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swimmer utente attivo

Iscritto: 25 Lug 2007 Messaggi: 663
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Inviato: Lun 18 Ago, 2008 7:42 pm Oggetto: calcolare l'esposizione in situazioni di luce difficile? |
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io personalmente non ho ancora bene capito come esporre in manuale di giorno in situazioni normali; sì so giusto le regoline: 1/125 a f8 con cielo sereno e i suoi compari, ma appena la situazione si fa + difficile come una giornata di pioggia intensa, nebbia, foto notturne, o foto all'interno di spazi bui con magari una finestra che manda una luce forte non so più cosa fare. vi faccio un esempio.
ero in una grotta buia con una finestrella naturale di luce del sole alle 6 di sera ad agosto (quindi fortissima in confronto all'interno), e volevo fotografare una persona all'interno ovviamente usando il flash.
allora mi sono detto: espongo con la misurazione spot fuori dalla finestrella in modo da far vedere il paesaggio fuori e poi con il flash illumino il soggetto. ma i problemi sono tanti:
la luce fuori era molto forte e anche se impostavo in priorità di tempi 1/200 sec (il tempo limite per sincronizzare il flash) il diaframma era comunque tanto chiuso che il mio flash non era abbastanza potente per illuminare sufficientemente il soggetto. allora ho deciso di sovraesporre un pò la finestrella di luce per rendere più visibile il soggetto illuminato dal flash, e da questo momento avrò scattato 6 foto o 7 solo per vedere poi come risultava illuminato il soggetto dal flash..
ora: anche voi fate tutti questi tentativi quando volete una foto in condizioni particolari? o riuscite a fare i vostri calcoli e a scattare una foto corretta al primo colpo?
e quando ad esempio vedete un banco di nebbia fitta con magari il sole da un lato e dovete cogliere al volo il momento come fate? vi fidate dell'esposizione matrix e scattate, o sapete dall'esperienza più o meno che valori impostare, o cosa?
grazie dei suggerimenti.. _________________ eos 401d + canon usm 10-500 f 1.2/1.8 |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Lun 18 Ago, 2008 9:29 pm Oggetto: |
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Bisogna prima di tutto chiarire una cosa: esporre in manuale NON significa rinunciare a misurare la luce con l'esposimetro. Altrimenti ci imbarchiamo in tutta una serie di tabelline, regolette ecc, ecc, che ci portano ovunque tranne che verso la corretta esposizione.
Abbiamo un esposimetro, o meglio un sistema esposimetrico? Bene, usiamolo.
In realtà basta fermarsi e pensare con calma....
Partiamo dal considerare che il tuo sensore registra al massimo un range di circa 8 EV (o stop, o diaframmi, come ti pare). In questo spazio si passa dal dettaglio più scuro in ombra al dettaglio ancora appena distinguibile in una luce altissima.
Questa è la sua dinamica massima (anche le pellicole ne hanno una). Limite teorico: perchè in realtà gli elementi della scena che cadono ai due estremi di questo range di 8 EV probabilmente ti sembreranno inaccettabili come resa nella foto.
Dobbiamo quindi accontentarci di un range utile più ridotto. Ma di quanto? Qui dipende un po' dal risultato che cerchi, dal tuo sensore/pellicola, da uno scatto in RAW vs. jpeg... Io, considerato il tipo di risultato che normalmente voglio, so che mi posso "fidare" di una dinamica di cira 5-6 EV. Questo è il mio range utile. Diciamo da +2EV a -3 o -4 EV.
Di fronte ad una scena "difficile", puoi misurare in spot gli elementi nella scena e vedere se, sovraesponendo il più chiaro di 2 EV, quello più scuro risulta sottoesposto entro -3 o -4 EV.
Se così non è devi pensare a cosa sacrificare, cioè a quale elemento della scena rinunciare in termini di resa accettabile.
Fai delle prove però, per trovare quali sono i limiti per te accettabili.
Seconda considerazione da associare alla prima: gli esposimetri misurano la luce riflessa dalle cose e si comportano come se ogni cosa riflettesse il 18% della luce che cade su di essa.
Quindi se fotografo un gatto bianco su un mucchio di neve oppure un gatto nero su un mucchio di carbone, l'esposimetro crederà che gli elementi inquadrati riflettano sempre il 18% della luce incidente e quindi: 1) mi farà ridurre l'esposizione del gatto bianco (perché riflette molta luce); 2) mi farà aumentare quella del gatto nero (perché riflette poca luce). Risultato: due gatti grigiastri....
