photo4u.it


Suggerimenti - 1: Diaframmi e Tempi

 
Nuovo argomento   Questo forum è bloccato. Non è possibile rispondere o modificare messaggi    Indice del forum -> Primi Scatti
Mostra argomento precedente :: Mostra argomento successivo  
Autore Messaggio
edgar
amministratore


Iscritto: 15 Dic 2003
Messaggi: 6378
Località: Milano

MessaggioInviato: Ven 04 Feb, 2011 4:12 pm    Oggetto: Suggerimenti - 1: Diaframmi e Tempi Rispondi con citazione

Semplici suggerimenti per iniziare a fotografare con soddisfazione – 1


Innanzitutto una piccola lista di priorità. Per sapere come orientarsi velocemente e raggiungere qualche risultato decente senza soffrire come cani, è fondamentale mettere in elenco con importanza decrescente, la lista delle “cose da fare”.

1) Saper gestire Diaframmi e Tempi di scatto
2) Saper gestire l’Esposizione
3) La significatività e il “bello”
4) La semplicità, il segreto più importante
5) Gestire l’inquadratura
6) Le Regole base per la composizione
7) Il buongusto e il buonsenso
8) Il coraggio di osare

Tutto quanto trovate in elenco può apparire strano, insufficiente o singolare, ma non lo è: è una specie di “scorciatoia” per raggiungere risultati di un certo interesse (ammesso che sia possibile) in tempi non troppo lunghi. Non sottovalutate le cose “strane”, perché spesso sono le più importanti.

1) Diaframmi e Tempi di scatto - Elementi di tecnica ne trovate a vagonate ovunque: nei Forum, nei libri, nelle riviste, c’è solo da perdersi. Di tecnica si può “morire” – nel senso che la si può approfondire per tutta la vita senza arrivare alla fine – ma è meglio invece piuttosto di tecnica “vivere”, nel senso di usarne il minimo strettamente indispensabile a gestire le variabili che ci servono; nulla più.
Tra tutte le variabili che incontrerete nel vostro cammino fotografico, le due più importanti – che non potete non saper gestire – sono Diaframmi e Tempi (di scatto).

I Diaframmi perché vi permettono di decidere quali parti dell’immagine saranno a fuoco e quali no, i tempi perché vi faranno “congelare” il movimento così come lo desiderate. Questa – ridotta all’osso – è la situazione e con questi due parametri fate praticamente tutto.

Il Diaframma fisicamente è quella paratia, fatta come l’iride dell’occhio umano, che sta all’interno dell’obiettivo, e la cui apertura è regolabile e permette di aumentare e diminuire la quantità di luce che passa nell’obiettivo stesso e va quindi a colpire il sensore.
Ma perché si dovrebbe aumentare e diminuire la quantità di luce che colpisce il sensore ? Per due ragioni:
1. La prima più semplice è perché a volte serve davvero aumentare o diminuire “l’illuminazione” del sensore: per esempio quando c’è poca luce o quando ce n’è troppa (sembra banale, ma è fondamentale !)
2. La seconda è perché la regolazione della quantità di luce che passa regola contemporaneamente anche l’area di nitidezza della foto nel senso della profondità: tale parametro è detto Profondità di Campo (PdC). Lo fa nel seguente modo: più il Diaframma è aperto (es: f/2, f/2.8) e più la PdC è “stretta” e stretta è l’area di nitidezza (come nel ritratto dove il soggetto è a fuoco e lo sfondo sfocato); più il diaframma è chiuso (es: f/8, f/11) e più la PdC è ampia ed è ampia l’area di nitidezza (come nei panorami dove tutto è perfettamente nitido).

I Tempi (di scatto) indicano il tempo durante il quale resta aperta una paratia a tenuta di luce detta “Otturatore” e sono tipicamente espressi in frazioni di secondo. Le Fotocamere moderne hanno normalmente tempi di scatto possibili compresi tra 30 secondi (o più) e 1/4000 a volte 1/8000 di secondo.

