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Imparare a fotografare con 400 euro? E' possibile?
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Vinc74
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MessaggioInviato: Lun 28 Set, 2009 10:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ciak ha scritto:

p.p.s. non ho capito a che servono i metadati...


i metadati, i dati di scatto... se non ottengo una foto come avrei voluto guardo se ho commesso errori nelle impostazioni del diaframma, dei tempi o degli iso... o qualsiasi altra cosa...
Per esempio in questo periodo sto cercando di far uscire un panning degno di questo nome e sto valutando i tempi di scatto in relazione alla velocità e distanza del soggetto e alla focale utilizzata... in fondo anche questo è un metodo per sperimentare e imparare... o no?
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ciak
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MessaggioInviato: Lun 28 Set, 2009 11:01 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

sì, sì
niente da dire, anzi è un buon'uso dei dati di scatto a cui ammetto non avevo mai pensato prima Smile
molto scientifico (non è in senso cattivo, sia chiaro)
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robyc69
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MessaggioInviato: Mar 29 Set, 2009 9:15 am    Oggetto: Rispondi con citazione

i dati di scatto si avevano anche con l'analogico volendolo: taccuino e penna. certo non potevi vedere subito il risultato degli scatti.

se sei proprio all'inizio, magari potresti cercare una compatta con comandi anche manuali, ti permetterebbe di cominciare a fare pratica e a fare una scelta piu' consapevole una volta che vorrai passare ad una reflex.

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andy_g
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MessaggioInviato: Mar 29 Set, 2009 9:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

una volta si segnavano su un pezzo di carta i dati di scatto insieme alla data, l'ora e dove si era scattata la foto, oggi ci sono i metadati e il GPS
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marco64
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MessaggioInviato: Mar 29 Set, 2009 11:28 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Vinc74 ha scritto:
i metadati, i dati di scatto... se non ottengo una foto come avrei voluto guardo se ho commesso errori nelle impostazioni del diaframma, dei tempi o degli iso... o qualsiasi altra cosa...
Per esempio in questo periodo sto cercando di far uscire un panning degno di questo nome e sto valutando i tempi di scatto in relazione alla velocità e distanza del soggetto e alla focale utilizzata... in fondo anche questo è un metodo per sperimentare e imparare... o no?

Parti col piede sbagliato, secondo me.
Non che l'esposizione non abbia importanza, ma si impara in fretta; molta di più ne ha la composizione, soprattutto per soggetti che non scappano hai tutto il tempo di riflettere e di ragionare, vedere la foto scattata dopo 1 secondo a volte può essere un handicap, molto meglio vederla a distanza di ore se non di giorni, a mente libera ( vale anche per il digitale, ovvio )
Ciao Smile

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Libertà l'ho vista dormire nei campi coltivati a cielo e denaro, a cielo ed amore, protetta da un filo spinato.
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Vinc74
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Iscritto: 13 Mgg 2009
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Località: La Spezia - Trieste

MessaggioInviato: Mar 29 Set, 2009 12:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

marco64 ha scritto:
Parti col piede sbagliato, secondo me.
Non che l'esposizione non abbia importanza, ma si impara in fretta; molta di più ne ha la composizione, soprattutto per soggetti che non scappano hai tutto il tempo di riflettere e di ragionare, vedere la foto scattata dopo 1 secondo a volte può essere un handicap, molto meglio vederla a distanza di ore se non di giorni, a mente libera ( vale anche per il digitale, ovvio )
Ciao Smile


Parto col piede sbagliato? Può essere, ma ormai è fatta... ormai è da un pò che mi sono messo a camminare e magari andrò a sbattere.
In ogni caso per me la fotografia è solo un hobby e visto che mi diverto per me va bene così.
La fotografia è composta di due elementi: la parte tecnica e la parte artistica.
La parte tecnica è quella facile ma assolutamente indispensabile... se un pittore non sa come si tiene in mano un pennello difficilmente riuscirà a rendere l'opera d'arte che ha in testa.
La parte artistica invece è una continua evoluzione ed un continuo affinamento... e non ce n'è una giusta e una sbagliata... il risultato sarà raggiunto quando riuscirai a rendere ciò che hai in testa.