Qui il fotografo ha due strade. O comprarsi un esposimetro esterno a luce incidente che è esente per definizione da questo tipo di errori (io lo consiglierei, se non altro per ampliare la propria esperienza fotografica e disabilitare l'auto mode sul cervello, ma sento già le risatine dei "modernissimi"), oppure ragionare sulla scena. Ragionare significa rendersi conto che se una scena è composta soprattutto da elementi molto lontani da un potere riflettente medio (tutti molto chiari o tutti molto scuri), allora bisogna sovraesporre leggermente se molto chiari, oppure sottoesporre leggermente se molto scuri.
Insomma il gatto bianco andrebbe sovraesposto di circa +1/+1,5 EV mentre altrettanto andrebbe sottoesposto quello nero.
Anche qui prove, esperienza, prove, esperienza....
Spero di non averti confuso le idee....
Magari leggi qualcosa sul "sistema zonale".
ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it

Ultima modifica effettuata da AleZan il Lun 18 Ago, 2008 9:34 pm, modificato 1 volta in totale |
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Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
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Inviato: Mar 19 Ago, 2008 12:08 pm Oggetto: |
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In realtà l'esposimetro è un po' più complesso di così.
Funziona per confronto, nel senso che ha in memoria qualche centinaio di migliaia di corrette esposizioni con cui confrontare la sua lettura e applicare i parametri a otturatore, amplificatore e diaframma.
Infatti, la classica foto alla monragna innevata con un pezzo di cielo sopra viene esposta correttamente senza bisogno di compensare.
 _________________ Che bello il copia e incolla! |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Mar 19 Ago, 2008 12:34 pm Oggetto: |
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Infatti io descrivevo il funzionamento dell'esposimetro e non di un sistema esposimetrico (che fa quello che dici tu).
Se parliamo di sistemi esposimetrici la cosa diventa più complicata perché ogni brand ha sviluppato il proprio secondo una propria logica, tra l'altro non esplicitata al publbico nel dettaglio. Quindi ad es. Canon ragiona differentemente da Nikon....
Il discorso quindi diventa più incerto e si risolve solo con una buona conoscenza di come funziona la propria macchina sul campo. E ciò permette di prevedere (forse) come si comporterà...
Vivo nell'illusione che forse usando la modalità di esposizione spot, la macchina misuri soltanto la luce (comportandosi come un semplice esposimetro), mentre l'applicazione di una logica "intelligente" che prevede anche di paragonare la scena ripresa ad una serie di tipologie previste, venga applicata solo in modalità "matrix". Ma magari mi sbaglio....
ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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swimmer utente attivo

Iscritto: 25 Lug 2007 Messaggi: 663
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Inviato: Mar 19 Ago, 2008 1:13 pm Oggetto: |
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grazie a nicola ed alessandro dei consigli.
soprattutto ad alessandro, che mi hai dato una risposta esaurientissima e vasta!!
quindi per il fatto che l'esposimetro misura la luminosità riflessa come se ogni cosa riflettesse il 18%, le foto con vari livelli di luminosità permettono, al contrario di quelle ad esempio di sola neve o di solo qualcos'altro, di avere un'esposizione corretta in quanto il sistema matrix confronta il contrasto dei livelli luminosi per determinarne l'esposizione. ho capito bene? ciao  _________________ eos 401d + canon usm 10-500 f 1.2/1.8 |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Mar 19 Ago, 2008 2:46 pm Oggetto: |
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Sì, in sostanza è così.
Poiché una scena in genere è composta da tanti elementi di potere riflettente diverso, normalmente accade che la loro media corrisonda alla media che l'esposimetro si immagina. Questo vale se pensiamo all'esposimetro come strumento "liscio".
Con un esposimetro "liscio" chiedi ai gatti (bianco e nero) di reggerti un momento un cartoncino grigio medio 18% Kodak, misuri l'esposizione in manuale inquadrando solo quello e sei tranquillo.
In più di questo, il sistema esposimetrico dotato di una logica tipo matrix legge la scena nel suo complesso e prova a paragonarla ai modelli di scena che tiene in un proprio database. Quindi alcune situazioni classiche (il panorama assolato, il tramonto, il ritratto, ecc....) vengono gestite con una compensazone specifica che dovrebbe portare ad una maggiore precisione nell'esposizione. Condizionale d'obbligo.
Il problema è che il povero fotografo non sa "a cosa sta pensando" il suo sistema esposimetrico, non sa se ha azzeccato la previsione o piglia fischi per fiaschi.... Cioè la logica che usa non è esplicitata al fotografo che non è in grado di valutarla. Magari nel 90% dei casi ci azzecca, ma negli altri....