Fondamentale ora aggiungere che i due parametri (Diaframmi e Tempi) non sono indipendenti; anzi sono totalmente interdipendenti tra loro, e per una ragione ovvia. Il sensore (ma la per la pellicola è uguale) per essere correttamente “impressionato” dalla scena che l’obiettivo gli dirige contro, ha bisogno di ricevere una ben precisa quantità di luce: cioè nè troppa (altrimenti si parla di sovraesposizione), nè poca (altrimenti si parla di sottoesposizione).
Tale corretta e ben precisa quantità di luce la chiameremo (guardate un po’ che fantasia!) CORRETTA ESPOSIZIONE.
Ebbene la corretta esposizione la potremo ottenere sia facendo passare poca luce attraverso l’obiettivo (diaframma molto chiuso es: diaframma regolato su f/11) per un tempo lungo (es: 1/15 di sec.), sia facendo esattamente il contrario, cioè facendo passare molta luce attraverso l’obiettivo (es: diaframma regolato su f/2.8) per un tempo molto breve (es: 1/250 di sec.). Le due situazioni producono lo stesso risultato, cioè la corretta esposizione, perché essa è il prodotto di TOT luce X TOT tempo. Se il prodotto tra quantità di luce moltiplicata per il tempo è uguale allora i risultati sono uguali.

Tutte le “accoppiate” di diaframma con il relativo tempo di scatto sono dette (altra fantasia notevole!) “Coppie Tempo Diaframma”. TUTTE mi daranno una esposizione corretta, ma una profondità di campo diversa l’una dall’altra. Quindi sceglierò quale usare secondo se voglio tutto nitido (diaframma molto chiuso) oppure se voglio mettere a fuoco solo una parte – ad esempio nel ritratto con sfondo sfocato – (diaframma molto aperto).

Da qui ne discende uno dei primi suggerimenti base: se fate foto non particolarmente dinamiche (in pratica se non fotografate sport o animali in movimento) usate la fotocamera in “Priorità di diaframmi”, così sarete sempre in grado di decidere quale nitidezza e/o quale sfocato avrà ogni parte della vostra foto. La posizione di “Priorità di Diaframmi” di solito sulle Reflex si trova sulla rotella principale di regolazione nella parte superiore della Fotocamera e si chiama “A” (Nikon) o “Av” (Canon), comunque trovate la sigla nel Manuale della macchina. In questa configurazione macchina, voi scegliete il diaframma che vi serve (e quindi come sarà la nitidezza delle varie parti della foto) e la macchina deciderà il tempo di scatto in base alla lettura dell’esposimetro.
Il diaframma più utilizzato in una Reflex in condizioni “medie” (tipo: scatto di reportage in giornata di sole all’aperto) è f/5.6 o anche f/8; in una compatta f/4.

Ora invece arriva il secondo suggerimento: se fate foto altamente dinamiche, come foto motoristiche, sportive, naturalistiche, avioniche, e in tutti i casi dove c’è un movimento rapido da “congelare”, usate la Fotocamera in configurazione: “Priorità di Tempi”. Sulla Rotella di regolazione di solito si chiama “T” o “Tv” (controllate sul manuale); voi scegliete il tempo che vi serve per congelare il movimento (es: 1/1000 di sec.) e la Fotocamera sceglie autonomamente il diaframma secondo la lettura dell’esposimetro. Con un minimo di prove imparerete ben presto quali sono i tempi di scatto corretti per congelare movimenti di vario tipo, come un ciclista, un bambino che corre, o un’auto da Gran Premio.

Con la buona gestione di Diaframmi e Tempi avete in mano la possibilità di affrontare la maggior parte dei vostri normali scatti; col tempo imparerete a gestire poi le situazioni più particolari.

Il Don

_________________

Edgar
Perchè "Primi Scatti" è diverso: il progetto ° Primi passi: 1 Diaframmi e Tempi ° 2 L'Esposizione
3 La Significatività ° 4 La Semplicità °5 L'inquadratura ° 6 La composizione


Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato
Mostra i messaggi a partire da:   
Nuovo argomento   Questo forum è bloccato. Non è possibile rispondere o modificare messaggi    Indice del forum -> Primi Scatti Tutti gli orari del forum sono CET (Europa)
Pag. 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi iniziare nuovi argomenti
Non puoi rispondere ai messaggi
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi
Non puoi allegare files in questo forum
Puoi scaricare gli allegati in questo forum



Tutti i contenuti presenti sul sito sono di proprieta' esclusiva degli autori, sono vietate la riproduzione e la distribuzione degli stessi senza previa esplicita autorizzazione.

Visualizza la policy con cui vengono gestiti i cookie.

© 2003, 2016 photo4u.it - contatti - based on phpBB - Andrea Giorgi