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davide puggioni utente

Iscritto: 16 Apr 2006 Messaggi: 408 Località: cagliari
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Inviato: Mar 03 Feb, 2009 6:00 pm Oggetto: |
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Il Rosso viene verso lo spettatore , il blu tira verso la foto dando un senso di profondita'.Se devo fare una foto con un elemento Rosso che so' che a colori viene'' fuori'' , in BN quello stesso rosso desaturato sara' un grigio scuro tendente quindi a tirare lo sguardo in profondita' l'esatto contrario del rosso .
La visione credo serva a decidere come sara' usato quel rosso-grigio ,in quale posizione sara' inserito quell'elemento.......in quale modo esporre per poi fare la Post......tra l'altro credo che queste non regole si riferiscano a foto paesaggistiche ,e magari con alcuni accorgimenti si possono usare anche per la Sreet,cioe' si scatta tanto la pellicola e' BN e come viene viene sto scherzando _________________ Davide |
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marco palomar utente
Iscritto: 01 Ago 2004 Messaggi: 91
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Inviato: Ven 06 Feb, 2009 4:54 pm Oggetto: |
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Il problema di tutte le regole, comprese quelle di Claudio Marra che conosco da tempo (parlo delle regole), è sempre quello del loro campo di validità. Cioè in che contesto la regola è valida e utile, in quale contesto la regola è inutile o addirittura dannosa? Per chi è valida una regola, per chi è valida la regola opposta? Chi stabilisce che il rispetto di alcune regole estetiche, in numero finito, garantisca una buona foto? Chi ci dice che sia più importante seguire alcune regole piuttosto che seguirne altre? Chi ci dice che più che seguire delle regole, di un segno o di segno opposto, non sia il caso di privilegiare altri aspetti? E' l'ideologia sottesa a ogni fenomeno culturale che decide cosa va ritenuto importante e cosa no, e che porta a quel fenomeno curioso tipico della storia dell'arte (ma comune a tutti i fenomeni culturali) di censura di alcuni movimenti e artisti e sopravvalutazione di altri, più in linea con una certa retorica ideologica, a ripescamenti e ripensamenti più o meno improbabili, a damnatio memoriae e così via, in un fluido divenire nel quale diventa arduo cercare punti di riferimenti fissi. In definitiva chi propone delle regole è come i filosofi descritti da Musil, cioè "dei violenti che non dispongono di un esercito e perciò s'impadroniscono del mondo rinchiudendolo in un sistema". Valutare una foto sulla base del rispetto di alcune regolette è come giudicare una persona in base al suo peso; se paradossalmente si pretendesse dalla gente di conformarsi a un certo peso ideale non solo si starebbe riducendo l’individuo a un numero, cosa evidentemente assurda, ma gli si starebbe facendo la violenza di chiedergli una cosa che probabilmente per lui non ha alcuna importanza, impedendogli al contempo di crescere sulle cose che per lui hanno invece importanza.
Parlando ancora più terra terra è evidente che in una fotografia il rispetto di alcune regole nulla ci dice riguardo la qualità dell’immagine (nemmeno da un punto di vista esclusivamente grafico), e che una foto “corretta” non solo rischia di essere mortalmente noiosa, ma anche realmente brutta.
Parlando ancora di fotografia è evidente che una regoletta banale ed universalmente conosciuta come quella cosiddetta "regola dei terzi" può aiutare il fotoamatore alle prime armi che ancora non è consapevole che quello che vede e la foto sono due cose diverse, e che gli elementi della scena vanno organizzati nel mirino perchè la fotografia possa essere efficace; ma è evidente anche che presa questa consapevolezza la regoletta dei terzi diventa un limite, un comodo luogo comune che impigrisce il fotografo e lo assuefa a pensare meno di quanto sarebbe necessario per risolvere il problema, sempre diverso, del modo in cui organizzare gli elementi della scena. A un livello più alto si pongono le regole proposte all'inizio di questo post, ma ugualmente sono caratterizzate dalla stessa bivalenza pedagogica tra educazione al miglioramento ed educazione alla pigrizia mentale.
C'è poi da considerare il problema di come intervengano le regole apprese al momento dello scatto e della successiva elaborazione grafica, , se cioè non diventino una sovrastruttura che ostacola anzichè facilitare la soluzione del problema foto-grafico che ci si pone di fronte; anche perchè probabilmente le regole risiedono in una parte del cervello che non in tutte le persone è direttamente collegata alla parte intuitiva e creativa, quella che ci fa trovare in pochi istanti la risposta giusta e inventiva alla situazione che ci troviamo ad affrontare. In parole povere se al momento dello scatto ragiono sulle centinaia di regolette note, quello che stavamo cercando di fotografare è già finito - il che può accadere anche nella fotografia statica di paesaggio, con più frequenza di quanto si immagini..
E allora, cosa ci facciamo delle regole? Le usiamo, dopo aver verificato in prima persona se ci possano essere utili o meno, che siano adatte a noi, con un approccio puramente strumentale, ne inventiamo di nuove tutte nostre, le abbandoniamo, e alla fine, si spera, ce ne dimentichiamo. |
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marco palomar utente
Iscritto: 01 Ago 2004 Messaggi: 91
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Inviato: Ven 06 Feb, 2009 5:49 pm Oggetto: |
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PS comunque una cosa che mi fa incazzare nelle foto, soprattutto nelle mie, è il disordine... |
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Andr utente