In ogni caso secondo me si sta perdendo di vista la richiesta iniziale, magari è il caso che ci andassimo tutti a rileggere il post di apertura perchè poi come al solito si finisce per spaccare il capello in quattro focalizzandoci su una parola e perdendo il senso degli interventi.
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marco64
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Messaggi: 12875
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MessaggioInviato: Mar 29 Set, 2009 12:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Vinc74 ha scritto:

In ogni caso secondo me si sta perdendo di vista la richiesta iniziale, magari è il caso che ci andassimo tutti a rileggere il post di apertura perchè poi come al solito si finisce per spaccare il capello in quattro focalizzandoci su una parola e perdendo il senso degli interventi.

Vero Smile
Secondo il senso è posso imparare spendendo poco?
La risposta è sì perchè più che le macchine fotografiche contano
i fotografi.
P.S.
Olre alla tecnica esite, come dici tu, la dimensione artistica o creativa, per imparare, oltre e prima di sperimentare non sarebbe sbagliato leggere qualche libro fotografico o visitare qualche mostra.
Ciao Smile

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nitalnital
bannato


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MessaggioInviato: Mar 29 Set, 2009 1:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
Secondo il senso è posso imparare spendendo poco?
La risposta è sì perchè più che le macchine fotografiche contano
i fotografi.


Verissimo questo . E' un po come chiedersi se si puo' imparare a guidare con una Panda ( senza offesa ), oppure bisogna comprarsi una Mercedes da 60.000 euro..
Morale quello che conta e' il guidatore non la macchina.


Citazione:
P.S.
Olre alla tecnica esite, come dici tu, la dimensione artistica o creativa, per imparare, oltre e prima di sperimentare non sarebbe sbagliato leggere qualche libro fotografico o visitare qualche mostra.
Ciao Smile


Direi che il modo migliore e' pratica e teoria insieme, proprio come la patente di guida...

Es stupido, ma coerente... di laureati che arrivano nelle aziende ,e non sono capaci di fare niente e' agli occhi di tutti...

motivo !!! perche' le universita' non danno loro possibilita' di fare pratica, su quello che stanno studiando ( vuoi per i piu' disparati motivi )..

Quindi per imparare a fotografare, un buon libro in una mano e un fotocamera nell'altra....insieme

_________________
D700/D300 /Sigma 30 f1,4 / Nikon 50 f1,8 / /Sigma 12-24 f4-5,6 / Nikon 24-70 f2,8 / Nikon35-70 f2,8 / 70-200 f2,8 / 300 af-s f4 / Tc 1,7 e Tc 2,0 / Mh21+Enl4 / Bg Mb d10 / Sb 800 / Manfrotto 608b / Testa 488rc2 / Zaino Kata Hb 205 e DR 461 / Borsa tenba Pro traveler P655 / Kata Dc 445 / Panasonic TZ7
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bird101
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MessaggioInviato: Mar 29 Set, 2009 2:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

c'è una bella differenza tra imparare ad usare la macchina e gli accessori alla perfezione e imparare a fare "fotografie"
un po' come imparare a memoria a suonare uno standard jazz e comporre un pezzo... ce ne passa Smile

per la prima spendi poco e ci metti poco, col digitale fai in fretta, provi, sperimenti, smanetti e prima o poi ci arrivi. con 3-400 euro ci stai.
confermo che un po' di camera oscura farebbe bene per capire la postproduzione, si impara molto più al buio lì dentro che con un manuale di ps; una volta che sai quello che vuoi, poi la logica e un po' di risorse on-line ti permettono di trasformare la chimica in digitale


per imparare a fare fotografie... beh, la via è lunga, non è solo questione di soldi o di tecnica, ma di tempo, esperienze, confronti, letture, vita vissuta, etc etc


in bocca al lupo!

