E' possibile stampare senza acqua corrente?

[Muad'Dib]

[Filippo Secciani]

Ho deciso di iniziare nuovamente l' attività di c.o., dopo anni e anni di forzato oblio e vedo con piacere che ce ne sono ancora di passionisti del genere e anche ben ferrati!!!

Non sapevo come fare, ma poi mi sono accorto che posso usare il garage, che è senza finestre: era troppo facile per capire che potevo farlo. Quando stampo lascio fuori l' auto e piazzo il tavolo sulle capre. l' ingranditore sul banco da lavoro ancorato al muro di cemento armato e le filtrature di luce che passano attraverso la basculante... ci devo lavorare un po'.

Acqua corrente? No grazie. Non mi chiedo se è possibile o no: non la voglio proprio! è difficilissimo regolarne la temperatura! Preferisco una tanica d' acqua da 20lt con rubinettino da riempire il giorno precedente e lasciata li a temperarsi con l' ambiente.

Due o tre cose non capisco:

Qualcuno parla delle temperature in modo un po' approssimativo, dicendo che non si trovano differenze se si lavora a 15° o a 30°. Ma siamo sicuri? non mi risulta...

In secondo luogo (e di conseguenza). Io sono abituato a usare tempi più brevi o più lunghi in proporzione alla temperatura dei bagni, visto che avere ambienti climatizzati è piuttosto difficile (l'importante è non avere differenze di temperatura tra un bagnio e l'altro) e tenere i bagni a 20° non è sempre così facile, a meno di un banco dove le bacinelle stanno a bagno maria nell' acqua alla temperatura calibrata. Quindi, come si fa a avere un' univocità di risultato se si sviluppa indifferentemente sotto i 18° e sopra i 27°?

Terzo: quanti minuti vi servono per esporre la carta? Cinque??? A me bastano pochi secondi!!!

[impressionando]

Scusa Enzo.... mi dimetto dalla discussione OT
Faccio mio il motto: "MLP"

[impressionando]

Ciao Rembrant! Benvenuto a pocciare con noi
Esiste un'ottima carta BN Fuji Rembrant

Parliamo di trattamento carta vero?
Diciamo che differenze di risultati, tempo a parte, tra 18 e 24 non ce ne sono. Temperature più alte danno stampe tendenzialmente più chiuse, temperature più basse rendono difficile la lettura delle luci e le ombre rimangono incompiute. Differenze marginali ci sono anche nel colore che assumoni i neri. Intendiamoci sono fini differenze proporzionali allo spread termico. In inverno risolvi con una stufetta, in estate son c...i.
Importante dire che le carte più sensibili alla temperatura sono le baritate e quelle meno le poly.

Comunque l'importante è cominciare poi si aggiusta il tiro per aggirare gli inconvenienti.

[Filippo Secciani]

c...i amari?

No, per me penso che il problema sarà d' inverno. d' estate in garage non ho mai più di 24/25 gradi. D'inverno difficilmente sopra i 13 e scaldarlo è veramente tosto: sono tanti m quadri.

[impressionando]

Non ha importanza scaldarlo tutto. Metti una stufetta sotto il tavolo con le bacinelle o utilizza il primo sistema che ti viene in mente. E' comunque molto più difficile raffreddare che scaldare

[Filippo Secciani]

[impressionando]

http://www.unicircuits.com/shop/index.php?cPath=30&osCsid=9a758c017c55314555c67b91d26f1d92

Ci sono tante cosine che l'importatore (dilettante) italiano non ha mai notato. Da provare la Fortia (diapositiva con colori manga). Ci sono ancora le EPR64 per chi vuole l'emozione di una grandissima pellicola dia.

[bruko]

allora.
ritorno adesso dalla mia giornata da garzone di camera oscura e scrivo muovendo poco le braccia perche' i miei muscoli urlano vendetta (ah, le giuoie di usare tank da 5 rulli da 220, invece delle minitank da 2 rullini da 35 a cui ero "abituata").

Non sono morta, non ho distrutto niente e non mi e' cresciuta una seconda testa (ancora. Ma se succede vi tengo aggiornati ).
L'idea di sviluppare i negativi di qualcun altro mi terrorizzava, ma mi hanno seguito passo passo ed e' andato tutto bene.

Non ero in uno sgabuzzino senza finestre, non mi sono improvvisata piccolo chimico e c'era la cappa.
Non mi sognerei di mettermi a farlo in casa.
Le persone che lavorano li' sono seriamente competenti e attente e assolutamente adorabili.
sul serio, avere a disposizione qualcuno con la voglia e la pazienza di spiegare a una niubbissima come me e' meraviglioso. Alla fine della giornata credo che sia stato piu' il tempo che hanno perso a spiegarmi tutto di quello che gli ho fatto guadagnare io aiutandoli.

Loro usano il PMK gia' diluito, della Bergger, anche se con delle diluizioni e dei tempi loro, diversi da quelli riportati nelle istruzioni.

Non ho l'occhio allenato per vedere i minimi dettagli nel negativo, ma mi hanno fatto vedere la differenza tra due rulli (stesso soggetto, stessa sessione di scatto) di cui uno sviluppato con PMK e devo dire che la quantita' di dettaglio sulle luci era davero impressionante. Ma parlo da persona che non ne sa niente, per cui ho l'autorevolezza di un soprammobile.

Ad ogni modo e' stata un'esperienza magnifica, ho ancora gli occhi a cuoricino e sabato faro' il garzone dei provini a contatto (credo con il compito di muovere vaschette, guardare e stare fuori dai piedi il piu' possibile).

[Muad'Dib]

Sicuramente una bella esperienza.
Bella, interessante e pure gratis.
Che pretendi di più ???
Non mi dire un Lucano senno mi inc.....

Enzo

[Filippo Secciani]

Grazie impressionando: il sito lo metterò tra i preferiti.

Quando inizierò per bene poi magari ti chiedo qualche dritta per quelle carte.

Se poi opterò per la vecchia cara Gallery... quella si usa più che bene.

[pdp]