Iscritto: 03 Dic 2008 Messaggi: 459 Località: Reggio Emilia
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Inviato: Ven 06 Feb, 2009 10:14 pm Oggetto: |
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Un accordo musicale è formato da tre note, posizionate nella scala in base a regole: accordo maggiore , minore , ecc.
Chi si intende di musica ha capito e lo può esporre con più esattezza.
Tutti abbiamo sentito stonature e le sappiamo ben distinguere.
Si può dire che l' intonazione è una convenzione ?
Essere intonati è dunque abbandonarsi al rispetto di regole?
Se qualcuno cominciasse a proporci musica stonata vantandosi di aver superato le regole, dovremmo credergli, o ritenere che sia a caccia di notorietà ?
Quelle a cui ci riferiamo non sono state proposte come regole e , ripeto , non lo sono. Lo sarebbero se Claudio M. la avesse poste come condizioni essenziali. Non lo ha fatto. |
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Shedar utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2007 Messaggi: 3651 Località: Amena
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Inviato: Ven 06 Feb, 2009 11:05 pm Oggetto: |
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Andr ha scritto: |
Se qualcuno cominciasse a proporci musica stonata vantandosi di aver superato le regole, dovremmo credergli, o ritenere che sia a caccia di notorietà ? |
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marco palomar utente
Iscritto: 01 Ago 2004 Messaggi: 91
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Inviato: Sab 07 Feb, 2009 8:34 am Oggetto: |
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andr, non trovo calzante il paragone che fai, perchè un accordo è qualcosa di molto più elementare di una regola intesa nel modo in cui ne stiamo discutendo: un accordo è strettamente legato a precisi rapporti sia matematici che di percezione tra le frequenze delle tre note che lo compongono, mentre non credo ci sia altrettanta pacifica chiarezza riguardo alle teorie sulla percezione delle immagini, che è un fenomeno che si pone a un livello più complesso e più culturalmene definito. In ogni caso la storia della musica è piena di sperimentatori che hanno messo in discussione persino le nozioni più elementari come gli accordi (vedi la dodecafonia, il free-jazz ecc).
Riguardo le undici enunciazione marriane mi risulta difficile credere che non siano intese come delle regole. Ti dirò di più: anche io faccio uso di quelle regolette - di alcune lo facevo già prima, per altre ho imparato- soprattutto quando stampo e soprattutto per le foto di paesaggio, e le considero dei trucchetti che in effetti possono tornare utili in molti casi. Ma se sto davanti a una foto non vado a cercare quelle cose, perchè credo che guardando una foto si debbe cercare qualcos'altro oltre al rispetto di alcune convenzioni visive: si dovrebbe cercare di vedere con gli occhi di chi l'ha scattata. E anche stando davanti a un paesaggio cercherò di stare ben sveglio e guardare con i miei occhi piuttosto che affidarmi a un prontuario, e se chiuderò il piede della foto lo farò perchè così è giusto per quella foto. |
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Andr utente