_________________
Ciao
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balossino
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MessaggioInviato: Mar 29 Set, 2009 6:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Rieccomi! Grazie a tutti per le numerose risposte e per l'accoglienza..
A dire il vero anche io credevo di poter e dover cominciare dall'analogico, ma poi sono stato messo davanti a delle ragioni che più o meno sono quelle che ho letto in questo post.
Che dire? Secondo me il passaggio chiave sta nel fatto che sono davvero un principiante e non so nemmeno dove mi porterà questa idea, se avrò modo di appassionarmi e in che modo.
Purtroppo non ho vicino a me amici "smanettoni" da poter seguire, non ho la possibilità di seguire un corso anche se mi piacerebbe molto. Di mostre ne ho viste e ne vedo volentieri quando posso.. mi piacciono i soggetti umani, ritratti ma soprattutto quel genere che sento chiamare "fotografia di strada". Ogni tanto sfoglio riviste di reportage e rimango affascinato dal significato culturale e storico di alcune foto, dai colori, dal fascino del b/n.
Come vedete sono piuttosto confuso, posso solo dirvi che amo viaggiare e vorrei riuscire a trasmettere le sensazioni che provo viaggiando e conoscendo gente.
Ovvio che in questo difficile compito tutto mi potrà aiutare: costanza, abilità, esperienza, tecnologia, sensibilità.
Grazie ancora per i pareri, rimango in linea.
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MessaggioInviato: Mar 29 Set, 2009 7:00 pm    Oggetto: Re: Imparare a fotografare con 400 euro? E' possibile? Rispondi con citazione

efke25 ha scritto:
che si fa prima non significa che si apprenda meglio. Vuoi mettere capire la PDC con una 6x6 piuttosto che con uno zoom kit tuttofare su formato ultraridotto?

...vuoi mettere che soddisfazione SBAGLIARE le foto a 5 eur/12 scatti? sai quante 6x6 a pellicola utilizzerà in vita sua? E un banco ottico no? Anche quello serve... Stiamo parlando di cosa serve A LUI, non di cosa piace a A NOI..

Alberto

PS qualunque cosa faccia foto va bene, all'inizio. La pellicola è obsoleta, sorry, e per imparare non serve particolarmente, se escludiamo la vecchia idea che bisogna soffrire per espiare il piacere dell' hobby. Un corso va meglio di un manuale: spende di più ma si risparmia tempo. Guardati le riviste: non quelle di fotografia, che sono piene di gente che se la tira e ti confondi le idee. Guarda il National, Vogue, Sports Illustrated, AD. E scatta, scatta, scatta. E' il bello del digitale. E quelle belle stampale grandi.
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mrgilles
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MessaggioInviato: Mar 29 Set, 2009 8:55 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Per me una digitale, bridge o reflex che sia (a seconda del budget). Io ho fatto le prime foto "serie" con la fuji s6500fd: ingombro da reflex entry-level e peso da compatta. 6mpx di potenza e qualità che ancora uso con soddisfazione. Con quella macchina lì ho fatto le migliori foto di sempre dei miei gatti e dei gerani in macro. Controllo manuale e tante fig@te da macchinona "seria", che per imparare mi sono state utilissime.

Con 400€ compri macchina (al limite usata con ob. kit), buon libro, treppiedi e borsa. Quel che ti serve sapere all'inizio lo chiedi al menu "Cerca" del forum, che è bravissimo e sa un sacco di cose.
Se lo cogli alla sprovvista puoi sempre chiedere a tutti noi!

Benvenuto!

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marco64
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MessaggioInviato: Mar 29 Set, 2009 10:14 pm    Oggetto: Re: Imparare a fotografare con 400 euro? E' possibile? Rispondi con citazione

Alberto Nencioni ha scritto:
la vecchia idea che bisogna soffrire per espiare il piacere dell' hobby

Mai sentita questa idea, deve essere nuova o di moda Diabolico

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andy_g
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MessaggioInviato: Mer 30 Set, 2009 10:02 am    Oggetto: Rispondi con citazione

balossino ha scritto:
Purtroppo non ho vicino a me amici "smanettoni" da poter seguire, non ho la possibilità di seguire un corso anche se mi piacerebbe molto.


