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profonda crisi II

 
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Autore Messaggio
wolf
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Iscritto: 04 Feb 2004
Messaggi: 272
Località: Valpolicella - Arcè di Pescantina - Verona

MessaggioInviato: Sab 17 Apr, 2004 9:19 am    Oggetto: profonda crisi II Rispondi con citazione

.. ecccomi ancora qui con la mia profonda crisi personale e creativa.. ho letto con attenzione i vostri messaggi ed è stato davvero interessante condividere in modo costruttivo sensazioni.

Il punto però non è ancora chiaro anzi i punti oscuri sono due:

1) è corretto manipolare le immagini e fino a che punto?

2) è corretto scattare 3000 foto per poi sceglierne una sola?

Per il primo punto ho trovato il giusto equilibrio leggendo l'articolo sulla fotografia zonale: anche i migliori fotografi in fase di sviluppo lavorano sul contrasto e quindi anch'io comune mortale con ps posso leggermente lavorare sul contrasto (la cosa però ancora mi disturba perchè vorrei fare una foto perfetta a priori senza necessariamente ritoccarla).

Per il secondo punto invece non sono ancora convinto: credo che un bravo fotografo debba riuscire con pochi scatti a fotografare la foto del secolo e non sparare 3000 rullini a raffica per poi scegliere la foto nel mucchio.

Credo che ognuno debba avere a disposizione solo un rullino e con quello riuscire a scattare la foto che cercava.. è proprio questo il punto di maggiore frustrazione: io scattto 1000 foto per averne poi una sola (vedi il contest) mentre vorrei scattare solo 40 foto e averne 25 perfette.

Utopia? Sogni? No! credo si tratti di traguardi!
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Izutsu
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Iscritto: 28 Dic 2003
Messaggi: 9922

MessaggioInviato: Sab 17 Apr, 2004 9:40 am    Oggetto: Rispondi con citazione

1) La fotografia è un percorso. L'immagine è il risultato della realtà vista tramite un pezzo di vetro che impressiona una pellicola che poi deve essere sviluppata secondo il risultato che si vuole ottenere e stampata secondo il risultato che si vuole ottenere.

Quando scatti devi vedere il risultato nella tua mente. E' in base a quello che crei l'immagine. Non puoi ottenere l'immagine perfetta al momento dello scatto perchè sarebbe come ottenere una carbonara perfetta solo cuocendo gli spaghetti per il tempo giusto di cottura... manca tutta la parte del sugo, non credi?

2) Idem come sopra, anche se qui dipende dal tipo di fotografia che fai... se devi cogliere un momento unico, per definizione, deve venire buona la prima. Altrimenti non si tratta di un omento unico no?
Per il resto è giustissimo scattare molte foto, il problema semmai è la qualità media.
Se su 1000 foto 999 sono orribili e 1 è carina è chiaramente culo. Se invece 999 sono buone foto e 1 è stupenda, chiaramente sei un buon fotografo, con padronanza del mezzo e vena espressiva... e tra le 1000 foto hai scelto quella che esprime meglio le tue sensazioni.
Non devi fare 9 ottime foto su 10, devi fare 10 buone foto... e scegliere quella "ottima".

Spero di essere stato abbastanza chiaro Wink
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roiter
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Iscritto: 05 Feb 2004
Messaggi: 13523
Località: Brianza

MessaggioInviato: Sab 17 Apr, 2004 10:29 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Izutsu ha scritto:
1) La fotografia è un percorso. [cut]

2) Se su 1000 foto 999 sono orribili e 1 è carina è chiaramente culo. Se invece 999 sono buone foto e 1 è stupenda, chiaramente sei un buon fotografo [cut]


Assolutamente d'accordo su entrambe i punti.

Una buona regola di selezione è quella del '3 su 36', che come si puo' immaginare ha maggiormente senso per la fotografia analogica.
Nel '3 su 36' si presume che almeno 1/3 delle foto (quindi 12 su 36) siano soddisfacenti e, lasciato passare un po' di tempo per superare l'influenza 'emotiva', si facciano due successive selezioni per lasciare solo quelle che appaiono veramente valide.
E' un metodo che ho trovato molto valido anche come esercizio, per allenare l'occhio (e il cervello...) a scegliere.
E' il metodo che ho usato anche per votare nel contest.


Ciao
Paolo

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Canon 40D . 10-22 . 50/1.8 MK I . 70-300 DO IS . Sigma 20/1.8 EX DG . 17-70/2.8-4.5 DC
[ Ullalà che figo Cool ]
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cosimo cortese
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Iscritto: 23 Dic 2003
Messaggi: 9744
Località: Tricase (Lecce)

MessaggioInviato: Sab 17 Apr, 2004 2:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Izutsu ha scritto:
1) La fotografia è un percorso. L'immagine è il risultato della realtà vista tramite un pezzo di vetro che impressiona una pellicola che poi deve essere sviluppata secondo il risultato che si vuole ottenere e stampata secondo il risultato che si vuole ottenere.

Quando scatti devi vedere il risultato nella tua mente. E' in base a quello che crei l'immagine. Non puoi ottenere l'immagine perfetta al momento dello scatto perchè sarebbe come ottenere una carbonara perfetta solo cuocendo gli spaghetti per il tempo giusto di cottura... manca tutta la parte del sugo, non credi?

