Una foto di Gilles Caron

[Ueda]

Amava la vita e la viveva a cento all'ora, come se sapesse di avere poco tempo. Era il miglior fotografo di reportage di quel periodo, 1967-1970, rapido, sempre quello posizionato meglio. Sapeva sempre cosa fotografare e non si può dire cosa migliore di questa per un fotogiornalista…con queste parole Depardon rende omaggio A Gilles Caron, quasi un caso unico nella fotografia contemporanea. Ci sono vite che si consumano, continua Laura Leonelli, come una fiammata breve e luminosa, fatte di anni cosi densi che sembrano lunghe un secolo.
Caron muore nel 1970 su una strada che collega Phnom Penh a Saigon, all'età di 31 anni, ma ha già visto e documentato la guerra in Ciad, nel Biafra, in Irlanda e nel Vietnam.
Anche se la sua foto più famosa è quella scattata a Parigi, il 6 Maggio 1968, a Place de la Sorbone: una fila di poliziotti fronteggia una fila di studenti. Una smorfia, un guizzo dello sguardo, una foto. Gilles Caron coglie in un'istantanea il sorriso del giovane Daniel Bendit, uno dei leader del movimento studentesco, Lo definiscono il sorriso della primavera di un'intera generazione. Una generazione vivacemente irriverente che riempiva le strade e scrivevano sui muri Vietato vietare, rivendicando una libertà d'espressione e mettendo in discussione la mentalità di un'intera società.
Le fotografie di Caron sono diventate parte degli avvenimenti di quella primavera parigina.
lo stesso Bendit disse che la sua memoria degli avvenimenti di quell'anno si era strutturata a partire dalle foto di Gilles Caron