Aggiungo due commenti pratici sulla possibilità di imparare con l'analogico.

Senza amici che abbiano una camera oscura o senza un corso dove ti insegnino ad usarla, la strada dell'analogico BN è un po' in salita. Dovresti comprare tutto tu e imparare a usarla da solo. Sarebbe dura. Oppure ti iscrivi ad un circolo fotografico. Molti hanno una camera oscura e tu dovresti solo contribuire alle spese.

Ci sarebbero anche le diapositive, ma dovresti comprare anche un proiettore, ne vale la pena? Poi se vuoi postare in rete per confrontarti con gli altri dovresti avere uno scanner o fartele scannerizzare, altre spese.

Il negativo a colori invece te lo hanno già sconsigliato, oggi come oggi non ha molto senso perchè dovresti passare attraverso il laboratorio, che tra l'altro fa tutto in automatico.

Per me restano quindi bridge e reflex digitali entry level. Io ti consiglio le seconde, ma è fortemente soggettivo. Il motivo per cui ti consiglio le seconde è essenzialmente il mirino, è molto più diretto che valutare la foto in un display o un mirno elettronico. Per imparare è una differenza importante.

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milladesign
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MessaggioInviato: Mer 30 Set, 2009 10:35 am    Oggetto: Rispondi con citazione

ciak ha scritto:

lo scegliere il diaframma sull'ottica è utile per me per far capire bene come funziona e cambia la profondità di campo, perchè aumentano i tempi chiudendo il diaframma e tutte queste cose qui semplicemente perchè lo vedi sul mirino direttamente (e vedi pure l'ottica con il diaframma chiuso, che male non fa)


scusa, ma fai riferimento ad analogiche con la misurazione in stop-down. la norma è che il diaframma si chiuda solo quando scatti.

Citazione:
io non son contrario agli automatismi delle macchine, non sono quello che usa tutto in manuale, anzi quando sento uno che dice "io scatto tutto in manuale" e poi mi dice che guarda l'esposimetro della macchina per regolare tempo e diaframma gli dico sempre "allora usa la priorità dei diaframmi, è la stessa cosa..." ma tanto la risposta è sempre che cambia, non sanno cosa, ma cambia


tra manuale e priorità di diaframmi o di tempi un pelino di differenza c'è: la comodità di leggere l'esposizione dove vuoi senza dover pigiare un bottone per bloccarla e ricomporre l'inquadratura, per esempio, oppure di sovra o sottoesporre a piacere senza dover starare l'esposimentro, per fare un altro esempio.

come dice Alberto, non c'è bisogno di soffrire per imparare (e aggiungo, di spendere valanghe di soldi per farsi stampare - a cazzo - delle foto nel minilab sotto casa). anche il discorso delle "distrazioni" generate dalle mille funzioni di una dslr lascia il tempo che trova. credo che un qualsiasi adulto (e non solo) sia in grado di discernere ciò che distrae da ciò che utile, così come credo che se vuole veramente imparare se ne freghi allegramente del fatto che con photoshop si raddrizzano gli orizzonti, si ricompongono le inquadrature e si aggiustano le esposizioni.

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Giorgio
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MessaggioInviato: Mer 30 Set, 2009 10:50 am    Oggetto: Rispondi con citazione

milladesign ha scritto:
... se vuole veramente imparare se ne freghi allegramente del fatto che con photoshop si raddrizzano gli orizzonti, si ricompongono le inquadrature e si aggiustano le esposizioni.

...MAGARI, lo facessero... Muro

Alberto
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milladesign
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MessaggioInviato: Mer 30 Set, 2009 11:51 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Alberto Nencioni ha scritto:
...MAGARI, lo facessero... Muro


Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy

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marco64
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MessaggioInviato: Mer 30 Set, 2009 12:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

milladesign ha scritto:
se vuole veramente imparare se ne freghi allegramente del fatto che con photoshop si raddrizzano gli orizzonti, si ricompongono le inquadrature e si aggiustano le esposizioni.

