmeno da biasimare chi vuol fare semplicemente una foto costruita a prescindere dall'etichetta che gli applichiamo (non andrà certo a finire all'inferno per questo). |
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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 3:06 pm Oggetto: |
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Sul discorso del surreale siamo in pieno accordo.
So bene che costruirsi la foto con quello che ti offre il contesto sia intrigante, divertente (io ancora mi diverto a volte) e anche gratificante (se ci riesci come vorresti).
E' anche la base in virtù della quale dovrebbero valere le attenuanti... Ma su queste a volte si sorvola, o peggio diventano alibi per giustificare risultati scadenti e mediocri.
Citazione: | E' chiaro che barando si impara di meno e si allena meno la vista |
Su questo sono in parziale accordo perchè per saper barare bene (brutto termine...) bisogna come minimo aver compreso e metabolizzato la semiotica che porta con se il fattore WOW in maniera discretamente sottile.
L'unica "barata" sarebbe tale se la foto finisse in pasto ad un classificatore che dice: "qui i verdi, qui i rossi qui i gialli". Ma fuori dai contenitori come dici giustamente la foto vive se efficace o meno. E il fatto che sia frutto di una costruzione non è sgarbo a nessuno... Anzi se funziona mi spello le mani senza rimorsi. |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 3:30 pm Oggetto: |
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Cejes ha scritto: | ...
L'unica "barata" sarebbe tale se la foto finisse in pasto ad un classificatore che dice: "qui i verdi, qui i rossi qui i gialli". Ma fuori dai contenitori come dici giustamente la foto vive se efficace o meno. E il fatto che sia frutto di una costruzione non è sgarbo a nessuno... Anzi se funziona mi spello le mani senza rimorsi. |
Siamo d'accordo. Specifico solo che il riferimento a chi barando perde l'occasione di imparare è riferito all'utente che magari si avvicina per da poco ad una sezione di un forum come questo, emula, bara e porta a casa poco (questi utenti in genere sono quelli che si fanno sgamare facilmente perchè come dici per saper barare bene bisogna aver metabolizzato bene certi meccanismi).
Si fa sempre una gran fatica a contestualizzare ogni discorso nel giusto "habitat".  |
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alxcoghe utente attivo

Iscritto: 31 Gen 2009 Messaggi: 1566 Località: Ciudad De Mexico, D.F.
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 4:05 pm Oggetto: |
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Corroboro la discussione con qualche scatto di Nick Turpin:
Il dibattito è certamente interessante, e mi riferisco in particolare agli interventi di Cejes e Salvatore. Ci sono molte verità:
-Mi sembra altrettanto chiaro che le "categorie" esistono soprattutto nei forum. Fuori esiste la fotografia, distinta in rilevante e irrilevante ( a seconda del grado di interesse che suscita nello spettatore) _NN_
- Perchè se la finalità deve essere quell'effetto WOW o il surreale inteso come strano, non vedo (come dici anche tu) quella amoralità dell'essere o meno in posa o costruire una situazione verosimile come nel manichino portato a spasso.
Perchè mi devo accontentare di un compromesso, che magari inficia sul risultato che voglio ottenere? Oppure affidarmi al colpo di c*lo?
Chiaramente non mi riferisco a tutta la street intesa in termini classici su cui ho le idee chiare, ma su quella che valica questo confine passando appunto alla "reinterpretazione e surrealismo" avanzata da Surgeon.
A questo punto la classificazione all'interno di un contenitore street diventa una forzatura. Anzi... In una certa misura deprime un po' il valore di un'idea, covata, ragionata realizzata e costruita con un iter creativo completo.
Cejes
Tanto per citarne un paio...
Quel che mi preme ancora una volta ripetere è che non mi pare il caso di parlare di surrealismo in street photography ma di elementi di surreale che questo genere ha da sempre nel suo patrimonio tanto genetico quanto storico.
Mi viene in mente Eugene Atget, di cui Man Ray pubblicò una sua foto nella copertina della rivista che dirigeva La Revolucion Surrealiste.
Per me spesso fare street photography è cercare di trovare elementi di surreale nel reale. Non è forse quello che fa Blake Andrews, Matt Suart e...Salvatore Carrozzini ?
E parlare di elementi di surreale all'interno di un genere è ben diverso dal sostenere che la street photography possa essere surreale.
Secondo me, inoltre, parlare di situazioni costruite in strada ci sta portando...fuori strada!
E parlare di arte surrealista è a mio avviso sbagliato se riferito alla street e rischia di confondere le idee a chi dovesse avvicinarsi al genere.
Il succitato Man Ray era vero esponente della fotografia surrealista, così come Magritte e Dalì lo furono in pittura. Quelli a mio avviso sono i riferimenti reali per definire l'arte surrealista, che con la street non ha niente a che vedere.