Ti faccio un esempio: se con la mia 5D provo a rischiarare un controluce con il flash è importante che il soggetto da rischiarare sia sul punto AF che ha messo a fuoco. Perché in questo caso la logica del sistema esposimetrico considera quel punto come area del soggetto principale e calcola la corretta esposizione per il soggetto individuato da quel punto AF. Ma se io ad esempio metto a fuoco con il punto AF centrale e poi ricompongo quel punto AF finisce per cadere fuori dal soggetto e ottengo un risultato molto diverso...
Morale: prove e riprove, fatte metodicamente, per arrivare a capire come funziona la nostra reflex...
ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
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Inviato: Mar 19 Ago, 2008 8:14 pm Oggetto: |
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Scusate se mi intrometto, ma vorrei solo capire, se compro una macchina moderna, e la imposto come spot, manuale, quella non mi fa lo spot manuale, come classicamente lo si intende, ma si fa una serie di calcoli "personali", senza consultare prima il fotografo? ( manco si pagasse da sola!) _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Mar 19 Ago, 2008 9:30 pm Oggetto: |
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Guarda Filippo sinceramente non lo so...
Io mi augurerei che la logica "matrix" (o "valutativa" se parli Canon) entrasse in funzione solo quando la scegli. E per il resto (media ponderata e spot) l'esposimetro fosse solo un esposimetro.....
Ma non so se sia così....
 _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
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Inviato: Mer 20 Ago, 2008 1:22 pm Oggetto: |
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Bhe, un po' per scelta, un po' per quattrini ho voluto/dovuto rinunciare a passare all' af ne '90 e al digitale adesso. Ma questa tua risposta mi dà quasi l' idea di usare il carro con i buoi, al tempo delle automobili!
 _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
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Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
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Inviato: Mer 20 Ago, 2008 2:11 pm Oggetto: |
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rembrant ha scritto: | Scusate se mi intrometto, ma vorrei solo capire, se compro una macchina moderna, e la imposto come spot, manuale, quella non mi fa lo spot manuale, come classicamente lo si intende, ma si fa una serie di calcoli "personali", senza consultare prima il fotografo? ( manco si pagasse da sola!) |
Cosa intendi per "spot, manuale"?
Se imposti in manuale la macchina, lei non modifica i valori di tempo e diaframma qualunque sia la modalità di misurazione (e ti dice con la freccina se secondo lei stai sovra/sotto esponendo).
Se imposti la modalità spot, lei attiva solo il sensorino centrale per misurare la luce, indipendentemente da quale sistema usi per impostare tempo e diaframma...
 _________________ Che bello il copia e incolla! |
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Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
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Inviato: Mer 20 Ago, 2008 2:31 pm Oggetto: |
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Scusami Nicola, ma il tuo intervento mi fa sembrare cavernicolo, più che anacronistico!
Io ho delle abitudini, o se preferisci, retaggi di tecniche anacronistiche! Ricordo quando uscì la Nikon con il primo sistema esposimetrico Matrix, che era un' emerita stupidaggine che non funzionava quasi mai! Ma questo era intorno al 1988/1990: penso che adesso le cose siano ben differenti, ma... Se sono abituato a fotografare in un certo modo, perché cambiarlo? Da nessuna parte è scritto nulla, ne che devo adeguarmi, ne che devo continuare a fare come ho sempre fatto.
Tutto questo discorso per chiedere una semplice cosa: se prendo una 5D o una D700, c' è il modo di usarla affinchè l' esposimetro mi dica in modo prettamente meccanico che a luce data e con un soggetto definito, il grigio 18% si ottenga con una determinata coppia tempo/diaframmi, senza che intervenga nessuna logica di campionatura? _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
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palmerino utente attivo

Iscritto: 01 Ott 2004 Messaggi: 5943 Località: Formia (LT)
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Inviato: Mer 20 Ago, 2008 4:08 pm Oggetto: |
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Se impostassi lo spot od il semi-spot qualsiasi fotocamera è studiata per darti la tonalità media.
Alcune fotocamere permettono di avere, direttamente con lo spot, dei bianchi o neri settando automaticmente sovra e sotto esposizioni.
Ma sarà (sempre) il fotografo ad impostarle o meno (Hi-Spot con le Oly, per esempio).
La misurazione spot o simile e per il fotografo che non vuole usare il sofisticato cervello della fotocamera, ma la sua esperienza.
Quindi vai tranquillo anche con le reflex citate...
ps: io uso solo la misurazione spot stretta, salvo saltuarie eccezioni.
Sono il secondo cavernicolo?  _________________ "E' meglio essere ottimisti ed avere torto
che essere pessimisti ed avere ragione"
A. Einstein |
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