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federico utente

Iscritto: 08 Lug 2005 Messaggi: 130 Località: lago di como
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 11:44 am Oggetto: |
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Credo che qui si intenda però una onestà ed una intensità nel momento in cui si rializza una fotografia, non quando la si giudica o la si valuta.
Quindi di un atteggiamento del fotografo verso il soggetto e non del critico verso una fotografia (o opera d'arte) realizzata da un altro.
Ciao. _________________ federico |
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 11:55 am Oggetto: |
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federico ha scritto: | Credo che qui si intenda però una onestà ed una intensità nel momento in cui si rializza una fotografia, non quando la si giudica o la si valuta.
Quindi di un atteggiamento del fotografo verso il soggetto e non del critico verso una fotografia (o opera d'arte) realizzata da un altro.
Ciao. |
lo so,...ho risposto ad una domanda che mi ha posto alessandro, sebbene mi accorgo che vada al di fuori del thread....  _________________ ..ma cmq... |
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Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 11:56 am Oggetto: |
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gregzz ha scritto: |
caro alessandro frione,...a questo punto penso che tu nn legga quello che scrivo,...gia 2 post fa ho risposto alla tua domanda,...
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Leggo, leggo...è che non capisco. Te l'ho detto che sono tontino.
Mica puoi farmene una colpa.
gregzz ha scritto: | ...ho parlato di due approcci, come da thread, onestà e intensità,....che secondo me sono approcci soggettivi,....e nn sono i soli che permettono di giudicare una fotografia,....
..secondo me è sbagliato riporre tutta questa oggettività nella valutazione della fotografia, o dell'arte in generale,....per quanto il critico d'arte abbia studiato la storia dell'arte e sia piu in grado di me nel leggerne il valore artistico, le sue valutazioni saranno sempre influenzate dalla sua soggettività, per quanto si senta distaccato......
è il tempo che crea il distacco necessario per valutare in maniera "piu oggettiva" il contenuto, l'intento, il messaggio di un'opera..."ma mai assoluta"...
la mera estetica dello scatto, a differenza, la si puo leggere subito, e corrisponde a canoni di senso del bello e di estetica millenari,di armonicità naturale (che per quanto siano cambiati i gusti nel tempo, sono rimasti).....ecco....l'intensità e l'onestà invece sono valori che appartengono all'interiorità dell'opera, nn alla sua estetica...l'occhio lascia spazio alla testa..hanno bisogno di tempo per essere digeriti, ed ognuno ha uno stomaco diverso...
e nn pensi che l'intensità di uno scatto possa crescere col passare del tempo??? e se lo pensi come puoi valutare oggettivamente un elemento dinamico...  |
Ora mi hai risposto. Grazie.
Si è già ribadito che si parla di atteggiamento, di approccio, di filosofia dello scatto. Si parlava di intensità ed onesta di approccio nei confronti della fotografia....mi pare un pò differente. _________________ La mia foto della settimana
PaP, VaV |
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 12:16 pm Oggetto: |
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Alessandro Frione ha scritto: | gregzz ha scritto: |
caro alessandro frione,...a questo punto penso che tu nn legga quello che scrivo,...gia 2 post fa ho risposto alla tua domanda,...
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Leggo, leggo...è che non capisco. Te l'ho detto che sono tontino.
Mica puoi farmene una colpa.
gregzz ha scritto: | ...ho parlato di due approcci, come da thread, onestà e intensità,....che secondo me sono approcci soggettivi,....e nn sono i soli che permettono di giudicare una fotografia,....
..secondo me è sbagliato riporre tutta questa oggettività nella valutazione della fotografia, o dell'arte in generale,....per quanto il critico d'arte abbia studiato la storia dell'arte e sia piu in grado di me nel leggerne il valore artistico, le sue valutazioni saranno sempre influenzate dalla sua soggettività, per quanto si senta distaccato......
è il tempo che crea il distacco necessario per valutare in maniera "piu oggettiva" il contenuto, l'intento, il messaggio di un'opera..."ma mai assoluta"...
la mera estetica dello scatto, a differenza, la si puo leggere subito, e corrisponde a canoni di senso del bello e di estetica millenari,di armonicità naturale (che per quanto siano cambiati i gusti nel tempo, sono rimasti).....ecco....l'intensità e l'onestà invece sono valori che appartengono all'interiorità dell'opera, nn alla sua estetica...l'occhio lascia spazio alla testa..hanno bisogno di tempo per essere digeriti, ed ognuno ha uno stomaco diverso...
e nn pensi che l'intensità di uno scatto possa crescere col passare del tempo??? e se lo pensi come puoi valutare oggettivamente un elemento dinamico...  |
Ora mi hai risposto. Grazie.