Non sono mica d'accordo Wink
Imparare, se si usa il digitale, significa saper usare anche un programma di fotoritocco, non necessariamente Photoshop.
Se uso il digitale scatto in raw, "sviluppo" con ufraw e ritocco con gimp.
Sul monitor vedi molto meglio il risultato del tuo scatto, se hai fatto errori e sei sei agli inizi ne fai tanti, capisci anche la differenza tra la tua foto così come è e come avrebbe potuto/dovuto essere.
Correggere errori di sovra/sotto esposizione è normale in camera chiara ( digitale ) così come in camera oscura ( analogico ).
Cero bisogna saper usare il computer e anche avere un minimo di basi di fotoritocco, ci sono tutorials, libri, corsi per questo...
E' difficile che la foto esca già bell'e pronta dalla macchina...
P.S.
Più che la macchina inizierei dalle scarpe: comode e robuste.
Ci si fa un bel giro per la città o dove ci pare e si guarda quello che ci circonda come se volessimo fotografare, ma la macchina non l'abbiamo portata Wink
P.S./2
Mirini: pur non avendo una gran simpatia per le biottiche devo dire che i loro mirini a pozzetto possono essere utilissimi per imparare ad inquadrare.
Ciao Smile



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ciak
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MessaggioInviato: Mer 30 Set, 2009 1:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

milladesign ha scritto:
tra manuale e priorità di diaframmi o di tempi un pelino di differenza c'è: la comodità di leggere l'esposizione dove vuoi senza dover pigiare un bottone per bloccarla e ricomporre l'inquadratura, per esempio, oppure di sovra o sottoesporre a piacere senza dover starare l'esposimentro, per fare un altro esempio.

come dice Alberto, non c'è bisogno di soffrire per imparare (e aggiungo, di spendere valanghe di soldi per farsi stampare - a cazzo - delle foto nel minilab sotto casa). anche il discorso delle "distrazioni" generate dalle mille funzioni di una dslr lascia il tempo che trova. credo che un qualsiasi adulto (e non solo) sia in grado di discernere ciò che distrae da ciò che utile, così come credo che se vuole veramente imparare se ne freghi allegramente del fatto che con photoshop si raddrizzano gli orizzonti, si ricompongono le inquadrature e si aggiustano le esposizioni.


su tutte le macchine che ho c'è il bottone (è una semplice leva meccanica che chiude il diaframma al valore impostato) per previsualizzare la profondità di campo, se lo tieni premuto vedi che succede con il diaframma chiuso (e lo vedi bene)
le reflex a pellicola vecchie (tipo le contax che uso) lo avevano tutte, poi è stata una cosa eliminata da tutte le macchine fotografiche base (la prima che ho preso, nuova adirittura, la eos 3000v non l'aveva... con il tempo ho capito che per me è indispensabile), penso anche le digitali attuali economiche...

non capisco come possa essere più comodo dover impostare tutta l'esposizione piuttosto di premere un singolo bottone o una levetta o far fare due clic ad una rotella per variare due stop (quelle pochissime volte in cui l'esposimetro sai che sta sbagliando, che vorrei ricordare sono decisamente la minoranza rispetto a tutte le volte in cui scatti se lo fai in manuale)...
se ti affidi all'esposimetro della macchina, dal mio punto di vista è inutile usare una modalità manuale...