Iscritto: 03 Dic 2008 Messaggi: 459 Località: Reggio Emilia
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Inviato: Sab 07 Feb, 2009 9:52 am Oggetto: |
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Un' accordo sarà, come dici, semplice , ma il fatto che lo si percepisca come "intonato" , a differenza di una dissonanza, non lo è.
Il fatto che i processi visivi siano apparentemente meno semplici non significa che siano privi di qualsiasi possibilità di canonizzazione.
Faccio un esempio : il fatto che una foto con base più scura sia generalmente più equilibrata è quasi universalmente riconosciuto.
Se però si ponesse questo fatto come condizione essenziale sarebbe una fesseria, e credo che siamo tutti d'accordo.
E allora ? Non dobbiamo dirlo ? Non dobbiamo cercare di analizzare questo aspetto perchè "guai a cercare regole. Tabù".
Non è una regola , è un'indicazione di massima legata al nostro modo di percepire le masse. Inoltre molti dei citati 11 punti si riferiscono alla previsualizzazione della stampa , non certo al contenuto fotografico.
Un'affermazione ovvia come che l'inverno sia più freddo dell'estate può venire contestata da quello che dice:
"non è vero , perchè nel 1982 ci furono 14 gradi il 15 settembre e 15 gradi il 6 marzo"
bravo,bravo
Spero che ogni tentativo di proporre un'analisi non venga affrontato con l'ottica del contestatore compulsivo. Non serve a niente.
Non mi riferisco a te, Marco, che hai proposto argomenti coerenti.
Mi fermo qui.
Andr |
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mattgior utente attivo

Iscritto: 03 Set 2007 Messaggi: 541
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Inviato: Sab 07 Feb, 2009 10:05 am Oggetto: |
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tra gli stonati celebri c'è (e parlo al presente) anche Battisti.
marco palomar ha scritto: |
si dovrebbe cercare di vedere con gli occhi di chi l'ha scattata. |
non condivido. se devo far la fatica di guardar non con i miei occhi la foto non funziona. ma non vale solo per la fotografia ma per l'arte tutta, altrimenti dove sta la bellezza?
Mi pare contraddittorio pensare di scattare una foto in bianco e nero senza vederla in bianco e nero, perchè allora usare il bianco e nero?
Tutte le dscipline umane, scientifiche e umanistiche, riassumono la realtà definendo categorie; sta nel nostro sangue e questo non mi pare contraddittorio.
ciao
matteo |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Sab 07 Feb, 2009 10:30 am Oggetto: |
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Ho levato tutto, andate a leggere, se non avete di meglio da fare.
ciao claudiom
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Mauroq utente attivo

Iscritto: 14 Apr 2006 Messaggi: 26033 Località: Lido di Ostia
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Inviato: Sab 07 Feb, 2009 10:42 am Oggetto: |
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...tanto c'e' il foglio di Argentique
...e poi e' gia stampato in 6 lingue
Ps. ho letto  _________________ il mio sito
La perfezione ha un grande difetto, ha la tendenza ad essere noiosa. |
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mrgilles utente attivo

Iscritto: 02 Mar 2008 Messaggi: 1026 Località: Verona
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Inviato: Sab 07 Feb, 2009 11:30 am Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | Ho levato tutto, andate a leggere, se non avete di meglio da fare.
ciao claudiom
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male. il mondo è pieno di gente che si scanna per affermazioni interpretate in modi discordanti.. potevano essere lasciate com spunto per sane discussioni sul contenuto.
quelli che volevano discutere sull'autore hanno preso altre strade.. _________________ Nelle mie fotografie, solo persone in vera pelle.
cameraoscurista n.139. pap, vav. flickr |
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hamham utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2005 Messaggi: 10088 Località: brianza - cesano maderno
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Inviato: Sab 07 Feb, 2009 11:37 am Oggetto: |
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senza lo spunto iniziale, che ripeto era interessante e molto ben fatto, questo 3D non ha più senso.
chiudo.
peccato che per dei bisticci personali ne risenta un'intera comunità. pensavo fossimo tra adulti. _________________
hamham è giuseppe palma| RACCOLTA DI LINK PER LA RITRATTISTICA una selezione da P4U | GLOTUT & ART le perle di P4U |
DIS{CORSI}VISIVI blog di cultura grafica e affini | ilgiuse il mio nanoblog su livejournal | |
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