Si è già ribadito che si parla di atteggiamento, di approccio, di filosofia dello scatto. Si parlava di intensità ed onesta di approccio nei confronti della fotografia....mi pare un pò differente. |
certo,.. ma allora parliamo di filosofia, di astratto....penso sia piu utile concretizzare il tutto nell'atto fotografico.....o meglio è necessario,...sennò di che valutazioni parlavi,...di valutazioni oggettive sull'astratto??...mah,...vabbè dai,... ...magari la continuiamo in privato, che qui andiamo sempre piu OT,...  _________________ ..ma cmq... |
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Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 12:27 pm Oggetto: |
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gregzz ha scritto: |
certo,.. ma allora parliamo di filosofia, di astratto....penso sia piu utile concretizzare il tutto nell'atto fotografico.....o meglio è necessario,...sennò di che valutazioni parlavi,...di valutazioni oggettive sull'astratto??...mah,...vabbè dai,... ...magari la continuiamo in privato, che qui andiamo sempre piu OT,...  |
A me non pare sia fuori tema, il post iniziale di Claudio parlava proprio di questo.
Cito: "...Il problema del fotografo, quindi, è di vedere chiaramente i limiti e, al contempo, le qualità potenziali del suo mezzo, perchè è precisamente qui che l'onestà, non meno dell'intensità, della visione è un requisito indispensabile per un'espressione corretta..."
E, se oggi non sono più tontino del solito, l'argomento "valutazione delle foto" l'hai sollevato tu, non io.
Cito: "allora ti faccio una domanda,...tu guardando una foto riesci a leggercene onestà e intensità?? confrontando due foto riesci a dire che una è piu onesta dell'altra??....riesci veramente ad oggettivizzare i due approcci ed a giudicarli, se nn per quello che ti si muove dentro quando osservi uno scatto???...
...chi si puo permettere di dire che uno scatto è piu onesto di un altro pecca di presunzione secondo me....
apsetto con ansia la risposta a questi interrogativi..."
Non avevo parlato di foto prima, solo di fotografia.
Cmq proporrei di chiudere se sei d'accordo(la discussione tra noi due intendo). Mi pare che le rispettive posizioni siano abbastanza chiare.
Un saluto
Ale
 _________________ La mia foto della settimana
PaP, VaV |
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 12:57 pm Oggetto: |
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Alessandro Frione ha scritto: | gregzz ha scritto: |
certo,.. ma allora parliamo di filosofia, di astratto....penso sia piu utile concretizzare il tutto nell'atto fotografico.....o meglio è necessario,...sennò di che valutazioni parlavi,...di valutazioni oggettive sull'astratto??...mah,...vabbè dai,... ...magari la continuiamo in privato, che qui andiamo sempre piu OT,...  |
A me non pare sia fuori tema, il post iniziale di Claudio parlava proprio di questo.
Cito: "...Il problema del fotografo, quindi, è di vedere chiaramente i limiti e, al contempo, le qualità potenziali del suo mezzo, perchè è precisamente qui che l'onestà, non meno dell'intensità, della visione è un requisito indispensabile per un'espressione corretta..."
E, se oggi non sono più tontino del solito, l'argomento "valutazione delle foto" l'hai sollevato tu, non io.
Cito: "allora ti faccio una domanda,...tu guardando una foto riesci a leggercene onestà e intensità?? confrontando due foto riesci a dire che una è piu onesta dell'altra??....riesci veramente ad oggettivizzare i due approcci ed a giudicarli, se nn per quello che ti si muove dentro quando osservi uno scatto???...
...chi si puo permettere di dire che uno scatto è piu onesto di un altro pecca di presunzione secondo me....
apsetto con ansia la risposta a questi interrogativi..."
Non avevo parlato di foto prima, solo di fotografia.
Cmq proporrei di chiudere se sei d'accordo(la discussione tra noi due intendo). Mi pare che le rispettive posizioni siano abbastanza chiare.
Un saluto
Ale
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mi pare che claudiom, abbia anche tirato su il seguente pensiero: "Mi rifiuto di credere che oggi non si possa avere onestà e intensità di visione, non si possano costruire immagini che cerchino di staccarsi dal transitorio, dal mcdonald delle immagini"...
qui si parla di immagini, c'è implicito che claudio nelle immagini d'oggi nn veda piu quei valori che invece vedeva nella fotografia passata....
l'onestà e l'intensità presuppongono la valutazione,...è valutando un immagine che possiamo vederne onestà e capirne l'intensità,...o forse no???....cmq anche per me è chiusa qui,...ciao, sempre un piacere dibattere  _________________ ..ma cmq... |
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Oblivion utente

Iscritto: 18 Nov 2007 Messaggi: 148 Località: Roma
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Inviato: Mer 20 Feb, 2008 5:02 pm Oggetto: |
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C'è anche da dire che in molti casi, l'ispirazione dei tempi passati tende a scavalcare, appunto, l'onestà di visione del fotografo moderno.
