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Estendere la gamma tonale nei RULLINI bianco e nero
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UnoPerUno
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MessaggioInviato: Dom 15 Mgg, 2005 10:21 am    Oggetto: Estendere la gamma tonale nei RULLINI bianco e nero Rispondi con citazione

Salve a tutti. Avrei una domanda per chi si diletta con l'analogico, in bianco e nero in particolare. Comincio a sospettare che per avere immagini come questa del bravo Cyano (che non so se scatti in analogico o digitale, ma fa foto splendide) l'unica soluzione sia di effettuare una lettura il più precisa possibile sulle basse luci e spostarne il valore di tanti stop quanti ne occorrono per far sì che ricadano nella zona di grigio prescelta e poi lavorare sui tempi di sviluppo per riaccendere le alte luci, sbaglio? Ma per chi come me:
    - lavora in rullo e non in fotogramma singolo
    - non sviluppa da solo le pellicole (ma ha intezione di rivolgersi per lo sviluppo ad un laboratorio artigianale)

non esiste davvero modo di ottenere immagini che comprendano una gamma tonale completa dei grigi , dal nero al bianco? Devo rinunciarci definitivamente? Se parlassi con chi sviluppa le pellicole e raccomandassi tempi di sviluppo più lunghi, rischerei magari di avere solo 2 foto su 34 che soddisfano i miei requisiti mentre le altre risulteranno pessime ? Come mi conviene orientarmi o cosa mi conviene raccomandare per lo sviluppo? E per la stampa? O la soluzione non dipende dallo sviluppo e stampa?
Mi togliereste questi dubbi? Grazie mille

P.S. il topic potrebbe andare ugualmente bene in camera oscura, credo. Io per adesso lo metto qui pregando i moderatori di rimediare ad eventuali fuoritema. Grazie Smile

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"Brillava nel suo volto quell'intelligenza così libera da pregiudizi e barriere ideologiche da sembrare molto simile a un ottundimento" da Baol - Stefano Benni
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gerarcone
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MessaggioInviato: Lun 16 Mgg, 2005 9:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Caro collega, tento di darti io una risposta. Ti anticipo da adesso che secondo me la soluzione migliore, almeno con lo sviluppo, è fare da soli. Costa poco, ti permette un controllo libero e totale, ed è emozionantissimo. Non affrettiamo però i tempi ed andiamo al punto A, ovvero la ripresa. Purtroppo, come hai detto tu, ti trovi davanti un rullino di 36 fotogrammi che andranno sviluppati tutti allo stesso modo, quindi devi tener presente questa cosa nel momento in cui scatti le foto; tieni presente che con il b/n occorre esporre per le ombre, con un occhio di riguardo per le alte luci. Ciò significa che la tua priorità, sempre e comunque, deve essere quella di non far perdere dettaglio alle zone scure, perchè se sbagli in ripresa, il problema non lo correggi più; molto invece si può fare per le zone alte dell'immagine, anzi è addirittura consigliato "prevedere" l'intervento che si andrà a fare in camera oscura! In sostanza, non puoi assolutamente estendere la gamma tonale di un negativo (sarebbe bello, eh?), ma ti devi adoperare per fare in modo che nel fotogramma sia tutta occupata, proprio come nella bellissima foto di cyano, dove l'occhio spazia dalla zona VIII individuata nella roccia a sx alla zona II degli alberi a destra (per quanto mi consente l'LCD), cioè dal bianco (quasi) più intenso al nero (quasi) più intenso. Torno a ripeterti che la tua preoccupazione debbono essere le ombre. Supponiamo di trovarci di fronte al paesaggio ripreso da cyano con in mano la nostra reflex ed un bel rullino b/n. Secondo me i passi da seguire sono i seguenti:

1. Come posso fare in modo di trasferire le mie sensazioni (che provo guardando la veduta dal vivo) sulla pellicola? Scelta dell'inquadratura.
2. Esposizione "spot" su varie zone dell'immagine, foglio di carta e penna per lo schizzo, segnando i vari valori. Ricordiamoci che l'esposimetro tenderà a far venire "grigia" se scattiamo con i valori da lui consigliati
3. Decidiamo cosa deve venire nero, cosa bianco, e cosa "in mezzo", in pratica, "vediamo" il negativo.