Il dibattito è interessante, ma vorrei che non ci allontanassimo troppo dalla discussione entrando nel territorio della street costruita che per me è un altro tema, pur interessante, che possiamo discutere in altra sede da questa. _________________ http://www.alexcoghe.com/blog/ |
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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 4:56 pm Oggetto: |
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Citazione: | Il dibattito è interessante, ma vorrei che non ci allontanassimo troppo dalla discussione entrando nel territorio della street costruita che per me è un altro tema, pur interessante, che possiamo discutere in altra sede da questa. |
Alla fine è diventato un tema trasversale emerso tra i ragionamenti...
Nel surreale in senso stretto è permesso (anzi dovuto) l'artificio per indurre un annebbiamento della percezione.
Nella street in senso stretto ( ) l'artificio è considerato una scorciatoia che toglie la genuinità(?) al genere.
Quindi parlare di street surreale è un ossimoro.
L'artificio che definisci surreale (o elemento surreale) alla fine non è altro che un punto di vista diverso di una scena. Non c'è nulla di realmente surreale (altro ossimoro ). C'è semmai un risultato simile nella reazione dello spettatore.
Viene pertanto da chiedermi(*), se questa è la finalità, perchè smazzarsi tanto semplicemente per otterere l'accesso ad un contenitore? Quando comunque non è strettamente necessario trovare la situazione strana per fare streetphotography in maniera efficace.
(*) Provocazione
Ultima modifica effettuata da Cejes il Ven 24 Dic, 2010 12:31 am, modificato 2 volte in totale |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 5:09 pm Oggetto: |
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Cejes ha scritto: |
Viene pertanto da chiedermi(*), se questa è la finalità, perchè smazzarsi tanto semplicemente per otterere l'accesso ad un contenitore? Quando comunque non è strettamente necessario trovare la situazione strana per fare streetphotography in maniera efficace.
(*) Provocazione |
Ma infatti la nostra sezione street è da diversi mesi aperta anche al concetto di "Life", così come accoglie o dovrebbere accogliere anche foto di carattere fotogiornalistico che non si articolano in più scatti (formando quindi un reportage come lo si intende qui).
Per accedere a quel contenitore non è certo necessario fare i salti mortali .. si può anche riprendere scene del tutto normali in maniera fotograficamente interessante.
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alxcoghe utente attivo

Iscritto: 31 Gen 2009 Messaggi: 1566 Località: Ciudad De Mexico, D.F.
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 5:14 pm Oggetto: |
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_NN_ ha scritto: | Ma infatti la nostra sezione street è da diversi mesi aperta anche al concetto di "Life", così come accoglie o dovrebbere accogliere anche foto di carattere fotogiornalistico che non si articolano in più scatti (formando quindi un reportage come lo si intende qui).
Per accedere a quel contenitore non è certo necessario fare i salti mortali .. si può anche riprendere scene del tutto normali in maniera fotograficamente interessante.
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Però, se mi permetti, una distinzione andrebbe fatta proprio per le finalità didattiche che tutti riconosciamo a p4u. Altrimenti si alimenta la confusione tra street, reportage, e ora pure life... a mio avviso sarebbe più plausibile una sottosezione in reportage per gli scatti a carattere fotogiornalistico...comunque questa non è la mia community, e va bene così... _________________ http://www.alexcoghe.com/blog/ |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Sab 28 Ago, 2010 11:26 am Oggetto: |
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alxcoghe ha scritto: | Però, se mi permetti, una distinzione andrebbe fatta proprio per le finalità didattiche che tutti riconosciamo a p4u. Altrimenti si alimenta la confusione tra street, reportage, e ora pure life... a mio avviso sarebbe più plausibile una sottosezione in reportage per gli scatti a carattere fotogiornalistico...comunque questa non è la mia community, e va bene così... |
La distinzione sta all'intelligenza di chi commenta farla, comprendendo che ci sono delle esigenze forumistiche che impediscono di avere mille sezioni. Altrimenti che facciamo ? una sezione macro e una close-up, una sezione ritratto urbano, una ritratto da studio, una glamour, una solo nudo etc ?
Più nello specifico, le foto street propriamente dette rappresentano una minima parte di tutte quelle postate nella sezione. Avere una sezione solo street significa trovarsi con una sezione semi-vuota piena di foto Life che i moderatori devono prendere il compito di spostare (con lavoro extra ed extra perdite di tempo). Chi ha buona memoria sa che esisteva una sezione solo street e le problematiche che ha creato per gestirla.
Quando mi riferivo all'intelligenza di chi commenta, intendevo dire che se uno scatto non è propriamente street ma è più life si può semplicemente farlo notare sforzandosi di esprimere un parere anche come Life (altrimenti il commento serve a poco). Liquidare una foto della sezione "street&life" con: "questa non è street" può essere utile sino ad un certo punto. Non è che ci vuole molto di più per dire il valore che ha come Life. |
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alxcoghe utente attivo

Iscritto: 31 Gen 2009 Messaggi: 1566 Località: Ciudad De Mexico, D.F.