Vedo molto spesso un approccio disperato alla fotografia sensazionale ed espressiva, quando nel 2008 l'idea di "sensazionale" ed "espressivo" è sfumata via; è davvero difficile sentirsi in empatia con la fotografia moderna. O meglio, ci si può sentire in empatia come fotografi, ma non come persone. |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 21 Feb, 2008 9:04 am Oggetto: |
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Già il fatto che si sia potuto discutere di cosa sia l'onestà personale del singolo fotografo quando scatta la foto mi pare raggelante ma sintomatico dei tempi che corrono.
Date una occhiata ai nomi in blu su Paesaggio e vedete la differenza.
ciao claudiom |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Gio 21 Feb, 2008 6:02 pm Oggetto: |
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Riprendo queste due citazioni di Federico che mi sembrano molto centrate rispetto al tema.
federico ha scritto: | Credo che l'onestà non dipenda assolutamente da un preciso momento storico, ma esclusivamente dalla capacità di ognuno di noi di stare davanti ad un soggetto per quello che è e non per come vorremmo che fosse. Rappresentare quel soggetto tirando fuori tutte le nostre capacità sia tecniche che di indagine.
E l'intensità credo sia una conseguenza di questa coscenziosità nel rappresentare. L'intensità, per me, è data dalla libertà che ognuno di noi può esercitare. Libertà che deve però restare dentro le regole dell'onestà. |
federico ha scritto: | Credo che qui si intenda però una onestà ed una intensità nel momento in cui si realizza una fotografia, non quando la si giudica o la si valuta.
Quindi di un atteggiamento del fotografo verso il soggetto e non del critico verso una fotografia (o opera d'arte) realizzata da un altro. |
Anch'io condivido il fatto che non si tratti di operare in un "momento storico" o di "analogico vs. digitale", ma di una posizione etica personale.
Mi chiedo quindi, individuando tre scatti che ritraggono soggetti e contesti colti all'interno di un evento totale come è la guerra, se può essere interessante provare a rileggerli secondo il tema (onestà - intensità) proposto all'origine della discussione.
Le fotografie sono: 1) un immagine di Robert Capa che non ha bisogno di presentazioni; 2) La foto di Tim Hetherington appena premiata al World Press Photo 2007; 3) uno scatto di Francesco Zizola tratto dal suo ultimo bel libro sull'Iraq fatto con Amnesty.
Come si può immaginare le fotografie non sono scelte a caso.
ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it

Ultima modifica effettuata da AleZan il Gio 21 Feb, 2008 6:13 pm, modificato 2 volte in totale |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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hansen utente
Iscritto: 26 Ott 2007 Messaggi: 97
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Inviato: Ven 22 Feb, 2008 5:04 pm Oggetto: |
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federico ha scritto: |
Credo che l'onestà non dipenda assolutamente da un preciso momento storico, ma esclusivamente dalla capacità di ognuno di noi di stare davanti ad un soggetto per quello che è e non per come vorremmo che fosse. Rappresentare quel soggetto tirando fuori tutte le nostre capacità sia tecniche che di indagine.
E l'intensità credo sia una conseguenza di questa coscenziosità nel rappresentare. L'intensità, per me, è data dalla libertà che ognuno di noi può esercitare. Libertà che deve però restare dentro le regole dell'onestà.
A questo punto non è una questione di analogico o digitale, ma di persone.
Ciao. |
D'accordo con Federico, penso che l'onestà, non dipenda da manipolazioni in photoshop, camera oscura, eccetera ma sia proprio quanto descritto da Federico.
Anche perchè a ben pensarci la prima grande manipolazione che ogni persona che fotografa fa (indipendentemente dal mezzo digitale, analogico, eccetera) é data dalla selezione effettuata in maniera imprescindibile nell'atto del fotografare. Penso che sia in questo momento che entra in gioco l'onestà, la capacità di porsi, d'indagare, eccetera del fotografo. Quello che avviene dopo (che sia la stampa in CO, la postproduzione, eccetera) deve essere funzionale a questo.
saluti
hansen |
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glphoto utente

Iscritto: 03 Nov 2006 Messaggi: 364
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Inviato: Dom 24 Feb, 2008 10:23 pm Oggetto: |
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credo che l'onestà di cui si parla venga ancora prima di prendere in mano la macchina fotografica.. saper guardare un soggetto o un paesaggio e rispettarlo (o ancora di più "amarlo") per ciò che è.. alla fine sceglierlo perchè non può essere altrimenti.. credo che solo in questo senso anche il paesaggio più banale possa essere veramente apprezzato _________________ 400iso |
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