Finora tutta roba facile a dirsi, ma valla a fare... Very Happy
Tuttavia, il meglio deve ancora venire:

4. Tenendo presente che, ad esempio, gli alberi a dx ci hanno dato il valore di esposizione più basso, ed è quindi lì che immaginiamo si trovi il nero più intenso della foto (come pure su altri punti), "blocchiamo" idealmente l'esposizione in questo modo, e ricaviamo le altre zone dell'immagine, tutto questo senza ancora aver premuto il grilletto!
5. Se i conti quadrano, vale a dire se non ci sono zone sovraesposte (che dalla lettura esposimetrica immaginiamo verranno senza dettaglio)... click!

Ok, molto probabilmente per il punto 4 non si è capito nulla, ma non riesco a spiegarmi diversamente... Magari qualche esperto saprà spiegarsi meglio di me, comunque procedamus:

6. Dopo aver fatto le nostre brave 36 esposizioni, procediamo allo sviluppo, ricordando che aumentando il tempo di sviluppo aumentiamo il contrasto, cioè aumentiamo l'esposizione delle sole zone chiare (questo per questioni densitometriche del negativo che non ti sto a spiegare), viceversa per un tempo di sviluppo inferiore a quello nominale, dove è come se diminuissimo l'esposizione delle zone chiare. Per l'immagine di cyano ad occhio io avrei esposto nominalmente oppure con una botticella di tempo in più (ma questa non è roba mia, parla con gli esperti della camera oscura per queste questioni)
7. Scannerizziamo i negativi e li postiamo su photo4u.it
8. Mandiamo a quel paese gerarcone.

Sostanza di tutto questo papiello: la pellicola b/n ha sicuramente molta più gamma tonale del digitale, se ci fai caso la (sempre bellissima) immagine di cyano soffre della scarsa latitudine di posa del CCD: probabilmente con la pellicola gli alberi avrebbero avuto più dettagli, ad esempio. Il modo quindi di operare è innanzitutto in ripresa, come hai detto tu "effettuare una lettura il più precisa possibile sulle basse luci" in quanto saranno loro il nostro riferimento, e successivamente in camera oscura per aggiustare le alte luci e il contrasto generale dell'immagine.

Last but not least: non dimenticare che con l'analogico molto possono fare anche i filtri colorati!!!

Spero che sia tutto chiaro, ma più di questo, spero di esserti stato in qualche modo d'aiuto. Critiche, insulti e varie sono come al solito ben accetti, soprattutto se si tratta di errori concettuali che sono i primi da correggere! Smile
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Redmondbarry
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MessaggioInviato: Lun 16 Mgg, 2005 10:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Innanzi tutto per fare un foto così in b/n un filtro rosso #25 o #28 è d'obbligo , o addirittura un pellicola IR.


Il filtro rosso infatti blocca la luce blu e di conseguenza sottoespone il cielo e l'acqua e enfatizza il bianco delle nuvole e inoltre blocca parzialmente la luce verde, scurendo il fogliame.
Questo unito a una pellicola lenta (25 o 50) ti da sicuramente una mano.


Poi se applichi anche un po' di sistema zonale come esposto da gerarcone di cui sopra sicuramente otterrai belle foto.

Certo, un medio formato per qusto genere di foto è consigliato. Sia per la definizione che per la poca grana sia perchè i rulli da 12 esposizioni sono più facili da esporre in modo omogeneo.
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UnoPerUno
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MessaggioInviato: Lun 16 Mgg, 2005 11:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Vi ringrazio entrambi. Pur essendo un neofita, mi ero già interessato alla teoria del sistema zonale spinto dalla più classica delle molle, ovvero la visione delle immagini di Adams. Ho cercato di reperire dove ho potuto il maggior numero di informazioni per riuscire a riprodurre un bianco e nero che fosse ricco di sfumature e soprattutto con una gamma tonale il più estesa possibile, in attesa dell'acquisto della trilogia. Proprio queste letture mi hanno portato alle tristi considerazioni all'origine del topic. Prendo la risposta di Gerarcone come una conferma ai miei timori, dunque: sarà piuttosto difficile realizzare delle buone immagini in bianco e nero delegando ad un terzo lo sviluppo della pellicola (ma neanche se ad esempio gli dicessi di sviluppare un po' di più per riprendere le luci? Triste ) e lavorando in rullino. Tutto questo mi demoralizza un po'. Non credo che avrò mai la possibilità di sviluppare da solo i negativi e anche allora, in presenza di 36 pose esposte in modo differente, come dovrei comportarmi?
Per quel che riguarda l'uso dei filtri è tutto abbastanza chiaro, ho potuto capire che un filtro rosso oltre a rendere nero il blu e scurire il verde (o schiarirlo per effetto wood), chiude ulteriormente le ombre che presantano dominanti bluastre e mi pare di capire che regali qualcosa al contrasto generale delle foto. L'arancione dovrebbe aver effetti simili ma meno intensi e ancora meno il gialo. Il verde può aiutare nello schiarire le foglie o a rendere meglio l'incarnato nei ritratti. Il polarizzatore scurisce il cielo senza modificare gli altri colori, so che in dia e negativo colore enfatizza lievemente la saturazione dei colori (non so cosa avvenga nel bianco e nero, inscurimento del cielo a parte che dovrebbe restare invariato. E agli altri colori?), ignoro poi cosa faccia l'UV nel B&N, ma suppongo nulla. Beh, a questo punto non mi resta che attendere un po' di soldini, comprare un po' di ilford pan f (sempre ammesso di trovarle ancora) e fare qualche prova. Ah, tutto questo sempre che mi venga data una F601 che mi è stata promessa per inutilizzo, perché la mia povera Pentax P30t ha solo la lettura a media ponderata e applicare anche quel minimo di sistema zonale sarebbe impossibile, credo. Grazie ancora