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Inviato: Sab 28 Ago, 2010 11:43 am Oggetto: |
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_NN_ ha scritto: | La distinzione sta all'intelligenza di chi commenta farla, comprendendo che ci sono delle esigenze forumistiche che impediscono di avere mille sezioni. Altrimenti che facciamo ? una sezione macro e una close-up, una sezione ritratto urbano, una ritratto da studio, una glamour, una solo nudo etc ?
Più nello specifico, le foto street propriamente dette rappresentano una minima parte di tutte quelle postate nella sezione. Avere una sezione solo street significa trovarsi con una sezione semi-vuota piena di foto Life che i moderatori devono prendere il compito di spostare (con lavoro extra ed extra perdite di tempo). Chi ha buona memoria sa che esisteva una sezione solo street e le problematiche che ha creato per gestirla.
Quando mi riferivo all'intelligenza di chi commenta, intendevo dire che se uno scatto non è propriamente street ma è più life si può semplicemente farlo notare sforzandosi di esprimere un parere anche come Life (altrimenti il commento serve a poco). Liquidare una foto della sezione "street&life" con: "questa non è street" può essere utile sino ad un certo punto. Non è che ci vuole molto di più per dire il valore che ha come Life. |
D'accordo, Salvatore. Comunque, se non sbaglio proprio tu scrivesti in passato che una life non è una street di serie B e infatti quotai il tuo intervento.
E alle volte, molte volte, le foto inserite non sono neanche life...
Comunque la tua spiegazione mi ha convinto e neanche sapevo che in passato esistesse una sezione pura. Rispetto a te sono un giovincello qui dentro. Grazie delle informazioni storiche.
 _________________ http://www.alexcoghe.com/blog/ |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Sab 28 Ago, 2010 11:56 am Oggetto: |
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alxcoghe ha scritto: | D'accordo, Salvatore. Comunque, se non sbaglio proprio tu scrivesti in passato che una life non è una street di serie B e infatti quotai il tuo intervento.
E alle volte, molte volte, le foto inserite non sono neanche life...
Comunque la tua spiegazione mi ha convinto e neanche sapevo che in passato esistesse una sezione pura. Rispetto a te sono un giovincello qui dentro. Grazie delle informazioni storiche.
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In questi casi secondo me non serve il salto di categoria. Basta dire che si tratta di una Life poco riuscita che non ha centrato l'obiettivo. Come un giocatore di calcio che tira in porta e sbaglia. Sempre gioco di calcio è  |
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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Sab 28 Ago, 2010 12:40 pm Oggetto: |
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Mi edito perchè ho letto meglio e trovato la risposta. |
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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Lun 27 Dic, 2010 8:19 am Oggetto: |
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Spostata nella nuova sezione "Street e Life Photography, Fotografia documentaria e sociale: la tecnica e le idee"
 _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Gio 17 Mar, 2011 11:03 pm Oggetto: |
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surrealismo in tema di street....si, direi possibile |
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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Dom 27 Mar, 2011 1:41 pm Oggetto: |
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...in questi scatti di street non c'è nulla.
E' invece evidente il surrealismo. |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Mar 05 Apr, 2011 6:59 pm Oggetto: |
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Cejes ha scritto: | ...in questi scatti di street non c'è nulla.
E' invece evidente il surrealismo. |
secondo l'autore queste sono street e anche per me...c'è l'urbano, la presenza umana o i segni di detta presenza
poi se uno pensa a frank o bresson...bè, qui di street ce ne poca |
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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Mer 06 Apr, 2011 9:05 am Oggetto: |
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Si ma per fare "street" non basta urbano e presenza/assenza umana... Perchè allora qualsiasi cosa scattata in giro è street. Si farebbe prima a dire cosa non è street.
Leggi la guida del Belga di qualche tempo fa.
Se ti serve per chiarire le idee è un ottimo vademecum.
Sta a monte della relativa sezione nel forum.
Queste presentate sono foto di pregevole fattura.
Come le classifichiamo?
In una certa misura mi verrebbe da dire chissenefrega.
E' evidente la consapevolezza nell'operato. Pertanto questo mi basta per approcciarmi in maniera differente rispetto alla loro valutazione, che va ben oltre una mera classificazione in un genere.
Fuori c'è solo la "fotografia" (cito _NN_ di qualche messaggio fa) e questo è il caso in cui guardo al risultato e non mi vado a chiedere altro (nel senso di dove sta collocata nello scaffale del generi).
Però una linea di confine se i fini sono divulgativi o didattici è bene tracciarla. E queste foto non possono essere presentate come esempio di un genere i cui confini possono essere delineati con una discreta precisione. |
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