2) Idem come sopra, anche se qui dipende dal tipo di fotografia che fai... se devi cogliere un momento unico, per definizione, deve venire buona la prima. Altrimenti non si tratta di un omento unico no?
Per il resto è giustissimo scattare molte foto, il problema semmai è la qualità media.
Se su 1000 foto 999 sono orribili e 1 è carina è chiaramente culo. Se invece 999 sono buone foto e 1 è stupenda, chiaramente sei un buon fotografo, con padronanza del mezzo e vena espressiva... e tra le 1000 foto hai scelto quella che esprime meglio le tue sensazioni.
Non devi fare 9 ottime foto su 10, devi fare 10 buone foto... e scegliere quella "ottima".

Spero di essere stato abbastanza chiaro Wink


Totalmente daccordo! Smile

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edgar
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Iscritto: 15 Dic 2003
Messaggi: 6378
Località: Milano

MessaggioInviato: Sab 17 Apr, 2004 2:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Per quanto riguarda i "ritocchi" alle fotografie, ti suggerisco di leggere il libro "La Stampa" di Ansel Adams. Lui, come è noto, ha inventato il sistema zonale ed era il più pignolo e meticoloso fotografo di tutti i tempi.

Eppure se leggi nel libro, ciò che faceva in camera oscura in fase di stmpa, per equilibrare i toni di una immagine, ti rendo conto che usava una valanga di "trucchi". Non stampava MAI il negativo così com'era, anche se probabilmente era il fotografo AL MONDO che produceva i negativi più perfetti che si siano mai visti. Ma col cavolo che il risultato delle sue stampe era dovuto solo a negativi perfetti. Era dovuto a un mucchio di lavoro "sporco" fatto in camera oscura, mascherando, bruciando, esponendo selettivamente e riesponendo. Leggi e vedrai. Sono certo che, dopo aver capito che cosa davvero è necessario fare per ottenere foto tecnicamente perfette, il tuo obiettivo di ottenere l'immagine "già" perfetta allo scatto ti sembrerà molto ingenuo. Fidati del tuo vescovo che è un pessimo fotografo (per questo critico le foto degli altri!) ma ne ha viste di tutti i colori in oltre 23 anni di pratica.


Sulla quantità degli scatti posso risponderti ancora una volta con la pratica: TUTTI i gradi fotografi scattavano moltissimo: centinaia di rullini al mese (ma tante!) e poi selezionavano gli scatti migliori. E' chiaro che i grandi avevano comunque una qualità media alta, ma è altrettanto vero che se scattano sempre tanto (ho letto delle statistiche sui rullini prodotti da uno dei grandi di cui non ricordo più i numeri e vi assicuro che erano sconvolgenti!!) è perchè questo è l'unico modo. Allora come va interpretato questo fatto: è evidente: BISOGNA SCATTARE TANTO, MA CON LA TESTA, CIOè CON LA COSCIENZA DI QUELLO CHE SI FA. IL NUMERO DI PER Sè NON BASTA A GARANTIRE ALCUN RISULTATO, MA SENZA IMPEGNO + QUANTITà, IL RISULTATO DivENta DAVVERO UN MIRACOLO.

Per cui Wolf, rassegnati, devi anche tu fare la gavetta che tutti noi abbiamo fatto. E non scoraggiarti mai, perchè i risultati poi cominciano ad arrivare. Di solito aumentando gradualmente il numero degli scatti interessanti sul totale di quelli realizzati.

Scatta con coscienza, ma scatta tanto.

A presto

EDgar (Il tuo Don che veglia su di te)
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cosimo cortese
amministratore


Iscritto: 23 Dic 2003
Messaggi: 9744
Località: Tricase (Lecce)

MessaggioInviato: Sab 17 Apr, 2004 2:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Dovreste vedere i km di pellicola che bruciava kubrick... contare il numero di scene girate e rigirate fino a far piangere dalla nausea attori e tecnici...
Eppure la sua perizia e meticolosità assolutamente maniacale prima (.. e poi durante e poi dopo) il ciack è più che nota. Wink

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topolino
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Iscritto: 24 Gen 2004
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Località: Noale (VE)

MessaggioInviato: Dom 18 Apr, 2004 9:10 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Bello questo post e naturalmente l'intervento di Edgar;

Penso che tra, quello che vedo ed elaboro come foto finale, ed una foto, ci sia una grande differenza; Mi spiego.

Allenarsi allo scatto fotografico è importantissimo,perchè l'occhio (attraverso il cervello) non sempre vede il risultato finale.

Inoltre, anche se un po' più pesante, cercherei di osservare le foto dei più grandi, per capire cosa hanno di speciale quelle "banali" foto o inquadrature.

Personalmente, ad una mostra di vini, ho chiesto ad un "esperto" che cosa sentiva di speciale in quel bicchiere... mi ha risposto ... è soggettivo ma io qui sento tutto un aroma di fiori, proprio intorno alla bocca, e quando il vino scende in gola, mi sembra di avvertire un gusto di miele:

Ho bevuto, tenendo presente quanto mi aveva elencato ed ho condiviso ogni sensazione.

Scusate la divagazione, ma mi sembrava approppriata. Smile

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Qualche scatto ...
http://www.photo4u.it/album_personal.php?user_id=135
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