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Redmondbarry
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 10:00 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Bhe guarda, per evere risultati "simili" a quelli di adams con un 35mm non solo è consigliato sviluppare i rullini da solo ma è fondamentale stampare da solo. Se infatti il negativo deve essere sviluppato tutto intero nella stampa hai la possibilità di operare sul singolo fotogramma. E dare ad ogni foto l'esposizione desiderata per ottenere un dato risultato.
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gerarcone
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 10:35 am    Oggetto: Rispondi con citazione

UnoPerUno ha scritto:
Non credo che avrò mai la possibilità di sviluppare da solo i negativi


Eeeeeh, quanto pessimismo! Per sviluppare da solo i negativi occorre veramente pochissimo!!! E non devi nemmeno disporre di una camera oscura!
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UnoPerUno
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 10:41 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Gerarcone ha scritto:
Eeeeeh, quanto pessimismo! Per sviluppare da solo i negativi occorre veramente pochissimo!!! E non devi nemmeno disporre di una camera oscura!

Surprised O serafico panda, illuminami!

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gerarcone
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 10:44 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Che cos'è non ci credi? Mah
Uomo di poca fede... Il problema è la stampa, non lo sviluppo!
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UnoPerUno
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 11:03 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Io ti credo, ma a leggere le istruzioni del Don mi ero un po' scoraggiato. Per questo ti chiedevo lumi. E perché è la stampa il problema?
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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 11:11 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Per la stampa occorre lavorare in camera oscura (quindi spazio dedicato e attrezzature), lo sviluppo è fattibile con poco anche in casa (io lo faccio sul lavandino con una vecchia "scatola" agfa che avrà 30 anni).
Alcuni tank di sviluppo (tipo il mio) sono utilizzabili in luce diurna senza bisogno di caricarli al buio.

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gerarcone
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 12:10 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

UnoPerUno ha scritto:
Io ti credo, ma a leggere le istruzioni del Don mi ero un po' scoraggiato. Per questo ti chiedevo lumi. E perché è la stampa il problema?


Ti devi solo procurare un po' di cianfrusaglie, ma una volta prese sei a posto e la cosa richiede poco spazio. Purtroppo ora ho pochissimo tempo, provo a suntare; sicuramente mi dimenticherò di qualcosa, ma ci sono talmente tante persone qui che sviluppano in casa che l'aiuto non ti mancherà, devi assolutamente provare!

Per maggiori informazioni il forum abbonda, in particolare guarda qui: http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=21688

Occorrente:
* Tank (la devi comperare per forza, ad esempio su fotomatica.it - vanno benissimo quelle da due rulli)
* Termometro (ad alcool)
* Un paio di vasi graduati (ma puoi anche usare delle bottiglie graduate da te Wink )
* Prodotti chimici (forse la cosa più scocciante perchè finiscono e li devi acquistare di nuovo! Very Happy )

Per quanto riguarda le altre cose come:
* Bottiglie a soffietto
* Pinze appendifilm
* Guanti
* Forbici
* Aprirullini
* ecc.

E' tutta roba che all'inizio (e forse anche dopo) puoi risparmiarti di comprare, basta trovare le soluzioni "casalinghe" adatte... Wink
Ad esempio, tra i chimici viene consigliato l'acquisto di "imbibente" (che serve a far scivolar via l'acqua calcarea dai negativi quando li stendi); beh, io me la sono sempre cavata benissimo con normale shampoo Mandrillo
Il Selenio non l'ho mai usato!