avere delle stampe (brutte) per voi è soffrire... per me era un piacere... solo l'aspettare le stampe mi piaceva... portare il rullo, aspettare che fosse sviluppato... andare a prenderlo, apri e guardi subito se c'è qualcosa che si salva o che è venuto come avevi in mente...
certo, non mi son mai permesso di poter fare 1000 foto in un pomeriggio (che per alcuni son ancora poche) ma ho imparato una cosa per me utile: pensare bene lo scatto e cosa ne viene fuori
ne fai meno, ma sei portato prima (decisamente prima) a pensare...
i primi rulli son tutti buttati... poi impari almeno ad osservare bene di non mettere nell'inquadratura cose che sono brutte... poi osservi i bordi per non tagliare pezzi... e da qui inizi mille altre cose... per quanto riguarda la tecnica...
in pratica scattando meno hai meno foto da osservare, ma le osservi meglio... capisci con il tuo gusto prima, e con consigli degli altri poi, che cosa non va nelle tue foto perchè le guardi di più... e stai più attento la volta dopo...

per me le distrazioni (modalità creative, mille programmi, pulsantini, bottoncini, effetti e non so che altro) possono essere difficili da gestire alle prime armi
per un semplice motivo: all'inizio vuoi provare tutto...
se non c'è niente da provare ti concentri per forza sulle cose più importanti e questo è decisamente una fortuna...
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milladesign
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MessaggioInviato: Mer 30 Set, 2009 1:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

marco64 ha scritto:
Non sono mica d'accordo Wink
Imparare, se si usa il digitale, significa saper usare anche un programma di fotoritocco, non necessariamente Photoshop.
Se uso il digitale scatto in raw, "sviluppo" con ufraw e ritocco con gimp.
Sul monitor vedi molto meglio il risultato del tuo scatto, se hai fatto errori e sei sei agli inizi ne fai tanti, capisci anche la differenza tra la tua foto così come è e come avrebbe potuto/dovuto essere.
Correggere errori di sovra/sotto esposizione è normale in camera chiara ( digitale ) così come in camera oscura ( analogico ).
Cero bisogna saper usare il computer e anche avere un minimo di basi di fotoritocco, ci sono tutorials, libri, corsi per questo...
E' difficile che la foto esca già bell'e pronta dalla macchina...
P.S.
Più che la macchina inizierei dalle scarpe: comode e robuste.
Ci si fa un bel giro per la città o dove ci pare e si guarda quello che ci circonda come sevolessimo fotografare, ma la macchina non l'abbiamo portata Wink
P.S./2
Mirini: pur non avendo una gran simpatia per le biottiche devo dire che i loro mirini a pozzetto possono essere utilissimi per imparare ad inquadrare.
Ciao Smile


osservazioni giuste, ma poco centrate sulla questione del topic.
la mia affermazione semplicistica fa riferimento alla tecnica fotografica pura e semplice, che è pur sempre quella che si dovrebbe adottare al momento dello scatto.

è vero che la post produzione si dovrebbe applicare anche in fase di stampa da negativo, ma quanti di coloro che oggi si avvicinano alla fotografia lo fanno sobbarcandosi l'impegno di una camera oscura? a quel punto equiparo il jpg on camera alla stampa in minilab, che sono i due modi equivalenti che un neofita ha per verificare il prodotto dei suoi clic. va da sè che nel momento in cui ha imparato a fotografare (composizione, inquadratura, taglio, esposizione ecc. che detto così è un attimo, ma sappiamo bene cosa vuol dire imparare) avrà tutto il tempo di questo mondo per avvicinarsi alla post produzione, digitale o analogica che sia

sul discorso del mirino a pozzetto, che sia esso di una biottica, di una reflex 135 o di una reflex mf (che conosco bene in tutti e 3 i casi) non sono invece d'accordo: scarsa diffusione e principio di funzionamento differente dall'oculare con pentaprisma che è comunque lo strumento più comune (e assimilabile pienamente anche a un mirino a telemetro), nonchè seria difficoltà di utilizzo, o meglio, di controllo in fase di inquadratura proprio per il suo funzionamento non intuitivo, infine, nello specifico delle biottiche, formato che nulla c'entra con i rettangoli normalmente diffusi (a parte il 6x6 o il 4,5x4,5 -questo sconosciuto- il resto dei negativi è sempre rettangolare, dalle vecchie cartucce 110 fino alle lastre da banco ottico)

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Giorgio
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