Insomma, per iniziare occorre davvero poco! E hai tantissime soddisfazioni!!! Per quanto riguarda la stampa, l'ho trovata molto più dispendiosa di "energie" e quindi la puoi tranquillamente posticipare a tempi migliori, ma se riesci a sviluppare da te puoi godere di notevoli vantaggi:

* Scegli tu il tempo di sviluppo, con relativo controllo totale sull'immagine
* Ti gasi quando vedi uscire la pellicola con i fotogrammi alla fine Very Happy
* Risparmi, perchè molto spesso puoi fare molti rullini con un moderato utilizzo dei chimici

Il passo successivo naturalmente è la stampa, che per adesso puoi affidare ad un centro professionale (ma ti fanno dei bei salassi) oppure puoi scannerizzare i rullini.

Addirittura con lo stesso materiale con cui sviluppi i negativi, puoi anche sviluppare più o meno facilmente le dia! Questa pratica non è molto risparmiosa (nel senso che a conti fatti non c'è molta differenza con i prezzi dei laboratori) ma ti assicuro che è bellissimo, perché le dia a differenza dei negativi b/n sono un "prodotto finale". Ci dovrebbe essere una mia pseudo-guida da qualche parte nel forum...
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UnoPerUno
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 12:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

alf67 ha scritto:
Alcuni tank di sviluppo (tipo il mio) sono utilizzabili in luce diurna senza bisogno di caricarli al buio.

Surprised e come fai a caricarli in luce diurna?

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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 12:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

E' sufficiente che il rullo abbia la coda non completamente riavvolta.
Il tank ha una sede dove alloggiare il rullino, si aggancia la coda con una pinza sulla spirale, si chiude e si svolge (naturalmente dopo aver chiuso la tank). A fine rullino si taglia la pellicola con una taglierina incorporata.

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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 12:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Surprised Strepitosa! Dove l'hai trovata e quanto può costare? E sopratutto, come fai a regolarti e a non riavvolgere la coda? Mah
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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 1:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

UnoPerUno ha scritto:
Surprised Strepitosa! Dove l'hai trovata e quanto può costare? E sopratutto, come fai a regolarti e a non riavvolgere la coda? Mah


L'ho trovata in un ripostiglio GRATISSS!
Te l'ho detto avrà 30 anni, forse si trova ancora qualcosa in giro. Si chiama Rondinax ed era prodotta da Agfa.
Per la coda se scatto con la mia Minolta meccanica non c'è problema perchè il riavvolgimento è a manettino. Con le Nikon sono costretto ad aprire i rulli (al buio) e ad estrarre la coda. So che alcuni corpi hanno una funzione apposita per non riavvolgere completamente.

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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 1:33 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Oppure puoi usare gli appositi aggeggi che servono per tirare fuori da rullo la coda. Io uso un vecchio barattolino Ilford Aspribile e richidibile, che conservo gelosamente.
Comunque anche con una normale tank la procedure non è per niente complicata, basta provare una volta in luce ambiente per impratichirsi, magari con un vecchio negativo. Wink

Enzo

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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 1:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Enzo...sai dirmi per caso dove trovare uno di quegli aggeggi lì (per estrarre la coda)? Non sapevo esistessero.
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Muad'Dib
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 2:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ricerchina veloce in internette Mandrillo
http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&category=43479&item=7510410646
comunque credo che anche anche altri siti abbiano aggegi del genere. Oppure la soluzione migliore è prendere un barattolino richiudibile, una volta venivano venduti per le pellicole a metraggio. Una volta anche le pellicola Efke venivano vendurte con i barattolini richiudibili.

Enzo

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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 2:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie!!
Si, i rullini richiudibili ce l'ho. Però così, se funziona, evito di aprirli al buio e posso lavorare completamente alla luce.

Ciao

Alessandro

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UnoPerUno
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MessaggioInviato: Mar 17 Mgg, 2005 2:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Bellissimo quel negozietto, le velvia a 5 euro e 30 ancora non le avevo mai trovate. Eppure a me lo sviluppo in casa mi sembra ancora una cosa parecchio difficile e impegnativa: controllare tempi, temperatura, allestire una camera oscura... bah, non so. Qui a Roma un laboratorio professionale con 4-5 euro paghi sviluppo e provini a contatto mentre io dovrei comprare ex novo tutta l'attrezzatura. Sono fortemente tentato ma non so davvero Mah
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